lunedì 1 maggio 2017

La Cina: "Non permetteremo di attaccare la Corea del Nord"

La Cina: "Non permetteremo di attaccare la Corea del Nord"

HISPAN Tv
Sa Defenza 





La Cina afferma che non permetterà agli Stati Uniti di attaccare la Corea del Nord e chiede una soluzione moderata e pacifica della crisi nordcoreana.

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, lo ha detto Venerdì,  secondo l'elaborato riguardo alle linee rosse della penisola coreana, Pechino non permetterà a Washington di intraprendere una guerra contro la Corea del Nord.

Tali dichiarazioni forti di Wang,  ha fatto eco nei media cinesi e americani, si sono dette a margine della riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSC) a cui ha partecipato il diplomatico.

Si riporta l'agenzia di stampa cinese  Xinhua , il capo della diplomazia del gigante asiatico ha invitato la comunità internazionale ad impegnarsi per la denuclearizzazione della penisola coreana e attuare pienamente le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su Pyongyang.

Il ministro degli Esteri cinese ha detto a questo proposito che la denuclearizzazione è un presupposto fondamentale per la pace e la stabilità di lungo termine nella penisola e "quello che dobbiamo raggiungere per salvaguardare il regime internazionale di non proliferazione nucleare".

Il ministro ha pure comunicato la preoccupazione del suo governo per quanto riguarda l'aumento delle tensioni nella penisola coreana, che causano le preoccupazioni internazionali e ha avvertito di un possibile confronto nella zona.
"Se la questione della penisola, non viene posta sotto un controllo efficace porterà ad eventi imprevisti ed è probabile che la situazione di una svolta drastica possa andare di male in peggio e fuori controllo", ha avvertito, ed evidenziato l'importanza della via del dialogo e la negoziazione. 
"L'uso della forza non risolverà le differenze ma può  portare a disastri più grandi", ha detto Wang, aggiungendo  " l'unico strada, sono il dialogo e la negoziazione  che rappresentano  l'opzione ragionevole per tutte le parti".
Infine, Wang ha sottolineato il ruolo della Cina, nel voler portare a migliori prospettive e condizioni la situazione della Corea del Nord  ha inoltre espresso la volontà di Pechino di continuare a lavorare con tutte le parti per raggiungere una soluzione pacifica della crisi.

Wang ha osservato, dìessere andato negli Stati Uniti dopo che gli USA hanno iniziato Mercoledì la distribuzione in Corea del Sud del loro controverso  sistema terminale della zona di Difesa High Altitude (THAAD, per il suo acronimo in inglese), che, tra le altre cose, ha peggiorato e alzato la tensione nella penisola coreana.

Lunedì, il presidente cinese Xi Jinping ha chiamato il suo omologo statunitense, Donald Trump, inducendolo alla moderazione prima che le tensioni con Pyongyang, che registrino aumenti incontrollabili , visto che la Casa Bianca ha ordinato per inviare la portaerei nucleare USS Carl Vinson e la sua flotta di attacco, e il sottomarino nucleare USS Michigan, in acque coreane.

Nonostante le ripetute richieste, agli alleati ideologici - Pechino e Pyongyang non attraversano un buon periodo nelle loro relazioni. Recentemente, la Corea del Nord ha accusato la Cina di dare retta alle pressioni degli Stati Uniti , che potrebbero portare a "conseguenze catastrofiche".

http://sadefenza.blogspot.it/2017/05/la-cina-non-permetteremo-di-attaccare.html

domenica 30 aprile 2017

I Bagni DERIVATIVI sostituiscono Cent’anni dopo i bagni del naturalista LOUIS KUHNE...

I Bagni DERIVATIVI sostituiscono Cent’anni dopo i bagni del naturalista LOUIS KUHNE...

