domenica 4 maggio 2014

Jean Monnet padre della UE , agente della CIA al servizio degli USA nella formazione e costruzione della UE dei Barroso, Van Rompuy Monti e Draghi ...

Jean Monnet padre della UE ,  agente della CIA al servizio degli USA nella formazione e costruzione della UE dei Barroso, Van Rompuy Monti e Draghi ...



Dall'articolo del   telegraph  Ambrose Evans-Pritchard scrive e dimostra tramite le desegretazioni dei documenti segreti del governo USA, il ruolo affidato dagli USA a Jean Monnet, loro agente in Europa.

E' stato dimostrato  già dal 2000,  di cui i nostri media non hanno parlato. 

In uno di questi documenti, datato 11 giugno 1965, un alto esponente dei servizi Usa dà istruzioni al presidente del Consiglio Economico europeo, Robert Marjolin (un uomo di Monnet già dal ’43, poi membro del CRF) di perseguire l’idea di una unione monetaria, ma "con discrezione". 
Anzi, raccomanda di sopprimere ogni dibattito sul tema, fino al punto "in cui l’adozione di quelle misure diverrà di fatto inevitabile". 

Le istruzioni sono per lo più firmate dal generale William Donovan, che all’epoca figurava come privato, tornato a vita civile e avvocato, ma che durante la guerra aveva diretto lo OSS (Office of Strategic Services) organo precursore della CIA

I documenti confermano i sospetti espressi al momento in cui l'America stava lavorando aggressivamente dietro le quinte per spingere la Gran Bretagna in uno Stato europeoUn memorandum, datato 26 Luglio 1950, fornisce le istruzioni per una campagna per promuovere un parlamento europeo a pieno titolo.

Donovan aveva creato di sua testa (...) un American Committee for an United Europe, che finanziava gli "spontanei" movimenti europeisti, giovanili e no. Il direttore di uno di questi movimenti, European Youth Campaign, il belga Baron Boel, riceveva uno stipendio mensile su un conto speciale; anche altri famosi "padri dell’europeismo", Robert Schuman, Paul Rétinger e Paul-Henri Spaak, tutti uomini selezionati da Monnet

I documenti sono stati trovati da Joshua Paul, un ricercatore presso la Georgetown University di WashingtonEssi comprendono i file rilasciati dagli Archivi Nazionali degli Stati Uniti. Principale strumento di Washington per definire l'agenda europea è stato i'American Committee for an United Europe, creata nel 1948

"Il ruolo statunitense nella formazione della Comunità europea fu trattato come un’operazione clandestina", scrive il Telegraph. Si capisce meglio la delicata allusione di Etienne Davignon, ex presidente del Bilderberg, il marzo 2009: "Il Gruppo Bilderberg ha dato un grande aiutato  alla creazione dell’euro negli anni ‘90". 

E le frasi di Geir Lundestad, esponente della Commissione Nobel, durante una conferenza che ha tenuto all’università di Berkeley il 20 settembre 2005: "Gli Stati Uniti hanno sostenuto la costruzione europea, in realtà, assai più di quanto abbiano fatto gli europei. E’ molto insolito per una potenza egemonica - uso il termine scientifico – tentare di costruite un secondo centro...nella sua zona d’influenza se volete, ma gli Usa l’hanno fatto, e per molti decenni". 

Ancor meglio si capisce la riga scritta da Jean Monnet ad Harry Hopkins, plenipotenziario della Casa Bianca, il 6 maggio 1943: "De Gaulle (...) è un nemico della costruzione europea e, di conseguenza, deve essere distrutto nell’interesse dei francesi".

Il capo della Fondazione Ford, ex ufficiale-OSS Paul Hoffman, sia come capo ACUE alla fine degli anni Cinquanta. 

Il Dipartimento di Stato USA ha svolto un forte ruolo per porre le basi alla nuova Europa etero-diretta [...] Una nota dalla "European section", in data 11 giugno 1965, consiglia il vice-presidente della Comunità Economica Europea, Robert Marjolin, di perseguire l'unione monetaria di nascosto.


Si raccomanda di sopprimere il dibattito fino al punto in cui "l'adozione di tali proposte sarebbe diventato praticamente inevitabile".


Pubblichiamo un bel articolo dei primi anni duemila, quando ancora non era chiaro il vero ruolo della UE e dell'euro, e nel mentre  tutti gli stati e popoli erano fiduciosi e aperti alla nuova avventura di presunta crescita e di arricchimento... nel mentre.... il futuro, è stato preparato ad arte,futuro di cui non si sapeva nulla , ma, LORO invece, sapevano bene chi si sarebbe arricchito e chi impoverito, ed oggi, col senno del poi, lo sappiamo anche NOI a chi è servito l'euro e la sua fantomatica "unità" ....  

 SA DEFENZA



Come un banchiere di Wall Street ha privato i paesi europei della loro sovranità

Jean Monnet, l’uomo che tirò le stringhe del moloch UE 
Zeit-Fragen 
Tradotto da  Alba Canelli
Editato da  Fausto Giudice Фаусто Джудиче فاوستو جيوديشي


L'Unione Europea di oggi ha una doppia storia. Una visibile, che è nella maggior parte nei libri di testo di storia, e l'altra invisibile, di cui nessuno dovrebbe venire a conoscenza, ma che è iniziata molto tempo prima di quella che tutti conosciamo. Jean Monnet è stato la cerniera tra queste due versioni della storia.  

Nei paesi di lingua tedesca, è grazie al lavoro di Andreas Bracher, «Europa im amerikanischen Weltsystem. Bruchstücke zu einer ungeschriebenen Geschichte des 20. Bruchstücke zu einer Geschichte des ungeschriebenen 20. Jahrunderts» (L'Europa nel sistema mondiale americano. Pezzi di una nuova storia del XX secolo) che potrebbe essere messa in dubbio la biografia ufficiale del « padre fondatore dell' Europa» generalmente visto come sacrosanto. Andreas Bracher ha sollevato questioni che mostrano sotto un'altra luce la storia della costruzione di un organismo sovranazionale in seguito alla Seconda guerra mondiale: non è più il progetto di cooperazione delle nazioni europee per garantire la pace, ma un progetto di egemonia anglo-americana con Jean Monnet quale «inventore e guida di istituzioni per una cooperazione sovranazionale e come centro di influenza anglosassone sul continente». Perché, secondo Bracher, l'Europa sovranazionale post-guerra è basata sulle «iniziative che sono state spesso finanziate con denaro proveniente dagli Stati Uniti compresi i servizi segreti della CIA». Monnet era «lo strumento di una politica a lungo termine il cui scopo era apparentemente lo Stato Unitario Europeo».



Lavori di ricerca degli ultimi decenni lontani dal pensiero unico come quello di Carroll Quigley«Katastrophe und Hoffnung. Eine Geschichte der Welt in unserer Zeit» (Tragedia e Speranza. Una storia del mondo nel nostro tempo) o di Antony Sutton «Wallstreet Aufstieg und der Hitler»(Wall Street e l'ascesa di Hitler), hanno mostrato come il blocco anglo-americano e le sue élites finanziarie hanno preparato durante la prima metà del ventesimo secolo, due guerre mondiali. Ciò corrisponde al pensiero geostrategico delle élites anglo-americane, risalenti a più di un secolo, per impedire a tutti i costi una cooperazione politica ed economica - con un eventuale nucleo formato dalla Germania e la Russia - perché alcuni circoli americani e britannici consideravano una tale cooperazione come una minaccia contro la loro posizione di egemonia globale.

Chiaramente, questa tendenza è stata mantenuta dopo la Seconda Guerra Mondiale e si trova anche nelle considerazioni geostrategiche di Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza al governo americano che ha apertamente formulato nel 1997 nel suo libro «La Grande Scacchiera. L'America e il resto del mondo».


Alla questione sullo scopo del progetto anglo-americano del dopoguerra per l'Europa unita, con Monnet come promotore, Andreas Bracher ha portato una prima risposta: «Lo scenario di quegli anni suggerisce che un gruppo di uomini ha portato avanti la guerra fredda per utilizzarla come sfondo per altri progetti. L'esagerazione della minaccia sovietica viene dalla situazione politico-psicologica nella quale gli Europei erano pronti a raccogliersi sotto l'egida degli Stati Uniti per garantire anche la protezione alla Germania dell'Ovest. Nelle sue ‹Memorie›, Monnet stesso caratterizza la situazione come segue: «Gli uomini accettano il cambiamento soltanto nella necessità e vedono la necessità soltanto nella crisi»* 


In considerazione del ruolo di Jean Monnet, vale la pena cercare di rispondere alla domanda "Chi era Jean Monnet?" La biografia di 1000 pagine che Eric Roussel ha presentato, fornisce molte informazioni e abbiamo ottenuto anche informazioni importanti sulle persone con le quali Jean Monnet ha strettamente collaborato. (Jean Monnet, 1888 –1979, Fayard 1996).




Jean Monnet e l'attuale UE


L'UE di oggi è una struttura sovranazionale. Gli Stati membri hanno abbandonato gran parte dei loro diritti sovrani. E' stato Jean Monnet che anticipò in maniera decisiva la costruzione di istituzioni sovranazionali. Esse furono impiantate al di sopra in modo che i vari Stati e i loro cittadini si adattassero e si sottomettessero a queste direttive. (1) Per Monnet le istituzioni situate in alto erano più importanti di quelle dirette dai cittadini stessi. 

Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel novembre 2009, provoca per i diversi Stati europei una rinuncia supplementare di sovranità e di diritto in favore di una posizione dominante delle istituzioni dell'UE estranee ai popoli. La Sovranità e lo Stato di diritto, e con esso l'autodeterminazione della nazione costituita come venne definita dopo la Rivoluzione francese, è stata ridotta passo dopo passo, un processo che si estende a tutta la storia dell'UE.

In tutta la sua vita Monnet esprime che l'esistenza degli Stati nazionali era inutile e addirittura pericolosa per il mantenimento della pace. Perciò dobbiamo rimuoverli. Gli "Stati Uniti d'Europa" li rimpiazzeranno, e sarà a loro che gli Stati-Nazione cederanno importanti diritti di sovranità.

Ma Monnet è andato anche oltre. In teoria e in pratica, i rappresentanti eletti dal popolo lo infastidivano. In qualsiasi momento, ha manovrato accanto a loro e, insieme ai rappresentanti eletti e stabiliti, ha creato "comitati" privati, che fanno appello alla fiducia della gente venuta da tutte le aree della vita pubblica.


Secondo Monnet questi comitati sono stati utilizzati per organizzare l'Europa e anche per integrare opinioni potenzialmente contrarie. Il Comitato per gli Stati Uniti d'Europa (2) ha svolto un ruolo particolare. Inoltre, ci sono stati comitati il cui compito era quello di trasformare i diversi stati dall' interno. Nel 1945-1946, intere regioni della Francia sono state trasformate secondo il modello americano, come ad esempio il gigantesco progetto «Bas-Rhône-Languedoc». (3) In esso si riconosce la "regionalizzazione" dell'Europa, messa in pratica dall'attuale UE e diretta anche contro gli Stati-Nazioni, e che, senza riguardo per le strutture naturali, si basa su criteri puramente economici. 



Le ricerche di Pierre Hillard (4) mostrano, che oggi tutta l'Europa è coperta e penetrata da organizzazioni, gruppi e associazioni, con il fine di far scoppiare dall'interno gli Stati-Nazioni.

Per consentire questo sviluppo, Monnet si è procurato in più riprese soldi provenienti dall'area anglo-americana.Ciò è stato possibile attraverso i suoi rapporti con amici intimi appartenenti ai circoli dell'alta finanza e della politica - rapporti che aveva già cominciato a sviluppare prima dell'inizio della seconda guerra mondiale.



Monnet, le élites finanziarie e il potere politico nell'era delle guerre mondiali

Molto prima che si parlasse ufficialmente di «Europa Unita», Jean Monnet era già impegnato sulla scena internazionale del commercio. Nato nel 1888 come figlio di un commerciante di brandy, ha lasciato la scuola a sedici anni per andare a Londra in una famiglia di commercianti partner di suo padre, per imparare la vita e il lavoro della City. (5) 

Due anni più tardi fu inviato in Canada dove ha avuto i primi contatti che dureranno tutta la vita. Concluderà contratti importanti per l'azienda di famiglia, in particolare con 
la Hudson's Bay Company che ha avuto il privilegio di vendere alcolici ai trappers (cacciatori) che, a loro volta, lo rivendevano agli Indiani. Tra i dirigenti della società ha incontrato gli uomini che in seguito influenzeranno «il destino del mondo». (6)

Jean Monnet, quindi, è rimasto negli Stati Uniti fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Ha continuato a nutrire rapporti d'affari che durarono per tutta la sua vita. Frequenti viaggi lo portarono in Inghilterra, Scandinavia, Russia ed Egitto. Nel luglio del 1914, quando scoppiò la guerra tornò in Francia. Il giovane di 26 anni, tuttavia, non fu mobilitato. Per «rendersi utile», è andato a far visita al presidente del Consiglio, René Viviani, ritirato a Bordeaux in quel momento.E' stato l'avvocato di suo padre che stabilisce il contatto. (7) 

Monnet presenta a Viviani l'offerta della Hudson's Bay Company di un prestito di 100 milioni di franchi oro in favore della Banca di Francia in modo che la Francia potesse acquistare materiale bellico dagli Stati Uniti. L'affare fu concluso. La Hudson's Bay Company concede, oltre al suo credito, anche il sostegno della sua flotta commerciale.
Dopo aver portato a termine l' affare franco-americano, Monet si recò a Londra per iniziare a lavorare ad un affare analogo, questa volta tra Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Nel corso di questi negoziati, conobbe politici e imprenditori influenti. (8)

Ma Monnet, non si accontenta di affari puramente commerciali. Ha legato gli affari alla politica investendo nella fondazione del Comitato alleato per i trasporti marittimi. Dopo la fondazione di questo comitato, nel 1918, due milioni di soldati americani sono stati portati in Europa via mare.

Sul lato francese, Monnet ha cooperato strettamente con Etienne Clémentel che gestiva un vero e proprio «superministero». Clémentel concepì l'idea di un controllo permanente tra alleati di materie prime al di là della guerra. Questa idea sarà realizzata dopo da Monnet sotto forma di Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio.


Jean Monnet tira fuori dal forno il primo lingotto d'acciaio europeo il 30 aprile
 1953 a Esch-sur-Alzette. Credito © Comunità europea


Fedele al suo motto che "gli uomini accettano il cambiamento solo sotto il dominio della necessità" (8a) - in questo caso il dominio dell'economia di guerra - Monnet fa un passo decisivo verso la realizzazione del progetto della sua vita ": le frontiere degli Stati-Nazione furono violate, lo smantellamento degli Stati sovrani inizia. Le banche e le società potevano ora continuare la loro attività, senza curarsi dei confini nazionali - e con l'appoggio dei politici.

A causa delle sue strette relazioni con i politici e uomini d'affari inglesi, con gli ambienti economici e finanziari americani e influenti uomini politici francesi, Monnet è stato nominato Segretario Generale della Società delle Nazioni (SDN), appena fondata. La rete delle sue relazioni includeva tutti coloro che erano responsabili per la costruzione del mondo post-guerra.

Monnet utilizza l'istituzione della SDN per mettere in rete responsabili  a livello internazionale. Collabora con i più importanti leader a livello internazionale ed espande la propria rete con nuove conoscenze nel mondo della politica. L'espansione di questa rete sembra essere stata la principale attività di Monnet, perché partecipa solo alla metà delle riunioni della Società Delle Nazioni e lavora su molti meno dossiers rispetto agli altri funzionari. (9)

Alla Società Delle Nazioni, la cosa più importante per lui era quella di salvaguardare le strutture tra Nazioni costruite durante la guerra, perché erano un presupposto importante per il libero commercio internazionale. L' altro importante risultato dell' esperienza di guerra, la cooperazione fra politica e affari, era ancora da sviluppare, in particolare nei settori dei trasporti e del credito. (10)

Nel 1922, Monnet lascia la Società delle Nazioni per rafforzare la sua azione nel mondo finanziario. Divenne vice-presidente della potente banca americana di investimenti Blair & Co,esegue operazioni finanziarie su larga scala e amplia la propria cerchia di relazioni negli Stati Uniti con figure influenti. (11) Inoltre, ha fondato negli Stati Uniti Banca Monnet, Murnane & Co. (12) Così si trova al centro della finanza internazionale e partecipa alla formazione di potenti sindacati finanziari anglo-americani. Come vice-presidente della banca Blair & Monnet Inc. con sede a Parigi, Monnet ha svolto un ruolo decisivo nella stabilizzazione della moneta francese nel 1926. Avendo la fiducia del presidente del Consiglio della Federal Reserve (FED), (13) ha ufficialmente preso il ruolo di intermediario tra la Francia e gli USA.  
Quando emerse la questione del pagamento dei debiti di guerra francesi e delle relazioni finanziarie bilaterali, si è fatto portavoce del punto di vista americano: la Banca di Francia doveva stipulare contratti con la FED e altre banche di emissione (banche centrali, N.d.T). E l' indipendenza, tanto cara alla vecchia Francia, è stata abbandonata in favore di una stretta connessione con gli Stati Uniti. Inoltre, Monnet ha contribuito a fondare il Bancamerica Blair e laBanca dei Regolamenti Internazionali (BRI) con sede a Basilea (dove è riuscito a imporre alla presidenza il candidato scelto dagli Americani).

Quando nel 1936 l'esercito tedesco (Wehrmacht, N.d.T) occupò la Renania, in violazione del trattato di Versailles, Jean Monnet fece conoscere agli Stati Uniti l' ex cancelliere della Repubblica di Weimar, Brüning, che gli assicura che i leader della Wehrmacht avrebbero seguito Hitler ciecamente in caso di guerra se le democrazie occidentali non intervenivano sul campo. Ma Monnet non fece nulla contro lo scoppio della guerra. Al contrario: conoscendo bene William Bullit, ambasciatore americano a Parigi e stretto consigliere del presidente Roosevelt, riuscì a persuadere il governo degli Stati Uniti di costruire aerei militari per la Francia. Dopo aver superato l'ostacolo della legge sulla neutralità, il contratto è stato concluso e ha portato un improvviso e importante stimolo per l'economia degli Stati Uniti.
Note:
(1)  In una lettera indirizzata a Dean Acheson (Segretario di Stato, al Ministero delle Finanze di Roosevelt, vice segretario di Stato 1945-1949, Segretario di Stato 1949-1953) Monnet ha scritto il 23.11.1962: "Nella misura in cui gli interessi sono sempre più unificati, le opinioni politiche devono essere sempre più comuni. […] Penso che se vogliamo unire gli uomini, dobbiamo unire prima gli interessi e per questo è necessario che gli uomini accettino di agire secondo le stesse regole, ed essere amministrati dalle stesse istituzioni. So che questo può sembrare un lungo processo, ma un cambiamento nell'atteggiamento degli uomini è necessariamente un processo lento."Dean Acheson Papers, Box 28, cartella 288. Yale University Library, New Haven / Connecticut, citato da E. Roussel, op. Roussel, op. Cit. p. 766 
(2) Il Comitato è stato fondato nel 1955 da Monnet stesso e ha continua ad esistere sotto la sua presidenza fino al 1975.
(3) Il  Bas-Rhône Languedoc è stato completamente ristrutturato secondo il modello americano. «Abbiamo dovuto superare tutte le giurisdizioni, creare un'Alta Autorità» e «c'è stato attrito con i servizi ufficiali». E. Roussel,  op.cit. p. 494.
(4)  cf. 4 cfr. Pierre Hillard, La Marche irrésistible du nouvel ordre mondial (La marcia irresistibile del nuovo ordine mondiale), F.-X. de Guibert 2007 
(5) Piazza finanziaria di Londra
(6)  La Hudson's Bay Company è stata la più antica società commerciale canadese. Ha dominato il commercio delle pellicce in gran parte del Nord America e in molte regioni ha agito come agente del governo britannico. La sua rete di stazioni commerciali era il nucleo della futura amministrazione ufficiale nella parte occidentale del Canada e degli USA. Il governatore della Società dal1916 al 1925 fu Sir Robert Kindersley che Monnet aveva incontrato durante la sua prima visita in Canada.Kindersley è stato dal 1914 al 1946 Governatore della Banca d'Inghilterra e, già dal 1905, partner commerciale della banca Lazard Brothers & Co., di cui divenne presidente del consiglio nel 1919.

(7) «Il Signor Benon, avvocato della società conosce bene René Viviani [...] le relazioni massoniche che collegano i due uomini hanno avuto un ruolo nella vicenda». E. Roussel, op.cit. p. 48.

(8)  Ad esempio, il Colonnello House, vale a dire Edward Mandell House (1854-1938) eminenza grigia e il più importante consigliere per gli affari esteri dei presidenti Roosevelt e Woodrow Wilson, autore di un libro intitolato «Philip Dru, Amministratore», dove evoca un colpo di stato da un ufficiale che stabilisce una dittatura negli Stati Uniti. A Lord Milner, confida che queste sono le sue convinzioni. Robert Welch University Press, 1998. cf. Hillard, Pierre, La décomposition des nations européennes, Paris 2010, p. Hillard, Peter, (La decomposizione delle nazioni europee), Parigi 2010, p. XIII. (8a)    E. Roussel, op.cit. p. 68

(9)  Ha partecipato a 30 delle 70 sessioni. cf. Fleury, Antoine: Jean Monnet alla segreteria della SDN p.40. In: Bossuat, Gerard, Wilkens, Andreas, Jean Monnet, l'Europa e i sentieri della Pace. Convegno a Parigi 29-31/5/97. Publications de la Sorbonne 1999.

(10)  Jilek, Lubor: Rôle de Jean Monnet dans les règlements d'Autriche et de Haute-Silésie (Il ruolo di Jean Monnet, nei regolamenti dell'Austria e Slesia), P. 47, in: Bossuat, Gerard-Wilkens, Andreas, op.cit.

(11) John Mc Cloyes, avvocato a Wall Street, consigliere di ogni presidente americano da Roosevelt a Kennedy, Governatore della Banca Nazionale, Alto Commissario in Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Responsabile della decisione di non bombardare le ferrovie che conducono ad Auschwitz, responsabile del fatto che molti criminali di guerra condannati sono stati rilasciati prematuramente e che Flick e Krupp recuperarassero le loro proprietà. John Foster Dulles, avvocato, segretario di Stato del presidente Eisenhower, principale rappresentante della politica di «contenimento» del comunismo (guerra fredda). Walter Lippmann, giornalista di fama internazionale di origine ebraico-tedesco, stretto collaboratore del presidente Wilson e di sua eminenza grigia Colonnello House nella stesura dei 14 punti del progetto di Trattato di Versailles.

(12) Monnet, Murnane & Co. è associato con la Chase Manhattan Bank di New York.

(13) Il Consiglio della Federal Reserve, anche chiamato Consiglio dei Governatori, è il Comitato direttivo delFederal Reserve System. I suoi sette membri sono scelti ogni 14 anni dal Presidente degli Stati Uniti e nominati dal Senato. Il loro compito è l' emissione di banconote e la supervisione dell’insieme della  politica bancaria. 

Per concessione di Tlaxcala
Fonte: http://www.zeit-fragen.ch/ausgaben/2010/nr38-vom-2792010/moloch-eu-und-strippenzieher-jean-monnet-teil-1/

Pesticidi killer delle api: Apicoltori contro Bayer, Syngenta e Basf

Pesticidi killer delle api: Apicoltori contro Bayer, Syngenta e Basf


  de Marta Albè


Il declino delle api sta causando gravi danni economici e produttivi all’apicoltura e all’agricoltura. L’importanza degli insetti impollinatori viene ora difesa dagli apicoltori e dagli agricoltori che si sono uniti in una vera e propria alleanza per salvare le api e che hanno deciso di appoggiare la campagna di Greenpeace al riguardo.

L’alleanza europea per salvare le api e l’agricoltura comprende non soltanto ambientalisti e associazioni per i diritti umani, ma anche gli stessi addetti ai lavori. Si tratta di salvare questi settori produttivi fondamentali dalla minaccia dei pesticidi nocivi per gli insetti impollinatori.

 Il Coordinamento Apistico Europeo Bee Life si è schierato ancora una volta contro l’operato delle maggiori multinazionali produttrici deipesticidi killer delle api. Si tratta dei soliti nomi noti: BayerBasf e SyngentaLe aziende interessate cercherebbero di sfuggire alle accuse imputando la moria delle api a fattori ben differenti dall’impiego di sostanze nocive per gli insetti in agricoltura: dalla malnutrizione al parassita Varroa.

Il divieto parziale dell’impiego di 3 pesticidi neonicotinoidi nocivi per le api stabilito di recente dall’Unione Europea non riesce a garantire gli effetti sperati. Ora apicoltori, agricoltori e associazioni richiedono una messa al bando totale dei pesticidi killer delle api e maggiori controlli sul loro impiego per le piante ornamentali in vendita sul territorio europeo.

L’associazione europea per salvare api e agricoltura si è espressa forte e chiaro nella giornata di oggi in occasione delle assemblee generali di Syngenta e Bayer. La richiesta rivolta alle due società agrochimiche riguarda l’ammissione delle proprie responsabilità nel declino globale delle api. Le multinazionali stanno agendo per contrastare i divieti imposti a livello europeo contro i pesticidi neonicotinoidi.

Difficilmente le aziende cederanno il passo e ammetteranno le proprie colpe. La speranza maggiore riguarda un intervento dall’alto, con lamessa al bando totale da parte dell’Europa delle sostanze agrochimiche pericolose per le api. Secondo Francesco Panella, apicoltore e presidente di Bee Life:

“E’ vergognoso come Syngenta, Bayer e Basf stiano cercando di convincerci che il declino delle api è causato da Varroa, malnutrizione o qualsiasi altro fattore al di fuori delle loro responsabilità. Nel frattempo, continuano a vendere pesticidi killer delle api e ad attaccare le disposizioni comunitarie a tutela degli impollinatori. Questo è un atteggiamento ipocrita, egoista e miope”.

Greenpeace all'assemblea degli azionisti dalla BAYER
Sarebbe dunque giunto il momento di un vero e proprio rinnovamento per l’agricoltura - o meglio di un ritorno al passato, con la riscoperta di tecniche naturali per la difesa delle coltivazioni, da migliorare grazie ai mezzi a disposizione al giorno d’oggi. Apicoltori e agricoltori uniti per difendere le api chiedono in conclusione di passare dalle attuali pratiche agricole intensive e dipendenti dalla chimica a sistemi compatibili con la biodiversità e l’apicoltura. 



Ulteriori informazioni: www.cbgnetwork.de/35.html 
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer

LA CRUDA REALTA' DI UN ASSASSINIO DI MASSA PREMEDITATO A ODESSA...

LA CRUDA REALTA' DI UN ASSASSINIO DI MASSA  PREMEDITATO A ODESSA , COMPLICE IL GOVERNO GOLPISTA I NAZI IN PIAZZA ED I GOVERNI CHE SOSTENGONO IL GOLPE : USA EU, E TUTTI I PARTITI EUROPEI CHE STANNO ZITTI E NON CONDANNANO LA VIOLENZA ... NAZISTA

L'ORRORE DI QUANTO E' ACCADUTO SOTTO GLI OCCHI DELLA POLIZIA UKRAINA, SENZA CHE MUOVESSE DITO CONTRO GLI AGGRESSORI E' SOTTO I VOSTRI OCCHI.


Al momento risultano 46 vittime, morte soffocate e carbonizzate dentro al palazzo. Secondo Russia Today, tra le vittime ci sarebbero 15 cittadini russi. Secondo il Kyiv Post, organo di stampa ucraino filo-occidentale, ci sarebbero stati anche russi residenti in Transnistria. Tali affermazioni sono però state smentite dalla procura.

COSA VOLETE L'INTERVENTO DI PUTIN? 
SE ESSO ARRIVERA', SARA' SANGUE AMARO PER TUTTI!

"Kiev e i suoi sponsor occidentali provocano spargimento di sangue in Ucraina e sono direttamente responsabili per questo, ha dichiarato sabato ai giornalisti il portavoce del Presidente russo Dmitry Peskov, commentando la situazione nel sud-est dell'Ucraina. 
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che l'operazione punitiva nel sud-est dell'Ucraina immerge il Paese in un conflitto fratricida, evidenziando che le possibilità per la de-escalation della tensione nel Paese e il dialogo nazionale esista ancora, comunica il Ministero degli Esteri russo dopo la conversazione telefonica di Lavrov con il suo omologo americano John Kerry. 
"Il ministro ha esortato gli Stati Uniti ad usare tutta la loro influenza per costringere il regime di Kiev protetto da loro che ha dichiarato guerra al suo popolo, a cessare immediatamente le azioni ostili nelle regioni sud-orientali, di ritirare le truppe e rilasciare i partecipanti delle proteste", si dice nel comunicato. " http://italian.ruvr.ru/

Le immagini sono agghiaccianti ma forse dovremo nasconderle , non urtare la sensibilità di chi non vuole "vedere" ? Ad occultarle ci pensano già i nostri quotidiani , le nostre televisioni . Molti"amici" si sono lamentati supponendo una forma di sadismo o perlomeno di cattivo gusto in chi posta l'orrore . Ed invece dobbiamo visionarle anche se con grande sofferenza perchè esse evidenziano in modo inequivocabile l'intreccio mefitico tra politica finanziaria /economica e strategia militare imperiale della UE che dietro il carro mortuario degli States ha saputo ricreare la "cortina di ferro" e con essa l'odio russofobico . 
I dirigenti comunitari della Ue ,ovviamente in combutta con gli apprendisti stregoni Usa sanno come risvegliare il cuore più nero dell'Europa . Lo hanno già praticato con successo in Jugoslavia e continuano nella loro opera di disgregazione attualmente in Bosnia . 
Io personalmente dichiaro di non far parte di quell' Europa che si è macchiata di terribili delitti in Ucraina , in Africa dove ha saputo reclutare tagliagola simili ai nazisti ucraini per compiere stragi di massa in Libia ,in Mali ,in Centrafrica , e naturalmente in Siria con la fattiva collaborazione dei jihadisti più fanatici dietro il paravento di una false flag difesa in modo ignobile dai governi nostrani. A Boassa


Strage Odessa, i moscoviti depongono fiori all'ambasciata dell'Ucraina

Strage Odessa, i moscoviti depongono fiori all'ambasciata dell'Ucraina

I cittadini russi continuano a deporre mazzi di fiori presso l'ambasciata d'Ucraina a Mosca.

I fiori occupano quasi tutta la recinzione della missione diplomatica. In molti mazzi sono stati posti dei biglietti con la scritta "Turchynov assassino".
A Mosca si sta svolgendo una manifestazione in memoria delle vittime durante i disordini ad Odessa, provocati dagli estremisti ultranazionalisti ucraini di Pravy Sektor e dai rappresentanti delle cosiddette "forze di autodifesa di Maidan". A seguito delle violenze hanno perso la vita più di 40 persone.italian.ruvr
dallo stato di Алёна Николаенко
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PREGATE E CHIEDETE PERDONO

E ora, guardate!
E non dite che non vedete!
Ho preso tutte le mie forze nelle mani 

per passare e vedere tra le lacrime, 
quel che ora vedete anche Voi 
testimoni silenziosi di una strage, cercata! 

Odessa- non può essere con voi 

che l'avete stuprata  e violata nella sua intimità ! 

Ma è successo!
Tutti vediamo!


le fotografie sono di Odessa, la casa dei sindacati, 3 maggio 2014









































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