Molte manifestazioni di voleri statali, convenzioni acquisite, e comportamenti mentali, vanno dalla parte opposta ad un corretto concetto di etica, che si è trasformata nel tempo, perdendo quei valori sociali che dovrebbero essere ben chiari e favorevoli alla gente.
Così non è, purtroppo.
L'esposizione mediatica tambureggiante ha fatto si che lapalissiane verità abbiano imboccato la strada dell'assurdo.
Il progressivo strapotere di concezioni monetariste hanno pian piano preso il posto di valori ancestrali di vita che dovrebbero essere immutabili, ma che risultano stravolti.
La costituzione italiana, che non riconosco perchè è la base di uno stato che giuridicamente non può esistere, recita un assioma condivisibile, dice justamente all'articolo 53 che chi non può pagare tasse e servizi, dovrebbe essere esentato dal farlo.
Ciò nella realtà non avviene.
L'articolo 54 del codice penale dice che chi non assolve a obblighi verso lo stato perchè non è nelle condizioni di poterlo fare, dovrebbe essere assolto in eventuali dibattimenti in tribunale.
Così non è.
Oggi prendo in esame in maniera succinta solo due aspetti del vivere civile che dovrebbero essere pesantemente e radicalmente variati, stravolti.
Parlerò anche, in seguito, anche di come sia necessaria una evoluzione di concetto di stato, e se esistano, o quando esisteranno, le condizioni per superare questi concetti di organizzazione sociale, ormai fin troppo estranei alle discussioni che di solito vengono affrontate.
Equità sociale, dicevo.