sabato 20 agosto 2016

RENZI E LO STATO DI DELITTO

RENZI E LO STATO DI DELITTO

Di comidad



La settimana scorsa vi è stata una polemica a distanza tra il presidente turco Erdogan e Renzi sulla vicenda del figlio dello stesso Erdogan indagato dalla Procura di Bologna per riciclaggio. Alla battutaccia di Erdogan, secondo il quale l’Italia farebbe bene ad occuparsi di mafia invece di perseguitare suo figlio, Renzi ha risposto con la barzelletta dell’anno, cioè che in Italia vige lo “Stato di Diritto”.




Non è questione solo dell’Italia, dato che lo Stato di Diritto è una di quelle fiabe che ignorano allegramente il carattere criminogeno di molte leggi, e Renzi dovrebbe saperlo bene. Quando si parla di “diritti del lavoro” si pensa a chissà che cosa, mentre invece si tratta solo di non essere minacciati, ricattati, ingiuriati e torturati. Non esiste un modo “legalitario” di abolire, o anche solo limitare, i diritti del lavoro, come dimostra appunto il renziano “Jobs Act”. Di recente il governo ha improvvisamente scoperto ciò che già si sapeva, e cioè che i famosi “voucher” sono diventati un modo per legalizzare a posteriori rapporti di lavoro in nero, ad esempio in caso di infortuni. La stampa proclama trionfalmente che arriva la “tracciabilità” dei voucher e l’obbligo del preavviso; si minacciano inoltre multe “salate” dai quattrocento ai duemila quattrocento euro ai trasgressori. Il “consigliere economico di Palazzo Chigi” dice che il cambiamento della normativa servirà a contrastare gli abusi evidenti ma che comunque occorrerà aumentare i controlli. Ma non ci si fa sapere quanto si stanzia per questi controlli, che rimangono quindi un vago annuncio. Quale possa essere poi l’effetto di dissuasione di multe di questa entità per aziende che abusano di questa forma di precariato, è evidente a chiunque; perciò l’istigazione a delinquere insita nell'istituzione dei voucher continua pressoché indisturbata.


Lo stesso discorso vale per l’istruzione pubblica, dato che non esistono mezzi legalitari per sabotarla. Per quanto possano essere squallidi gli insegnanti e distratti, chiacchieroni e maleducati gli studenti, alla fine qualcosa si fa. Per impedire quel “qualcosa” non esiste altro mezzo che la violenza fisica e morale nei confronti degli insegnanti. Una “legge” come la “Buona Scuola” non è importante per ciò che dice, ma per il messaggio implicito di onnipotenza e impunità che lancia ai dirigenti scolastici, incaricati di farsi allevatori e mallevadori della criminalità studentesca e del mobbing reciproco tra docenti. I media di regime hanno parlato di “preside sceriffo”, mentre in effetti si tratta di presidi demagoghi, signori feudali, boss mafiosi, che con il loro accentramento di potere delegittimano automaticamente l’intero corpo docente. Il dirigente scolastico come garante dell’impossibilità di insegnare. Lo scopo non è solo di favorire la privatizzazione dell’istruzione, ma anche la spremitura finanziaria della Scuola pubblica come cliente di consulenze e collaborazioni da parte di aziende esterne. A proposito di “tracciabilità”, presidi naif lasciano dietro di sé una scia di prove documentali delle proprie efferatezze, ma l’impunità amministrativa e giudiziaria è ugualmente assicurata. Per la serie “indipendenza della magistratura”.


E a proposito di Stato di Diritto, si è anche assistito allo spettacolo di un governo che ha applicato un provvedimento, il “bail in”, prima che entrasse legalmente in vigore. Lo stesso “bail in” costituisce anche l’esempio di come il sistema del lobbying sia congegnato in modo tale da scalzare il lobbismo più “lecito” a vantaggio di quello più apertamente criminale. Le grandi banche italiane si sono trovate spiazzate da una legge che affossa la loro raccolta di risparmio (chi sottoscriverebbe oggi una obbligazione bancaria?) e le consegna ad operazioni di “salvataggio” da parte di opere pie come JP Morgan; un “salvataggio” che si pretenderebbe di attribuire al mitico “mercato”, ma che invece il governo vorrebbe finanziare utilizzando illegalmente i fondi della Cassa Depositi e Prestiti, fondi soggetti a precisi vincoli statutari. Spacciato come soluzione “interna” alle crisi bancarie, il “bail in” in realtà le ha accelerate, accentuando i rischi di contagio per quelle che sembravano fortezze inattaccabili come Cassa Depositi e Prestiti. Nel frattempo, lo stesso “bail in” serve anche ad indirizzare i piccoli e medi risparmiatori verso l’offshore. Un bel regalo per le banche svizzere.


