lunedì 8 agosto 2016

BENJAMIN FULFORD: La Mafia Khazariana offre ASEAN, Giappone e Corea alla Cina

BENJAMIN FULFORD: La Mafia Khazariana offre ASEAN, Giappone e Corea alla Cina

Benjamin Fulford
9 agosto 2016







Il  funzionario riferisce  al presidente cinese Xi Jinping quanto affermato la settimana scorsa da un rappresentante della White Dragon Society sull'offerta fatta da Hillary Clinton  di consegnare la Corea, ASEAN e Giappone per contribuire a creazione degli  "Stati Uniti della Cina," se i cinesi supportano il suo tentativo di divenire presidente degli Stati Uniti. La Clinton ha  pure detto ai cinesi che una breve pungente guerra con l'esercito Usa sarebbe necessario per mettere questo piano in atto e stabilire la Cina come prima superpotenza al mondo . Per questo motivo, dice il funzionario,  la Cina vorrebbe sostenere la Clinton.

Il rappresentante WDS ha messo in guardia i cinesi, sui criminali khazariani come Hillary, raccontano alla gente sempre quel che piace sentirsi dire , ma li tradiscono sempre, non appena ne hanno la possibilità. E' stato anche detto che non importa quante volte i militari USA hanno eseguito simulazioni di guerra a tutto campo con la Cina, il risultato è stato sempre lo stesso, la morte del 90% della popolazione mondiale con l'emisfero nord del pianeta che diventa inabitabile.

E' stato inoltre spiegato, al funzionario che, secondo l'intelligence britannica, quando George Bush padre andava a pescare con Vladimir Putin nel 2007 ha invitato Putin a partecipare a un complotto per distruggere la Cina. Lo scenario dipinto da Bush è stato che gli Stati Uniti e la Russia iniziano una nuova guerra fredda. Questo darebbe alla Russia, agli Stati Uniti, all'Europa e al Giappone una scusa per riarmarsi. Durante questa guerra fredda, la Russia farebbe finta di essere amico della Cina.Tuttavia, alla fine la NATO, la Russia, il Giappone e la Corea  tutti assieme attaccherebbero la Cina per dividerla in sei paesi, in modo che la Cina non potrebbe mai divenire  una minaccia per il potere occidentale.

Al funzionario è stato anche detto che Clinton fa parte della mafia nazista dei Bush e che qualunque promessa stesse facendo serve  solo per guadagnare tempo per ottenere i danari dai cinesi in modo che possano attuare il loro piano. Di conseguenza alla conversazione, il funzionario cinese convenuto che la Cina non dovrebbe sostenere la Clinton.

L'altra cosa che i Khazariani hanno fatto è stato quello di forzare il loro fantoccio l'imperatore del Giappone ad annunciare le sue dimissioni l'8 agosto, un giorno propizio per la Cina. I cinesi hanno detto che questo è servito per passare la corona e il trono a Naruhito in modo da poter contribuire con il piano di unire il Giappone con la Cina. Naruhito è sposato con Masako Owada che è figlia di schiavi dei Rockefeller  il giudice della International Court of Justice Hisashi Owada. Anche in questo caso i cinesi hanno detto che questo era solo un tentativo dei Khazariani di corrompere  la Cina, offrendo loro di consegnargli il governo fantoccio del Giappone. Inoltre, la famiglia imperiale non avrebbe mai volontariamente aderito ad un tale piano e che quindi era solo una delle bugie dei Khazariani. L'imperatore si è dimesso a causa delle cattive condizioni di salute , inoltre non vuole essere coinvolto nella lotta in corso sopra i bunker d'oro del Giappone. In conclusione, il WDS ha spiegato molto chiaramente ai cinesi che questo è stato un artificio progettato dai Khazariani per ingannare i cinesi e portarli in guerra con gli Stati Uniti.