Venite a  riacquistare la buona salute con semplicità senza stress, usando un’applicazione di gel, raffreddato in freezer, sotto la zona inguinale,  sul Perineo …








“ Il bagno derivativo  , sulla scia degli insegnamenti di Luis Kuhne , e ‘Il Nuovo libro scritto da France Guillain, diplomata in studi scientifici e letterari, autrice di molte opere di Successo, Tra cui appunto questa sua ultima, pubblicata da Eta’ dell ‘Acquario Editore nEL 2004.
Definiti in origine “semicupi con Frizioni” consistono in immersione delle Nazioni Unite in Acqua di Pochi centimetri di pelle, per espellere le Sostanze inquinanti dell’organismo Attraverso La Differenza di pressione Creata Dalle temperature alte del Corpo, Tenuto bene al caldo e della parte bagnata, tenuta al freddo.
La teoria ilbagnoderivativo.jpg si basa sulla Competenza del Ruolo delle fasce muscolari , membrana Che peraltro non Hanno molte Altre FUNZIONI, se non Quelle di proteggere Gli organi e eventualmente di concorrere alla eliminazione delle impurità’.
Il bagno derivativo si fa frizionando la parte piu’ bassa delle Due pieghe dell’inguine, con Una Pezza calda, tenendo Il Resto del Corpo al caldo, al Almeno Un’ora.
Questa semplice Pratica, naturale e Gratuita, Oltre a consentire un buon funzionamento dell’organismo, permette di espellere scorie ed eccedenze, Responsabili di Una lunga serie di Patologie (cellulite, caduta dei capelli, acne, allergie, asma …).
Bagni derivativi
Sono centinaia di migliaia le PERSONE che praticano i bagni derivativi. La digestione ci procura Ogni Giorno Una grande quantità di “eccedenze” che dovrebbero Essere eliminare Attraverso le vie naturali e la traspirazione; tuttavia la vita sedentaria e l’utilizzo SETTORE di indumenti costrittivi impediscono al Sistema delle fasce e degli intestini di vibrare con regolarità per espellere le tossine. Ne Deriva un ingombro generale nefasto per la nostra salute.

Una naturale Soluzione

Il bagno derivativo E un Metodo Naturale Che riattiva this Sistema e ripristina la Capacità dell’organismo di rimuovere OGNI residuo. Favorendo la pulizia interna, il bagno derivativo dinamizza diversificata FUNZIONI Che assicurano Una Migliore Resistenza alle Variazioni di temperatura, Una maggiore energia, un sonno profondo e ristoratore Più e un rimodellamento del Corpo.

Applicazione

La Pratica del bagno derivativo del consiste nel rinfrescare con acqua la parte inferiore delle Due pieghe dell’inguine, su ciascun lato tanto nell’uomo, Quanto Nella donna. Per Essere Più chiari: il bagno derivativo significa raffreddare regolarmente il perineo, l’inguine, la piega Destra e Sinistra dell’inguine per un Tempo determinato. E’ un Metodo naturale e gratuito Che permette di espellere dal Corpo le scorie e le eccedenze Responsabili di Una lunga serie di Patologie.

Benefici

La Pratica quotidiana dei bagni derivativi riattiva la Circolazione. Secondo Kuhne, (il padre dei Bagni derivativi) Il calore della persona, proveniente dal movimento, Dalla digestione, dallo stress , Dalla scossa ecc … spinge i grassi depositati e le tossine generare Dallo stomaco e dall’intestino verso La periferia del Corpo colomba non possono Essere eliminati. Attraverso il Processo dei bagni derivativi (shock termico) si crea Una Vibrazione Nella fascia (il tessuto connettivo che copre TUTTI gli organi interni ), la quindi accelera l’eliminazione delle tossine e dei grassi.

Vantaggi terapeutici

This tecnica si rivolge alla zona inguinale, Una delle Aree del Corpo con La più alta concentration nervosa. Ne Deriva perciò il Suo Effetto positivo sull’umore, sul sonno e sull’energia. In this zona passano InOLTRE le arterie Principali e racconto tecnica Aumenta notevolmente la Circolazione sanguigna, l’eliminazione delle tossine e la digestione. I Bagni Derivativi stimolano Direttamente il plesso sacrale che governa l’Energia Sessuale e Gli organi riproduttivi.

Oggi QUESTI bagni Sono Fatti e sostituiti con il Bikun

Perchè usare Bikun

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Bikun E un comodo cuscinetto in gel naturale non tossico, rivestito da un involucro totalmente asettico e ipoallergenico , idoneo per la Pratica dei bagni derivativi Secondo Il Sistema Louis Kuhne. L’utilizzo SETTORE Costante Determina innumerevoli Benefici Fisici , Tra i Quali: riattivazione dei Tessuti connettivi, miglioramento della Circolazione, riattivazione del Sistema linfatico ed immunologico, miglioramento della Circolazione dei Liquidi nel Corpo e rilassamento generale del Corpo.