Renzi ha potuto vincere facilmente la sua battaglia contro Bersani, un politico indottrinato dal Fondo Monetario Internazionale ma ancora troppo legato al territorio ed agli interessi delle piccole-medie aziende e delle municipalizzate del Centro-Nord. Per un’oligarchia il radicamento si rivela uno svantaggio; più è invece sradicata e irresponsabile, più un’oligarchia può farsi agevolmente complice del lobbying sovranazionale. Dopo la caduta del Muro di Berlino si è visto il gruppo dirigente dell’ex PCI staccarsi dalla sua tradizionale base sociale e levitare come una bolla che è andata a cavalcare l’euro, cioè gli interessi deflazionistici della grande finanza. Dopo l’euro sono arrivate partnership lobbistiche anche più inconfessabili, come dimostra il “bail in”. Ai governi basta poi spacciare il loro lobbismo come attivismo ed atteggiarsi a vittime e incompresi di fronte alle critiche. Meno male che ci sono quelli come Erdogan ad addossarsi l’etichetta mediatica del volto criminale del potere.


venerdì 19 agosto 2016

Ufficiale della US Air Force è sotto inchiesta Dopo aver identificato quella che risulta essere la vittima del "sacrificio umano" del CERN

Ufficiale della US Air Force è sotto inchiesta Dopo aver identificato quella che risulta essere la vittima del "sacrificio umano" del CERN

Un rapporto combinato  compilato dalla Principale Direzione di Intelligence ( GRU ) e dal Foreign Intelligence Service ( SVR ) circola al Cremlino ed è  relativo al " sacrificio rituale satanico " di una giovane donna svizzera di fronte a una statua dedicata al " mondo sotterraneo " de l'antico dio Shiva per motivi alta sicurezza l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare ( CERN ) di Ginevra, in Svizzera, il mese scorso riporta che l'ufficiale della US Air force che ha scoperto l'identità di questa vittima è stato oggetto di un " arido / efferato" attacco da parte del regime Obama 
Nota: Alcune parole e / o frasi che compaiono tra virgolette sono approssimazioni lingua inglese di parole / frasi russe che non hanno esatta controparte.]



Secondo questo rapporto, il GRU il mese scorso ha iniziato ad attuare la loro " parte / nell'ambito" del combinato tra Federazione Russa-Stati Uniti Implementazione del gruppo misto ( JIG ) ad Amman, Giordania, progettato per effettuare il coordinamento tra questi paesi e le forze militari nello sforzo comune di combattere i terroristi islamici nel Zona di Guerra Levante .

Come parte del GRU " acclimatazione / integrazione " con il loro sistemi tecnologici e la controparte US, continua il rapporto , la Federazione ha accesso a " certe / selezionate " comunicazioni con la US Air Force 310 °Space Wing di cui aveva il/la " permesso / concessione " al fine di " coordinare / Attività " sull'uso efficiente delle risorse sia satellitari russe che americane nelle loro missioni di bombardamento combinate su obiettivi del Zona di Guerra Levante.

Mentre gli specialisti del GRU stavano lavorando con i colleghi della loro controparte della US Air Force del 310 ° Space Wing, dice la relazione, sono venuti  a " conoscenza / esperti " che erano, anche, in grado di leggere le comunicazioni appartenenti alla sicurezza dello spazio del Institute National Reserve (HQ RNSSI) -che è una unità subordinata del 310 ° Space Wing con sede a Peterson Air force base in Colorado.

Di particolare interesse, per il GRU, le comunicazioni HQ-RNSSI che erano in grado di " osservare / catturare ", spiega il rapporto, sono state una serie di comunicazioni elettronica (e-mail?) Che emette il Maggiore Steve Lewis, in Colorado, che stava rintracciando il passaggio e lo stato del volo corrente di un volo della US Air force il C-40 Clipper  (versione militare del trasporto aereo Boeing 737-700C) appartenente alla Air Mobility Command ( AMC ), che il 18 giugno ha volato dalla Joint Base Andrews (Maryland) alla Base Lewis-McChord (Stato di Washington), è tornato alla Joint Base Andrews il 19 giugno, poi il 30 giugno è volato al Genève Aéroport (Svizzera), e il 4 luglio è tornato alla Joint Base Lewis-McChord.

US Air Force capitano Paul Rogers (a sinistra) US Air Force Maggiore Steve Lewis (al centro) non identificato dell'esercito americano Warfighter (a destra)

Per quanto riguarda la " significatività / rilevanza " del motivo per cui il maggiore Lewis stava seguendo questo volo della US Air Force, continua il rapporto, gli analisti GRU hanno chiesto alla SVR di indagare su eventuali anomalie a loro associati, e le cui scoperte hanno sconvolto sia il GRU che lo SVR.

