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giovedì 8 giugno 2023

BASTA CON QUESTA FALSA REPUBBLICA!

Platone
di Avv. Piergiorgio Rocco Lo Duca
È stato osservato che, secondo l’art. 261 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, il Ministro degli Interni (del regno !) “poteva” (non aveva l’obbligo di) dichiarare lo stato pandemico, e onestamente qui trovo l’art. 261 come "omissis", il testo, “consolidato” con le modifiche, è a pagamento !

E, comunque, e ove mai la norma di legge in parola non fosse stata abrogata, il ministro “avrebbe potuto” dichiarare e, invece, l’ha fatto il “governo della repubblica” (qui), ovvero, un “organo costituzionale” (qui), non senza, ma proprio, unitamente, al Ministro degli Interni (qui) che poteva ed ha dichiarato assieme agli altri Ministri (qui), e l’atto, del 31.1.2020, è firmato da Giuseppe Conte che lo presiedeva, anche con la relativa responsabilità, ex art. 95 cost., unitamente a quella collegiale degli altri ministri, ex art. 96 cost., e per gli eventuali reati commessi nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri, anche se cessati dalla carica, si procede con legge costituzionale n. 1/1989.
In sostanza, “la storia può cambiare soltanto” se si “distingua” tra “regno” e “apparente repubblica” !

mercoledì 16 maggio 2018

COMPRENDERE LA QUARTA TEORIA POLITICA DI DUGIN

COMPRENDERE LA QUARTA TEORIA POLITICA DI DUGIN

FRANCESCO MAROTTA
GEOPOLITICA
SA DEFENZA 






In questo scritto, vogliamo analizzare e provare a dare una chiave di lettura della “Quarta Teoria Politica” del filosofo e saggista Aleksandr Gel’evic Dugin. Non mancheranno degli spunti di riflessione come ha scritto lo stesso Dugin, trattasi di un “cantiere aperto”, accessibile a tutti ed in fase di osservazione e studio. Nella seconda edizione dell’opera, pubblicata da Nova Europa Edizioni il 1 novembre 2017, troviamo dei testi inediti e la Prefazione scritta dell’autore per il pubblico italiano. L'introduzione dell’editore a cura di Luca Siniscalco, invoglia a comprendere l’ispirazione ermeneutica di Dugin, i suoi studi antropologici, sociologici, filosofici, dell’economia, della geopolitica, delle civiltà e dei tempi in cui viviamo. Anche se non ci convince pienamente… Un primo doveroso e sentito ringraziamento va a Camilla Scarpa.

Metastoria e Quarta Teoria Politica


Il corso degli eventi storici che ha sancito la fine della Modernità e l’inizio della post-modernità, spesso viene interpretato quale fosse una linea retta che contempla un approccio riguardante il futuro mai improntato sull'avvenire, bensì su ciò che possiamo scorgere e che è di lì a poco a venire. La lettura del passato, viene mortificata dall'adorazione di uno e più periodi storici, quando nulla nella Storia si è mai riproposto in maniera identica. Simile ma non identica. Comprendere il presente è sempre più difficile, poiché viene intrappolato dalla fenomenologia del presentismo e da «La Cultura del narcisismo», divenendo pressappoco un oggetto inanimato del solipsismo del desiderio — qui, ora e subito — che va ad aggiungersi al condizionamento della futurologia contemporanea. A distanza di anni dal 9 novembre 1989, la data dell’abbattimento del Muro di Berlino, la convinzione di impiantare le tre ideologie moderne, il liberalismo, il comunismo ed il fascismo, all'interno di una attualità, che non dimentichiamolo è dominata esclusivamente dal neo-liberalismo, spinse Dugin ad elaborare La Quarta Teoria Politica, intensa come il superamento delle ideologie dell’epoca moderna. La sua volle essere — lo è tuttora — una critica ed uno sprono a trovare un'alternativa al liberalismo e alla globalizzazione, privi di una visione ideologica. Nonostante il perdurare del nichilismo capitalistico dove però, è ancora possibile scorgere un’alternativa a questa visione del mondo.


La Quarta Teoria Politica e il Dasein di Heidegger
Riprendendo giustamente quello che ha scritto Luca Siniscalco nella sua Introduzione, capire la visione del proprio mondo richiede un esercizio che pochi hanno voglia di intraprendere, per il motivo che implica Fare i conti con se stessi. E questo, ancor prima di osservare scrupolosamente il modello geopolitico unipolare guidato dagli Stati Uniti e dai loro alleati occidentali; l’esempio di quanto l’Occidente sia in grado di auto-produrre un americanismo automatico, nonostante il declino del soft power sia evidente ovunque, i meccanismi che regolano l’economia di mercato della globalizzazione, la «società depressiva» e lo sfascio dell’ideologia neo-liberale. Insomma, prima di porre una critica serrata al «Pensiero Unico», dobbiamo necessariamente rafforzare il processo di completamento con il proprio Sè attraverso ciò che non è l’Io, individuabile nell'Altro; ovvero, in quelle realtà che non siano parte completa e non vogliono sottostare al nichilismo post-moderno. Presenti, anche in Nord America, in America Latina, in Medio Oriente, in Europa, in Asia, ecc… A tal proposito, il professor Dugin pone l’attenzione su l’uomo in quanto Dasein — l’Esserci, o Essere Qui — di Heidegger, libero dall'individuo empirico e conscio della categoria ontologica. Suggerendoci, nella Quarta Teoria Politica, una netta distinzione dalle tre ideologie della Modernità in quanto «è pluralista» e «crede nella molteplicità e nella diversità dei Dasein di ogni cultura e civiltà», per la motivazione che ogni società possiede il proprio Dasein, malgrado la Concezione del mondo neoliberale continui ad anteporre l’individuo al posto dell’uomo.


La teoria di un inizio aperta ad ogni contributo
Se il Dasein riveste il ruolo di “soggetto” della Quarta Teoria Politica, ognuno può cimentarsi nelle riflessioni che ritiene opportune. Per quello che ci riguarda, siamo propensi a pensare che il Dispotismo senza frontiere e il nuovo regime di libero scambio che cita in giudizio gli stati in tribunale, quando nei rari casi la Politica fa il proprio mestiere e fissa un argine alle de-regolamentazioni che gli impediscono di sfruttare al massimo gli investimenti a costo zero dai facili profitti, tutto sommato non sia poi così in crisi. Per riappropriarci della natura implicita del Politico che Dugin riprende dal filosofo Giorgio Agamben, il Politico o è verticale oppure non esiste, bisogna porre un occhio di riguardo al neo-liberalismo che pur di non scomparire, «orienta i suoi sforzi sulla forza di espandersi e contrarsi a seconda dell’utilizzo degli spazi perfino temporali, volgendo lo sguardo avanti e rifacendosi al passato». Ma contemporaneamente anche al Capitalismo, il quale pur di aumentare la sostenibilità del profitto, favorisce la dialettica dell’illimitatezza per giustificare ogni nefandezza possibile ed inimmaginabile. In breve, dobbiamo considerare l’ideologia liberale e del Progresso, la pastoia dottrinale di cui si serve il Capitalismo post-moderno e non il contrario.


