lunedì 12 dicembre 2016

Putin ordina l'Allerta da combattimento, la "minaccia di Natale" di Obama diventa realtà

Putin ordina l'Allerta da combattimento, la "minaccia di Natale" di Obama diventa realtà 

Sorcha Faal

Il   Ministero della Difesa ( MoD ) riferisce ... che il Presidente Putin ha dato ordine con il massimo stato di allerta per il combattimento con i temuti sistemi missilistici S-400 Triumf di difesa aerea del distretto militare occidentale lungo tutto il confine della Federazioni  con le nazioni allineati con la NATO era la risposta diretta alla " minaccia di Natale " ,contro le forze di soccorso militari e civili russe in Siria, del presidente Obama

Secondo questo rapporto, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e il suo omologo americano segretario di Stato Usa John Kerry, insieme con l'Unione europea, la scorsa settimana hanno raggiunto un accordo di lavoro per la " transizione politica " in Siria , termine usato da tutti gli attori stranieri nel conflitto siriano per descrivere la fine delle ostilità e la formazione di un nuovo sistema di governo del paese, anche se le varie parti hanno diverse opinioni su come sarà la transizione .

Poche ore prima che questa " transizione politica " avvenisse, dice il rapporto , il Segretario Kerry ha informato il ministro Lavrov che il presidente Obama aveva respinto questo accordo di lavoro e ha dichiarato che lui, invece, aveva un " regalo di Natale speciale " per il presidente Putin .

In sole 2 ore il presidente Obama ha respinto questo accordo di lavoro, rileva la relazione , e terroristi islamici sostenuti e coordinati dalle forze speciali di consulenza americane a Aleppo (Siria) hanno lanciato un vile bombardamento su un ospedale russo uccidendo entrambi i medici ed i pazienti azione che il ministro Lavrov assieme al Presidente Putin  ha definito " azione pianificata " , e, con la  rabbia ha dichiarato che la Federazione non dimentica e non potrà mai accettare le scuse americane per la loro complicità nell'uccisione di questi medici russi innocenti .



Il Ministero degli Esteri afferma che l'uccisione e il ferimento del personale medico russo in questo attacco missilistico su un ospedale da campo militare della Federazione ad Aleppo solleva di nuovo la questione di chi stia prestando attivo sostegno ai terroristi in Siria , dice il rapporto, i terroristi islamici sostenuti dagli americani raffigurati in occidentale con le " notizie false " di propaganda dei media tradizionali come " moderati " è ormai diventata una inversione mostruosa della verità -Ma il Presidente Putin non si è fatto raggirare su questi barbari islamici, e come detto in precedenza: " perdonare i terroristi spetta a Dio, ma mandarli da Lui spetta a me ".

I terroristi islamici del presidente Obama ad Aleppo si stanno preparando a soddisfare il loro " Dio " , però, continua il rapporto , il leader americano ha appena dato loro il più terrificante " regalo di Natale " mai concepito di- migliaia di missili portetili terra-aria che questi mostri useranno per seminare il caos nei cieli non solo di Siria e Iraq, ma in tutta l'Unione Europea e Stati Uniti.



Citando le loro fonti tra funzionari degli Stati Uniti, gli esperti regionali e ribelli stessi, gli autori hanno spiegato che i terroristi,  controllati, addestrato e armato " dalla CIA ora giustamente temono che gli Stati Uniti sta per abbandonarli non appena il presidente eletto Trump si insedierà , spiega il rapporto, al presidente Obama sono stati dati poteri di guerra senza precedenti per proteggere il loro Congresso degli Stati Uniti, ieri con il passaggio di una nuova legge , lunga di 3.076 pagine intitolata S. 2943 – The National Defense Authorization Act For Fiscal Year 2017 che la Camera dei rappresentanti ha approvato con un voto 375-34 e il Senato degli Stati Uniti, allo stesso modo, ha approvato con un voto 92-7.

Voglio sapere di più? Clicca QUI .

Sepolto nel profondo di questa nuova massiccia legge, dice il report, è la sezione 1224 che permette di dare i Man-Portable Air Defense Systems ( MANPADS )  ai terroristi islamici in Siria e Iraq e consente al presidente Obama di rinunciare alle restrizioni in materia di aiuti militari per questi moderni barbari ,  in quanto considerati " essenziali per gli interessi di sicurezza nazionale "che gli permette di bypassare le disposizioni del Arms Export Control Act, e con questa rinuncia che richiedono una notifica di 15 giorni per il Congresso degli Stati Uniti, da stassera ora di Washington DC , sono  fuori della sessione fino a gennaio in modo che questi missili possono andare in poche ore dai loro magazzini in Europa prontamente disponibili per i campi di battaglia della Siria, l'Iraq, l'Europa e gli Stati Uniti.

Questa nuova legge, dà al presidente Obama non solo questo straordinario potere di dare a questi temibili missili ai terroristi islamici, continua il rapporto,  ma, alla Sezione 1085 ,  taglia il personale del Consiglio di Sicurezza Nazionale del presidente eletto Trump a soli 200 esperti di intelligence, in contrasto con i 400 di Obama e degli altri passati presidenti degli stati Uniti.

Al contrario, però, gli esperti MoD in questo rapporto, mentre questa nuova legge non ostacola la capacità del presidente Trump a formare un Consiglio di Sicurezza Nazionale, per dargli nuovi straordinari  poteri , in sostanza, per " sanzionare il mondo intero " qualora volesse fare così e sostenere il potere di negare l'ingresso negli Stati Uniti a chiunque lo desideri, la revoca di tutti i visti esistenti, e gli permette di requisire tutte le proprietà e gli interessi che si trovano negli Stati Uniti " o che rientrano nel suo possesso o nel controllo negli USA", o per qualsiasi motivo lo desideri.




Per  " ironia del farsesco ", della maggior parte dei democratici e repubblicani al Congresso degli Stati Uniti, dando al Presidente eletto Trump questi enormi poteri dittatoriali dopo che avevano ripetutamente messo in guardia gli americani sui loro timori che sarebbe stato il dittatore è a dir poco sorprendente, conclude la relazione, ma viene neutralizzata con sua Santità il Patriarca Kirill (il capo della Chiesa ortodossa russa),  tuttavia, Trump sembra che sia l'unico politico americano che rassicura i russi, e i cristiani, con la speranza di successo nella lotta contro i terroristi dello Stato islamico - Ma che la "minaccia di Natale  "del presidente Obama  può annullare completamente.

domenica 11 dicembre 2016

LA QUESTIONE ZONA FRANCA, IN SARDINYA, INCOMBE MA RESTA AL PALO

LA QUESTIONE ZONA FRANCA, IN SARDINYA, INCOMBE MA RESTA AL PALO

SA DEFENZA




Questa interessante intervista alla D.ssa Randaccio, è una traccia di buona volontà che ci si aspetterebbe da ogni politico impegnato , una persona che mette in campo le proprie competenze conoscenze e capacità a disposizione della sua terra, per  la sua patria sarda, una legge dicevamo che resta inadempiente dagli anni quaranta dello scorso secolo, di fronte al problema della spopolazione della Sardinya,  i politici "sardi" si sono fatti telecomandare dai poteri forti per impedire la sua rinascita  ed il ritorno in patria del milioneottocentomila sardi, in "su disterru" (emigrati).

Si comprende quanto sia importante boicottare la zona franca, sarda e italiana in genere ,  guardando gli interessi che muove per le élite le banche e la finanza del nord Europa, quanto ci tengono che non venga messo in atto il diritto dei sardi ad avere la zona franca, perché come si sa a Rotterdam ci sono decine e decine di Km di banchine nel porto sia marino che nella foce dei fiumi Reno e Mosa, dove vige la regola che tutto ciò che non si riesce a sdoganare entro le due ore previste dal regolamento doganale, si fa entrare  senza alcun controllo, è chiaro quali interessi possano esservi dietro oltre a quelli legali , e affinché  tutto rimanga confinato in quel luogo, il sacro graal delle entrate merci per l'Europa. 

Gli investimenti bancari delle élite, della finanza e delle banche sono notevoli è ovvio che avendo immensi interessi si mobilitano i loro lacchè di turno (leggi politicanti del malaffare) affinché lo status quo e  i loro profitti miliardari non vengano ne toccati ne messi in  discussione  .

Giocoforza si comprende meglio il fatto,  non si riesce ad attuare quanto previsto dalla legge per la ZF per la Sardinya, da dire, nonostante la maggiore economicità e velocità dell'arrivo delle merci,  in Sardinya essendo al centro del mediterraneo , da distribuire alla rete trasporti europea,  come ben sappiamo le meganavi porta container passano dal canale di Suez e solo dopo 5 giorni arrivano a Rotterdam, perciò avere un portofranco in Sardinya e molto  più competitivo e veloce nella consegna delle merci che guadagnano almeno 5 giorni di tempo rispetto a quello del nord europa,  anche questo aspetto la dice lunga a quali asservimenti sono assoggettati i vari politicanti sardi e italioti, che invece di fare gli interessi nazionali si vendono per un piatto di lenticchie alle élite sovranazionali;  nel  mentre,  noi sardi che abbiamo il diritto legale da decenni per le franchigie fiscali sono disattese e non vengono applicate , mentre al contrario abbiamo tariffe dei trasporti assurde che ci penalizzano sotto tutti gli aspetti economici industriali e sociali,  e ancora più grave inducono i nostri conterranei a espatriare per sopravvivere. 

La difficoltà  del nostro esser isola  rispetto alla terraferma impone costi notevolmente maggiori mentre i politici  collusi con quei poteri e interessi colpevoli  di alto tradimento, nei confronti del popolo sardo e dello statuto autonomo della regione Sardegna, se la godono e mentre fanno il loro meri interessi personali, largamente impuniti, senza che vi sia alcun magistrato che si interessi a perseguire questi politicanti che trasformano in loro interessi privati frodando quelli pubblici .

A quando la rivoluzione legale che imponga, a questi miserabili politici, il rispetto della legge ?


Maria Rosaria Randaccio si racconta in "Audaci a cuore aperto"

Intervista alla d.ssa Maria Rosaria Randaccio, presidente del Movimento Sardegna Zona Franca. Si toccano temi importanti quali la zona franca in Sardegna, la questione dell'aeroporto di Alghero, i potentati economici, l'inesistente legalità nel Ministero delle Finanze, i dilemmi della politica isolana, passando attraverso episodi della vita privata della protagonista. 

Da Alghero Channel, Fausto Farinelli.






VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

VIA RENZI MA RIMANGONO LE PRIVATIZZAZIONI

comidad



Alla caduta di Mussolini il filosofo e storico Benedetto Croce profetizzò che in un futuro non troppo lontano alcuni suoi colleghi storici si sarebbero dedicati, pur contro ogni evidenza fattuale, ad una “rivalutazione” (una “rettung” come dicono i Tedeschi) della figura del Duce. Si può altrettanto facilmente prevedere che un’analoga “rettung” verrà tentata a proposito di Matteo Renzi, eroe solitario di una “indipendenza nazionale possibile” contro le eurocrazie esterne ed i passatismi interni, un eroe caduto sul sentiero dell’onore, pugnalato alla schiena dal settimanale “The Economist”, come era già accaduto ad un altro eroe italico, il Buffone di Arcore, peraltro riciclatosi recentemente proprio in funzione anti-renziana. Non mancheranno commentatori pronti a commuoversi sulla misera sorte del povero Renzi, costretto dalla umana ingratitudine del popolo dei voucher (tanto da lui beneficato) a ritirarsi a vita privata, cioè ad accontentarsi di far carriera in qualche multinazionale (Apple? Philip Morris?) o in fondazioni annesse.
Intanto la stampa estera presenta il successo del no come una vittoria del “populismo”, un dato dimostrato inequivocabilmente dalla presenza nello stesso fronte del no di personaggi come D’Alema, Bersani e Monti. Persino la Borsa ha festeggiato la caduta di Renzi, probabilmente nella speranza che ciò significhi fine del “bail-in” e apertura al finanziamento pubblico delle banche. Ma è inevitabile che il dibattito politico sia destinato ad avvolgersi di fiabe e leggende, perciò ogni tanto occorre sforzarsi di riportare l’attenzione sui veri oggetti del contendere.

Nelle settimane precedenti il voto referendario, una notizia dalla Grecia ci avvertiva che il governo greco era stato costretto ad operare una drastica privatizzazione dei servizi locali di fornitura idrica e di gas, tutto ciò sotto il consueto ricatto della Troika che tiene in pugno il Paese con l’arma dei prestiti. Mentre costringeva il governo Tsipras a questa ulteriore sottomissione (cosa non difficile, poiché Tsipras era stato selezionato proprio per le sue doti di invertebrato), il Fondo Monetario Internazionale non faceva a meno di notare, con finta preoccupazione, che il rapporto debito-PIL della Grecia è giunto a livelli stratosferici. E non poteva essere altrimenti, visto che le misure recessive a cui lo stesso FMI costringe la Grecia hanno fatto crollare i redditi e quindi le entrate fiscali.
Anche l’Italia è sotto il ricatto del debito pubblico in euro ed è quindi costretta dal nostro compatriota Mario Draghi a fare le “riforme”, cioè le privatizzazioni. In questa vicenda della revisione costituzionale, Renzi è stato mandato allo sbaraglio con disinvolta cialtroneria dal Super-Buffone Mario Draghi, il quale aveva imposto la modifica del Titolo V della Costituzione per avocare allo Stato competenze dei Comuni e delle Regioni, ciò per consentire una più celere privatizzazione dei servizi pubblici locali, come acqua, gas, ma anche sanità.
Un fan di Renzi come Flavio Briatore aveva smaccatamente richiamato nelle sue goffe dichiarazioni di voto per il sì tale legame tra la revisione costituzionale e le privatizzazioni, dimostrando anche lui un eccesso di zelo e di entusiasmo che non ha portato bene al suo idolo.

La cialtroneria delle oligarchie trans-nazionali le ha consegnate ad una figuraccia, ma il momento della caduta del tiranno è anche quello della massima vulnerabilità dell’opinione pubblica. Per rimanere nei paragoni mussoliniani, al 25 luglio seguì l’8 settembre, cioè il cedimento del territorio ad occupanti stranieri. Anche il Buffone di Arcore nel 2011 fu impallinato dal risultato delle elezioni amministrative e del referendum sull’acqua pubblica, ma, qualche mese dopo, il colpo di mano di Napolitano fece apparire la caduta del Buffone come un successo dei “mercati”, dello “spread” e delle eurocrazie. La memoria è labile e la propaganda ufficiale può rimescolare le carte, anzi sostituire il mazzo, perciò chi oggi si aspetta Grillo e Salvini, tra qualche settimana potrebbe ritrovarsi davanti la Troika. La questione privatizzazioni rimane quindi più aperta che mai, viste anche le contraddizioni e le ambiguità di gran parte del fronte del no in questo campo. In effetti neanche la modifica costituzionale avrebbe consentito automaticamente tali privatizzazioni, perciò sarebbe stato comunque necessario un passaggio per la legislazione ordinaria, cosa che avrebbe rivelato le vere intenzioni del governo. Un tale passaggio legislativo rimane inoltre possibilissimo a tutt’oggi, pur a revisione costituzionale bocciata dalle urne, dato che non mancano altri escamotage giuridici per attuare ugualmente le privatizzazioni.

L’aspetto giuridico non è neppure prioritario, se si considera che la strada maestra delle privatizzazioni è l’aggiotaggio sociale, cioè la svalutazione di un bene prodotto con denaro pubblico attraverso il suo boicottaggio ed il suo avvilimento mediatico. L’aggiotaggio è un reato, e infatti non è possibile privatizzare senza ricorrere a mezzi illegali e fraudolenti. Nel migliore dei casi i beni pubblici svalutati con questi mezzi illeciti vengono svenduti, ma più spesso è ancora una volta la spesa pubblica a doversi fare carico delle privatizzazioni, o con sgravi fiscali o direttamente con finanziamenti. Le privatizzazioni sono un crimine che viene legalizzato a posteriori, ma come ci ricorda Briatore, occorre che l’opinione pubblica si abitui alla coppia semantica “gestione pubblica-spreco” e che quindi il crimine venga recepito come un risanamento o addirittura un salvataggio. Ed occorre anche ricordarsi che le lobby delle privatizzazioni - vere e proprie associazioni a delinquere - non sono soltanto esterne alle amministrazioni pubbliche, ma operano anche dentro di esse in funzione dirigenziale.

sabato 10 dicembre 2016

Piccoli perché di un Mondo di conflitti?

Piccoli perché di un Mondo di conflitti?

PAOLO LEONE BIANCU


Esistono CONFLITTI di tutti i tipi, portati avanti secondo paradigmi storici. Quando si discute di tali paradigmi si fa riferimento ai vari tipi di conflitto ... da quelli legali a quelli religiosi, proseguendo con quelli relazionali e quelli più propriamente POLITICI.


Questi ultimi, specie con riguardo a Stati, Popoli e Territori suscitano il mio INTERESSE. Oggi viviamo, tutt’attorno a Noi, sia CONFLITTI ARMATI che CONFLITTI NORMATIVI. I CONFLITTI POLITICI derivano dall'una o dall'altra categoria o dall'insieme delle due. Gli esempi sono tantissimi, ma vorrei restringere il CAMPO all’Europa, dove tanti cosidetti STATI-NAZIONE sono stati costituiti con la Forza delle Armi, ma anche tramite Trattati e Accordi che hanno coinvolto la Chiesa e le più influenti Monarchie del passato.

SARDEGNA, CORSICA, SCOZIA, GALLES, SUD-TIROLO, CATALOGNA, IRLANDA, PAESI BASCHI,son parte di codesti conflitti ancora non risolti, dove alle guerre si é sostituita la NORMA, dando agli Stati-Nazione maggioritari di ITALIA, FRANCIA, INGHILTERRA, SPAGNA di fare le leggi, a loro esclusivo favore, senza considerare i territori (abitati da altri popoli) conquistati con le Armi o con Accordi sottobanco con la Chiesa Romana, erede religiosa dell'IMPERO. 

Credo si possano trovare soluzioni a tale Stato di cose, ma il Modello U.E. non prevede - al suo interno - la capacità di riconsiderare una partizione diversa dell’EUROPA, basata sulle diversità culturali dei POPOLI-NAZIONE, non sul modello degli STATI-NAZIONE. Tale modello è da considerarsi obsoleto, assolutamente incapace di rispondere, in termini moderni, a criteri di Libertà e Democrazia diffusa (non centralizzata) di territori diversi, quali sono quelli delle ISOLE geografiche come Sardegna, Corsica, Irlanda, ma anche delle tante ISOLE etniche come Catalogna, Scozia, Galles, Sud-Tirolo, Paesi Baschi. 

Realtà rappresentanti ENTI Territoriali distinti dal Centro dei rispettivi Paesi-Stato. Purtroppo, il Modello Europeo degli Stati-Nazione continua ad essere attuale, perchè fa comodo agli USA e rappresenta la sua idea di Cultura; una Cultura che annientò i NATIVI Americani e che, oggi, i Governi Europei subiscono, a causa dei tanti rapporti economico- finanziari esistenti tra le due parti dell’Atlantico. Bisogna ricordare, inoltre, che gli USA negli anni dal 1600 al 1700 dello scorso millennio, manifestarono la voglia di “essere i LEADER” anche del Sud-America, per Pretesa Superiorità Culturale (forse la stessa che annientò i Pellerossa), ma Simon BOLIVAR ne castrò lo slancio e limitò tali pretese espansionistiche. 

Le Pretese USA sembrano non avere limiti e l’arma del Denaro viene usata contro tutti coloro che si oppongono ai loro interessi Politici. L’Europa degli Stati-Nazione ha creato la UE (imitando gli USA), dimenticando che <Modelli Politici Consistenti> si basano sulla Cultura che, a sua volta, è espressione di democrazia. Il Continente Europeo sembra si sia dimenticato di essere <scrigno di tante Culture millenarie>, molte delle quali appartenenti a popoli Minoritari (ISOLE geografiche e ETNICHE). La UE Affinché abbia carattere positivo non può continuare ad essere l’attuale contenitore di BUROSAURI, ma deve evolvere verso un Paradigma Politico - di carattere Federale o Confederale - che vada incontro all’Europa dei Popoli o Europa delle Culture, mostrando le sue diversità, le sue risorse, tradizioni e le IDEE in cui Natura e Ambiente la fanno da Padroni, non più schiavi del Dio denaro. 

Da queste premesse pongo una serie di domande, relative al rapporto Sardegna-Italia:
Perché la Cultura sarda dell’Isola sottostà al predominio della Cultura Italiana?
Perché la prospettiva peninsulare di Roma deve prevalere sulla prospettiva isolana?
Perché il Popolo Sardo, nell’amministrare il suo territorio, sottostà a decisioni valide per chi abita la Penisola ma fuori luogo se riferite alla Sardegna?

LA DISCUSSIONE E' APERTA

Abbiamo rimosso l'immagine di cannibalismo dell'ultimo articolo di Fulford

Abbiamo rimosso l'immagine di cannibalismo dell'ultimo articolo di Fulford perchè ci ha comunicato che è falsa : 




"Errata Corrige, l'immagine di una festa di cannibali inviatami da un membro delle famiglie di linea di sangue è stata ripresa da una produzione di Hollywood diretta da Eli Roth Siamo stati ingannati e ci scusiamo per l'errore 
La fotografia verrà rimossa - Benjamin Fulford" 

http://benjaminfulford.net/

vedi l'articolo da cui abbiamo tolto l'immagine:

LE TESSERE DEL DOMINO CONTINUANO A CADERE, HOLLANDE, RENZI, SARKOSY, XI, PUTIN, ABE E LA MERKEL, SONO  IL TARGET 

http://sadefenza.blogspot.it/2016/12/benjamin-fulford-le-tessere-del-domino.html

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