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venerdì 8 novembre 2024

Le due facce dell'intelligenza artificiale

Unionesarda

Le stime a rischio sessantamila posti di lavoro 


L'introduzione dell'intelligenza artificiale e dell'automazione trasformerà l'economia della Sardegna, creando nuove opportunità in tutti i settori, ma mettendo a rischio numerosi posti di lavoro nelle mansioni più tradizionali. 

La Cna sarda ha stimato che nell'ipotesi di piena implementazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi, in Sardegna il saldo occupazionale netto sarebbe nel complesso negativo, con una perdita di circa 59.253 posti di lavoro, il 10,3% dell'occupazione attuale: circa 105.620 posti di lavoro messi a rischio (18,3% degli occupati) contro 46.367 nuovi. 

Lo si evince dal dossier del Centro Studi della Cna Sardegna che evidenzia di contro un effetto positivo dell'Intelligenza artificiale sull'economia isolana. 

sabato 19 ottobre 2024

Proposta di legge di iniziativa popolare denominata ” Pratobello ’24”

https://www.nurnet.net/blog/proposta-di-legge-di-iniziativa-popolare-denominata-pratobello-24/

«Proposta di Legge Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna – Norme urbanistiche in applicazione dell’art.3 lettera “f” dello Statuto Autonomo della Sardegna – Legge Costituzionale n.3 del 26 febbraio 1948 – Disposizioni normative urbanistiche relativa all’insediamento di impianti fotovoltaici industriali a terra e eolici terrestri con recepimento di principi e obblighi di tutela e valorizzazione contenuti in programmi sovranazionali, nazionali e regionali»


La relazione
La Regione Autonoma e Speciale della Sardegna, il cui Statuto è stato approvato con legge costituzionale n.3 del 26 febbraio 1948, dispone di competenza primaria in materia di «Edilizia e Urbanistica» come disciplinato dall’art. 3, lettera «f», del medesimo Statuto. La Corte costituzionale ha più volte rilevato che la competenza del legislatore sardo in materia di edilizia e urbanistica non comprende «solo le funzioni di tipo strettamente urbanistico, ma anche quelle relative ai beni culturali e ambientali» (sentenza n. 178 del 2018; in questo senso già sentenza n. 51 del 2006).

sabato 17 agosto 2024

La lotta di un popolo che vuol liberarsi dall'agenda 2030 e correlato Green Deal - la PIROLISI è la via d'uscita

In Sardinya si sta sviluppando da mesi una lotta per la liberazione del territorio da Pale Eoliche giganti e Agrivoltaico che occupano centinaia di ettari di terra fertile levata alla produzione alimentare, è inaccettabile che una terra autosufficiente nella produzione energetica , cui si vuole imporre la produzione di 56 Gigawat di energia, a tutto guadagno delle multinazionali e dunque della finanziarie come BlackRock Vanguard ecc., devastando il territorio, il paesaggio , le colture e la cultura archeologica di Nuraghi e Domus de Janas, la salute umana con gli infrasuoni , ma anche quella della terra e dei suoi ospiti che non vediamo sotto di essa che l'aiutano a mantenersi fertile, le patologie correlate a queste infrastrutture industriali che rovinano il benessere animale e della natura e dei volatili...  


SaDefenza è sempre attiva sia nella informazione e che in piazza da che il governo Conte ha dato il via alla farsa pandemica, attivando insieme ad altri comitati spontanei una risposta forte di rifiuto dei loro progetti antiumani e mortiferi, basati su imprigionamento delle popolazioni con i lockdown e l'obbligo a farsi iniettare u n veleno pieno di sotanze sconosciute e di molecole cancerose , oltre che mortali.
Abbiamo visto l'infamia dello stato dietro cui si nascondono questi criminali come l'ex ministro fabiano (Fabian Society)  Speranza e il Governo del gruppo Rockefeller del primo ministro Conte, il servo de servi a capo dello Stato che ha sostenuto e firmato DPCM producendo obblighi che schiacciano il diritto umano che riporta la stessa Costituzione sovrana e che Mattarella ha calpestato e resta impunito a rappresentare chi non lo accetta come suo presidente. 

domenica 14 luglio 2024

We are not Italians, we are Sardinians!





