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mercoledì 26 agosto 2020

Giuristi per la legalità

Giuristi per la legalità 

Sa Defenza


La Sardinya, terra di conquista e di travaglio, oggi sta subendo un attacco politico economico molto grave che mette in dubbio la sua onestà e capacità di adempiere alle sue responsabilità di nazione con un popolo sardo dal cuore immenso.



In questi giorni la stampa e i media mainstream sparano bordate incredibili contro la nostra  terra , siamo in mezzo  ad un fuoco incrociato a tutti i livelli che vuole trovare il capro espiatorio della mala politica, malasanità che usa la propaganda terrorista di un governo che si è svelato incapace di fare la volontà del popolo. 


Infatti questi criminali al governo  indicano , tramite i loro media servi, la Sardinya  come untore con la nuova "peste" , il cosiddetto covid,   pandemia inventata dalle élite globaliste sostenuta dai servi dei partiti italioti e dal governo per mettere mettere in piedi un governo mondiale fantoccio  disumano, che usando questi mediocri politici italioti  oltre ad essere dei servi fedeli di personaggi criminali extraterritoriali fuori dai nostri confini come la UE Bill Gates , Soros , Rockfeller e Rothschild oltre a tutti i vari compagni di merenda, mettono in seria difficolta, in primis il loro popolo e poi la nostra nazione sarda e il nostro popolo già martoriato economicamente  dalla disoccupazione , dalla mancata attuazione della legge sulla zona franca , dal lockdown e da tutte le tasse improprie a noi addebitate a una isola ultraperiferica senza possibilità di continuità territoriale questa che si vede è un'Italia apatica ai problemi delle persone  ma ben attenta e prona a non infastidire gli interessi delle multinazionali farmaceutiche , proponendo ogni sorta di tamponi e vaccini che non fanno che solo il male del nostro popolo, siete dei CRIMINALI, che trattate la nostra terra alla stessa stregua di una miserabile colonia senza importanza alcuna , ne per il sociale, l'umanità, la spiritualità e l'economia di un intero popolo sofferente fisicamente e psicologicamente, maledetti siate in eterno!; 

Ecco perché abbiamo bisogno dell'impegno di tutti i sardi e di tutti gli avvocati disponibili e che diano mano a difendere il nostro diritto umano ad esistere.

Liberi di esistere di vivere sereni in una terra, benedetta da  Yaku il nostro creatore con la benedizione del sole che con la sua energia permette alla nostra terra di essere un luogo, dove  scorre  latte e miele!

tutto questo è inaccettabile e va respinto al mittente, è ora di prenderci la nostra sovranità e governarci con nobiltà , con al primo posto il bene della comunità sarda  e cacciare questi infami invasori che disonorano sia la nostra  ospitalità che il nostro orgoglio di popolo che ha una storia  millenaria, ecco perché oggi  diciamo basta e invitiamo questi insulsi e falsi personaggi a uscire dalla nostra terra, A FORAS SOS ISTRANZOS DE DOMU NOSTA
importano, neri, arabi, malati eppoi affermanono
che è la Sardinya ad essere l'untrice degli italioti (con il covid),
è ora di finirla con queste menzogne.
 Indipendentzia
!


Est ora de si ischidare e dde tirai aforas s'orgolliu sardu e circai sa nosta libertade cun sa nosta soberania, su istadu sardu indipendenti!


I Giuristi per la legalità in ordine di apparizione sono gli avvocati: Avv. Lucia Deiana, Avv. Sebastiano Cheri, Avv. Linda Corrias, Avv. Alberto Appeddu, Avv. Marcello Colamatteo , Avv. Francesco Scifo.

#sadefenza #giuristisardiperlalegalità #aforasisistranzos #sardinyalibera

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https://sadefenza.blogspot.com/2020/08/giuristi-per-la-legalita.html

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martedì 5 novembre 2019

LA PLASTICA SOMMERGE IL PIANETA ...

LA PLASTICA SOMMERGE IL PIANETA ...


Vaturu Erriu Onnis 
Sa Defenza 


È innegabile ad ogni osservatore che ovunque ci giriamo siamo sommersi di plastiche , ogni settimana nella nostra differenziata almeno un giorno d'essa è dedicato al ritiro per smaltimento di plastiche, cestini dei rifiuti sono organizzati anch'essi per la differenziata e spicca anche lì quello delle plastiche.

Ciononostante, benché sia previsto il ritiro sotto casa , molte persone per inconsapevolezza o per distrazione o malafede  gettano le plastiche e rifiuti lungo le strade statali , extracomunali e di campagna... insomma una mancanza di etica che genera lo spettacolo osceno che spesso qui in Sardinya vediamo nei nostri territori, ma la cosa peggiore da sapere è che ci sono persone , per me troppe, che usano le plastiche per alimentare il loro caminetto  producendo fetide puzze nell'aria oltre all'inquinamento non salutare dovuto dalle sostanze incombuste e cancerose che poi respiriamo in casa e fuori, cosa ben peggiore degli inceneritori che almeno, si spera , hanno filtri di abbattimento di polveri , diossine e quant'altro si filtra  nel processo di incenerimento, ma è sicuramente più sicuro dell'incenerimento fatto da famiglie inconsapevoli e ignoranti nei caminetti dei paesi sardi.

Su questo punto il dito contro gli stessi abitanti ignoranti, ma sopratutto lo punto contro l'amministrazione regionale la RAS , incapace di educare all'uso equilibrato e normale dei riscaldamenti in Sardinya  in maggioranza a base di legna , sia per mancanza del metano  che di altre alternative.