Esaminando il personale della US Air Force che era passato dalla dogana svizzera, il 30 giugno, dice il rapporto, gli analisti SVR hanno rilevato che una donna in uniforme dell'aereonautica degli Stati Uniti non è stata trovata, poteva essere chiunque , ma dai database della Federazione di soldati Americani,  quando questo equipaggio ha lasciato la Svizzera il 4 luglio , si è scoperto che non era imbarcata a bordo del volo.

Al fine di verificare l'identità di questa soldatessa dell'aereonautica US, continua il rapporto, l'analista SVR  ha avviato una " ricerca avanzata con il computer " (un riconoscimento facciale?) per quanto riguarda il suo viso e scoprì che era una cittadina svizzera di nome Maja Franziska Brandli-che è stato data per dispersa dalle autorità di polizia americane il 19 giugno , hanno affermato che era scomparsa dal aeroporto Sea-Tac , nei pressi della Joint Base Lewis-McChord, e il 5 luglio è stata segnalata da queste stesse autorità come morta , senza altre informazioni sul suo stato al momento del ritrovamento.  

la cittadina svizzera Maja Franziska Brandli, di 29 anni, di cui hanno riferito della sua morte, il 5 luglio, le autorità statunitensi

Nel confronto tra gli attributi fisici della signora Brändli con i " pittorici elementi " raffigurati nel video sacrificio umano al CERN, la relazione afferma cupa, l'SVR ha stabilito che esisteva un rischio del 87% che la vittima di questo rituale satanico determinato dalla sua altezza ( 5 piedi e 8 pollici, 136 libbre ) corrisponde alle vittima misurata in base alle dimensioni conosciute della statua di Shiva del CERN, e, soprattutto, il suo corpo era senza macchia non aveva cicatrici, tatuaggi, o altri difetti fisici .

La relazione rileva che la SVR è da tempo gravemente preoccupata per le attività sataniche del CERN dal 2009, quando Sergio Bertolucci, il direttore per la ricerca e calcolo scientifico, ha pubblicamente dichiarato che la loro vera missione è che " fuori da questa porta potrebbe venire qualcosa, o potremmo inviare qualcosa attraverso di essa », e sembra essersi verificato il 24 giugno, quando una nube elettrica misterioso si è formata sopra il CERN e la statua di Shiva .

24 giugno forme nube elettrica misteriose oltre CERN

Il " mondo sotterraneo " del dio Shiva, spiega la relazione, è ritenuto da molti essere di origine indiana, ma lo stato gli esperti di SVR dice che non lo è, perché questa divinità antica nelle origini risale a migliaia di anni prima in Medio Oriente dove è stata associata con la morte , culti della fertilità, il culto dei tori e serpenti, cure magiche, riti funebri, culti, riti guerrieri campo di battaglia e sacrifici umani, è scritto ampiamente nella Bibbia.

Questa relazione conclude notando che quando il GRU ha presentato loro le conclusioni del SVR (compresi i video) del sacrificio satanico di Maja Franziska Brandli alle loro controparti americane presso la maschera ad Amman la scorsa settimana, l'accesso ai dati US Air Force talla Federazione  sono stato immediatamente interroti, e peggio ancora, US Air force Maggiore Steve Lewis è stato messo sotto inchiesta dal regime Obama , per Religious Freedom Foundation ( MRFF ) e stanno richiedendo la sua immediata rimozione e un processo per il " crimine " di avere una Bibbia sulla sua scrivania -che lui ha senza dubbio usato per purificarsi la mente e l'anima dagli orrori da lui scoperti.


© UE e USA Tutti i diritti riservati.  fonte WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

Theresa May e il cambiamento di paradigma

Theresa May e il cambiamento di paradigma

Jacques Sapir Жак Сапир
russeurope
tlaxcala-int.org
Trd Francesco Mazzuoli










Un avvenimento di notevole importanza ha appena avuto luogo in Gran Bretagna, un avvenimento che potrebbe annunciare una svolta importante tanto per la politica interna britannica quanto, con le sue ripercussioni, per la Francia e numerosi altri paesi europei.

Theresa May, il primo ministro britannico succeduto a David Cameron dopo il referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea (il famoso Brexit), ha fatto un passo logico, eppure, nel contesto del suo Paese, quasi rivoluzionario. Presiedendo la prima riunione della commissione interministeriale sulla « strategia economica e industriale », martedì 2 Agosto, la May si è impegnata a mettere in piedi una vera politica industriale. Nella Gran Bretagna devastata da più di 35 anni di « neo-liberalismo » ciò equivale ad una piccola rivoluzione.