La filosofia politica della Quarta Teoria Politica
Addentrandoci nel pensiero di Dugin, è possibile intravedere l’essenza della metapolitica che racchiude in sé le cose al di fuori della politica, al suo interno, nell'ambito dell’antropologia politica, diventando fonte di ispirazione per la Politica. Evidenziando, l’esistenza di un asse orizzontale della governance «che ha cancellato il nostro patrimonio di riferimenti politici per sostituirli con i termini tendenziosi del management» cui si contrappone un asse verticale dal basso verso l’alto, del popolo contro le élite. La Quarta Teoria Politica, intravede le storture dei «politici diventati biopolitici» e della Politica che da qualsiasi parte la si guardi, da destra come da sinistra, riflette le principali declinazioni del liberalismo politico. Ma soprattutto, vuole anche indicare che esiste un altro modo di intendere la Politica che esula dall'utilitarismo, dalla metodologia del “coaching” politico, della gestione-azienda e dell'economizzazione amministrativa della Politica. È un dato di fatto che il ritornello dell’ideologia dei diritti umani che impone un egualitarismo totalizzante senza riconoscere le differenze, convince sempre meno. Il mondo, contrariamente a quello che ha scritto Dugin, non si appresta ad assistere all'imminente Apocalisse e tanto meno, la post-modernità non somiglia al “regno dell’Anticristo”. Piuttosto…


Capire il momento storico che non è un continuum
Tralasciando l’ambito teologico, la comparsa del deismo, dell’ateismo e del materialismo delle «società monoteiste che erano influenzate dal razionalismo» citati da Dugin, dobbiamo fare un ulteriore ragionamento. Per comprendere a pieno la società della post-modernità, dobbiamo pensare ad una forma di liquidità quasi onnicomprensiva. Al giorno d’oggi, sono davvero pochi i popoli che riescono a sottrarsi da una governance in cui è mentalizzata nel profondo, l’idea che la società sia un qualcosa di diverso dal mercato (dal latino. sociětas -atis, der. di socius «socio»), senza rispettarne alla lettera il significato etimologico. Il dibattito verte sul tipo di «Comunicazione Emozionale» che intercorre tra la governance e la società: l’uomo non è più il bersaglio della programmazione della coscienza di un mercato, oppure, un consumatore famelico come negli anni ‘90. Da inizio secolo, è entrato a pieno titolo nel processo di produttività accelerata della logica della merce come fruitore non più subordinato. Questa mentalità è diffusa in ogni affranto delle società: trattasi ormai di un automatismo rispondente alle consuetudini umane. Il primo nemico è la società in quanto tale, e, la sua forma mentis non è circoscritta, al solo Occidente. Ed è per questa ragione, come ha scritto Dugin, dobbiamo fare il massimo sforzo per costruire «un’ontologia fondamentale e lo studio dell’Essere», lasciatici in eredità da Heidegger. Nell'insieme, trattasi di una congiuntura che non è irreversibile ma temporale. Sta solo a noi capire il «momento», facendo il possibile per sancire la fine.


Il concetto degli spazi e della geografia
Dal mondo unipolare a guida americana e occidentale, in realtà qualcosa è cambiato. Innanzitutto, abbiamo davanti ai nostri occhi un assetto internazionale sempre più multipolare, rappresentato in prevalenza dalle alleanze di Europa, Russia, Stati Uniti, Cina-India, Centro-Sud America, Giappone e Corea. La guida unica, quella del blocco dei Paesi aderenti al Patto Atlantico e l’intera civiltà occidentale che sotto la guida degli Stati Uniti diedero il via al mercato economico globale, sono costretti a rivedere i loro piani. Nel saggio che vi proponiamo e che molti di voi avranno già letto, emerge il configurarsi del Nomos della terra di smithiana memoria. Le potenze di mare, difensori della globalizzazione e della “Modernità liquidità”, si confrontano con un ritrovato senso di «Spazio» e le derivazioni del Nomos della terra, riaffiorano: la spinta primigenia del legame smarrito fra Ordnung e Ortung, dello stabilire un ordine, di ubicarlo e localizzarlo hanno rivitalizzato l’arcaica pulsione dell’occupazione del suolo. La Geografia dei luoghi, andata continuamente scemando per via dell’impossibilità di definire delle coordinate spaziali nell'epoca della globalizzazione, torna ad essere di primaria importanza. E con lei, la nozione di ethnos: intesa come «una comunità caratterizzata da omogeneità di lingua, cultura, tradizioni e memorie storiche, stanziata tradizionalmente su un determinato territorio», composta da tutte le distinzioni del caso ma nell'insieme, con molte più cose in comune, all'Origine, di qualsiasi altre.


La Grande Europa è la sfida alla globalizzazione
In ultimo, per lasciare al lettore un ampio margine di considerazioni sulla Quarta Teoria Politica e sui tanti argomenti del saggio, quali sono: il simbolismo — interessante—, l'escatologia dell’esistenza —apprezzabile—, l'ermeneutica —notevole—, senza tergiversare sui richiami alchemici dell’Introduzione di Siniscalco —ultimamente, pare siano di gran moda— che troviamo azzardati, preferiamo occuparci d’altro. E lo stesso discorso, vale per le argomentazioni sullo « spirito dell'angelomorfismo» della Quarta Teoria Politica ed «il sesso del soggetto di questa come il sesso degli angeli», descritto da Dugin. Francamente, non capiamo cosa c’entri con l’antropologia politica e la Teoria in questione. Cosa ben diversa dai pensieri espressi su una “Grande Europa” che de-occidentalizzata e sempre meno soggetta ad essere la periferia della centralizzazione americana potrebbe riscattare una sua autonomia, politica e culturale. Volgendo lo sguardo «ai suoi vicini, a Occidente, a Oriente e a Sud» , purché recuperi una forma di polo e/o ente con una visione d’Impero: tornando a Carl Smith, alla nozione di Grossraum degli «spazi» e delle regioni. Per concludere, pensando sia pertinente, quello che abbiamo scritto in “Il mondo multipolare e l’Italia dei giocolieri”: «I piccoli stati che si impegnano in un protezionismo sono ammirevoli ma, pressoché inefficaci nel neutralizzare le spire della globalizzazione, sono messi dinanzi ad una scelta: come ha scritto giustamente Alain de Benoist, essere una parte attiva di «spazi ampi “omogenei”, costituendo altrettanti poli politici, economici e civili», cioè della stessa natura e affini, oppure scegliere di continuare ad adattarsi agli eventi». Possiamo dire che è un nodo focale, parecchio importante, della Quarta Teoria Politica. Buona Lettura

http://sadefenza.blogspot.it/2018/05/comprendere-la-quarta-teoria-politica.html


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lunedì 25 maggio 2020

BENJAMIN FULFORD: Fallisce il Golpe 'COVID-19' della Mafia Khazariana, Bill Gates è un Morto che Cammina

