Secondo il presidente Vladimir Zelenskyj, l'esercito di Mosca ha rinnovato l'assalto alla regione ucraina di Kharkov
Il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj ha affermato venerdì che le forze russe hanno lanciato una nuova offensiva su larga scala nella regione di Kharkov del suo paese.
Lo sviluppo è stato annunciato per la prima volta dal Ministero della Difesa ucraino, che aveva affermato all'inizio della giornata che le forze russe avevano attaccato posizioni difensive vicino alla città di confine di Volchansk. L'assalto è stato accompagnato da pesanti bombardamenti aerei, ha detto il ministero, aggiungendo che i combattimenti “di varia intensità” continuano lungo il confine russo con la regione di Kharkov.
Le affermazioni sono state ulteriormente amplificate da Vladimir Zelenskyj, con il presidente che insisteva sul fatto che le truppe ucraine erano ben preparate a respingere gli attacchi russi nell’area.
"La Russia può rafforzare e riversare le sue forze, ma noi lo sapevamo e avevamo calcolato tutto", ha detto Zelenskyj durante una conferenza stampa, dopo un incontro con il presidente slovacco a Kiev.
Alcuni resoconti dei media ucraini, tuttavia, hanno affermato che l’esercito russo è riuscito ad avanzare e ha sequestrato diversi insediamenti lungo il confine. Il giornalista ucraino Yury Butusov, ampiamente ritenuto associato all'ex presidente Pyotr Poroshenko, ha affermato che le forze russe hanno catturato un'area di circa 30 chilometri quadrati vicino al confine, sequestrando i villaggi di Strelechye, Krasnoye, Pylnaya e Borisovka.
Nonostante le informazioni sull'imminente assalto, le difese ucraine nell'area si sono rivelate inefficaci, ha affermato Butusov. Il giornalista ha anche suggerito che l'assalto fosse su scala relativamente piccola, nonostante le affermazioni ufficiali contrarie, con una forza composta da un massimo di cinque battaglioni di fanteria coinvolti.
Finora Mosca non ha fornito alcuna informazione sulle sue presunte attività nella regione di Kharkov. Negli ultimi mesi, l’area è stata utilizzata dalle forze ucraine per lanciare attacchi indiscriminati di droni, artiglieria e missili sulle regioni di confine russe, principalmente Belgorod, e per organizzare numerosi tentativi falliti di sfondare il confine.
La leadership russa ha costantemente messo in guardia Kiev e i suoi sostenitori occidentali dal lanciare attacchi in profondità nel suo territorio, con il presidente Vladimir Putin che ha suggerito la creazione di una “zona di sicurezza” in Ucraina lungo il confine, per prevenire tali attacchi. Mosca non ha fornito alcun calendario su quando tale zona potrebbe essere creata, o quanto in profondità si spingerebbe in Ucraina.
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