Il fatto che questa politica sia intrapresa da un primo ministro conservatore, il partito di Margaret Thatcher, sottolinea ancor più il carattere rivoluzionario della svolta operata da Theresa May.

Questa svolta annuncia un cambiamento di paradigma. Gli ultimi studi di organizzazioni come il FMI dipingono oggi la globalizzazione e il suo bilancio in maniera molto più negativa di quanto facessero una quindicina di anni or sono. Si comprende attualmente che il concetto di globalizzazione, predicato dal FMI (dieci anni fa) o dall’ OCSE, non è la soluzione. Il ritorno in grazia di un certo volontarismo, notato già con Arnaud Montebourg nel 2012-2013, è palese.

Una rivoluzione?

È necessario, quindi, soffermarci su questa decisione, che non fa che mettere in pratica ciò che era già contenuto nel discorso di investitura di Theresa May. Il portavoce del governo, in un comunicato pubblicato dopo la riunione interministeriale, ha dichiarato: « Il primo ministro ha sottolineato che l’obiettivo della nuova politica industriale dovrebbe essere quello di mettere in piedi un’economia che funzioni per tutti ».

Che cosa significa? C’è un aspetto opportunistico in questa politica. Theresa May aveva dichiarato prima della riunione che se la Gran Bretagna vuole « approfittare delle opportunità offerte dal Brexit, è necessario che tutta la nostra economia sia sfruttata ». Se le misure restano per il momento vaghe, è la prima volta che un capo del governo britannico afferma il suo interesse per il settore secondario, dopo che, trenta anni fa, Margaret Thatcher ha sotterrato il concetto di politica industriale.

Questa nuova politica industriale indirizza quindi il governo verso l’aiuto alle industrie che fanno la forza del Regno Unito, come l’automobile (Jaguar, Land Rover) e l’aeronautica con BAE Systems, ma anche le nuove industrie, come la casa produttrice di microchip ARM Systems, che è stata venduta alla Japan Soft Bank in Luglio per 32 miliardi di lire, ossia 38 miliardi di euro. Anche la siderurgia potrebbe beneficiare di aiuti: Tata Steel aveva annunciato a fine Marzo la vendita delle sue attività nel Regno Unito, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro. Infine ha dichiarato di voler tornare sulle sue decisioni e ha iniziato delle trattative con la Thyssenkrupp per l’eventuale creazione di una joint venture. In effetti, la caduta della lira sterlina favorisce la competitività delle produzioni in Gran Bretagna. Il gruppo farmaceutico GlaxoSmithKline ha annunciato mercoledì scorso 275 milioni di lire di nuovi investimenti nei suoi siti produttivi in Gran Bretagna. Questo gruppo si prepara ad un secondo semestre molto promettente, in virtù della svalutazione della lira sterlina, dal momento che i suoi costi saranno in lire e le sue entrate in altre valute.

La svalutazione della lira e oltre

Il deprezzamento della lira sterlina costituisce un elemento di questa politica industriale. Certo, questo elemento resta primitivo. Ma non si è mai vista una politica industriale in un paese la cui moneta sia sopravvalutata. Ora, uno studio del FMI mostra che in media il tasso di cambio reale della lira nel 2015 era sopravvalutato del 12,5%.

Se si guardano gli sviluppi dopo il referendum sul Brexit, si constaterà che il deprezzamento attuale ha corretto una parte degli squilibri che si erano creati a partire dall’inizio del 2014. Si può considerare che il tasso di 0,85 lire per 1 euro corrisponda a ciò di cui la Gran Bretagna ha oggi bisogno.



Fonte : Bloomberg


Ma è chiaro che una politica industriale non si può ridurre ad una forte svalutazione monetaria.

Il comitato ha quindi anche annunciato che sosterrà la formazione di operai qualificati, sempre più richiesti nell’industria, e potrebbero essere annunciate altre misure per favorire l’investimento, e tanto più in quanto la Gran Bretagna sarà presto liberata dalla morsa dei regolamenti della UE. E in questa politica industriale vediamo pure manifestarsi un’idea di pianificazione del territorio. Il ministro delle finanze, M. Philip Hammond, durante la stessa riunione del comitato, ha stimato che la riduzione dello scarto di competitività fra Londra e il resto del Paese, cui mira questa politica, dovrebbe generare il 9% di crescita, e fare rientrare 150 miliardi di lire (179 miliardi di euro) supplementari nelle casse dello Stato.

