9/11/23 appena arrivati alla 10,00 presso l'assessorato alla sanità di via Roma Cagliari
Presidio all'assessorato alla sanità sarda e incontro con delegati del Assessore alla Salute della Regione Autonoma della Sardegna
Siamo stati ricevuti con molta cortesia nel Gabinetto dell'assessorato alla Sanità della Regione Autonoma della Sardegna, SaDefenza in quanto espressione attiva della società civile si è sempre contraddistinta in questi anni di farsa pandemica e di distopia politica, nel manifestare pubblicamente in piazza con continue manifestazioni di rifiuto della pandemia e dei correlati atti discriminatori con il green pass, abbiamo dato del nostro meglio per preservare l'identità umana di fronte a un'azione violenta voluta e dovuta dalla codardia dei nostri governanti in primis governo Conte sic et simpliciter con lacchè pseudoministri come quello alla salute Speranza.
Oggi dopo tanto rivoltare la situazione della provocatoria ulteriore ordinanza a distanza di oltre un anno dalla fine della farsa pandemica, siamo ancora a lottare per il bene comune e per far riaprire la porte alle giuste cure sanitarie che con eccesso di zelo alcuni amministratori di nomina politica hanno ridotto presso ospedali e sanità pubblica, continuando a perseverare nell'errore di imporre vessazioni con TSO illegittimi e incostituzionali , che ci ha spinto a insistere nell'incontro con le istituzioni affinchè correggano la visione distorta da appunto elementi non propriamente umanisti.
Dopo l'incontro di ieri 9 novembre , che ci è parso essere proficuo e a favore delle genti e che da società civile rappresentiamo abbiamo aggiunto alle istanze già rappresentate in presenza ulteriori documenti che vi giriamo per conoscenza .
Il "bene della salute" a cui ogni politica sanitaria deve essere finalizzata passa, inderogabilmente, attraverso il limite inviolabile "del rispetto della persona umana" (art. 32 Cost.) e il "Diritto all'integrità della persona" (Carta di Nizza art. 3).
È innegabile ad ogni osservatore che ovunque ci giriamo siamo sommersi di plastiche , ogni settimana nella nostra differenziata almeno un giorno d'essa è dedicato al ritiro per smaltimento di plastiche, cestini dei rifiuti sono organizzati anch'essi per la differenziata e spicca anche lì quello delle plastiche. Ciononostante, benché sia previsto il ritiro sotto casa , molte persone per inconsapevolezza o per distrazione o malafede gettano le plastiche e rifiuti lungo le strade statali , extracomunali e di campagna... insomma una mancanza di etica che genera lo spettacolo osceno che spesso qui in Sardinya vediamo nei nostri territori, ma la cosa peggiore da sapere è che ci sono persone , per me troppe, che usano le plastiche per alimentare il loro caminetto producendo fetide puzze nell'aria oltre all'inquinamento non salutare dovuto dalle sostanze incombuste e cancerose che poi respiriamo in casa e fuori, cosa ben peggiore degli inceneritori che almeno, si spera , hanno filtri di abbattimento di polveri , diossine e quant'altro si filtra nel processo di incenerimento, ma è sicuramente più sicuro dell'incenerimento fatto da famiglie inconsapevoli e ignoranti nei caminetti dei paesi sardi. Su questo punto il dito contro gli stessi abitanti ignoranti, ma sopratutto lo punto contro l'amministrazione regionale la RAS , incapace di educare all'uso equilibrato e normale dei riscaldamenti in Sardinya in maggioranza a base di legna , sia per mancanza del metano che di altre alternative. Eppure se si è consapevoli del problema , visto le manifestazioni dei giovani per il cambiamento climatico , (che penso sia solo strumentale al sistema in quanto a detta della maggioranza degli scienziati indipendenti è dovuta all'attività solare e alla magnetosfera della terra che ciclicamente modifica le condizioni climatiche prospettive da analizzare su periodi di tempo in secoli e non come fanno gli pseudoscienziati pagati per avvalorare la tassa imposta sul CO2, che come sappiamo , ci è stato insegnato in terza elementare, è indispensabile alla fotosintesi clorofilliana che trasforma oltre che in nutrienti per le piante anche in ossigeno, studi fatti su brevi periodi di 30 anni sono inutili per capire le dinamiche dei cicli di Gaia) usiamo queste giovani energie espressa dai manifestanti come deterrente per rivendicare politiche che siano attente all'ambiente e al suo uso smoderato e inqualificabilmente contro natura. Alla RAS (Regione Autonoma della Sardegna ) consigliamo visto l'incapacità di comunicazione , ma sopratutto l'incapacità di recepire problematiche prese per scontate come l'inquinamento da ignoranza sull'uso delle plastiche da gettare e riciclare, e per non considerare il notevole dispendio di energie gettate di conseguenza alla inerzia e responsabilità addosso alla sanità pubblica (quasi 4 miliardi) qui si vede l'importanza di combattere l'inquinamento cui sono assoggettati i paesi della Sardinya tutti gli inverni con questi fumi pestiferi scaturiti dal bruciare plastiche nei caminetti familiari. Consiglio alla RAS una campagna sui media di informazione sugli effetti delle plastiche bruciate impunemente e altamente tossiche , insegnando a chi è ignorante che non vanno gettate alle fiamme nei caminetti di casa, spiegatene bene i motivi perché non si deve fare così che la gente sappia a quali effetti dannosi incorre sia la sua famiglia che le altre vicine e lontane, e in caso di recidiva imporre multe dissuasorie dal continua a perpetrare il malcostume.
I problemi della plastica nell'ambiente oltre a dare una brutta immagine del nostro territori produce danni riparabili e irreparabili, intendo riparabili quando si può raccogliere e riciclare dovutamente questi abbandoni , ma irreparabili quando le plastiche per vari motivi entrano a fare danni enormi alla fauna e all'ambiente in generale oltre a entrare nel ciclo di consumo umano con le particelle disciolte nei mari che poi mangiamo con il consumo di pesce. I problemi correlati alle plastiche e al loro uso smodato e senza regole è dovuto a una cattiva amministrazione dei governi che non hanno pensato a benessere comune , ma hanno lasciato la gestione smodata e squilibrata dell'uso in ogni cosa e impacchettamento senza misura ne controllo; Si è lasciato chiudere la vetrerie che producevano bottiglie a basso costo per favorire le aziende amiche , vedi in Emilia dov'è localizzato il centro italiota più grande del business sulle plastiche, nessuna regola sulle plastiche usa e getta, invece di favorire l'uso di materie biodegradabili o riciclabili o non dannose per l'ambiente, come le bottiglie in vetro, o di origine naturale come la canapa in tutti i settori industriali di produzione di cordame e tessuti di vario genere per tutti gli usi necessari delle famiglie e aziende a costi bassi com'era negli anni sessanta in Italia , la chiusura delle varie manifatture di lino e canapa messe fuori gioco dall'avanzata delle tecnologie non tassate delle materie plastiche ha distrutto queste aziende e manifatture ecologiche a favore di quelle plastiche altamente inquinanti per l'ambiente... La Sardinya è circondata dal mare e abbiamo un patrimonio marino da difendere dall'inquinamento delle plastiche oltre che da tutti i vari rifiuti e liquami malgestiti dalle aziende metalmeccaniche energivore Eurallumina e Alcoa, minerarie di Furtei con l'inquinamento da arsenico e altro metalli pesanti e dalla raffineria di idrocarburi la SARAS altamente inquinate per la diffusione di ammine aromatiche policicliche, benzene e rifiuti di oli catramosi altamente inquinanti risultati dal ciclo produttivo usati per la produzione di energia , (grazie a una legge per le energie da fonti rinnovabili è stata aggiunta l'aggettivo assimilati approvata dal governo Prodi , così ha equiparato le fonti rinnovabili ai rifiuti di produzione delle raffinerie come gli oli catramosi usati per produrre energia, che sono estremamente inquinanti e cancerogeni definiti "assimilati" (maledetti) [1) e dalle produzioni di energia altamente inquinante a Fiume Santo condonata da politica e potere giuridico, aziende che non sono seguite come dovuto dai controlli dell'ARPA Sardegna libere e incontrollate e inquinanti . https://sadefenza.blogspot.com/2015/03/sardinya-aria-irrespirabile-e.html?m=1
