mercoledì 28 ottobre 2015

IL NUOVO VOLTO DEL MEDIORIENTE E MESSA IN CRISI DEL RUOLO EGEMONE DEGLI STATI UNITI

IL NUOVO VOLTO DEL MEDIORIENTE E MESSA IN CRISI DEL RUOLO EGEMONE DEGLI STATI UNITI

Antonello Boassa
Una parola contro le guerre









Si andrà ad un accordo negoziale presumibilmente a Vienna sul futuro della Siria ma con un quadro politico radicalmente mutato rispetto ai tanti oscuri incontri organizzati dagli "amici della Siria" per abbattere il governo legittimo della Siria e creare uno stato (salafita?) che rompesse l'unità politica e territoriale del mondo sciita e fondasse un continuum tra Turchia Israele e petromonarchie .

Ai colloqui parteciperà il grande nemico degli "amici della Siria" :l'Iran (a meno che la minoranza interna si opponga ad un qualsiasi colloquio in presenza del "Grande Satana" gli Stati Uniti). La Giordania (un tempo in prima linea per il rovesciamento di Assad) e l'Egitto ritengono ormai fuori discussione porre come questione prioritaria la destituzione di Assad e giudicano invece essenziale una lotta unitaria contro lo Stato islamico .

E , mentre Israele in molti suoi componenti governativi non si oppone più seppure obtorto collo al nuovo ruolo dell'Iran nella regione , i Sauditi insistono nel volere la pelle di Assad , condannandosi all'isolamento che risulta ancora più evidente per la Turchia , furiosa per la presenza russa e per il suo pieno appoggio alla causa curda (a suo tempo del tutto emarginata) cui sarà assegnato presumibilmente un "seggio" nelle negoziazioni relative ad un futuro governo di transizione in Siria .
Con grande nonchalance Assad si dichiara disponibile sia ad elezioni parlamentari sia ad elezioni presidenziali e addirittura a collaborare con l'ESL nella lotta contro lo Stato islamico . E con la stessa nonchalance Putin si esprime a favore anche di un possibile cambio di regime purché sia effettuato secondo regole costituzionali e naturalmente con l'esclusione di forze politiche jihadiste .

L'asse sciita Hezbollah , Siria , Iraq (che si avvale di aiuti militari russi e che partecipa con Mosca ad un coordinamento contro lo Stato islamico) ,Iran si è ricomposto dopo essere stato messo in crisi dagli States e dai suoi alleati regionali e sembra essersi rafforzato ,avendo acquisito un ruolo di primo piano nella regione ovviamente assieme alla Federazione russa mentre risulta ridimensionato tutto quel coacervo di forze terroriste (Usa ,Arabia Saudita,Turchia, Qatar) che fino all'intervento russo avevano saputo maramaldeggiare e mettere a ferro e fuoco la regione mediorientale -

Si discuterà su un'eventuale partizione della Siria. 

Ma nè la Russia(che in tale contesto ha la voce più autorevole) nè l'Iran sono favorevoli ad una qualsiasi suddivisione (e così anche l'Egitto) . Sono disponibili invece ad un riforma costituzionale che preveda uguali diritti per tutte le etnie e per tutte le confessioni religiose . E Assad bene o male non può che essere d'accordo .
In quattro parti secondo alcuni (Drusi a sud , alle attuali forze di governo l'ovest , I Curdi a nord , i "ribelli nelle aree centrorientali). In due parti secondo altri( l'Occidente ad Assad , l'Oriente ai "ribelli") . 

I raid dell'aviazione russa continueranno assieme a quelli Usa che si sa hanno scarsa rilevanza ( accordi comunque per evitare incidenti spiacevoli) .

E continuerà l'avanzata dell'esercito regolare siriano

Aerei da caccia russi hanno effettuato 71 sortite e  colpito 118 obiettivi terroristici nelle province della Siria di Idlib, Homs, Hama, Aleppo, Damasco e Latakia nelle ultime 24 ore, afferma il ministero della Difesa russo , oggi Mercoledì 28/10/15.


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