Articolo di Mariano Abis


We are not Italians, we are Sardinians!


Nosus no seus italianus, seus sardus!



Siete la regione con più vento e allora piazziamo da voi le nostre pale eoliche.

Siete la regione con più sole e allora piazziamo da voi il nostro votovoltaico.

lunedì 27 maggio 2024

Come si suol dire: "si funti segausu casu".

Chiedere a un sardo di rinunciare a difendere le sue radici è come vederlo calpestare i quattro mori o disprezzare la birra jchnusa o rinunciare al mirto o alle seadas, oppure non aver mai sposato su proceddu con il cannonau, impossibile.

Ricordo ancora le centinaia di brutali segnalazioni da parte dei componenti di un gruppo sardo-sionista che non hanno portato a niente nonostante fossero spalleggiati dai padroni dei social.
Come si suol dire "si funti segausu casu".

Fatta salva la verità che la stragrande maggioranza dei sardi è legata a doppio filo con popolazioni semite, a causa della passata, positiva globalizzazione mediterranea di seimila anni fa, c'è da dire che tutti hanno sangue sardo.

Chi nelle vene e chi nelle mani.

martedì 23 aprile 2024

Erpmes-due, la particella di Natas








Racconto di Mariano Abis


Durante una orribile notte d'inverno di molti decenni fa, mentre fuori imperversava da un cielo violaceo una violenta tormenta di neve, e tutti erano già andati a dormire, mi trovavo a discorrere con mio nonno Serapiu di fronte ad un vivace caminetto.
Diceva che a me, e solo a me, aveva intenzione di raccontare una storia che assicurava realmente avvenuta.
Ventimila, o forse cinquantamila anni fa esisteva in una isola rigogliosa al centro del mediterraneo un popolo antico che era già antico per i popoli del periodo.
Osservava le leggi che erano state suggerite da uomini di colore blu venuti da chissà dove.
Era una società equilibrata, pacifica, giusta, senza disparità evidenti, opulenta e gioiosa, una società che funzionava alla perfezione, diceva che a questa società veniva dato il nome di Gilanica.
Aveva il culto delle acque e delle stelle che esercitava a ridosso di templi ed edifici costruiti in onore ai loro morti.
Ma all'interno di questa società esisteva un piccolo gruppo fondamentalmente emarginato perchè malvagio, un gruppo che aveva stretto un patto con una enigmatica figura mandata tra loro da un essere viscido ed etereo che chiamavano Natas.

sabato 20 aprile 2024

Sardegna, l'isola di Atlantide, best seller su Amazon


Quando in ambiti archeo-storici (come è uso comune tra i "professionisti di regime nutriti a crocchette statali" ) non si tiene in debito conto la logica applicata ai numeri, avviene quello che sta succedendo attualmente in terra sarda.
"Voghlimoh le phroveh", "Quali sono le fhontih", "la televisione non lo diceh", "non sappiamo niente perchè i sardi non schrivhevanoh", "sono nurhaghjh strani" "tutto quello che esiste in sardegna provhieneh sa althroveh" e similari, sono il metro di indagine di questi pseudo professionisti "esperti di pimpirimpo'".
I siti spirituali ascrivibili alle Antiche Civiltà Sarde sono almeno cinquantamila (Nuraghi, Templi, Tombe di giganti, Piramidi, Pozzi Sacri), che è un numero immensamente superiore agli attuali luoghi di culto isolani.
Considerando che la popolazione residente in Sardegna oggi si attesta sul milione e duecentomila individui, possiamo tranquillamente affermare che le donne e gli uomini sardi di dodicimila anni fa erano almeno sei milioni.
Una così diffusa presenza di siti (la più importante al mondo per dimensioni e concentrazione) giustifica il fatto che con tutta probabilità il popolo sardo era egemone in quella positiva globalizzazione mediterranea, globalizzazione di tipo commerciale, politica, sociale, culturale, e per certi versi anche spirituale.

venerdì 16 febbraio 2024

SIAMO LA DECIMA POTENZA ECONOMICA DEL MONDO. PERSI ANCHE I MARCHI DEL LUSSO...

Giannina Puddu

Siamo la decima potenza economica del mondo. Persi anche i marchi del lusso... Eppure, basterebbe che Meloni agisse per l'attuazione della dovuta "Zona Franca " in Sardegna...

Secondo Kantar, una società di ricerca, i 30 più grandi marchi italiani valgono complessivamente solo un terzo dei primi 30 tedeschi e un quarto di quelli francesi.

KANTAR: La classifica dei marchi italiani è stata ampliata per la prima volta da 30 a 40, al fine di misurare e celebrare maggiormente i marchi italiani di maggior successo.

Il valore totale del marchio nella classifica Kantar BrandZ Top 40 Most Valuable Italian Brands 2023 ammonta a 110,5 miliardi di dollari, con i primi 30 che complessivamente raggiungono un premio del valore del marchio del 2% rispetto al livello del 2020 (pre-COVID-19).

mercoledì 14 febbraio 2024

FAC SIMILE RIMBORSO DELL’ IVA per i residenti nelle zone franche come la Sardegna


FAC SIMILE RIMBORSO DELL’ IVA : 

IL SOTTOSCRITTO ( generalità e residenza ) CHIEDE IL RIMBORSO DELL’IVA PAGATA MA NON DOVUTA DA PARTE DI COLORO CHE RISIEDONO IN SARDEGNA , territorio istituito come zona franca extradoganale coni il dlgs 75/1998, dove si prevede che le zone franche dell’isola devono essere gestite/ disciplinate nel rispetto dei codici doganali comunitari emanati con i Regolamenti comunitari 2913/1992 e 2454/1993 confluiti nel nuovo codice doganale comunitario emanato con regolamento 952/2013 e dove all’articolo 1 si prevede che continua ad applicarsi la Direttiva 2006/112/CE , Regolamenti che si applicano direttamente a tutti gli Stati membri facenti parte della Unione Europea , Regolamenti che nell’ordine gerarchico delle fonti del diritto sono sovraordinati alla normativa degli Stati membri per cui si applicano direttamente ( a tutti gli Stati membri ) , mentre le Direttive comunitarie devono essere recepite in apposite leggi da parte degli Stati membri che hanno l’obbligo del adeguarsi alle suddette Direttive Comunitarie senza poter modificare il loro significato intrinseco . 

mercoledì 31 gennaio 2024

Scorie nucleari, la “manina” colpisce ancora: Il decreto Energia è stato approvato dalla Camera con una modifica dei tempi a disposizione del Ministero della Difesa

La mappa dei potenziali territori indicati dai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico con l'aggiunta dei poligoni militari sardi candidabili da parte del ministero della Difesa (L'Unione Sarda)
Di Mauro Pili
La “manina” questa volta ha agito con una precisione chirurgica. Un intervento millimetrico, un solo numero sostituito all’ultimo istante, un «trenta» che diventa «novanta». Una mossa capace di aprire scenari ancora più inquietanti sull’ombra nucleare che si allunga ancora una volta sulla Sardegna. Un blitz politico elettorale che cela sponde trasversali e sotterranee, una lobby radioattiva capace di pianificare in ogni dettaglio l’obiettivo finale. Il piano per realizzare il Deposito Unico di scorie nucleari, opera miliardaria bramita dagli affaristi dell’atomo da dismettere, tra scorie e decommissioning, viaggia spedito nelle aule parlamentari. La Camera dei deputati ha votato il decreto Energia il 26 gennaio scorso, il Senato della Repubblica lo farà almeno un giorno prima della scadenza dei sessanta giorni utili per convertire in legge il decreto, il 9 febbraio.

lunedì 8 gennaio 2024

Missione segreta, dalla portaerei Usa a Elmas


Mauro Pili

Missione segreta, dalla portaerei Usa a Elmas. La Sardegna rischia di diventare una base logistica per la guerra nel Mediterraneo orientale. Il caso delle bombe “sarde

Tutto sotto copertura. Codici segreti, criptati, vietati a chiunque, come si addice alle missioni speciali. La sequenza è da sbarco pianificato, con tanto di lasciapassare militare, quello che non si discute. Figuriamoci se l’effige incollata sulla fusoliera è quella a stelle e strisce della più potente US Navy Army, la marina militare americana. Quando i giganti del cielo hanno intersecato la direttrice di Capo S.Elia non c’è voluto molto per comprendere che quel volo doveva restare silenziato come pochi. I transponder irraggiungibili, rilevatore satellitare vietato ai più, impossibile per i profani scoprire modello, provenienza e destinazione di quei tre fendenti a bassa quota sul cielo di Cagliari.

giovedì 7 dicembre 2023

Le regioni “meno sviluppate” dell'Unione europea: lista da 22, c'è anche la Sardegna

Mensa dei poveri (Archivio L'Unione Sarda)
Alessandra Carta
I numeri sono scritti nel documento "Europa 2030" che raccoglie gli obiettivi di crescita e benessere approvati nel 2015 da 193 Paesi dell'Onu

La Sardegna è nella lista dei 22 territori che Bruxelles ha classificato come “meno sviluppati”. Lo studio è stato reso pubblico a fine mese dall'Ufficio statistiche della Regione. La valutazione ha tenuto conto di 68 indicatori che hanno permesso di assegnare a ogni area geografica la cosiddetta nomenclatura.

Tecnicamente si parla di Nuts e si tratta innanzitutto di un macrodato demografico, a cui è stato assegnato dapprima un valore numerico e poi una sottocategoria. La Sardegna è rientrata nel gruppo Nuts 2 per via della popolazione compresa tra gli 800mila e i tre milioni di abitanti (i residenti sono precisamente 1.575.028). Avendo poi un Pil pro capite inferiore del 75 per cento rispetto alla media europea dei 27 Paesi membri, ecco il bollino di “regione meno sviluppata”.

venerdì 27 ottobre 2023

Boicotta il film Shardana - NO HUB ENERGETICO IN SARDINYA!


RIFIUTIAMO DI ESSERE USATI

Aziende sponsor del film Shardana sono le stesse che intendono invadere la Sardegna con gigantesche pale eoliche a discapito di territori e acque patrimonio a cielo aperto di biodiversità e di storia. E non è per ironia della sorte, che gli attori di questa vergognosa speculazione, strumentalizzando la Nostra storia e suoi protagonisti, i nuragici e gli shardana, cercano con questo film di manipolare il sentire comune.

Aziende sponsor del film Shardana sono le stesse aziende che speculano sul nostro territorio con pale eoliche

Il progetto è quello di innalzare un muro di pale eoliche nel mare davanti alle nostre coste

Migliaia di ettari di terreni agricoli produttivi sottratti all’agricoltura e destinati all’installazione di pannelli dell’agrivoltaico

venerdì 20 ottobre 2023

I fenici? Mai esistiti, e se pure lo fossero erano Sardi.



Il testo che segue dopo la mia veloce prefazione è estrapolata senza cambiamenti o aggiunte o considerazioni dall'enciclopedia Treccani

Si parla di fenici, quanto scritto mi sembra sostanzialmente giusto, ma c'è un errore grossolano, e l'errore è proprio la denominazione di quel popolo.

Infatti i fenici in realtà sono sardi, sono cioè i nipoti di quei sardi che colonizzarono le terre di seguito descritte.

Vorrei affermare con forza che il sistema archeo-storico vigente compie una grossolana manipolazione quando descrive i nuragici, gli shardana e i fenici, parimenti compie disinformazione strumentale a sminuire la grandezza delle Antiche Civiltà Sarde quando parla di "civiltà nuragica".
Il termine shardana va abolito e sostituito con la parola SARDI.
Il termine nuragici va abolito e sostituito con la parola SARDI.
Il termine fenici va abolito e sostituito con la parola SARDI.
Di conseguenza quando si descrive la Stele di Nora come scritta in alfabeto fenicio, si sta facendo disinformazione, la stele è scritto in ALFABETO SARDO.

La Treccani a un certo punto riporta la seguente frase :" L’espansione cartaginese in Sardegna non incontrò forti ostacoli da parte di una popolazione indigena abbastanza disinteressata alle ambizioni commerciali dei fenici."

Come poteva il popolo che in quel periodo era il più forte e importante componente di quel mondo globalizzato composto dalle genti che circondavano il mediterraneo, (ma non solo) farsi invadere e sottomettere dai cosiddetti fenici?

I Sardi non contrastarono affatto, ma accolsero i fenici come si accoglie un parente stretto, un nipote, appunto.

E qui termina da parte mia la narrazione sui fenici che ripeto ERANO SARDI.

Qui di seguito la narrazione che ne fa l'enciclopedia Treccani, buona lettura, e ricordatevi, leggendo il testo della Treccani, di sostituire la parola fenici con la parola SARDI.

domenica 17 settembre 2023

Mi verrebbe da dire: "a foras s'italia dae Sardinnia".

La maggior parte delle eccellenze archeo storiche sarde sono ancora sotto terra.



Veramente vergognoso il fatto che lo stato che colonizza la nostra terra non vada a cercare le vestigia che certificano la nostra grandezza passata in tempi remoti, tempi remoti che per noi sono storia, mentre per i popoli coevi si tratta di preistoria.

Ma c'è da dire una cosa: se si desse mano a scavi generalizzati in tutti i territori della nostra isola cosa succederebbe?

Tenendo conto che le decisioni non vengono prese dai sardi, o almeno non dai Veri Sardi, le eventuali scoperte sarebbero tutte in mano a chi ci colonizza e al sardo che supporta il colonizzatore. 
Purtroppo sappiamo di certo che i reperti più notevoli verrebbero nascosti o fatti sparire.
Quando saremo liberi, e voglio pensare che un giorno lo saremo, in Sardegna verrà messa in atto la più grande campagna di scavi mai vista sul pianeta terra. 

Cercano di nascondere la trascorsa esistenza dei giganti, numerosissimi nella nostra terra, verrebbero fatte sparire le testimonianze della più antica scrittura che umano abbia inventata, non verrebbero affatto studiati i vari accadimenti misteriosi che lascenza descrive come satelliti strani, oppure come improbabili orbs.

Non verrebbe studiata l'energia orgonica che le antiche strutture sarde emanano.
Non verrebbero studiati fenomeni che sfidano le più elementari "leggi scientifiche"
Questo sta succedendo, ma la domanda è una: è questo che vogliamo?

mercoledì 19 luglio 2023

Esistono i Veri Sardi?

s
catto di Martina Piras








Kini funti is Sardus Berus?

Bastada a nai ka unu esti Sardu poita est nasciu in Sardinnia da aredeu sardu?

No bastada.

No bastada poita segundu su Deretu Divinu po essi Omini o Femina Bera, tocada a tenni paricias dotis.

S'onori.

Sa dignidadi.

Sa cumpassioni.

Spiritu meritocraticu e sociocraticu.

... E medas atras carateristicas.

Kini tenidi kustas carateristicas e oidi beni a sa natzioni nosta, e si impegnada po su beni de totus is Sardus esti Sardu issu puru, mancai siada nasciu foras da sa Sardinnia da aredeu istrangiu.

E no serbidi nisciunu documentu po acrarai sa sardidai da nemus, dogniunu in coru su scidi di essi o no essi Sardu.

Certu, esistinti is sardus cun sa "s" minuscola, funti is italo-sardus, e sa Sardinnia esti prena da sardus cun sa s pitica.

martedì 6 giugno 2023

La libertà, uno spazio che lo stato non deve violare

Testo di MarianoAbis

La libertà è come la verità, non ha colori.

Affinchè il sogno di libertà non possa mai avverarsi, fetension spinge la gente a colorala, ora di rosso, ora di bianco, ora di nero.

La eterna logica del dividi e impera.
Chi si è destato dal loro sonno indotto sa che la libertà fa rima con verità, entrambe non hanno colori.
L'unico sentiero irto, pietroso e montagnoso, oltre che pericoloso, quello che ci piace percorrere, è quello che porta alla piena libertà, tutti gli altri sentieri sono strade di pianura adatti a ignavi sfigati perdenti e senza ambizioni. 

Noi siamo uomini e donne nati liberi, e liberi restiamo nella mente anche se ci presentano catene travestite da rassicuranti concessioni coloniali, zonafranchismi o autonomismi.

Quelle concessioni accontentano solo i servi che ottengono vantaggi dal colonizzatore, o chi ha rinunciato a ragionare, o chi appena viene liberato cerca subito un altro padrone.

Ci sono le cosiddette elite, e poi ci siamo noi, le elite popolari, quelli che si sono informati e che sanno come agire.

lunedì 5 giugno 2023

ASSEMBLEE SOVRANE DI CONTRADA, TUTTO IL POTERE IN MANO ALLA GENTE

 

Articolo di MarianoAbis

L'immagine che vedete è sa dom'e s'orcu situata sull'altopiano di Siddi, in Marmilla.

Come tutte le tombe dei giganti di fronte all'entrata si estende una grande esedra capace di contenere alcune centinaia di donne e uomini.

Non è certo un caso che in Sardegna esistano antiche strutture circolari atte a ospitare assemblee popolari.

Nelle esedre si esercitava la ancestrale spiritualità e si applicava la decisionalità popolare orizzontale tramite le assemblee dei Sardi Liberi, molto probabilmente la vera e viva democrazia è nata in Sardegna al cospetto delle tombe dei giganti.

Esempio esportato in tempi antichi successivi anche in Grecia.
 
Le assemblee degli uomini e delle donne libere rifiutano la attuale democrazia rappresentativa e delegativa.

venerdì 9 dicembre 2022

Il mistero dei "Giganti di Mont'e Prama" in Sardegna

Giganti di Monte Prama
Nel 1974 il comune di Cabras, la zona è Monte Prama , nella Sardegna occidentale , fu sorpreso quando fu dichiarata una scoperta accidentale all'interno di un campo privato dove furono riportati cinquemila frammenti di arenaria, che dopo un duro lavoro portarono alla luce enormi figure umane di composizione stilizzata. 

Prodotto lo spettacolare annuncio, il ritrovamento è stato rapidamente ritirato dalla scena pubblica e per decenni è stato confinato nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari . 

Solo nel 2015, dopo un paziente restauro, una mostra ha messo fine al mistero, e quelle colossali sculture hanno fatto la loro trionfante ricomparsa, presentate come retaggio della scomparsa cultura nuragica . Da allora, una discussione interminabile ha travolto gli esperti che ne negano la reale origine, alimentando infinite voci, tra cui quella di un collegamento con Atlantide. Propongo al lettore di accompagnarmi nell'indagine di segreti ben custoditi. 

mercoledì 17 agosto 2022

Ipotesi su eventuali tassazioni nel futuro Stato Sardo

 




Prinicipi Fondanti del futuro Judicau de Sardinnia e ipotesi di tassazione.
Accogliamo le linee guida, e le discussioni, sull'assetto del futuro, ineluttabile, meritocratico Judicau de Sardinnia.
Filosofia statale, concretezza operativa, principi gestionali, MERITOCRAZIA da premiare e incentivare, anche con azioni tangibili.
SPIRITUALITA', PRINCIPI, Etica, Chiarezza, giurisprudenza attenta ai principi del codice barbaricino, della carta de logu, e del diritto UNIVERSALE, oltre che attenzione per il diritto internazionale.
Verranno trattati i singoli argomenti in una miriade di sezioni, scrivo un elenco molto parziale.
lavoro, casa, bisogni elementari, assetto burocratico, moneta, sport e tempo libero, istruzione e formazione, FELICITA', progresso, ruralità, alimentazione, tasse e imposte, sovranità, difesa, cultura eccetera.
Il principio che ci ispira, è che la delega in democrazia non deve esistere, la delega è la negazione delle conclusioni alle quali si è pervenuti, e l'eletto per ovvi motivi nega i principi del candidato.
Anche perchè spesso è un alibi per disinteressarci del bene comune.
La democrazia non ha bisogno nè necessità di deleghe, nessuno deve essere rappresentato, ma deve poter agire direttamente e in prima persona.

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