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martedì 25 gennaio 2022

Cappellacci non ce la racconta giusta! Parte "positivo" e i sardi sani in isolamento!


È stato l’ex governatore della Sardegna e attuale deputato di Forza Italia, Ugo Cappellacci, il primo grande elettore positivo a votare al Drive-in allestito nel parcheggio della Camera. 

Cappellacci non ce la racconta giusta! Parte "positivo" e i sardi sani in isolamento! 

In Sardinya un Presidente della Regione pusillanime come Solinas permette a un sostenitore della sua Giunta di partire "positivo" mentre impedisce ai sardi malati e lavoratori di uscire per veri bisogni dalla nostra Isola, lasciandoci in isolamento


E’ la seconda volta, come da lui stesso comunicato sui social, che Cappellacci si ammala di Covid. 

La prima circa un anno fa, quando era finito anche in ospedale, la seconda qualche giorno fa, protetto però da tre dosi di vaccino. 

L'ex governatore racconta al Corriere della Sera gli ultimi giorni prima del voto: "Niente macchina per lui, ma un’ambulanza che lo ha portato fino all’ingresso del primo tendone allestito nel parking di pertinenza della Camera. «Sono arrivato un po’ in anticipo e ho aspettato a bordo l’orario di inizio delle votazioni», che si sono svolte in contemporanea a quelle dell’aula. Ad accoglierlo operatori in tuta «come nei reparti antiCovid», spiega. 

Precisando però di non avere «avuto alcun contatto ravvicinato». È stato invitato a disinfettarsi le mani. Gli è stata consegnata la bustina con la scheda e la matita. E gli è stato mostrato il secondo tendone. «All’interno ci sono due postazioni di voto. E ho infilato la scheda nell’urna sterile e sigillata. So che prima di scrutinarle disinfetteranno di nuovo tutte le schede».", prosegue il Corriere. 

Il Corriere scrive ancora "Era arrivato pronto a votare Silvio Berlusconi, l’ex governatore sardo di Forza Italia, venerdì scorso. «Avevo avuto un contatto con un positivo martedì scorso, durante un incontro politico. Mi sono messo in autotutela e ho fatto il tampone tutti i giorni. Venerdì scorso ero ancora negativo e ho deciso di venire a Roma, altrimenti dalla Sardegna, dovendo prendere mezzi pubblici, non ci sarebbe stata più possibilità», spiega. Infatti, da sabato, il tampone è diventato positivo, sia pure con sintomi leggeri. 

Ma sul suo arrivo a Roma sono state molte le perplessità da parte dei cittadini sardi, alcuni dei quali senza green pass rafforzato si sentono ghettizzati. Per stemperare le polemiche l'ex governatore sardo potrebbe pubblicare sui social il biglietto aereo e la comunicazione di avvenuta positività all'Ats.


Passeggiate libere in terra libera, quando l'oppressione si fa pesante cantiamo e innalziamo la nostra bandiera al vento!

Mercoledì , tutti assieme al Poetto ci vediamo alle 16,00 pressi H Marino

venerdì 7 gennaio 2022

Diffida da inviare al Presidente della Regione Sardegna

La Mail di SaDefenza al Presidente, sotto la DIFFIDA scritta da altri amici da spedire personalmente 







Alla Cortese attenzione di: 


Presidente Regione Autonoma Sardegna
Dott. Solinas Christian
PEC: presidenza@pec.regione.sardegna.it


E p/c Assessorato dei trasporti
Dott. Todde Giorgio
PEC: tras.assessore@pec.regione.sardegna.it

Prefettura di Cagliari
Dott. Tomao Gianfranco
E-mail: prefettura.cagliari@interno.it
e/o PEC: protocollo.prefca@pec.interno.it

Assessorato all’igiene e sanità, e dell’assistenza
sociale
Dott. Nieddu Mario
PEC: san.assessore@pec.regione.sardegna.it

Procura della Repubblica di CAGLIARI
E-mail: procura.cagliari@giustizia.it

Presidente ANCI Sardegna
Dott. Deiana Emiliano
PEC: ancisardegna@pec.it /

Alla C.A. Ministro delle infrastrutture e della
mobilità sostenibile
Dott. Giovannini Enrico
PEC: gabinetto.ministro@pec.interno.it


Oggetto: DIFFIDA - in riferimento a D.L. 229 del 30/12/2021, entrata in vigore 10/01/2022


Il / La sottoscritto/a ........ Nato/a ......il .... prov. (....) , Codice fiscale: ................ ; residente in ............. - Via......... Prov. (...), regione di residenza e di domicilio: SARDEGNA

- Considerato che il/la sottoscritto/a risiede, come sopra indicato, nella regione Sardegna, la quale è geograficamente posizionata lontano dalle altre regioni italiane, e si trova altresì circondata dai mari, perché è un’isola nel mediterraneo;

- Considerato che, risiedendo in Sardegna, si può raggiungere le altre regioni italiane, per lavoro, per studio, per svago, per motivi sanitari, solo ed esclusivamente attraverso l’utilizzo di mezzi aerei e/o navali;

- Tenuto conto che, con il nuovo D.L. 229/2021, che entrerà in vigore alla data del 10/01/2022, e che imporrebbe il green pass rinforzato (ovvero da guarigione o da completamento vaccinale) per l’utilizzo di mezzi di trasporto a lunga percorrenza, e quindi anche per aerei e navi, e in ogni caso solo sul territorio nazionale, mentre i viaggi da e verso gli Stati europei e non, non sono di fatto regolati con il possesso del super green pass italiano;

- Analizzato che, con l’entrata in vigore del nuovo DL 229/2021 potrebbe ravvisarsi, per tutti coloro che risiedono nelle isole, il reato di “sequestro di persona” (art. 605 c.p.), impedendo così di fatto a chi, non violando nessuna legge, non è in possesso del c.d. green pass rafforzato, di NON poter uscire dalla regione di residenza, e/o comunque di farvici ritorno utilizzando i mezzi di trasporto nazionale; nonchè il delitto di “atti persecutori” (art. 612 bis c.p. ) verso i medesimi cittadini;

- considerato che si ravviserebbe altresì la violazione del regolamento europeo n° 953/2021, il quale istituisce espressamente l’istituzione del green pass quale mero strumento utile per agevolare la libera circolazione dei cittadini europei su tutto il territorio europeo, ivi compreso il territorio italiano, e non la discriminazione tra vaccinati e non vaccinati;

- tenuto conto che, oltre alle violazioni precedenti si violerebbe l’articolo 16 della Costituzione, riferito alla libertà di circolazione, che dello stesso recita: “(…) Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. (…)”,

- considerato altresì che il green pass, sia esso base o rafforzato, non è uno strumento di tipo sanitario (chi lo possiede infatti, soprattutto se vaccinato, può essere contagioso e contagiabile), ma solo un mero strumento politico, come dai membri del governo stesso confermato;

DIFFIDA
Con la presente, il Dott. Solinas Christian, quale presidente della regione Sardegna pro tempore e l’assessore ai trasporti pro tempore, a non voler procedere alla ricezione del DL 229/2021 e all’attuazione con propria ordinanza regionale, dello stesso, ma anzi di voler impugnare nell’immediato tale provvedimento anticostituzionale, e rifiutarsi di procedere con l’ulteriore discriminazione nei confronti parte dei cittadini sardi, in virtù anche della salvaguardia delle minoranze, e di non violare ulteriormente i diritti e le libertà di ogni singolo cittadino sardo, già limitate con i precedenti provvedimenti.
Compito di ogni presidente di regione, legalmente, politicamente e moralmente, è quello di difendere i diritti dei suoi cittadini, anche e soprattutto quando è lo Stato stesso a vessarli con leggi incostituzionali.
In qualità di cittadino/a italiano fedele alla Costituzione, il/la suddetta ha il dovere di procedere per altre vie qualora non vedrà che il presidente Solinas e la sua giunta non siano in grado di agire moralmente e politicamente in difesa dei Suoi cittadini e dei loro diritti fondamentali garantiti dalla Carta Costituzionale tuttora vigente.

Luogo, ............. lì  .............. 

Con osservanza

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lunedì 2 agosto 2021

Sardi e Sicuri Analisi di una Disfatta

Abbiamo ricevuto da un gruppo di cittadinanza attiva - riunito sotto il nome di LiberAZIONE S.A.R.D.A.  - un interessante report investigativo intitolato "Sardi e Sicuri Analisi di una Disfatta" che  analizza l'efficacia della campagna regionale "Sardi e Sicuri" della Regione Sardegna.

Il documento giunge alla conclusione dimostrandone gli esiti disastrosi sotto ogni aspetto:  malgrado le enormi quantità di persone testate, lo screening  di massa non ha infatti portato ad alcun rilevante controllo sulla curva epidemiologica, risultando solo un enorme dispendio di risorse pubbliche a detrimento dei sardi stessi.

SaDefenza lo scorso anno ha lanciato un grido di allarme, prima che si diffondesse la paranoia terroristica mediatica, nel denunciare pubblicamente l'intento di Crisanti, Burioni e Pregliasco di voler  trasformare la Sardinya in un laboratorio; Ciononostante Andrea Crisanti  è stato chiamato dal presidente Christian Solinas a formare lo pseudo comitato tecnico sardo che si è rivelato inefficace, incapace e sprecone, ai danni dei sardi trasformati in cavie, il documento di LiberAZIONE dimostra la disfatta della campagna regionale e le implicazioni tutt'altro che etiche della Giunta Regionale Sarda nell'effimera propaganda di  "Sardi e Sicuri".
SaDefenza
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LiberAZIONE S.A.R.D.A. è un gruppo di cittadini uniti da ideali comuni. 

È composto da persone che hanno avuto esperienze di associazionismo e attivismo nelle diverse città dove hanno vissuto, si sono conosciute nel 2017 durante le mobilitazioni contro la legge Lorenzin. Nel Settembre 2020 si sono costituiti come realtà autonoma, collaborando con gruppi, associazioni, avvocati, medici e insegnanti, presenti sia nell'isola che nello stivale. L'obiettivo di LiberAZIONE S.A.R.D.A. è quello di portare l'attenzione su alcune istanze che riguardano la difesa della dignità umana per cui ogni essere sia libero nell’agire e nello scegliere: libertà di cura, diritto alla salute psicofisica, libertà di educazione, libertà di espressione, tutela del territorio; cercando di promuovere conoscenza, stimolare impegno e connessioni tra realtà che si riconoscono in questi valori. 

Il nostro focus è principalmente incentrato sulle questioni inerenti l’istruzione, sia pubblica che all’interno del nucleo familiare. 

Questo sta alla base di un impegno comune che favorisca il rovesciamento del sistema di valori imposto, che ha determinato uno scollamento tra le naturali esigenze dell’uomo e la società. 

La conoscenza è il primo passo per un'azione consapevole e condivisa, perché la società sia un corpo sociale e non un insieme di monadi isolate. 



LiberAZIONE S.A.R.D.A. (Libertà, Azione, Salute, Amore, Resilienza, Democrazia, Autoderminazione)



SARDI E SICURI 
Analisi di una disfatta 

"I risultati raggiunti – dichiara il Presidente Christian Solinas – ci dicono che la Sardegna può diventare un modello non solo per il Paese, ma per tutta l'Europa”
“Il nostro obiettivo è quello di spezzare le catene di contagio e abbattere la circolazione virale sul nostro territorio per portare la Sardegna il più rapidamente possibile fuori dall'emergenza".  regione.sardegna 


Circa 300 mila test effettuati da gennaio ad aprile; una massiccia macchina operativa supportata da ingenti investimenti, annunciata con appelli roboanti ma conclusasi in un silenzio assordante (e con qualche mugugno), quasi la si volesse infine occultare.

Ci siamo dunque chiesti quanto essa possa aver concretamente contribuito alla sicurezza dei sardi, se abbia saputo tenere il polso dell’altalenante dinamica epidemiologica avutasi in Sardegna nel lungo periodo, se abbia infine avuto una reale e decisiva valenza ai fini diagnostici e statistici.

Per tentare una risposta abbiamo raccolto quanta più documentazione disponibile “in chiaro” sufficiente a produrre un bilancio serio, ragionato e supportato dai dati.

Proveremo a riportarne di seguito - in modo assai schematico - una cronistoria ed a trarne le debite ed oneste conclusioni che - chiunque avrà pazienza di seguirci fino in fondo - potrà trovare in calce a questo report, con qualche sorpresa.


Inizio Campagna:

L'annuncio dell'ATS: "Complessivamente, la macchina approntata con la collaborazione di Andrea Crisanti, microbiologo e ordinario dell'Università di Padova, conterà 46 postazioni e 180 operatori.  
atssardegna

I primi tamponi antigenici rapidi, saranno eseguiti in Ogliastra tra il 4 e il 5 gennaio 2021 e saranno poi ripetuti a una settimana di distanza – l’ 11 e 12 gennaio 2021 – sui soggetti risultati negativi, così da aumentare la probabilità di intercettare eventuali positività al Covid. Verranno usati due tipi di tamponi differenti, lo stesso procedimento verrà pian piano utilizzato in tutta l’isola:
● Nella prima sessione di test saranno utilizzati tamponi antigenici rapidi cromatografici (in grado di restituire un risultato visibile a occhio nudo tramite la colorazione, nell’arco di 15 minuti);

● Nella seconda sessione saranno impiegati tamponi antigenici immunofluorescenti (risultato entro 24 ore attraverso l’analisi con un apposito macchinario).
si comincia il 4 gennaio: "In 6 mesi Covid free" Nell'Isola il "Vaccine day" unionesarda

Dr. Andrea Crisanti e il presidente Christian Solinas

Non sappiamo che ruolo abbia avuto la missione IGEA nella campagna specifica, visto che è già operativa a novembre 2020:
lanuovasardegna.it/regione/2020/11/09/news/covid-medici-militari-per-i-tamponi-in-sardegna-1.39519485>

I medici militari a Sassari


MEMORANDUM


La Sardegna passa in zona bianca il 1 marzo.
Il 22 marzo scala in arancione. In rosso il 12 aprile.


Conteggio Tamponi:

OGLIASTRA. Prima fase: 4-5 Gennaio:

https://www.regione.sardegna.it/ >

Sono stati eseguiti 26.936 tamponi antigenici pari all'80% del target individuato per l'attività di screening sulla popolazione residente nei 23 comuni dell'area: 14.218 tamponi eseguiti nella prima giornata e 12.718 nella seconda. Le positività rilevate al tampone antigenico sono 142. Le persone risultate positive sono state sottoposte al test molecolare.
Il test antigenico viene ripetuto sulla popolazione l'11 e il 12 gennaio.
Nessuna tabella sinottica attualmente reperita, malgrado formale richiesta.


NUORESE 6-14 feb:

< http://www.quotidianosanita.it/sardegna/articolo.php?articolo_id=92769 >

<https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/136724/campagna-sardi-e-sicuri-nel-nuorese-ecco-tutti-i-dati-paese-per-paese >

Nelle due tornate sono stati individuati 65 positivi confermati dal tampone molecolare. Hanno partecipato complessivamente 82.020 cittadini. Nella prima tappa sono risultati solo 28 positivi su 40274 screening.
TABELLA PDF: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9876683.pdf



MEDIO CAMPIDANO 20-21 febbraio:

< http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=93134 > Ai 3 positivi confermati al tampone molecolare sabato 20 febbraio, ne sono stati identificati altri 7 sulle operazioni sanitarie di tamponamento ed esito effettuate sui positivi individuati al test antigenico la domenica seguente. TOTALE: 10. Oltre 24mila i test antigenici eseguiti.
TABELLA PDF:( http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato4071383.pdf )


ATS parla di Ventotto i comuni del Medio Campidano che hanno partecipato allo screening promosso dalla Regione e condotto da Ares-Ats, 103 i comuni della Sardegna coinvolti dall'avvio del progetto, per oltre 150mila test eseguiti <https://www.aslsanluri.it/index.php?xsl=7&s=72509&v=2&c=214>



CAGLIARI 13-14 marzo:

< https://www.quotidianosanita.it/sardegna/articolo.php?articolo_id=93328> effettuato complessivamente nelle due giornate dedicate, circa 30 mila tamponi. Confermati 49 positivi con l’analisi approfondita al molecolare.
Nessuna tabella attualmente reperita, Malgrado formale richiesta.



SASSARI 10-11 aprile
<http://www.regione.sardegna.it/j/v/2568s=422140&v=2&c=392&t=1>

<(https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sassari-provincia/sardi-e-sicuri-nel-sassarese-quasi-30mila-test-lciipoyk>

<https://www.sardegnadies.it/a-sassari-attualmente-ci-sono-77-positivi-al-coronavirus/>

<https://www.youtube.com/watch?v=sNhXWR220NE>



Quasi 29 mila test totali. 77 positivi individuati la prima giornata.
NESSUNA TABELLA SINOTTICA ATTUALMENTE REPERITA


18 Aprile piccoli comuni del Sassarese: 17.692 i test antigenici per la rilevazione del Covid-19 eseguiti in 23 comuni nelle giornate di sabato 17 (9.125 tamponi eseguiti) e domenica 18 aprile (8.567 test).


In tutto 27 le sedi operative in campo nei comuni di Alghero, Porto Torres, Ozieri, Ploaghe, Olmedo, Bono, Bonorva, Pattada, Thiesi, Pozzomaggiore, Perfugas, Villanova Monteleone, Mores, Benetutti, Stintino, Chiaramonti, Florinas, Codrongianos, Bonnanaro, Torralba, Laerru, Sedini e Bultei.


Mancano i dati, ma crediamo siano anch’essi irrisori: in molti comuni si annuncia: “nessun positivo rilevato”.

A quella data arriviamo a circa 300 mila test dall'inizio della campagna.



Stralci di casistica locale:


San Sperate: https://www.sansperate.net/dettagli/comunicazione/1584

Totale 1480. Di questi 25 sono risultati positivi al test rapido quindi richiamati nella stessa giornata insieme ai loro contatti diretti per essere sottoposti a test molecolare.
In totale, sempre tra sabato e domenica, sono state richiamate e sottoposte a tampone molecolare 81 persone. Di questi 81 tamponi solo in 9 persone è stata confermata la positività.

Pattada, 25 tutti falsi positivi: <https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sassari-provincia/sardi-e-sicuri-a-pattada-25-positivi-al-covid-poi-pero-si-scopre-che-non-lo-sono-cknw3vy3 >

Tortolì:

<https://www.vistanet.it/ogliastra/2021/01/13/sardi-e-sicuri-i-dati-dello-screening-covid-a-tortoli-il-sindaco-cannas-grande-responsabilita-della-comunita/>

Confermati 19 su 30: https://www.comuneditortoli.it/ente/comunicati/252


Alghero: 59 positivi su 5361 test: <https://www.comune.alghero.ss.it/it/novita/news/Screening-di-massa-Sardi-e-Sicuri-eseguiti-5.361-test-/>

Non si hanno dati su quanti siano stati confermati al molecolare.


Lo scandalo Tamponi VivaDiag:

Sardi e sicuri’, le storie di falsi positivi. Ecco cosa è successo con lo screening:
Positivi al test cinese VivaDiag e negativi al tampone molecolare fatto poco dopo. È questa una costante emersa nella campagna ‘Sardi e sicuri, voluta dall’Ats e conosciuta anche come ‘Piano Crisanti’.

La preoccupazione di Sardinia Post si concentra sul numero abnorme di "falsi negativi". Così scrivono:
"I falsi positivi sono il male minore. Perché nel giro di 24 ore, tra test rapido cinese e tampone molecolare, una persona risultata inizialmente infetta viene a conoscenza del proprio reale stato di salute. Il problema vero sono i falsi negativi che stanno in mezzo agli altri convinti di essere sani, ma trasmettono il virus a loro insaputa. Per questa ragione in Francia i VivaDiag sono stati banditi, mentre da noi l’Ats continua a non dire una sola parola".
<https://www.sardiniapost.it/cronaca/sardi-e-sicuri-le-storie-di-falsi-positivi-ecco-cosa-e-successo-con-lo-screening/>


I Progressisti del Consiglio regionale chiedono al presidente Christian Solinas, di “sospendere la campagna ‘Sardi e sicuri’“. Il gruppo di opposizione lo fa per una serie di ragioni, incluse le dichiarazioni del virologo Andrea Crisanti, il padre di ‘Sardi e sicuri’ che è stato ingaggiata dalla Regione e dall’Ats. Lo dice per tutti il capogruppo Francesco Agus. Che aggiunge: “Lo sollecitiamo da tempo e lo ribadiamo ancora di più oggi alla luce delle ultime dichiarazioni del professor Crisanti, sull’efficacia dei test rapidi antigenici”. Ovvero quelli utilizzati nell’Isola (leggi qui l’approfondimento di Sardinia Post).

<https://www.sardiniapost.it/politica/covid-agus-a-solinas-su-sardi-e-sicuri-stop-a-screening-test-antigenici-inutili/>


il commissario straordinario di ARES ATS Massimo Temussi replica: fake news e notizie fuorvianti creano solo allarmismo e scetticismo tra i cittadini, rischiando di compromettere il lavoro che si sta facendo sui territori in un momento in cui non possiamo abbassare la guardia nei confronti della pandemia”.
<http://www.aslcagliari.it/index.php?xsl=7&s=72172&v=2&c=288>

ma il quotidiano on-line risponde a stretto giro di posta, con pubblicazione della delibera:
“mentre lo screening anti-Covid, coi tamponi rapidi cinesi, si è spostato nel Nuorese facendo registrare un flop, si scopre una bufala detta dal commissario dell’Ats, Massimo Temussi, ovvero il regista del ribattezzato ‘Piano Crisanti‘. Stiamo parlando dei controlli a tappeto sulla popolazione sarda, secondo il cronoprogramma che l’immunologo romano ha messo a punto insieme all’Azienda per la tutela della salute”.
Bisogna tornare indietro al 13 gennaio scorso per inquadrare la questione. Perché quel giorno da Parigi rimbalza la decisione presa dall’Agenzia francese del farmaco che bandisce l’utilizzo dei tamponi rapidi cinesi di marca VivaDiag, in quanto “non attendibili”, certificano gli esperti transalpini. Troppi i falsi positivi. E troppi i falsi negativi.

Sardinia Post dà conto di quella presa di posizione da parte dall’Agenzia di Parigi e spiega che i VivaDiag, prodotti ad Hangzhou, sono gli stessi test rapidi usati per lo screening in Ogliastra, la provincia da dove a gennaio ha preso avvio il ‘Piano Crisanti’. Nulla di polemico. Anche perché la presunta inefficacia dei tamponi non è certo una responsabilità di chi li acquista.


Tuttavia Temussi non ci sta. Qualche giorno dopo fa diffondere dall’Ufficio stampa un. comunicato in cui è scritto: “riteniamo che l’informazione corretta sia fondamentale, soprattutto in un momento così delicato. Fake news e notizie fuorvianti creano solo allarmismo e scetticismo tra i cittadini, rischiando di compromettere il lavoro che si sta facendo sui territori in un momento in cui non possiamo abbassare la guardia nei confronti della pandemia”. Non solo. Temussi, nella stessa nota, assicura che “i test rapidi usati in Ogliastra sono di un’altra marca, la Joysbio“.


Il giornale il 16 gennaio pubblica il comunicato del commissario ma continua ad indagare. Anche perché la prima notizia del 13, quella in cui diceva che i test banditi in Francia erano uguali a quelli usati in Ogliastra, era stata verificata in loco. Tant’è: il 16 gennaio Sardinia Post pubblica la delibera con la quale è provato che l’Ats ha acquistato solo tamponi rapidi VivaDiag, spendendo 5 milioni e 360mila euro (leggi qui).


Dopo quell’inchiesta, sempre Sardinia Post ha scritto una mail all’Ats, in cui si chiedeva di poter avere la delibera con la quale si comprovava l’acquisto dei test rapidi Joysbio, come detto da Temussi. Nessuna risposta è mai arrivata in Redazione. Né al consigliere regionale del Pd, Salvatore Corrias, sindaco del Comune ogliastrino di Baunei, che aveva contestato a Temussi il fatto di non voler rendere pubblici gli esiti dello screening. “E non stiamo chiedendo di certo i nomi dei positivi, ma solo i risultati complessivi dei controlli. Del resto – aveva aggiunto l’esponente dem – non c’è motivo per tenere nascosti i dati se la campagna è andata benissimo, come detto dallo stesso commissario Ats”.


Proprio nel Nuorese è stata scattata in quei giorni la foto, pubblicata a corredo del pezzo. Come si può osservare, i test sul tavolo, all’interno della scatola bianca e verde, sono proprio i VivaDiag. E Temussi è lì dietro in piedi, vestito di nero. Insomma, passato quasi un mese da quel comunicato del commissario, è evidente che sui test rapidi cinesi la fake news l’ha detta lui e non i giornali. Nel mezzo l’indagine interna aperta dal Dg dell’assessorato alla Sanità, Marcello Tidore, proprio per fare chiarezza sui 5,3 milioni spesi dall’Ats per i test cinesi VivaDiag.

<https://www.sardiniapost.it/politica/test-cinesi-e-dubbi-bufale-per-temussi-ma-lafake-news-lha-detta-proprio-lui/>

<https://www.sardiniapost.it/inchieste/test-cinesi-covid-ecco-lacquisto-ats-tutto-diuna-sola-marca-spesi-5-milioni/>

<https://www.sardegnareporter.it/2021/04/sardi-e-sicuri-lunica-sicurezza-e-lo-sprecodi-soldi/388752/>


Ecco che alcuni politici regionali iniziano a smarcarsi: c’è chi ne richiede l’interruzione e chi dichiara che l’unica cosa “sicura” è stato lo spreco di soldi (M5s).


ADDENDUM: Test Rapidi: il Veneto e la permanenza “in giallo”. Illuminante inchiesta di Report:

<https://www.youtube.com/watch?v=mn7fJ-c_ndo>



Ad ultimo, c’è da segnalare che proprio i VivaDiag sono i test antigenici utilizzati - sempre dall’ATS - per gli screening negli scali portuali ed aeroportuali sardi fino a qualche settimana fa.


Le statistiche

I grafici della fondazione GIMBE:










Il conteggio giornaliero mostra come la campagna Sardi e Sicuri si affianca ad un periodo decrescente di casi, che raggiunge il minimo tra il 23 febbraio e il 2 di marzo (data in cui la Sardegna passa in zona bianca). In quei giorni è in piena esecuzione lo screening, prima nel Medio Campidano, poi a Cagliari, con un totale di 54 mila test che hanno portato a soli 59 positivi confermati da molecolare.
Il ruolo dello screening non è impattante sul numero dei positivi totali del periodo, in verità appare assai irrisorio.

L’11 aprile ci prepariamo ad entrare in zona rossa con 369 i contagi da coronavirus, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile: attuali positivi 17.081, con unaumento di 287 unità:

<https://www.adnkronos.com/covid-sardegna-oggi-369-contagi-e-4-morti-bollettino-11-aprile_6hs9HLAFP3zgMkL8GpUkR9>


In quelle stessa date si svolge lo screening a Sassari ed Alghero (77 positivi nella prima e 59 nella seconda, a fronte di quasi 50 mila test, (non ci sono attualmente info reperibili sui riscontri molecolari, che avranno ridotto ulteriormente il numero). Ma il “rosso” era stato già deciso sui dati della settimana prima dello screening.

I numeri s’impennano dal 13 al 27 aprile. Il 24 si svolge l’ultima trance di screening nei piccoli comuni del sassarese, ma non si hanno notizie in merito ai positivi totali, di sicuro sotto la media dei precedenti, visti alcuni articoli di stampa locale.


Impostando una proporzione matematica: 397 presunti positivi su 300mila test di screening equivalgono ad una percentuale che va dallo 0,13%, (da valutare al ribasso, considerato che - in genere - una considerevole percentuale viene poi smentita dal molecolare), ad un plausibile 0,06%, molto vicini a quel che poeticamente definiremmo
un “nulla cosmico”.


Quanto sono costati i tamponi?



Quasi 6 milioni di euro evaporati solo per l’acquisto di test inutili ed inaffidabili, con tutto il carico e dispendio di risorse impegnate su personale ed organizzazione logistica della campagna, con relative spese di consulenza, per uno screening che - dai dati testé esaminati - non ha mostrato alcun ragionevole valore né di tipo diagnostico, predittivo e tantomeno statistico: questa campagna non è infatti stata in
grado d’intercettare, indirizzare o prevenire alcunché, non ha in nessun modo tenuto il polso della situazione epidemiologica suggerendo criticità o attivando eventuali campanelli d’allarme quando la curva tendeva a risalire.



Tutto ciò non deve però lasciare sorpresi: si trova ormai conferma in diversi papers internazionali, tra gli altri dello stesso British Medical Journal :


L’inefficacia/dubbia utilità dei test (anche rapidi, sia professionali che di autovalutazione) è infatti denunciata in questi recentissimi articolo del BMJ che fotografano la situazione inglese:


<https://www.bbc.com/news/health-56349116?fbclid=IwAR1IcMjga70ltPkRNhFc5Vk9UgjFrkvr7XKZqxYCXispDC8FAPif3aAPaKk>




<https://www.bmj.com/content/372/bmj.n706fbclid=IwAR3JizhY1YJrDjzOaNOWJDh3MBGYEXaf7UQoS7BJteL7aEbGcjLYB-kM0>


<https://www.bmj.com/content/373/bmj.n1058>




Screening di massa per infezione asintomatica da SARS-CoV-2


BMJ 2021 ; 373 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.n1058 (pubblicato il 28 aprile 2021)

Corrispondenza a: AE Raffle angela.raffle@bristol.ac.uk
“L'ondata di infezioni di dicembre a Liverpool, dove tester addestrati hanno sottoposto a screening un quarto della popolazione, non è stata inferiore a quella di altre città senza screening. Gli effetti dello screening degli studenti universitari a partire da dicembre rimangono poco chiari ei dati non sono stati resi pubblici. Le case di cura che conducono test asintomatici hanno faticato ad aderire ai protocolli e hanno sperimentato non meno focolai rispetto alle case di cura senza test asintomatici”.

Va inoltre ricordato che: L'Organizzazione Mondiale della Sanità non ha mai consigliato di testare persone a basso rischio. Il consiglio del Consiglio dell'UE sui test rapidi si concentra su quelli con un'elevata probabilità di pre-test, come i contatti di casi o dove i tassi di positività del test sono> 10%. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) sono espliciti sui limiti dei test rapidi in contesti a bassa prevalenza e sono attenti a distinguere gli usi diagnostici dallo screening.

E non va meglio per i sierologici. Sempre in un recentissimo articolo del BMJ:
Sebbene la preoccupazione per l'accuratezza dei risultati negativi di questi test non sia nuova, i timori sul numero di falsi positivi sono aumentati.
Public Health England ha riferito che tra l'8 marzo e il 4 aprile sono stati effettuati oltre 26 milioni di test a flusso laterale. Circa la metà dei 30904 risultati positivi identificati è stata seguita con un test PCR, di cui 3034 (18%) sono tornati negativi.
<https://www.bmj.com/content/373/bmj.n1025>



Conclusioni


Per quasi 4 mesi - malgrado le enormi quantità di persone testate - lo screening di massa Sardi e Sicuri non ha portato ad alcun rilevante controllo sulla curva epidemiologica, anzi, l’ha vista calare fino ai primi di marzo, nonostante le grandi adunate con quasi 150 mila test eseguiti, mantenendo poi gli stessi infimi livelli di rilevazione anche durante la grande impennata avutasi in conclusione, nei comuni della provincia di Sassari, senza che essa abbia mostrato una tangibile utilità nell’intercettare cluster né - in qualche modo - prevenirli.

Rimane l’indignazione e lo sgomento per i milioni di euro dirottati (e dilapidati) inutilmente su metodologie di testing ormai scientificamente screditate. Resta altresì un forte sentimento di deprimente impotenza per le risorse pubbliche così sottratte ad investimenti ben più urgenti e necessari, come il rafforzamento della medicina territoriale, delle strutture e degli organici ospedalieri in perenne affanno.
Tante le domande tutt’ora senza risposta. Sarebbe doveroso conoscere le cifre precise, avere una sinossi dei costi complessivi di una campagna annunciata con toni salvifici e conclusasi con una vera e propria Caporetto.
Sarebbe interessante conoscere le parcelle dei consulenti e dei padrini dell’iniziativa, in primis quella del dott. Crisanti che il 4 gennaio affermava in conferenza stampa "speriamo di consegnare un'Isola che, se non è al 100% Covid free, ci va molto vicinoma che il 26 aprile - a campagna conclusa - definiva lo screening con test antigenici  letteralmente “uno spreco di soldi”, quando già nel dicembre 2020 anche in Italia qualche dubbio faceva capolino, tanto che il direttore scientifico di Altamedica, Claudio Giorlandino, dichiarava apertamente che "la letteratura internazionale già da tempo mette in luce i limiti dei test qualitativi immunocromatografici”, confermando col suo studio quanto gli stessi già conosciuti fossero in realtà estremamente maggiori. Perché dunque porre in essere imprese dagli esiti scontatamente fallimentari?




Si avrà di nuovo il coraggio di mettere in moto carrozzoni di tal fatta nella prossima stagione invernale? Intanto chi pagherà per un tale dirottamento di risorse? Quali eventuali conseguenze penali per tutti coloro che - mentendo - ne hanno cavalcato l’onda?

Chiunque vorrà porre nelle sedi opportune tali interrogativi ha piena disponibilità di servirsi di questo breve canovaccio, nella speranza che si possa andare ancor più in profondità su tale spinosa questione, di rilevanza non solo regionale.










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