Non c'è dubbio che vi è molto da fare in quanto a prevenzione e riforme per favorire il settore industriale senza quell'impatto ambientale negativo che necessita tutta la società postmoderna industriale e cybernetica è ora di favorire le aziende pulite e non inquinati. Interessante lo studio della Università di Siena sul rischio plastiche in mare che riportiamo a beneficio di tutti:
Il rischio delle plastiche in mare non è legato solo agli effetti che hanno sulla fauna marina, ma soprattutto al fatto che possono anche veicolare sostanze tossiche che vi si accumulano sopra. Lo studio, primo nel Mediterraneo, apre la riflessione su un tema nuovo, anche alla luce degli effetti sulla catena alimentare legati all’ingestione delle plastiche in mare. I risultati, seppure preliminari, tracciano una quadro complessivo poco roseo per il mare italiano.
Il dato più importante che emerge riguarda la presenza di sostanze inquinanti: su tutti i campioni analizzati sono presenti contaminanti come mercurio, policlorobifenili (PCB), DDT ed esaclorobenzene (HCB).
Il campionamento ha riguardato una sola tipologia di plastiche galleggianti le “sheetlike user plastic” (buste, fogli e teli), che rappresentano la frazione più abbondante del marine litter. A confermarlo anche i dati raccolti da Goletta Verde nel 2017, durante la navigazione lungo le coste italiane, affiancata dai ricercatori del progetto MEDSEALITTER che prevede la sperimentazione di metodologie per l’osservazione dei rifiuti galleggianti, con l’obiettivo di sviluppare protocolli comuni per la quantificazione del marine litter.
Buste, teli e fogli di plastica, costituiscono il 65% dei rifiuti galleggianti monitorati e avvistati nel 2017 dall’imbarcazione ambientalista. Il 25% di questi è stato trovato nell’Adriatico centrale. Studio di Legambiente e UniSi dove si analizzano le sostanze sui rifiuti plastici nel mare italiano
• 1982 - Il I Governo Spadolini emana la Legge 308/82: nasce il concetto di “energia rinnovabile o assimilata”, in cui fonti di energia pulita vengono di fatto equiparate a sorgenti altamente inquinanti;
• 1991 - Il II Governo Andreotti promuove la Legge 10/91, che ribadisce la definizione di energia
“assimilata” alle rinnovabili, avvicinando i rifiuti organici ed inorganici al solare, eolico ed altre fonti;
• 1992 - Il Comitato Interministeriale Prezzi formula la delibera CIP6/92, istituendo corrispettivi
economici ai produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili ed “assimilate”: da questo momento,
gli inceneritori di rifiuti che producono energia iniziano a ricevere finanziamenti pubblici dallo Stato;
• 2001 - La Comunità Europea emana la Direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili: i rifiuti non sono contemplati nella definizione di “energia rinnovabile” e non è presa in considerazione alcuna forma di energia “assimilata” alle rinnovabili;
• 2003 - Il II Governo Berlusconi recepisce la Direttiva con il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n.387, includendo tuttavia i rifiuti tra le fonti energetiche ammesse a beneficiare dei finanziamenti pubblici riservati alle fonti rinnovabili;
• 2007 - Durante il II Governo Prodi entra in vigore la Legge Finanziaria 2007: i soli soggetti in grado di accedere al conferimento dei CIP6 risultano i titolari di impianti già operativi, mentre per i futuri inceneritori di nuova costruzione non è previsto alcun finanziamento pubblico;
• 2009 - Per far fronte all’emergenza rifiuti in Campania, il IV Governo Berlusconi riapre la corsa agli inceneritori, garantendo l’accesso ai CIP6 anche agli impianti non connessi all’emergenza stessa.
1982: nascono le fonti di energia “rinnovabili o assimilate”
Nel maggio del 1982 il I Governo Spadolini introduce per la prima volta il concetto di fonte di energia “rinnovabile o assimilata”. La definizione è imposta con la Legge 29 maggio 1982, n. 308 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale in data 7 luglio 1982), che identifica le “Norme sul contenimento dei consumi energetici, lo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e l’esercizio di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi”. L’articolo 1, recante “Finalità ed ambito di applicazione della legge“, è esaustivo, utile a comprendere le origini della deriva culturale e tecnologica dei nostri giorni:
“La presente legge favorisce ed incentiva, anche in armonia con la politica energetica della comunità economica europea, il contenimento dei consumi di energia e l'utilizzazione delle fonti di energia rinnovabili anche attraverso il coordinamento fra le fasi di ricerca applicata, di sviluppo dimostrativo e di produzione industriale.
Agli effetti della presente legge sono considerate fonti rinnovabili di energia o assimilate: il sole, il vento, l'energia idraulica, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la
trasformazione dei rifiuti organici ed inorganici o di prodotti vegetali. Si considerano, altresì, fonti rinnovabili di energia il calore recuperabile negli impianti di produzione di energia elettrica, nei fiumi di scarico e da impianti termici e processi industriali, e le altre forme di energia recuperabile in processi o impianti.
L'utilizzazione di tali fonti è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità.”
L’articolo succitato verrà poi abrogato - assieme ai successivi 18 - dall’art. 23 della legge 9 gennaio
1991, n. 10, che ad oggi è lecito considerare quale il vero trampolino di lancio verso il dorato mondo delle incentivazioni statali riconosciute ai produttori di energia elettrica.
"La libertà di un popolo val più della mia vita...!" Doddore Meloni 26 -08-1982 carcere Buoncamino CA
Come l'altr'anno anche oggi l'aria è calda, ricordo, i giorni passati davanti al tribunale di Cagliari a sostegno della sua liberazione, ma, per i domiciliari non hanno portato buon frutto, tante le parole sprecate nei meandri dell'ingiustizia, poi, le solidarietà soffocate o tirate fuori con le pinze dai movimenti che più che indipendentisti sembravano quelli dei suoi aguzzini assestati di sangue, anziché di confratelli uniti nella lotta di liberazione dal colonialismo vecchio e nuovo della Sardinya...
Nessuna solidarietà è mai giunta alle orecchie di Doddore da parte di quelli lì...
Ricordo il giorno della nostra festa natzionale " Sa die de sa Sardinya " il 28 aprile 2107, quando nella stessa mattina il patriota Doddore si stava avviando in auto per presentarsi al carcere di Massama , per consegnarsi alle autorità coloniali, ma nel tragitto della tradotta, è stato raggiunto dalle auto delle forze dell'ordine, bloccato e arrestato provocatoriamente per strada prima di giungere a destinazione, il giorno era quello della nostra festa natzionale, ricordiamoci bene tutti quanti amici e patrioti , che il potere coloniale non agisce avventatamente e senza motivi precisi e repressivi simbolici, vista la data, ma, come a dire che è inutile che ci dibattiamo e facciamo rumore che tanto per loro rimarremmo niente altro che i loro schiavi, ribadendo che non ci libereremo mai dalla loro morsa autoritaria... ma come insegna Ghandi aspetteremo e vedremo il cambio di rotta.
Doddore non aveva alcuna intenzione di morire, ma ha lanciato un monito non ascoltato , anzi supponiamo che forse è stato usato contro se stesso , quando afferma " se volete tenermi rinchiuso dovete mantenermi vivo..." parole che si sono rivelate profetiche , in quanto a disprezzo della vita umana da parte delle autorità dello stato occupante italiota, non hanno ascoltato ne sentito, oppure più concretamente hanno profittato dell'occasione per levarsi un peso come quello di un patriota ingestibile e determinato disposto a tutto pur di arrivare alla libertà?
I giorni passano, le richieste dei domiciliari presentate dal suo Avvocato giacciono sulla scrivania del PM a impolverarsi , ma nulla tutto è statico, sembra di essere in uno di quei paesi sud americani gestiti dalla malaffare dei narcos, dove le forze della giustizia soggiaciono al volere mafioso... oppure lo sono loro stessi, e senza aver bisogno dei comandi dei narcos?
E fuori dal tribunale di Cagliari tutti i giorni patrioti distribuiscono volantini si incatenano e imbavagliano, raccolgono firme in solidarietà di Doddore , la protesta contro l'ingiustizia italica è permanente , ma nulla li smuove e fa arretrare il mostro dell'inGiustizia contro Doddore.
Ricordo che il giorno dell'arresto Doddore poco prima d'essere preso e ammanettato, mostra il libro di Bobby Sands , il patriota irlandese dell'IRA, e dice " calat Bobby Sands" , ricordiamoci anche che nella rivendicazione di indipendenza degli anni prima dell'isola di Maluentu , con l'instaurazione della Repubblica di Maluentu, Doddore ha dedicato una delle calette dell'isola al patriota irredentista Bobby Sands; il libro ha accompagnato Doddore in tutti i suoi sessantasei giorni di sciopero della fame e della sete, fino all'estremo martirio.
La grandezza del patriota Doddore la possiamo vedere anche nell'azione politica, continua , anche nei tribunali italioti, quando rivendica di parlare nella sua lingua, il sardo, oltre che in Sardinya anche nei tribunali italiani d'oltremare come in quelli di Brescia , dove il giudice si è trovato spiazzato dal patriota sardo che parlava in limba ed ha dovuto rinviare l'udienza per mancanza di un traduttore dal sardo.
«A BRESCIA PARLERÒ SOLO IN SARDO» DODDORE MELONI
«Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'am...ORISTANO. «Parteciperò all'udienza, ma davanti ai giudici di Brescia parlerò soltanto in sardo». Salvatore “Doddore” Meloni, il presidente del movimento indipendentista sardo Meris, indagato nell'ambito dell'inchiesta per il presunto complotto eversivo dei secessionisti veneti, annuncia battaglia in vista dell'udienza che il Tribunale del riesame di Brescia terrà martedì 29 aprile per discutere la richiesta di restituzione dei beni sequestrati nel suo ufficio di Terralba il 2 aprile scorso dai Carabinieri del Ros (telefoni cellulari e personal computer).
«Parlerà soltanto in sardo e chiederà anche la traduzione in limba di tutti gli atti del procedimento che lo riguarda». Lo ha confermato l'avvocato Cristina Puddu, che lo difende anche in questa occasione ricordando che il diritto di Salvatore Meloni all'uso della lingua sarda nei procedimenti che lo riguardano, e quindi anche alla presenza di un interprete, e alla traduzione di tutti gli atti relativi è stato già riconosciuto e applicato dal presidente del Tribunale di Oristano in una causa civile per il riconoscimento del gratuito patrocinio. 25 aprile 2014 lanuovasardegna.
Per vedere la storia di Doddore dobbiamo tornare indietro fino agli anni ottanta , quando, assieme ad altri patrioti profilava la separazione della Sardegna dallo stato italiano per costituire uno stato libero e indipendente al centro del Mediterraneo, in tal senso esistono documentari video della RAI e molte testimonianze su carta stampata che parlano delle gesta di Doddore e dei suoi compagni indipendentisti di allora e fino ai giorni nostri, la sua reclusione di ben nove anni , con maltrattamenti e torture , vi sono resoconti sul giornale Sa Republica Sarda , un patriota che è stato mosso sempre dall'idea di libertà del popolo sardo e della sua terra, nella sua ultima carcerazione il patriota si è dichiarato "prigioniero politico", e dai comportamenti avuti nei suoi confronti , lo stato italico ha dimostrato che come tale lo trattava sprezzanti del diritto umano del carcerato ad avere la giusta assistenza medica per evitare quanto poi hanno lasciato accadere con la perdita della sua vita.
Riportiamo anche uno stralcio del comunicato di protesta dell'onorevole Borghezio della Lega al Parlamento europeo a Bruxelles:
COMUNICATO STAMPA : BORGHEZIO PORTA AL PARLAMENTO EUROPEO IL CASO DI ‘DODDORE’ MELONI, PRIGIONIERO POLITICO NEL CARCERE DI ORISTANO
L’On. Borghezio ha rivolto oggi alla Commissione Europea la seguente interrogazione:
“Detenuto politico nell’UE in sciopero della fame e della sete Salvatore Meloni, figura storica dell’indipendentismo sardo, dopo aver scontato negli anni ’80 in Italia oltre 9 anni di carcere per reati connessi alla sua attività politica di fautore dell’indipendenza della Sardegna dallo Stato italiano, sta ora scontando nel carcere di Oristano (Sardegna) un’ulteriore condanna sempre per reati connessi direttamente o indirettamente alla sua attività politica;
oggi è il 27° giorno dello sciopero della fame e della sete che l’anziano ed irriducibile “Doddore” Meloni sta sostenendo con grave rischio per la sua vita;
la Commissione è a conoscenza di questo caso unico nell’UE di “prigioniero politico” costretto ad un’azione estrema, a rischio della sua vita, per proclamare fino in fondo le sue legittime idee di uomo libero e di patriota dell’indipendentismo sardo?”
On. Mario Borghezio
Deputato Lega Nord al P.E.
Bruxelles, 24.05.2017
Devo dire che ben poche personalità hanno espresso solidarietà umana e politica al patriota Doddore, poi alla sua morte una massa di ipocriti si sono precipitati a portare solidarietà , quando ormai non serviva più a salvare la vita del valoroso patriota Doddore, su quegli ipocriti, anche se non vogliono sentirselo dire, ricade il sangue versato del martire che a motivo della vostra ipocrita disattenzione cercata, senza nemmeno dire ne nomi ne cognomi , ognuno di voi attivi nella solidarietà a Doddore sa di quale sorta di pusillanimi parliamo.
Oggi a questi uomini che hanno dimenticato il sacrificio di Doddore, che sono nelle istituzioni, o fuori d'esse, a coloro che nella società sarda umana e democratica, abbiano ancor un sussulto di orgoglio e di amor proprio , benché non abbiano nel sangue quel bollore vivificante altruista e libertario ma solo quello di poveri ascari al servizio dei colonialisti, improntiamo e ardiamo di ambire di indirizzarli su quanto da NOI additato di seguito ...
Chiediamo alle istituzioni sarde ( RAS, Regione Autonoma della Sardegna e Comuni sardi ): L'istituzione della Festa del Patriota dedicata a Doddore Meloni , da festeggiarsi il 5 Luglio di ogni anno ; in tale giorno le bandiere nazionali e istituzionali devono essere issate e tenute a mezz'asta in segno di lutto nazionale, in ricordo di tutti patrioti morti per la difesa e la libertà del popolo sardo; in tale giorno devono restare chiuse tutte le sedi istituzionali e si devono tenere delle commemorazioni in ogni comune a ricordo dei patrioti; in tale festività la giornata deve essere retribuita per tutto il mondo del lavoro di ogni categoria e classe istituzionale; si deve inserire il festeggiamento di tale giornata nella storia patriottica del programma di istruzione scolastica fin dalle scuole elementari, nello studio della storia sarda e della lingua.
Questo atto della RAS, crediamo sia, un modo autentico per ricordare il sacrificio di un patriota come Doddore e dei molti altri che nella storia della nostra terra si sono sacrificati per il bene della nostra patria.