In questo “secondo atto” del nostro articolo provvederemo a fornire ai nostri lettori - che ci leggono con affanno e batticuore – le prove (anche nel senso di intenti già effettuati) del perché Giorgia Meloni è in pericolo di vita oltre che oggetto di minacce di morte; minacce che provengono dai suoi stessi manovratori (atlantici). Ribadiamo: Meloni non è nel punto di mira perché anti-americana. Assolutamente, no. Meloni è – al pari di Zelensky – un burattino ‘inservibile’, logorato, perché incapace di svendere e distruggere l’Italia nei tempi prestabiliti a causa dell’elevata corruzione del suo governo e delle rivendicazioni dei suoi reali manovratori, troppo impegnati nel rubare famelicamente, senza misura né moderazione, approfittando della guerra e della confusione. Per dirla parafrasando Manzoni: “Meloni è come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare con molti vasi di ferro”.
Motivo dei tanti attriti è, pertanto, che Meloni – e i suoi pari (de)merito - non riescono a comprendere e portare a termine i compiti che gli sono stati affidati: procedere ad un attentato false flag – possibilmente nucleare – così da realizzare il rituale satanico della venuta di Lucifero. E’ in virtù di ciò che la NATO sta meditando la sua eliminazione, inviando, contemporaneamente, un messaggio ai suoi reali manovratori. E perché no? Magari approfittando del ‘ricambio’ per addossare la colpa della sua eliminazione a qualche inesistente spia russa, considerando il lavoro sporco dei Servizi italiani nel favorire lo stato terrorista dell’Ucraina, la ‘latitanza’ a giorni alterni di quel cocainomane di Zelensky, e il suo costante agire nel provocare l’orso russo. Per un approfondimento, consigliamo i seguenti articoli:
• LA GLADIO UCRAINA ATTENTA NUOVAMENTE (?) E SCOMPARE IL GRUPPO TELEGRAM “DEDICATO” AD AZOV
• AZOV MINACCIA BIDEN: “Schiavo di Putin”, “utilizza HAARP” // Qui c'è puzza di false flag.
In poche parole, anche nel servire e nell’essere dei servi(zi) vi è bisogno di un minimo di capacità; capacità che certamente non hanno dimostrato di possedere gli sguatteri, e le sguattere, di Biden e del pedosatanismo massonico della NATO. E la Meloni? Non ne parliamo.
GLI ELEMENTI
Per lanciare un’accusa, sia essa giornalistica o meno, vi è bisogno di una serie di elementi che possano supportare un’ipotesi, appunto, accusatoria. Coscienti che la magistratura italiana è un coagulo anticostituzionale di potere deviato, massonico, pedofilo e satanista, ci limitiamo, sic stantibus rebus, ad enunciare, con taglio giornalistico, l’esistenza di dette “prove”, raccolte mediante scienza e metodo antimafia, e che ‘dimostrano’ il nostro enunciato iniziale; e cioè non solo l’assenza di ogni ‘Stato’ di diritto ma l’esistenza di un piano che, per la sua follia, sta mietendo vittime anche tra i più fedeli servitori dell’atlantismo.
Ripetiamo - fino allo svenimento - che ogni corpo che abbia giurato sulla Costituzione potrebbe ‘liberare’ il Paese con una presa del potere, ma solo qualora codesto corpo non sia contaminato. Quindi, diventa automaticamente impossibile la realizzazione di un ipotetico cambio di regime, visto che la cancrena atlantica ha affettato ogni tessuto istituzionale, e più di ogni altro i corpi armati. E perciò, non ci sperate. Se succede qualcosa, sarà esclusivamente un cambio di marionette usurate.
La realizzazione di un ulteriore colpo di Stato sarebbe, comunque, plausibile ma sempre dentro di un marco atlantico autolesionista, avendo presente che di colpi di Stato ne abbiamo avuti parecchi, a partire da Mario Monti, e in ultimo quello di Mario Draghi. E gli italiani? Passivi. Ignavi. Come sempre.
Fonte: https://www.pmli.it/articoli/2021/20210210_6i_biografiaDraghi.html |
Fonte:1.https://www.grandeoriente-democratico.com/Il_Venerabilissimo_Mario_Draghi_Gran_Maestro_dell_Austerita_e_di_tutte_le_province_europee.html;2.https://www.repubblica.it/politica/2021/11/18/news/draghi_conte_dagli_007_alle_aziende_di_stato_smontata_la_rete_dell_ex_premier-326786955/ |
Le capacità mentali e di risposta non solo degli italiani, ma dell’intero occidente, sono state scientemente limitate da un lavaggio del cervello psichiatrico, militare, in particolar dopo quell’avvelenamento da nanotecnologie coperto da segreto militare, che ha segnato l’involuzione dell’intelletto umano e l’imbarbarimento delle nuove generazione; come dati dimostrano.