Eppure se si è consapevoli del problema , visto le manifestazioni dei giovani per il cambiamento climatico , (che penso sia solo strumentale al sistema in quanto a detta della maggioranza degli scienziati indipendenti è dovuta all'attività solare e alla magnetosfera della terra che ciclicamente modifica le condizioni climatiche prospettive da analizzare su periodi di tempo in secoli e non come fanno gli pseudoscienziati pagati per avvalorare la tassa imposta sul CO2, che come sappiamo , ci è stato insegnato in terza elementare, è indispensabile alla fotosintesi   clorofilliana che trasforma oltre che in nutrienti per le piante anche in ossigeno,  studi fatti su brevi periodi di 30 anni sono inutili per capire le dinamiche dei cicli di Gaia) usiamo queste giovani energie espressa dai manifestanti come deterrente per rivendicare politiche che siano attente all'ambiente e al suo uso smoderato e inqualificabilmente contro natura.

Alla RAS (Regione Autonoma della Sardegna ) consigliamo visto l'incapacità di comunicazione , ma sopratutto l'incapacità di recepire problematiche prese per scontate come l'inquinamento da ignoranza sull'uso delle plastiche da gettare e riciclare, e per non considerare il notevole dispendio di energie gettate di conseguenza alla inerzia e responsabilità addosso alla sanità pubblica (quasi 4 miliardi) qui si vede l'importanza di combattere l'inquinamento cui sono assoggettati i paesi della Sardinya tutti gli inverni con questi fumi pestiferi scaturiti dal bruciare plastiche nei caminetti familiari. Consiglio alla RAS una campagna sui media di informazione  sugli effetti delle plastiche bruciate impunemente e altamente tossiche , insegnando a chi è ignorante che non vanno gettate  alle fiamme nei caminetti di casa,  spiegatene bene i motivi perché non si deve fare  così che la gente sappia a quali effetti dannosi incorre sia la sua famiglia che le altre vicine e lontane, e in caso di recidiva imporre multe dissuasorie dal continua a perpetrare il malcostume.






I problemi della plastica nell'ambiente oltre a dare una brutta immagine del nostro territori produce danni riparabili e irreparabili, intendo riparabili quando si può raccogliere e riciclare dovutamente questi abbandoni , ma irreparabili quando le plastiche per vari motivi entrano  a fare danni enormi alla fauna e all'ambiente in generale oltre a entrare nel ciclo di consumo umano con le particelle disciolte nei mari che poi mangiamo con il consumo di pesce.

I problemi correlati alle plastiche e al loro uso smodato e senza regole è dovuto a una cattiva amministrazione dei governi che non hanno pensato a benessere comune , ma hanno lasciato la gestione smodata e squilibrata dell'uso in ogni cosa e impacchettamento senza misura ne controllo; Si è lasciato chiudere la vetrerie che producevano bottiglie a basso costo per favorire le aziende amiche , vedi in Emilia dov'è localizzato il centro italiota più grande del business sulle plastiche, nessuna regola sulle plastiche usa e getta, invece di favorire  l'uso di materie biodegradabili o riciclabili o non dannose per l'ambiente, come le bottiglie in vetro, o di origine naturale come la canapa in tutti i settori industriali di produzione di cordame e tessuti di vario genere per tutti gli usi necessari delle famiglie e aziende a costi bassi com'era negli anni sessanta in Italia , la chiusura delle varie manifatture di lino e canapa messe fuori gioco dall'avanzata delle tecnologie non tassate delle materie plastiche ha distrutto queste aziende e manifatture ecologiche a favore di quelle plastiche altamente inquinanti per l'ambiente...

La Sardinya è circondata dal mare e abbiamo un patrimonio marino da difendere dall'inquinamento delle plastiche oltre che da tutti i vari rifiuti e liquami malgestiti dalle aziende metalmeccaniche energivore Eurallumina e Alcoa, minerarie di Furtei con l'inquinamento da arsenico e altro metalli pesanti e dalla raffineria di idrocarburi la SARAS altamente inquinate per la diffusione di ammine aromatiche policicliche, benzene e rifiuti di oli catramosi altamente inquinanti risultati dal ciclo produttivo  usati per la produzione di energia , (grazie a una legge per le energie da fonti rinnovabili è stata aggiunta l'aggettivo assimilati  approvata dal governo Prodi , così ha equiparato le fonti rinnovabili ai rifiuti di produzione delle raffinerie come gli oli catramosi usati per produrre energia, che sono estremamente  inquinanti  e cancerogeni definiti "assimilati" (maledetti) [1) e dalle produzioni di energia altamente inquinante a Fiume Santo condonata da politica e potere giuridico, aziende che non sono seguite come dovuto dai controlli dell'ARPA  Sardegna  libere e incontrollate e inquinanti . 
https://sadefenza.blogspot.com/2015/03/sardinya-aria-irrespirabile-e.html?m=1

Non c'è dubbio che vi è molto da fare in quanto a prevenzione e riforme per favorire il settore industriale senza quell'impatto ambientale negativo che necessita tutta la società postmoderna industriale e cybernetica è ora di favorire le aziende pulite e non inquinati.

Interessante lo studio della Università di Siena sul rischio plastiche in mare  che riportiamo a beneficio di tutti:
Il rischio delle plastiche in mare non è legato solo agli effetti che hanno sulla fauna marina, ma soprattutto al fatto che possono anche veicolare sostanze tossiche che vi si accumulano sopra.

