"Prego tutti coloro che cercano di far intervenire a mio favore quei soggetti che si identificano come indipendentisti, ma che invece sono tutti quanti rispettosi delle leggi italiane che opprimono il popolo sardo: né a me, né a nessuno di noi serve il loro sostegno." Doddore Meloni.
Questa frase è di una inaudita potenza devastante, ma non ancora del tutto compresa dal mondo "indipendentista", specie da coloro che ambiscono a "poltrone o favori italiani" in terra di Sardegna.
Il buon contadino separa il grano da elementi inutili (o dannosi), per me e per molti altri Doddore è stato "su xibiru" che separa nel mondo indipendentista chi ha elevate intenzioni patriottiche, da chi ha infime urgenze (anche elettorali), che collimano con le strategie nascoste e colonizzanti sulla nazione sarda, che non necessariamente hanno la loro genesi in italia, ma piuttosto nate da bisogni mondialisti, appiattenti e livellanti, tipici dei modi di operare delle fetenzìe globalizzanti.
Oramai è ben noto a tutti che gli argini al mondialismo imperante sono, checchè ne dica la propaganda di regime, sani principi ancestrali e nazionali e altrettanto positivi bisogni della gente, etichettati dalle televisioni del potere come beceri populismi.
Il 5 Luglio 2017 veniva martirizzato dalla stato italiota il patriota Doddore Meloni
ad memoriam:
"SA DIE DE DODDORE"
SI TERRÀ IL 6/7/2019 ALLE ORE 17,00 PRESSO IL COUNTRY HOTEL SU BAIONE SS131 NURAGHE LOSA.
" La battaglia dei sardi per la libertà e la tutela di altre peculiarità, deve essere una battaglia di tutti contro la coercizione statale, la tassazione vessatoria, la spesa pubblica, la eradicazione della lingua, dell'identità, delle tradizioni, della storia e della cultura sarda, dell'artigianato e tutto quanto ostacola e frena il normale svolgersi di attività utili per la crescita socio economica dei Sardi.Il pensiero libertario sottolinea come in una società libera ognuno gestisce la propria vita, sviluppa le proprie attività, scrive e parla la propria lingua autoctona, intraprende e commercia liberamente senza che una qualche struttura possa usare la forza, come oggi fa lo Stato, per limitare la nostra libertà.Quando assistiamo alla loro scomparsa dobbiamo comprendere che in troppi casi questo avviene a seguito del trionfo di un potere statale colonialista che non accetta le diversità e vuole imporre con tracotanza la propria volontà oppressiva.Stiamo cercando di unire tutti i movimenti identitari a far si che tutti i sardi che fino ad oggi, hanno permesso con i loro comportamenti di agevolare l'oppressione coloniale contro se stessi di capire che stanno sbagliando"( Doddore Meloni )
"La libertà di un popolo val più della mia vita...!" Doddore Meloni 26 -08-1982 carcere Buoncamino CA
Come l'altr'anno anche oggi l'aria è calda, ricordo, i giorni passati davanti al tribunale di Cagliari a sostegno della sua liberazione, ma, per i domiciliari non hanno portato buon frutto, tante le parole sprecate nei meandri dell'ingiustizia, poi, le solidarietà soffocate o tirate fuori con le pinze dai movimenti che più che indipendentisti sembravano quelli dei suoi aguzzini assestati di sangue, anziché di confratelli uniti nella lotta di liberazione dal colonialismo vecchio e nuovo della Sardinya...
Nessuna solidarietà è mai giunta alle orecchie di Doddore da parte di quelli lì...
Ricordo il giorno della nostra festa natzionale " Sa die de sa Sardinya " il 28 aprile 2107, quando nella stessa mattina il patriota Doddore si stava avviando in auto per presentarsi al carcere di Massama , per consegnarsi alle autorità coloniali, ma nel tragitto della tradotta, è stato raggiunto dalle auto delle forze dell'ordine, bloccato e arrestato provocatoriamente per strada prima di giungere a destinazione, il giorno era quello della nostra festa natzionale, ricordiamoci bene tutti quanti amici e patrioti , che il potere coloniale non agisce avventatamente e senza motivi precisi e repressivi simbolici, vista la data, ma, come a dire che è inutile che ci dibattiamo e facciamo rumore che tanto per loro rimarremmo niente altro che i loro schiavi, ribadendo che non ci libereremo mai dalla loro morsa autoritaria... ma come insegna Ghandi aspetteremo e vedremo il cambio di rotta.
Doddore non aveva alcuna intenzione di morire, ma ha lanciato un monito non ascoltato , anzi supponiamo che forse è stato usato contro se stesso , quando afferma " se volete tenermi rinchiuso dovete mantenermi vivo..." parole che si sono rivelate profetiche , in quanto a disprezzo della vita umana da parte delle autorità dello stato occupante italiota, non hanno ascoltato ne sentito, oppure più concretamente hanno profittato dell'occasione per levarsi un peso come quello di un patriota ingestibile e determinato disposto a tutto pur di arrivare alla libertà?
I giorni passano, le richieste dei domiciliari presentate dal suo Avvocato giacciono sulla scrivania del PM a impolverarsi , ma nulla tutto è statico, sembra di essere in uno di quei paesi sud americani gestiti dalla malaffare dei narcos, dove le forze della giustizia soggiaciono al volere mafioso... oppure lo sono loro stessi, e senza aver bisogno dei comandi dei narcos?
E fuori dal tribunale di Cagliari tutti i giorni patrioti distribuiscono volantini si incatenano e imbavagliano, raccolgono firme in solidarietà di Doddore , la protesta contro l'ingiustizia italica è permanente , ma nulla li smuove e fa arretrare il mostro dell'inGiustizia contro Doddore.
Ricordo che il giorno dell'arresto Doddore poco prima d'essere preso e ammanettato, mostra il libro di Bobby Sands , il patriota irlandese dell'IRA, e dice " calat Bobby Sands" , ricordiamoci anche che nella rivendicazione di indipendenza degli anni prima dell'isola di Maluentu , con l'instaurazione della Repubblica di Maluentu, Doddore ha dedicato una delle calette dell'isola al patriota irredentista Bobby Sands; il libro ha accompagnato Doddore in tutti i suoi sessantasei giorni di sciopero della fame e della sete, fino all'estremo martirio.
La grandezza del patriota Doddore la possiamo vedere anche nell'azione politica, continua , anche nei tribunali italioti, quando rivendica di parlare nella sua lingua, il sardo, oltre che in Sardinya anche nei tribunali italiani d'oltremare come in quelli di Brescia , dove il giudice si è trovato spiazzato dal patriota sardo che parlava in limba ed ha dovuto rinviare l'udienza per mancanza di un traduttore dal sardo.
«A BRESCIA PARLERÒ SOLO IN SARDO» DODDORE MELONI
«Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'am...ORISTANO. «Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'ambito dell'inchiesta per il presunto complotto eversivo dei secessionisti veneti, annuncia battaglia in vista dell'udienza che il Tribunale del riesame di Brescia terrà martedì 29 aprile per discutere la richiesta di restituzione dei beni sequestrati nel suo ufficio di Terralba il 2 aprile scorso dai Carabinieri del Ros (telefoni cellulari e personal computer).
«Parlerà soltanto in sardo e chiederà anche la traduzione in limba di tutti gli atti del procedimento che lo riguarda». Lo ha confermato l'avvocato Cristina Puddu, che lo difende anche in questa occasione ricordando che il diritto di Salvatore Meloni all'uso della lingua sarda nei procedimenti che lo riguardano, e quindi anche alla presenza di un interprete, e alla traduzione di tutti gli atti relativi è stato già riconosciuto e applicato dal presidente del Tribunale di Oristano in una causa civile per il riconoscimento del gratuito patrocinio. 25 aprile 2014 lanuovasardegna.
Per vedere la storia di Doddore dobbiamo tornare indietro fino agli anni ottanta , quando, assieme ad altri patrioti profilava la separazione della Sardegna dallo stato italiano per costituire uno stato libero e indipendente al centro del Mediterraneo, in tal senso esistono documentari video della RAI e molte testimonianze su carta stampata che parlano delle gesta di Doddore e dei suoi compagni indipendentisti di allora e fino ai giorni nostri, la sua reclusione di ben nove anni , con maltrattamenti e torture , vi sono resoconti sul giornale Sa Republica Sarda , un patriota che è stato mosso sempre dall'idea di libertà del popolo sardo e della sua terra, nella sua ultima carcerazione il patriota si è dichiarato "prigioniero politico", e dai comportamenti avuti nei suoi confronti , lo stato italico ha dimostrato che come tale lo trattava sprezzanti del diritto umano del carcerato ad avere la giusta assistenza medica per evitare quanto poi hanno lasciato accadere con la perdita della sua vita.
Riportiamo anche uno stralcio del comunicato di protesta dell'onorevole Borghezio della Lega al Parlamento europeo a Bruxelles:
COMUNICATO STAMPA : BORGHEZIO PORTA AL PARLAMENTO EUROPEO IL CASO DI ‘DODDORE’ MELONI, PRIGIONIERO POLITICO NEL CARCERE DI ORISTANO
L’On. Borghezio ha rivolto oggi alla Commissione Europea la seguente interrogazione:
“Detenuto politico nell’UE in sciopero della fame e della sete Salvatore Meloni, figura storica dell’indipendentismo sardo, dopo aver scontato negli anni ’80 in Italia oltre 9 anni di carcere per reati connessi alla sua attività politica di fautore dell’indipendenza della Sardegna dallo Stato italiano, sta ora scontando nel carcere di Oristano (Sardegna) un’ulteriore condanna sempre per reati connessi direttamente o indirettamente alla sua attività politica;
oggi è il 27° giorno dello sciopero della fame e della sete che l’anziano ed irriducibile “Doddore” Meloni sta sostenendo con grave rischio per la sua vita;
la Commissione è a conoscenza di questo caso unico nell’UE di “prigioniero politico” costretto ad un’azione estrema, a rischio della sua vita, per proclamare fino in fondo le sue legittime idee di uomo libero e di patriota dell’indipendentismo sardo?”
On. Mario Borghezio
Deputato Lega Nord al P.E.
Bruxelles, 24.05.2017
Devo dire che ben poche personalità hanno espresso solidarietà umana e politica al patriota Doddore, poi alla sua morte una massa di ipocriti si sono precipitati a portare solidarietà , quando ormai non serviva più a salvare la vita del valoroso patriota Doddore, su quegli ipocriti, anche se non vogliono sentirselo dire, ricade il sangue versato del martire che a motivo della vostra ipocrita disattenzione cercata, senza nemmeno dire ne nomi ne cognomi , ognuno di voi attivi nella solidarietà a Doddore sa di quale sorta di pusillanimi parliamo.
Oggi a questi uomini che hanno dimenticato il sacrificio di Doddore, che sono nelle istituzioni, o fuori d'esse, a coloro che nella società sarda umana e democratica, abbiano ancor un sussulto di orgoglio e di amor proprio , benché non abbiano nel sangue quel bollore vivificante altruista e libertario ma solo quello di poveri ascari al servizio dei colonialisti, improntiamo e ardiamo di ambire di indirizzarli su quanto da NOI additato di seguito ...
Chiediamo alle istituzioni sarde ( RAS, Regione Autonoma della Sardegna e Comuni sardi ): L'istituzione della Festa del Patriota dedicata a Doddore Meloni , da festeggiarsi il 5 Luglio di ogni anno ; in tale giorno le bandiere nazionali e istituzionali devono essere issate e tenute a mezz'asta in segno di lutto nazionale, in ricordo di tutti patrioti morti per la difesa e la libertà del popolo sardo; in tale giorno devono restare chiuse tutte le sedi istituzionali e si devono tenere delle commemorazioni in ogni comune a ricordo dei patrioti; in tale festività la giornata deve essere retribuita per tutto il mondo del lavoro di ogni categoria e classe istituzionale; si deve inserire il festeggiamento di tale giornata nella storia patriottica del programma di istruzione scolastica fin dalle scuole elementari, nello studio della storia sarda e della lingua.
Questo atto della RAS, crediamo sia, un modo autentico per ricordare il sacrificio di un patriota come Doddore e dei molti altri che nella storia della nostra terra si sono sacrificati per il bene della nostra patria.