Fonte: https://www.meteoweek.com/2022/05/18/vaccini-covid-coperti-da-segreto-militare-il-chiarimento-ema-dopo-la-richiesta-dellassociazione-idu-cpe/ |
LA GUERRA TRA "LES MISERABLES" NELLE ISTITUZIONI
Gli elementi che forniremo a nostro supporto afferiscono all’esistenza di una guerra tra componenti costitutive di uno stato di diritto, e che sono stati da noi adattati e riassunti, poiché vanno al di là della classica definizione tramandata da Montesquieu. I poteri presi in considerazione sono il potere politico, economico, giudiziario e delle forze armate, in cui contiamo – seppur in separata sede - anche l’intelligence.
E’ bene precisare che il livello gerarchico di potere che ha fatto seguito alla caduta del muro di Berlino, e che prosegue imperterrito nella costruzione/convinzione di un ‘mundus novus’, secondo voleri dell’occupante statunitense, prevede quanto segue:
***Ai vertici vi è il potere economico-finziario; a scendere troviamo l’intelligence; poi la magistratura; e solo in ultimo la politica***
Il tutto ha una sua logica: le mega imprese tecnologiche provvedono allo sviluppo di strumenti e meccanismi di sorveglianza, controllo, manipolazione e spionaggio, anche di natura psichiatrica.
Oltre alle intercettazioni, vengono quotidianamente applicati protocolli militari di imbarbarimento e condizionamento tramite social network, televisioni e dispositivi multimediali. Le intercettazioni, gli algoritmi e la “scienza di Dio”, ovvero la statistica predittiva dei comportamenti dell’individuo e delle masse, sono affidate ai reparti di spionaggio con competenze in psichiatria, che sono per definizione integrati nella sezione massima militare della NATO (cioè in quella israeliana e della C.I.A), che le utilizzano per “sedare” e “suicidare” rivolte e teste gloriose che procedono alla scoperta della verità o che mettono le mani su informazioni e contenuti che non dovrebbero (vedi i numerosi giornalisti e militari ‘suicidati’ nel ‘92, i brokers ‘suicidati’ agli spigole delle porte nella crisi del 2008, o gli ‘amici’ ‘suicidati’ del pedofilo Epstein).
Qualora non si possa agire d’intelligence per ‘suicidare’ gli eventuali e improvvisamente ‘depressi’ giornalisti ricercatori della verità, allora vengono fornite informazioni privilegiate alle procure, tramite soffiate anonime o ritrovamenti miracolosi di memorie o informative (i vari ‘covi’ di Pio Pompa). E se si vuole ‘inguaiare’ qualche pezzo grosso, ecco allora che la ‘memoria selettiva’ di certi sconosciuti collaboratori di giustizia, ammaestrati a dovere, tornerà miracolosamente a funzionare (*toc toc* c’è Di Matteo? E Ingroia?).
*** Per scaricare l’e-book di la “Voce” sul caso del 'taroccamento' di Scarantino cliccare QUI ***
I destinatari dei ricatti e delle veline possono essere capi di imprese, militari, o anche gli stessi capi di governo, ma sono per lo più politici. E perché loro? Perché non sono altro che prestanomi che fungono da parafulmine e che mai incarnano il potere decisionale, semmai rappresentano solo le paramassonerie che li finanziano: i loro veri ‘dominus’.
Il dado, pertanto, è tratto: il potere di Dio dello spionaggio globale viene affidato dal dominus NATO e dalle imprese tecnologiche paramilitari ai vari Servizi nazionali; costoro lo affidano alle procure; dalle procure passa ai giornalisti quando si vuole sputtanare qualcuno; e coloro che vengono colpiti sono per lo più i politici, l’ ultimo gradino della scala di comando, a loro volta rappresentanti del mondo dell’economia e delle varie correnti della massoneria. Chiaramente, il trasversalismo è di fondo: alle volte si colpisce un giornalista se parla troppo per conto di qualcuno; il ‘compagno’ della premier o la sorella, quando si vuole inviare un messaggio duro di minaccia. E sempre per questo, appena si mette il dito nella piaga e si sputtana qualche procura, le indagini vengono stoppate (come per il caso di Paolo Ferraro e del giovane hacker siciliano, poiché, ricordiamo, le procure sono il coagulo di interessi militari, psichiatrici, di pedofilia e massoneria).