Il WDS e i cinesi hanno discusso anche del futuro del dollaro USA e il sistema finanziario globale. Il delegato cinese ha enunciato il piano della Cina che è quello di sostituire il dollaro con i bitcoin. Ha detto che il recente hacking dei bitcoin è stata una battuta d'arresto per questo piano, ma una nuova generazione di supercomputer cinesi sarebbero abbastanza potenti per mantenere i bitcoin in sicurezza.

Il WDS ha detto ai cinesi che un piano più praticabile per la Cina fosse quella di fare una grande mossa e prendere in consegna l'esistente infrastruttura internazionale del dollaro statunitense e assumere il problema, degli Stati Uniti, con una nuova valuta indipendente e a sé stante.

Fonti del Pentagono, da parte loro, confermano che il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Jack Lew sta spingendo per il lancio di una moneta internazionale supportata dall'oro per sostituire il dollaro, come pure una nuova moneta per gli Stati Uniti come parte di un rinnovamento del sistema internazionale della finanza.

Le condizioni sono mature e i cinesi potrebbero premere con successo da fuori, in combinazione con i militari degli Stati Uniti e l'agenzia cappelli bianchi, proponendo la base delle transazioni reali degli scambi internazionali in dollari (non derivati ​​e correlate frodi finanziarie) con una nuova moneta all'interno di una opportuna finestra di due  tre mesi. Le famiglie reali asiatiche e i militari cinesi sono pronti a offrire l'oro per sostenere questa mossa. Al massimo solo una ventina (per lo più piccoli stati schiavi) su 200 paesi del mondo si rifiuteranno di andare avanti con un piano del genere, è stato detto. Questo è qualcosa che la leadership cinese discuterà, nel loro ritiro estivo, questo mese.

Il White Dragon Society è stata contattata la scorsa settimana dai rappresentanti del cartello della droga  sudamericani hanno comunicato che volevano aiuto per il riciclaggio dei soldi della droga, ora che da non poter più passare attraverso il nazista Bush e la filiale della CIA. L'esercito cinese sta cercando di vedere se questo può aiutare e contribuire a far cadere la famiglia criminale dei Bush / Clinton, secondo agenti del governo cinese in Giappone.

Il WDS da parte sua ha detto che la risposta è stata la legalizzazione e regolamentazione del business della droga.

Un'altra cosa interessante rivelata dal rappresentante cinese è che il programma (ora abbandonato) di mettere Hillary Clinton al potere faceva parte di un piano per posizionare dirigenti femminili al potere in una varietà di paesi, perché i leader femminili sarebbero più conformi alla regola cinese.
Per questo motivo, hanno detto, la decisione di sostituire il primo ministro giapponese Shinzo Abe e già stata finalizzata con un politico femminile Renho Murata,  che ha sangue cinese.

https://en.wikipedia.org/wiki/Renh%C5%8D

Renho sarebbe solo un fantoccio, hanno detto.

In ogni caso, il continuo tentativo della mafia Khazariana di consegnare il Giappone alla Cina comporta  forti lotte intestine dentro il potere giapponese,  le istituzioni religiose (Shinto, buddista e cristiana) in lotta contro i corrotti politici Khazariani. Come parte di questa lotta, forze che si oppongono al regime Shinzo Abe sono riusciti con successo a proporre il loro candidato, Yuriko Koike come sindaco di Tokyo. Questo dà loro il controllo sulle forze di polizia che operano nella capitale e, quindi, la possibilità di iniziare a perseguire i criminali che lavorano per la mafia Khazariana, dicono le fonti.

Questa lotta è lo specchio del grave conflitto di potere che si svolge negli Stati Uniti. Al suo ritorno l'alto Generale Joseph Dunford  che si era recato in Turchia il 31 luglio, gli è stato spiegato senza mezzi termini dai turchi, che dietro la maggior parte del terrorismo nel mondo ci sono persone che operano dall'interno degli Stati Uniti. I turchi hanno confermato che avrebbero rinnovato la cooperazione con le forze armate degli Stati Uniti, solo se verrà fatto qualcosa su questo problema.

Dunford ha risposto,  in Agosto, ed ha annunciato pubblicamente ,  che in primo luogo l'esercito degli Stati Uniti è apolitico e apartitico, e che il suo giuramento  è di onorare la difesa della Costituzione.