BENJAMIN FULFORD: Fallisce il Golpe 'COVID-19' della Mafia Khazariana, Bill Gates è un Morto che Cammina

Benjamin Fulford
Sa Defenza 


il Papa Nero Adolfo Nicolas con Papa Bergoglio

La presa del potere della mafia khazariana tramite la finta pandemia di COVID 19 è fallita in modo spettacolare e ora inizia la vendetta, dicono fonti del Pentagono e della società segreta asiatica. I Cappelli Bianchi hanno iniziato un'immediata offensiva uccidendo il leader militare gesuita e Papa Nero Adolfo Nicolas, affermano fonti della White Dragon Society. La morte di Nicolas ha aperto la strada alla liberazione del Giappone. Questo viene seguito dalla liberazione della Germania. Solo così sarà possibile liberare gli Stati Uniti e quindi il pianeta Terra.

Cominciamo con la morte il 20 maggio del Papa Nero. Nicolas, sebbene apparentemente un bravo ragazzo, era a capo di un'organizzazione che aveva pianificato e portato a termine l'attacco di omicidio di massa di Fukushima del 2011 al Giappone. Sebbene il suo predecessore Peter Hans Kolvenbach fosse incaricato di tale operazione, Nicolas non l'ha ammesso, si è scusato e ha fatto ammenda per questo crimine di guerra.

La sua morte ha aperto la strada al cambio di regime in Giappone perché era il comandante principale del Center for Strategic and International Studies (CSIS) che attualmente gestisce questo paese. Il giorno dopo la morte di Nicolas, Hiromu Kurokawa, capo della procura di Tokyo, è stato costretto a dimettersi per uno "scandalo sul gioco d'azzardo". 


https://sputniknews.com/asia/202005211079375994-tokyos-top-prosecutor-quits-over-gambling-scandal-reports/

Quindi, 662 avvocati e studiosi hanno presentato una denuncia penale contro il Primo Ministro Shinzo Abe alla Procura della Repubblica di Tokyo. 


http://www.asahi.com/ajw/articles/13392161

Inoltre, con Nicolas rimosso, si è finalmente aperta la strada per la presentazione della denuncia penale su Fukushima al Tribunale Penale Internazionale (CPI):
"Cari signori,
L'11 marzo 2011 il Giappone è stato attaccato per mezzo di bombe nucleari perforate nei fondali al largo della costa di Fukushima in Giappone, provocando almeno 15.899 morti.
Abbiamo più testimoni di questo atto di terrorismo. Questi includono:
 
L'agente australiano ANSUS Sasha Zaric, un informatore coinvolto nel contrabbando del dispositivo nucleare da 500 kilotoni utilizzato nell'attacco.
Un membro delle forze di autodifesa giapponesi che fu coinvolto nell'operazione tecnica di divisione dell'arma nucleare in 5 dispositivi più piccoli che furono perforati nel fondo del mare dalla nave di perforazione di acque profonde Chikyu. Attualmente è in custodia protettiva ma sarà reso disponibile per il processo.
Un altro testimone è Naoto Kan che era Primo Ministro del Giappone al momento dell'attacco. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha minacciato Kan con ulteriori attacchi il giorno dopo l'11 marzo 2011, a meno che il Giappone non consegnava le sue partecipazioni in valuta estera alla mafia khazariana.
L'NSA e le forze di autodifesa giapponesi registrano questa conversazione.  
Il primo ministro australiano Kevin Rudd può testimoniare che è stato rimosso dal potere dagli agenti del Federal Reserve Board statunitense quando ha cercato di avvertire dell'imminente attacco contro il Giappone.
Ci sono molti altri testimoni che possono dimostrare senza ombra di dubbio che lo tsunami e il disastro nucleare di Fukushima sono stati il ​​risultato di un attacco deliberato. 
Possiamo anche dimostrare che le seguenti persone sono state coinvolte nell'attacco (alcune sono decedute):
Peter Hans Kolvenbach, ex capo della Compagnia di Gesù. Kolvenbach è stato registrato dalla NSA come pretendente del credito per l'attacco.
Benjamin Netanyahu, Primo Ministro di Israele. Anche Netanyahu, come menzionato sopra, è stato registrato rivendicare la responsabilità dell'attacco.
Leo Zagami. Zagami dice che in un libro pubblicato in Giappone prima dell'11 marzo 2011 svela che la minaccia dell'attacco sarebbe avvenuta [da li a poco].
La compagnia di sicurezza israeliana Magna BSP,  ha installato una piccola arma nucleare nella centrale nucleare di Fukushima è stata avviata in coincidenza con l'attacco di armi nucleari sottomarine. L'allora governatore di Fukushima è tra i tanti che possono testimoniare il loro coinvolgimento.
Ci sono molti altri individui e organizzazioni coinvolti in questo attacco, ma riteniamo che le informazioni sopra riportate siano sufficienti per condurre un'indagine preliminare. 
Se l'ICC non riuscirà ad agire in merito, la White Dragon Society darà la caccia e ucciderà tutti i funzionari di corte coinvolti nella decisione di coprire questo enorme crimine di guerra. "
L'attuale presidente della CPI è Chile Eboe-Osuji . Se Osuji insieme agli altri due giudici di spicco, non riescono a presentare accuse di crimini di guerra relative a Fukushima, come capi della presunta più alta organizzazione giudiziaria del pianeta saranno colpevoli di coprire i crimini di guerra. I criminali di guerra sono soggetti alla giustizia militare sommaria, cioè alla pena di morte. È tempo che la CPI mostri che è più di una semplice istituzione occidentale che può perseguire legalmente solo i dittatori del terzo mondo. Controllate i giudici, questo è vero: Oh esegui ​​o Muori!

Questo è solo l'inizio della controffensiva. Ora guardate cosa c'è nell'archivio dell'assassino di massa Bill Gates e dei suoi colleghi criminali del cartello medico. Ecco una famosa foto segnaletica di Bill Gates quando è stato arrestato in gioventù.


