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lunedì 28 novembre 2022

In cammino per la pace

Iglesias manifestazione per la pace
di Mariella Camedda
Domenica mattina del 27 novembre c.a., Iglesias ci accoglie sorridente, alla luce di un tiepido sole mattutino, mostra il meglio di sé in mirabili squarci di verde e di roccia.

È lei, l’ex città mineraria, che la Tavola Sarda della Pace ha scelto quest’anno per dar vita alla tradizionale Marcia, la diciannovesima per esattezza. Lei, cittadina proiettata all’autosviluppo e alla promozione dell’economia locale, suo malgrado coinvolta nell’infernale logica del businesses degli armamenti.
 
Le controverse vicende legate allo stabilimento di Rwm (gruppo tedesco Rheinmetall), che progetta, produce e vende sistemi d’arma subacquei, mine marine, sistemi di sicurezza e armamento, bombe e testate di guerra, e lo spauracchio del suo ampliamento con annesso poligono per test esplosivi nelle località comprese fra Matt’e Conti a Domusnovas e San Marco a Iglesias, è storia nota.

Tra i tanti, comunque mai abbastanza, anche Sa Defenza naturalmente è qui: voce tra le voci, volti tra i volti, passi fra i passi in cammino verso auspicati nuovi orizzonti.

Perché mai, una infame economia di guerra spacciata per filantropica tutela delle democrazie, potrà offrire terreno fertile per lo sviluppo del benessere dei popoli: mentre questi aprono ai legami familiari e amicali, quelli, gli Stati, stabiliscono confini; mentre questi definiscono scambi e collaborazioni, quelli, i Governi, firmano sanzioni; mentre questi auspicano la libera circolazione, quelli, i Ministeri, impongono tessere e marchi infami.

Il corteo si muove dalla zona industriale Sa Stoia, attraversa le strade della cittadina con tappe di significativo rilevo. Tra gli sguardi degli abitanti incuriositi e dei passanti e l’eco di qualche canto in limba, camminano uomini, donne, bambini, fanno capolino striscioni e bandiere, i risolini e le corse dei piccoli.

È a loro che guardo e, inevitabilmente, mi pervade un forte un senso di colpa misto all’infrenabile bisogno di agire, di non stare a guardare.
 
Inevitabilmente torno alla mia giovinezza e prendo concretamente atto del momento in cui, nella leggerezza di quei giorni, la guerra smise di essere un brano sul testo scolastico per mostrarmi drammaticamente tutta la sua realtà; di quando, in una mattina di scuola come tante, l’insegnante mi mise in mano un libretto, uno di quelli troppo spesso relegati nel dimenticatoio delle biblioteche scolastiche, e mi disse “leggi”, “leggi a voce alta e chiara”.

Ora lo propongo a voi, come se ve lo leggessi appunto a voce alta e chiara, nella speranza di toccare in ognuno di voi, in ogni adulto che avrà la bontà di leggere, quel senso di responsabilità a cui il momento storico inevitabilmente ci chiama.
Iglesias manifestazione per la pace
‹Mi guardo gli scarponi, grandi e goffi, in cui entrano con grosse pieghe i pantaloni; in quei tubi si ha l’aspetto forte e robusto: ma quando al bagno ci spogliamo, riveliamo ad un tratto la gracilità delle gambe e delle spalle. Allora non siamo più soldati, ma quasi ancora fanciulli; nessuno ci crederebbe capaci di portare lo zaino. È un curioso momento, quando siamo nudi; ritorniamo borghesi e per un istante ci par quasi di esserlo.

Francesco Kemmerich al bagno pareva piccolo e sottile, come un fanciullo. Ora e lì, disteso; perché poi? Vorrei far sfilare tutto il mondo davanti a questo letto, e dire: “Questi è Franz Kemmerich, diciannove anni e mezzo; non vuol morire. Non lasciatelo morire!”.

Le idee mi si confondono. Quest’aria che puzza di creolina e di bruciato ingorga i polmoni, è un’aria pigra e densa, che soffoca.

Si fa buoi. Il volto di Kemmerich si sbianca, spicca sui cuscini con tale pallore che pare risplendere. La bocca si muove adagio. Mi avvicino e lo sento mormorare: “Se trovate il mio orologio, mandatelo a casa”.

Non contraddico più: non c’è scopo. Persuaderlo ormai è impossibile. La mia impotenza mi affligge; quella fronte dalle tempie incavate, quella bocca tutta denti, quel naso sottile! E la povera grassona che piange a casa, a cui bisognerà pure scrivere: almeno avessi già spedito la lettera! Infermieri vanno e vengono intorno, con boccette e con secchie. Uno si avvicina, getta uno sguardo a Kemmerich e si allontana; probabilmente aspetta, avrebbe bisogno di utilizzare quel letto.

Io mi stringo al mio povero Cecco e parlo, come se con ciò lo potessi salvare: “Forse andrai al convalescenziario sul Klosterberg. Franz, sai, in mezzo ai villini. Dalla finestra allora puoi vedere tutta la campagna, fino ai due alberi all’orizzonte. È la stagione più bella ora, quando il grano matura; verso sera, sotto il sole, i campi sembrano di madreperla. E il viale dei pioppi lungo il fiume, dove andavamo a pescare, ricordi? Potrai di nuovo farti un acquario, e allevare pesci, potrai uscire senza domandare permesso a nessuno e perfino suonare il pianoforte, se vuoi”.

Mi chino sul suo volto, ora tutto in ombra. Respira ancora, piano. Ha la faccia bagnata, piange. Bel lavoro che ho combinato, con le mie stupide ciarle!

“Ma Cecco!” Gli abbraccio le spalle e metto la mia testa accanto alla sua. “Vuoi dormire ora?” 

Non risponde: le lacrime gli colano sulle guance. Vorrei asciugarle, ma il mio fazzoletto è troppo sporco.  

Passa un’ora; sospeso al suo volto ne spio ogni espressione, se per caso volesse dire ancora qualcosa. Oh se aprisse quella bocca, a gridare! 

Ma no, non fa che piangere, con la testa piegata da un lato. Non parla della sua mamma, dei fratelli, non dice nulla; ha lasciato già dietro di sé tutto ciò: oramai è solo, solo con la sua piccola vita di diciannove anni; e piange perché essa lo abbandona.