I fondamenti di una svolta politica

Questa politica ha sorpreso gli osservatori, perché dà prova di un dinamismo di cui la Gran Bretagna non era più accreditata. Essa va contro i pronostici catastrofistici sul post-Brexit diffusi con compiacimento, specialmente in Francia. La Banca Centrale (Bank of England) lo mostra in uno studio datato 20 Luglio e dice in modo inequivocabile: » Per il momento, non c’è una chiara indicazione di un rallentamento netto e generalizzato ». Il mercato del lavoro resta ben orientato, e il consumo delle famiglie è aumentato del 1,1% in Luglio, uno dei migliori risulati degli ultimi mesi. Lungi dall’essere la catastrofe predetta, il Brexit va avanti con calma. Certamente ci sono dei problemi importanti. L’incertezza generata dalla separazione con l’UE può compromettere gli investimenti. Ed è giustamente per evitare questo che Theresa May ha adottato questa politica volontaristica Ed è altrattanto chiaro che ella intenda con tale politica ritrovare una dinamica perduta prima del Brexit.


Ma questa politica ha sorpreso gli osservatori anche perchè denota una volontà di ricostruire un’ economia su una base più giusta, un’economia che, per riprendere le parole di Theresa May, porti beneficio a tutti. Ella ha messo il suo mandato sotto l’imperativo della lotta contro la « bruciante ingiustizia »: « Ciò significa lottare contro l’ingiustizia bruciante che fa sì che, se siete nati poveri, morirete in media nove anni prima degli altri. Se siete neri, sarete trattati dal sistema penale più duramente che se foste bianchi. Se siete un ragazzo bianco, di classe operaia, avrete meno possibilità di chiunque altro in Gran Bretagna di andare all’università. Se frequentate una scuola di Stato, avrete meno possibilità di accedere alle migliori professioni che se foste istruiti nel sistema privato. Se siete una donna, guadagnerete meno di un uomo. Se soffrite di malattie mentali, non avrete abbastanza aiuto a disposizione. Se siete giovane, troverete più difficile che mai possedere una casa di proprietà. »

Queste parole avrebbero potuto (e dovuto) essere pronunciate da Jeremy Corbyn, il leader dei laburisti. Il fatto che siano state pronunciate da un primo ministro conservatore è dunque sorprendente. Che il primo ministro voglia plasmare un Paese che « funzioni per tutti » e prenda apertamente posizione per una politica volontaristica non dovrebbe però sorprendere quanti ricordano la « grande tradizione » dei conservatori britannici, una tradizione di fatto opposta alla politica neo-liberale di Margaret Thatcher e le cui radici rinviano a Benjamin Disraeli, l’autore di Sybil, un romanzo sociale della metà del XIX secolo.

La sovranità e i laburisti

È, dunque, significativo che il Brexit abbia affrancato una parte dei conservatori dall’ideologia « neo-liberale ». Bisogna qui ritornare sopra uno studio realizzato da un politologo in Gran Bretagna, che mostra come quasi il 70% delle circoscrizione che hanno eletto un deputato laburista abbiano votato per il « leave » e ciò mentre il partito laburista faceva ufficialmente campagna per il « remain ». Il fatto illustra bene la contraddizione esistente tra l’opinione difesa dai quadri di un partito e ciò che sentono i militanti o i simpatizzanti della base. Questa contraddizione è tanto più forte in quanto si poteva pensare che l’odiosa morte della deputata laburista Joe Cox, una settimana prima della votazione, avrebbe provocato un moto di simpatia per il « remain ». Ora, se tale sentimento ha potuto esistere, non è stato sufficinente per invertire la tendenza delle opinioni. Perché gli elettori laburisti comprendevano, anche confusamente, che nessuna rottura con il neo-liberalismo sarebbe stata possibile fino a che il Regno Unito fosse rimasto legato a l’Unione Europea.

Se Jeremy Corbin si ritrova oggi in difficoltà, non può che prendersela con sè stesso e la propria mancanza di coerenza. È una lezione valida per tutta la sinistra europea.

Perché questo capovolgimento politico possa esistere, perchè una rottura con il « neo-liberalismo » thatcheriano sia possibile, il Regno Unito doveva ritrovare la propria sovranità. È quello che ha fatto con il Brexit. Si constata, così, come il concetto di sovranità non si lasci rinchiudere nelle categorie di « sinistra » o « destra ». Non che queste categorie non siano necessarie al dibattito, ma esse abbracciano giudizi divergenti su ciò che è il « bene comune », giudizi che sono possibili soltanto in una società, una Nazione, uno Stato, sovrani.

Un cambiamento d'identità?

