domenica 1 maggio 2016

Un incendio globale è imminente?

Un incendio globale è imminente?


by Fenrir
FONTE: HESCATON.COM


Il nostro blog si è occupato frequentemente della situazione geopolitica, geoeconomica e geosociale cercando anche di immaginarne il contesto storico. Non sappiamo se in futuro definiremo questo periodo Terza Guerra Mondiale, Transizione Post-Capitalista, Guerra Civile Globale o in un altro modo, essendo il nostro presente è difficile immaginare come sarà visto dal futuro. In questo articolo vorrei fare il quadro della situazione dato l’ampliamento delle situazioni di instabilità che rendono anche difficoltoso seguirle tutte.
CONFLITTI IN CORSO
1) SIRIA: il conflitto siriano continua nella sua tragicità con le vittime totali che probabilmente raggiungono il mezzo milione. Grazie all’intervento russo e iraniano lo Stato Islamico e i Ribelli hanno perso terreno e probabilmente sarebbero anche essere potuti sconfitti se Russia ed Iran non avessero deciso di ritirarsi parzialmente lasciando da solo Assad. La tregua che ne è scaturita ha consentito ai paesi ostili dell’area di rifornire i Ribelli di armamenti e soprattutto di armi in grado di distruggere carri armati e abbattere aerei. Armi di cui misteriosamente si è impadronito anche l’ISIS. Dopo la caduta di Palmyra il Califfato sembrava sul punto di implodere ma invece è riuscito a riassestarsi ed ha iniziato nuove offensive contro la sacca di Deir Ezzor, ad Aleppo ed anche contro altri gruppi ribelli. Altro “misterioso” regalo per il Califfato è il disimpegno dei curdi che si trovano ora a fronteggiare i quotidiani attacchi turchi e anche alcune milizie filogovernative con cui hanno iniziato a scontrarsi probabilmente incoraggiati da qualcuno di grosso (vedi USA). La situazione rimane quella di un tragico stallo dove le forze in campo non riescono a prevalere l’una sull’altra e dove non riescono neanche a concludere una pace data la pesante ingerenza di potenze straniere.
2) IRAQ: in Iraq la situazione sembrava migliorare con l’ISIS che perdeva la città di Ramadi e con i governativi che si organizzavano per la presa di Mosul. Anche qua però la situazione torna ad essere favorevole allo Stato Islamico grazie alla recente rivolta degli estremisti sciiti di al Sadr che hanno anche occupato alcuni edifici governativi. Se si dovesse creare una guerra civile dentro una guerra civile lo Stato Islamico potrebbe riprendere fiato e tornare ad espandersi.
3) YEMEN: anche in Yemen la guerra civile che contrappone ribelli sciiti contro coalizione sunnita e contro al- Qaeda è in una fase stallo con una tregua violata quotidianamente e che per ora non ha portato a neanche un minimo accordo di pace.
4) AFGHANISTAN:situazione di guerra strisciante ed attentati con i Talebani che continuamente lentamente a recuperare territorio.
5) UCRAINA: il conflitto con i separatisti del Donbass continua anche se ufficialmente regge la tregua  permangono  violazioni quotidiane. Anche qua la situazione potrebbe degenerare velocemente soprattutto a casa del collasso economico in cui versano l’Ucraina, il Donbass e anche a causa della crisi economica in Russia.
6) LIBIA: situazione esplosiva in Libia con la creazione di un governo di unità nazionale che però gode di pochissimo sostegno tra le milizie armate. Voci di intervento militare occidentale, dove l’Italia sarebbe in prima linea, voci che però vengono sempre smentite a causa probabilmente del timore di Renzi di trovarsi coinvolto in un conflitto difficile che potrebbe rischiare di fargli perdere la poltrona.
7) NAGORNO-KARABAKH: la  tensione tra Armenia e Azerbagian ha subito una brutta escalation nelle settimane scorse. Ora la situazione si è tranquillizzata ma si continua a sparare con diverse vittime tra i soldati.
8) COREA: anche il conflitto (ricordiamo che i due paesi sono ufficialmente in guerra anche se non combattono) coreano continua ad aggravarsi con il regime comunista del Nord che continua la sua politica di deterrenza nucleare con i continui test missilistici. Situazione molto tesa che potrebbe peggiorare velocemente.
CONFLITTI ED INSTABILITA’ IN CRESCITA:
TURCHIA: Erdogan sta trascinando la Turchia nella sua follia autoritaria. Il paese è già in parte in guerra civile, con il sud-est curdo praticamente in guerra (anche se i media occidentali se ne guardano di parlarne). Ma non è solo la parte curda ad essere in ebollizione, anche il resto del paese ha iniziato a ribellarsi al regime di Erdogan e la situazione diventa sempre più esplosiva anche a causa della depressione economica, delle tensioni con i paesi confinanti (Siria, Stato Islamico, Kurdistan siriano e iracheno, Grecia, Russia, Armenia) e dei milioni di profughi presenti nel paese.
EGITTO: in Egitto situazione simile alla Turchia, con il governo militare che incrementa la propria deriva autoritaria e con una parte del paese (il Sinai) in guerra con importanti cellule dello Stato Islamico. Anche qui la situazione è sempre più esplosiva a causa dell’isolamento internazionale in cui sta precipitando il paese ed a causa della depressione economica e del crollo del turismo. Rumors di nuova rivoluzione e di riorganizzazione della Fratellanza Musulmana (che governava con Morsi prima del golpe).
GRECIA: molto grave anche la situazione del paese ellenico che continua ad avvitarsi nella propria recessione e che presto rischierà di nuovo di essere a corto di liquidi e di non poter ripagare i propri debiti. A differenza delle precedenti volte, stavolta sembrano non esserci sponde tra i partner europei e il paese rischia di trovarsi presto senza governo, senza fondi e con banche chiuse. Potrebbe essere imminente la caduta di questo governo e nuove elezioni dove i comunisti duri del KKE e i neonazisti di Alba Dorata, sono dati vicini al 10% a testa. Se a questo aggiungiamo la difficilissima situazione con i profughi che si aggraverà per certo con l’arrivo della bella stagione, il paese potrebbe veramente collassare.
EUROPA: nel resto dei paesi europei assistiamo ad un clima molto teso di scontri interni con gli estremismi di varia natura raggiungere le prime posizioni in molti paesi. Questo non potrà che spingere i governi in carica verso posizioni più dure. A questo si aggiunge la deflazione economica e il referendum sul Brexit che potrebbe dare un forte scossone all’impalcatura europea
EX-BRICS: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica stanno subendo il clima di depressione mondiale, Brasile e Sudafrica sono in cattivissime condizioni, ma anche gli altri tre paesi non nuotano in acque tranquille.
Il quadro della situazione è quindi quello di un mondo in crisi dove nonostante i tentativi delle banche centrali, l’economia non si riprende ed anzi la bolla diventa sempre più grossa. E da anni che blogger, analisti, economisti, manager, politici gridano al collasso sistemico, ma in un modo o nell’altro si è comunque riusciti a tirare il calcio al barattolo. Ora però ci troviamo con diverse situazioni di guerra che non si sono affatto risolte ed anzi tendono a peggiorare e con ulteriori paesi anche importanti (vedi Turchia) che stanno sprofondano nell’instabilità. Il quadro è  quello di tanti principi di incendio accesi con un vento ancora lieve. Quindi non è tanto importarsi chiedere quale sarà la scintilla che farà scoppiare l’inevitabile incendio mondiale (che si alimenterà sopra miliardi di carta stampata) ma più che altro quale sarà il vento che spargerà le fiamme dappertutto. In Scenari per il 2016 abbiamo ipotizzato gli scenari più rischiosi ora è possibile individuarne i più probabili, dove capeggiano in primis l’eventuale vittoria di Trump, un ulteriore espansione dell’ISIS o il collasso dell’Egitto. A quelli scritti ora si deve aggiungere il collasso della Grecia che potrebbe veramente dare fuoco alle polveri. Concludiamo dicendo che in una situazione come questa è facile prevedere l’esplosione di un gigantesco incendio mondiale, l’unico neo rimane sapere quando e questo 2016 mi sembra troppo difficile che passi con tranquillità.

BENJAMIN FULFORD: NEWS SUL GIAPPONE FUNGO ATOMICO E' APPARSO A KAGOSHIMA

BENJAMIN FULFORD: NEWS SUL GIAPPONE FUNGO ATOMICO E' APPARSO A KAGOSHIMA



BENJAMIN FULFORD news: un Fungo Atomico è apparso a Kagoshima, nel Giappone del sud alle 16,15 ora locale, le nostre 8,15 di stamane 1° maggio.




sabato 30 aprile 2016

OBAMA TUTOR DELL’EUROPA

OBAMA TUTOR DELL’EUROPA


Di comidad 




Che l’Unione Europea non fosse solo una questione di “zero virgola” nei bilanci, di ottusità di Juncker o di arroganza della Germania, è stato dimostrato ancora una volta dalla sortita della settimana scorsa da parte del presidente Obama in presenza del primo ministro britannico Cameron. Obama ha praticamente ammonito il Regno Unito sulle nefaste conseguenze commerciali a cui andrebbe incontro nell’eventualità di un’uscita dall’Unione Europea. La Gran Bretagna è stata esplicitamente trattata come una colonia qualsiasi, e l’irritualità della presa di posizione di Obama, la sua palese ingerenza negli affari interni di un altro Paese alla vigilia di un voto referendario, è stata tanto più stridente poiché in passato alla stessa Gran Bretagna era stato riservato un riguardo da colonia di serie A. In un primo momento la protervia di Obama ha provocato irritazione nel Regno Unito, tanto che alcuni commentatori hanno cercato di assumere posizioni cerchiobottiste: dar torto ad Obama nella forma delle dichiarazioni ma, al tempo stesso, dargli ragione nel contenuto.

Una collaboratrice di “Al Jazeera English” ha ricordato che non bisogna indebolire la coesione dell’Europa nel momento in cui ci sono la minaccia del terrorismo e, soprattutto, quella di Putin. Non si poteva essere più chiari di così: l’Unione Europea è organica alla NATO e quindi i Britannici stiano attenti a come votano. C’è da sottolineare che “Al Jazeera” è un’emittente dell’emiro del Qatar, che è un ex (?) protettorato britannico, risulta attualmente il maggior finanziatore dell’ISIS, ed è anche un Paese coordinato con la NATO; perciò la parola di “Al Jazeera” vale come quella dell’MI6, il servizio segreto britannico.
Qualche giorno dopo arriva però l’agenzia “Reuters” ad annunciare che, secondo un sondaggio, i sudditi britannici hanno gradito l’ingerenza di Obama e che le sue parole avrebbero addirittura spinto nel senso di aumentare i favorevoli a restare nella UE. Siamo all’operazione subliminale: dapprima Obama assume atteggiamenti da super-capo di Stato, poi i media cercano di convincere il pubblico che la maggioranza delle persone accetta con gioia la sua tutela. Chi aveva dubbi che il referendum britannico fosse una barzelletta, se li può togliere.

Una volta giunto ad Hannover in Germania, Obama ha accentuato le sue pose da tutor, distribuendo lodi e rimproveri, riaffermando il primato morale della Merkel in Europa e facendoci persino sapere come vuole che l’UE si comporti in futuro. L’Europa era già tutta una predica (da un po’ ci si è messo anche Draghi), ma i predicozzi elargiti da Obama sono veramente irresistibili per quella fintosinistra piddina o rifondacomunista, per la quale colonizzare ed educare sono la stessa cosa; e forse ha ragione a pensarlo. Il pensiero progressista è ormai degenerato in “animabellismo”, quindi si prova repulsione verso qualsiasi atteggiamento scettico e critico nei confronti del peloso umanitarismo ufficiale, perché se non pensi positivo sei cattivo. 



Chi invece aveva sperato che la posizione statunitense sulla UE fosse di benevola neutralità, deve ora amaramente ricredersi. Non vi è dubbio che l’ingerenza di Obama getterà scompiglio e timori nelle correnti di opinione anti-euro, che non avevano preventivato di doversela vedere direttamente con l’alleato/padrone. Molti avversari dell’euro scopriranno improvvisamente nella moneta unica virtù recondite che inizialmente gli erano sfuggite. Probabilmente lo scopo dell’esibizione di Obama era proprio quello di mettere paura.
Come già Reagan, Obama svolge la funzione presidenziale come quella di un semplice addetto alle pubbliche relazioni, che possono diventare anche psicoguerra, cioè provocare frustrazione, avvilimento e terrore, e non solo tra gli avversari. Quando si dice “pubbliche relazioni” non bisogna però pensare che si tratti di una funzione marginale, poiché il cosiddetto capitalismo non è altro che crimine organizzato con in più un apparato pubblicitario di persuasione e distorsione della percezione della realtà. Lo stesso “liberismo” non è una dottrina economica, ma una sfacciata réclame delle privatizzazioni e della finanziarizzazione.

In Italia le dichiarazioni di Obama non hanno trovato nella comunicazione ufficiale un’eco adeguata alla gravità dell’umiliazione che queste comportano. Il “dibattito” interno è ora incentrato su dichiarazioni ben più consone al nostro uditorio, quelle del magistrato Piercamillo Davigo circa la corruzione dei nostri politici. Per il Movimento 5 Stelle è stata una boccata di ossigeno questa occasione di ritornare a parlare a tutto campo del tema autorazzistico preferito, la corruzione appunto. Il culto della magistratura è più vegeto che mai, nonostante che la repressione/provocazione giudiziaria contro i No-Tav avrebbe dovuto far capire che il lobbismo degli affari non è un’esclusiva dei politici, ma coinvolge anche i magistrati.
Nessun accenno al fatto che tutta questa corruzione potrebbe, almeno in parte, aver a che fare con la colonizzazione. Lo stesso crimine organizzato di tipo mafioso svolge di fatto in Sicilia, ma anche in Campania e altrove, il ruolo di milizia coloniale della NATO; ma sono quelle cose che inducono anche i magistrati antimafia, che prima di scoprirle sono aggressivi e baldanzosi, a diventare poi sempre più malinconici e fumosi.
A proposito di corruzione, il “Fatto Quotidiano” ora scopre persino che Renzi è al centro di una rete di lobbismo internazionale. Siamo al culto della personalità in negativo.


Sarebbe più realistico sostenere che esiste un colonialismo delle multinazionali e che Renzi è solo uno dei tanti lobbisti in circolazione; anzi, uno dei tanti addetti alle pubbliche relazioni.



venerdì 29 aprile 2016

Le armi chimiche del Daesh minacciano l’Europa?

Le armi chimiche del Daesh minacciano l’Europa?

Tatiana Santi
it.sputniknews.com 



@Sputnik. Pavel Lisitsin

I terroristi del Daesh potrebbero colpire l’Europa con le armi chimiche. Stando alle fonti dell’intelligence marocchina, si tratterebbe di una minaccia sempre più concreta.
Il 29 aprile 1997 veniva fondata l'OPAC, l'organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, che per il suo grande contributo nella distruzione di tali armi, è stata insignita nel 2003 del Nobel per la pace.

"Distruggere le armi chimiche non vuol dire eliminare tutto ciò che può diventarlo", sottolinea l'esperta Maria Rita Gismondo e "il pericolo di utilizzo di sostanze biologiche o chimiche esiste comunque e dovunque".


© FOTO: FORNITA DA MARIA RITA GISMONDO


Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologica clinica, Virologia e bio-emergenza dell'Ospedale Sacco di MilanoCome dimostra un recente attacco ai Peshmerga curdi nel nord dell'Iraq, il Daesh è in possesso di armi chimiche e secondo diversi analisti non è da escludere il rischio di un attacco biologico anche in Europa. Dopo l'allarme lanciato dagli 007 marocchini, l'accoppiata Daesh e armi chimiche rappresenta un pericolo importante a livello mondiale. Sputnik Italia ha raggiunto per una riflessione in merito Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di Microbiologica clinica, Virologia e bio-emergenza dell'Ospedale Sacco di Milano.


— L'OPAC è stata fondata il 29 aprile del 1997. Oggi come oggi le armi chimiche sono una minaccia per il mondo?

— Nel mondo sarà sempre possibile usare armi chimiche ed armi biologiche. Non è possibile eliminare ogni sostanza chimica o ogni microbo. Tutto dipende dalle intenzioni. Distruggere le "armi" chimiche non vuol dire eliminare tutto ciò che può diventarlo. Le stesse sostanze che si utilizzano a fini pacifici, industriali, possono essere utilizzate come armi chimiche. La ricerca, quasi per intero, può essere usata per il benessere, ma anche per la distruzione.

— L'OPAC per il suo lavoro 3 anni fa ha ricevuto il Nobel per la pace. Quali sono i paesi che ancora non hanno aderito alla convenzione? Rappresentano una minaccia?

— Si parla sempre più spesso dell'utilizzo di armi chimiche da parte dei terroristi del Daesh in Siria e in Iraq. Esiste, a suo avviso, come sostengono diversi analisti, una minaccia chimico biologica da parte del Daesh in Europa?— Ci sono ancora molti paesi che non hanno aderito alla convenzione ed i motivi oggi non sono legati al fatto che vogliano usare armi chimiche o biologiche. Ci sono motivi politici ed economici. Comunque il pericolo non sta tanto in quanti abbiamo o no siglato la convenzione, quanto nel significato politico di tale scelta. Il pericolo di utilizzo di sostanze biologiche o chimiche esiste comunque e dovunque.

— Sono assolutamente d'accordo. Il fatto che gli attentati, di qualsiasi natura, non avvengano, è solo dovuto al controllo ed ad una intensa attività di intelligence.


© SPUTNIK.
Armi chimiche del Daesh nella provincia di di Anbar

— In caso di attacco terroristico chimico, l'Europa, l'Italia in particolare, è attrezzata ad agire e combattere contro questo tipo di aggressione?

— Oggi esistono, anche in Italia, mezzi molto sofisticati per prevenire gli attentati, ma anche piani di intervento in caso di emergenza. In Italia esistono due laboratori, a Milano e a Roma che sono pronti ad intervenire nella diagnosi e terapia di vittime da attacchi terroristici. Esistono Vigili del Fuoco e Forze dell'Ordine pronte ad intervenire. Purtroppo non esiste il metodo per una probabilità zero.

PRINCE è stato ricoverato in ospedale a causa di una influenza , la esposizione a un nuovo batterio spaziale è stata la sua condanna a morte.

PRINCE è stato ricoverato in ospedale a  Quad Cities causa di una influenza , la esposizione a un  nuovo batterio spaziale è stata la sua condanna a morte, perché non si è  posta attenzione agli avvertimenti di scienziati russi

Sorcha Faal






Un rapporto scioccante predisposto dal Ministero della SanitàMoH ) 
circola al Cremlino, con l'assistenza del Foreign Intelligence Service ( SVR ), afferma che l'icona della musica mondiale Prince Rogers Nelson (più semplicemente noto come Prince ) è morto ieri a causa del " grossolano fallimento sistemico " del regime di Obama che non ha prestato la dovuta attenzione all'avvertimento degli scienziati della  Federazione in merito a una nuova potenziale pandemia da batterio scoperto a bordo della stazione spaziale Mir che ora si diffonde attraverso la regione del Midwest americano con un aumento di morti ogni settimana più elevato. [Nota: le parole e / o frasi che appare tra virgolette in questo rapporto sono in inglese approssimazioni linguistiche di parole russe che non hanno una esatta controparte.]

Nel 2005, secondo il rapporto, nella Federazione e scienziati internazionali hanno isolato un nuovo batterio da un campione di acqua di condensa trovata a bordo della Mir nel 2001 chiamandolo Elizabethkingia dopo che il batteriologo americano Elizabeth King ha isolato il batterio comune Kingella kingae nel 1960.

Entro il 2011, continua il rapporto, gli scienziati del Ministero della Salute " studiano / esaminano " questo nuovo batterio e si sono " seriamente preoccupati " dopo aver scoperto la sua " inaspettata / allarmante proliferazione" dentro " stabilito biota " l'allarme - ha fatto eco pochi mesi fa (gennaio 2016) alla American Centers for Disease Control and Prevention CDC ) dopo lo scoppio nel Wisconsin e su cui gli scienziati stanno lavorando "vigorosamente" per fermare questo nuovo batterio che colpisce con effetto mortale in quella regione della nazione del Midwest.



Di particolare interesse per gli scienziati MoH su questo nuovo batterio, nota la relazione, è la sua quasi impossibilità di sradicarlo
 dalle superfici contaminate, una volta stabilito quanti farmaci noti non sono efficaci , la MoH, nel 2012, ha inviato bollettini urgenti sul batterio al CDC degli Stati Uniti avvertendoli della sua pericolosità.

In uno dei bollettini urgenti del 2012 che il MoH ha inviato al CDC, dice il rapporto, gli scienziati  della Federazione in particolare ha avvertito che i pazienti infettati con questo nuovo batterio devono essere immediatamente isolati impedendo alla loro esposizione altri (mediali personali / altri pazienti), in particolare quelli che soffrono di gravi malattie respiratorie come l'influenza, e che, se esposto avrebbe sofferto una " esplosiva / gigantesca proliferazione" di questo nuovo batterio nei polmoni che porta alla morte in pochi giorni, se non in qualche ora.

L'aumento del batterio diviene incontrollabile (i superbatteri) è già a livelli pandemici negli ospedali degli Stati Uniti infetta oltre 2 milioni di persone  e ne uccide, almeno, 23.000 ogni anno ,continua il , il CDC ha ignorato tutti gli avvertimenti MoH scegliendo, invece, di non isolare questi pazienti infetti -La maggior parte nel Midwest in cui almeno 6 sono morti dopo lo scoppio di questo nuovo batterio,  solo nel mese scorso nella area metropolitana Quad Cities di quattro contee nel nord-ovest del Illinois e sud-est del Iowa.


Venerdì 15 aprile, continua cupo il rapporto, analisti SVR che contribuiscono alla stesura del rapporto sono stati in grado di confermare che l'aereo privato di Prince ha fatto un atterraggio di emergenza all'aeroporto internazionale di Quad City ( MLI ) a Moline , Illinois, ed è stato portato in ambulanza allo ospedale  Genesis Medical Center Hospital  ( GMCH ), a 11 chilometri (7 miglia) di distanza.

La maggior critica da notare sull'ospedale GMCH dove Prince è stato portato , spiegano esperti del MoH in questo rapporto, è che meno di 24 ore prima del suo arrivo in questa struttura medica ha riferito il CDC, dell'ennesima morte causata da questo nuovo batterio,- e nuovi rapporti USA  dicono che Prince è stato ricoverato in questo ospedale a causa di una influenza , la sua esposizione a questo nuovo batterio sarebbe equivalsa ad una condanna a morte.

Questo rapporto del MoH conclude notando che anche se il loro primo esame sulla morte della icona della musica Prince non è affatto definitiva, il regime Obama ha fallito nella protezione dei suoi cittadini da questo nuovo, e mortale, batterio che dovrebbe essere considerato un crimine internazionale contro l'umanità .



Aprile 22, 2016 © UE e USA Tutti i diritti riservati. Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

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