venerdì 22 luglio 2016

"Evento Tempo del Bene" La scomparsa dell'aereo militare indiano, manda in massima allerta le forze armate russe

"Evento Tempo del Bene" La scomparsa dell'aereo militare indiano, manda in massima allerta le forze armate russe

By: Sorcha Faal

Due Vimana ripresi su Antartide nel 2013 [Guarda il video QUI ]

Una notevole relazione del Ministero della Difesa ( MoD ) circola al Cremlino e afferma che la 201° divisione  motorizzata è stata messa in massima allerta dopo quello che sembra essere un " Evento del Tempo del Bene " che si verifica nella gamma Trans-Alay delle montagne del Pamir che espulso fuori ciò che si crede essere un antico " Vimana " -e che nella sua accelerazione in direzione del Oceano del Sud verso l'Antartide  ", catturato nel suo tragitto da un aereo di trasporto AN-32 del " Indian Air force [foto sotto]" ( IAF )  di cui viene  denunciata la scomparsa con tutti i 29  passeggeri a bordo . [ Nota: Alcune parole e / o frasi che compaiono tra virgolette sono approssimazioni lingua inglese di parole  / frasi russe che non hanno esatta controparte.]
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l'aereo militare AN-32 decollato dalla città meridionale di Chennai alle ore 8.30 di stamani Venerdì 22 luglio. di cui era previsto l'arrivo nella città costiera di Port Blair tre ore più tardi, ne è stato perso il contatto da quasi tre ore dall'orario presunto di arrivo.




Secondo questo rapporto, la 201° Divisione motorizzata con  base in Tajikistan è la più grande forza militare della Federazioni fuori dai suoi confini, e le guarnigioni che sono più interessate da questo stato di allerta si trovano nel territorio di Qurghonteppa e Kulyab .

La richiesta di conferma che questo stato di massima allerta rilasciato a riguardo, continua il rapporto,  una serie di terremoti nella gamma Trans-Alay nel vicino distretto di Alay, nella regione di Osh nel Kirghizistan nel corso dell'ultima settimana-con l'ultimo, in data odierna, e di aver " espulso / lanciato " un  " Vimana "  tipo " aeronave / aereo ".

Il " Vimana ", spiega il  rapporto , è conosciuto dagli antichi scritti in sanscrito, fondati sull'epica Mahabharata che misura dodici cubiti di circonferenza, con quattro ruote forti. Oltre a  " missili fiammeggianti ", nel Mahabharata è registrato l'uso delle sue altre armi letali che operavano attraverso un " riflettore circolare " e, quando veniva acceso produceva un " raggio di luce " che, una volta messo a fuoco su ogni bersaglio, veniva immediatamente " consumato dalla sua potenza ".


Antica raffigurazione di Vimana

Il servizio d'informazione federale ( SVR ), dice la nota della relazione, in primo luogo ha segnalato la scoperta americana di un " Vimana " nel dicembre 2010 che è stato trovato in quello che è stato descritto come il " Tempo del Bene " che si trova tra le montagne dell'Afghanistan, da parte delle forze-e militari statunitensi , subito dopo la sua scoperta, il presidente degli Stati Uniti Barak Obama, il cancelliere tedesco Angela Merkel, il primo ministro britannico David Cameron e il presidente francese Nicolas Sarkozy tutti si sono " precipitati " per vederlo personalmente .

Nel mese di agosto 2011, continua il rapporto, l'SVR ha riferito, inoltre, che circa 50 uomini delle truppe militari d'elite e tecnici americani e erano stati " cancellati " dopo che il " Tempo del Bene " era stato " attivato " .

Entro la primavera del 2014, gli analisti dell'intelligence del MOD  in questo rapporto dicono, che gli americani avevano " copiato / invertito ingegnerizzato " una delle armi scoperte nel " Vimana " che il Mahabharata chiama " Agneya ", e di cui molti esperti accusano della distruzione di Mohenjo Daro , regione nel Pakistan,  4.000 anni fa.



La principale Direzione di intelligence ( GRU ), tuttavia, dice il  rapporto, non ha designato questa terrificante arma  come " Agneya ", ma come " bomba sporca nota per aver mai stata costruita ", e che in un rapporto 27 marzo 2014 hanno direttamente classificato come la causa della scomparsa del volo Malaysia Airlines Flight 370 - e che fino ad oggi non è mai stato trovato, e in poche ore oggi  la " Prova del Tempo Bene ", l'Occidente ne ha sospeso immediatamente la loro ricerca .

La relazione conclude tristemente nel notare che due dei ricercatori UFO più importanti del mondo che indagavano sulla " manipolazione dell'Occidente" del " Vimana " e delle sue armi, sono stati uccisi lo scorso mese, sono Gaurav Tiwari , CEO e fondatore della Indian Paranormal Society , e il ricercatore polacco di UFO Max Spiers , che nel 2013 ha dato l'allarme sul progetto del regime  Obama sulla guerra razziale -e della cui morte molti in Occidente  lo chiamano omicidio seriale dei " Men in Black " .


Max Spiers (a sinistra) e Gaurav Tiwari (a destra) [ Il Signore conceda loro la pace in cielo, cosa che gli è stata negata in questo mondo. ]


Luglio 22, 2016 © dell'UE e degli USA Tutti i diritti riservati. Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte originale WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

HOLLANDE PEGGIO DI ERDOGAN

HOLLANDE PEGGIO DI ERDOGAN


Non un famigerato complottista ma un “rispettabile” giornalista del “Corriere della Sera”, Antonio Ferrari, ha immediatamente definito il golpe in Turchia un pateracchio, una sceneggiata. In effetti c'erano delle stranezze evidenti anche a chi seguiva la vicenda soltanto in TV. Erdogan, fuggito dal Paese, veniva dato come in cerca di asilo in Germania, poi addirittura in arrivo a Ciampino; ma i commentatori più “esperti” sostenevano che avrebbe cercato riparo negli Emirati Arabi.

Poi Erdogan compariva su di uno smartphone della CNN turca ad arringare le folle e incitarle a scendere in piazza contro i golpisti. I commentatori sostenevano che stesse parlando dall'aereo. All'improvviso, nonostante i morti e i feriti, il golpe viene stroncato (un golpe che dura cinque ore in un paese di quelle dimensioni?) ed Erdogan torna da trionfatore. I moventi del benefattore di Ankara nel crearsi un’emergenza-golpe possono essere vari: regolare brutalmente i conti con l'opposizione, varare anche lui una bella “riforma costituzionale”, bloccare i residui settori kemalisti dell'esercito, assumere il controllo totale della stampa, zittire o ridurre le proteste e le richieste delle minoranze etniche, aprire una fittizia polemica con la NATO e con l’Unione Europea in vista di qualche altro giro di valzer con Putin, salvo poi, come già in passato, rientrare a condizioni più vantaggiose nel suo ruolo di provocatore a tutto campo al servizio del Sacro Occidente.


Sembra proprio che Erdogan abbia manipolato e pilotato un golpe senza nessuna possibilità di riuscita in modo da offrire al mondo la rappresentazione spettacolare del “consenso” di cui sarebbe circondato. Sarebbe stato molto più realistico se l’auto-golpista Erdogan avesse esibito le ricevute dei finanziamenti che gli arrivano da decenni da parte delle petromonarchie del Golfo Persico. Quegli stessi finanziamenti che rendono poco plausibile un suo definitivo cambio di campo.

In realtà il “consenso” costituisce un mero accessorio del potere, chi ha il potere ha il consenso. Il potere è una bolla emergenziale drogata dalla propaganda e dalla violenza, al di sotto della bolla non c’è nulla. Anche molti “oppositori” sono persuasi invece che il potere possegga una sua solidità intrinseca e sia espressione di un radicamento sociale. Questi “oppositori” sono un po’ come atei che credono in Dio. La superstizione può coinvolgere anche gli uomini del sottobosco del potere: i vertici democristiani, che avevano imperato in Italia sino all’inizio degli anni ‘90, furono liquidati in pochi mesi, ad onta della loro illusione di rappresentare l’espressione di un inossidabile blocco sociale e ideologico, mentre invece costituivano solo un ammennicolo della NATO, cioè della fittizia emergenza della minaccia sovietica.


Anche alcuni commentatori non allineati sono caduti nella trappola del contrapporre i nostri “valori” europeo-occidentali a quelli del sultano turco, ma l’ipocrisia europea delle lezioni di democrazia ad Erdogan arriva comunque nel momento peggiore, quando il presidente francese Hollande ha appena preso a pretesto l’attentato di Nizza per prorogare lo stato di emergenza in Francia dapprima di tre mesi poi di sei mesi, cioè sino al gennaio prossimo, probabile data del prossimo attentato.

L’attentato di Nizza, prima di essere un fallimento delle misure di antiterrorismo, si configura anzitutto come una debacle dell’ordine pubblico, poiché risulta evidente la sproporzione tra l’economicità dei mezzi dell’attentato e la mostruosità degli effetti. Quando un mascalzone è turco tutti se ne accorgono, ma quando si tratta di un leader “occidentale”, magari dai toni dimessi e dagli occhioni da cane bastonato come Hollande, allora si fa finta di nulla.

Poche ore prima dell’attentato Hollande aveva annunciato in un’intervista la fine dello stato di emergenza, ciò facendo appello alla retorica dello Stato di Diritto, che non potrebbe dilatare all’infinito lo stato di eccezione. Tutta l’intervista, gestita dai soliti giornalisti proni, era tesa alla rivendicazione dei propri “successi” come la riduzione di nove milioni delle spese dell’Eliseo (capirai), senza invece dichiarare esplicitamente i costi stratosferici delle misure del cosiddetto ”antiterrorismo” e la lista dei beneficiari di quei finanziamenti pubblici. Non poteva mancare poi un’autocelebrazione sui salvifici effetti delle sue “riforme” del lavoro.

La fasulla esibizione di buone intenzioni di Hollande in merito alla cessazione dello stato di emergenza si sarebbe poi dovuta “arrendere” di fronte ai fatti di Nizza, ma il vero dato di fatto era che l’emergenza non era servita per niente a tutelare i cittadini; anzi, la bolla emergenziale della minaccia terroristica è la mongolfiera su cui può librarsi l’arbitrio del regime di Hollande. 

Le sue destabilizzanti “riforme” del lavoro abbassano ulteriormente la soglia dei diritti dei lavoratori, e vanno quindi nel senso opposto alla sicurezza, in quanto impediscono di integrare i ceti più poveri delle periferie, su cui si erano tanto accalorati sociologi e media, e costituiscono inoltre un incentivo all’immigrazione di disperati pronti a qualsiasi condizione salariale.

Come a dire che si scacciano dal mercato del lavoro coloro che si sono formati su un certo grado di dignità del lavoro, e si pongono le condizioni per l’afflusso di chi è costretto a non porsi di questi problemi. E tutto ciò mentre la Francia si comporta da Stato canaglia, molto più responsabile della stessa Turchia nella destabilizzazione dell’Africa e del Vicino Oriente, dalla Libia, al Mali, alla Siria. La “speranza europea” rappresentata da Hollande si era dimostrata alla fine peggiore della Merkel.

  Ora Hollande si rivela peggiore persino di Erdogan.


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