Lo studio, primo nel Mediterraneo, apre la riflessione su un tema nuovo, anche alla luce degli effetti sulla catena alimentare legati all’ingestione delle plastiche in mare.
I risultati, seppure preliminari, tracciano una quadro complessivo poco roseo per il mare italiano. 
Il dato più importante che emerge riguarda la presenza di sostanze inquinanti: su tutti i campioni analizzati sono presenti contaminanti come mercurio, policlorobifenili (PCB), DDT ed esaclorobenzene (HCB). 
Il campionamento ha riguardato una sola tipologia di plastiche galleggianti le “sheetlike user plastic” (buste, fogli e teli), che rappresentano la frazione più abbondante del marine litter. A confermarlo anche i dati raccolti da Goletta Verde nel 2017, durante la navigazione lungo le coste italiane, affiancata dai ricercatori del progetto MEDSEALITTER che prevede la sperimentazione di metodologie per l’osservazione dei rifiuti galleggianti, con l’obiettivo di sviluppare protocolli comuni per la quantificazione del marine litter. 
Buste, teli e fogli di plastica, costituiscono il 65% dei rifiuti galleggianti monitorati e avvistati nel 2017 dall’imbarcazione ambientalista. Il 25% di questi è stato trovato nell’Adriatico centrale.  Studio di Legambiente e UniSi dove si analizzano le sostanze sui rifiuti plastici nel mare italiano  
https://www.controradio.it/legambiente-e-unisi-analizzano-sostanze-su-rifiuti-plastici-nel-mare-italiano/






Note 


1] Le fasi salienti della vicenda CIP6

• 1982 - Il I Governo Spadolini emana la Legge 308/82: nasce il concetto di “energia rinnovabile o assimilata”, in cui fonti di energia pulita vengono di fatto equiparate a sorgenti altamente inquinanti;
• 1991 - Il II Governo Andreotti promuove la Legge 10/91, che ribadisce la definizione di energia
“assimilata” alle rinnovabili, avvicinando i rifiuti organici ed inorganici al solare, eolico ed altre fonti;
• 1992 - Il Comitato Interministeriale Prezzi formula la delibera CIP6/92, istituendo corrispettivi
economici ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili ed “assimilate”: da questo momento,
gli inceneritori di rifiuti che producono energia iniziano a ricevere finanziamenti pubblici dallo Stato;
• 2001 - La Comunità Europea emana la Direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili: i rifiuti non sono contemplati nella definizione di “energia rinnovabile” e non è presa in considerazione alcuna forma di energia “assimilata” alle rinnovabili;
• 2003 - Il II Governo Berlusconi recepisce la Direttiva con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n.387, includendo tuttavia i rifiuti tra le fonti energetiche ammesse a beneficiare dei finanziamenti pubblici riservati alle fonti rinnovabili;
• 2007 - Durante il II Governo Prodi entra in vigore la Legge Finanziaria 2007: i soli soggetti in grado di accedere al conferimento dei CIP6 risultano i titolari di impianti già operativi, mentre per i futuri inceneritori di nuova costruzione non è previsto alcun finanziamento pubblico;
• 2009 - Per far fronte all’emergenza rifiuti in Campania, il IV Governo Berlusconi riapre la corsa agli inceneritori, garantendo l’accesso ai CIP6 anche agli impianti non connessi all’emergenza stessa.
1982: nascono le fonti di energia “rinnovabili o assimilate”
Nel maggio del 1982 il I Governo Spadolini introduce per la prima volta il concetto di fonte di energia “rinnovabile o assimilata”. La definizione è imposta con la Legge 29 maggio 1982, n. 308 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 7 luglio 1982), che identifica le “Norme sul contenimento dei consumi energetici, lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e l’esercizio di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi”. L’articolo 1, recante “Finalità ed ambito di applicazione della legge“, è esaustivo, utile a comprendere le origini della deriva culturale e tecnologica dei nostri giorni:
“La presente legge favorisce ed incentiva, anche in armonia con la politica energetica della comunità economica europea, il contenimento dei consumi di energia e l'utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili anche attraverso il coordinamento fra le fasi di ricerca applicata, di sviluppo dimostrativo e di produzione industriale.
Agli effetti della presente legge sono considerate fonti rinnovabili di energia o assimilate: il sole, il vento, l'energia idraulica, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la
trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici o di prodotti vegetali. Si considerano, altresì, fonti rinnovabili di energia il calore recuperabile negli impianti di produzione di energia elettrica, nei fiumi di scarico e da impianti termici e processi industriali, e le altre forme di energia recuperabile in processi o impianti.
L'utilizzazione di tali fonti è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità.”
L’articolo succitato verrà poi abrogato - assieme ai successivi 18 - dall’art. 23 della legge 9 gennaio
1991, n. 10, che ad oggi è lecito considerare quale il vero trampolino di lancio verso il dorato mondo delle incentivazioni statali riconosciute ai produttori di energia elettrica.

seguono ulteriori info sulla CIP6 al link sotto


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https://sadefenza.blogspot.com/2019/11/la-plastica-sommerge-il-pianeta.html


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mercoledì 11 settembre 2019

IL COMITATO SPONTANEO POPOLARE INDICE MANIFESTAZIONE IL 13 SETTEMBRE PER L'APPLICAZIONE DEL D.Lgs 75/98 SULLA ZONA FRANCA

IL COMITATO SPONTANEO POPOLARE INDICE MANIFESTAZIONE IL 13 SETTEMBRE PER L'APPLICAZIONE DEL D.Lgs 75/98 SULLA ZONA FRANCA 


Il Comitato Spontaneo Popolare per l’applicazione del DLgs 75/98  è l'organizzatore della manifestazione di venerdì 13 Settembre 2019 sotto il Palazzo Regionale via Roma CA.

Siamo un Comitato Spontaneo Popolare apartitico trasversale che mette al primo posto l'unione di tutti i sardi di tutte le persone di vari ambienti e ideologie , ci prefiggiamo di andare oltre le divisioni partitiche e politiche e ideologiche per l'interesse e bene di tutti, il comitato attualmente è composto da una ventina di persone , siamo presenti in tutte le regioni della Sardegna , il comitato nasce con l'esclusivo intento di esigere applicazione del DLgs 75/98. 