Fonti del Pentagono dicono che questo sia il codice per i militari per muoversi nella rimozione di Hillary Clinton. L'ex capo del Joint Chiefs of Staff Martin Dempsey ha fatto un annuncio simile in un parere pubblicato sul Washington Post il 30 luglio, dicono fonti del Pentagono .

Inoltre, dicono le fonti, Obama è stato convocato dal Dipartimento della Difesa, il 4 agosto, dove gli è stato comunicato che l'esercito Usa sarebbe in opposizione non solo con ISIS macon  tutti i "false flag, i tentativi di assassinare Donald Trump, la frode sul voto, le guerre razziali, le rivolte per il cibo così come con tutti gli altri sforzi per fermare le elezioni presidenziali o imporre la legge marziale. "

Fonti della CIA da parte loro, mettono in guardia sul tentativo che ci sarà presto per utilizzare una sorta di arma scalare per uccidere migliaia di persone ad Altanta, in Georgia, e potrebbe accadere sia in agosto o in  settembre, per cercare di bloccare le elezioni presidenziali di novembre. Il fermo delle elezioni sarebbe il preludio di una guerra mondiale volto a salvare il potere Khazariano.

Un altro segno che gli avvenimenti girano fuori dal controllo, fonti prime dell'ONU in British Columbia, Canada, affermano che la settimana scorsa  hanno abbattuto un drone armato degli Stati Uniti  che operava illegalmente in Canada.

I cinesi, dal canto loro, hanno un fresco ricordo dei piani di geneocidio  khazariani quando la settimana scorsa hanno abbattuto un aereo con insegne  delle Nazioni Unite che stava spruzzando scie chimiche lungo il confine cinese con il Kazakistan, secondo agenti della CIA in Asia. L'aereo era pilotato da agenti della CIA della fazione dei Bush ed era stato riempito con contenitori bio-ingegnerizzati di influenza suina , hanno detto.

Stiamo ricevendo rapporti dall'Indonesia e altrove che dicono che  migliaia di persone muoiono misteriosamente, un segno sicuro di un rinnovato tentativo dei Khazariani di utilizzare armi biologiche per ridurre la popolazione mondiale a livelli che possono controllare.

Quello che tutti questi eventi dimostrano è che il mondo vive un periodo di turbolenza mentre guardiamo la lotta disperata della morte con la bestia Khazariana. Se si lotta duramente e senza sosta, possiamo finalmente sconfiggere questi mostri fin da questo autunno. L'elezione di Donald Trump al vertice  degli Stati Uniti sarà una enorme chiave per la vittoria. La caduta imminente del Casato dei Saud sarà un altro passo. Tuttavia, impedire l'avvio della guerra mondiale dal Mar Cinese del Sud o altrove sarà altrettanto importante.

Infine,  un avviso ai lettori, il vostro corrispondente sarà in Canada per la sua vacanza annuale a partire da questa settimana in modo che le prossime relazioni saranno pre-scritte, a meno che accada  qualcosa di molto grave. Le regolari notizie settimanali riprenderanno il 29 agosto.


Il partigiano Joe

Il partigiano Joe

Alberto Bagnai 

goofynomics

















(...a Massimo, con sincera amicizia e solidarietà...

Ma veramente credete che uno nato e cresciuto in quello che si propone come "stato federale", ma che in realtà è un immenso stato nazionale, animato da una monocultura anglosassone dominante, e da un nazionalismo ferocemente identitario e messianico, possa capire le aporie antropologiche e culturali del progetto di integrazione politica europea!?

Ma veramente pensate che uno nato e cresciuto in un paese che emette moneta di riserva, quella che per molti anni è stata praticamente l'unica moneta di riserva (e ancora è quella dominante perché garantita da adeguate riserve di plutonio) possa capire la logica economica del vincolo esterno, che così pesantemente ha condizionato l'ideologia e la prassi quotidiana del cosiddetto europeismo!?

Dai, su, siamo seri!

La dimensione italiana del dibattito prossimo venturo sul partigiano Joe è riassumibile in una semplice frase: la sinistra degli inutili tsiprioti aveva bisogno di un altro santino, e lo ha trovato.

Se lo tenga.

(...noto peraltro con compiacimento la perfidia di Dagospia nel rilevare come il "consulente di SEL" sostenga tesi lepeniste... Ma questo è maramaldeggiare - cosa che personalmente trovo adorabile e passatempo al quale mi dedico con passione - e forse anche essere lievemente imprecisi...)

Potrei facilmente ironizzare sul fatto che se sei un martello, ogni problema ti sembra un chiodo. Così, se sei statunitense, ogni soluzione passa per gli stati uniti di qualcosa. "Joe, si è rotto lo scarico della vasca?" "Hai provato a unirlo a quello del lavandino?" "E come?" "Ma è semplice: con un tubo comune!"

Potrei dimostrarvi per tabulas che una delle differenze fra neokeynesiani e postkeynesiani è il rifiuto aprioristico dei primi di riconoscere l'esistenza del vincolo esterno (ne parlai l'anno scorso al Goofy4 con riferimento all'altro sommo economista statunitense), il che li condanna, ahimè a non capire una beneamata della situazione europea.

Qui voglio fare due riflessioni metodologiche molto sintetiche e generali (salvo entrare nei dettagli, se l'argomento vi appassiona), a complemento di quelle più circostanziate ottimamente svolte oggi da Luciano nel suo blog (che vi esorto comunque a leggere o a rileggere, perché è tanta roba...).

La prima è che il libro del nuovo partigiano ancora non l'ho letto, e credo non lo leggerò. "Se non conosci non puoi giudicare", come ci siamo già detti, è un caposaldo, direi il caposaldo, della piddinitas, da espugnare rifiutandolo.

Elaboro brevemente: siamo circondati da imbecilli presuntuosi che pensano di poter capire un libro (o la situazione politica di un continente) prescindendo da un percorso di approfondimento culturale ed esistenziale. Il famoso discorso "ascolto tutte le campane e decido con la mia testa". Sicuro di poterlo fare? Credo sia molto più facile per chi ha fatto un certo percorso prevedere il contenuto di un testo (e i suoi ovvi limiti) senza nemmeno sfogliarlo, che per chi non lo ha fatto comprenderne il contenuto (e i suoi ovvi limiti) leggendolo svariate volte. Ora, se vi rileggete i primi due capoversi di questo post, trovate il mio educated guess. Quello che c'è là dentro credo di saperlo. Se qualcuno di voi si sobbarca (o si è sobbarcato) la fatica, e può smentirmi, ne sarò lieto. Ma se nessuno lo fa, mi tengo il mio pre-giudizio. È per pre-giudicare con ridotti margini di errore che mi sono concesso il piacere di farmi una cultura europea (sì, è pleonastico: ma ogni tanto faccio finta di essere ecumenico): di leggere Manzoni, Flaubert, Tolstoj, e tutta la coorte dei libri senza figure di cui qui spesso si parla. Ora che ce l'ho, la cultura, la uso, e il suo principale impiego è quello di far risparmiare tempo a chi non ne ha.

Il moscone ama fare esperienze: sbatte la testa sul vetro una, due, dieci, mille volte... È sempre lo stesso vetro: il compagno Hollande, il compagno Tsipras, il partigiano Joe... Un uomo si comporta diversamente. Può anche capitargli di dare una cornata, se il vetro è stato pulito bene (e quanto era stato lustrato Tsipras, ve lo ricordate?). Ma poi cerca la maniglia, apre la porta e esce... La maniglia che mi ha fatto capire prima di tutti gli altri cosa avrebbe fatto Tsipras è quella che mi fa travedere il contenuto del nuovo libro di cui tutti parleranno senza averlo letto.

Neanche io, ma a differenza degli altri l'avrò detto, e saprò cosa c'è scritto!

La seconda è che siccome al 99% nel famoso libro ci si troverà quello che prevedo ci sia (e che mi pare anche Jacques sostanzialmente adombri), cioè, in definitiva, una appassionata perorazione questista, seguita (perché così comanda il politicamente corretto) dalla solita "proposta costruttiva" del tutto farlocca (suppongo basata sul concetto di moneta comune, che nessuno è stato finora in grado di spiegarmi in modo convincente), già ci sarà chi, come prima Massimo su Twitter, metterà le mani avanti dicendo: "Eh, ma il partigiano Joe sa benissimo come stanno le cose! Lui sa benissimo che un altro euro non è possibile, ma sceglie l'artificio retorico di definirlo possibile purché esso rispetti un insieme talmente restrittivo di condizioni, che poi alla fine il lettore, ragionandoci su [con la sua testa] sia costretto a dire da sé: no, non è possibile!".

Vi faccio notare che gli economisti e i giuristi citati finora (Barra Caracciolo, Sapir, D'Antoni), tranne ovviamente il partigiano Joe, sono tutti nel comitato scientifico di a/simmetrie (personalmente ci vorrei anche il Pedante, perché la sua analisi del questismo è da Nobel). Per questo motivo non esploderò in fragorosi improperi al solito mio, ma mi limiterò ad articolare civilmente ad uso di Massimo, esponendomi volentieri a una sua ulteriore confutazione, la mia idea che questa supposta intenzione maieutica del partigiano Joe mi convince poco. Credo insomma che lui e Socrate abbiano in comune solo la barba, e non ne sono nemmeno tanto sicuro, perché di Socrate non ho visto mai una foto (che comunque avrebbe potuto essere photoshoppata - participio passato del verbo "photoshoppare": lo dico a beneficio di "bran academy", la crusca essendo quella cosa che serve a quello che sapete, e come abbiamo visto funziona benissimo...).

Temo che invece che un artificio retorico (intendendo, come Massimo eruditamente fa, la retorica come "scienza della persuasione"), invece che un procedimento maieutico, questo modus operandi sia un errore politico pesantemente regressivo, che non solo non manda avanti il dibattito nel resto del mondo, ma che rischia di farlo arretrare qui da noi, dove (sostanzialmente grazie ad a/simmetrie) esso è ma di molto avanti.

Premetto l'ovvio, ovvero che io so benissimo che il partigiano Joe sa benissimo che l'euro non funziona (e ha anche un'idea ragionevolmente approssimata del perché non funzioni - leggetevi bene il post di Luciano per capire dove è che l'approssimazione diventa grossolana...). Ho citato nei miei libri non solo le sue dichiarazioni, ma anche quelle di tutti i nostri colleghi che lui non poteva non conoscere. Il fallimento dell'euro, nonostante alcuni cialtroni provinciali possano avervi fatto sospettare il contrario, è acquisito alla scienza economica da decenni come patrimonio condiviso dagli economisti di tutte le scuole. Ne consegue, peraltro, che se il libro fosse stato scritto per dimostrarlo starebbe semplicemente scoprendo l'acqua calda. L'unico senso che può avere oggi un libro sull'euro non è quello di dimostrarne il fallimento, ma di spiegarlo, ed è rispetto a questo unico obiettivo sensato che ci dobbiamo chiedere se il questismo, nella sua variante di "altreurismo" ("un altro euro avrebbe stato possibile se mio nonno avrebbe avuto cinque palle e quindi avrebbe stato un flipper..."), sia una strategia valida.

Personalmente ritengo di no, come vi ho già detto, e, fatta la doverosa premessa, enumero.

Intanto, c'è un problema di ordine dialettico. Se entri nel tunnel del "questismo", se dici che "questo" euro non è possibile, ti indebolisci dialetticamente, perché ti esponi alla ovvia obiezione che allora il problema non è l'euro ma come è stato gestito.

Il questismo è pessima economia e pessima politica.

Pessima economia, perché se in una funzione di domanda inibisci l'aggiustamento dei prezzi relativi, necessariamente l'aggiustamento dovrà passare dal reddito, quindi l'adozione dell'euro, irrigidendo il cambio nominale, espone a due strade, in caso di problemi: o promuovere le esportazioni tagliando i salari, o reprimere le importazioni tagliando i salari. Cosa hanno in comune queste due soluzioni? Il taglio dei salari. Ma cosa rende necessario adottarle (cioè cosa è condizione sufficiente affinché esse vengano adottate)? Il cambio fisso. Non "questo" cambio fisso. Qualsiasi cambio fisso. Se non lo ammetti non sei un economista ma un dilettante (o un furbo) animato da verosimili ambizioni politiche (ovviamente non può essere il caso del partigiano Joe, che dalla vita ha avuto - meritatamente - molto, ma sarà il caso di chi qui da noi continua a negare la teoria economica elementare).

Ma il "questismo" è anche pessima politica, oltre a essere pessima economia. Chi si sobbarchi la fatica di un minimo di percorso interdisciplinare, chi, ad esempio, si legga bene i Trattati, sa benissimo che essi prevedono ogni e qualsiasi tipo di clausola di salvaguardia in circostanze eccezionali.

Ma chi dichiara lo stato d'eccezione?

Il sovrano, come sapete.

Cosa voglio dire? L'ovvio, come sempre. Partendo dalla fine: non ci sarebbe stato nessun bisogno di applicare anticipatamente il bail-in, di strozzare la Grecia, di adottare il Fiscal compact ecc., se semplicemente si fosse preso atto del fatto che la crisi nella quale ci troviamo definisce circostanze eccezionali, quelle rispetto alle quali le normative sul bail-in prevedono una sospensione della sua applicazione, i Trattati europei prevedono infinite salvaguardie, compresi i controlli dei movimenti di capitali, ecc. Non sono sicuro che il partigiano Joe abbia letto bene i Trattati. Io li ho letti peggio di Luciano (ovviamente! Non è il mio lavoro), ma li ho letti, e vi posso dire che dalla loro lettura emerge la consapevolezza lancinante di una cosa che vi dico da sempre: se la volontà politica di cooperare esistesse, non saremmo in crisi, perché, anche a legislazione vigente, una serie di decisioni ingiustamente punitive, prese con la scusa di "applicare le regole", sarebbero tranquillamente cadute nel regime di eccezione e quindi avrebbero tranquillamente potuto non essere prese, in nome della solidarietà e della condivisione dei costi del progetto europeo.

Ma è questo spirito di condivisione di un progetto comune, è questa volontà politica che manca! Il sovrano è la Germania (l'attuale élite al potere in quel paese), infiltrata profondamente nelle istituzioni europee (come abbiamo scritto su a/simmetrie in un articolo prima accusato senza citarlo di complottismo e poi variamente scopiazzato senza citare la fonte), e la Germania intende legittimamente perseguire i suoi e solo i suoi interessi. Quindi, ad esempio, per le nostre banche ci sarà la soluzione "di mercato" (cioè se le compreranno i capitalisti esteri per pochi spiccioli dopo aver dissanguato i risparmiatori italiani), mentre per la Deutsche Bank già si parla di nazionalizzazione, e nessuno farà un fiato, perché il sovrano avrà detto che quello è un caso eccezionale, e il nostro no.

Ma scusate, santo Dio, ma l'avete letta a dicembre l'intervista a Lars Feld? E il partigiano Joe l'ha letta? E se l'ha letta l'ha capita? E se l'ha capita ci viene a parlare di un altro euro? "Voi dovete rivolgervi alla troika perché non c'è una crisi sistemica, noi ci siamo nazionalizzati le nostre banche perché c'era una crisi sistemica".

Chiaro?

Allora forse ha ragione Luciano, il cui post secondo me si riassume nel noto detto che chi non è parte della soluzione è parte del problema.

Articolare raffinate supercazzole tecniche rispetto a non si sa bene quali monete o quali bond comuni serve sì a farti sembrare un figo ai tuoi groupies, ma è una operazione intellettualmente disonesta, e quindi regressiva, perché fondamentalmente offusca il punto cruciale, ovvero il fatto che la volontà politica di adottare qualsivoglia arzigogolo tecnico per mutualizzare i costi non c'è, e non c'è per motivi storici, culturali, antropologici, geografici, religiosi, che se sei americano non puoi capire, perché non puoi farcela, perché non è il tuo cazzo di lavoro, perché se vieni da un paese nel quale chi insegna all'università Michelangelo non sa né deve sapere di chi sia - cioè chi abbia dipinto - la Vergine delle Rocce è del tutto normale che tu non possa arrivare nemmeno a lontanamente intuire la complessità e la profonda radicazione dei motivi che impediscono e sempre impediranno la maturazione di una simile volontà politica qui da noi, in Europa, in un insieme di paesi che hanno ognuno la sua storia, la sua geografia, la sua cultura.

Fatto salvo il diritto di ognuno di dire quello che gli pare a casa sua, dobbiamo quindi riconoscere che nascondere questa impossibilità dietro a simpatici fumogeni politicamente corretti è un'operazione devastante per il nostro dibattito, qui in Italia. Avremo a che fare con una generazione di cretini 3.0 che verranno a rivogarcela con la storia che però "il partigiano Joe ha detto che un altro euro è possibile, e il dentifricio, e il tubetto, e l'euro è solo una moneta...".

E questo, sinceramente, potremmo risparmiarcelo se chi fa l'intellettuale, o si atteggia a tale, tenesse un comportamento etico.

L'etica dell'intellettuale presuppone due capisaldi: che egli parli di ciò che sa (e un economista non è uno scienziato politico), e che egli rifugga dal cercare il consenso in quanto tale (e quindi dica sempre e solo le cose come stanno).

Quando ho cercato di capire (e ancora non credo di averlo compiutamente fatto) le aporie politiche dell'euro mi sono rivolto agli scienziati politici: a Featherstone, a Majone, agli altri che via via vi ho citato. Ecco: un buon test per l'ultima opera del partigiano Joe sarà quello di sfogliarlo cominciando dalla bibliografia. Perché, vedete, io mi sono proposto di essere un nano sulle spalle di giganti, e per questo vedo più lontano di un gigante sulle spalle di nani. Eh già: perché se il gigante sale sul nano lo spiaccica... e quindi resta mezzo metro sotto a chi ha fatto l'operazione contraria...

Chi sa ha il dovere di parlare chiaro.

Quattro anni fa potevamo illuderci che forse una soluzione concordata potesse essere possibile. Oggi non lo è. Non solo. Già quattro anni fa era chiaro (a noi) che l'euro era un metodo di governo consapevolmente scelto, e che un altro euro non era possibile. Eravamo aiutati in questo dalle peculiarità del dibattito italiano, che ho spiegato qui. Non possiamo fare a uno straniero la colpa di non apprezzare le finezze del nostro dibattito. Dirò di più: non possiamo nemmeno presumere, aprioristicamente, che chi non conosce il nostro percorso politico non sia in grado di darci un consiglio sensato. Tuttavia, è un dato di fatto che essere italiani, cioè essere cittadini del più forte dei paesi "deboli", di un paese tradito in modo smaccato dalla sua classe dirigente, organica al capitale internazionale (quella che oggi invoca l'arrivo della troika, per capirci), ci ha messo in condizione di capire prima e meglio.

E visto che nella merda ci siamo noi, e fino al mento, credo che questo ci autorizzi a chiedere a chi vuole, da debita distanza, occuparsi accademicamente dei problemi che lacerano la nostra carne viva, di farlo parlando chiaro.

Non chiedo né posso chiedere ad alcuno di sbilanciarsi come ho fatto io, soprattutto da quando comincio ad intuire quanto sto pagando per averlo fatto. Ma di persone il cui principale scopo è quello di cadere in piedi in qualsiasi possibile scenario, di persone che con le loro reticenze hanno ostacolato il maturare di una consapevolezza diffusa, ne avremmo anche le tasche piene, o per lo meno ce le ho io.

E voi?


► Potrebbe interessare anche: