venerdì 20 giugno 2014

CONOSCERE LA CINA: Il più grande passo sotto il cielo, ai confini dell’Impero

CONOSCERE LA CINA: Il più grande passo sotto il cielo, ai confini dell’Impero

farfalleetrincee.

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Il forte di Jiayuguan
 Il Gansu rappresenta una regione molto particolare della Cina, l’estremità occidentale della Grande Muraglia, dove gli imperatori cinesi erano impegnati in annose guerre con i nomadi delle steppe. 
Nel Gansu si toccano Cina ed Asia Centrale, questi mondi diversi si confondono, si mescolano, dando a questa regione un carattere unico, estremamente affascinante. Nello stretto corridoio di Hexi, schiacciato tra il deserto del Gobi e le montagne che portano in Tibet, correva la Via della Seta che proprio nei forti del Gansu aveva degli importanti punti di riferimento.
Il forte di Jiayuguan si trova a circa sei chilometri dalla cittadina omonima, e sarebbe stato costruito nel 1372 durante la dinastia Ming. Adagiato sui monti Jayu, le cui cime innevate danno al forte un panorama unico, questo luogo rappresenta l’estremo limite occidentale della linea di fortificazioni, collegate alla Grande Muraglia, risalente – come detto – alla dinastia Ming. L’importanza di questa postazione era fondamentale, al punto da segnare il vero e proprio confine dell’impero. Gli storici ritengono che Jiayuguan non venne mai conquistata dai nemici della Cina, ergendosi quindi ad ultimo baluardo.
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I camminamenti del forte di Jiayuguan
Tuttavia se questo forte, ed il suo paesaggio hanno nel corso dei secoli ispirato poeti ed artisti oggi anche questo luogo non sfugge al progresso, che in Cina è spesso caotico e apparentemente fuori controllo. Al forte si giunge infatti attraverso le periferie industriali di Jiayuguan, e se da un lato le mura sono incorniciate dalle vette innevate dei monti Jiayu, dall’altro si nota la presenza di fumi inquietanti provenienti da fabbriche e centrali varie. Vai poi segnalato il museo presente nel forte, molto interessante per gli amanti della Via della Seta, nonostante la costruzione della Grande Muraglia venga descritta come un’opera che ha unito le varie popolazioni della Cina in nome del bene comune…
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Il progresso a Jiayuguan
Spesso al di fuori dei confini imperiali era invece Dunhuang, una città oasi davvero bella, strategicamente posizionata all’ingresso dell corridio di Hexi ed importante snodo delle vie carovaniere. Vicino a Dunhuang ci sono due fortezze di epoca più antica, chiamate rispettivamente Yumen e Yangguan, quest’ultima situata più a sud. Di queste due costruzioni militari non è rimasto molto, in particolare della seconda, tuttavia anche qui il paesaggio che le circonda è davvero bello, sebbene non montuoso come nel caso di Jiayuguan. Lo Yumen pass, detto anche Porta di Giada, si trova ai confini del deserto del Gobi, e regala dei panorami dallo spazio infinito.
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I resti del forte Yumen
Mentre la fortezza di Jiayuguan è stata nel corso del tempo ampiamente ricostruita, favorita anche dal suo non essere mai stata conquistata, le fortune della Porta di Giada, e con lei di Dunhuang, non sono state altrettanto fortunate ma venendo caratterizzate, invece, da frequenti occupazioni da parte di popoli non cinesi, e quasi sempre nomadi. Nonostante ciò la città-oasi di Dunhuang è stata nel corso dei secoli un vero e proprio centro culturalelungo la Via della Seta, in particolare quando la regione era ancora buddhista, prima della conversione all’Islam, ancora oggi religione che caratterizza gli abitanti del Gansu, gli Hui (detti anche Dungani), che si differenziano dagli Han proprio per la fede islamica.
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Panorama intorno al forte Yumen
Il forte di Jiayuguan ospita sulle sue mura una targa che lo definisce “il più grande passo sotto il cielo”, forse una definizione che rende bene la bellezza dell’intera regione: il Gansu, l’estremo ovest della Storia imperiale cinese.

RUSSIA E CINA RISPONDONO DURAMENTE ALLE REITERATE PROVOCAZIONI DI OBAMA . LA POSSIBILITA' DI UN CONFLITTO NUCLEARE NON E' PIU' UN'IPOTESI REMOTA .

RUSSIA E CINA RISPONDONO DURAMENTE ALLE REITERATE PROVOCAZIONI DI OBAMA . LA POSSIBILITA' DI UN CONFLITTO NUCLEARE NON E' PIU' UN'IPOTESI REMOTA .



A. Boassa


Quattro bombardieri russi capaci di portare testate nucleari si sono avvicinati alle coste degli States a meno di 50 miglia ridicolizzando i sistemi di difesa , come mai era successo . 
Una dimostrazione di forza che ha suscitato grande allarme nel Pentagono . 
Quasi in contemporanea la Cina ha voluto avvertire Obama che la flotta di sottomarini nel Pacifico è in grado di colpire con testate nucleari le più importanti città degli States .


Gli Stati Uniti stanno giocando pesante . 



Mentre nell'estremo oriente sono all'ordine del giorno le farneticazioni di Obama sul primato degli Usa nel Pacifico, primato che dovrà essere difeso strenuamente contro qualsiasi potenza asiatica che voglia osare , in Europa e nel Medioriente l'aggressione Usa si manifesta con estrema virulenza , addestrando , armando , finanziando nazisti, jihadisti, mercenari, tagliagole per seminare terrore e morte in Ucraina ,in Siria, in Iraq .


Obama , i neocon . Le terribili Erinni che lo incalzano (Clinton ,Rice , Nuland) ritengono che la deterrenza nucleare non è più perseguibile come un'utile strategia dell'equilibrio del terrore . 


Perché ? Perchè sta scemando rapidamente il primato planetario di cui gli Usa hanno potuto godere fin dall'immediato dopoguerra . Il tempo sarà impietoso . Altre potenze verranno alla ribalta ed una in particolare (la Cina) è già in via di sorpasso .

E questo per i signori e per le signore della guerra non è concepibile . 

Prende sempre più piede la possibilità del"first strike" , del primo colpo atomico . 
E' fuori discussione per questi personaggi l'eventualità che gli States perdano il loro tanto amato primato . 


Affinché non ci sia la rappresaglia russo-cinese si rende necessario circondare i due colossi con sistemi di difesa ABM in grado di intercettare e distruggere i missili balistici intercontinentali . 

Da qui l'ossessiva ricerca di posizionare basi militari a ridosso delle frontiere russa e cinese .


Del resto gli States possono vantare intellettuali come Paul Craig Roberts che ritengono che la guerra nucleare sia probabile perché con tali apparati di difesa non ci sarebbero per il popolo americano grandi rischi. 


Bisognerebbe dire innanzitutto ad intellettuali di tanta portata che finora non è mai risultato scientificamente che i sistemi ABM siano in grado di bloccare realmente la rappresaglia .


E c'è da chiedersi che se fosse vero che il Pentagono sta preparando una barriera impenetrabile da realizzare nel giro di pochi anni perché Russia e Cina devono aspettare il proprio olocausto e non sferrare loro il primo colpo atomico ?


Ringrazio Maurizio Blondet per le tante preziose informazioni 





Note:


in altro articolo su sa defenza : a  Bruce Gagnon, della Rete Globale contro le Armi nello Spazio. Si chiede, cosa sappiamo dei piani per l’attacco?
 Bruce Gagnon: Al momento  stanno  pianificando. Il Comando Spaziale USA sta compiendo esercitazioni per la possibilità di sferrare  un primo attacco, e questo è l’elemento chiave. 
Sono progetti di primo attacco, e i cosiddetti sistemi missilistici di difesa sono elementi chiave del progetto di primo attacco statunitense. L’idea è di colpire la Cina o la Russia con un primo colpo e poi, quando queste tentano di lanciare la ritorsione nucleare, usare i sistemi "di difesa" per intercettarla, in modo tale che, dopo che la prima spada viene conficcata nel cuore della Cina o della Russia, lo scudo missilistico eliminerebbe ogni risposta. Non ha niente a che fare con la difesa, niente a che fare con la libertà o la democrazia, o con tutte queste parole che vengono sempre usate per mascherare le vere intenzioniè solo per il dominio a tutto spettro.

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