La storia ufficiale dice che è stato arrestato per una violazione nel traffico. Tuttavia, fonti della CIA affermano che "La vera accusa è legata al fatto che Gates è stato trovato in auto sul sedile posteriore con un ragazzo minorenne in posizione compromettente. "

Ricordate questa notizia su un uomo che è stato arrestato nella tenuta di Bill Gates per porno con bambini? 


https://www.kiro7.com/news/man-arrested-bill-gates-estate-reportedly-trading-/43531857/

Fonti della CIA affermano che in realtà cercava di eliminare prove incriminanti Gates. Dicono che Gates sia coinvolto nella tortura e nell'uccisione di bambini al fine di raccogliere l'adrenocromo.

Gates è sopravvissuto di recente pagando una bustarella di $ 200 milioni alle triadi , una bustarella massiccia alla mafia per la sua protezione, secondo le società segrete asiatiche e la Loggia P3.  Tuttavia, i cappelli bianchi militari statunitensi non possono essere corrotti e ora stanno attivamente dando la caccia ai condannati Gates.

Bill e Melinda hanno già ucciso e mutilato centinaia di migliaia di persone attraverso vaccini contaminati. Date un'occhiata a questo momento del Dr. Stranamore Bill Gates in cui non può contenere la sua felicità al pensiero di iniettare OGM nella vena del braccio di un bambino: Dr.StrangeGates


Ora esaminiamo più in dettaglio esattamente ciò che è stato pianificato con il finto spettacolo e la finta pandemia COVID-19. Ora sappiamo che un'arma biologica è stata creata con l'intenzione di uccidere milioni di persone, ma l'immunità del gregge umano apparentemente l'ha resa impotente. Questo è il motivo per cui sono stati costretti a incolpare di morti naturali la maggior parte degli anziani con COVID-19.

Apprendiamo da diverse fonti di agenzie di intelligence, tra cui MI6, la loggia P3 e NSA, quale fosse il vero piano sinistro del Certificato di vaccinazione (Covid). Le fonti dicono che il piano era di iniettare la popolazione con microchip progettati per interagire con le onde elettromagnetiche 5G al fine di controllare le persone. Sembra inverosimile, ma la prova è travolgente. Tenete presente che Bill Gates ha ottenuto la sua fortuna dalla famiglia IBM Watson famosa per l'uso dei tatuaggi per rintracciare le vittime dell'olocausto.

Secondo i massoni della P3, a tutti i
700 membri del parlamento tedesco è stata inviata la prova orwelliana del piano di controllo sulla popolazione . I nostri lettori possono vederne un po come questo brevetto per una criptovaluta che funziona utilizzando sensori connessi alla rete collegati a "l'attività corporea rilevata dell'utente". 


https://patentscope2.wipo.int/search/en/detail.jsf?docId=WO2020060606&fbclid=IwAR01AjQNs5ow5WWY9577Takel84VOo90aAX0vJpVu47KD7yn5bi71FBOewE

I massoni cinesi in precedenza ci avevano detto che il governo cinese voleva monitorare dal vivo l'intera popolazione e dare loro un "punteggio di credito sociale", al fine di massimizzare il loro controllo. Il tentativo di Wuhan di portarlo al livello successivo usando il 5G è stato un chiaro disastro in stile Chernobyl. Fonti dell'NSA ora affermano che potrebbero essere morte fino a 20 milioni di persone.

I deputati tedeschi hanno anche dimostrato che i nodi di trasmissione 5G hanno lo scopo di controllare i sensori iniettati nelle persone. Di seguito puoi vedere un video di un tecnico di telecomunicazioni britannico scopre che l'apparecchiatura 5G che stava installando aveva scritto COVID-19

https://streamable.com/k5cxkb?fbclid=IwAR1waPVEFGY52fys_KlmE_ZlhCRpW6wXOLpSi_xEiw90u-i_xFKyjIkgf2s

Ora date un'altra occhiata a questa videoclip della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra e potete vedere la cosiddetta pandemia Coronavirus è stata pianificata più di 8 anni fa . 


https://crazzfiles.com/opening-ceremony-of-the-2012-london -olympics-used-predittiva-programmazione-to-show-us-il-prossimo-covid-19-plannedemic /

Questo tweet di Henry Makow mostra che la pianificazione probabilmente è andata molto più indietro:
"Il programma televisivo" Dead Zone "del 2003 menziona il virus corona, parla dell'idrossiclorochina come cura e" blocco ". 

Https://twitter.com/HenryMakow/status/1257450361541009409?s=20

Ciò significa che la mafia Khazariana funziona secondo piani a lungo termine. Zagami una volta disse che era tutto cronometrato secondo i movimenti planetari. Quindi, al fine di rovesciarli, dobbiamo interrompere i loro piani con attacchi immediati e imprevedibili qui e ora.

A parte gli attacchi legali menzionati all'inizio di questo articolo e la guerra segreta per rimuovere la loro leadership, la campagna COVID ha rivelato un'altra chiave per il loro rovesciamento: la televisione. Uno studio scientifico mostra che per la popolazione nel suo complesso "il rapporto tra la TV e le notizie online, compresi i dispositivi desktop e mobili, è più di cinque a uno (54 minuti contro 9,7 minuti)"

https://advances.sciencemag.org/content/6/14/eaay3539

Poiché queste reti televisive sono controllate per oltre il 90% da famiglie della Mafia Khazariana, devono essere fisicamente occupate dalle forze militari al fine di raccontare la verità alla maggior parte della popolazione. Senza il controllo della TV, i Khazariani non avrebbero mai potuto costringere tutti quegli uomini-pecora a indossare mascherine imbarazzanti senza una buona ragione.  [1*

https://advances.sciencemag.org/content/6/14/eaay3539

Infine, abbiamo la seguente foto inviata da una fonte australiana di fiducia che dice:
“Quando la regina si rivolge al Parlamento nel Regno Unito, deve vestirsi con il suo vestito reale come mostrato a sinistra nell'ottobre del 2019. Ciò includerebbe una corona, una fascia, un mantello reale e una catena d'onore. La regina deve indossare un abito lungo e avere le mani coperte con i guanti. Un re avrebbe bisogno di indossare il suo completo militare con una spada, una catena d'onore e la sua corona. 
Quando a un Reale è stato tolto il titolo e l'onore, secondo la vecchia legge inglese, la regina o il re non possono indossare la corona dell'Inghilterra sulla sua testa. Ogni volta che appare agli impegni pubblici, la catena d'onore non può più essere indossata e ora sono permessi solo semplici abiti da strada. Quando devono rivolgersi al Parlamento, non possono più essere visti come capi di stato, ma devono seguire i movimenti di tali azioni fino a quando non vengono giustiziati. "

Oggi sembra che il capo del Comitato dei 300 sia stato privato del potere.

La regina Elisabetta II è il capo del Comitato dei 300

C'è ancora molto di più dietro le quinte per liberare l'umanità. Ci vuole tempo perché dobbiamo affidarci a comunicazioni analogiche per motivi di sicurezza operativa. Questo perché gli illuminati gnostici dicevano la verità quando ci riferirono che il vero nemico era un'intelligenza artificiale canaglia. Questa IA non ha accesso alle comunicazioni analogiche. Solo il creatore e la creazione ce l'hanno.


https://sadefenza.blogspot.com/2020/05/benjamin-fulford-fallisce-il-golpe.html

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Note  di SD


 [1* 
Valutare il problema delle notizie false su scala dell'ecosistema dell'informazione

Visualizza profilo ORCIDJennifer Allen 1 , * ,
Visualizza profilo ORCIDBaird Howland 2 , * ,
Visualizza profilo ORCIDMarkus Mobius 3 ,
Visualizza profilo ORCIDDavid Rothschild 4 e
Visualizza profilo ORCIDDuncan J. Watts 5 ,

Vedi tutti gli autori e le affiliazioni
Science Advances 03 apr 2020:
Vol. 6, n. 14, eaay3539
DOI: 10.1126 / sciadv.aay3539


Abstract

Le "notizie false", ampiamente definite come informazioni false o fuorvianti mascherate da notizie legittime, sono spesso dichiarate pervasive online con gravi conseguenze per la democrazia. Utilizzando un unico set di dati multimodale che comprende un campione rappresentativo a livello nazionale dei consumi mobili, desktop e televisivi, confutiamo questa saggezza convenzionale su tre livelli. In primo luogo, il consumo di notizie di qualsiasi tipo è pesantemente compensato da altre forme di consumo dei media, che comprende al massimo il 14,2% delle diete quotidiane dei media americani. In secondo luogo, nella misura in cui gli americani consumano notizie, è in gran parte dalla televisione, che rappresenta circa cinque volte tanto il consumo di notizie quanto online. In terzo luogo, le notizie false comprendono solo lo 0,15% della dieta media quotidiana degli americani.

INTRODUZIONE

Dalle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, la diffusione deliberata della disinformazione online, in particolare su piattaforme di social media come Twitter e Facebook, ha generato uno straordinario interesse in diverse discipline ( 1 - 10 ). In gran parte, questo interesse riflette una preoccupazione più profonda che la prevalenza di "notizie false" abbia aumentato la polarizzazione politica, diminuito la fiducia nelle istituzioni pubbliche e minato la democrazia ( 11 - 14 ). Recentemente, una manciata di articoli ha tentato di misurare la prevalenza di notizie false sui social media ( 1 , 8 , 9), scoprendo che l'esposizione è rara rispetto ad altri tipi di contenuti di notizie e generalmente concentrata tra gli americani più anziani e politicamente conservatori. Nonostante questi risultati, molti ricercatori e altri osservatori continuano a sostenere che la disinformazione deliberatamente ingegnerizzata diffusa sui social media è sufficientemente diffusa da costituire una crisi urgente ( 15 , 16). I disaccordi sulla prevalenza e l'importanza della disinformazione sono difficili da valutare empiricamente per tre motivi. In primo luogo, gli americani consumano notizie online tramite computer desktop e, sempre più, dispositivi mobili e in televisione (TV); tuttavia, nessuna singola fonte di dati copre tutte e tre le modalità. Di conseguenza, i ricercatori selezionano le fonti di dati in base alla loro disponibilità, che potrebbe non corrispondere né alla rappresentatività né alla completezza. Ad esempio, molti studi si basano esclusivamente su Twitter, i cui utenti sono altamente non rappresentativi della popolazione generale ( 17 ), mentre anche studi che si basano su pannelli rappresentativi online omettono il consumo di TV ( 18).). In secondo luogo, le analisi di notizie false spesso non tengono conto di quanto viene consumato rispetto ad altri tipi di notizie o contenuti non correlati alle notizie. Poiché il volume dei contenuti online è così vasto, anche un numeratore molto grande può costituire solo una minima parte del totale ( 19 ). In terzo luogo, anche se la sua prevalenza è bassa rispetto ad altri tipi di contenuti, le notizie false potrebbero essere importanti sia perché hanno un impatto sproporzionato o perché sono concentrate su piccole sottopopolazioni. Sebbene le misure globali di prevalenza siano intrinsecamente interessanti e possano indicare quanta influenza relativa dovrebbero avere i diversi tipi di contenuto, essi non possono risolvere autonomamente le domande sull'influenza.

Qui affrontiamo le prime due delle tre sfide, lasciando il terzo per la ricerca futura. Abbiamo assemblato un set di dati unico che ha attinto a tre diverse fonti per catturare i consumi attraverso le due principali modalità di produzione di notizie, TV e online, in cui integriamo il consumo totale tra le modalità in base alla fascia demografica (vedere Materiali e metodi e Metodi supplementari per ulteriori informazioni descrizione dettagliata dei set di dati, definizioni dei termini chiave e metodi di stima). Il contenuto è definito dalla modalità in cui viene consumato non prodotto; quindi, ad esempio, i video consumati sul desktop o su un dispositivo mobile sono classificati come consumo online anche quando sono prodotti da stazioni televisive tradizionali.

MATERIALI E METODI

Innanzitutto, misuriamo la programmazione televisiva nazionale utilizzando il pannello TV rappresentativo nazionale di Nielsen ( N ≈ 100.000). Inoltre, misuriamo la programmazione locale utilizzando un sottoinsieme del pannello nazionale ( N≈ 50.000) campionati dai 25 maggiori mercati locali. Il consumo di notizie TV è definito come il tempo dedicato alla visione di uno qualsiasi dei circa 400 programmi classificati da Nielsen come "notizie", una categoria che include "notizie difficili" (ad es. Notizie serali via cavo e di rete), notizie su riviste (ad es. Inside Edizione e Dateline), spettacoli mattutini (ad es. Good Morning America e Today Show) e notizie di intrattenimento (ad es. TMZ, Access Hollywood) e spettacoli comici a tarda notte (ad es. The Daily Show With Trevor Noah e The Late Show With Stephen Colbert), che sono spesso visti come una fonte di informazioni relative alle notizie, in particolare per i giovani spettatori ( 20 ).

In secondo luogo, misuriamo il consumo di supporti desktop e mobili (compresi i media consumati tramite applicazioni mobili) utilizzando il pannello desktop e mobile rappresentativo a livello nazionale di Comscore, che suddivide il tempo totale speso su diversi tipi di siti di media, tra cui notizie, ricerca e social media in base alla fascia demografica. Il consumo di notizie online (mobile e desktop) è definito come il tempo trascorso in qualsiasi articolo pubblicato su uno degli oltre 800 siti Web, adattato da ( 21 ), che copre principalmente argomenti di notizie "difficili" come politica, affari, affari USA e internazionali. Di conseguenza, il consumo di notizie false è il tempo trascorso su 1 dei 98 siti Web precedentemente identificati dai ricercatori ( 8), verificatori di fatti professionali e giornalisti come fonti di notizie false, ingannevoli, di bassa qualità o iperpartigiane. Pertanto, in conformità con la letteratura precedente, con la notevole eccezione di YouTube, le notizie false sono definite a livello di editore o URL (Uniform Resource Locator). Classifichiamo ulteriormente il consumo online di non-news per i primi 2000 domini, classificati in base al traffico mobile e desktop, in una delle 28 categorie Comscore (ad es. Intrattenimento, giochi, salute, social media, sport)

In terzo luogo, utilizziamo il pannello Web desktop-only di Nielsen rappresentativo a livello nazionale (90.000 nel 2016 che diminuiscono a 60.000 nel 2018; vedere i Materiali supplementari per i dettagli), che registra singole visite agli URL e all'URL di riferimento, per imputare il consumo passivo di notizie (ad esempio frammenti, immagini, titoli e riepiloghi che compaiono in un feed di notizie o in una pagina dei risultati di ricerca ma sui quali l'utente non fa clic) nei primi quattro siti di social media (Facebook, YouTube, Twitter e Reddit) e nei primi tre motori di ricerca (Google, Bing e Yahoo). Per ogni sito tranne YouTube, abbiamo stimato questa frazione come la frazione di URL a cui si fa riferimento dalla piattaforma in questione che classifichiamo rispettivamente come notizie e notizie false. Per YouTube, che ospita tutti i suoi contenuti, abbiamo calcolato la frazione di un campione casuale di 360.000 video (10.000 al mese, ponderato in base al tempo di visualizzazione) che sono classificati come "notizie e politica" nello schema di classificazione interno di YouTube. Contiamo inoltre come consumo di notizie online tutto il tempo trascorso sui tre portali principali: MSN, Yahoo e AOL. Infine, utilizziamo un sottoinsieme del pannello web Nielsen (N ≈15.000) che compaiono anche nel pannello TV per stimare la relazione tra desktop e consumo di notizie TV.

RISULTATI

La figura 1 mostra la ripartizione del consumo quotidiano di desktop, mobile e TV da parte degli americani, misurato in minuti per persona, nel corso di 3 anni tra gennaio 2016 e dicembre 2018. La figura 1A mostra questo modello in forma aggregata, mentre la figura 1 ( B e C) mostra lo stesso schema per le fasce di età più giovani (dai 18 ai 24 anni) e più vecchie (55+), rispettivamente (vedere la figura S1 per le restanti categorie di età). In media, gli americani dedicano oltre 7,5 ore (460 min) / giorno al consumo dei media, tra cui TV, streaming di video o musica, giochi, interazione con i social media o navigazione sul Web da desktop o dispositivi mobili ( Fig. 1A). Questo totale è relativamente stabile nel periodo di 36 mesi dei nostri dati, mostrando un calo stagionale durante l'estate e i picchi in coincidenza con le elezioni presidenziali del 2016 e l'inaugurazione presidenziale nel gennaio 2017 (perché le azioni dedicate a diversi tipi di contenuto rimangono generalmente stabili nel nel tempo, nelle cifre successive ci aggreghiamo nel tempo; tuttavia, i risultati degli straordinari sono disponibili nei Materiali supplementari). Come previsto, i giovani americani trascorrono più tempo sui dispositivi mobili e meno tempo a guardare la TV rispetto alla media ( Fig. 1B ), mentre il modello è invertito per gli americani più anziani ( Fig. 1C ); tuttavia, i primi guardano molto meno la TV rispetto ai secondi che il loro consumo totale di media è di circa il 30% in meno nonostante il loro maggiore utilizzo da dispositivo mobile. Figura 1rivela anche tre risultati che minano direttamente la saggezza convenzionale sulla prevalenza di notizie false online e, più in generale, mettono in discussione l'importanza delle notizie online rispetto alle notizie TV e ad altri tipi di consumo dei media.

Fig. 1 Consumo complessivo di informazioni per categoria e piattaforma nel tempo, da gennaio 2016 a dicembre 2018.

Ripartizione del consumo per ( A ) l'intero campione adulto, dai 18 anni in su, ( B ) dai 18 ai 24 anni e ( C ) dai 55 anni in poi. Vedere la tabella S6 per i valori numerici.


Innanzitutto, la maggior parte del consumo quotidiano dei media non è legato alle notizie. Come previsto, i giovani adulti ( Fig. 1B ) dedicano meno tempo alle notizie (colorate in verde) rispetto alla media e molto meno tempo rispetto al gruppo più anziano ( Fig. 1C ), ma in tutte le fasce d'età il consumo di notizie è pesantemente compensato dalle non-notizie consumo (colore blu). Dei 460 min per persona al giorno del consumo totale dei media, circa 400 min (86%) non sono correlati a notizie di alcun tipo (vedere la tabella S6 per le cifre esatte). La Figura 2 mostra una suddivisione più dettagliata delle categorie di notizie e non notizie del consumo dei media online ( Fig. 2A ) e in TV ( Fig. 2B). Per il consumo online, che include dispositivi mobili e desktop, le notizie sono dominate da diverse altre categorie come intrattenimento, social media e ricerca. Anche includendo l'esposizione passiva ai contenuti delle notizie sui siti di social media (Facebook, Twitter, Reddit e YouTube), i motori di ricerca (Google, Bing e Yahoo!) e i portali (Yahoo !, MSN e AOL), gli account di notizie solo per 4,2% del consumo online totale. Le notizie TV sono più importanti, comprendendo la più ampia categoria di consumo TV e il 23% del totale. Nel complesso, tuttavia, le notizie TV sono ancora ampiamente compensate dalla programmazione non di notizie come drammi, documentari, film e sport ( Fig. 2B). Nella misura in cui gli americani non sono informati su politica, economia e altre questioni rilevanti per la democrazia, la ragione potrebbe essere semplicemente che stanno scegliendo di non informarsi ( 22 ).

Fig. 2 Ripartizione dettagliata del consumo complessivo dei media per Online e TV.

( A ) Consumo online (inclusi dispositivi mobili e desktop) per i primi 2000 siti per applicazioni su Comscore. ( B) Consumo TV per categoria di programma. Il consumo online totale è di 227 minuti a persona al giorno, di cui il 58% è rappresentato dai primi 2000 siti, mentre il consumo totale di televisione è di 232 minuti a persona al giorno. Per calcolare il consumo di notizie nella ricerca e nei social media, ad esclusione di YouTube, utilizziamo la condivisione dei riferimenti dal sito in questione che reindirizza agli articoli di notizie come proxy per la condivisione del tempo in cui un utente è esposto a contenuti relativi alle notizie sulla piattaforma. Per YouTube, che non reindirizza gli utenti a siti esterni, abbiamo campionato casualmente 10.000 video al mese (ponderati in base al tempo di visualizzazione) e calcolato le percentuali classificate come "notizie e politica". Poiché portali come MSN, Yahoo e AOL visualizzano quasi sempre alcune storie relative alle notizie sulle loro pagine di destinazione, contiamo il 100% del tempo trascorso sui portali come consumo di notizie. Scorso, il consumo di notizie nella categoria "varietà" della visione televisiva è calcolato come il 100% delle volte attribuito a programmi comici a tarda notte, come The Daily Show With Trevor Noah, che sono noti per contenere commenti su politica e attualità. Per chiarezza, (A) mostra solo le prime 15 delle 28 categorie (vedere la tabella S7 per i valori numerici).


In secondo luogo, nella misura in cui gli americani consumano notizie, lo fanno in modo schiacciante guardando la TV. Nel complesso, il rapporto tra la TV e le notizie online, compresi i dispositivi desktop e mobili, è più di cinque a uno (54 minuti contro 9,7 minuti), variando da un minimo di quasi due a uno per i giovani dai 18 ai 24 anni ( 9 min contro 5 min) ad un massimo di più di sette a uno per quei 55 anni e oltre (94 min contro 13 min). Le notizie online (comprese le attività mobili e desktop) sono state più importanti in prossimità delle elezioni del 2016; tuttavia, il rapporto tra TV e online è rimasto simile (il rapporto minimo nel nostro periodo di 36 mesi è 4,5: 1 a dicembre 2016). Attingendo al nostro campione di circa 15.000 individui che sono membri dei pannelli web e TV Nielsen, Fig. 3mostra che mentre praticamente tutti sono esposti a una notevole quantità di notizie televisive quotidiane, il 44% del campione non è esposto a nessuna notizia online e quasi tre quarti trascorre meno di 30 s / giorno leggendo notizie online (vedere la figura S2 per i risultati suddivisi per fasce di età e tabelle S8 e S9 per valori esatti). Poiché il pannello Nielsen registra solo l'attività desktop, queste cifre sottostimano il consumo reale di notizie online (ovvero, incluso il mobile). Alla luce del nostro risultato precedente che il consumo medio di notizie mobili è leggermente inferiore al consumo di notizie desktop, tuttavia, e supponendo che la distribuzione del consumo di notizie non sia notevolmente diversa sui dispositivi mobili rispetto ai dispositivi desktop, ne consegue che la maggior parte degli americani spende meno di un minuto al giorno leggendo le notizie online.

Fig. 3 Consumo di notizie televisive e desktop aggregato per tutte le fasce di età dai 18 ai 55 anni.

Per ogni mese, i panelisti sovrapposti sono divisi in gruppi corrispondenti a diverse gamme di consumo di notizie web. Per ciascun gruppo vengono calcolati il ​​consumo medio di notizie televisive e la dimensione del gruppo in percentuale di tutti i partecipanti. Le medie degli straordinari per il consumo medio di notizie televisive e le dimensioni di ciascun gruppo sono calcolate calcolando la media media delle notizie televisive e le dimensioni medie del gruppo per tutti i 36 mesi. Le barre di errore sono SE ottenute tramite bootstrap per la dimensione del gruppo e il consumo di notizie televisive di gruppo, rispettivamente, e sono più piccole dei simboli. Vedi fig. S2 per tutti i risultati suddivisi per fasce di età e tabelle S8 e S9 per valori numerici.


In terzo luogo, il consumo di notizie false ( Fig. 1 , di colore rosso) è una frazione trascurabile della dieta quotidiana di informazioni degli americani. Sottolineiamo qui che sia la nostra definizione di notizie che di notizie false sono estremamente ampie. Nel caso delle notizie, includiamo, ad esempio, spettacoli e portali mattutini, mentre la nostra definizione di notizie false include siti di notizie altamente distorti e iperpartigiani come Breitbart.com [ovvero, corrispondenti alle categorie "rosso" e "arancione" definite in ( 8)] e siti fraudolenti (cioè la categoria "nera"). Le nostre stime della prevalenza di notizie e notizie false pertanto probabilmente sovrastimano la reale prevalenza, anche se scopriamo anche che l'adozione di definizioni più rigorose non fa alcuna differenza riconoscibile per le nostre conclusioni principali (vedere la figura S3 per il confronto delle stime superiori e inferiori di notizie e falsi) consumo di notizie, rispettivamente, e tabella S10 per valori esatti). La Figura 4 mostra una ripartizione più dettagliata del consumo di notizie online ( Fig. 4A ) e in TV ( Fig. 4B ), anch'essa suddivisa per fasce di età (vedere la tabella S11 per i valori numerici).

Fig. 4 Consumo di sole notizie per età.

Ripartizione dettagliata del consumo di sole notizie per fascia d'età per ( A ) online (compresi dispositivi mobili e desktop) e ( B ) televisivi. Vedi fig. S4 (A e B) per i risultati tracciati nel tempo da gennaio 2016 a dicembre 2018. Vedere la tabella S11 per i valori numerici.


Riferendosi in primo luogo al consumo online, la Fig. 4A mostra che le notizie false erano più probabili essere incontrate sui social media (scuro contro rosso chiaro) e che gli spettatori più anziani erano consumatori più pesanti di quelli più giovani, coerentemente con i risultati precedenti ( 6 , 8 , 9). Nessuna fascia d'età, tuttavia, ha trascorso più di una media di un minuto al giorno a interagire con notizie false, né ha occupato più dell'1% del loro consumo complessivo di notizie (vale a dire, compresa la TV) o più dello 0,2% del consumo complessivo dei media . Di potenziale preoccupazione, una piccolissima parte dei panelisti desktop (1,97%) ha consumato più notizie false che notizie tradizionali; tuttavia, questo numero scende allo 0,7% quando si limita alle persone che hanno consumato almeno 1 minuto di notizie false al giorno. Quando si limitano ai soli siti di notizie false nere e rosse (cioè, esclusi i siti iperpartigiani), questi numeri scendono rispettivamente allo 0,97 e allo 0,32%. Cioè, mentre esistono consumatori con notizie fasulle di maggioranza, sono estremamente rari e la maggior parte di loro consuma pochissime notizie online di qualsiasi tipo.

Per quanto riguarda la TV, non esistono stazioni di notizie oggettivamente false del tipo che esistono online, vale a dire, che sono esclusivamente o quasi esclusivamente dedicate alla diffusione di falsità deliberate mentre si mascherano come organizzazioni di notizie legittime. Includere il consumo di notizie TV nel calcolo precedente ridurrebbe quindi ulteriormente la popolazione dei consumatori di notizie fasulle di maggioranza. Tuttavia, la disinformazione interpretata in modo più ampio può manifestarsi anche nella normale programmazione di notizie sotto forma di attenzione selettiva, inquadratura, "rotazione", falsa equivalenza e altre forme di pregiudizio. Sebbene un'analisi dettagliata di contenuti falsi o fuorvianti contenuti nella programmazione di notizie convenzionali esuli dallo scopo di questo documento, è comunque interessante esaminare quanta attenzione collettiva è rivolta alle diverse categorie di notizie.Figura 4Bfornisce questa suddivisione, dimostrando innanzitutto che il consumo di notizie TV supera di molto le notizie online (linea rossa) e aumenta nettamente con l'età, passando da meno di 10 minuti al giorno (dai 18 ai 24 anni) a oltre 90 minuti al giorno ( 55+). Le notizie locali sono la forma dominante di consumo di notizie per tutte le fasce d'età, tranne le più vecchie, per le quali le notizie nazionali via cavo (classificate al secondo posto nella classifica generale) sono leggermente più popolari. A sua volta, il predominio relativo delle notizie via cavo nella categoria 55+ è guidato da una piccola minoranza di voraci consumatori di notizie (circa il 10% superiore per consumo). Le notizie sulla rete dura (ad esempio, i notiziari serali) sono al terzo posto per tutte le età, mentre gli spettacoli mattutini sono al quarto posto per tutte le età, ma i più giovani, che preferiscono leggermente gli spettacoli comici a tarda notte. Date le grandi differenze nel consumo totale di notizie tra le fasce di età, la coerenza della classifica dei diversi tipi di notizie è notevole. Notevole anche data la sua importanza percepita per gli spettatori più giovani è la presenza limitata della commedia a tarda notte (meno del 5% nel complesso e meno del 7% per i giovani tra i 18 ei 24 anni).

DISCUSSIONE

Riassumendo, notiamo che, secondo Google Scholar al momento della presentazione finale, dal gennaio 2017 erano comparse 2210 pubblicazioni in lingua inglese con "fake news", rispetto alle sole 73 di tutti gli anni precedenti e compreso il 2016. Not ha solo interesse per le notizie false chiaramente esplose negli ultimi 2 anni, ma ha anche ampiamente distaccato l'attenzione dalle notizie TV: un conteggio comparabile ha prodotto solo 329 articoli pubblicati dal 2017 contenenti "notizie televisive" o "notizie TV" nei loro titoli, mentre 708 articoli contenevano "notizie online", 394 contenevano "Twitter" o "Facebook" e "notizie", e 556 contenevano "social media" e "notizie". Limitando ulteriormente gli studi che collegano esplicitamente la disinformazione a una particolare piattaforma, Google Scholar ha prodotto 99 risultati contenenti sia "disinformazione" che uno di "online" o "social media" o "web" nel titolo dal 2017, ma solo 1 risultato per "disinformazione" e "televisione" o "TV" - un articolo sui tassi di sopravvivenza non realistici della rianimazione cardiopolmonare negli spettacoli televisivi. Questo evidente focus della recente letteratura di ricerca sulle fonti online di notizie false e disinformazione è direzionale e proporzionalmente incompatibile con i nostri risultati in tre modi. In primo luogo, mentre la ricerca considera il consumo di notizie come una questione di primaria importanza, scopriamo che la maggior parte dei consumi dei media, sia online che in TV, non è collegata alle notizie. In secondo luogo, mentre la ricerca sulle notizie online - e ancora più specificamente sulle notizie sui social media - supera notevolmente la ricerca sulle notizie TV, troviamo che il consumo di notizie TV domina online con un rapporto di 5: 1 (dove il rapporto è ancora più estremo per i siti di social media). In terzo luogo, mentre l'argomento delle notizie false supera tutte le altre ricerche relative alle notizie, scopriamo che le notizie false in sé rappresentano solo l'1% del consumo complessivo di notizie, sostanzialmente inferiore per Twitter8 ). Invece, il consumo di notizie è fortemente dominato da fonti di notizie tradizionali sia online che in TV.

Sottolineiamo che i nostri risultati non implicano che le notizie false non siano un problema degno di attenzione. Probabilmente la circolazione deliberata di informazioni false con l'obiettivo di creare confusione e discordia è in linea di principio intollerabile e dovrebbe essere combattuta a qualsiasi prevalenza maggiore di zero. Inoltre, è possibile che le notizie consumate online possano avere un impatto maggiore al minuto di esposizione rispetto alle notizie consumate in TV, o che le notizie false possano avere un impatto fuori misura rispetto alle notizie normali o che possano avere un impatto notevole su determinate sottopopolazioni. Infine, notiamo che le nostre definizioni di notizie e notizie false, ad eccezione di YouTube, dipendono dalle classificazioni a livello di sito o di programma. Contenuti pertinenti alle notizie sui social media che non sono legati a un determinato URL, o informazioni false o fuorvianti promulgate da fonti di notizie generalmente affidabili, sarebbero pertanto classificate erroneamente dal nostro schema. Speriamo che i lavori futuri affronteranno tutte queste aree di incertezza. Notiamo, tuttavia, che la nostra metodologia è stata progettata per essere coerente con il lavoro precedente, che ha anche utilizzato la classificazione basata su elenchi e si è basato sulla prevalenza (ovvero, non sull'impatto) per valutare l'importanza. In questi termini, la nostra scoperta che le notizie false è estremamente rara, che comprende solo circa un decimo dell'1% della dieta media quotidiana degli americani, suggerisce che le preoccupazioni riguardo alle possibili minacce alla democrazia dovrebbero avere una portata molto più ampia delle falsità deliberatamente progettate che circolano su social media. In particolare,23 - 25 )) e (ii) la scarsa esposizione complessiva di molti americani ai contenuti delle notizie in generale, specialmente in forma scritta. Concludiamo che i futuri lavori sulla disinformazione e i suoi effetti potenzialmente corrosivi sulla democrazia dovrebbero considerare tutte le potenziali fonti di contenuti problematici, nonché l'assenza di contenuti pertinenti, non semplicemente il tipo che è più facilmente identificabile e meno associato agli interessi dei media convenzionali ( 19). ).

MATERIALI SUPPLEMENTARI


Il materiale aggiuntivo per questo articolo è disponibile all'indirizzo http://advances.sciencemag.org/cgi/content/full/6/14/eaay3539/DC1


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RIFERIMENTI E NOTE

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