Il Comitato ringrazia tutti i zona franchisti per l’impegno profuso in questi anni, e tutti coloro che in questi sette anni hanno parlato e tenuta viva l’attenzione sulla zona franca , argomento che i politici avvicendati alla Regione hanno insabbiato dal 1998 a nostri giorni, riconosciamo il merito a a tutti coloro che si sono spesi e hanno impedito la perdita del diritto alla zona franca della Sardegna. 


Ribadiamo che  Comitato Spontaneo Popolare per l'applicazione del D.Lgs 75/98, nasce  per esigere quanto dovuto al popolo Sardo, appunto l'applicazione del D.Lgs 75/98.

Lo scopo del  Comitato è l'attuazione di una legge che da ben 21 anni è chiusa in un cassetto, ribadiamo che il decreto legislativo è di valenza costituzionale ed è fatto obbligo osservarla, ma spesso è in balia di una classe politica inetta e ignorante che  cavalca la progettualità e i benefici ch'essa porterebbe se applicata.

Abbiamo il dovere di ribadire che il decreto non è un punto di vista o una scuola di pensiero, ma, è legge di rango costituzionale, ai sensi dell'art. 12 dello Statuto Speciale della Regione Sardegna e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. E dunque va rispettato e applicato d’autorità.

Dalla sua applicazione scaturiscono benefici socio-economici per la Sardegna e per chi la abita.

Ho vissuto fuori dalla Sardinya per 40 anni da migrante, in continente, perciò capisco la portata dei benefici commisurati di questa legge in proporzione all'attuale miseria che viviamo, se poi la paragoniamo alla impossibilità di competitività per gli eccessivi costi di energia e trasporti con la penisola, comprendiamo bene che se ci fosse la zona franca  permetterebbe alle centinaia di migliaia di sardi emigrati per mancanza di pane e lavoro di poter tornare a casa, e a tutti i lavoratori subordinati,  oggi disoccupati , agli autonomi , e non , ai portuali o i lavoratori del terziario e del turismo e dell’industria di tornare a produrre ottimi prodotti, così anche nel settore agro-pastorale senza più la paura di non riuscire a vendere i loro prodotti, riacquisire quella competitività oggi impossibile da avere  per le motivazioni che abbiamo descritto, per non parlare della riduzione dei costi dell’energia e dei trasporti… 

Il Comitato Popolare fa appello  alla sensibilità e lungimiranza di tutti e chiede la massima partecipazione del Popolo Sardo , la zona franca è di tutti NOI sardi , e nulla ha a che fare con i partiti imbonitori, perché la Zona Franca è un diritto di tutto il popolo.



Ricordiamo a chi non ne avesse consapevolezza che l'’UE stessa ci ha considerato la regione più povera d'Europa e che è la regione alla quale arrivano meno finanziamenti fra tutte le altre della UE, Siamo pur consapevoli che la Sardegna è il sito più bello del mondo e le caratteristiche morfologiche naturali lo dimostrano , come pure le tracce storiche di enorme rilevanza, i dolmen, i nuraghi , i giganti di monte , le tradizioni antiche e  la cultura millenaria esibita nelle tradizionali feste in abito tradizionale , il buono e sano cibo , qualità che ne fanno a perla al  centro del Mediterraneo che conosciamo, nonostante tutto questo comunque siamo tra i più poveri d’Europa..

Alla retorica dei politici che ci chiedono dove prendere i soldi per sanità e altro poniamo in evidenza quanti miliardi  ci vengono  estorti ogni anno con  le accise della SARAS  ben 10 mld, pagate altrove anziché com'è giusto che sia nel luogo di trasformazione da greggio nel prodotto finito con le benzine, dunque invece di essere pagati qui in Sardegna, ricordiamo che  nel territorio attorno alla raffineria si scarica la virulenza l’inquinamento con tutti i danni ed effetti cosiddetti “collaterali” come le malattie oncologiche …

A quei partiti, tanto zelanti durante la campagna elettorale, che danno fiato alle loro trombe a favore della Zona Franca opportunisticamente per accaparrarsi i voti dei sardi , ma che poi subito dopo, finite le lezione e accaparrate le poltrone, si addormentano magicamente sugli allori appena insediati sugli alti scranni del palazzo e vengono meno magicamente a tutte le promesse e passioni ventilate per divenire immediatamente dopo mendaci. 

Siamo NOI ora a suonare forte le trombe perché sentano bene la carica del popolo per sturare bene le loro orecchie divenute improvvisamente sorde alle loro stesse proposte che hanno sbandierato durante il periodo elettorale affermando che la zona franca è la risposta giusta alla soluzione dei problemi della Sardegna, NOI popolo impediamo a questi politici di gettare nell'oblio profondo, e nella perdita della memoria la Zona Franca. A LORO urliamo con forza di svegliarsi e darsi da fare a servire con dovizia e rispetto gli elettori che sono in prima istanza i loro datori di lavoro , e di scuotersi dal torpore del Palazzo e attivare immediatamente il DLgs 75/98

Ecco perché abbiamo costituito questo comitato spontaneo popolare per una questione di sopravvivenza , per dar coscienza al popolo,  per insegnare a gestire  la propria vita fuori dalle istanze della politica partitica di palazzo, per tornare in piazza per scrollarne la fondamenta, per attivare la democrazia diretta e partecipata, per esigere  da questi "eletti" in Regione l'attività positiva che renda la giusta vivibilità sociale al popolo una volta per sempre.


L’appello che facciamo a tutti i sardi è di venire  e partecipare in quella che sarà la più grande e bella manifestazione di democrazia diretta per l’attuazione di un diritto di vitale importanza per tutti noi, per esigere l’applicazione del DLgs 75/98 sulla zona franca.




