sabato 30 luglio 2022

Finalmente è arrivato il tempo delle votazioni

 





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Visto e considerato che partecipare alle elezioni è un dovere, oltre che un diritto, la gente deve decidere se votare a destra, o a manca, o al centro, o giù, o su, di lato, in maniera obliqua o spiralitica, per il compromesso storico o per un governo liberale piuttosto che populista, ma sempre con la matita copiativa in mano, unico strumento per obbligare gli eletti a fare quello che la gente vuole e pretende. 
E tra maggioritario, doppio turno alla moldava, o meglio alla bavarese, uninominale o tutti insieme appassionatamente, per la repubblica, la dittatura o la monarchia, per l'autonomia o per l'integrazione in perfetto stile fusione perfetta con ambizioni di insularità, senza dimenticare di discutere sul premio di maggioranza, magari quella delle larghe intese, escludendo ipotesi di governi a termine, balneari, o quelli che non arriverebbero a mangiare il panettone a natale, ma sempre indirizzati al bene supremo della solidarietà nazionale anche verso chi non ce la fa nemmeno a votare, oltre che a mangiare, o di chi in maniera colpevole si dimentica di partecipare, si stradiscute e a volte ci si litiga per il proprio prestigio di opinionista illuminato, esercitato davanti ad una buona birra al limone di fronte al bancone del bar con annessa bella banconiera sulla quale si ambisce fare colpo.

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