Si comprende, allora, perché l’idea di una sovranità « di sinistra », come quella di una uscita « di sinistra » dall’euro, siano delle pericolose scempiaggini, delle quali si compiacciono ancora troppe anime belle. Una porta deve essere aperta o chiusa e poco importa quale mano si appoggi sulla porta per aprirla o chiuderla: se bisogna aprirla, allora non serve a niente fare i difficili su chi l’aprirà. Invece, una volta che la porta sia aperta, la questione di quale direzione prendere si porrà, ed è là che le differenze tra « sinistra » e « destra » riacquisteranno tutto il loro senso. Avere risolto un problema che appartiene all’ordine del politico (lo scontro amico/nemico), permette alla politica di riprendere il suo posto.

Tuttavia, si dà il caso che il Brexit abbia prodotto il cambiamento di identità che abbiamo indicato in seno al partito conservatore. La svolta operata da Theresa May rischia, quindi, di svuotare di significato il dibattito. Occupando sul terreno economico e sociale le posizioni che avrebbe dovuto adottare il partito laburista, facendolo per lo più con la legittimità che le dona il Brexit, Theresa May è in grado di presidiare la totalità dello spazio politico. Ella ha – forse – messo a segno un colpo da maestro.


 

giovedì 18 agosto 2016

America nel Panico , Chiude NSA, la Russia "Rivela" di avere tutte le registrazioni delle chiamate telefoniche di Hillary Clinton

America nel Panico , Chiude NSA, la Russia "Rivela" di avere tutte  le registrazioni delle chiamate telefoniche di Hillary Clinton 

Una serie di stupefacenti, e spesso contraddittori,  rapporti provenienti dal Consiglio di Sicurezza ( SC ),  circolano al Cremlino, dimostrano che una voragine si è creato tra molti ministeri (in particolare all'interno delle comunità militari e di intelligence) a causa del " ordine / decreto "   del Presidente Putin di lasciare che il regime di Obama  sappia che la Federazione non ha solo il controllo di tutte le e-mail di Hillary Clinton  " mancanti / scomparse", ma hanno pure tutte le registrazioni delle comunicazioni telefoniche . Nota: Alcune parole e / o frasi che appaiono nelle le citazioni sono approssimazioni lingua inglese di parole  / frasi russe che non hanno esatta controparte.]

Secondo questo rapporto,  siamo in grado di compilare nel miglior modo, la scorsa settimana un intensa " battaglia / conflitto " è scoppiato nel Consiglio di Sicurezza tra Sergei Ivanov , capo amministrare del Presidente Putin, e Anton Vaino , vice capo di stato maggiore, sopra ciò che consente al regime di Obama di sapere sui beni delle e-mail Hillary Clinton e le chiamate telefoniche registrate, che si contano a migliaia di decine  e sono attualmente sotto il controllo del Foreign intelligence Service ( SVR ) della Federazione  . 

Sergei Ivanov (a sinistra) il presidente Putin (al centro) Anton Vaino (a destra)

Ivanov stava sostiene , continua il rapporto, che queste sono " acquisizioni dello Stato di vitale importanza " e devono rimanere " nascoste / segrete " da parte del SVR di inestimabile valore per " uso futuro / Costruzione " (ricatto?), Mentre Vaino sostiene di lasciare che il regime di Obama sia pienamente consapevole della portata come un mezzo per prevenire una guerra globale che teme distruggerebbe la " coscienza collettiva " del nostro pianeta.

Critica da notare su Vaino, in quanto dice il rapporto, che lui è un devoto seguace dei principi auspicati da Vladimir Vernadsky che chiama " Noosfera " che è la terza in una successione di fasi di sviluppo della nostra Terra, dopo la geosfera ( materia inanimata) e la biosfera (vita biologica).

Al fine di valutare in quale era la Terra in questo sviluppo, spiega il rapporto, Vaino, nel 2012, pubblicò il suo innovativo documento scientifico dal titolo " La capitalizzazione del futuro ", in cui ha dettagliato la sua invenzione del " Nooscope " per misurare la " Noosfera " - che i media di propaganda ha chiamato uno strano " testo pseudo-scientifico che segue in una miscela quasi impenetrabile del linguaggio quasi mistico e il gergo accademico,sulle  preoccupazioni economiche contemporanee Mish-mashing con la filosofia trascendentale e promette di essere in grado di leggere il" codice di mercato "e descrivere un nuovo modo di essere, reso possibile dalla creazione degli autori ".

Dopo 2012 l'invenzione di Vaino del " Nooscope " che studia la coscienza collettiva del genere umano e la registra, tra le altre cose, cose che non possono essere viste, dice il rapporto  in dettaglio, il Presidente Putin ha autorizzato il dispiegamento globale di una rete di  "la Väino scanner spaziale "per monitorare e registrare i cambiamenti nella" biosfera "-i cui risultati sono stati presentati al Consiglio di Sicurezza lo scorso Venerdì (12 agosto). 


