giovedì 7 febbraio 2019

ADERISCI AI GILET GIALLI , PASSAPAROLA !

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Sa Defenza 




VOGLIAMO, POSSIAMO , DOBBIAMO, PER IL BENE NOSTRO E DELLE FUTURE GENERAZIONI TUTTI CON IL GILET GIALLO: CAMBIAMO IL PARDIGMA A FAVORE DEL POPOLO , BASTA SUICIDI, LOTTA DI POPOLO PER UNA NUOVA REPUBBLICA VERAMENTE DEL POPOLO!

Sa Defenza aderisce e promuove con il passaparola e il nostro blog l'iniziativa dei Gilet Gialli




...Noi siamo disponibili, e voi? Tenete conto che come gilet gialli vogliamo mettere assieme tutti gli uomini e donne che siano di destra di centro o della sinistra , tutti gli uomini e donne di buona volontà, vogliamo svegliare gli addormentati dalla TV , uscire di casa e parlare con i nostri vicini, andare in piazza a farci vedere , basta fare le tartarughe in casa , mettere al primo posto gli interessi del popolo , la nostra dignità di persone , perciò chiunque zona franchisti , no vax, libera scelta, lavoratori, commercianti, artigiani, pensionati , disoccupati, intellettuali , giornalisti , persone libere , cani sciolti o iscritti ai partiti e sindacati, tutti insieme per il nostro bene comune , uniti si può! come abbiamo detto al flash mob di Sarroch se si vuole si può! perciò si deve usare il gliet giallo , se siamo commercianti al mercato ci mettiamo il gilet giallo , così quando passeggiamo con gli amici o quando facciamo un flash mob , il gilet deve essere un fattore unificante e simbolo della nostra lotta trasversale e unitaria di tutte le specializzazioni e categorie , uniti si può!




DIMOSTRIAMO AI POLITICANTI CHE NE ABBIAMO PIENE LE TASCHE DEI LORO VUOTI MANTRA CHE NON PORTANO A NULLA. BASTA VACCINI, BASTA TASSE , BASTA ACCISE , BASTA VITA GRAMA, BASTA SUICIDI, E' L'ORA DELLA LIBERTA' DI TUTTI! SALARI ADEGUATI E REDDITO DI DIGNITA' PER TUTTI!‎



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ovviamente sono dati trattati con la massima discrezione ,  saranno utilizzati solo ed esclusivamente per comunicazioni di servizio e organizzativi

Come tutte e tutti sapete amici , abbiamo la chat su wahtapp , ma stiamo migrando su telegram perchè migliore e senza censura ...

la nostra mail giletgiallisrd@gmail.com invito tutte le amiche e amici a trasferirsi su telegram 

Invitiamo gli amici ad unirsi ai Gilet Gialli Sardinya 
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grazie a tutte e tutti per la collaborazione 


Pastori in piazza

La situazione in Sardinya è effervescente per la grave crisi economica che colpisce tutti i settori di produzione agricola e degli allevamenti oltre al settore caseario dove gli industriali la fanno da padroni imponendo prezzi del latte sottocosto , a 50 cent il litro, che portano le aziende familiari e pastorali al fallimento...

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ANCHE I RADICAL CHIC SBAGLIANO I CONGIUNTIVI COME I GRILLINI

ANCHE I RADICAL CHIC SBAGLIANO I CONGIUNTIVI COME I GRILLINI


Antonio Socci 
Sa Defenza




Ma davvero i (cosiddetti) populisti grillini e le (cosiddette) élite ora si contrappongono sulla “sgrammatica”? 

In effetti gli esponenti del M5S fanno spesso a pugni con la lingua italiana, come dimostra un recente intervento alla Camera della deputata grillina Teresa Manzo.

C’è poi la guerra del congiuntivo. Nei mesi scorsi è stato Luigi Di Maio a scivolare, ripetutamente, sui verbi. Poi Di Battista: “Lei non mi interrompi”, “che le banche scrivino le manovre finanziarie”, “mi facci finire” (che ricorda il “batti lei” di Fantozzi).

Così ieri Aldo Grasso, in un corsivo sulla prima pagina del Corriere della sera, ha tratto le sue ironiche conclusioni: “Il congiuntivo è solo un modo verbale che appartiene alla cultura radical-chic, un inutile orpello anti-populista? Parrebbe di sì. La sgrammatica (si dice?) produce nuove parole d’ordine contro la perfida élite, insegna a non vergognarsi dell’errore e a prefigurare una vita in brutta copia”.

Ma siamo proprio sicuri che ci sia una contrapposizione così netta sul congiuntivo tra populisti grillini e radical-chic?
In questi giorni, per esempio, è stato il nuovo segretario della Cgil, Maurizio Landini, a “Piazza pulita”, a far notizia sul congiuntivo: “vadi in qualsiasi posto di lavoro, vadi in un centro commerciale, vadi in un ospedale, vadi in un’azienda vadi…” 
Era inevitabile che quel “vadi” ricordasse a tutti Il secondo tragico Fantozzi, la scena in cui la contessa Serbelloni Mazzanti Vien Dal Mare deve varare la nave: “Vadi, contessa, vadi…”.

Ma Landini è un populista o un radical-chic? E i grillini non sono poi culturalmente di sinistra come i radical-chic?  
La contrapposizione schematica di Grasso non torna più. Del resto la cronaca non è avara di congiuntivi sbagliati pure da esponenti eccelsi dell’élite. La rete non perdona e conserva le tracce. 

Qualcuno, implacabile, segnala per esempio il congiuntivo sbagliato da Massimo Cacciari e poi – a ruota – da Massimo Francoin una puntata di “Otto e mezzo”.
C’è cascato anche il premier Conte, che pure è docente universitario e appartiene all’élite (“si arricchischino”, “non so perché i giornali scrivino”).

E ci sono cascati i più veementi polemisti anti populisti, come Giuliano Ferrarache pure accusa i grillini di attentato al congiuntivo (“a Roma è in stato patologico un intero progetto antipolitico fondato sul pressapochismo, la demagogia, l’inettitudine, l’obliquità, l’uso sbagliato del congiuntivo“).

Come segnalò tempo fa Filippo Facci, una volta, sul Foglio, proprio Ferrara è riuscito a scrivere in poche righe: “Penso che quella è stata ed è una guerra giusta”, “Penso che è una benedizione” e un “Penso che la guerra americana non ha decretato il terrorismo”. 
Anche usare il congiuntivo per contrapporre l’Italia colta che ha studiato (radical-chic) all’Italia plebea che non ha studiato (populista) è del tutto sbagliato.

Come ricordava Oriana Fallaci, che era molto affezionata al congiuntivo, non c’è un solo contadino toscano che sbagli un congiuntivo, pur avendo appena la quinta elementare(confermo per conoscenza diretta).

D’altra parte un libro di qualche tempo fa, Viva il congiuntivo, sosteneva che spesso certe espressioni verbali che consideriamo sbagliate potrebbero essere accettabili scelte stilistiche che intendono riprodurre la lingua parlata.

Citavano frasi di tre scrittori moderni (che direi radical-chic) dai loro libri. Antonio Tabucchi: “entrambi facendo finta che non erano affatto rivali”. Sandro Veronesi: “Io dovrei credere che l’unica persona importante nella vita di mio figlio è l’intercettatore delle sue telefonate”. E Alessandro Baricco: “tutto è relativo, questo già lo si sapeva, meglio che guardo per terra, meglio che guardo il tubo”.

Prendete nota: i congiuntivi sbagliati dai radical-chic non sono errori, ma licenze poetiche.
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Antonio Socci
Da “Libero”, 4 febbraio 2019

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