sabato 4 agosto 2018

USA: Le Black Panther sono ancora in prigione dopo 46 anni, saranno mai liberate?

USA: Le Black Panther sono ancora in prigione dopo 46 anni, saranno mai liberate?

Markus 
ED PILKINGTON
theguardian.com










Antoinette Russell ricorda come se fosse ieri la prima volta che le hanno fatto credere che avrebbe potuto finalmente incontrare suo padre da uomo libero. L’aveva chiamata da un telefono della prigione, con la voce tremante per l’eccitazione, e le aveva detto: “torno a casa!
Questo succedeva 17 anni fa. Da allora, ogni due anni, deve sottostare alla medesima tortura. “[Ogni volta] chiama dicendo la stessa cosa: torno a casa,” mi dice, mentre la intervisto nella sua casa di Montgomery, Alabama.

“Sono arrivata al punto che gli dico: papà, non voglio sentirti più. Ogni volta mi faccio delle illusioni pensando che tu verrai rilasciato, e poi non lo sei. Ogni volta mi sembra di morire.”
A millecinquecento chilometri di distanza, a Deer Park, Long Island, Diane Piagentini è intrappolata esattamente nello stesso, drammatico, corso e ricorso degli eventi, collegato alla medesima persona. “Ogni due anni ti strappano il cerotto che avevi sul cuore e ti tocca ricordare tutto quello che era successo e riviverlo in continuazione,” mi dice.

Si potrebbe provare anche a misurare il dolore insopportabile che attanaglia queste due donne, ma le somiglianze finiscono qui: non hanno nulla in comune quando si tratta di decidere quale dovrebbe essere il destino di quest’uomo.

La Russell spera che a suo padre venga concessa la libertà. La Piagentini prega che possa marcire nella sua cella, per sempre.
“Deve rimanere in cella per il resto della sua vita. Quando ci si macchia di un crimine efferato come quello, si merita solo la pena di morte.”

L’oggetto delle attenzioni delle due donne è il padre di Antoinette Russell, Jalil Muntaqim che, nel carcere di massima sicurezza, è conosciuto con il suo nome di battesimo, Anthony Bottom, numero di matricola 77A4283.

Jalil Muntaquim, che ha trascorso gli ultimi 47 anni in prigione.

Ex membro del partito delle Black Panther e del suo braccio armato clandestino, il Black Liberation Army, ha trascorso quasi 47 anni in prigione per il ruolo avuto nell’omicidio di due agenti di polizia a New York City, nel 1971. Uno di questi agenti era Joseph Piagentini, il marito di Diane.

Muntaqim è uno dei 19 estremisti di colore, comprese due donne, ancora in prigione dopo più di 40 anni dall’arresto per atti di violenza commessi durante la loro lotta di liberazione. L’anno prossimo, il condannato che sta scontando la pena da più tempo, Romaine “Chip” Fitzgerald, sarà stato incarcerato per mezzo secolo. Il più anziano, Sundiata Acoli, ha 81 anni.

Dal 2000, altri dieci estremisti sono morti in prigione per malattia.

I 19 estremisti attualmente incarcerati facevano tutti parte del movimento rivoluzionario delle Black Panther. Hanno combattuto per il Potere Nero, sono stati condannati per aver ucciso in suo nome, anche se molti di loro si professano innocenti, e oggi sono ancora in prigione per causa sua.

Mentre invecchiano, e la pena si allunga, lo scontro etico su che cosa fare di questi uomini e donne si fa sempre più intenso. La settimana scorsa si era verificato uno sviluppo inatteso, che avevamo segnalato in anteprima; Robert Seth Hayes, ex membro, come Muntaqim, delle Black Panther e del Black Liberation Army, era stato rilasciato, all’età di 69 anni, dallo stesso carcere di massima sicurezza di New York.

Hayes aveva trascorso 45 anni in prigione per l’omicidio di un agente della New York City Transit Police, Sidney Thompson, durante uno scontro avvenuto nella stazione del Bronx nel 1973. Era stato condannato ad una pena variabile da 25 anni all’ergastolo.

Era diventato idoneo alla richiesta di libertà vigilata nel 1998, ma, ogni due anni, si era sentito ripetere sempre la stessa cosa: nonostante fosse un detenuto modello, agli occhi della commissione per la libertà vigilata rimaneva sempre una minaccia per la società. Solo all’undicesimo tentativo, 20 anni dopo, con la salute ormai in rapido declino, era riuscito a convincerli di essere degno della riabilitazione.

Il rilascio di Hayes alza ancora di più la posta in gioco, perché costringe le autorità di New York e quelle di tutto il resto del paese a porsi la domanda cruciale: esiste qualcosa di simile alla riabilitazione per chi ha ucciso agenti di polizia in nome della causa rivoluzionaria del Potere Nero? Bisogna rinunciare alla politica della libertà condizionata basata sul merito? O il sistema giudiziario degli Stati Uniti li ha selezionati per una condanna all’ergastolo estremamente punitiva perché li ritiene prigionieri politici, proprio come si autodefiniscono quegli uomini e quelle donne?

Negli ultimi due anni ho intervistato otto estremisti neri che avevano tutti trascorso lunghi periodi di detenzione. Attraverso visite in carcere, lettere ed email, gli attivisti mi avevano raccontato storie sorprendentemente simili, di come avessero trascorso quasi tutta la loro vita in cella e del lungo cammino verso una libertà che non arriva mai. Sei di essi sono fra i diciannove che, attualmente, sono ancora in carcere.

Uno degli aspetti che colpisce di più nelle loro storie è la costante passione per la causa dell’emancipazione dei neri. La loro convinzione sul valore di questa lotta contro l’ingiustizia è pura e adamantina.

Prendete Jalil Muntaqim, 66 anni. Secondo i termini della sua condanna per duplice omicidio, ha ottenuto il diritto ad essere valutato, ogni due anni, per la libertà condizionata fin dal 2002. Ad agosto ripartirà tutta la trafila: comparirà davanti alla commissione per la libertà vigilata e perorerà la causa del suo rilascio per la nona volta.

Alla commisione parlerà del suo rimorso nei confronti delle famiglie degli agenti uccisi. Parlerà del rimorso che prova verso la sua stessa famiglia, da cui manca ormai da 46 anni.

Ma non rinuncerà al suo credo politico.
Come mi ha detto durante un’intervista di due ore nell’istituto di pena Sullivan, nella zona nord di New York: ”Se ti rendi conto dell’oppressione che ha dovuto subire il popolo nero in questa nazione, nessuno si pentirà mai di essere stato considerato un rivoluzionario. Io non ho nessun rimpianto.

Le Black Panther, che ufficialmente hanno cessato di esistere nel 1982, sono ritornate nuovamente di moda, postume, negli ultimi due anni. La scena di apertura del film di successo “Black Panther” è stata girata in un campo di pallaccanestro di Oakland, un preciso riferimento al luogo dove era stato fondato il partito nel 1966. La cantante Beyoncé aveva stupito l’America quando, nello spettacolo dell’intermezzo del Super Bowl del 2016, aveva reso omaggio alle Black Panther con un’esibizione comprendente giacche di pelle, berretti e pugni alzati.

Dietro questa parvenza di interesse popolare per le Black Panther, non esiste in pratica un dibattito pubblico su questa rivolta degli anni ‘70 e su quello che ne è seguito. Assai scarsa è la comprensione del pubblico su come avessero fatto le Black Panther, originarie di Oakland, ad avere 70 sezioni in tutti gli Stati Uniti, di come avessero affrontato a viso aperto la brutalità poliziesca, tipica dei centri urbani, nei confronti degli Afro-Americani, su come avessero sviluppato un sofisticato programma di aiuti sociali che includeva mense per i poveri ed anche scuole elementari, e come tutto questo avesse scatenato la feroce repressione del governo federale e dell’FBI, che aveva portato a numerosi conflitti a fuoco, incursioni, intercettazioni illegali, gioco sporco e, infine, allo scioglimento del partito nel 1982.

Ancora meno si sa dei molti attivisti delle Black Panther che erano stati imprigionati.
In breve, adesso potrà anche essere di moda la giacchetta di pelle delle Black Panther, ma c’è veramente uno scarsissimo interesse per le uniformi da carcerato degli ex-attivisti ancora dietro le sbarre.

Le Black Panther manifestano davanti al tribunale di New York City nel 1969.

Il viaggio che mi aveva letteralmente immerso nelle vite delle ex-Black Panther in carcere era iniziato nel 2015 con Albert Woodfox, un membro del cosiddetto Angola Three che, all’epoca, deteneva il primato di essere il prigioniero americano ad aver trascorso più tempo in cella d’isolamento. E’ rimasto in segregazione cellulare, quasi senza interruzioni, per 43 anni.

Insieme ad un suo compagno, Herman Wallace, Woodfox aveva fondato una sezione delle Black Panther nell’Angola, il famoso carcere di massima sicurezza in Louisiana, costruito sul terreno di una vecchia piantagione di cotone. Il nome ricorda la nazione africana da cui i proprietari della piantagione facevano arrivare gli schiavi.

Quando Woodfox era stato mandato all’Angola per rapina, nel 1971, la prigione era completamente segregata, con un’ala per i detenuti bianchi ed una separata per quelli afro-americani. I secondini erano esclusivamente bianchi.

Fulgido esempio del legame che unisce la schiavitù e l’incarcerazione di massa dell’era moderna, i prigionieri di colore erano utilizzati come forza lavoro a basso costo. Ogni giono, i detenuti di colore venivano raggruppati, incatenati e portati nei campi intorno al penitenziario, gli stessi campi che un tempo erano appartenuti alla piantagione, e fatti lavorare sotto il sole cocente.

A raccogliere cotone.
Woodfox e Wallace avevano iniziato, tramite la sezione delle Black Panther, ad organizzare gli altri detenuti di colore per indurli a protestare contro questa moderna forma di schiavitù. La cosa non era piaciuta alle autorità della prigione.

Un anno dopo, entrambi erano stati accusati dell’omicidio di un agente di custodia di nome Brent Miller, pugnalato a morte durante una rivolta carceraria. Sulla scena del delitto era stata raccolta una notevole quantità di prove, ma nessuna che potesse incriminarli, compresa un’impronta digitale insanguinata su un muro.

Nonostante ciò, erano stati giudicati colpevoli da una giuria di soli bianchi e condannati all’ergastolo, senza possibilità di libertà vigilata. Subito dopo la sentenza, Woodfox e Wallace erano stati messi in cella di isolamento, dove sarebbero rimasti per altri 40 anni.

Le dichiarazioni rilasciate nel corso degli anni dalle autorità carcerarie dell’Angola avevano chiarito le ragioni di questo trattamento eccezionalmente severo. L’allora direttore dell’Angola, Burl Cain, aveva detto, nel 1995, che aveva posto Woodfox in isolamento perché “stava ancora cercando di diffondere l’ideologia delle Black Panther.” Cain aveva aggiunto che non aveva voluto che il prigioniero fraternizzasse con gli altri “perché avrebbe arruolato i nuovi, giovani detenuti.”

Nel novembre del 2015, subito prima che gli fosse finalmente concessa, all’età di 69 anni, la possibilità di uscire come uomo libero, Woodfox mi aveva scritto. Nella lettera mi descriveva cosa volesse dire passare 43 anni di vita in una cella di 1,8 x 2,7 metri, con solo un giaciglio di cemento, un gabinetto e un lavandino, con una feritoia nella porta metallica in cui far passare il cibo.

Mi aveva scritto di come fosse sopravvissuto, dentro la cella, ai ricorrenti attacchi di claustrofobia: “Per me il problema era capire quando stava per arrivare la crisi. Mi rendevo conto dello spazio e del tempo. I vestiti cominciavano a stringere. Cominciavo a sudare e diventava difficile respirare. Come se l’atmosfera si stringesse intorno a me e mi schiacciasse.”

Mentre Woodfox e Wallace passavano gli anni in isolamento nell’Angola, migliaia di altri giovani afro-americani entravano a far parte del partito delle Black Panther ad Oakland, Los Angeles, Chicago, New York e in tutti gli Stati Uniti. Anche se il partito era stato fondato da due uomini, Huey Newton e Bobby Seale ed aveva un taglio militare che potremmo definire maschilista, numerosi posti di responsabilità erano stati occupati anche dalle donne.

Fra di loro vi erano Afeni Shakur, madre del rapper Tupac Shakur, Elaine Brown, che sarebbe diventata capo del partito dopo la fuga a Cuba di Newton; Assata Shakur, nota come Joanne Chesimard, una leader del Black Liberation Army, anch’essa riparata a Cuba, dove vive tutt’ora in esilio, ancora sulla lista dei terroristi più ricercati dall’FBI.

Il movimento, contrariamente alla sua fama di violenza, dedicava la maggior parte del tempo al lavoro di comunità. Forniva colazioni gratuite ai bambini poveri dei quartieri neri, allestiva scuole e ambulatori medici per chi non poteva accedere al sistema sanitario e pubblicava un suo proprio quotidiano, il Black Panther, al costo di 10 cent., con una tiratura settimanale che era arrivata, nei periodi di punta, a 250.000 copie.

In contrasto con i toni misurati del movimento per i diritti civili di Martin Luther King, le Black Panther si consideravano allineate ai gruppi internazionali rivoluzionari dell’Angola, del Mozambico e del Vietnam. Alle nuove reclute, conosciute come PITS (Panthers-in-Training), veniva fatto studiare il “Libretto Rosso” di Mao e “I dannati della Terra” di Frantz Fanon.

Membri del partito delle Pantere Nere distribuiscono gratuitamente abiti alla popolazione di New Haven, Connecticut, 1969.

Nell’ottobre del 1966, Newton aveva riassunto gli obbiettivi del partito in un programma di dieci punti. Comprendeva un appello contro la brutalità della polizia, non dissimile da quanto chiede oggi Black Lives Matter, una istanza per la riforma del sistema giudiziario, che potrebbe benissimo essere quella dell’American Civil Liberties Union, e una richiesta per la piena occupazione, per case decenti e per un buon sistema scolastico che sembra uscita dalla bocca di Bernie Sanders.

A queste richieste relativamente tradizionali era stato sovrapposto un forte sentimento di militanza nera, in contrasto con l’approccio moderato di King o con la radicata politica progressista di oggi. “Vogliamo porre fine alla rapina capitalistica della nostra Comunità Nera”, si leggeva al punto n° 3 e si continuava chiedendo un risarcimento per la schiavitù subita, consistente in due muli e 40 acri di terreno, un chiaro riferimento alla promessa, non mantenuta, fatta dal generale William Sherman di liberare gli schiavi alla fine della guerra civile.

Poi c’era l’enfasi sul militarismo e sulla lotta armata. Anche la struttura stessa dell’organizzazione era una provocazione, configurare il partito come uno stato all’interno dello stato.

Huey Newton parla alla convention per la fondazione del Partito Popolare Rivoluzionario nel 1970.

Come dice Mumia Abu-Jamal, una ex-Black Panther, incarcerato per 37 anni per l’omicidio di un agente di polizia di Filadelfia, “Il partito delle Black Panther si comportava come uno stato-ombra, con i suoi ministri, il suo personale in uniforme e i suoi soldati, in feroce opposizione al governo degli Stati Uniti.

Una delle prime attività del partito era stata la “vigilanza sulla polizia”, durante la quale i suoi membri monitoravano l’attività delle forze dell’ordine nelle vie di Oakland, in un periodo in cui gli attacchi della polizia alla popolazione nera erano un fatto quotidiano. E’ difficile che una cosa del genere possa succedere al giorno d’oggi, ma, allora, quando vedevano agenti di polizia fermare e perquisire giovani Afro-Americani, le Black Panther si avvicinavano e osservavano la scena, facendo volontariamente intravedere le pistole che portavano alla cintura.