Riportiamo la trasmissione Thesauro del canale TV Sardegna 1 , di martedì sera 9 settembre, come esempio di  buona informazione TV che ha invitato e dato l'opportunità al Comitato di spiegare le  sue motivazioni, in un dibattito franco e aperto  sulla legge costituzionale dello statuto sardo in vista della  manifestazione che ha indetto  il Comitato Spontaneo Popolare per l'attivazione del D.Lgs 75/98 sulla Zona Franca per venerdì 13 settembre a Cagliari,  è stato invitato per a rappresentare il nostro comitato del popolo Valter Erriu, messo a confronto con il fiscalista Marcello Argiolas e l'Avv. Francesco Scifo il quale si occupa da anni dell'argomento Zona Franca.




Legge Regionale 2 agosto 2013, n.20

Norme urgenti per l'attuazione ed il funzionamento delle zone franche istituite nella Regione autonoma della Sardegna.
LEGGE REGIONALE 2 agosto 2013, n. 20

Norme urgenti per l'attuazione ed il funzionamento delle zone franche istituite nella Regione autonoma della Sardegna.

Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE SARDEGNA N.36 del 8 agosto 2013.

Il Consiglio Regionale
ha approvato

Il Presidente della Regione
promulga
la seguente legge:

Art. 1
Trasformazione di società di gestione

1. Al fine di dare piena operatività alle zone franche della Sardegna istituite ai sensi del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 75 (Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Sardegna concernenti l'istituzione di zone franche), la Giunta regionale, entro sessanta giorni dall'approvazione della presente legge, adotta apposita deliberazione contenente la proposta di modifica del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 giugno 2001 (Ulteriori disposizioni per l'operatività della zona franca di Cagliari), che preveda la trasformazione della società di gestione denominata "Cagliari Free Zone" in "Sardegna Free Zone" e avente la finalità di porre in capo a quest'ultima e per tutte le zone franche istituite, le competenze già previste agli articoli 7, 9 e 10 del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 giugno 2001. Nei termini previsti, la Presidenza della Regione raccoglie e, qualora non ancora perfezionata, definisce la delimitazione territoriale di tutte le zone franche della Sardegna.2. La società "Sardegna Free Zone" dispone di un capitale sociale così ripartito: il 33 per cento fra i comuni interessati, il 33 per cento fra le autorità di gestione dei porti e il restante 34 per cento detenuto dalla Regione autonoma della Sardegna.3. Entro i successivi sessanta giorni dall'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di modifica, la Regione determina, ai sensi dell'articolo 12 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 giugno 2001, gli indirizzi generali per l'attività del soggetto gestore delle zone franche di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme ed Arbatax.4. Decorsi inutilmente i termini di cui ai commi 1 e 3 i poteri sostitutivi, in caso di inerzia rispetto alle presenti disposizioni, sono esercitati dal Prefetto della Provincia di Cagliari sentiti i prefetti delle province sarde interessate.

Art. 2
Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione.
E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.

Data a Cagliari, addì 2 agosto 2013

Cappellacci


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venerdì 5 luglio 2019

"SA DIE DE DODDORE" At a Benner Sa Die Nosta! Verrà Il Nostro Giorno! Tiocfaidh Ár Lá!

"SA DIE DE DODDORE"
At a Benner Sa Die Nosta!
 Verrà Il Nostro Giorno!
 Tiocfaidh Ár Lá!
BOBBY SANDS

Il 5 Luglio 2017 veniva martirizzato dalla stato italiota il patriota Doddore Meloni 

 ad memoriam:

"SA DIE DE DODDORE" 

SI TERRÀ IL 6/7/2019 ALLE ORE 17,00 PRESSO IL COUNTRY HOTEL SU BAIONE SS131 NURAGHE LOSA.

" La battaglia dei sardi per la libertà e la tutela di altre peculiarità, deve essere una battaglia di tutti contro la coercizione statale, la tassazione vessatoria, la spesa pubblica, la eradicazione della lingua, dell'identità, delle tradizioni, della storia e della cultura sarda, dell'artigianato e tutto quanto ostacola e frena il normale svolgersi di attività utili per la crescita socio economica dei Sardi.Il pensiero libertario sottolinea come in una società libera ognuno gestisce la propria vita, sviluppa le proprie attività, scrive e parla la propria lingua autoctona, intraprende e commercia liberamente senza che una qualche struttura possa usare la forza, come oggi fa lo Stato, per limitare la nostra libertà.Quando assistiamo alla loro scomparsa dobbiamo comprendere che in troppi casi questo avviene a seguito del trionfo di un potere statale colonialista che non accetta le diversità e vuole imporre con tracotanza la propria volontà oppressiva.Stiamo cercando di unire tutti i movimenti identitari a far si che tutti i sardi che fino ad oggi, hanno permesso con i loro comportamenti di agevolare l'oppressione coloniale contro se stessi di capire che stanno sbagliando"( Doddore Meloni )







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domenica 15 luglio 2018

Villasalto, Biddesatu, Su Crociu Antigu

Villasalto, Biddesatu,   Su Crociu Antigu 


Nei cortili delle case del paese vengono esposte tutte le attrezzature agropastorali di uso quotidiano, sia in casa  che in campagna, per la  produzione di formaggi , del vino, dei tessuti di lino e lana.

Sabato 14 Luglio a Villasalto si è svolto un bellissimo evento, organizzato dalla associazione locale  Gruppo Folk Santu Cristolu di Villasalto, che valorizza gli antichi mestieri, li vuole riportare a mente nel ricordo dei  giovani di ieri e dei ragazzi d'oggi,  costumi delle tradizioni dell'artigianato locale come la sartoria, dei mestieri legati all'agropastorale, l'evento di grande impatto è intitolato  
Su Crociu Antigu , nel video abbiamo chiesto alla presidentessa del gruppo folk, Laura Lorrai , come si sarebbe svolto l'evento e il suo contenuto , vi rimandiamo al video sotto così che potete sentire dalla sua viva voce quanto detto. 

L'esposizione, ben organizzata , dei mestieri e delle arti antiche , in uno dei  paesi della regione sarda il Gerrei, Villasalto , Biddesatu in sardo, un delizioso paesino che mantiene e ricorda le antiche tradizioni locali sia del filato di lino,  della produzione di vino, dei formaggi e delle carni prelibate , molto saporite;  nel paese ci sono due punti di ristoro e una macelleria , un punto ristoro è al centro del paese ed è gestito dallo Chef Paolo Perella, chef molto noto tra i vip cagliaritani e continentali ristorante che potete vedere nel video;  mentre l'altro punto ristoro si trova uscendo dal paese nella località  Su Pranu,  vicino dov'è sita la chiesetta di Santu Cristolu, da cui il gruppo folk ha preso il nome, il ristorante del signor Fabrizio Tagliaferri  si chiama  Is Muresinas , sarebbil signore  che ci ha mostrato le attrezzature elettriche di una volta che vediamo nel video appartenute al nonno che fu attore importante nel portare il progresso tecnologico dell'energia elettrica nel paese di Villasato; poi abbiamo il macellaio , il signor Tullio Congiu, che abbiamo salutato nel video e lo potete vedere e trovare al centro del paese di fronte alla chiesa parrocchiale  San Michele Arcangelo .

Le immagini sopra, a sinistra  è una scultura su ginepro, ispirata alla dea madre sarda trovata in quel di Selegas; a destra possiamo vedere un attrezzo usato per la filatura sia della lana che del lino, sotto c'è un  antico telaio di cui la scomparsa signora, Tzia Pepina , citata dalla signora Savina in maglietta turchese all'inizio del video ci dice che era sua amica, oltre ad essere una esperta tessitrice di lino, un particolare difficile da capire, per noi che non siamo addentro la cultura contadina di allora, infatti , ci poi la figlia di Tzia Pepina, Mirella , ci dice,  mamma  produceva da se stessa la materia prima,  il lino che seminava eppoi dopo il raccolto lo lavorava filandolo e poi lo tesseva con un  telaio simile a quello della foto sottostante, inoltre possiamo ammirare un'opera d'arte dell'abile filatrice e tessitrice, a fianco del telaio sotto a destra, vediamo un copriletto in tessuto di lino di, Tzia Pepina, copriletto di rara bellezza, le cui nipoti hanno esposto e possiamo ammirare sul balcone di casa loro. 






















Sopra potete vedere l'asino sardo esposto per nostro beneficio, al centro il famoso alambicco che ci dona la famosa acqua vite di Villasalto molto gustosa e forte di gradazione , a destra n ragazzo che si occupa della preparazione degli arrosti , su arrostidori, per deliziare il nostro palato ... 

La serata è stata molto partecipata si è goduto sia dei cibi dei vini e sopratutto di tutte le arti mostrate nelle varie case del percorso de Su Crociu Antigu.

Sotto vediamo le sculture in legno di grandi artisti di Villasalto, tra cui  Luigi Congiu,   lo svolgersi della serata  in armonia  allegria e tranquillità... 

La prossima volta, l'anno prossimo,  non perdetevi la possibilità  di andarci  in modo da non perdervi la bellezza che riempie i vostri occhi e la vostra pancia con tante prelibatezze della campagna  del Gerrei, di Villasalto ...





http://sadefenza.blogspot.com/2018/07/villasalto-biddesatu-su-crociu-antigu.html

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mercoledì 11 luglio 2018

Sa Defenza intervista Maurizio Blondet in Sardinya in Vacanza...

Sa Defenza intervista Maurizio Blondet in Sardinya in Vacanza...




Stamane abbiamo incontrato Maurizio Blondet, un giornalista di grande valore uomo di grande levatura etica, parla senza peli sulla lingua è diretto e spiega senza francesismi la verità oggettiva delle cose che accadono,  oltre ad essere un abile e buon conoscitore di giornalismo, conosce l'ambiente politico italiano ed estero,  non è allineato al sistema di potere mondialista, oltre ad essere un uomo di grandi valori umani e cristiani.

Stamane lo abbiamo incontrato nella nostra terra di Sardinya, e abbiamo fatto più una conversazione tra amici che una vera e propria intervista , gli argomenti trattati sono stati i più vari  sia sugli eventi politici italiani , che internazionali e pure locali a riguardo della Sardinya, con la questione zona franca che approva e ritiene un buon viatico per la Sardinya e l'Italia.

In privato abbiamo approfondito e parlato anche del patriota Doddore Meloni e dei vigliacchi INdipendenteisti del PD sardignoli che non lo hanno ne sostenuto ne solidarizzato nella sua lotta in solitudine, Maurizio Blondet è rimasto esterrefatto per il fenomeno di silenzio di un evento così importante che ha portato alla morte di una persona incarcerata, che nessun soggetto giornalistico della stampa nazionale ne abbia parlato,  ha paragonato la lotta di Doddore a Bobby Sands.

Dopo le sue intuizioni, su questi venditori di fumo,  ho raccontato cosa è accaduto e che Doddore si è portato con se in carcere il libro dell'irredentista irlandese , e che ha sfidato lo stato coloniale italiota a mantenerlo in vita se lo volevano mantenere in galera contro la sua volontà, ed io dico che ha vinto,  liberandosi dalla schiavitù di questi malfattori italioti e da quelli vili e servi ascari e politicanti sardignoli, come il Presidente della Regione Sarda Pigliaru e servi PD varicomplici di questi criminali al governo in Italia, il governo  Gentiloni altro massone e servo di Macron e Merkel, oltre alla stampa servile prona e super pagata da questi servi delle élite sovranazionali, anticostituzionali, che come appunto ha notato Blondet non hanno nemmeno dato la notizia del martirio di questo grande uomo politico e patriota sardo che è morto donando la sua preziosa vita per la sua patria sarda.

Consapevoli del valore di questo esperto giornalista, cosa rara nell'ambito del panorama dei giornalisti italioti, come potete constatare da voi stessi abbiamo tratto grande profitto parlando amichevolmente con molta semplicità e senza dover lottare con alcun altergo per poter avere un'intervista da un docente di giornalismo qual'è Blondet, la cosa difficile che traspare dall'intervista è un fatto anomalo , ovvero pare che sia più un nostro fratello maggiore  che un intrepido e zelante giornalista impegnato nel settore della vera informazione, oggi da conferenziere continua il suo impegno giornalistico, inoltre con il suo sito  maurizioblondet è luogo di riferimento per ogni giornalista e blogger alternativo al mainstream asservito al sistema, un sito di impegno informativo che surclassa le continue fake news diffuse quotidianamente dal mainstream del sistema politico globale.

Dobbiamo anche sapere, che fin dai tempi passati , Blondet lavorava per i vari giornali diffusi in tutta la penisola, dall'Avvenire, al Giornale, o il settimanale Gente, e molti altri, da giornalista onesto etico e veritiero , ha svelato con le sue importanti inchieste  aspetti della vita politica non esposta al pubblico inconsapevole, ed ha continuato, a rivelare tale sconosciuto mondo delle élite globali e locali, con la nonchalance che sappiamo essere prerogativa dell'Uomo di valore quale lui si è dimostrato nel tempo, uomo della classe media borghese, a cui nulla tange nel mondo se non l'interesse, per lui, disinteressato e cristiano del suo prossimo; sadefenza.blondet



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mercoledì 4 luglio 2018

Doddore Meloni : "La libertà di un popolo val più della mia vita...!"

Doddore Meloni : "La libertà di un popolo val più della mia vita...!

1° Anniversario del martirio per la libertà della patria sarda.

Vaturu Erriu Onnis 
Sa Defenza 



"La libertà di un popolo val più della mia vita...!"
  Doddore Meloni 26 -08-1982 carcere Buoncamino CA

Come l'altr'anno anche oggi l'aria è calda, ricordo, i giorni passati davanti al tribunale di Cagliari a sostegno della sua liberazione, ma, per i domiciliari non hanno portato buon frutto, tante le parole sprecate nei meandri dell'ingiustizia, poi, le solidarietà soffocate o tirate fuori con le pinze dai movimenti che più che indipendentisti sembravano  quelli dei suoi aguzzini assestati di sangue, anziché di confratelli uniti nella lotta di liberazione dal colonialismo vecchio e nuovo della Sardinya...

Nessuna solidarietà è mai giunta alle orecchie di Doddore da parte di quelli lì...

Ricordo il giorno della nostra festa natzionale  " Sa die de sa Sardinya " il 28 aprile 2107, quando nella stessa mattina il patriota Doddore si stava avviando in auto per presentarsi al carcere di Massama , per consegnarsi alle autorità coloniali, ma nel tragitto della tradotta,  è stato raggiunto dalle auto delle forze dell'ordine,  bloccato e arrestato provocatoriamente per  strada prima di giungere a destinazione, il giorno era quello della nostra festa natzionale, ricordiamoci bene tutti quanti amici e patrioti ,  che il potere coloniale non agisce avventatamente e senza motivi precisi e  repressivi simbolici, vista la data,  ma, come a dire che è inutile che ci dibattiamo e facciamo rumore che tanto per loro rimarremmo niente altro che i loro schiavi,  ribadendo che non ci libereremo mai dalla loro morsa autoritaria... ma come insegna Ghandi aspetteremo e vedremo il cambio di rotta.

Doddore non aveva alcuna intenzione di morire, ma ha lanciato un monito non ascoltato , anzi supponiamo che forse è stato  usato contro se stesso , quando afferma " se volete tenermi rinchiuso dovete mantenermi vivo..." parole che si sono rivelate profetiche , in quanto a disprezzo della vita umana da parte delle autorità dello stato occupante italiota, non hanno ascoltato ne sentito,  oppure più concretamente hanno profittato dell'occasione per levarsi un peso come quello di un patriota ingestibile e determinato disposto a tutto pur di arrivare alla libertà?

I giorni passano, le richieste dei domiciliari presentate dal suo Avvocato giacciono sulla scrivania del PM a impolverarsi  , ma nulla tutto è statico, sembra di essere in uno di quei paesi sud americani gestiti dalla malaffare dei narcos, dove le forze della giustizia soggiaciono al volere mafioso... oppure lo sono loro stessi, e senza aver bisogno dei comandi dei narcos?

E fuori dal tribunale di Cagliari tutti i giorni patrioti distribuiscono volantini si incatenano e imbavagliano, raccolgono firme in solidarietà di Doddore , la  protesta contro l'ingiustizia italica è permanente , ma nulla li smuove e fa arretrare il mostro dell'inGiustizia  contro Doddore.

Ricordo che il giorno dell'arresto Doddore poco prima d'essere preso e ammanettato,  mostra il libro di Bobby Sands , il patriota irlandese dell'IRA, e dice " calat Bobby Sands" , ricordiamoci anche che nella rivendicazione di indipendenza degli anni prima dell'isola di Maluentu , con l'instaurazione della Repubblica di Maluentu,  Doddore ha dedicato una delle calette dell'isola al patriota irredentista  Bobby Sands; il libro  ha accompagnato Doddore in tutti i suoi sessantasei giorni di sciopero della fame e della sete, fino all'estremo martirio.

La grandezza del patriota Doddore la possiamo vedere anche nell'azione politica, continua , anche nei tribunali italioti, quando rivendica di parlare nella sua lingua, il sardo,  oltre che in Sardinya anche nei tribunali italiani d'oltremare come in quelli di Brescia ,  dove il giudice  si è trovato spiazzato dal patriota sardo che parlava in limba ed ha dovuto rinviare l'udienza per mancanza di un traduttore  dal sardo.

«A BRESCIA PARLERÒ SOLO IN SARDO» DODDORE MELONI
«Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'am...ORISTANO. «Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'ambito dell'inchiesta per il presunto complotto eversivo dei secessionisti veneti, annuncia battaglia in vista dell'udienza che il Tribunale del riesame di Brescia terrà martedì 29 aprile per discutere la richiesta di restituzione dei beni sequestrati nel suo ufficio di Terralba il 2 aprile scorso dai Carabinieri del Ros (telefoni cellulari e personal computer).
«Parlerà soltanto in sardo e chiederà anche la traduzione in limba di tutti gli atti del procedimento che lo riguarda». Lo ha confermato l'avvocato Cristina Puddu, che lo difende anche in questa occasione ricordando che il diritto di Salvatore Meloni all'uso della lingua sarda nei procedimenti che lo riguardano, e quindi anche alla presenza di un interprete, e alla traduzione di tutti gli atti relativi è stato già riconosciuto e applicato dal presidente del Tribunale di Oristano in una causa civile per il riconoscimento del gratuito patrocinio. 25 aprile 2014  lanuovasardegna.

Per vedere la storia di Doddore dobbiamo tornare indietro fino agli anni ottanta , quando,  assieme ad altri patrioti profilava la separazione della Sardegna dallo stato italiano per costituire uno stato libero e indipendente al centro del Mediterraneo, in tal senso esistono documentari video della RAI e molte testimonianze su carta stampata che parlano delle gesta di Doddore e dei suoi compagni indipendentisti di allora e fino ai giorni nostri, la sua reclusione di ben nove anni , con maltrattamenti e torture , vi sono resoconti sul giornale Sa Republica Sarda , un patriota che è stato mosso sempre dall'idea di libertà del popolo sardo e della sua terra, nella sua ultima carcerazione il patriota si è dichiarato "prigioniero politico", e dai comportamenti avuti nei suoi confronti , lo stato italico ha dimostrato che come tale lo trattava sprezzanti del diritto umano del carcerato ad avere la giusta  assistenza medica per evitare quanto poi hanno lasciato accadere con la perdita della sua vita.


Riportiamo anche uno stralcio del comunicato di protesta dell'onorevole Borghezio della Lega al Parlamento europeo a Bruxelles:
COMUNICATO STAMPA : BORGHEZIO PORTA AL  PARLAMENTO EUROPEO IL CASO DI ‘DODDORE’ MELONI, PRIGIONIERO POLITICO NEL CARCERE DI ORISTANO
L’On. Borghezio ha rivolto oggi alla Commissione Europea la seguente interrogazione:
“Detenuto politico nell’UE in sciopero della fame e della sete Salvatore Meloni, figura storica dell’indipendentismo sardo, dopo aver scontato negli anni ’80 in Italia oltre 9 anni di carcere per reati connessi alla sua attività politica di fautore dell’indipendenza della Sardegna dallo Stato italiano, sta ora scontando nel carcere di Oristano (Sardegna) un’ulteriore condanna sempre per reati connessi direttamente o indirettamente alla sua attività politica;
oggi è il 27° giorno dello sciopero della fame e della sete che l’anziano ed irriducibile “Doddore” Meloni sta sostenendo con grave rischio per la sua vita;
la Commissione è a conoscenza di questo caso unico nell’UE di “prigioniero politico” costretto ad un’azione estrema, a rischio della sua vita, per proclamare fino in fondo le sue legittime idee di uomo libero e di patriota dell’indipendentismo sardo?”
On. Mario Borghezio
Deputato Lega Nord al P.E.
Bruxelles, 24.05.2017
Devo dire che ben poche personalità hanno espresso solidarietà umana  e politica al patriota Doddore, poi alla sua morte una massa di ipocriti si sono precipitati a portare solidarietà , quando ormai non serviva più a salvare la vita del valoroso patriota Doddore, su quegli ipocriti, anche se non vogliono sentirselo dire, ricade il sangue versato del martire che a motivo della vostra ipocrita disattenzione cercata,  senza nemmeno dire ne nomi ne cognomi , ognuno di voi attivi nella solidarietà a Doddore sa di quale sorta di pusillanimi parliamo.

Oggi a questi uomini che hanno dimenticato il sacrificio di Doddore, che sono nelle istituzioni, o fuori d'esse, a coloro che nella società sarda umana e democratica, abbiano ancor un sussulto di orgoglio e di amor proprio ,  benché non abbiano nel sangue quel bollore vivificante altruista e  libertario  ma solo quello di poveri ascari al servizio dei colonialisti, improntiamo e ardiamo di ambire di indirizzarli su quanto da NOI additato di seguito ...

Chiediamo alle istituzioni sarde ( RAS, Regione Autonoma della Sardegna e Comuni sardi ): 
L'istituzione della  Festa del Patriota dedicata a Doddore Meloni , da festeggiarsi il 5 Luglio di ogni anno ; 
in tale giorno le bandiere nazionali e istituzionali devono essere issate e tenute a mezz'asta in segno di lutto nazionale, in ricordo di tutti patrioti morti per la difesa e la libertà del popolo sardo;  
in tale giorno devono restare chiuse tutte le sedi istituzionali e si devono tenere delle commemorazioni in ogni comune a ricordo dei patrioti; 
in tale  festività la giornata deve essere  retribuita per tutto il mondo del lavoro di ogni categoria e classe istituzionale; 
si deve inserire il festeggiamento di tale giornata nella storia patriottica del programma di istruzione scolastica fin dalle scuole elementari, nello studio della storia sarda e della lingua.

Questo atto della RAS, crediamo sia, un modo autentico per  ricordare il sacrificio di un patriota come Doddore e dei molti altri che nella storia della nostra terra si sono sacrificati per il bene della nostra patria.





http://sadefenza.blogspot.com/2018/07/doddore-meloni-la-liberta-di-un-popolo.html

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