Subito dopo la presentazione di Vaino delle sue scoperte " Nooscope", davanti al Consiglio di sicurezza, continua il rapporto, il Presidente Putin incredibilmente ha respinto Sergei Ivanov come capo del personale e lo ha sostituito con Vaino .

Per quello che si è verificato successivamente che Vaino è stato fatto capo dello staff di Putin, come meglio siamo in grado di accertare da questi molti rapporti, i / le Forze di Difesa dello Spazio e aerospaziali  ( ADF / SF) " collaborano " con i cinesi del National Space Science Center ( NSSC ) per posizionare a bordo strumenti di esperimenti quantistici alla gamma Spaziale ( Quess ) via satellite uno " sconosciuto / non specificato  " grande quantità di  "oggetti" -afterward della intelligence della Federazione e con essa in fase di lancio nello spazio e diventa il primo quantumdi comunicazione satellitare " hack-proof " al mondo .


Inoltre, ciò che questi rapporti sembrano mostrare è lo sforzo coordinato tra varie intelligence della Federazione e cinese con i ministeri militari, poco prima del lancio del satellite Quess, un gruppo hacker  sconosciuto che si fa chiamare  " Shadow Brokers " ha  offerto ai più alti offerenti  gli " strumenti di hacking " utilizzati dalla US National Security Agency ( NSA ) l'organizzazione segreta nota come " Equation Group ".

Gli  " Shadow Brokers"  ha diffuso delle notizie del " Equation Group " presi con  " strumenti di hacking ", continua il rapporto, un nuovo lotto di email segrete del Partito Democratico e di Hillary Clinton sono state rilasciate , la NSA stessa è stata attaccata e chiusa, la potente organizzazione di intelligence americana , per quasi un'intera giornata .


Sul senso più pieno di tutti questi eventi, il rapporto dice nel dettaglio, il vero " scopo / significato " su loro è stato descritto da Edward Snowden, che li ha definiti " un avvertimento per gli Stati Uniti " -soprattutto in quanto questi " Equation Group " ha " strumenti di hacking "messi in vendita da" Shadow Broker "e sono specificamente progettati per catturare e registrare anche le conversazioni telefoniche più segrete e criptate, e che l'informatore della NSA William Binney, nel 2014, ha ammesso che gli Stati Uniti stavano facendo su scala globale senza precedenti .

La SVR ha preventivamente, nel 2014,  dimostrato di avere conoscenza degli " strumenti di hacking " della NSA che loro utilizzano per catturare  conversazioni protetta come il famigerato Fuck the EU " della telefonata fatta dal diplomatico statunitense Victoria Nuland (che ha condotto per Hillary Clinton il rovesciamento del governo ucraino)  mette in guardia il rapporto, il Presidente Putin e " il  master plan " di Vaino di rivelare al regime di Obama la piena portata di ciò che la Federazione considera essere un "passo di troppo / troppo lungo".

E in una evidente concessione a quelli del Consiglio di sicurezza,  nel timore del regime di Obama e la reazione di Hillary Clinton, con la loro attuale conoscenza delle informazioni catastrofiche che la Federazione possiede su di loro, conclude la relazione, il Presidente Putin, anche se supporta ancora Vaino, tuttavia ha ordinato la costruzione immediata di decine di bunker sotterranei in grado di resistere alle esplosioni atomiche , che dovrebbe  far " reagire con terrore "  il regime di Obama e Hillary Clinton contro la Federazione, come molti al Cremlino temono che faranno.


Agosto 17, 2016 © UE e USA Tutti i diritti riservati.   Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte  WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

LA DEMENZA DIGITALE


LA DEMENZA DIGITALE

nogeoingegneria 





Il  Dott. Manfred Spitzer, un Neuroscienziato tedesco, ha scoperto una nuova patologia: la demenza digitale.
Sul dizionario (Sabatini Coletti) scopriamo che la demenza ha 2 significati:

– Processo regressivo caratterizzato da perdita delle capacità intellettive dovuta a lesioni della corteccia cerebrale o ad atrofia delle cellule
– Mancanza di saggezza, di equilibrio, di buon senso


Manfred Spitzer: “Così troppa Rete ha danneggiato il fisico e la mente”

Lo psichiatra tedesco: «L’amicizia virtuale è fatta solo di solitudine»