Newton aveva studiato le leggi californiane sul possesso delle armi e sapeva che girare armati in pubblico, senza nasconderlo, alla fine degli anni ‘60 era legale. I legislatori dello stato avevano risposto nel 1967 proibendo il “porto libero” e, per celebrare l’evento, più di 20 Black Panther erano entrate impugnando le armi nel Campidoglio di Sacramento durante il dibattito.

La minaccia di una insurrezione armata dei rivoluzionari neri aveva scatenato una dura rappresaglia da parte del governo degli Stati Uniti.

L’allora direttore dell’FBI, J. Edgar Hoover, aveva giurato di spezzare il partito delle Black Panther, che aveva definito “la più grande minaccia alla sicurezza interna della nazione.”

Il programma di sorveglianza segreto Cointelpro era così stato focalizzato sulle Black Panther e tutte le enormi risorse dell’FBI mobilitate contro di loro. In breve tempo, il partito era stato riempito di informatori e di agenti provocatori, che diffondevano false informazioni e seminavano zizzania fra i ranghi.

Gli scontri violenti con la polizia erano diventati frequenti: le forze dell’ordine e i media li chiamavano “Shoot-outs.” Per le Black Panther erano invece “Shoot-ins,” intendendo con questo termine che gli scontri venivano istigati dalle autorità e che facevano parte dei trucchi sporchi del Cointelpro.

Secondo le stesse Black Panther, fra il 1968 e il 1970 si erano verificati 28 scontri armati con la polizia locale o con gli agenti dell’FBI, in cui 19 dei loro avevano perso la vita. Per contro, le forze di polizie consideravano il Black Liberation Army, l’ala clandestina del partito, fondata nel 1970, responsabile dell’omicidio di almeno 13 agenti di polizia.


Era in questo ambiente che Jalil Muntaqim, allora conosciuto con il nome di Anthony Bottom, si era gettato, anima e corpo, quando aveva solo 15 anni. Non era di certo il candidato ideale per la carriera di rivoluzionario nero, dal momento che proveniva da una famiglia benestante di San Jose, con entrambi i genitori che lavoravano e la piscina in giardino.

La madre aveva insegnato ai figli le danze africane e dava molta importanza alla discendenza familiare. Muntaqim era stato attratto da King e dal movimento per i diritti civili, ma si era subito messo alla ricerca di qualcosa di più radicale. Un compagno di scuola era entrato a far parte delle Black Panther e il movimento lo aveva attirato.

L’idea che uomini neri, armati e preparati, potessero combattere per i diritti del popolo di colore era eccitante, intrigante. Andava ben oltre il movimento per i diritti civili del dr. King. La differenza fra il dr. King e Malcon X era che quest’ultimo aveva posto la nostra lotta in un contesto internazionale,” mi aveva detto.

Muntaqim aveva iniziato vendendo il quotidiano delle Black Panthere dando una mano nelle mense gratuite. Da qui era stato assegnato alla scorta dei leaders di alto profilo che venivano in visita ad Oakland.

Nel 1970, il Black Liberation Army (BLA) costituiva la falange armata del movimento. In quel periodo e fino alla messa al bando ufficiale del partito delle Black Panther, nel 1982, il BLA era stato implicato in una lunga serie di rapine in banca, attentati dinamitardi, evasioni e omicidi di agenti di polizia.

Muntaqim si era arruolato a 18 anni ed era entrato in clandestinità. “Continuavo ad avere una vita pubblica come assistente sociale al Dipartimento per la Disoccupazione della California,” ha spiegato nell’intervista. “Ma c’era un altro aspetto della mia vita: la mia attività clandestina nel Black Liberation Army.”

Il 21 maggio 1971, due agenti di polizia di New York, Joseph Piagentini, bianco, e Waverly Jones, di colore, erano di pattuglia nella 159° Strada, ad Harlem. Erano stati chiamati per quella che sembrava una lite familiare.

Diane Piagentini descrive Joseph come “un gran marito e un gran genitore, che amava le nostre due bambine. Era alto, quasi un metro e ottanta, capelli e occhi scuri. Aveva un gran sorriso, un sorriso dolce e la fossetta nel mento. E’ stato l’amore della mia vita. L’ho amato fin dal primo istante.

Gli agenti della polizia di New York, Joseph Piagentini e Waverly Jones, uccisi da Herman Bell ed altri ad Harlem nel 1971.

Ricorda come quella notte le era stata data la notizia. “Gli avevo preparato la pasta e fagioli, la tenevo in caldo e aspettavo che tornasse a casa. Avevano bussato alla porta. Avevo guardato fuori e stava piovendo. Vedevo i lampeggianti della polizia che continuavano a roteare. Niente sirene, solo le luci. Era come essere in un sogno.”

Joseph Piagentini e Waverly Jones stavano ritornando all’auto di pattuglia, circa alle 22, quando erano stati attaccati alle spalle da tre uomini armati. Jones era morto subito, colpito da un proiettile alla nuca; Piagentini, secondo gli inquirenti era stato colpito 13 volte.

Nel giro di pochi giorni erano stati arrestati tre membri del BLA, Muntaqim, Herman Bell e Albert “Nuh” Washington. Muntaqin e Bell erano stati entrambi condannati ad un periodo di detenzione non inferiore a 25 anni, Washington è morto in prigione nel 2000.

Tre mesi fa si è verificato un evento raro: Herman Bell, 70 anni di età, è stato rilasciato. Era stata la sua ottava apparizione di fronte alla commissione, dopo 45 anni dietro le sbarre.

Bell era apparso alla commissione per la libertà vigilata come qualcuno che, dopo quasi mezzo secolo, era diventato un detenuto modello e provava un sincero rimorso per i suoi omicidi. Una parte della decisione del comitato era dovuta al fatto che, quando era stato interrogato nel mese di marzo, Bell aveva espresso il proprio disgusto per quello che aveva commesso nel 1971.

Non c’era niente di politico in quel gesto, come pensavo all’epoca. Si è trattato di omicidio, un omicidio terribilmente sbagliato,” aveva detto loro Bell.

La decisione della commissione ha scatenato un vespaio di proteste da parte dei sindacati locali di polizia, dei media e degli esponenti politici. La New York Patrolmen’s Benevolent Association ha dichiarato di essere “disgustata, offesa ed estremamente adirata” ed ha definito Bell “un terrorista locale.”

Diane Piagentini nella sua casa.

Una tale reazione al rilascio sulla parola del suo coimputato fa capire la grande sfida che Muntaqim si troverà a dover affrontare quando si troverà di fronte alla commissione, nel mese di agosto.

A suo favore gioca il comportamento da detenuto modello che ha tenuto per anni. La stessa cosa si può dire riguardo alla maturazione del suo carattere, dai giorni della sua attività rivoluzionaria in gioventù.

Sono maturato. Ora tolgo la ‘r’ da quella parola e la faccio diventare ‘evoluzione’. Per me la rivoluzione è il processo evolutivo con cui raggiungere un più alto livello di coscienza nella società in generale. Mi ritengo un rivoluzionario evoluzionista.

Mi ha anche detto che si è evoluto anche il suo concetto di lotta armata. Secondo lui la priorità non dev’essere l’insurrezione, ma la costruzione di “un movimento popolare di massa. Preferisco dire che siamo armati di idee, di comprensione e di amore per il nostro popolo.

Come la maggior parte degli altri diciannove estremisti di colore attualmente detenuti, si considera un prigioniero politico e afferma che la sua militanza nelle Black Panther non era dovuta all’autoesaltazione o al profitto personale. Nel 1998, aveva fondato il Movimento Jericho, che si batte per tutti quelli che vengono definiti “prigionieri politici e prigionieri di guerra.”

“Il mio impegno alla lotta è stato un auto-sacrificio, causato dall’amore per la mia gente e per l’umanità. Per questo motivo sono stato preso di mira dal governo e ciò fa capire che la mia detenzione è di natura politica.”

Il conflitto che attanaglia Muntaqin, il suo ardente desiderio di libertà opposto alla volontà di non rinunciare al proprio credo politico, da lui ritenuto nobile, è condiviso dalla maggior parte degli altri diciannove estremisti di colore che ancora si trovano dietro le sbarre.

Di questi diciannove, sedici erano stati condannati per l’assassinio di agenti di polizia o di altri funzionari in divisa. Molti di loro dicono di essere innocenti e la maggior parte sostiene di essere stata appositamente selezionata per subire la collera dello stato americano.

Che cos’ha in comune il loro trattamento con quello riservato agli altri detenuti colpevoli dell’assassinio di agenti delle forze dell’ordine nel corso di reati comuni, come, per esempio, le rapine? Un confronto significativo è impossibile, vista la natura decentrata del sistema giudiziario americano. Come sottolinea il Sentencing Project: “I 50 stati usano metodiche differenti nel comminare le pene. Dal momento che i casi politici sono relativamente pochi, è difficile arrivare a delle conclusioni concrete.

Le comparazioni internazionali sono comunque istruttive. In confronto al trattamento carcerario dei rivoluzionari armati che si erano macchiati di crimini violenti in Europa negli anni ‘70, gli Stati Uniti sembrano essere molto meno aperti al concetto di riabilitazione.

Prendete la Banda Baader-Meinhof della Germania Occidentale, il gruppo di estrema sinistra fondato nel 1970, conosciuto anche come Rote Armee Fraktion. Imgard Moller, che era stata arrestata nel 1972 per un attentato dinamitardo che aveva ferito diversi agenti di polizia e ucciso tre soldati, è stata rilasciata nel 1995. Anche Brigitte Mohnhaupt, che era stata catturata nel 1982 e condannata a cinque ergastoli per la sua partecipazione a numerosi omicidi, è stata rilasciata nel 2007, dopo 24 anni di detenzione, e da allora vive in modo anonimo, senza più obblighi verso la giustizia.

Chi si batte per la riforma del sistema giudiziario americano sostiene che i lunghissimi periodi di detenzione comminati agli estremisti del potere nero devono essere visti nel contesto dell’eccezionalmente severo concetto di punizione dell’America, specialmente nei confronti della gente di colore. Gli Stati Uniti, con il 5% della popolazione mondiale, ospitano il 25% dei detenuti di tutto il mondo, con più di due milioni di persone incarcerate. In America, una persona di colore ha una probabilità sei volte maggiore di essere imprigionata rispetto ad un bianco. Nel 2016, secondo il Pew Research Center, la popolazione di colore rappresentava solo il 12% della popolazione adulta degli Stati Uniti, ma il 33% di quella carceraria. La popolazione bianca, al contrario, costituiva il 64% degli adulti americani, ma contribuiva a quella carceraria solo per il 30%.

La folta rappresentanza dei detenuti americani sta anche invecchiando rapidamente. Secondo alcune stime, nel 2030 le persone di 50 o più anni costituiranno un terzo di tutta la popolazione carceraria dagli Stati Uniti.

E’ un problema di giustizia e riabilitazione,” dice Robert Boyle, che ha rappresentato sei ex-Black Panther, compreso Herman Bell, durante le valutazioni per la concessione della libertà condizionata. Si è rifiutato di discutere il caso di Bell, ma, parlando in generale, ha detto: “E’ un problema che dobbiamo affrontare, in questo paese e in tutto il mondo. E’ forse l’unica forma di giustizia uccidere o far morire in carcere il colpevole dell’assassinio di un agente di polizia o di qualche altro efferato crimine, anche quando non rappresenta più nessun pericolo per il pubblico?

La scrittrice ed attivista Angela Davis, che era stata definita dal Presidente Richard Nixon una “pericolosa terrorista” dopo essere stata accusata (e poi assolta) di complicità nel rapimento di un giudice, mi ha detto che gli attivisti neri attualmente detenuti sono in un vicolo cieco. O si pentono di crimini che non hanno mai commesso, o moriranno nelle loro celle.

“Molte delle persone attualmente in carcere, io credo, non sono assolutamente colpevoli di ciò di cui vengono accusate. Dovrebbero confessare di essere state implicate in eventi a cui però non avevano partecipato.”

La Davis mi ha detto che i militanti sono stati anche sottoposti a pressioni per indurli a tradire il proprio credo politico. “Dovrebbero denunciare un partito che è stato il precursore del Black Lives Matter di oggi.”

Quando Jalil Muntaqim, fra qualche giorno, si troverà di fronte alla commissione per la libertà vigilata, è quasi certo che si sentirà chiedere spiegazioni su quello che era successo nella notte del 21 maggio 1971. Io, quando l’ho incontrato in prigione, gli ho rivolto la stessa domanda.

E’ tuttora dell’opinione che il suo caso non sia stato trattato nella maniera giusta. In base alle leggi sulla libertà di informazione ha potuto avere accesso a documenti che mostrano come Nixon ed Hoover avessero manifestato un interesse personale per la caccia ai responsabili dell’omicidio (da essi chiamato “Newkill”, New York killings) dei due agenti di polizia di New York. Quella insolita collaborazione fra Casa Bianca, FBI e investigatori locali non era mai stata comunicata, come avrebbe dovuto essere, agli avvocati difensori di Muntaqim durante il processo.

Muntaquim è anche del parere che quei documenti indichino palesi discrepanze nelle prove fornite alla giuria sulle le armi usate negli omicidi.

Sta forse dicendo che ai più alti livelli c’era il desiderio di addossargli gli omicidi di Piagentini e Jones?
“Lo dico con convinzione. Il caso era una trappola. E’ importante che la gente capisca che noi non abbiamo avuto un processo equo. Nixon e l’FBI volevano essere certi che fossero condannati per questo reato dei membri del partito delle Black Panther.”

Nonostante le ingiustizie che dice di aver sofferto, Montaquim non si proclama innocente. Fin dal 2006 ha continuato a ripetere ogni due anni alla commissione per la libertà vigilata che si assume in pieno la responsabilità degli omicidi e che “mi pento moltissimo per aver causato quelle due tragiche morti.

Mi ha detto: “Ho ammesso la paternità di quel gesto e ne ho assunto la piena responsabilità. Ho anche espresso rimorso per la perdita di vite umane. Capisco la sofferenza che prova chi perde una persona amata. Entrambe le famiglie, i Jones e i Piagentini, hanno perso qualcuno di molto caro.”

Se gli fosse concessa la libertà, dice che il suo obbiettivo sarebbe quello di “ristabilire i rapporti con la mia famiglia. Non ho mai passato un giorno di libertà con mia figlia. Sono un bisnonno e non sono mai stato con nessuno dei miei ragazzi.”

Ha un messaggio diretto per Diane Pigentini: “Capisco il suo dolore. Ha perso l’amore della sua vita e il padre dei suoi figli. Questo è devastante. Capisco la sua sofferenza e il suo dolore, veramente.”

La Piagentini non vuole neanche sentirne parlare. Secondo lei, Muntaqim “non ha mai ammesso di avere ucciso mio marito. Non ha mai mostrato rimorso. Tutto quello che fa, lo fa per cercare di uscire di prigione.

Sulla morte di suo marito, quasi 47 anni fa, dice: “Il dolore non passa mai. Sapere che non farà mai più ritorno a casa, non me ne fa provare di meno. Non voleva lasciarmi quella notte, e perciò è come se non mi avesse mai lasciato.

Si mette a ridere all’idea che Muntaqim e i suoi complici siano dei prigionieri politici. “Questi uomini non sono prigionieri politici, è frutto della loro immaginazione. Se avessero voluto entrare in politica non avrebbero dovuto fare quello che hanno fatto. Non c’è nessuna guerra. Quello è stato un omicidio. Quelli sono degli assassini.”

Antoinette Russell

In Alabama, Antoinette Russell non può fare a meno di essere sui carboni ardenti per l’imminente comparsa del padre davanti alla commissione per la libertà vigilata, nonostante tutti i suoi sforzi per non farsi coinvolgere dal processo. E’ la sua unica figlia, nata sei mesi dopo il suo arresto. Pensa di averlo visto, di persona, non più di una decina di volte in tutta la sua vita, sempre al di là di una barriera di filo spinato percorso da corrente elettrica.

Ripensa alla sua vita e si chiede come sarebbe stata se il padre non fosse entrato a far parte delle  Black Panther. “Crescere senza mio papà ha avuto un sacco di alti e bassi, più bassi che alti,” mi dice.

“Quando ero più giovane ero veramente arrabbiata nei confronti di mio padre. Ero convinta che avesse preferito la causa a me, alla sua famiglia.”

Nel corso degli anni lo ha perdonato. Ma il desiderio di riaverlo a casa non ha fatto altro che crescere.

“Le prigioni, non dovrebbero servire a riabilitare?” chiede con una risata amara. “C’è stato per 46 anni. Quanto tempo ci vuole per essere riabilitati?”


Ed Pilkington

Fonte: theguardian.com

Link: https://www.theguardian.com/us-news/2018/jul/30/black-panthers-prison-interviews-african-american-activism

30.07.2018

Tradotto da Markus per comedonchisciotte.org


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venerdì 3 agosto 2018

Le radiazioni da wi-fi e telefoni cellulari aumentano il rischio di aborto per il 50% delle gravidanze

Le radiazioni da wi-fi e telefoni cellulari aumentano il rischio di aborto per il 50% delle gravidanze 
Sa Defenza 




La radiazione non ionizzante del campo magnetico (MF) è un tipo di radiazione elettromagnetica proveniente da telefoni cellulari, linee elettriche e altri dispositivi wireless. Si pensa da molto tempo che siano un pericolo per la salute, con danni genetici e cancro, e altri dei presunti rischi per la salute. Tuttavia, una squadra della Kaiser Permanente Division of Research  ha scoperto un'altra esposizione, finora trascurata: hanno scoperto che l'esposizione alle radiazioni MF può aumentare il rischio di aborti di quasi il 50%.

Come riportato da DailyMail.co.uk , i ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver reclutato 913 donne in stato  di gravidanza a San Francisco. Le partecipanti erano in diverse fasi della gravidanza, e alcune di loro avevano sofferto almeno un aborto in passato. Tutte le donne sono state dotate di contatori EMDEX Lite da tenere per 24 ore al fine di misurare la loro esposizione media giornaliera alle radiazioni MF. In seguito, i ricercatori hanno tenuto traccia dei risultati della gravidanza delle partecipanti.

I ricercatori hanno scoperto che: le donne che hanno avuto la più alta esposizione alle radiazioni MF hanno avuto un rischio maggiore di aborto maggiore del 48% rispetto a quelle che hanno avuto una esposizione minima. Le donne che erano state esposte a maggiore esposizione delle radiazioni MF, oltre il 24,2% ha avuto un aborto spontaneo. Al contrario, anche il 10,4% delle donne con esposizione più bassa ha attraversato lo stesso calvario. I ricercatori hanno aggiunto che il rischio di aborto spontaneo era presente indipendentemente dal fatto che si fosse verificato un aborto in precedenza.

Sebbene il team non sia stato in grado di specificare le esatte fonti di emissione delle radiazioni MF, hanno dichiarato che le linee elettriche e le apparecchiature generano basse frequenze mentre i telefoni cellulari e le reti di smart-meter ne emettono quantità maggiori. Inoltre, ritengono che le loro scoperte evidenziano la necessità di ulteriori indagini sui potenziali problemi di salute che derivano dalla tecnologia. (Correlato: Il medico avvisa che le tecnologie wireless rappresentano la maggiore minaccia per la salute moderna .)

"Vogliamo davvero che le persone inizino a ripensare all'ipotesi che l'esposizione ai campi magnetici sia sicura. Abbiamo bisogno di più ricerca perché tutti sono esposti, compresi i soggetti geneticamente vulnerabili e i feti ", ha detto a Reuters.com l' autore dello studio principale Dr. De-Kun Li . "Spero che questo studio ci induca a ripensare che l'esposizione alle radiazioni non ionizzanti del campo magnetico sia sicura o non abbia rischi per la salute. Questo è certamente qualcosa che non dobbiamo assolutamente ignorare. "

Joel Moskowitz, direttore del Center for Family e Community Health dell'Università della California, Berkeley  non affiliato allo studio, ha dichiarato che i risultati si aggiungono alla precedente ricerca sui rischi di gravidanza dell'esposizione elettromagnetica. "Le donne incinte e le coppie che cercano di concepire bambini dovrebbero ridurre al minimo la loro esposizione ai campi elettromagnetici prodotti da elettrodomestici e dispositivi wireless, compresi i telefoni cellulari", ha detto Moskowitz.


Come ridurre al minimo l'esposizione alle radiazioni MF

Le donne incinte possono prendere numerose misure per proteggersi dalle radiazioni MF, tra cui:
  • Spegnere il Wi-Fi quando non viene utilizzato, ad esempio durante il sonno.
  • Evitare di posizionare i cellulari vicino all'addome e riporli nelle tasche dei vestiti.
  • Passaggio dei cellulari alla modalità aereo quando non in uso.
  • Fare brevi le chiamate telefoniche e utilizzare l'opzione vivavoce.
  • Ridurre l'utilizzo di apparecchi e dispositivi che emettono radiazioni MF, in particolare quelli presenti nelle automobili.

La chiave per ridurre le possibilità di esposizione alle radiazioni MF si trova principalmente nel raggio d'azione. Come ha spiegato il Dr. Li, "Se qualcuno è veramente preoccupato, la distanza vi è sicuramente amica. State lontani dalla fonte di emissione. Non dovete stare vicino al forno a microonde, non dovete guardarvi dentro, non serve a nulla. "


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Per rimanere aggiornati sulle notizie riguardanti le radiazioni, o per leggere ulteriori studi relativi ad esse, visitate Radiation.news .


Fonti

https://www.naturalnews.com/2018-07-17-radiation-from-wi-fi-and-cellphones-increases-pregnant-womens-risk

DailyMail.co.uk

Reuters.com

https://www.emfanalysis.com/wp-content/uploads/2015/07/Effects-of-2.4-GHz-WiFi-on-microRNA-Brain-Tissue.pdf




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SIRIA: LE UNITÀ DELLE "NAZIONI UNITE " TORNANO SUL CONFINE DELLE ALTURE DEL GOLAN OCCUPATE DA ISRAELE AL VALICO DI AL-QUNEITRA


SIRIA: LE UNITÀ DELLE  "NAZIONI UNITE " TORNANO SUL CONFINE DELLE ALTURE DEL GOLAN OCCUPATE DA ISRAELE AL VALICO DI AL-QUNEITRA

South Front
Sa Defenza 



Il 2 agosto, un'unità delle Nazioni Unite Disengagement Observer Force (UNDOF) è stata ridistribuita nel valico di al-Quneitra tra la Siria meridionale e le Alture del Golan occupate da Israele, secondo le fonti filo-governative siriane.




Fonti locali hanno riferito che la polizia militare russa ha scortato l'UNDOF durante il processo di riassegnazione del controllo dei confini. Le fonti hanno aggiunto che il governatorato di Damasco e le Nazioni Unite lavoreranno insieme per riabilitare in valico e riaprirlo il prima possibile.

La il confine al valico di Al-Quneitra è l'unico ingresso tra il territorio della Siria e le alture del Golan. Prima della guerra, migliaia di residenti delle Alture del Golan ogni anno  entravano in Siria per studiare o lavorare attraverso il valico.

Il 27 agosto 2014, il Free Syrian Army (FSA) e il Fronte al-Nusra affiliato ad al-Qaeda [ora noto come Hay'at Tahrir al-Sham] hanno occupato il valicoa dopo un rapido attacco contro l'SAA (esercito siriano) e l'UNDOF.

La ridistribuzione dell'UNDOF nel valico di al-Quneitra fa parte dell'accordo del cessate il fuoco del 1974 tra Israele e Siria. Negli ultimi mesi diversi alti funzionari israeliani hanno chiesto la reimplementazione dell'accordo, che è caduto a causa del conflitto siriano.

LE TRUPPE RUSSE, SIRIANE E FORZE DELL'ONU NELLA ZONA ALTURE DEL GOLAN 

Il 2 agosto, un'unità della United Nations Disengagement Observer Force (UNDOF) si dispiegano nel passaggio di al-Quneitra tra le forze siriane e le alture del Golan occupate da Israele nella Siria sud-occidentale. L'unità UNDOF sono state scortate da truppe russe e siriane. 














http://sadefenza.blogspot.com/2018/08/le-unita-delle-nazioni-unite-tornano.html


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mercoledì 1 agosto 2018

L'Ucraina Assume Cecchini Donne Mercenarie Dalla Polonia

L'Ucraina Assume Cecchini Donne Mercenarie  Dalla Polonia

Le "Valchirie" saranno sparpagliate lungo il fronte orientale delle repubbliche popolari del Lugansk e Donbass.


Tom Winter
Novorosinform

Sa Defenza 


Il comando ucraino ha inviato cecchini mercenari polacche ai confini del LNR
Il comando ucraino ha trasferito una divisione di donne-cecchini polacchi sulla linea di delimitazione nella zona della cosiddetta "Operazione delle forze congiunte" ("OOS"). Lo ha riferito il tenente colonnello Andrei Marochko, rappresentante ufficiale della Milizia popolare della Repubblica popolare di Lugansk.
"Una divisione femminile di cecchini professionisti, le cosiddette " Valchirie ", di una compagnia privata militare polacca (PMC), è arrivata nella zona OOS. L'unità sarà distribuita lungo la linea di contatto per sparare sui nostri difensori ", ha affermato
"Parallelamente a questo, le competizioni di cecchini da unità situate sulla linea di contatto di combattimento erano detenute dal gruppo operativo-tactical grouping (OTG) Sever . Gli assassini più spietati si iscriveranno alle lezioni con istruttori stranieri. Le lezioni si svolgeranno tra agosto e settembre di quest'anno ", ha aggiunto il tenente colonnello.
Ricordiamo inoltre che il 17 luglio è stato riferito che la Francia equipaggerà le truppe ucraine con complessi per la rilevazione dei cecchini.

Attrezzo per rilevare i cecchini, dalla Francia
Il 6 luglio si è saputo che Kiev aveva formato quattro distaccamenti combinati di cecchino per le provocatorie sparatorie contro il Donbass.

Questa notizia ha un precedente: l'anno scorso erano donne cecchini dei Paesi baltici, schierate a Luganskaya Stanislava:

Un gruppo di donne cecchini dei Paesi baltici è arrivato nel villaggio di Valuiskoye nel distretto occupato Stanichno-Lugansky del LPR. I mercenari si stabilirono in una delle case private. Questo è stato segnalato alla hotline del Ministero degli Affari Interni della Repubblica Popolare di Lugansk da un membro della polizia ucraina, secondo il centro stampa del Ministero degli Interni della LPR.
"Il 4 giugno, un membro dello staff di uno dei dipartimenti distrettuali del cosiddetto" Istituto Statale per l'Ucraina regione di Lugansk "chiamò una hotline del MVD LPR, che fu temporaneamente distaccato per il servizio nell'area di Stanitsa Luganska ya. L'uomo disse che una divisione di donne cecchini era arrivata a Valuiskoye. Tutti i componenti erano cittadine dei paesi baltici e vivono nella stessa casa nella zona di Pogorelovka. "
Si noti che nella primavera del 2017 alcuni gruppi di donne cecchini  provenienti dagli Stati baltici sono stati avvistati nel LPR.

Nella primavera del 2017, il servizio di intelligence DPR ha riferito che una divisione di Streghe è arrivata nel distretto di Artemovsk, ed è gestito dai nazisti di "Pravi Sector" (un'organizzazione estremista bandita in Russia). -  La struttura dell'unità include un gruppo femminile di cecchini.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/08/lucraina-assume-cecchini-donne.html

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SCOPERTO ENORME OGGETTO NON IDENTIFICATO NEL MAR EGEO VICINO ALLA COSTA DELLA GRECIA

SCOPERTO ENORME OGGETTO NON IDENTIFICATO NEL MAR EGEO VICINO ALLA COSTA DELLA GRECIA

Google Earth:  enorme oggetto non identificato scoperto vicino Salonicco

wikistrike.com
SA DEFENZA 





Google consente regolarmente agli utenti di scoprire in varie parti del mondo delle stranezze, in questo caso abbiamo un oggetto insolito con vestigia ancora sconosciute. Uno strano oggetto di forma tonda negli abissi del mar Egeo nei pressi della costa della Grecia,  è stato scoperto con Google Earth e nessuno sembra avere idea delle sue origini!

Mentre scrutava parte della Grecia, un utente di Google Earth è rimasto sorpreso di trovare una struttura rotonda situata a sud di Salonicco, nel Mar Egeo.

Ha condiviso la sua scoperta sul sito disclose.tv, raccontando in un video che l'oggetto misura circa 67 metri di lunghezza secondo le sue stime




L'oggetto può essere trovato alle coordinate 40 ° 27'4.62 "22 ° 51'39.78" nel Mar Egeo, dice l'autore del video.

Naturalmente, non ci è voluto molto perché i fan della teoria della cospirazione iniziassero a credere che Google nascondesse altri segreti.
"È strano. Tutto intorno alla topografia sembra grezzo, profondo. Niente nella zona è come questo oggetto. Anche la sua forma sembra troppo simmetrica. C'è una porta a una certa distanza a nord. È forse collegato a questa struttura? " Scrive  un utente.
Tuttavia, molti frequentatori della rete credono che la struttura potrebbero essere i resti di un vulcano, mentre altri ritengono che potrebbero essere i resti di un monumento locale, come un faro.

Per il momento, non sono state fornite ulteriori  spiegazioni.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/08/scoperto-enorme-oggetto-non.html

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martedì 31 luglio 2018

Donald Trump si prepara a nazionalizzare la Federal Reserve levandola dal controllo dei "Rothschild"

Donald Trump si prepara a nazionalizzare la Federal Reserve levandola dal controllo dei "Rothschild" 

Il Presidente sta per rimuovere i regolamenti paralizzanti 

Daniel Newton 

 Il presidente Donald Trump ha fatto delle mosse per ottenere il pieno controllo della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild al fine di rimuovere le paralizzanti normative che sostengono il paese da così tanti anni. 

 La Federal Reserve è stata una palla al piede del pubblico americano, creando debito e severi regolamenti sulla nazione.

Trump sostiene che l'aumento dei tassi di interesse della Federal Reserve e il rallentamento della crescita dell'offerta di moneta stanno ostacolando la crescita dell'economia americana.



Secondo CNBC : Dopo che questi due sono stati messi sul tavolo della Fed, il presidente ne nominerà altri due per seguirli.

In sostanza, è possibile che sei dei sette membri del Consiglio saranno messi in atto da Trump.

Il Federal Open Market Committee ha 12 membri e stabilisce la politica monetaria della nazione.

Sette su 12 sono membri del consiglio di amministrazione. Altri cinque sono i presidenti delle banche distrettuali della Federal Reserve.

A parte il capo della banca della Fed a New York, che è stato nominato dal presidente, gli altri quattro possono assumere le loro posizioni solo come presidenti delle banche distrettuali se il consiglio di Washington accetta le assunzioni.

Uno di questi, il presidente della Fed Bank a Minneapolis, Neel Kashkari, sta già discutendo per nessun ulteriore aumento dei tassi.In seguito al passaggio del Dodd Frank Act nel luglio 2010, alla FED fu dato un enorme potere di regolamentare il settore bancario.

Si è mosso rapidamente per implementare una serie di nuove regole. La Fed ha istituito un sistema che penalizzerebbe le banche che non hanno rispettato le nuove regole.

Queste regole includevano stabilire limiti per quanto grande potesse essere una singola banca; quanti soldi le banche hanno dovuto investire in fondi fed e Treasurys come percentuale delle loro attività; quali prestiti erano desiderabili e quali no? Dove le banche dovevano ottenere il loro finanziamento e molte, molte, più fino a comprendere quanto una banca potesse pagare i suoi investitori in dividendi.



Queste regole hanno significativamente rallentato gli investimenti bancari nell'economia (the Volcker Rule) e hanno avuto un effetto paralizzante sui prestiti bancari nei mercati immobiliari (anche altre agenzie hanno avuto un impatto qui).

Pertanto, tra tutte le agenzie governative la Fed è stata probabilmente la più restrittiva. Il presidente si è già mosso per correggere questi eccessi mettendo in atto un nuovo Governatore della Fed (Randal Quarles) per regolamentare il settore bancario.

Tre, uccide la crescita economica

Nel secondo trimestre del 2018, la crescita dell'offerta di moneta destagionalizzata (M2) è stata pari a zero. Esatto, l'offerta di moneta non è cresciuta affatto.

Questo perché la Fed sta riducendo il suo bilancio alla fine di $ 50 miliardi al mese. Inoltre, la Fed ha alzato i tassi di interesse sette volte dal quarto trimestre del 2015. Presumibilmente ci sono altri cinque aumenti dei tassi in arrivo.

Questa è la politica monetaria più rigida da quando Paul Volcker ha diretto l'istituzione a metà degli anni '80. Si ricorderà che le sue politiche hanno portato a recessioni consecutive. L'attuale politica monetaria della Fed è in  diretto conflitto con gli obiettivi economici del presidente.

Inoltre, il Tesoro stima che pagherà $ 415 miliardi di interessi sul debito federale in questo anno fiscale.Una stima migliore potrebbe essere di $ 450 miliardi se i tassi continuano a salire. 

Ci sono molti ponti e gallerie e lavori che potrebbero essere creati con questi soldi.

Poi c'è l'inflazione. È probabile che aumenti se la Fed alleggerisce le sue politiche.

Se ciò accade, pagare il debito federale diventa più facile.

Su una nota meno desiderabile, i tassi di interesse più elevati abbassano i valori immobiliari. Tassi più bassi che stimolano l'inflazione aumentano i valori immobiliari.

Bottom Line 

Il presidente può e prenderà il controllo della Fed.

Può essere ricordato quando la legge è stata scritta creando la Federal Reserve, il segretario del Tesoro è stato designato come il capo della Federal Reserve. 

Stiamo per tornare a quell'era. Piaccia o no la Fed sta per essere politicizzata.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/07/donald-trump-si-prepara-prendere-la.html

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lunedì 30 luglio 2018

BENJAMIN FULFORD: Storia segreta del Mondo dal 2000 al 2018

BENJAMIN FULFORD: Storia segreta del Mondo dal 2000 al 2018

Benjamin Fulford
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Il posto migliore per iniziare sono le elezioni degli Stati Uniti, del 2000, che è stato un colpo di stato contro la democrazia americana che ha dato il via al quarto reich nazista guidato dal Fuhrer George Bush, Sr. Quell'elezione si giocava tra due fazioni del governo segreto occidentale:
Fazione 1-i nazisti, che volevano uccidere il 90% dell'umanità per "salvare l'ambiente";
Fazione 2: la fazione del riscaldamento globale, che ha affermato che ciò potrebbe essere ottenuto usando il "riscaldamento globale" come scusa per imporre una tassa sul carbonio e un governo mondiale.
Mentre ci prepariamo per quella che potrebbe essere l'ultima offensiva autunnale che finalmente rovescia la cabala della mafia del Khazariana, è un buon momento per guardare al quadro generale per capire perché una battaglia segreta per il pianeta Terra è imperversata in tutti questi anni.
I nazisti vinsero usando frodi, omicidi e minacce di morte per terrorizzare l'establishment statunitense e consegnare loro il potere. A questo sono seguiti tentativi molto concreti di volontà assassine nel voler eliminare il 90% dell'umanità. Il regime nazista di George Bush, Jr. iniziò a diffondere armi biologiche come la SARS, l'influenza aviaria , l'ebola, ecc. Con lo scopo di annientare la maggior parte dell'umanità. Allo stesso tempo, hanno creato crisi riducendo alla fame almeno 33 paesi pagando i contadini per coltivare "biocarburanti" anziché alimenti. È stato provato più volte la volontà di voler iniziare una guerra mondiale nucleare usando Iran, Siria, Corea del Nord e altri punti caldi. Questo è importante da ricordare e non può che essere ripetuto spesso: queste persone hanno cercato di uccidere Te e la tua famiglia, e stanno cercando ancora di farlo.

Inserire le società segrete asiatiche. 

Appreso dei piani nazisti, di voler eliminare il 90% dell'umanità, intercettando con successo le loro riunioni segrete, in particolare i raduni di Bohemian Grove. La diffusione della SARS - nel 2003,  un'arma biologica progettata specificamente per colpire solo gli asiatici - era il loro vero richiamo all'azione armata.


Alcuni dei partecipanti passati, del Bohemian Grove,  hanno incluso: 


  • Ronald Reagan
  • Richard Nixon
  • George HW Bush
  • George W. Bush
  • Alan Greenspan
  • Dwight D. Eisenhower
  • Robert Novak
  • Arnold Schwarzenegger
  • Dick Cheney
https://sadefenza.wordpress.com/2018/07/25/infiltrati-tra-i-bohemian-grove-dove-le-elite-tracciano-il-dominio-globale/

Questi episodi hanno portato una frattura tra gruppi de malavita dell'Asia orientale e gruppi di malaffare che si occupano di eroina e anfetamina con gli ex alleati nazisti che si occupano di cocaina e marijuana. I nazisti, tuttavia, anticiparono questa interruzione spostando le loro operazioni di eroina dall'Asia orientale (triangolo d'oro) all'Afghanistan nel 2001-2002.

I nazisti,  hanno descritto nel loro rapporto un "Progetto per il nuovo secolo americano", hanno anche tentato di consolidare il loro controllo sul mondo sequestrando i giacimenti petroliferi dell'Iraq e dell'Asia centrale. Usando la minaccia di tagliare i rifornimenti di petrolio per tenere l'Asia sotto controllo.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/07/liran-in-caso-di-attacco-usa-promette.html

Gli asiatici minacciarono di assassinare i vertici del governo segreto occidentale. In particolare, hanno preso di mira le persone che erano membri di tutti e tre i seguenti gruppi: i Bilderberger (cabalisti europei), il Council on Foreign Relations (cabalisti americani) e la Trilateral Commission (i quisling giapponesi e i loro padroni).

Gli asiatici cercarono alleati, anche tra gli occidentali, contro i nazisti. Hanno notato che una fazione occidentale aveva combattuto disperatamente per smascherare e far deragliare i piani genocidi dei nazisti. Questo può essere visto, per esempio, in un episodio del 1997 dei cortoon "I Simpson" che mostra un libro intitolato " Curious George e Ebola Virus . Il titolo " Curioso George ...", naturalmente, si riferisce a George Bush, Sr.

Secondo i teorici della cospirazione di Internet, un episodio del 1997 della 9° stagione del popolare cartone animato, Marge cerca di convincere a Bart malato a leggere " Il Curioso George e il Virus Ebola"






http://www.dailymail.co.uk/news/article-2786966/How-The-Simpsons-predicted-US-Ebola-outbreak-1997-Episode -Visualizzare-Marge-offerta-malato-Bart-children-s-book-Curious-George-Ebola-Virus.html

C'era anche il giornalista della BBC di fronte al World Trade Center Building 7 ancora intatto, mentre affermava al contrario che era crollato. 



https://www.youtube.com/watch?v=677i43QfYpQ

Gli asiatici fondarono un gruppo di alleati occidentali che divenne la cosiddetta White Dragon Society (WDS). Questo gruppo comprende persone di alto livello nel Pentagono, la CIA, l'FSB russo, la famiglia reale britannica, la massoneria, la Loggia P2 Vaticana , ecc.

Questo gruppo ha tentato di mandare in bancarotta gli Stati Uniti nel 2008 con lo shock Lehman progettato come un modo da far fallire il Deep State USA, la mafia del Khazariana negli Stati Uniti. Gli americani hanno detto che non erano più in grado di comprare merci a credito dal resto del mondo. Ecco perché il deficit commerciale degli Stati Uniti è passato da oltre 696 miliardi di dollari nel 2008 a 381 miliardi di dollari nel 2009 dopo lo shock di Lehman.


https://tradingeconomics.com/united-states/balance-of-trade

Il tentativo di far fare bancarotta, al Deep State USA, sarebbe anche riuscito, tranne il fatto che gli Stati Uniti costrinsero gli stati mediorientali a tagliare il prezzo del petrolio che vendevano agli Stati Uniti, mentre i cinesi furono ingannati nel sostenere e finanziare l'agente "comunistaBarack Obama e  il suo regime. Solo per rendersi conto, più tardi, che era schiavo dei Bush / Clinton / Rockefeller.

Sempre in quel periodo, in una serie di episodi mai rivelati al pubblico,  lettere manoscritte furono inviate dal WDS al Politburo cinese, al Vaticano e alla monarchia britannica dove si chiedeva il loro aiuto per fermare la fazione genocida. Il risultato fu la rimozione di Pope Maledict (Benedetto XVI) e l'abdicazione della regina dei Paesi Bassi, il re di Spagna, il re del Belgio, ecc. Questo fu l'inizio di un'epurazione dei governi occidentali che si è diffusa  sempre più.

Un altro segno visibile del cambiamento è stata la decisione di Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Svizzera, ecc. Di aderire all'AIIB guidata dalla Cina. A seguito di queste lettere, il comitato dei 300 membri di diritto europeo ha anche autorizzato l'esborso di oltre $ 5 trilioni per il piano infrastrutturale cinese OBOR.

L'altro risultato visibile è stato la firma di 195 stati-nazione degli Accordi di Parigi nel dicembre del 2015. La fazione del Global Warming ha pensato che questa fosse la vittoria totale della loro fazione.

Tuttavia, a questo punto gli gnostici Illuminati e membri della famiglia Rothschild formarono un'insolita alleanza per assicurare l'elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti. Così, l'8 novembre 2016, il segretario di stato americano John Kerry è stato convocato in una base fuori dalla rete in Antartide ed è stato informato che Hillary Clinton (Rockefeller) non sarebbe stata eletta presidente degli Stati Uniti. Inoltre, in quella notte elettorale, ci furono battaglie tra le Forze Speciali nella gigantesca base sotterranea sotto l'aeroporto internazionale di Denver che permise ai sostenitori militari USA di Trump di portare via le macchine elettorali da usare per far rubare le elezioni da Hillary.

Era la prima volta dall'elezione del presidente Ronald Reagan negli anni '80 che la presidenza degli Stati Uniti cadeva dalle mani , persa, della famiglia criminale Clinton / Bush / Rockefeller.

Il risultato fu che la fazione genocida all'interno del complesso militare-industriale statunitense fu sostituita dal gruppo "America First". Questo gruppo sta ora combattendo a tutto campo contro la fazione del Global Warming (riscaldamento globale). Ecco perché Trump ha annunciato che gli Stati Uniti stavano lasciando gli Accordi di Parigi.

I negoziati segreti tra l'esercito americano e la Russia si sono svolti  prima delle elezioni di Trump, secondo una fonte coinvolta in questi negoziati. Di conseguenza, fu raggiunto un accordo segreto in cui i russi avrebbero ricevuto un'influenza enormemente maggiore sull'Europa occidentale e sul Medio Oriente a ovest del fiume Eufrate. L'obiettivo era di offrire fondamentalmente l'Europa ai russi, in cambio di un'alleanza militare tra la Russia e gli Stati Uniti per contrastare la Cina, secondo le fonti coinvolte in questi negoziati.

Tuttavia, i russi sono pienamente consapevoli del fatto che detengono il voto decisivo, e prevedono di usarlo per creare un sistema mondiale più equo e multipolare, secondo le fonti del FSB russo. Hanno anche imparato dall'esperienza a non fidarsi degli americani, perché hanno sempre una storia da raccontare ai partner negoziali, cioè quello che vogliono sentirsi dire,  per poi tradirli in seguito, fanno notare le fonti.

Quest'autunno ci saranno più negoziati che coinvolgono le società segrete asiatiche, i russi e il complesso militare-industriale statunitense. L'obiettivo sarà quello di forzare l'ultima resa della mafia Khazariana. Ci saranno negoziati, per un'alternativa agli Accordi di Parigi , un modo di riorganizzare l'autorità decisionale per il mondo finanziario e riflettere la realtà attuale.

Affinché la riorganizzazione abbia successo, il paese chiave che ora deve essere incluso è l'India. L'India ha una popolazione approssimativamente uguale a quella della Cina (1,34 miliardi contro 1,41 miliardi) ma molto più giovane. Secondo Wikipedia, "Più del 50% della popolazione indiana ha meno di 25 anni. Al contrario, meno del 25% della popolazione cinese ha meno di 25 anni." Quindi, mentre la popolazione cinese sta invecchiando rapidamente e presto inizierà a ridursi , L'India è giovane e in crescita.

Inoltre, sotto il primo ministro Narendra Modi, l'India ha ora una gestione economica competente e sta vivendo una rapida crescita economica. Chiaramente, quindi, l'importanza dell'India sta aumentando e potrebbe rivaleggiare e forse superare quella della Cina se continuano le tendenze attuali.

Tuttavia, gli Accordi di Parigi - che si pensava riguardassero le emissioni di anidride carbonica in realtà era il controllo percentuale del sistema finanziario - hanno dato il 29,4% dei diritti di voto alla Cina e solo il 6,8% all'India. Se si guarda a questo, non c'è da meravigliarsi che l'India si senta un po 'scocciata ed è riluttante a cedere un ruolo finanziario mondiale dominante alla Cina o partecipare al suo progetto OBOR incentrato sulla Cina. Ovviamente, qualsiasi accordo su una nuova divisione economica mondiale dei diritti di voto dovrà fare meglio per l'India di quanto ha fatto la gestione degli accordi di Parigi.

Ecco perché ora ci sono negoziati segreti che mirano ad offrire all'India un ruolo mondiale che riflette più da vicino la sua realtà economica e demografica. Se questi colloqui andranno bene, l'annuncio tanto atteso di un nuovo sistema finanziario mondiale potrebbe finalmente diventare possibile. Siamo riluttanti nel dare date specifiche, ma se i negoziati autunnali andranno bene, una sorta di annuncio è possibile nel 2019 o nel 2020.

http://sadefenza.blogspot.com/2018/07/benjamin-fulford-storia-segreta-del.html

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