Questo è il più disperato e più grave congedo, a cui abbia assistito: quantunque sia stato terribile anche per Tiedjen; un colosso, forte come un orso, che urlava invocando la madre e terrorizzato, gli occhi stravolti, con una baionetta teneva lontano il medico, finché si accasciò all’improvviso.

Ed ecco che Kemmerich comincia a rantalore.

Salto in piedi, brancolo fuori dalla sala, chiamando: “Dov’è il medico? Dov’è il medico?”. Quando vedo la tunica bianca lo afferro: “Venga presto, Franz Kemmerich muore”. Lui si libera con uno strattone e domanda all’infermiere che gli sta accanto: “Che cosa dice?”. Quello risponde: “Letto 26; amputazione del femore”.

“Che diamine volete che ci faccia” m’investe: “ho amputato cinque gambe oggi”; mi spinge da parte, dice all’infermiere: “Guardate un po’ voi” e corre alla sala operatoria.

Io fremo di rabbia, mentre cammino accanto all’infermiere. Egli mi guarda in faccia e dice: “Una operazione dietro l’altra; da stamane alle cinque; roba da pazzi, ti dico; oggi ancora sedici morti; il tuo è il diciassettesimo. Arriveremo certamente a venti….”.

Mi sento venir meno, non ne posso più. Non ho più la forza di bestemmiare, a che scopo? Vorrei lasciarmi cadere a terra e non rialzarmi più.

Eccoci al letto: Kemmerich è morto. Ha la faccia ancora umida di pianto. Gli occhi sono semiaperti, gialli come vecchi bottoni di corno.

L’infermiere mi dà una gomitata: “Vuoi prendere la sua roba?”. 

Faccio cenno di sì. Lui prosegue: “Bisogna portarlo via subito, il letto ci occorre d’urgenza. Guarda fuori, sono distesi per terra”.

Prendo la roba, distacco a Kemmerich la piastrina di riconoscimento. L’infermiere domanda il libretto personale: non si trova. Dev’essere rimasto in fureria, dico io, e me ne vado. Dietro di me stanno già tirando Kemmerich su un telo da tenda.

Fuori, l’oscurità ed il vento sono come una liberazione. Respiro a pieni polmoni. L’aria mi alita in volto calda e dolce come non mai. Immagini di ragazze, di praterie in fiore, di nuvole bianche mi attraversano il cervello. I miei piedi si muovono sempre più presto, sempre più presto, di corsa. Passano dei soldati, i loro discorsi mi eccitano senza ch’io capisca. La terra è percorsa da fluidi che per le piante dei piedi si trasfondo in me. La notte è carica di elettricità, il brontolio del fronte sembra una lontana musica di tamburi. Le mie membra si muovono snodate, sento i tendini agili nel moto, respiro, soffio, mi scuoto.

La notte vive, io vivo……››

Tratto da: Niente di nuovo sul fronte occidentale – di Erich M. Remarque (1927).

domenica 27 novembre 2022

XIX Marcia Sarda per la Pace a Iglesias



SA DEFENZA
XIX Marcia Sarda per la Pace
Iglesias 27 novembre 2022

Edizione 2022 della Marcia Sarda per la Pace che quest’anno, dato il momento storico, sarà ad Iglesias, ex città mineraria scelta anche allo scopo di evidenziare la sua sensibile attività di contrasto alla sfruttamento del territorio a fini bellici.

In linea con l’impegno sociale che contraddistingue il gruppo e la sua presenza attiva nel territorio, anche quest’anno SA DEFENZA sarà presente alla tradizionale Marcia Sarda per la Pace che per volontà dei suoi promotori, la Tavola Sarda della Pace, si svolgerà ad Iglesias su un percorso in gran parte urbano.

Una serie di tappe significative, dislocate su circa 10 chilometri a partire dalla zona industriale di Sa Stoia, dove gli organizzatori offriranno una serie di riflessioni contro ogni guerra e le sue tragiche conseguenze.

Una giornata interamente dedicata alla costruzione di un mondo che neghi, definitivamente, la “guerra” e il suo sostegno quali strumenti di risoluzione di qualsivoglia controversia internazionale, in linea con la storica aspirazione di un popolo, quello sardo, che auspica ad una Sardegna laboratorio mediterraneo di dialogo e di pace.

martedì 25 gennaio 2022

Cappellacci non ce la racconta giusta! Parte "positivo" e i sardi sani in isolamento!


È stato l’ex governatore della Sardegna e attuale deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, il primo grande elettore positivo a votare al Drive-in allestito nel parcheggio della Camera. 

Cappellacci non ce la racconta giusta! Parte "positivo" e i sardi sani in isolamento! 

In Sardinya un Presidente della Regione pusillanime come Solinas permette a un sostenitore della sua Giunta di partire "positivo" mentre impedisce ai sardi malati e lavoratori di uscire per veri bisogni dalla nostra Isola, lasciandoci in isolamento


E’ la seconda volta, come da lui stesso comunicato sui social, che Cappellacci si ammala di Covid. 

La prima circa un anno fa, quando era finito anche in ospedale, la seconda qualche giorno fa, protetto però da tre dosi di vaccino. 

L'ex governatore racconta al Corriere della Sera gli ultimi giorni prima del voto: "Niente macchina per lui, ma un’ambulanza che lo ha portato fino all’ingresso del primo tendone allestito nel parking di pertinenza della Camera. «Sono arrivato un po’ in anticipo e ho aspettato a bordo l’orario di inizio delle votazioni», che si sono svolte in contemporanea a quelle dell’aula. Ad accoglierlo operatori in tuta «come nei reparti antiCovid», spiega. 

Precisando però di non avere «avuto alcun contatto ravvicinato». È stato invitato a disinfettarsi le mani. Gli è stata consegnata la bustina con la scheda e la matita. E gli è stato mostrato il secondo tendone. «All’interno ci sono due postazioni di voto. E ho infilato la scheda nell’urna sterile e sigillata. So che prima di scrutinarle disinfetteranno di nuovo tutte le schede».", prosegue il Corriere. 

Il Corriere scrive ancora "Era arrivato pronto a votare Silvio Berlusconi, l’ex governatore sardo di Forza Italia, venerdì scorso. «Avevo avuto un contatto con un positivo martedì scorso, durante un incontro politico. Mi sono messo in autotutela e ho fatto il tampone tutti i giorni. Venerdì scorso ero ancora negativo e ho deciso di venire a Roma, altrimenti dalla Sardegna, dovendo prendere mezzi pubblici, non ci sarebbe stata più possibilità», spiega. Infatti, da sabato, il tampone è diventato positivo, sia pure con sintomi leggeri. 

Ma sul suo arrivo a Roma sono state molte le perplessità da parte dei cittadini sardi, alcuni dei quali senza green pass rafforzato si sentono ghettizzati. Per stemperare le polemiche l'ex governatore sardo potrebbe pubblicare sui social il biglietto aereo e la comunicazione di avvenuta positività all'Ats.


Passeggiate libere in terra libera, quando l'oppressione si fa pesante cantiamo e innalziamo la nostra bandiera al vento!

Mercoledì , tutti assieme al Poetto ci vediamo alle 16,00 pressi H Marino

giovedì 30 dicembre 2021

Avv Massimo Murgia ... Senza Tregua



Importante comunicazione dell'avv. Murgia, ultima trasmissione dell'anno , analisi dell'anno, le fake governative , le lotte dei lavoratori espulsi, l'imposizione del siero genico, come si fa a differire la vaccinazione, come si fa con il proprio medico di base... 

ricorsi e speranze, rinviati alla corte di giustizia Europea... ricordo che a ottobre in manifestazione a Cagliari parlò del regolamento comunitario 953/2021... 

Lunedì 3 gennaio 2022 ore 17.00 a Cagliari assemblea con l'avvocato Murgia rivolto alle categorie dei lavoratori sospesi di sanità, scuola, FF.OO., pubblici servizi, e altri settori; 

per info rivolgersi agli organizzatori di #SaDefenza

.

sabato 25 dicembre 2021

SaDefenza augura a tutti gli amici del blog Buon Natale

 

SaDefenza augura a tutti gli amici del blog Buon Natale 


Che la pace e la serenità, cari amici,  vi accompagni  ogni giorno della vostra vita.

Continuiamo a partecipare in massa nelle nostre feste di piazza da uomini e donne liberi, a  riacquistare la libertà,  che questi demoni installati al vertice degli stati, dei governi,  hanno levato con la menzogna e la paura.

Non abbiate nessuna paura e timore perché Dio è con Noi, nulla dobbiamo temere, nessuno spettro o demone potrà fermare la nostra azione d'amore per la terra e l'umanità!


Ci vediamo in strada , in ogni dove, liberi , sani di mente, e pieni di amore per il nostro prossimo! 


Che lo Spirito Santo del nostro Dio e Padre celeste pervada ogni uomo donna, bambino e creatura dell'universo!


domenica 17 ottobre 2021

Manifestazione a Cagliari per il Rifiuto del Green Pass




Relazione del portavoce di SaDefenza 

Manifestazione di rifiuto carta verde, Cagliari 15 ottobre 2021

È il 18 ottobre 2019. Al Johns Hopkins Center for Health Security si tiene una esercitazione. Nome in codice Event 201 

Il 18 ottobre 2019 a New York andava in scena una simulazione che nel giro di poche settimane sarebbe diventata reale: «Event 201 simula un’epidemia di un nuovo coronavirus zoonotico trasmesso dai pipistrelli ai maiali alle persone, che alla fine diventa efficacemente trasmissibile da persona a persona, portando a una grave pandemia. L’agente patogeno e la malattia che provoca sono modellati in gran parte sulla SARS, ma è più trasmissibile nel contesto comunitario da persone con sintomi lievi».

Di Maio ministro degli esteri viaggia nel 2019 in Cina per ben 5 volte e parlava di VAIRUS, un lapsus che faceva presagire l'inquadramento psichico che gli avevano fatto prima di attuare la finta pandemia…

Per la prima volta al pubblico il 17 dicembre 2019 il fondatore di 5S Grillo si mostra con una mascherina e allude ai germi e ai virus… tutti ridono , ma loro sapevano bene di cosa si trattava.

Il virus compare a Wuhan a dicembre 2019: l'11 gennaio 2020 è confermata la prima vittima nel Paese e il 13 il primo decesso fuori confine, in Thailandia.

Tutta la pantomima prende campo e si imposta la pseudo-pandemia con un propaganda articolata a livello globale si convincono le genti di un improbabile virus di pipistrello , mentre sappiamo si tratta di guerra biologica elaborata in laboratori cinesi ….
Zangrillo: «Il virus clinicamente non esiste più». E scoppia la polemica: di Valentina Santarpia 31 mag 2020.
Si impostano lockdown, copri fuoco , distanziamenti sociali, TSO come mascherine, e tamponi, si calpestano diritti costituzionali , diritti umani e si impone la “nuova realtà” sostenuta da media pagati e corrotti si fa il lavaggio del cervello a tutta la popolazione.

Nel giro di pochi mesi dopo il terrorismo mediatico e istituzionale che andava a caccia di uomini e donne liberi a passeggio per vie deserte o in spiaggia senza anima viva le forze del disORDINE vanno a caccia di uomini che peccavano di volere vivere una vita normale , impedendone la libera circolazione, fanno fioccare multe a base di DPCM, tutto per cambiare le abitudini e le tradizioni popolari, vogliono imporre una nuova consuetudine con la forza e l’operazione psicologica imbastita da Media collusi, apparato sanitario corrotto, e forze eoliche completamente annichilite, una magistratura che tace e dorme , un capo dello stato che firma ogni DPCM benché anticostituzionali sulla salute e vita della gente italiana.


Poi ciliegina sulla torta si inventano la "credit card" o green pass con essa  PUNTANO, alla DISCRIMINAZIONE TRA GLI UOMINI CHE SI ASSOGGETTANO AL SACRO SIERO GENICO DEI COSIDDETTI VACCINI E CHI NON INTENDE ASSUMERLO O FARSI INOCULARE,  CREDIT CARD applicata al popolo cinese vessato da un regime dittatoriale e ora in ITALIA appare la CARTA VERDE DELLA DISCRIMINAZIONE de
l blandito GREEN PASS

Ai medici collusi e corrotti dal sistema psicosanitario vogliamo rammentare su cosa hanno giurato per espletare la loro professione che deve essere al servizio dell'umanità e non il contrario come stanno facendo oggi  come tanti piccoli Mengele!


Ecco il motivo della nostra INDIGNAZIONE E CONTESTAZIONE , L’INACCETTABILE CARTA VERDE CHE LEVA DIRITTI SANCITI DALLA COSTITUZIONE DAI TRATTATI INTERNAZIONALI SUI DIRITTI UMANI E SOPRATUTTO LEDE LA DIGNITÀ DI OGNI UOMO LIBERO DALLA NASCITA, LIBERO ARBITRIO SANCITO E RIBADITO DALLA LEGGE DIVINA E DALLA LEGGE NATURALE A CUI NOI TUTTI CI RIFERIAMO DA UOMINI LIBERI!


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Giuramento di Ippocrate

Testo Moderno Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro

. di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; 

di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale; 

. di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di un paziente; 

. di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze; 

. di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza secondo scienza e coscienza e osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione; 

. di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia capacità professionale e alle mie doti morali; 

. di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la dignità della categoria; 

. di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni; 

. di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica; 

. di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell'Autorità competente; 

. di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto; 

. di astenermi dal "accanimento" diagnostico e terapeutico; 

. di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.


sabato 28 agosto 2021

Il Popolo si Unisce

Cari amici e amiche nel ricordarvi che oggi manifestiamo contro il green pass , che è il grimaldello governativo per obbligarvi a vaccinare con l'acqua di fogna , come dice Giorgianni, vogliamo  ricordare che oltre agli organizzatori SaDefenza GREIS e World Wide Sardegna

Vi sono molti gruppi i, tra cui oltre a Gruppo studenti universitari contro il green pass, aderiscono: Is Pipius no si Tocant, Sanitari, Insegnanti, il Gruppo Uniti si Vince , il Movimento Artigiani e Commercianti del Mediocampidano , le magliette bianche, r/ESISTIAMO Sardegna... ma molti altri movimenti di partite iVA e sociali si aggiungeranno alla manifestazione "Il Popolo si Unisce"

PARECIPATE NUMEROSI NE VA DELLA NOSTRA VITA E DEI NOSTRI FIGLI, VIVA LA LIBERTÀ!


domenica 16 maggio 2021

Intervista a Tom Bosco

 Intervista di SaDefenza a tutto campo ad un grande giornalista investigativo come Tom Bosco , gustatevi questa perla dalla Sardinya 





venerdì 27 marzo 2020

Alcyon Pleiadi 89: Covid-19 mortale, Isolamento globale, Coprifuoco, Vaccino, Collasso economico

Alcyon Pleiadi 89: Covid-19 mortale, Isolamento globale, Coprifuoco, Vaccino, Collasso economico

Sa Defenza 


#sadefenza #covid19 #coronavirus

Il coronavirus Covid-19 con origine in Cina, si è esteso in modo molto rapido ed esponenziale facendo aumentare i casi di contagio in tutto il mondo, creando una pandemia globale e provocando un collasso sanitario che i paesi non sanno come risolvere, dato che dal mese di febbraio ha colpito quasi 500mila persone... Questo ha obbligato i governi a stabilire misure di contenzione o eccezionali, con un isolamento di tutta la popolazione nelle loro case come non si era mai visto prima. E non solo questo, ma anche con un impatto sull’economia mondiale, chiusura di imprese, disoccupazione, recessione e inadempienza globale mai visto che crea uno scenario di panico che non aiuta affatto... 


Possibile che sia un’epidemia di origine naturale o si tratta di un virus patogeno fatto artificialmente in laboratorio, che viene disseminato o sparso su tutto il pianeta?

Perché alcune ricerche dicono che il contagioso virus COVID-19, potrebbe essere stato creato nei laboratori di bioinformatica dell’Istituto Pirbright nel 2014, che prove esistono? Chi c’è dietro a questo Istituto e cosa vogliono fare?


Cosa c’è dietro a tutto questo, forse il coronavirus è uno strumento che stanno utilizzando le élite ed i potenti per generare altro panico e poi come sempre apparire come i salvatori perché le case farmaceutiche avrebbero trovato un vaccino generalizzato? Sarà una maniera di cercare uno stato di controllo globale ed imporre una dittatura autoritaria tirannica aperta e non nascosta su tutta la popolazione? E come possiamo affrontare questa situazione a livello umano e sociale per andare avanti?


https://www.youtube.com/watch?v=yTOGv_rHpQc&feature=share




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https://sadefenza.blogspot.com/2020/03/alcyon-pleiadi-89-covid-19-mortale.html

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domenica 20 ottobre 2019

Interpretazione Completa delle Profezie Hopi sulla Roccia

Interpretazione Completa  delle Profezie Hopi sulla Roccia

Derek Knauss







Articolo presentato dall'abbonato di PFC Charlotte:

Vicino a Oraibi, in Arizona, c'è un petroglifo noto come Prophecy Rock che simboleggia molte profezie Hopi. 

La sua interpretazione:
La grande figura umana a sinistra è il Grande Spirito. L'arco nella mano sinistra rappresenta le sue istruzioni agli Hopi di deporre le loro armi. La linea verticale a destra del Grande Spirito è una scala temporale in migliaia di anni. Il punto in cui il grande Spirito tocca la linea è il momento del suo ritorno.



Il "percorso di vita" stabilito dal Grande Spirito si divide nel percorso inferiore e stretto della Vita in armonia con la natura e l'ampia strada superiore le conquiste scientifiche dell'uomo bianco. La barra tra i sentieri, sopra la croce, è la venuta di uomini bianchi; la croce è quella del cristianesimo. Il cerchio sotto la croce rappresenta il Sentiero della vita.

Le quattro piccole figure umane sulla strada superiore rappresentano, un unico livello, gli ultimi tre mondi e il presente; ad un altro livello, le cifre indicano che alcuni Hopi percorreranno il sentiero dell'uomo bianco, essendo stati sedotti dal suo fascino.

I due cerchi sul Sentiero della vita inferiore sono il "grande scuotimento della terra" (La Prima e Seconda Guerra Mondiale).

La svastica del sole e la croce celtica rappresentano i due aiutanti di Pahana, il vero fratello bianco.

La breve linea che ritorna sul rettilineo è il Sentiero della Vita  l'ultima possibilità per le persone di tornare alla natura prima che la strada superiore si disintegri e si dissolva. Il piccolo cerchio sopra il Sentiero della Vita, dopo l'ultima possibilità, è la Grande Purificazione, dopo di che il mais tornerà a crescere in abbondanza quando il Grande Spirito ritornerà. E il Sentiero della Vita continua per sempre ...

Lo scudo Hopi nell'angolo in basso a destra simboleggia la Terra e l'area dei Quattro Angoli a cui gli Hopi sono stati riservati. Le braccia della croce rappresentano anche le quattro direzioni in cui emigrarono secondo le istruzioni del Grande Spirito.

I punti rappresentano i quattro colori del mais Hopi e i quattro colori razziali dell'umanità.

Fino ad ora, l'interpretazione della Hopi Prophecy Rock riguardo alla divisione del "percorso di vita" nella strada superiore della ricerca dei risultati scientifici da parte dell'uomo bianco, non è stata completamente compresa perché non è stato chiarito che questo sviluppo si sarebbe verificato su un diverso pianeta, anche se avrebbe dovuto essere compreso, poiché il percorso superiore “si disintegra e si dissipa” mentre l'altro percorso continua e prospera. Di rado le persone chiedono: "Come può una società" disintegrarsi e dissiparsi " proprio accanto o intervallata all'interno, di un'altra società che continua a essere prospera?

Ma Enoch ha anche profetizzato esattamente nello stesso tempo, e fornisce maggiori dettagli che pochi conoscono. Dichiara specificamente che i malvagi saranno rimossi da questo pianeta.

Pertanto, la strada superiore non si svolge su questo pianeta.

Qui bisogna dire che le brave persone che si identificano come "Bianche" devono separarsi dall'Elite e dai Bianchi con complessi di superiorità. Non si tratta del colore della pelle ma della frequenza nei cuori e nelle menti. I bravi bianchi non devono lasciarsi raggruppare nella stessa categoria con queste persone. La tendenza a identificarsi per colore deve finire. I complessi di superiorità non aiutano nessuno. Coloro che pensano di trarne beneficio non sono consapevoli della trappola che creano nella loro coscienza che impedisce loro di Ascendere e li induce a trascorrere una vita cercando di svelare l'impatto negativo che questo complesso crea sulla coscienza.

I complessi di superiorità richiedono la sofferenza degli altri in modo che coloro che si sentono superiori possano sentirsi meglio con se stessi rispetto a qualunque sofferenza esista negli altri. Ma questo modo di pensare era profondamente programmato in coloro che sostengono questa visione. Tuttavia, quell'esperimento è finito.

L'ultima cosa che le élite volevano era che la nostra coscienza fosse seminata con le scene della loro distruzione, così hanno tolto il Libro di Enoch dalla Bibbia a causa del resoconto dettagliato della chiusura di questa realtà che hanno deriso nel loro film di Hollywood X-Men : L'apocalisse.

Enoch disse che i malvagi sarebbero stati rimossi da questo pianeta. Ha dato uno sguardo dettagliato dietro le quinte dell'operazione, incluso l'inizio e la fine. Coloro che sentono di conoscere un modo migliore per raggiungere la propria ascensione usando la scienza e la tecnologia, potranno farlo su un altro pianeta, forse Marte, solo se;

1) depongono le armi 
2) assistono allo spegnimento della realtà attuale, 
3) escono volontariamente dal pianeta.

Ma hanno rifiutato. Ora saranno estratti con la forza. La forza che fa il lavoro confonderà molti perché è composta da alcuni ET responsabili della creazione di questo pasticcio e dall'ET Benevolo che subentrerà durante l'Età dell'Oro della Pace.

Questa mentalità non può rimanere sul pianeta durante l'Età dell'Oro della Pace. La Terra sta entrando in una nuova Epoca e, come per tutti i cambi di questa particolare natura, il gruppo di controllo degli ET cambia. È sempre stato così. Questo è il motivo per cui i creatori di ET di questa realtà stanno lavorando per estrarre la loro creazione in modo che possano continuare su un altro pianeta. Hanno fatto questo casino e devono ripulirlo se vogliono continuare su un altro pianeta. Solo attraverso il Figlio dell'uomo possono raggiungere in sicurezza la loro destinazione e il loro obiettivo, altrimenti devono affrontare la distruzione assoluta.

In effetti, le frequenze sulla terra stanno per raggiungere un livello in cui coloro che non sono specifici di quella frequenza subiranno orribili danni fisici e morte. È già iniziato ma ora sarà più veloce. La combustione spontanea diventerà molto più comune in quelli pieni di pensieri ed emozioni tossiche. E nessuna area sotterranea li proteggerà poiché l'intero pianeta verrà penetrato nel suo nucleo. La Terra non aspetterà più che gli umani procedano con la propria Ascensione verso una dimensione superiore.

Dovrebbero ringraziare le loro fortunate stelle se dovessero essere così fortunati da essere pizzicati e rinchiusi per tradimento con un biglietto garantito per Marte perché ciò che li attende qui su questo pianeta è più orribile di quanto nessuno dei loro film di Hollywood possa mai trasmettere. Alfred Webre si sbaglia sul fatto che Trump sia stato ingaggiato dall'IA per governare come presidente del mondo qui sulla terra. La dinastia Trump regnerà su Marte (o su qualsiasi pianeta abbiano scelto per la loro prossima destinazione), ma non sulla terra. La Terra entrerà nell'età d'oro della pace.

Prima che ciò accada, le malattie mentali tra confusi e senza cervello raggiungeranno nuove altezze. Testimone del numero di fumetti promossi le cui routine sono la normalizzazione con scosse elettriche e prodotti farmaceutici. Georgi Stankov ha affermato che la maggior parte della gente "invocherà la medicina" quando avremo raggiunto questo punto nel processo di Ascensione e aveva ragione.

La scommessa migliore della malvagia Cabala è quella di rinunciare e rigirare le 
capsule in modo che possano scappare in un'atmosfera che supporterà la loro esistenza.


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lunedì 6 maggio 2019

MA DANTE, LEONARDO E LEOPARDI CHE C’ENTRANO CON L’UNIONE EUROPEA DI MAASTRICHT (1992) ? NIENTE. ANZI, C’ENTRANO COL SOVRANISMO…

MA DANTE, LEONARDO E LEOPARDI CHE C’ENTRANO CON L’UNIONE EUROPEA DI MAASTRICHT (1992) ? NIENTE. ANZI, C’ENTRANO COL SOVRANISMO…



Mentre si avvicinano le elezioni per il Parlamento europeo sembra che si realizzi sempre di più la sarcastica previsione di Indro Montanelli quando si farà l’Europa unita i francesi ci entreranno da francesi, i tedeschi da tedeschi e gli italiani da europei

Ecco, fresco fresco, un esempio di queste ore. Al conduttore di France 2 che ha definito Leonardo da Vinci “un genio francese” ha risposto Carlo Cottarelli, l’economista sempre in procinto di andare a Palazzo Chigi per un governo tecnico. E non ha risposto rivendicando l’italianità di Leonardo, come sarebbe parso ovvio. No.

Ecco qua il suo stupefacente tweet: La televisione francese dice che Leonardo era un genio francese. Che ignoranza! Leonardo era un genio europeo” .Europeo e non italiano?  Sembra quasi che l’Italia non esista o sia disdicevole dire “italiano” 

Eppure di Voltaire o di Pascal, a Parigi, non sentirete dire che sono europei, ma che sono francesi. E casomai dopo – solo dopo – che sono europei, termine che però risulta storicamente assurdo per il loro tempo se lo si vuole leggere come “euristi” ovvero tifosi di Maastricht, dell’euro e della Commissione Europea di Juncker.

Europei – per capirci – sono anche Dostoevskij e Tolstoj e anche Vladimir Putin lo è . Ma l’essere europei non c’entra nulla con l’essere “euristi, sostenitori dell’attuale Unione Europea, nata nel 1992, che, com’è noto, non coincide neanche geograficamente con l’Europa.      
   
Il buon senso indurrebbe a dire che proprio perché Leonardo era italiano, e a quel tempo l’Italia aveva la leadership culturale del continente, si può dire anche europeo (cosa diversa dall’essere per questa UE). Ma il buon senso, come diceva il Manzoni, se ne sta nascosto. 
Del resto il Pd ha addirittura scritto nel suo simbolo elettorale Siamo europei. Non scrivono “Siamo italiani”, ma “europei”. 

Perfettamente coerente con un memorabile tweet del Partito Democratico del 27 giugno 2016 che fu contestatissimo dai sovranisti: Nostre battaglie in Ue non erano per l’interesse dell’Italia, ma perché ritenevamo fossero interesse dell’Europa

Del resto il 3 agosto 2017il TgLa7, in un altro tweet, riferiva le parole che Matteo Renzi pronunciò, con apprezzabile sincerità: Ue: abbiamo sbagliato a non difendere i nostri interessi nazionali

Il fatto è che da qualche anno si sente ripetere – da certi pensatori – che addirittura non esisterebbe un’identità italiana. Se però si nega questa diventa poi impossibile rivendicare una “identità europea” che non è mai esistita se non nel Medioevo quando si chiamava “cristianità” ed aveva come base la comune fede cattolica e la lingua latina.

Proprio per tale memoria storica il presidente Mattarella , nella recente visita in Francia, ha correttamente dichiarato a proposito di Notre Dame : “è un vero archivio di memoria . Tutti i principali avvenimenti di Francia , dal 1200 in poi, sono passati da qui”, inoltre “in questa cattedrale”, ha aggiunto, “si specchia tanta parte della storia e della civiltà d’Europa”.

E’ esattamente quell’Europa cristiana le cui radici e fondamenta sono state rinnegate dall’Unione Europea nata nel 1992 a Maastricht , come ha spiegato Ernesto Galli della Loggia in un editoriale sul “Corriere della sera” intitolato Le radici riscoperte (tardi).

Cosicché appare evidente che la UE non coincide affatto con l’Europa, né geograficamente, né storicamente, né culturalmente, né spiritualmente
La UE non è l’Europa . E’ una costruzione tecnocratica nata sull’onda della globalizzazione e da essa poi travolta e ridotta in frantumi.

Così diventa ancora più surreale oggi – che la UE è in crisi profonda – cercare consensi politici per essa attingendo proprio a quell’(altra) Europa che la UE ha rinnegato e che non c’entra nulla con la burocrazia di Bruxelles.

Ieri sul Corriere” Roberto Sommella  – che non risulta essere un letterato – è andato a scomodare addirittura Dante e Leopardi per un loro improbabile endorsement a favore della UE , sempre (erroneamente) confusa con l’Europa.

E’ perfino imbarazzante dover ribattere a simili assurdità . Dante – che politicamente non ha mai parlato di Europa, ma di Monarchia” universale, come riedizione dell’impero romano, incentrata sul primato di Roma – è precisamente colui che fonda il canone della lingua italiana e lo fa preferendo il nostro volgare al latino che era la lingua “europea” di allora.

Rivendica la nobiltà del nostro volgare  a perpetuale infamia e depressione de li malvagi uomini d’Italia, che commendano lo volgare altrui e lo loro proprio dispregiano (CvI, XI, 1). 

Con lo stesso orgoglio identitario” e “sovranista”  – e col dolore verso l’amata Italia mal ridotta dalle sue classi dirigenti – Dante verga i memorabili versi del canto VI del Purgatorio: “Ahi serva Italia, di dolore ostello,
/ nave senza nocchiero in gran tempesta,/ non donna di province, ma bordello!”. 

Egli canta “l’umile Italia”  che vedeva già sbocciare – con Virgilio – ai primordi di Roma  ed è proprio da questo alto canto dantesco che – attraverso Petrarca, Machiavelli e Leopardi – l’identità nazionale italiana arriverà a ispirare l’unità politica-statuale  (sia pure realizzata pessimamente dai Savoia  come conquista militare, anziché come federazione dei regni italiani).

Per questo Giuseppe Antonio Borgese arrivò a scrivere: L’Italia non fu fatta da re o capitani; essa fu la creatura di un poeta: Dante. (…) Non è un’esagerazione dire che egli fu per il popolo italiano quello che Mosè fu per Israele.

Leopardi poi fu letteralmente il poeta del nostro Risorgimento. Basti ricordare la canzone All’Italia che si lancia – come Petrarca e Machiavelli – contro quelle potenze straniere (europee) e i loro eserciti i quali da secoli devastavano il Bel Paese, invitando gli italiani a ritrovare la grandezza antica e a combattere uniti per l’indipendenza e la libertà della Patria.

È una delle canzoni civili che più entusiasmò i patrioti italiani nel XIX secolo. Pietro Giordani scrisse all’amico Giacomo: “La tua canzone gira per questa città come fuoco elettrico: tutti la vogliono, tutti ne sono invasati”. 

A chi pretende di arruolare Leopardi nel coro pro UE, ricordo infine questa pagina del suo ZibaldoneLa patria moderna dev’essere abbastanza grande, ma non tanto che la comunione d’interessi non vi si possa trovare, come chi ci volesse dare per patria l’Europa. La propria nazione, coi suoi confini segnati dalla natura, è la società che ci conviene. E concludo che senza amor nazionale non si dà virtù grande

Parole da rileggere: “senza amor nazionale non si dà virtù grande” . Verrebbe dunque da dire: lasciate in pace l’Italia e l’Europa . Due grandi, antiche e nobili realtà. 
Tutt’altra cosa è la misera Unione Europea (nata nel 1992 a Maastricht) che è stata nefasta per l’Italia e per l’Europa  e che merita solo di essere archiviata. Per sempre.

Antonio Socci

Da “Libero”, 5 maggio 2019

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sabato 20 aprile 2019

Fallisce Golpe Guaidò, e gli Stati Uniti Perdono Controllo Sul Venezuela


Fallisce Golpe  Guaidò, e gli 
Stati Uniti Perdono Controllo Sul Venezuela

Fort Russ 



WASHINGTON DC - Mercoledì gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro la Banca Centrale del Venezuela. Nel frattempo, lo scienziato politico Vladimir Shapovalov ha dichiarato che tutte le sanzioni che gli Stati Uniti avrebbero potuto adottare contro il Venezuela sono già state attuate.

Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha detto che le nuove sanzioni introdotte dagli Stati Uniti daranno nuova forza al Paese.

"Le sanzioni sono assolutamente immorali, la banca centrale non è sacra. Lasciatemi dire che le sanzioni ci danno ancora più forza ", afferma  Maduro in una dichiarazione trasmessa dalla TV di stato.

Secondo le parole del leader venezuelano, la Banca centrale del Venezuela  supererà queste difficoltà.

John Bolton, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha annunciato il 17 aprile che avrebbe introdotto nuove sanzioni contro la Banca centrale del Venezuela. Le restrizioni dovrebbero mettere in guardia anche i paesi terzi, inclusa la Russia, contro qualsiasi dispiegamento di forze militari in Venezuela volte a sostenere il presidente Nicolas Maduro, ha detto Bolton.

Lo scienziato politico Vladimir Shapovalov, vice direttore dell'Istituto di storia e politica dell'Università statale di pedagogia di Mosca, ha commentato la situazione.

Ha sottolineato che queste non sono le prime sanzioni introdotte contro il Venezuela. E che gli Stati Uniti stanno facendo pressione su Caracas in vari modi, incluso l'uso del linguaggio degli ultimatum e delle minacce.

"Questa [misura] ha un carattere apparente, e per definizione non può avere effetti gravi. Tutto ciò che gli Stati Uniti avrebbero potuto fare non ha fatto altro che spingere un intervento militare diretto, durante la crisi durata tre mesi, il presidente nominato dagli Stati Uniti non è riuscito a  prendere il controllo del potere del paese, quindi è ovvio che gli Stati Uniti stanno perdendo il controllo sulla situazione del Venezuela e dimostra la sua incapacità di organizzare un colpo di stato ", ha detto Vladimir Shapovalov.

Il 21 gennaio sono iniziate le proteste di massa in Venezuela a favore e contro l'attuale presidente Nicolás Maduro. Dopo l'inizio delle manifestazioni, Juan Guaidó si è dichiarato presidente in carica. La Russia, la Cina e altre nazioni sostengono il legittimo presidente venezuelano.





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venerdì 22 febbraio 2019

L’IMMAGINE DI “DIO PADRE” E UN PAPA CHE SOSTENNE TESI ETERODOSSE

L’IMMAGINE DI “DIO PADRE” E UN PAPA CHE SOSTENNE TESI ETERODOSSE




Tutti ricordano le immagini michelangiolesche della Cappella Sistina e tutti sanno che Dio Padre, nelle scene della creazione, è rappresentato come un austero e potente vegliardo con barba e capelli bianchi  (VEDI IMMAGINE).

E’ la tipica iconografia della prima Persona della SS. Trinità e la ritroviamo in tante altre raffigurazioni. Ma non è sempre stato così, anzi: nei primi tredici secoli dell’era cristiana Dio Padre non poteva neanche essere rappresentato.

La Chiesa infatti si era trovata davanti al divieto veterotestamentario di raffigurare Dio: Non ti farai idolo né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo”  (Esodo 20,4).

Tale comandamento divino era stato dato a Israele contro l’idolatria delle altre religioni. Il Dio di Israele, l’unico vero Dio, era totalmente trascendente.

Tuttavia un tale divieto – acquisito e rispettato dai cristiani – non impedì loro di ricorrere alle immagini per illustrare le vicende evangeliche che sono terrene e non impedì loro di venerare quelle immagini sacre.

Se ne trova spiegata la ragione teologica nella Summa di san Tommaso d’Aquino :
“Del Dio vero, essendo esso incorporeo, non si poteva fare alcuna immagine materiale, poiché come dice il Damasceno ‘è cosa sommamente stolta ed empia raffigurare ciò che è divino’. Ma poiché nel nuovo Testamento Dio si è incarnato, può essere adorato nella sua immagine corporea ”.

Il cristianesimo si fonda infatti sull’annuncio di Dio fatto uomo: la sua storia salvifica è un insieme di avvenimenti che si narrano nei Vangeli e che si possono rappresentare, per questo nella Chiesa le immagini acquisteranno una funzione fondamentale e la civiltà cristiana, nel corso dei secoli, sarà una vera e propria esaltazione delle immagini.
Restava fermo tuttavia il veto sulla rappresentazione di Dio Padre, il quale dai cristiani fu raffigurato, per tredici secoli, con il volto e l’aspetto di Cristo, perché, nel Vangelo, Gesù stesso proclama la sua perfetta comunione con il Padre: Chi vede me vede il Padre” (Gv. 14,9), “Io e il Padre siamo una cosa sola”  (Gv. 10,30). Infatti san Paolo commenta: Egli è l‘immagine di Dio invisibile”  (Colossesi 1, 15; 2 Corinzi, 4, 4).
E’ su queste autorità” scrive Alessandra Gianni “che i teologi e i padri della Chiesa consentiranno la rappresentazioni di Dio cristo morfo”.

Un esempio meraviglioso è costituito dai mosaici di Monreale (XII secolo) dove Dio Padre viene raffigurato, nei diversi giorni della creazione, con il volto di Gesù (VEDI IMMAGINE).

Per secoli, nel mondo bizantino e in quello latino, Dio Padre è stato rappresentato attraverso Gesù oppure ricorrendo al simbolo della mano che si affaccia dal cielo, la dextera Patris, segno di Dio che interviene nella storia umana, che dunque diventa sacra.

Ma allora quando e perché Dio Padre ha assunto l’aspetto di un vegliardo con barba e capelli bianchi? E com’è stato possibile, per l’arte sacra, superare totalmente un divieto che affonda addirittura in un comandamento biblico e che era stato osservato fedelmente per secoli nella Chiesa?

Alessandra Gianni affronta precisamente queste domande nel saggio “L’inizio dell’iconografia di Dio Padre”, pubblicato su “Iconographica. Studies in the History of Images” (XVII/2018).

Seguendo questa indagine si scopre che le prime rappresentazioni di Dio Padre come vegliardo si trovano in alcune miniature bolognesi del quarto decennio del XIV secolo.

Progressivamente la nuova iconografia comincerà ad affacciarsi anche nella pittura destinata al popolo, si affermerà definitivamente nel quarto decennio del XV secolo e “sostanzialmente non si troverà più il cristo morfismo dal quinto decennio del Quattrocento in avanti”.

Qual è la ragione di una svolta così importante nell’iconografia cristiana, considerata la sua delicata implicazione biblica? 

Per quanto possa apparire sorprendente non c’è nessun pronunciamento ufficiale della Chiesa che autorizzi direttamente una tale svolta iconografica e nei tanti studi degli storici dell’arte che l’hanno analizzata non è mai stata fornita una spiegazione.

Il merito del saggio di Alessandra Gianni è quello di proporre delle ipotesi che finalmente potrebbero storicamente spiegare perché la nuova iconografia si è pian piano affermata e alla fine si è imposta.

L’autrice ne ricerca le ragioni nella storia della Chiesa di quegli anni, non essendo neanche immaginabile che una tale “innovazione” possa essere dovuta all’estro di qualche miniatore o qualche pittore.

La committenza ecclesiastica infatti era ben consapevole delle implicazioni teologiche  delle rappresentazioni sacre e della loro delicata funzione catechetica e liturgica (basti ricordare la vicenda dell’iconoclastia).

L’autrice trova che proprio nella storia della Chiesa di quegli anni accaddero eventi che, in effetti, potrebbero spiegare perché, nel giro di pochi lustri, si ha una tale svolta epocale nella rappresentabilità di Dio Padre.

L’inizio sperimentale della rappresentazione di Dio Padre nelle miniature bolognesi degli anni Trenta” osserva “può essere collegato all’ istituzione della festività della SS. Trinità voluta nel 1334 da papa Giovanni XXII, ma ancor più alla disputa sulla visione beatifica, cioè sul destino delle anime elette dopo la morte, che dal 1331 al 1336 coinvolse tutta la cristianità.

La controversia fu scatenata da alcuni sermoni pronunciati da papa Giovanni XXII nella cattedrale di Notre-Dame-des-Doms per la festività di Ognissanti nei quali egli sosteneva che le anime dei beati in cielo non vedevano e non avrebbero visto Dio faccia a faccia prima del Giudizio universale e che avrebbero goduto soltanto della contemplazione dell’umanità di Cristo secondo l’autorità delle scritture (Apocalisse 6, 9).

Questa ipotesi veniva a contrapporsi alla riflessione teologica precedente basata sui testi biblici che aveva stabilito invece che esse vedono subito il volto di Dio così come egli è.

Papa Giovanni fu costretto a ritrattare questo pronunciamento ritenuto eretico e il successivo papa Benedetto XII il 29 gennaio 1336 emise ad Avignone la costituzione Benedictus Deus con la quale stabiliva che i santi videro e vedono l’essenza divina con visione intuitiva e facciale”.

E’ significativo che “esattamente negli stessi anni in cui si svolgeva questo dibattito, che vide contrapporsi papi, re, imperatore, teologi nella curia pontificia e nelle università e predicatori dai pulpiti, si abbiano in codici di diritto canonico le prime testimonianze del cambiamento nel modo di raffigurare Dio Padre”.

L’affermazione definitiva della nuova iconografia di Dio Padre, poi, è concomitante, nel secolo successivo, con un altro straordinario evento ecclesiale: il Concilio di Ferrara Firenze (1438-39) che intendeva addirittura risolvere lo scisma con la chiesa greca.

Com’è noto uno dei nodi era rappresentato dalla disputa relativa al “Filioque  del Credo, che concerneva la definizione teologica dei rapporti fra le Persone della Santissima Trinità e i rispettivi “ruoli”.

Vi fu un eccezionale sforzo teologico documentato dalle bolle di unione delle diverse chiese emanate da Eugenio IV, dove fra l’altro si leggono passi in cui si sottolineache “il Padre non è il Figlio o lo Spirito santo, che il Figlio non è il Padre o lo Spirito santo, che lo Spirito santo non è il Padre o il Figlio; ma che il Padre è soltanto Padre, il Figlio è soltanto Figlio, lo Spirito santo è soltanto Spirito santo”.

“E’ lecito pensare che la ridefinizione puntuale dei rapporti fra le Persone della Trinità, esito delle discussioni del concilio” osserva Alessandra Gianni “abbia spinto le committenze negli anni successivi a differenziare l’iconografia del Padre e del Figlio per rendere più comprensibile la diversità nell’unità delle Persone”.  

E’ probabilmente da questi eventi ecclesiali che viene l’immagine artistica di Dio Padre come oggi la conosciamo.
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Antonio Socci
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Da “Libero”, 18 febbraio 2019

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