UN PO' DI STORIA
Dalla caduta della Prima Repubblica ad oggi ininterrotti sono stati i conflitti tra sistemi di potere. E, badate, non parliamo di competizioni e conflitti “di cortile”, che sono insiti in ogni sistema pseudo-democratico, ma alla presenza di sistemi criminali transnazionali che attuano contro il principio democratico e meritocratico della nostra Costituzione, e che utilizzano principalmente l’informazione, la criminalità e la magistratura per attaccare la controparte e risolvere le controversie (i poteri di uno Stato e dei suoi rappresentanti in funzione della ‘degenerazione’ della NATO, al pari di animali domestici).
Fino quando era attivo e influente Silvio Berlusconi, i conflitti nella sovrastruttura decisionale, quella dei Servizi, avvenivano tra sezione monopolare natocentrica VS conservatrice d’orientazione multipolare; decisori, questi, che agivano indirettamente tramite intervento delle loro proiezioni:
***A) Magistratura Democratica; processo trattativa; indagini su Finmeccanica; scandalo Abu Omar, Telecom e Pio Pompa da un lato – VS - B) Scandalo Palamara, scandalo Marrazzo, del Monte dei Paschi di Siena; Bibbiano, rivelazione della presenza dei Servizi nella RAI eccetera ***
Il tutto cambia con il colpo di Stato massonico di Mario Draghi, esponente della finanza atlantica, che segna la fine della storica contrapposizione tra il sionista Carlo De Benedetti (dem) e il cattolico – seppur ‘mignottista’ - Silvio Berlusconi (conservatore).
Dopo l’eliminazione, e non solo politica, del Cavaliere, la distensione verso la Russia di Putin è venuta meno con una totale occupazione della corrente democratica statunitense (alias governo della guerra) delle nostre strutture strategiche. E lo stesso è accaduto nei nostri Servizi e nel nostro esercito, già infiltrato enormemente dall’atlantismo francoeuropeo e dal satanismo pedofiliaco paramassonico (la corrente del tempio di Set e della via della mano sinistra, e molto altro).
Fonte: https://www.limesonline.com/rivista/l-inutilita-dello-sforzo-francese-di-dominare-l-italia-14630948/ |
Fonte:https://www.mittdolcino.com/2023/02/06/lattacco-hacker-alla-rete-tim-in-italia-che-parte-dalla-francia/ |
Fonte: https://www.quotidiano.net/economia/tim-vivendi-52761c8a |
I conflitti che oggi sperimentiamo attengono esclusivamente a una corsa affannosa nel soddisfare le folli richieste della massoneria dei pedofili, che preme nella altrettanto folle realizzazione di un rituale sacrificale di ‘benvenuto’ massonico, che prevede la detonazione di un ordigno nucleare in Palestina e/o in Italia; rituale tanto caro alla massoneria francese, al suo ‘satanismo’ e al suo “culto della Bestia” (a proposito, vi ricordate che Elisabetta Belloni è Legione d’Onore francese ed è stata imposta dal massone Mario Draghi, ‘amico’ di Macron, vero?).
Non è mica la prima volta
Prima di ogni analisi propriamente detta, è bene sempre fissare il contesto storico nel quale si sviluppano eventi e circostanze. In questo caso, fondamentale è fissare i cardini della degenerazione dello Stato italiano, e che vede, come sempre, gli Stati Uniti e i suoi eserciti terroristi attivi nel distruggere e depredare ogni bellezza, pace e armonia. Da ciò possiamo trarre evidenze ed elementi che provano – in questo contesto - l’esistenza di un filone e di interessi di lungo periodo, che non sono mai venuti meno, e che si manifestano oggi più vivi che mai da un punto di vista politico, economico e strategico-militare.
Sulla fine degli anni ‘70, troviamo in Italia un personaggio alquanto noto in certi ambienti, ma a cui non è mai stata data l’importanza che avrebbe meritato: Joseph Miceli Crimi. Quest’individuo, medico chirurgo per la polizia di Stato (molto influente in Sicilia), massimo livello massonico, personaggio molto ma molto vicino a Cosa Nostra americana (Miceli ha sempre detto di non essere mafioso, ma chissà) ha aiutato Sindona nel suo “falso rapimento”, ed è stato interrogato, in illo tempore, da Giovanni Falcone.
Quando i giudici chiesero perché mai fosse giunto nel Bel Paese, questi rispose di concerto all’allegra brigata che avrebbe dovuto riorganizzare la loggia C.A.M.E.A. (Centro di Attività Massoniche Esoteriche Accettate) a mo’ di riferimento italiano per la massoneria universale di matrice statunitense. In altre parole, Miceli, in accordo con Sindona e ‘amici’, avrebbe dovuta trasformare l’intero assetto della massoneria italiana in un agglomerato atlantico che avrebbe dovuto prevedere a sua volta la commistione tra apparati dei Servizi, Cosa Nostra (che faceva parte della massoneria), Stay Behind e - se c'era tempo - procedere all’indipendenza della Sicilia.
Quanto abbiamo nominato è l'embrione di quel proto-organismo delinquenziale di intelligence di stampo mafioso che diverrà la Falange Armate, e che si attiverà per eliminare Giovanni Falcone e occupare, corrompere e direzionare, la Direzione Nazionale Antimafia, vero nemico dell’atlantismo e dei futuri piani della guerra in Medio Oriente (ma questa è un’altra storia).
Quella loggia massonica nelle sue varie manifestazioni è arrivata intatta sino ad oggi, e non ha mai visto l’interessamento di nessun politico nel volerla sciogliere. Solo un ex giudice, oggi autore e avvocato, Carlo Palermo, nella sua ultima pubblicazione ha lanciato una richiesta di diffida a Giorgia Meloni e alle autorità competenti, e che riportiamo di seguito:
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Quanto riportato non dovrebbe meravigliare il lettore. Il piano di assoggettamento delle istituzioni italiane è un qualche cosa che è stato attuato costantemente nel corso della storia e da parte della massoneria natocentrica, e che ha trovato compimento in paesi quali Germania, Francia, Ucraina, Paesi Bassi e Polonia. L’Italia ha rappresentato una eccezione a livello internazionale ‘grazie’ alla parabola Berlusconi e alla sua storica vicinanza alla Russia di Putin, al Medio Oriente e a numerosi paesi multipolari.
L’Italia ha perso ogni prerogativa di politica estera con la
Presidenza di Mario Draghi e con l’unidirezionalizzazione dei suoi
traffici verso l’Ucraina e Israele, sancita con la cessione, o
meglio svendita, delle strutture, sovrastrutture, infrastrutture e
metastrutture d’intelligence ad opera di Meloni a Stati Uniti e
Israele.
Sistemi di potere
La guerra che vediamo nei Servizi attualmente si ripercuote a cascata nei seguenti sottogruppi o sottocategorie, e produce quanto qui riportato:
Guerra nei vari organismi di intelligence;
Guerra tra sistemi atlantici presenti nella magistratura;
La presenza di un’occupazione sistemica nei e dei posti di potere;
Abolizione della libertà di informazione;
Disarticolazione di strutture, istituzioni, organismi, imprese strategiche a favore dell’occupante ('privatizzazioni');
Tentativo di 'costruire' un proprio ‘esercito’ favorendo le mafie e i Servizi ‘criminali’, così da creare un bacino di mercato nero utile per determinati fini corruttivi (traffico di armi in Ucraina e Israele) sempre dietro approvazione della corrispondente massoneria di riferimento (quella conservatrice e londinese, che da sempre preme per l’indipendenza del Sud Italia e della Sicilia).
Molti dei punti appena citati si incrociano tra di loro e verranno trattati congiuntamente nei paragrafi a venire.
LE MINACCE DI MORTE A GIORGIA MELONI. LA GUERRA TRA CORPI ARMATI E SERVIZI DI INTELLIGENCE
Esiste una guerra tra forze armate; tra corpi della finanza, carabinieri, polizia e semplici militari: non è nessun mistero. E la ‘paranoia’ di Meloni e Crossetto lo ha dimostrato, tanto che lo hanno affermato pubblicamente gli stessi rappresentanti delle forze del dis-ordine.
Ogni capo di governo ha ‘investito’, nel corso della storia d’Italia, con corruzioni, ricatti e “cerchi magici”, per accaparrarsi i fedeli servigi di un determinato corpo dello Stato, così da poter disporre all’occorrenza di una squadra pronta a tutto pur di soddisfare il “don Rodrigo” di turno.
Anche in questo caso nulla di strano. Di personalismi la storia è piena. Tra i Servizi nella guerra fredda vi erano i “morotei”, gli “andreottiani”, fino ad arrivare a dei veri e propri eserciti paramilitari composti da mafiosi e “forestali”; tra cui menzioniamo – per le massime espressioni - GLADIO per Cossiga, la P2 per Licio Gelli, e i membri dell’Anello per Giulio Andreotti.
Parimenti, in questo contesto di vera e propria guerra, sono disponibili non solo eserciti più o meno ufficiali, ma anche strutture che comprendono ‘ndranghetisti oggi parte dei Servizi Segreti, nigeriani addestrati dai carabinieri, ed ucraini membri della GLADIO atlantica antirussa, a cui aggiungiamo esponenti delle forze armate più o meno corrotte, nonché manipolati da rituali pedosatanisti e condizionamento pischiatrico della personalità. Riscontriamo la sempre presente esistenza di “utili idioti” (più idioti che utili) concernenti fanatici di destra; utilizzati dai servizi inglesi in funzione antirussa e anticinese, da poco tempo esplicitamente filoatlantisti ed europeisti (di cui faceva parte anche il secondo attentatore di Trump, come abbiamo scoperto e dimostrato noi di Sa Defenza).
Dunque, le “paranoie” ingigantite dai giornali di regime per destabilizzare – la già molto stressata – Giorgia Meloni costituiscono non solo strategia psichiatrica delegittimante ma un invito a colpire il già precario equilibrio psicofisico della Presidente (ricordatevi quanto denunciata da Paolo Ferraro sulla strategia adoperata dai giudici ‘militari’ e ‘psichiatri’ di Magistratura Democratica contro di lui, prima per isolarlo poi per eliminarlo. Un ‘modus’ che è stato inaugurato con Giovanni Falcone e adoperato anche contro Berlusconi).
Le minacce di morte che ha ricevuto Giorgia Meloni sono analoghe in tutto e per tutto a quelle subite da una sfilza di cronisti, giudici e politici. In particolare, richiamano quelle subite da Berlusconi nel periodo del “bunga bunga”, e che provenivano dai giudici che erano stati ‘pizzicati’ da Ferraro nell’ambiente paramassonico, satanista, pedofilo e militare (Cancrini intervistato da "Il Fatto Quotidiano"); e – sempre queste accuse – provengono, badiamo bene, da esponenti ‘dem’ iperatlantici collegati alla galassia De Benedetti.
Questa ‘tendenza’ non dovrebbe sorprendere se teniamo conto della ‘moda’ – degli ultimi anni - di accusare tutto e tutti di ‘paranoia’, ‘complottismo’, ‘narcisismo patologico’, ‘maschilismo’ e ‘molestie sessuali’.
***E poi, c’è ancora qualcosa che nessuno ha avuto il coraggio di ammettere***
Se una serie di messaggi a sfondo clinico e paranoico vengono reiterati nel corso del tempo e destinati ad una persona che ricopre una carica rilevante di potere, siffatti messaggi non possono non costituire che: 1. La volontà di creare una giustificazione per una eventuale sua ‘fine’ o suicidio poco ortodosso; 2. Delle vere e proprie minacce di stampo mafioso, di carattere strategico, di natura, appunto, psichiatrica, che si basano sulla reazione emotiva e sul condizionamento militare (Tavistock, Monarch, strategia della tensione, ecc...); 3. Un lavaggio del cervello a mo’ di copertura/imbarbarimento che debba ‘temprare’ le masse ai “suicidi impossibili” ed alle eliminazioni sommarie.
COLLEGHI? MA ANCHE NO.
La strategia della tensione emotiva impiegata – e che a noi appare opportuno menzionare - è la “storia” dei due agenti segreti identificati dal capo scorta di Meloni, nella notte tra il 30 novembre e il 1’ dicembre 2023, che si sono fatti appositamente vedere nei pressi della sua abitazione e dell’auto del suo ex compagno mentre “armeggiavano”; una circostanza che coinvolge una serie di aspetti che non attengono solo alla sfera personale, ma a quella politica e familiare.
Se due esponenti dei Servizi Segreti si fanno volontariamente vedere - e ‘pizzicare’ - dalla piantona/ capo scorta di Meloni (sua donna di fiducia e definita da Meloni la sua “padrona”) vicino alla macchina dell’ex compagno della Premier, ciò rappresenta un chiaro messaggio, infraintendibile, anche per il cronista ed analista più cretino (basta aver visto almeno un film di mafia o spionaggio).
Il messaggio è il seguente: “Possiamo raggiungerti in qualsiasi momento, tu e i tuoi cari non siete al sicuro, sei in nostro potere e ce ne fottiamo”. A questo dobbiamo aggiungere l’ossessione “patologica” di certi non ben definiti “agenti civili” - (ossimoro voluto) – che hanno ben evidenti legami ed esperienze al fianco dei Servizi, e che hanno passato letteralmente a setaccio la storia della famiglia Meloni (e della bella sorella Arianna) senza destare il minimo sospetto: questioni di ‘culo’, di talento o di copertura ai più alti livelli? Magari le tre.
Se non lo avete capito, ci riferiamo al caso del finanziere Coviello & compagnia cantante, che si è giustificato con una scusa ancora più cretina di quelle utilizzate – solitamente - da Mantovano nel corso nella sua carriera da delegato delle barbette finte: “Sono affetto da una stramba patologia” (virgolettato ed ironia del vostro autore). E quale? La spionite acute compulsiva? Fuochino: il “disturbo di adattamento misto” (e che roba è?). Comunque, oramai lo sappiamo per certo: ad ogni giustificazione escremenziale, corrisponde una conferma dell’opera dei servizi italoatlantici.
Per il tutto, consigliamo la lettura degli articoli di la “Voce delle Voci”, come sempre punta di diamante dell’unica vera controinformazione italiana; un giornale fatto oggetto di spionaggi e sabotaggi a non finire e che continua a resistere nonostante la tortura della mafia atlantica della magistratura italiana (contribuite con una donazione, se potete, al posto di sprecare soldi per le cavolate; gli autori e i direttori de la “Voce” se lo meritano).
Giunti a questo punto, basta unire i puntini per rendersi conto di cosa succede. Qualcuno vuole qualcosa, e forse più del dovuto, e magari: 1. Lascia la “porta aperta” per eventuali intrusioni; 2. Utilizza specialisti del settore – e ce ne sono – per gli attacchi (in gergo chiamati “cyber mercenari”).
Com’è o come non è, questi messaggi vengono spediti a Giorgia Meloni, anello debole della catena. Ma a chi sono diretti in verità? E non vi sembra un agire molti simile a quello di GLADIO? La stessa GLADIO ‘risvegliata’ per la guerra in Ucraina, attiva, come noi di Sa Defenza abbiamo dimostrato, nel “cyber world”, nel quale vale la stessa, basica e fondamentale attuazione terroristica della destabilizzazione psicologica.
Si “utilizzano” civili (sotto copertura), membri dei Servizi e tanti altri personaggi, presenti e operativi in diversi ambiti strategici, e appena ‘pescati’ vengono difesi con giustificazioni non solo molto stupide ma “di moda”; giustificazioni psicologiche e psichiatriche impiegate dagli apparati “dem” per giustificare, appunto, rituali satanisti, pedofilia e omosessualità, ma anche per attaccare chi difende la “normalità” e la “multipolarità” (Non vuoi essere spiato? Cos’hai da nascondere? Sei etero? Sei maschilista, fascista e omofobo. // La NATO spia? Ma va’. Non esistono complotti. Lo dici perché sei “complottista”, “no vax” e un agente di Putin).
Oramai, il lettore si è abituato alla litania in corso contro i nemici del mundus novus e della creazione dell’essere dis-umano di Davos. Se non ti abitui, se non sei “resiliente”, sei “nazista”, “complottista”, “narcisista patologico”, “maschilista guarda culi”, e “stupratore”.
Guardate cosa è successo a Nello Trocchia – giornalista del ‘sistema’ - per aver scritto l’ovvio e utilizzato la parola “scontro”, mica “guerra”. Oppure, al procuratore capo della Corte Penale Internazionale per aver avallato, solo burocraticamente, il mandato di arresto per crimini contro l’umanità per il nazista criminale di Netanyahu: una bella accusa di molestie sessuali; accusa arrivata dopo minacce mafiose, attentati e insulti da parte dell’entità terrorista di U.S.A./Israele.
E parliamo di persone che sono nella NATO e per la NATO. Proprio come Meloni. E Giorgia Meloni, al di là di tutto, rientra perfettamente in questa “definizione patologica” di “donna-non donna”, “nazista”, “complottista” e “paranoica”, nonostante stia eseguendo, per filo e per segno, la svendita dell’Italia e la distruzione del nostro Paese.
Caso di studio. Gli agenti ‘spettrali’ amanti dei cerchioni. La prova del ‘complotto’ nella bassa qualità della disinformazione
Fonte: https://www.editorialedomani.it/giustizia/meloni-servizi-segreti-giambruno-indagine-aisi-macchina-yfbsfrnf |
Tra qualche anno, leggendo le cronache dell’Italia, qualcuno esclamerà: “Che cretini ‘sti giornalisti, manco una cazzata sanno scrivere”. E avranno ragione. L’Italia è il paese che ha inventato il “gossip” europeo occidentale e che lo ha esportato addirittura in Russia. E guardate come ci siamo combinati.
Non ci sono più le fesserie di una volta, e nemmeno i giornalisti sanno ‘parare il culo’ agli agenti dei Servizi, ogni giorno sempre più incapaci. Un tempo sì che erano abili ad ammazzare giudici e attivisti accusando una destra inesistente di aver fatto le stragi, quando invece ritroviamo ‘capi’ della sinistra e dell’antimafia a rappresentare gli interessi dell’atlantismo in Italia e nel mondo e nessuno gli chiede conto di un tal cambio di virata (chi ha detto Violante? Chi ha parlato di De Gennaro? E De Benedetti?).
***Ed è proprio in tema di “fesserie” scritte, riscritte, emendate e ripubblicate che è d’uopo citare il caso dei due agenti segreti che gironzolavano vicino alla macchina dell’ex compagno della Premier nei pressi della sua abitazione***
Le ritrattazioni, smentite, ri-affermazioni per coprire le fesserie commesse, e le patetiche scuse adottate, sarebbero esilaranti se non fosse che stanno ‘suicidando’ pure i cani della strada per coprire le innumerevoli malefatte. Pochi ricordano che nei primi anni ‘90, in particolare nel ‘92, vi è stata un’ecatombe di giornalisti di livello internazionale, e che ha coinciso con le indagini di Falcone su di una organizzazione internazionale massonica dedita al traffico di armi.
Nonostante Falcone abbia ritrattato l’esistenza del “quarto livello”, oggi sappiamo che lo fece solo per proseguire in quelle indagini senza suscitare le attenzioni degli U.S.A.; ma il piano non ebbe successo. Esattamente come allora - epoca che precedette la strumentalizzazione del terrorismo islamico - ritroviamo quell'ecatombe di nuovo presente, e che conta con giornalisti, forze armate, medici e ‘blogger’, con il tutto che viene coperto – come allora – da disinformazione, distrazioni, programmi spazzatura, propaganda omosessuale ed imbecillità di basso livello.
E l’Italia in tutto questo che ruolo ha?
Da quando con Berlusconi l'Italia tentava di perseguire un limitato sganciamento dagli U.S.A. - o almeno di ridurre le follie della corrente ‘dem’ - adesso il Bel Paese, di congiunto ad ogni prerogativa della Prima Repubblica, è totalmente passato a miglior vita.
L’Italia ed i Servizi si sono fatti portatori di una strategia autodistruttiva che ha provveduto all’infiltrazione nei gruppi hacker russi (come abbiamo dimostrato), all’appoggio fornito per le vacanze/ latitanze di Zelensky in Italia (quando russi ed 'alleati' sono ad un passo dall'accopparlo), alla connessione tra ucraini e terroristi africani (con i quali l’Italia ha discreti contatti), al tentativo di sequestrare un bombardiere nucleare russo, sino all’immancabile traffico di armi verso Ucraina e Israele.
Ma torniamo a noi. Esaminiamo il caso degli agenti...
Qualcuno potrebbe obiettare che si sia trattato di un disguido, di un fraintendimento, addirittura di ladri interessati ai cerchioni della macchina. Ed è stato scritto. Ma la toppa è peggiore del buco, e Mantonavo, ideatore di scusa assurde, come abbiamo visto, è stato smentito (mentre Belloni zitta e muta). Addirittura, qualcuno si era attivato nel dire che, dopo certe indagini della Digos poi passate all'Aisi, quelle due persone, quei due agenti, non erano sul luogo poiché non erano stati identificati i loro cellulari nelle vicinanze.
Fonte: https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/chi-sono-due-uomini-che-notte-30-novembre-primo-dicembre-393048.htm |
Ovviamente, due agenti dei Servizi Segreti vanno a fare una operazione di sabotaggio e si portano i cellulari? Cellulari, poi, con schede SIM intestate a loro. Certo. Una scusa migliore, care “menti raffinatissime” dell'Aisi, no?
Ad evidenziare la poca fantasia del “capo ombra” e della “legionaria” ci pensa “Il Fatto Quotidiano”, che pubblica delle dichiarazioni pervenute da uno dei due agenti che smentisce qualche cosa confermando dell’altro.
I due personaggi si erano conosciuti da pochi minuti ed erano saliti in macchina (sembra tanto la trama di un film “poco etero”). Ma il tizio che ha detto alla scorta di Meloni di essere dei Servizi non era un “collega”. Dunque, l’agente vero è salito sulla macchina di uno sconosciuto, che era passato davanti alla casa della Premier per caso, e che, sempre per caso, era sceso dalla macchina, si era fermato vicino alla macchina dell’ex compagno della Premier, ed ha detto di essere dei Servizi, mentre era l’altro, quello in macchina, dei Servizi. Ergo, o glielo aveva spifferato il vero agente o, guarda la coincidenza, si è inventato il mestiere del suo ‘compagno’ di incontri casuali.
Nessuno voleva rubare niente, è stato solo un malinteso. L’uomo sbagliato al momento sbagliato. O meglio, l’agente corretto nell’auto del falso agente appena conosciuto che non ha mai più rivisto e che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma che ‘matovanata’ è questa? Non era meglio stare zitti?
La stampa di regime, con la sua incompetenza e i relativi ‘messaggini’, lo ha chiarito. Erano esponenti dei Servizi e le soffiate sono arrivate da più parti grazie alle loro minchiate e alle accuse di molestie sessuali. E il timbro ufficiale delle ‘minchiate di Stato’ arriva con l’ufficializzazione da parte di “la Repubblica” della ‘versione ufficiale’, invero meno credibile: nessun agente, erano dei ladri. I due personaggi sono passati da non esistere ad esistere, anche dopo una intervista rilasciata da uno degli agenti, e poi dall’essere due ‘romantici sconosciuti’ a dei ladri di cerchioni. Tutto normale sul pianeta Italia.
Fonti: https://www.editorialedomani.it/giustizia/meloni-servizi-segreti-giambruno-indagine-aisi-macchina-yfbsfrnf ; https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/chi-sono-due-uomini-che-notte-30-novembre-primo-dicembre-393048.htm ; https://www.iltempo.it/personaggi/2024/04/28/news/andrea-giambruno-giallo-auto-mantovano-servizi-segreti-sicurezza-giorgia-meloni-39174216/ ; https://www.open.online/2024/04/28/mantovano-vs-inchiesta-domani-agenti-aisi-auto-giambruno-casa-meloni/ ; https://roma.repubblica.it/cronaca/2024/04/29/news/auto_giambruno_due_ladri_servizi_segreti_meloni-422769467/ |
Fonte: https://www.iltempo.it/personaggi/2024/04/28/news/andrea-giambruno-giallo-auto-mantovano-servizi-segreti-sicurezza-giorgia-meloni-39174216/ |
L’unico giornalista che ha accennato qualcosa sfidando l’assordante silenzio e le scusa idiote inventate dai giornali di regime è stato Nello Trocchia, un autore mai ‘estremista’ nello scoprire la verità, un cronista che ha sempre ‘sparato sulla croce rossa’ dell’informazione e del gossip, per dirla alla spicciola, che scrive per “Domani”, ricollegato al gruppo De Benedetti. Al punto, notiamo che la stessa stampa che appoggia la versione dei ladri fa parte della corrente “De Benedetti”. Vuoi vedere che Trocchia ha ‘sforato’ senza rendersene conto? Fatto sta che, pronunciata la parola magica dello "scontro" tra i Servizi Segreti, ecco che arriva una bella - e alquanto 'particolare' - denuncia per molestie sessuali; di quelle che farebbero ridere se non fosse che fanno piangere.
Che le accuse di molestie arrivino quando qualche giornalista ricorda come si fa il suo mestiere, è cosa nota. Accadde anche a Sigfrido Ranucci – oggi ‘difeso’ dalla Belloni per i suoi ‘legami’ con i Servizi con un bel segreto di Stato - quando parlò troppo della relazione tra vaccini e case farmaceutiche. A ricordargli di chiudere il becco arrivò una bella ‘denuncia’ anonima che parlava di molestie sessuali. Peccato che nessuna delle lavoratrici di “Report” ha dato appoggio a quell’informativa. Il messaggio, però, giunse a destinazione, e gli approfondimenti di “Report” sui vaccini killer si bloccarono magicamente.
Vi lasciamo informandovi che verrà pubblicata la III parte di questa trilogia e che riguarderà i "protagonisti" dell'incredibile parabola del governo Meloni. Sperando, sempre, che qualcuno non decida di tappare la bocca del vostro autore.
Vi assicuriamo 'scoperte' incredibili tali da far traballare, se non il governo, almeno le sedie di coloro che verrano nominati, visto che impossibile è liberarsi di una dittatura atlantica senza l'aiuto di qualche potenza esterna. A presto!
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