GIUSEPPE BOTTERO

Siti, social network e smartphone sempre connessi hanno trasformato la nostra vita. La domanda è: come? In meglio o in peggio? L’abbiamo chiesto a Howard Rheingold, Manuel Castells e Manfred Spitzer, tre tra i più noti studiosi della Rete, che hanno pubblicato alcuni saggi in cui analizzano i riflessi del Web sulla realtà collettiva e individuale

«Senza computer, smartphone e Internet oggi ci sentiamo perduti. Questo vuol dire che l’uso massiccio delle tecnologie di consumo sta mandando il nostro cervello all’ammasso». È spietata l’analisi di Manfred Spitzer, autore di Demenza digitale, già visiting professor a Harvard e attualmente direttore della Clinica psichiatrica e del Centro per le neuroscienze e l’apprendimento dell’Università di Ulm.

Professore, in che modo, secondo lei, l’uso dei media digitali indebolisce la mente e il corpo?

«Per quel che riguarda il corpo, gli effetti sono ben dimostrati: stiamo diventando più sedentari e inattivi, ingrassiamo. Inoltre, ci stiamo trasformando in insonni e questo favorisce l’insorgenza del diabete. Allo stesso modo, le piccole connessioni tra i neuroni del nostro cervello vengono indebolite, se “esternalizziamo” qualsiasi tipo di attività mentale».

Come dovremmo approcciare la tecnologia?

«Con la consapevolezza che ogni attività presenta rischi ed effetti collaterali. Se ci limitiamo a chattare, twittare, postare e navigare su Google finiamo per parcheggiare il nostro cervello, ormai incapace di riflettere e concentrarsi».

Ma ha senso ipotizzare un ritorno al passato? Non teme di passare per anacronistico?

«Non sto dicendo che dovremmo tornare al passato. Ma dobbiamo valutare rischi ed effetti collaterali con attenzione. Come per le auto, l’energia nucleare o i raggi X, ogni nuova tecnologia porta rischi che spesso vengono ignorati. Naturalmente, la società moderna si basa sulla tecnologia, ma nessuno consiglierebbe l’auto piuttosto che una palestra per mantenersi in forma. Allo stesso modo, i computer non possono trasformarsi in dispositivi di apprendimento, perché diminuiscono le sforzo mentale, l’equivalente, per il cervello, di quello che lo sforzo fisico è per i muscoli».

Davvero ci sono rischi per i bambini? «Sì. Il loro cervello ha bisogno di input costanti per svilupparsi. Se una madre non parla a suo figlio, questo non imparerà mai la lingua. Schermi e altoparlanti non possono sostituire il contatto diretto. Molte persone sono orgogliose nel vedere i loro bimbi maneggiare un iPad e li ammirano, mentre sfiorano lo schermo per girare le pagine. Pensano che questa sia una grande conquista intellettuale. In realtà non c’è niente di più stupido che far scorrere una mano su una superficie piatta: il tablet non può che danneggiare lo sviluppo mentale».

È vero che l’uso intensivo del pc ha un effetto negativo sulle prestazioni scolastiche ? «Certo, e lo dicono i dati dell’Ocse. I quindicenni che hanno un computer in camera da letto sono studenti meno brillanti rispetto a chi non ce l’ha. Siamo d’accordo che l’utilizzo di motori di ricerca è grandioso per ottenere rapidamente le informazioni. Ma che cosa è necessario sapere per usarli? Molti parlano di “media literacy”, ma è una sciocchezza. Per poter sfruttare al meglio Google è necessaria la conoscenza. Più si conosce , meglio si può valutare ciò che i motori di ricerca offrono».

Può farci un esempio?

«In un articolo pubblicato sulla rivista “Science”, circa due anni fa, gli scienziati di Harvard e della Columbia University hanno dimostrato in diversi studi che le probabilità di ricordare nuove informazioni sono inferiori, se l’informazione è stata appresa dalla Rete rispetto ai libri, alle riviste e ai giornali. Se volete che i vostri figli escano da scuola sapendo usare al meglio Google, c’è una sola cosa che non devono fare durante i loro studi: usare Google».

Come cambia un rapporto fondamentale come l’amicizia nell’era dei social network?

«La parola ha assunto un nuovo significato: un amico è chiunque il cui nome sia apparso sul mio schermo e su cui io abbia cliccato. Presto ci ritroveremo con una società di analfabeti sociali, zombie incapaci di provare empatia per nessuno, nemmeno per se stessi. Dove si impara nei social network l’autoregolamentazione, il controllo delle situazioni, la gestione del contatto umano?».

Eppure studiosi importanti, Howard in testa, hanno opinioni molto diverse dalla sua. Che cosa si sente di replicare?

«Nulla. È sufficiente guardare i fatti». FONTE

► Potrebbe interessare anche: