domenica 12 giugno 2016

Cristiano Sabino , Indipendentismo sardo: da dove veniamo, dove andiamo

Cristiano Sabino, Indipendentismo sardo: da dove veniamo, dove andiamo


Cristiano Sabino
sardegnamondo

Cristiano Sabino, leader di Fronte Indipendentista Unidu, ci gira una riflessione sull'indipendentismo dopo le amministrative del 5 Giugno 2016, che volentieri pubblichiamo, a beneficio della dialettica tra i movimenti.
Sa Defenza


Le amministrative del 5 giugno e in particolare il risultato di Cagliari hanno fatto molto discutere sulle strategie del mondo indipendentista. Il risultato della proposta civico-indipendentista guidata dal partito ProgReS e l’incetta di voti dell’area “sovranista” alleata del centro sinistra italiano hanno fatto parlare di fallimento della strategia di non collaborazione con i partiti italiani e di vittoria definitiva della linea di alleanza organica alla “sinistra” italiana come modello indipendentista pragmatico, graduale e di governo.

Le cose stanno davvero così? Facciamo un passo indietro per capire meglio.

All’inizio degli anni Duemila, quando emerse iRS come forza egemone e trainante dell’indipendentismo, chiunque parlasse di “sinistra” veniva etichettato come “non sardo” e al guinzaglio di “categorie italiane”. La linea di iRS era chiara: nessuna collocazione ideologica nell’arco destra-sinistra e nessuna collaborazione o progettualità comune con gli altri soggetti politici indipendentisti. Praticamente in contemporanea nasceva l’organizzazione della sinistra indipendentista A Manca pro s’Indipendèntzia. Dopo una iniziale chiusura dettata da un certo settarismo e influenzata dalle ideologie antagonistiche, aMpI sviluppò una linea politica originale diametralmente opposta a quella di iRS: collocarsi a sinistra e favorire non solo la collaborazione ma addirittura la costruzione di un progetto politico di convergenza indipendentista e nazionale, definito nelle sue tesi politiche più mature “tattica del blocco nazionale”. Nessuno aveva però mai posto in dubbio una questione: l’indipendentismo inteso come linea politica alternativa al blocco politico dei partiti italiani.

Il PsdAz nel frattempo continuava la sua autonoma traiettoria di sempre: andare all’ippodromo pre-elettorale, puntare sul cavallo con più possibilità e partecipare al banchetto in caso di scommessa vincente. Un gioco che ha poco a che fare con le tattiche e le strategie politiche, anche perché a conti fatti le influenze del “partito sardo” sulla politica regionale dal dopoguerra ad oggi sono state praticamente nulle sui punti strategici dell’interesse nazionale dei sardi, anche quando il PsdAz ha potuto esprimere il governatore della Regione Autonoma con Mario Melis. La collocazione del PsdAz non è mai stata dunque né ideologica né tattica, bensì unicamente finalizzata all’ascesa della carriera politica personale di alcuni pesci grossi che di fatto, spesso e volentieri, una volta spiccato il volo staccavano il biglietto per partiti considerati più remunerativi da questo punto di vista.

A rompere il quadro fu un fatto quasi insignificante a cui nessuno all’epoca diede gran peso ma che costituisce i prodromi della deriva entrista e liquidazionista di buona parte dell’indipendentismo. Il PsdAz firmò l’alleanza con il centrodestra nel 2009 per le elezioni regionali e una sua piccola costola minoritaria e priva di spessore politico uscì dal partito con una furiosa polemica scomodando l’antifascismo di Emilio Lussu. Nacquero così i Rossomori di Gesuino Muledda (il nome del movimento appunto è mutuato da uno dei libri di Lussu). Tutto l’antifascismo e l’antidestrismo dei Rossomori si ridusse in una salda adesione ideologica al centro-sinistra italiano che nel frattempo stava terminando la sua metamorfosi storica: da posizioni socialdemocratiche piuttosto di destra e guerrafondaie fin dalla fine degli anni Novanta a vero e proprio polo di attrazione degli interessi più sfacciatamente classisti e antipopolari delle oligarchie dominanti in Italia e prona sponda per la politica dell’Austerity europea implementata dalla Banca Centrale Europea e dall’organismo antidemocratico denominato “Eurogruppo” (quelli che hanno ricattato, umiliato e fatto finire sul lastrico il popolo greco tanto per intenderci!).

Nello stesso periodo incominciarono ad essere visibili i dissidi all’interno di iRS che ne determinarono la scissione. A conti fatti dall’area di iRS vennero fuori due tendenze: proseguire sulla strada della democrazia e dell’indipendenza e collocarsi sotto la protezione del blocco politico denominato “centrosinistra”, liquidando al contempo la democrazia interna e scegliendo i capi politici tramite capacità clientelare e conseguente acclamazione. Così noti personaggi indipendentisti, che avevano fatto dello slogan “né di destra né di sinistra, ma sardi” una bandiera, si convertivano velocemente sulla via di Damasco e organizzavano seminari sulla “nuova idea di sinistra” per giustificare il proprio entrismo nel sistema di alleanze a guida PD.

Le elezioni regionali del 2014 complicarono lo scenario. Mentre i sardisti puntarono sul cavallo sbagliato del “centrodestra”- oramai in disfacimento a livello dell’intero stato italiano e il “centrosinistra” inglobò i diversi cespugli ex indipendentisti raccolti sotto la nuova egida del “sovranismo”- le residue forze indipendentiste non riuscirono a stringere un accordo quadro e si presentarono separate. Ne scaturirono due coraggiose idee di allargamento alla società civile che guardavano oltre le elezioni: Sardegna Possibile, la cui mente strategica era ProgReS, e il Fronte Indipendentista Unidu, la cui anima politica era A Manca pro s’Indipendèntzia.

Sardegna Possibile rifletteva sulla strutturazione leggera di uno spazio politico civico-indipendentista e faceva dell’allargamento ai “non dipendentisti” la sua punta di forza, intuendo giustamente che l’indipendentismo avrebbe dovuto offrire la possibilità a intere compagini della società sarda progressista, e sempre più lontana dal modello oligarchico rappresentato dal “centrosinistra”, di essere accolta in un progetto autocefalo sardo, in cui l’indipendentismo rappresentasse una opzione spendibile e la sintesi. Il progetto del Fronte fece forza sulla determinazione degli indipendentisti di base di superare dal basso le resistenze dei vertici dei movimenti a costruire un fronte unito contro la colonizzazione e il collaborazionismo puntando sulla “democrazia indipendentista” .
Entrambi i progetti si rivelano vincenti e perdenti allo stesso tempo. Vincenti perché mai come alle regionali 2014 l’indipendentismo si fece sentire con i suoi temi e le sue proposte, schiaffeggiando spesso e volentieri pubblicamente gli esponenti dei blocchi legati ai partiti italiani e le loro nuove stampelle “sovraniste”. Perdenti perché, a conti fatti, non esistevano ragioni per cui questi due progetti non potessero convivere sotto lo stesso tetto e soltanto la corsa all’egemonia sull’“allargamento politico” determinò tale spaccatura.

Anche da un punto di vista politico SP e FIU raccolsero consensi inaspettati catalizzando decine di migliaia di voti che soltanto grazie alla loro divisione e a una legge elettorale infame e fascista non permise all’indipendentismo di avere rappresentanza nelle istituzioni regionali. SP in particolare raccolse un consenso davvero da capogiro che si aggirava intorno al 10%; basti pensare ai voti raccolti dal suo candidato governatore, anche se le liste fecero di meno. Anche il Fronte riuscì a raccogliere un buon pacco di consensi se si pensa ai suoi pochi mezzi, al fatto che per le assurde regole imposte non era riuscito a raccogliere le firme in due province e alla capacità attrattiva esercitata da SP. In alcuni paesi superò il 15% dei voti e avrebbe potuto tranquillamente ambire a piazzare una serie di amministratori alle successive elezioni comunali.

Il dopo elezioni fu movimentato. Da una parte, al congresso di ProgReS prevalse una linea di correzione parziale della strategia di Sardegna Possibile e dei suoi limiti strutturali, consistenti nella poca inclusività rispetto alle altre forze indipendentiste e al pericolo di deriva leaderista. Nel Fronte Indipendentista i dissapori si manifestarono quando A Manca pro s’Indipendèntzia ritirò l’appoggio politico al progetto, liquidando le dichiarazioni degli esordi sul “nuovo corso democratico” dell’indipendentismo. Prima aMpI, poi l’ex candidato governatore del FIU, uscirono pubblicamente dichiarando il Fronte una esperienza chiusa e dimostrando che si trattava soltanto di una operazione elettorale fine a se stessa.

La parabola di aMpI finisce qui e dalle sue ceneri è nato recentemente un nuovo soggetto collocato nell’area di sinistra (Libe.r.u.) il quale però prevede solo collaborazione su temi specifici con le altre forze nazionali e non la costruzione di uno spazio politico strutturato, democratico e stabile, a mio avviso facendo da questo punto di vista enormi passi indietro rispetto alla “tattica del blocco nazionale” di A Manca pro s’Indipendèntzia.

Per quanto ininfluente di per se stessa la scelta dei Rossomori di praticare l’entrismo “ideologico” nel centrosinistra ha, obtorto collo, cambiato la storia dell’indipendentismo perché ha aperto un varco in cui si sono insinuati successivamente dirigenti che non provenivano dal classico opportunismo e trasformismo sardista, bensì dall’indipendentismo di tipo nuovo, quello che era nato con una forte connotazione “antisardista” e poco disponibile al compromesso di ogni genere. Il piccolo varco aperto dai Rossomori si è allargato fino ad ingoiare buona parte della dirigenza indipendentista, dimostrando la capacità egemonica e magnetica della classe politica coloniale tutt’altro che “passata sul posto” e, anzi, capace di trarre linfa vitale proprio da quelle componenti che ne avevano criticato più aspramente le fondamenta teoriche basate sull’autonomismo, simboli e retorica compresi.

Con l’avvento della nuova stagione del collaborazionismo le divisioni che avevano contraddistinto dall’interno l’area indipendentista si sono volatilizzate. Discorsi che avevano appassionato centinaia di militanti e che avevano anche incendiato polemicamente gli animi sono invecchiati precocemente. Chi oggi discuterebbe per ore sulla “vera storia della bandiera sarda” o sull’adesione o meno ai principi gandhiani? Chi metterebbe il veto agli indipendentisti di matrice marxista e chi, viceversa, accuserebbe gli indipendentisti non di sinistra di non possedere una visione egualitarista della lotta di liberazione nazionale? Chi si affaccia oggi sulla scena indipendentista faticherebbe a credere ai racconti di certe assemblee e certi confronti che si svolgevano fino a pochissimi anni fa… 
Cos’è cambiato?

Semplicemente tali questioni sono state spazzate via dalla pratica trasformista di una parte dell’indipendentismo, che è passata armi e bagagli al campo considerato “nemico” fino ad un attimo prima. Le ultime elezioni amministrative hanno come suggellato e avallato questa strategia con il conforto dei consensi elettorali. Molti sono stati i commenti favorevoli all’indipendentismo “pragmatico” che si sporca le mani per il bene della nazione contro l’indipendentismo “purista” incapace di leggere la realtà e condannato a fare “associazionismo culturale”. 
Le cose sono davvero da porre in questi termini?
Innanzitutto chiediamoci cosa ha prodotto l’indipendentismo “pragmatico” con il suo entrismo. Il pragmatismo americano in filosofia è la teoria dell’utile e della pratica contrapposto ad ogni forma di idealismo e dogmatismo: una teoria è quindi vera a seconda dei risultati pratici che esprime. Quali sono quindi gli utili “pragmatici” e le pratiche prodotte dallo sporcarsi le mani sui principali temi storicamente avanzati dall’agenda indipendentista, vale a dire “lingua sarda”, “occupazione militare”, “fiscalità”, “agroalimentare”, “trasporti”, “spopolamento”, “inquinamento e bonifiche”, “credito”?

Chi segue la politica regionale conosce le risposte: smantellamento di quel poco di politica linguistica presente; atteggiamento supino e servile verso l’Esercito Italiano e il Ministero della difesa; presa in giro della chiusura della vertenza entrate; assenza di una politica di sovranità agroalimentare e di un freno all’espansione cancerosa dei megamercati; isolamento internazionale della Sardegna e sua cattività nelle mani dei monopolisti dei trasporti; moria delle zone interne; subalternità alle multinazionali inquinanti e apertura di nuovi inceneritori; smantellamento del credito sardo a tutto beneficio del credito emiliano. Si potrebbe continuare per pagine e pagine… È questo lo stato che stanno costruendo gli “indipendentisti di governo”? 
Bene, non ci piace per niente.
Parigi: Sala della Pallacorda 1789
Allora la questione è semplice. L’alternativa oggi non si da tra “indipendentisti pragmatici” e “talebani puristi” e nemmeno tra indipendentisti “di sinistra” e “interclassisti”. La vera dialettica intercorre invece tra chi vuole costruire un’alternativa nazionale e chi, per un motivo o per l’altro, adottando una scusa o l’altra, non ne vuole sapere di ciò che in altra sede ho chiamato la “sala della Pallacorda sarda”, ovvero uno spazio politico comune di alternativa al colonialismo, all’autoritarismo e alle oligarchie sarde e internazionali. La scelta in agenda è tra chi ha scelto di capitolare al solito vecchio modello di società sarda subalterna agli interessi e alle logiche funzionali alla statualità italiana e chi invece vuole costruire un percorso di liberazione e di emancipazione completamente alternativo con tutti i sardi e le sarde disponibili.

L’indipendentismo c’entra fino ad un certo punto, perché nell’immediato la questione “indipendenza” non è all’ordine del giorno come lo è invece per esempio in Catalogna. Prima bisogna salvare la nostra terra dalle grinfie di speculatori, avvelenatori, corrotti e oligarchi e per farlo ci serve un grande progetto di salute pubblica.
Ora la domanda è: gli indipendentisti saranno capaci di promuovere questo nuovo corso diventando il punto di riferimento per larghi strati della società e dell’opinione pubblica sarda? Se ci riusciranno, costruiranno le fondamenta del futuro stato sardo attirando a sé le forze sane della nazione sulla base del rispetto di alcuni temi etico-politici fondamentali come la lotta ad ogni discriminazione e il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione, avviando un processo di educazione politica di massa, in ogni paese, in ogni borgata, in ogni tanca, in ogni città.
Se falliranno e si faranno invece abbagliare dal luccichio del potere e del governo “ora e subito” o da nuove pulsioni da partitello egemone, dovranno rendere conto alle generazioni future di avere tradito la propria missione storica e di aver accettato di barattare la dignità e la progettualità per qualche cifra tonda nel proprio conto in banca o qualche primo piano in qualche giornale di provincia. Questa l’alternativa. Questa la scelta. Tertium non datur!


George Soros si sta preparando al collasso economico finanziario globale e sa qualcosa che noi non sappiamo.

George Soros si sta preparando al collasso economico finanziario globale e sa qualcosa che noi non sappiamo.

Michael Snyder,
theeconomiccollapseblog.com







Perché George Soros vende le scorte di titoli, acquista oro e opera "una serie di grandi investimenti, al ribasso"? Se le cose rimangono relativamente stabili come sono in questo momento, queste mosse avranno probabilmente un costo enorme in denaro per George Soros . Ma se una grave crisi finanziaria è imminente, è pronto per conseguire rendimenti osceni. Così  George Soros sa qualcosa che noi tutti non sappiamo? Può essere che abbia trascorso molto tempo a leggere i siti web come The Economic Collapse Blog ? Cosa ce ne facciamo di tutto questo?

Le recenti mosse commerciali che Soros ha disposto sono così grandi e così al ribasso che hanno attirato l'attenzione del Wall Street Journal ...


Preoccupato per le prospettive dell'economia globale e nel timore che grandi cambiamenti del mercato possono essere a portata di mano, il miliardario fondatore degli hedge fund e filantropo recentemente ha diretto una serie di grandi investimenti, al ribasso , secondo persone vicine alla questione. 
Soros Fund Management LLC, che gestisce 30 miliardi di dollari per il signor Soros e la sua famiglia, ha venduto le scorte e ha comprato oro e azioni di cercatori d'oro, anticipando la debolezza dei vari mercati . Gli investitori considerano l'oro come un bene rifugio durante periodi di turbamento.

Hmmm - suona sospetto che George Soros e Michael Snyder siano sulla stessa lunghezza d'onda per quanto riguarda sta per accadere all'economia globale.

Lo sapete che è  tardi per il gioco, quando sembra stia iniziando in realtà sta accadendo ...

Una cosa di cui George Soros è particolarmente preoccupato e di cui  non ho parlato molto circa  è il voto imminente sul referendum del Brexit. Se il Regno Unito lascia l'UE (lo speriamo), le conseguenze a breve termine per l'economia europea potrebbero essere potenzialmente e assolutamente catastrofica ...


Soros sostiene inoltre che resta una buona probabilità che l'Unione europea crolli sotto il peso della crisi migratoria , continuano le sfide, la Grecia e la potenziale uscita del Regno Unito dall'UE. 
" Se la Gran Bretagna lascia [l'UE], potrebbe scatenare un esodo generale, e la disintegrazione dell'Unione europea diventerà praticamente inevitabile ", afferma.

La votazione sul Brexit si terrà tra due settimane a partire da oggi, il 23 giugno, e noi staremo a guardare per vedere cosa succede.

Ma Soros non è solo preoccupato per una potenziale Brexit. Il rallentamento economico in Cina è anche motivo di preoccupazione, e così ha diretto la sua azienda a scommettere sul ribasso estremo.

Secondo il Wall Street Journal, l'ultima volta che Soros ha agito con queste mosse al ribasso è stato nel 2007, e si è tradotto in più di un miliardo di dollari di guadagni per la sua azienda.

Naturalmente Soros non è solo nella sua visione ribassista. Infatti, Goldman Sachs ha appena avvertito che "ci possono essere significativi rischi di ribasso per il mercato" ...

Goldman Sachs si sta innervosendo per le scorte . 
In una nota ai clienti, lo stratega azionario Christian Mueller-Glissmann ha delineato i timori della azienda che può esserci un   significativo rischio al ribasso del mercato.

In ultima analisi, George Soros e Goldman Sachs guardano agli stessi dati economici che condivido con i miei lettori su base giornaliera.

Come ho documentato per mesi, quasi ogni singolo indicatore economico che si può eventualmente pensare dice che stiamo andando in una recessione .

Per esempio, proprio oggi mi è stato inviato un pezzo da Mike Shedlock che ha dimostrato che le entrate fiscali federali e statali stanno davvero rallentando proprio come hanno fatto appena prima delle ultime due recessioni ...


Le entrate fiscali federali USA ricevute sono in forte calo. Così è la Evercore ISI State Tax Survey.Le ultime due indagini sono scese così tanto, che gli USA erano già in recessione.
E' forse diverso questa volta?
Le offerte di lavoro online su LinkedIn sono ora in precipitoso calo  da febbraio, dopo 73 mesi di crescita ...

Dopo 73 mesi consecutivi di crescita anno dopo anno, di lavoro di linea il messaggio è che i parametri  sono in calo dal mese di febbraio. Maggio è stato il mese di gran lunga peggiore dal gennaio 2009, con meno 250000 unità da aprile, meno 552000 unità rispetto un anno fa .

La scorsa settimana, il governo ha pubblicato la situazione  sui posti di lavoro è la peggiore in quasi sei anni , e il settore dell'energia continua a perdere lavori ben pagati della classe media a un ritmo impressionante. Di seguito l'esposizione da oilprice.com ...


Può sembrare controintuitivo in un settore che è stato rapidamente svuotato dei lavoratori, con più di 350.000 persone licenziate nell'industria del petrolio e del gas in tutto il mondo. 
Il Texas è un posto dove si sente di più il dolore. Circa 99.000 posti di lavoro diretti e indiretti, nello stato di Lone Star, sono stati persi a motivo del crollo dei i prezzi di due anni fa, si parla di circa un terzo di tutta l'industria. Nel solo mese di aprile c'erano circa 6.300 persone del settore energia del petrolio e gas e servizi di supporto con il foglietto rosa nelle a mani. L'occupazione nel settore petrolifero del Texas è vicino a livelli che non si vedevano da dopo la crisi finanziaria del 2009. " Stiamo ancora perdendo grandi blocchi di posti di lavoro, con il passare dei mesi ," Karr Ingham, un economista con base ad Amarillo, ha detto a The Houston Chronicle .

A questo punto è evidente che siamo entrati in una nuova recessione economica che non so come si possa, eventualmente, ancora negare.

Purtroppo, la realtà di ciò che sta accadendo non è ancora compreso in generale dalla popolazione.

Proprio come il 2008, le persone stanno febbrilmente accumulando enormi debiti con la carta di credito , nonostante ci troviamo sull'orlo di una grave crisi finanziaria ...


I contribuenti americani sono pronti a criticare il governo federale per il suo debito nazionale sempre crescente, ma un nuovo studio pubblicato Mercoledì mostra che i contribuenti sono carichi di debito, e sono suscettibili di arrivare a fine 2016 ad un livello record $ 1 trilione di debito. 
Wallethub, un sito che raccomanda le carte di credito in base alle esigenze dei consumatori, ha detto che sarà il più alto record, di debito della carta di credito, superando in quantità anche gli anni prima e durante la Grande Recessione. Il sito ha detto che il record è stato nel 2008, quando le persone dovevano $ 984.200.000.000 dalle loro carte di credito.

Riusciremo mai imparare?

Questo è uno dei peggiori tempi possibili per indebitarsi con la carta di credito.

Purtroppo, il "dumb money" continuerà ad agire muto e il "denaro intelligente" (di George Soros) continuerà a posizionarsi tranquillamente e a sfruttare la crisi che sta già iniziando a svilupparsi.

Non possiamo cambiare ciò che sta accadendo nell'economia, ma noi avete il controllo delle scelte che facciamo.

Quindi vi esorto a fare la vostra scelta con saggezza.


sabato 11 giugno 2016

Identificata l'arma che ha ucciso, cellula dopo cellula, il comandante Chavez

Identificata l'arma che ha ucciso, cellula dopo cellula, il comandante Chavez
Antonio José Herrada Avila
aporrea.org

In "Firmas por espejitos" edito da Aporrea  26/05/2016

link:http://www.aporrea.org/movil/actualidad/a228448.html

Se brevemente accennato: con questo, come, quando, perché, a confronto di cosa; L'assassinio dell'ex Presidente Costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela Hugo Rafael Chavez Frias (Comandante Chavez) serve a cancellare la Rivoluzione Bolivariana dal mondo. Le risposte a queste domande sono state ottenute con una lunga, documentata, ricerca.

Qui di seguito esponiamo cosa e chi ha agito.

A causa delle caratteristiche, del delitto, era sconosciuto, non potevano controllare con un autopsia se il cancro atipico, che ha causato la sua morte, fosse stato indotto. Quindi ci si rivolge alla ricerca per indagine documentale al fine di trovare la verità sulla morte di Comandante Chavez, utilizzando un metodo scientifico, che permette una conclusione affidabile al cento per cento, sostenuta dal rigore del metodo utilizzato e dalla fonte dei documenti primari analizzati.

I risultati della ricerca concludono che c'è stato un complotto per assassinare il comandante Chavez con una Nano Arma, che ha indotto un cancro atipico e aggressivo.




Illustrazione della Nano Arma

L'unità di misura  del Nano (simbolo N) è un prefisso che denota un fattore di 1/1000000000 di metro (nano = nove). Esempio: Un nanometro è una misura di lunghezza = 1 metro / = 0.000.000,001 mila miliardo metro.

La ricerca spiega perché della seguente risposta:

"Noi non lo diciamo perché non vogliamo dire di cosa si tratta"

Questa è stata la risposta emessa dalla Central Intelligence Agency nel mese di aprile 2013, quando l'Associazione per la Fondazione Giustizia Civile (Civil Partnership for Justice Fund PCJF, nel suo acronimo inglese), protetta dalla legge sulla informazione la Freedom of Information Act, chiede loro se fossero stati a conoscenza o coinvolti in un complotto per assassinare il comandante Chavez.

La metodologia di ricerca investigativa è in grado di identificare l'arma ad alta tecnologia , apparentemente,  non rilevabile, le caratteristiche di questa e l'impercettibile piano strategico, che presumibilmente gli Stati Uniti (Impero) ha implementato dal gennaio 2003 per indurre la malattia del cancro nel Comandante Chavez per cercare di cancellare la Rivoluzione Bolivariana.
La Nano Arma è stata sviluppata per nano vettori o nano capsule , con instradamento controllato, contenente acceleratori di nano particelle indotte in metastasi da dosi controllate, vale a dire, un Nano Arma ad alta tecnologia, per creare, nel Comandante Chavez, un cancro atipico e aggressivo.
La Nano Arma è multifunzionale perché può essere utilizzata per indurre molte malattie mortali, tra cui infarto o quelle che causano danni cerebrali come attacco ischemico, ictus cerebrovascolare . Questo si ottiene modificando la molecola del targeting e la nanoparticella. Inoltre la Nano Arma lascia tracce, perché gran parte dei suoi composti vengono espulsi attraverso le vie urinarie perché è fatto per lo più con composti biodegradabili.

Le molecole di targeting sono molecole con aptameri (aptus latino, che significa in forma), che impegnano solo le cellule bersaglio o cellule bersaglio differenziate, che si trovano in varie parti del corpo umano. Una volta che la Nano Arma entra nel corpo, questa è nulla nel sangue fino a che non trova la cella di destinazione appropriata in cui si inserisce una nell'altro come una chiave in una serratura, la Nano Arma penetra nella cellula e raggiunge  il nucleo, dove avvia il dosaggio di nanoparticelle.

La superficie della Nano Arma è costituita da polimeri biodegradabili, nanoparticelle che si proteggono dal sistema immunitario del corpo umano.

Le Nano Armi hanno le seguenti caratteristiche:
  1. Possono essere programmate per non essere rilevate dal sistema immunitario umano.
  2. Possono trasportare diversi tipi di nanoparticelle, provocando una vasta gamma di malattie come infarto, ictus, accidente cerebro vascolare ACV, insufficienza respiratoria, demenza, l'AIDS, ecc
  3. Possono essere programmate per orientarla verso qualsiasi settore interna del corpo umano ed essere introdotte in una cellula di tale settore.
  4. Possono essere programmate per identificare una cellula cancerosa o sana.
  5. Possono essere programmate per controllare il grado di apertura della nano capsula per dispensare nella cellula, la radiazione emessa dalla nano particella ionizzante trasportata all'interno.
  6. Possono trasportare sostanze per accelerare metastasi tumorali e creare un cancro molto aggressivo.
  7. Possono essere programmate per impostare il tempo della attivazione.
  8. Non lascia traccia nel corpo umano dopo l'uso, essendo biodegradabile.
  9. Hanno una forma sferica inferiore a 200 nm. (Nanometri) di diametro.
Le vie di somministrazione della Nano Arma può essere: per via orale, iniettabile, transdermica o per via respiratoria.

Nel dicembre 2003 George Bush ha firmato la legge sulla ricerca e sviluppo delle nanotecnologie per il 21° secolo, che autorizza un budget speciale di $ 3,7 miliardi di euro per la nuova scienza. Poi, nel luglio 2007 assegnano la più alta onorificenza della scienza e della tecnologia del paese, allo scienziato Robert Langer Samuel Jr., per le scoperte rivoluzionarie in materia di sistemi di rilascio controllato polimerici e sintesi di nuovi materiali, che hanno portato a nuovi trattamenti medici e hanno contribuito profondamente al benessere dell'umanità. Queste scoperte sono state effettuate presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT, acronimo inglese), dove hanno trovato una cura efficace contro il cancro usando la nanotecnologia e accidentalmente sono inciampati negli esperimenti della Nano Arma.

Robert Langer venne usato in vari modi per dare opportunità militari e descrive la sua invenzione  nei loro rapporti come il fronte di un fucile, mitra o una bomba; causano danni collaterali, quando si parla di topi uccisi da errori sperimentali, all'inizio dei loro studi (1990), i fallimenti si verificarono nel affrontare la nanocapsula, perché questo sarebbe stato un corpo sano e introdotto in una cellula sana, rilasciando la nanoparticella induttiva, nel topo indotto, provoca il cancro. Questi errori si verificano, se non fermati, quando aderita la nanocapsula mira le molecole.

Inoltre ha ricevuto nel luglio 2007 lo scienziato Charles Vest con lo stesso ordine. Vest è stato il direttore del MIT, poi George Bush lo ha reclutato come consulente sulla nanotecnologia applicata al campo militare, all'impianto di Fort Detrick Medical Command dell'esercito degli Stati Uniti. Storicamente, Fort Detrick è stato il centro del programma di armi biologiche, dove sono stati sviluppate e testate tutte le funzioni della Nano Arma prima del 2000. Il 12 dicembre 2013 stranamente Vest muore di cancro al pancreas a 72 anni.

A metà del 2012, la malattia del Comandante Chavez era in una fase molto avanzata, nessuno dei trattamenti hanno contribuito a migliorare la sua salute. Non è noto se ha avuto l'opportunità di essere trattato con l'invenzione basata sulle nanotecnologie, in quanto nel 2010 avevano avviato la sperimentazione negli esseri umani con risultati positivi. Forse i medici che hanno curato la malattia di Comandante Chavez non sapevano di questa invenzione, la cosa è divenuta notizia il 16 maggio 2012, quando il Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Hussein Obama II, ha eletto a presidente del MIT, per la sua carriera e il ruolo nella ristrutturazione finanziaria del prestigioso centro di ricerca, Leo Rafael Reif Groisman, un ingegnere venezuelano nato a Maracaibo da genitori ebrei.

Nel febbraio 2013 Robert Langer ha ricevuto la National Medal of Technology and Innovation dalle mani del Presidente Barack Obama alla casa Bianca per i nuovi farmaci, che attraverso la sua nuova scoperta, integrano farmaci e nanotecnologie. Nel mese di aprile 2013 società BIND Therapeutics, una società di biofarmaceutica di fase clinica fondata da Langer, ha annunciato lo sviluppo di una nuova classe di terapie mirate e programmabili altamente selettive chiamato Accurins ™. BIND, ha pubblicato i risultati positivi del farmaco BIND-014 per via orale, che era stato utilizzato in 28 pazienti con tumori solidi avanzati o metastatici. Il BIND-014 rappresenta il primo farmaco, dei nano farmaci specifici programmabili, che crea terapie mirate da accumularsi sul sito della malattia, con alta concentrazione del farmaco ed il massimo effetto terapeutico. BIND-014 impiega una combinazione di nano particelle a obiettivo biodegradabile e docetaxel, un agente chemioterapico ben consolidato.

Questa svolta della scienza non è mai stata resa pubblica nel tempo in cui il Comandante Chavez ha fatto delle congetture circa l'estraneità della sua malattia, di cui hanno sofferto anche altri presidenti latinoamericani, chiedeva se esistesse un metodo per indurre il cancro, e, se era possibile. La reazione dei media è stata la banalizzazione e la difesa dell'Impero. Gli esperti hanno detto che era impossibile, non facendo menzione delle nanotecnologie. Questo comportamento di occultare e porre il veto sull'avanzamento delle nanotecnologie in medicina, è servito come segno per iniziare la ricerca documentaria, trovando tracce della Nano Arma con cui abbiamo sviluppato una ipotesi, dimostrando l'esistenza di un piano strategico, con cui l'Impero cerca di sradicare la Rivoluzione Bolivariana.

La Nano Arma che ha ucciso il Comandante Chavez sarebbe stata usata contro sette presidenti latinoamericani, come si rivela nella ricerca documentale. Con la multifunzionalità, la direzionalità e la velocità di una Nano Arma efficace, una contro Nestor Carlos Kirchner che è morto per un attacco cardiaco, cinque sopravvissuti alla malattia del cancro, senza alcuna complicazione.

Il Comandante Chavez non è sopravvissuto alla malattia del cancro, ma, ha realizzato, il giorno dei Santi Innocenti (28/12 / 2011), una riflessione sulla stranezza che ben cinque presidenti progressisti latinoamericani, hanno avuto il cancro in meno di tre anni. A quel tempo non c'era nessun Presidente latinoamericano di destra con il cancro, ma ben presto arrivarono i servizi dell'Impero sul cancro, che indugiava a lungo, e significò la banalizzazione delle riflessioni del comandante in uno show multimediale.

Il Comandante Chavez ha detto, nella sua riflessione, che forse tra cinquant'anni conosceremo la verità.

Non è un caso che cinque presidenti latinoamericani Fernando Lugo, Dilma Vana Rousseff da Silva, Luiz Inácio Lula da Silva, Cristina Elisabet Fernández de Kirchner e Hugo Rafael Chavez Frias; si sono ammalati di cancro in meno di tre anni (2009, 2010 e 2011), bisogna ricordare che tutti i serial killer lasciano una traccia, per sfidare chi cerca di identificarlo, ma la ricerca documentale riesce a identificare e dare risposta alla domanda che il Comandante Chavez ha fatto, se ci fosse un metodo per indurre il cancro su cinque presidenti progressisti e i radicali latinoamericani. Dopo undici mesi che il Comandante ha chiesto di questa questione, il presidente della Colombia Juan Manuel Santos riferisce che pure lui ha il cancro e subirà un'operazione. Dopo l'operazione pubblicata in un giornale colombiano di informazione medica, in modo da creare, che è già in buona salute e che lo stesso giornale sostiene che il tumore del presidente dell'Argentina Cristina Fernandez non era maligna, contraddicendo la dichiarazione del Comandante, che Santos non è progressista o radicale, con questo show di notizie tempestive avevano la pretesa di far lavare le mani all'Impero.

E' importante notare che gli uccisi sono gli ex presidenti Nestor Carlos Kirchner e Hugo Rafael Chavez Frias, che in una occasione si sono scontrati con fermezza e coraggio, prima che l'imperatore George Walker Bush, fosse sconfitto sulla  Área de Libre Comercio para las América  ALCA, nel 2005 a Mar del Plata, in Argentina.

Il fatto che cinque presidenti sono sopravvissuti alla malattia del cancro, è subito spiegata, se si considera che le Nano Armi utilizzate contro di loro sono state indirizzate nelle zone del corpo, non seriamente compromesse nella loro salute, non ha avuto acceleratori di metastasi ed erano facili da diagnosticare nella fase primaria della malattia. "Per quanto chiara come la luna piena," Comandante Chavez.

Attualmente una presidente donna rimane al potere con difficoltà politiche, tre si sono allontanati dal potere o forse si sono arresi oppure restano al potere, perché sono pedine leali dell'impero.
Esistono nanocapsule a base di  tubi nanotubi di carbonio, che sono composti molto più duri del diamante e con importanti proprietà elettriche, che danno più funzionalità e applicazione, ma il suo uso nel corpo umano lascerebbe tracce che potrebbero essere rilevati nel cervello, prove che non sarebbero scomparse se il corpo del Comandante Chavez fosse stato imbalsamato, come si pensava di fare allora.
In data 28 giugno 2011, il giornalista golpista dell'opposizione Jose Toro Hardy protetto dall'Impero, ha pubblicato sul quotidiano El Universal un articolo  "Malattie del capo dello Stato". Questo articolo contiene la storia degli ultimi giorni di Lenin. Come descrive i fatti, assomigliavano al modo in cui diciotto mesi più tardi, i media dell'opposizione hanno raccontato gli ultimi giorni (di gennaio e febbraio 2013) del Comandante Chavez, la creazione di un intrigo sulla veridicità  delle informazioni sullo stato di salute del Comandante e del suo governo legittimo di Nicolas Maduro come presidente ad interim, cercando di trasformare la figura del Comandante in Lenin e di Nicolas in Stalin .

La cosa più sorprendente è stata l'intenzione di cercare di imbalsamare il corpo del comandante Chavez, come riporta Toro Hardy che lo ha trasformato in Lenin, non si sa da dove arrivi l'idea, ma la verità è che, se avesse avuto luogo, non avrebbero distrutto tutte le prove sul crimine commesso.

Ora che l'arma usata è nota, allora si può definire dove cercare e quale metodo tecnico deve essere utilizzato per trovarla.

Esperimenti con Nano Armi sull'uomo ed i dati medici sul Comandante Chavez filtrati da alcuni traditori vicino al Comandante, l'Impero è stato in grado di determinare la dose esatta,  per impostare la direzione della Nano Arma nel settore delle parti molli del bacino, dove il carico mortale sarebbe rimasto e cominciato a distruggere le cellule sane, inducendo la mutazione delle cellule, la creazione di un cancro terminale atipico molto aggressivo e difficile da rilevare nella sua prima formazione a causa della sua posizione all'interno del vostro corpo, assicurano la crescita impercettibile del tumore canceroso, senza disagio in quanto non presenta alcun dolore, le cellule tumorali si sono moltiplicate e hanno cominciato quello che potrebbe essere chiamata la passione del comandante, non solo perché lentamente il corpo comincia a soffrire e consumare cellula per cellula, ma perché il Comandante Chavez si arrese a Gesù Cristo e la sua sofferenza è diventata amore per le persone umili, ottenendo abbastanza forza per continuare a lottare per la sua vita per il suo popolo e per il suo paese; e l'Impero ha continuato senza sosta ad attaccarlo anche nei momenti finali della sua vita.

Per sua natura  lo sviluppo della formazione del cancro, sarebbe in presenza di un tumore atipico, caratteristiche inusuali e non abbinabili a nessuno di quelli  studiati o classificati dalla scienza medica.

Il Comandante Chavez era un soldato nobile e coraggioso, che per amore, s'è preso cura per proteggere il popolo e il paese dalle sofferenze; lo hanno vilipeso e invaso il suo corpo con Nano Armi, di sparandogli cellula per cellula, e strappandolo alla vita lentamente con dolore, sofferenza e crudeltà. La tristezza e le lacrime invadono la sua casa, la sua famiglia, i suoi amici, i suoi colleghi e un popolo che lo amano da sempre, lo hanno seguito e lo hanno protetto.

La Investigazione Documentale mostra la Verità della ricerca Tecnico Scientifica, la Verità sociale, Politica ed Economico, la Verità Divina e Universale, la Verità Germinal, che permette di impiantare e coltivare la consapevolezza tra i venezuelani per una Patria veramente Unita, Indipendente, Sovrana, in Pace e con Giustizia.



antonioherrada06@gmail.com

venerdì 10 giugno 2016

Hillary Clinton, con i suoi crimini, scende a nuovi livelli di bassezza, con il furto / esproprio ai danni dei poveri neri americani

Hillary Clinton, con i suoi crimini, scende a nuovi livelli di bassezza, con il furto / esproprio  ai danni dei poveri neri americani

By: Sorcha Faal


Una interessante relazione  Foreign Intelligence Service ( SVR ) circola al Cremlino relativo al candidato presidenziale americano Hillary Clinton si trova dietro l'implementazione di distretti di polizia degli Stati Uniti di un nuovo dispositivo di scansione per computer che consente ai funzionari di polizia per sequestrare immediatamente tutti i soldi dai bancomat di milioni di poveri neri americani e trattenerli poi per se stessi a meno che queste vittime non possano dimostrare di avere un motivo legittimo per riavere indietro il proprio denaro, ma questo non influenzerà le persone più ricche degli Stati Uniti che fanno uso di carte di credito .

Secondo il rapporto degli analisti criminali, SVR,  decifrano i Panama Papers scoperto questo crimine di massa contro i cittadini più poveri dell'America monitorano i molteplici legami tra alcuni dei più noti criminali del mondo, Bill e Hillary Clinton, e la Fondazione Clinton -e descritto come denaro illegale aumentano gli apparati per la Clinton che va sotto vari nomi, tra cui la Fondazione Clinton, Clinton Global Initiative, Clinton Health Access Initiative e la William J. Clinton Foundation.


A partire dal 2015, continua il rapporto, la Clinton attraverso le sue molte fondazioni ha guadagnato per se stessa la sconcertante cifra di 3 miliardi di dollari , e che ancora oggi uno dei più importanti gruppi indipendenti che traccia la beneficenza - Charity Navigator - non è stata in grado di determinare dove questi miliardi di dollari vanno a finire, e dice che, ha " stabilito che il modello di business atipico di questa carità non può essere quantificata con precisione con la nostra metodologia di valutazione attuale ."



A dispetto di Hillary Clinton ha già accumulato miliardi, in termini di ricchezza, tuttavia, nota il rapporto, nel 2011 è iniziato il suo ultimo progetto criminale, rubando ai popoli neri d'America, quando era Segretario di Stato ha trasmesso alla sua email privata illegale al server della US Immigration and Customs Enforcement ( ICE ) documenti intitolati pagamenti mobili e rimessa globale di fondi scritti da uno degli esperti di computer più segreti d'America di nome T. Jack Williams . [ Nota: praticamente sconosciuta al popolo in America, la Russia mantiene in suo possesso tutti i messaggi di posta elettronica di Hillary Clinton la SVR li ha ottenuti dal suo server privato .]

T. Jack Williams, spiega il rapporto, è accreditato per la creazione e l'attuazione del primo programma al mondo di carta regalo elettronica le gift card , così come il lancio di successo a marchio condiviso carta di credito Visa e Blockbuster, e i 50 milioni di membri delle Universal Membership Loyalty Card ed è presidente di Paymentcard Services, Inc. che è stata fondata nel 2009 e costituita in Texas e " si avvale di un organico approssimativo a 1 ".


T. Jack Williams, socio d'affari con Hillary Clinton in ERAD Group, Inc.

Dopo aver letto il rapporto di T. Jack William a ICE, però, il rapporto continua, e come il documento di Panama Papers, Segretario Clinton, nel 2012, attraverso la sua Fondazione Clinton, gli ha permesso di creare una società chiamata ERAD Group, Inc. che è stato subito premiato con un contratto di sviluppo privilegiata per fornire, agli US Department of Homeland Security, Advanced Technology Directorate, con una soluzione anticipata di lettori di card di accesso per elaborare bancomat prepagati nel momento di arresto .

E anche se la US Department of Homeland Security ha pagato alla nuova società ERAD Group di T. Jack William e Hillary Clinton per sviluppare questo lettore di accesso per le card , dice la relazione, quest'anno, invece, hanno cominciato con dare la licenza alla polizia americana e ai dipartimenti locali, come evidenziato dal contratto della convenzione con T. Jack William che ha firmato  personalmente con lo Stato di Oklahoma il 3 Aprile, 2016 .

Più insidioso in questo contratto con T. Jack Williams-Hillary Clinton firmato con lo Stato di Oklahoma, spiega il rapporto, è che lo Stato deve pagare al Gruppo ERAD con $ 5.000 per il software e gli scanner, e inoltre devono versare al Gruppo ERAD  il 7,7 per cento di tutti i soldi , che le forze di polizia, prelevano dalle tasche dei contribuenti più poveri, direttamente, dalle carte bancomat e conti bancari degli americani- La maggioranza dei quali sono poveri neri, ha commentato  il Washington Post  dicendo: " Ci dispiace dirlo, ma questo tipo di disposizione è equivoca. Come abbiamo visto, dalle telecamere del traffico, si sospendono le libertà personali di circolazione e con la giustizia penale si da a una società privata la gestione dei beni confiscati, oltre ad essere un brutto accordo pieno di incentivi, è pronto alla corruzione ".



Gli analisti, di SVR , dice il rapporto,  concordano con la valutazione  del Washington Post che questo sistema corrotto consente a T. Jack Williams e Hillary Clinton di rubare/estorcere prelevare beni e soldi ai cittadini più poveri d'America, l'ulteriore nota dell'America Civil Liberties Union (ACLU) ha, allo stesso modo condannato questa pratica affermando: " gli abusi della polizia attuate con le leggi di confisca per attività civili, ha scosso la coscienza della nostra nazione. La decadenza civile consente alla polizia di sequestrare  - e quindi tenere o vendere - qualsiasi proprietà che essi sostengano sia frutto di un crimine.  I proprietari di beni , non devono essere solo arrestati o condannati per un reato, ma, denudati dei loro beni, il loro denaro, l'auto, o addirittura gli immobili, sono sequestrati in modo permanente da parte del governo . "

E , forse, il suo più grande spettacolo di arroganza e disprezzo per l'America e per poveri neri, di cui ora approfittano derubandoli dei loro soldi, con il suo partner nel crimine T. Jack Williams, conclude la relazione, Hillary Clinton si è mostrata ad una conferenza indossare un abito da 12.495 $ di Giorgio Armani , durante un discorso ha fatto di recente, mentre disquisiva delle disparità dei redditi -che è, per definizione , la cosa più razzista che un qualsiasi politico americano abbia mai potuto fare nei tempi moderni.


La campionessa dei poveri Hillary Clinton indossa un abito di Giorgio Armani del costo di $ 12.495, proprio durante un discorso basato sulle disparità salariali e dei redditi




June 9, 2016 © UE e USA Tutti i diritti riservati. Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte originale WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

giovedì 9 giugno 2016

LONDRA: DOPO L'ATTIVAZIONE DELLA DIFESA AEREA, CONTRO GLI UFO, CITTADINI IN PREDA A SINISTRO TIMORE.

Londra: Dopo l'attivazione della difesa aerea, contro gli UFO , cittadini in preda a sinistro timore.

By: Sorcha Faal


sistema missilistico terra/aria CAMM

Una nuova relazione del Ministero della Difesa ( MoD )  che circola al Cremlino racconta il terrore vissuto da migliaia di cittadini di Londra , la sera del 5 giugno è stato causato da un improvvisa, e automatica, attivazione del sistema di difesa missilistica terra/aria dell'esercito (British avanzata BA ) che ha sparato su un velivolo intruso che gli esperti militari della Federazione non sono ancora in grado di identificare.

Secondo questo rapporto, a 23:02 BST (ora estiva britannica GMC / UTC +1), il 5 giugno, Aerospace Defence Forces ( ADF ) la sorveglianza via satellite ha rilevato il lancio di 3 missili Common Anti-Air Modular Missile  ( CAMM )  dalla Epping Forest regione a East di Londra che è salito ad una altezza di circa 300 metri (984 piedi) e allo stesso tempo è esploso al contatto con il proprio target.

La relazione rileva che il sistema di missili CAMM  è un'arma avanzata che fa parte del futuro Local Area Air Defence System della Gran Bretagna ( FLAADS ) che dovrebbe essere pienamente operativo nel 2020, può essere montato su numerosi veicoli, non richiede proprio radar di sistema, e i cui quattro lanciatori three-pack sono dotati di un pallet autonomo.

Solo una dei CAMM lanciatori di three-pack sono stati attivati, come evidenziato dai cittadini di Londra che hanno udito tre forti esplosioni in sequenza che hanno fatto tremare le case di tutta la regione , continua il rapporto, esperti MoD analizzano questo evento e suppongono che il velivolo non identificato sia stato abbattuto, o è stato in grado di sfuggire dall'essere distrutto.



Il motivo per cui l'esercito britannico distribuirebbe un arma così avanzata nella zona di Epping Forest, dice il rapporto, è più che probabile che serva per fornire protezione alla città di Londra che ospita il governo e molti edifici storici, ma potrebbero essere correlate ai molti rapporti in essere, sugli UFO, emersi e riportati da questa zona boschiva nel corso degli anni.

Tra i tanti UFO apparsi sopra / intorno a Epping Forest, negli ultimi anni, continua il rapporto , ci sono incidenti che si sono verificati il 19 maggio, 2014 , 6 giugno, 2012 e numerosi file UFO che il governo britannico ha pubblicato nel 2011 citandone molti di più di quelli che sono avvistati in quest'area.

6 GIUGNO 2012 UFO sopra Epping Forest
La relazione conclude osservando che questa è la seconda volta in due mesi, che le forze di difesa britanniche hanno sparato contro un UFO -e di cui questo rapporto dice che è stato un incidente simile paragonabile a quello girato in Nicaragua il 31 maggio . (vedi video sotto)



Giugno 7, 2016 © UE e USA Tutti i diritti riservati. Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte originale WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

mercoledì 8 giugno 2016

AEP: L’UNIONE EUROPEA È SEMPRE STATA UN PROGETTO DELLA CIA

AEP: L’UNIONE EUROPEA È SEMPRE STATA UN PROGETTO DELLA CIA

vocidallestero



Ambrose Evans Pritchard, sul Telegraph, argomenta che, per quanto giuste siano le motivazioni del Brexit, i suoi sostenitori, al contrario degli altri movimenti euro-scettici, si sono illusi fino alla visita di Obama in UK di essere supportati oltre oceano; non hanno colto due aspetti fondamentali: che la UE è da sempre un progetto strategico americano finanziato dalla CIA e che l’establishment al governo nell’intero Occidente vede l’Unione Europea come il vacillante Impero Ottomano del 19° secolo e il Brexit come un atto di vandalismo strategico che rischia di favorire le potenze che sfidano l’egemonia anglosassone. La verità è che i sostenitori del Brexit non hanno ancora fornito una visione del futuro della Gran Bretagna post-Brexit che respinga per il paese le illusioni di poter non avere responsabilità globali, rischiando di trovarsi a litigare con il resto dell’Occidente.

di Ambrose Evans Pritchard, 27 aprile 2016

I sostenitori del Brexit avrebbero dovuto essere preparati all’intervento dirompente degli Stati Uniti. L’Unione Europea è sempre stata un progetto americano.

E’ stata Washington a guidare l’integrazione europea alla fine degli anni ’40, e a finanziarla di nascosto sotto le amministrazioni Truman, Eisenhower, Kennedy, Johnson e Nixon.



Il Presidente americano Barack Obama ha invitato la Gran Bretagna a rimanere nell’Unione Europea durante la sua visita a Londra, lo scorso 21 aprile

Anche se a volte si sono innervositi, fin da allora gli Stati Uniti hanno fatto affidamento sulla UE come l’ancora degli interessi regionali americani assieme alla NATO.

Non c’è mai stata una strategia divide et impera.
Il campo euro-scettico è stato stranamente insensibile a questo, e in qualche modo ha supposto che forze potenti di là dell’Atlantico stessero incoraggiando la secessione britannica, salutandoli come liberatori.

Il movimento anti-Bruxelles in Francia – e in misura minore in Italia e in Germania, e nella sinistra scandinava – parte dal presupposto opposto, che l’Unione Europea è essenzialmente uno strumento del potere e del ‘capitalisme sauvage’ anglo-sassone.

Marine Le Pen in Francia è causticamente anti-americana. Si scaglia contro la supremazia del dollaro. Il suo Fronte Nazionale dipende da finanziamenti di banche russe legate a Vladimir Putin.

Piaccia o no, questo almeno è strategicamente coerente.

La Dichiarazione Schuman che ha dato il tono alla riconciliazione franco-tedesca – e avrebbe portato a tappe verso la Comunità Europea – è stata cucinata dal segretario di Stato Dean Acheson in una riunione a Foggy Bottom. “Tutto è cominciato a Washington”, ha detto il capo dello staff di Robert Schuman.

E’ stata l’amministrazione Truman ad intimidire i francesi per far loro raggiungere un modus vivendi con la Germania nei primi anni del dopoguerra, anche minacciando di tagliare il piano Marshall in un furioso incontro con i recalcitranti leader francesi nel settembre 1950.



Carri armati sovietici a Praga

Il movente di Truman era evidente. L’accordo di Yalta con l’Unione Sovietica si stava incrinando. Voleva un fronte unito per scoraggiare il Cremlino da un’ulteriore espansione dopo che Stalin aveva inghiottito la Cecoslovacchia, a maggior ragione dopo che la Corea del Nord comunista aveva attraversato il 38° parallelo invadendo il Sud.

Per gli euroscettici britannici, Jean Monnet (ritratto nell’immagine di copertina, ndVdE) aleggia nel pantheon federalista, eminenza grigia della malvagità sovranazionale. Pochi sono consapevoli del fatto che Monnet ha trascorso gran parte della sua vita in America, e che ha servito come gli occhi e le orecchie di Franklin Roosevelt in tempo di guerra.

Il Generale Charles de Gaulle pensava che fosse un agente americano, come del resto era, in senso lato. La biografia di Monnet a cura di Eric Roussel rivela come egli abbia lavorato a braccetto con le amministrazioni successive.



Il generale Charles De Gaulle fu sempre molto sospettoso dei moventi americani

E’ strano che questo imperioso studio di mille pagine non sia mai stato tradotto in inglese dal momento che è il miglior lavoro mai scritto sulle origini della UE.

Né molti sono a conoscenza dei documenti declassificati degli archivi del Dipartimento di Stato che mostrano che lo spionaggio degli Stati Uniti ha finanziato di nascosto il movimento europeo per decenni, e ha lavorato in modo aggressivo dietro le quinte per spingere la Gran Bretagna nel progetto.

Come ha riportato per primo questo giornale quando il tesoro è stato reso disponibile, un memorandum del 26 luglio 1950 ha rivelato una campagna per promuovere un Parlamento europeo a tutti gli effetti. È firmato dal Generale William J. Donovan, capo dell’Office of Strategic Services (OSS) americano al tempo di guerra, precursore della Central Intelligence Agency (CIA).

La facciata chiave della CIA è stato l’American Commitee for United Europe (ACUE) [Comitato Americano per l’Europa Unita, ndT], presieduto da Donovan. Un altro documento mostra che nel 1958 questo organismo ha fornito il 53,5 per cento dei fondi del Movimento europeo. Il consiglio direttivo includeva Walter Bedell Smith e Allen Dulles, direttori della CIA negli anni Cinquanta, e una casta di funzionari ex-OSS che si si muovevano dentro e fuori dalla CIA.



Bill Donovan, leggendario direttore dell’OSS durante la guerra, successivamente ebbe la responsabilità di dirigere il progetto europeo

I documenti dimostrano che l’ACUE ha trattato alcuni dei ‘padri fondatori’ della UE come braccianti, e ha attivamente impedito loro di trovare finanziamenti alternativi che avrebbero spezzato la dipendenza da Washington.

Non c’è nulla di particolarmente malvagio in questo. Gli Stati Uniti hanno agito astutamente nel contesto della guerra fredda. La ricostruzione politica dell’Europa è stata un successo strepitoso.

Ci sono stati errori di valutazione orribili lungo la strada, naturalmente. Una nota del 11 giugno 1965 indica al vicepresidente della Comunità Europea di perseguire l’unione monetaria di nascosto, sopprimendo il dibattito fino a quando “l’adozione di tali proposte sarà diventata praticamente inevitabile. E’ stato troppo furbesco, come oggi possiamo vedere dalle trappole del debito-deflazione e dalla disoccupazione di massa in tutta l’Europa meridionale.

In un certo senso, queste carte sono storia antica. Quello che mostrano è che lo ‘Stato profondo‘ americano c’era dentro fino al collo. Possiamo discutere se la settimana scorsa Boris Johnson ha attraversato un confine riesumando la “discendenza parzialmente Kenyana” del presidente Barack Obama, ma l’errore cardinale è stato quello di supporre che la minaccia commerciale di Obama avesse qualcosa a che fare con le traversie del nonno in un campo di prigionia Mau Mau. Aria fritta della politica estera americana.

Si dà il caso che Obama potrebbe comprensibilmente sentire rancore per gli abusi della repressione Mau Mau che sono venuti alla luce di recente. E’ stato un crollo vergognoso della disciplina della polizia coloniale, che ha disgustato i funzionari veterani che hanno servito in altre parti dell’Africa. Ma il messaggio che arriva dal suo straordinario libro – I sogni di mio padre – è che egli si sforza di superare rancori storici.

I sostenitori del Brexit traggono conforto dal candidato repubblicano Ted Cruz che vuole che una Gran Bretagna post-Brexit salti “in prima linea per un accordo di libero scambio”, ma sta semplicemente mettendo fieno in cascina alla propria campagna. Il signor Cruz si conformerà agli imperativi di Palmerston secondo Washington – qualunque essi possano essere in quel momento – se mai entrerà alla Casa Bianca.



Il nonno del presidente Obama fu prigioniero durante la repressione della rivolta dei Mau Mau in Kenya, una pagina vergognosa della storia coloniale britannica
E’ vero che l’America ha avuto dei ripensamenti sull’UE quando ideologi fanatici salirono alla ribalta nei tardi anni ’80, rielaborando l’Unione come una superpotenza rivale con l’ambizione di sfidare e superare gli Stati Uniti.
John Kornblum, direttore degli Affari Europei del Dipartimento di Stato negli anni ’90, dice che è stato un incubo cercare accordi con Bruxelles. “Mi sono ritrovato completamente frustrato. [La UE] è totalmente disfunzionale in ambito militare, della sicurezza e della difesa”.

Il signor Kornblum sostiene che l’UE “ha psicologicamente abbandonato la NATO” quando ha cercato di costruire una propria struttura di comando militare, e lo ha fatto con la consueta ostentazione e incompetenza. “Sia la Gran Bretagna che l’Occidente starebbero di gran lunga meglio, se la Gran Bretagna fosse fuori dall’Unione Europea,” ha detto.

Questo punto è interessante, ma è una visione minoritaria nei circoli politici degli Stati Uniti. La frustrazione se ne è andata quando la Polonia e la prima ondata di stati dell’Est europeo hanno aderito all’UE nel 2004, portandovi una compagine di governi atlantisti.
Sappiamo che non è certo una storia d’amore. Un alto funzionario [Victoria Nuland] degli Stati Uniti è stato registrato due anni fa in una intercettazione telefonica mentre congedava Bruxelles con parole lapidarie durante la crisi ucraina, “si fotta l’Unione Europea”.
Eppure, la visione che tutto pervade è che l’ordine liberale occidentale sia sotto triplice assalto, e l’UE deve essere appoggiata, tanto quanto la Gran Bretagna e la Francia appoggiarono il vacillante Impero Ottomano nel 19° secolo – e saggiamente dato che il suo lento crollo ha portato direttamente alla prima guerra mondiale.

Le minacce combinate di oggi arrivano dal terrore jihadista e da una serie di Stati falliti in tutto il Maghreb e il Levante; da un regime paria altamente militarizzato a Mosca che sarà presto a corto di soldi, ma ha una finestra di opportunità prima che l’Europa si riarmi; e da una crisi estremamente pericolosa nel Mar Cinese Meridionale che sta aumentando di giorno in giorno, mentre Pechino mette alla prova la struttura dell’alleanza statunitense.

I pericoli provenienti dalla Russia e dalla Cina sono ovviamente interconnessi. E’ probabile – i pessimisti dicono certo – che Vladimir Putin colga l’opportunità di un grave scoppio di rabbia tra i paesi affacciati sul Pacifico per tentare la fortuna in Europa. Agli occhi di Washington, Ottawa, Canberra, e di quelle capitali in tutto il mondo che in linea di massima vedono la Pax Americana come un plus, per la Gran Bretagna questo non è il momento di lanciare un candelotto di dinamite dentro al traballante edificio europeo.

La terribile verità per la campagna a favore dell’uscita dalla UE è che l’establishment al governo nell’intero Occidente vede il Brexit come vandalismo strategico. Giusto o no, i sostenitori del Brexit devono rispondere a questo rimprovero. Pochi, come Lord Owen, capiscono la portata del problema. La maggior parte sembrava allegramente inconsapevole fino a quando Obama non è arrivato in città la scorsa settimana.

A mio avviso, il campo del Brexit dovrebbe esporre i piani per aumentare la spesa per la difesa del Regno Unito da mezzo a 3 punti percentuali del PIL, impegnandosi a spingere la Gran Bretagna al primato, come potenza militare indiscussa d’Europa. Dovrebbero mirare a legare questo paese più strettamente alla Francia in un’alleanza per la sicurezza ancora più profonda. Questo tipo di mosse almeno spunterebbe una delle armi più grandi del Progetto Paura.

I sostenitori del Brexit dovrebbero reprimere qualsiasi suggerimento che l’abbandono dell’UE significhi ritrarsi dalla responsabilità globale, o strappare la Convenzione europea (quella Magna Carta della libertà abbozzata dai britannici, non dalla UE), o girare le spalle agli accordi COP21 sul clima, o qualsiasi altro dei febbrili flirt del movimento.

È forse troppo aspettarsi un piano coerente da un gruppo disparato, tirato artificialmente insieme dagli eventi. Eppure molti di noi che sono in sintonia con il campo del Brexit, che vogliono riprendersi anche il nostro autogoverno sovrano e sfuggire alla supremazia fasulla e usurpata della Corte Europea di Giustizia, devono ancora sentire come i sostenitori del Brexit pensano che possa avvenire questo divorzio senza colossali danni collaterali e in modo coerente con l’onore di questo paese.

Si può litigare con l’Europa, oppure si può litigare con gli Stati Uniti, ma litigare con tutto il mondo democratico, allo stesso tempo, è sfidare il destino.


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