Bagni Derivativi

bagni derivativi Sono un semplicissimo e naturale Rimedio Che produrre Effetti Benefici sul Corpo , sul sonno , Sulle FUNZIONI Vitali di Base del Nostro Corpo. Milioni di PERSONE in tutto il mondo riconoscono i Benefici prodotti dall’esercizio quotidiano dei bagni derivativi Che, Accompagnato da un’ Sana Alimentazione , e Una Soluzione per ritrovare la salute, il benessere e la vitalità , e per ristabilire il giusto equilibrio psicofisico .

http://sadefenza.blogspot.it/2017/04/i-bagni-derivativi-sostituiscono.html



Il Perineo da Wikipedia


Muscoli del perineo maschile

Perineo maschile
Il perinèo o zona perineale è uno spazio anatomico, che osservato in un corpo posto in posizione dorso-sacrale, detta anche posizione ginecologica (sdraiato sul dorso con le cosce e le gambe flesse e allargate), risulta delimitato in alto dai testicoli e in basso dall'ano. Una linea ideale tracciata da una tuberosità ischiatica all'altra la divide in una zona superiore urogenitale, che nella donna contiene la vagina e nell'uomo lo scroto, e in una zona inferiore anale. Il perineo viene spesso considerato comunque come una zona erogena ed esogena.

Ha una forma di losanga e comprende il diaframma pelvico (piano perineale profondo), il trigono urogenitale (piano perineale medio) e il piano superficiale del perineo. È costituita da un piano muscolo aponevrotico e da quello cutaneo, riccamente fornito di peli e ghiandole sebacee. In profondità è delimitato anteriormente dai rami ischiopubici e posteriormente dai legamenti sacrotuberosi.



Perineo femminile

Piano perineale profondo o diaframma pelvico

Presenta la forma di un imbuto a concavità superiore, il cui margine anteriore è dato dal muscolo elevatore dell'ano mentre quello inferiore dal muscolo ischio-coccigeo. Superiormente a detti muscoli, si trova la fascia pelvica, derivata dalla fusione della fascia propria dei due muscoli. Questa si continua posteriormente con la fascia del muscolo piriforme del bacino e poi sui lati con la fascia del muscolo otturatore interno.

Il diaframma pelvico divide la cavità del piccolo bacino in due parti:

  • La cavità pelvica vera e propria, soprastante
  • La fossa ischio-rettale, sottostante

La fossa ischio-rettale presenta una cavità a forma di ferro di cavallo contenente un'abbondante quantità di grasso in cui decorrono diversi nervi (pudendo interno, otturatore interno, elevatore dell'ano). Essa è chiusa in avanti per l'aderenza che il muscolo elevatore dell'ano prende sul pube mentre si apre posteriormente all'esterno nel piccolo foro ischiatico.

Piano perineale medio o trigono uro-genitale


Ha una forma grosso modo triangolare ed è teso tra i labbri posteriori delle branche ischio-pubiche. Presenta la fascia perineale media detta legamento trasverso pelvico di Henle che è unica nella sua parte più alta mentre si sdoppia più in basso. Lo sdoppiamento porta alla formazione di un foglietto ventrale e di uno dorsale, nello spessore dei quali decorre il muscolo trasverso profondo del perineo, teso da una branca ischio-pubica all'altra. Nel trigono uro-genitale vi è il muscolo sfintere striato dell'uretra, dipendenza del muscolo trasverso profondo.

Nella femmina il trigono uro-genitale è percorso dalla vagina. Nel maschio contiene le ghiandole del Cowper. In entrambi decorrono nel trigono il nervo e l'arteria pudenda interna.

Piano perineale superficiale



È costituito dalla fascia perineale superficiale tesa tra i due labbri anteriori delle branche ischio-pubiche. Essa si continua inferiormente col foglietto ventrale di sdoppiamento della fascia perineale media; superiormente si continua come fascia del pene o come fascia della clitoride. Nello spazio compreso tra la fascia perineale superficiale e la fascia perineale media vi è la loggia peniena nel maschio o la loggia clitoridea nella femmina. In tale spazio sono compresi rispettivamente i corpi cavernosi del pene e della clitoride. Nella porzione più bassa delle logge si trova il muscolo trasverso superficiale del perineo, teso tra le due tuberosità ischiatiche.


sabato 29 aprile 2017

Biossido di carbonio sfatato il mito che lo vuole "inquinante"

Biossido di carbonio sfatato il mito che lo vuole "inquinante" 

Mike Adam
Natural News
Sa Defenza

Anidride carbonica, smascherato il mito che la vuole forzatamente “inquinante” , da non perdere il video scientifico 





Come parte, dello sforzo di istruzione pubblica, Healt Ranger Science tratta temi scientifici cruciali del nostro tempo, ho appena rilasciato questo imperdibile video che smonta completamente il falso racconto che dice che l'anidride carbonica sia un “inquinante”.

Come si vedrà spiegato nel video sotto, i Cambiamenti climatici allarmisti usano l'inganno visivo e l'inganno per rendere le persone credulone erroneamente credono che la CO2 è in aumento a livelli allarmanti, senza precedenti in tutto il nostro pianeta. In realtà, la CO2 è a quasi il punto più basso mai registrato nella storia del pianeta .

Infatti, utilizzando i dati del NOAA e anche l'IPCC, si scopre che i livelli di CO2 erano fino a 15 volte superiori a 400 ppm nel passato , e le piante in tutto il pianeta oggi sono affamati per la CO2, la “molecola della vita” per la vita vegetale in tutto il pianeta (tra cui le foreste, colture alimentari e giungle).

Mentre gli allarmisti del cambiamento climatico che hanno l'assurda pretesa di dire che il CO2 è un inquinante, trascurano di dire che senza CO2, saremmo tutti morti di fame perché ogni ecosistema del pianeta, senza essa ,ne collasserebe quasi immediatamente. Se la CO2 fosse a zero, la Terra morirebbe e diverrebbe un arido deserto globale del tutto incapace a sostenere la vita umana e tutto.

Ancora più scioccante è, la maggior parte dei cultisti del cambiamento climatico non hanno nemmeno idea che i loro corpi sono fatti di carbonio , e anche nel THC trovato nel fumo contiene 21 elementi di carbonio per molecola (C21H30O2) in ogni specie  d'erba. I vegetariani e i vegani a quanto pare non si rendono conto che tutte le specie di frutta, verdura, noci e semi di cui si nutrono sono anch'esse fatte di carbonio , così come il proprio sangue, la pelle, gli ormoni e i tessuti. Allo stesso tempo, queste persone denunciano che il carbonio fa male ed è “inquinante”, mentre invece si stanno nutrendo di carbonio, si beve carbonio, fumano  carbonio e creano i bambini dal carbonio.

Guarda (e condividi) la presentazione della piena scienza sull'anidride carbonica qui sotto, e contribuisce a educare le masse ignoranti alla verità sul biossido di carbonio.

Informati anche sul magazine Clima Depot per saperne di più su questo argomento.

LE ONG NEL BUSINESS DEL MICROCREDITO AI MIGRANTI

LE ONG NEL BUSINESS DEL MICROCREDITO AI MIGRANTI

Di comidad 
SaDefenza

Dopo le dichiarazioni del vicepresidente della Camera ed esponente del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, sulle responsabilità delle Organizzazioni Non Governative nel traffico di migranti, sono immediatamente cominciate sui media le esegesi alternative sul documento dell’agenzia europea Frontex che aveva dato origine a quelle stesse dichiarazioni. 

La parola d’ordine è “minimizzare”, ricondurre il rapporto Frontex al rango di lamentela per le inevitabili agevolazioni per il traffico di migranti che l’attività “umanitaria” delle ONG involontariamente determinerebbe. In questo senso si esprime, ad esempio, il quotidiano “La Repubblica”.

Nulla di più prevedibile di questa levata di scudi dei media a favore delle ONG, se si considera che le stesse ONG, le fondazioni ed in genere il settore del cosiddetto “non profit” (ovvero della non tassazione), con il loro imperialismo “umanitario” svolgono un ruolo decisivo, e complementare al ruolo delle multinazionali, sia nella circolazione internazionale dei capitali, sia nella destabilizzazione dei Paesi attraversati da quella circolazione.

L’ultima “manovrina” del governo Gentiloni riconferma tra i suoi provvedimenti persino una “immunizzazione” dall’IVA già decisa lo scorso anno a beneficio delle ONG; ciò a riprova del potere lobbistico del “non profit” ad alibi umanitario.

La guerra è un effetto, una conseguenza diretta, della mobilità dei capitali, ma la povertà ne costituisce invece la precondizione essenziale.

I capitali non possiedono alcuna vitalità economica intrinseca e la loro circolazione può esercitarsi soltanto in condizione di vantaggio assoluto nei territori che vanno a conquistare.

Per questo motivo è così importante che esistano agenzie sovranazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale che impongano ai governi politiche di austerità, di privatizzazione dei servizi pubblici e di vincolo di bilancio in nome di un illusorio “sviluppo” futuro: è la pauperizzazione forzata dei popoli a conferire potere contrattuale agli investimenti esteri.

L’analisi economica del capitalismo può arrivare solo sino ad un certo punto, oltre il quale diventa fuorviante, poiché il capitalismo va analizzato soprattutto come fenomeno criminale.

Oggi il linguaggio moralistico è diventato pervasivo, perciò anche il termine “criminale” rischia di essere interpretato in questo senso morale.

In realtà il capitalismo è criminale nel senso tecnico-giuridico del termine, in quanto si basa sulla svalutazione preventiva e fraudolenta di ciò che va a saccheggiare, sia il lavoro, sia i beni immobili, sia le attività produttive.

La migrazione, ad esempio, viene presentata o come fuga dalle guerre (ed in parte è vero) o come fuga da condizioni economiche insopportabili.

Questo quadro viene spesso corredato da ipocrite recriminazioni sui Paesi sviluppati che non aiuterebbero abbastanza i Paesi sottosviluppati.



Di fatto sono invece i vincoli imposti ai governi dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale ad imporre la disoccupazione; e questa stessa disoccupazione non serve solo ad abbassare i salari di chi ancora lavora, ma costituisce la materia prima per business finanziari come i prestiti in funzione della migrazione.

In un Paese come il Bangladesh i “migration loans” costituiscono un business che avviene alla luce del sole, con agenzie come BRAC, specializzate nei prestiti ai lavoratori disoccupati per finanziare la loro migrazione.

Popoli che vengono considerati ai margini dello sviluppo, risultano in effetti integrati pienamente nel circuito dei “servizi” finanziari. 

BRAC agisce non solo in Asia ma anche in Africa, dove evidentemente fa un buon lavoro, viste le masse africane che spinge alla migrazione.

Non ci si sorprenderà infine di sapere che BRAC è una Organizzazione Non Governativa che ostenta finalità umanitarie.

Il coinvolgimento delle ONG nella migrazione va quindi ben oltre la quisquilia segnalata da Frontex sulle relazioni illecite con i famigerati scafisti.

Il microcredito non è un “servizio” finanziario per chi vuole migrare, ma costituisce una vera spinta alla migrazione poiché per il disoccupato quel prestito rappresenta l’unica risorsa disponibile per coprire esigenze personali e familiari.

Il microcredito ai migranti è uno di quei business “poveri” in cui sono coinvolte le grandi multinazionali finanziarie, a dimostrazione che la povertà è la fondamentale materia prima del capitalismo.

Più si è poveri, più facilmente si diventa vittime del microcredito, cosicché la migrazione si rivela come uno dei comparti sociali più finanziarizzati. 

Si tratta di un business finanziario a basso rischio in quanto composto da milioni di piccoli prestiti; persino i casi di insolvenza rientrano nel business tramite il business collaterale delle agenzie di recupero crediti.

In uno studio del Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sulla Immigrazione (FIERI) del 2013 proprio sul tema del sovraindebitamento dei migranti, è stata concentrata la ricerca sulla comunità filippina in Italia, scoprendo così che la situazione è drammatica: dopo essersi indebitati per poter emigrare, si continua ad indebitarsi per coprire i debiti, all’infinito. Lo studio si conclude proponendo come “terapia” al sovraindebitamento dei migranti l’offrire loro prestiti in condizioni di “maggiore tutela”.

Quindi si prospetta altro indebitamento.

Niente di strano se si considera che il FIERI è finanziato da fondazioni bancarie, prima di tutte la Compagnia di San Paolo.

Ciò che poteva apparire come una ricerca finalizzata ad alleviare dei disagi sociali, era in effetti tutt’altro, cioè un’analisi di marketing per individuare un “target” per i propri servizi finanziari.

Il “non profit” delle fondazioni private esiste solo in funzione di maggiore profit.

http://sadefenza.blogspot.it/2017/04/le-ong-nel-business-del-microcredito-ai.html

venerdì 28 aprile 2017

SA DIE SE SA SARDINYA 2017

SA DIE SE SA SARDINYA 2017

Eventi per la festa natzionale de Sa Sardinya, 28 Aprile 2017.


Programma delle manifestazioni a Cagliari
Ore 9,00 Salone di Palazzo Viceregio celebrazione di Sa Die de sa Sardinya -Saluti del Comitato
-Intervento delle Autorità
-Messaggio al Popolo Sardo, dello storico Federico FrancioniMusica Procurad'e moderare- del gruppo "Cuncordia e launeddas"
Ore11,00 Cattedrale di Cagliari l'Arcivescovo Arrigo Miglio celebra la Santa Messa solenne... 





Francesco Casula


28 aprile 1794:
Sa dispedida de sos Piemontesos

“Firmaisì! E arrazza de brigungia! Arrazza ‘e onori! Sardus, genti de onori! E it’ant a nai de nosus, de totus ! Chi nc’eus bogau s’istrangiu po amori ‘e libertadi ? Nossi, po amori de s’arroba! Lassai stai totu! Non toccheis nudda! Non ddi faeus nudda de sa merda de is istrangius! Chi ddi sa pappint a Torinu cun saludi! A nosus interessat a essi meris in domu nostra! Libertadi, traballu, autonomia!|” (Piero Marcialis, Sa dì de s’acciappa)

In sa fintzione literària e teatrale ispassiosa e brillante, in “Sa dì de s’acciappa” s’iscritore Piero Marcialis faghet nàrrere gai a Frantziscu Leccis, - masellaju, protagonista de sa rebellìa Casteddàrgia contra a sos Piemontesos – furriende•si a sos de su pòpulu chi, abenenados, cheriant assaltare sos carros, prenos de cada gràtzia de Deus, nche cheriant leare a sos dominadores chi si nche fiant fuende “s’arroba” chi si nche cheriant giùghere a Torino.

E est custu - a pàrrere meu – su significadu profundu, istòricu e simbòlicu, de su de nch’àere bogadu a foras sos Piemontesos dae Casteddu su 28 de Abrile de su 1794: sos Sardos, a pustis de sèculos de rassignatzione, de abitùdine a pinnigare s’ischina, de ubidièntzia, de asservimentu e de inèrtzia, pro tropu tempus abesos a abassare sa conca, sufrende cada casta de prepotèntzias, umiliatziones, isfrutamentu e leadas in giru, cun unu motu de orgògliu natzionale e unu corfu de renes, de dignidade e de fieresa, si ribellant e àrtziant sa conca, adderetant s’ischina e narant: bastat! In nùmene de s’autonomia e duncas, pro “essi meris in domu nostra”. 

E nche bogant a foras sos Piemontesos e savojardos, non pro resones ètnicas, ma ca rapresentant s’arroddu, sa prepotèntzia e su podere.
Ant naradu e iscritu chi s’est tratadu de “cosa de pagu contu”: petzi una congiura ordimingiada dae unu grustu de burghesos giacobinos, illunminados e illuministas, pro nche bogare pagas chentinas de Piemontesos. Non so de acordu.

A custa tesi, de su restu at rispostu, cun richesa de datos, documentos e argumentos, Girolamo Sotgiu.

S’istòricu sardu, connoschidore mannu e istudiosu de sa Sardigna sabauda, polemizat cun grabu ma cun detzisione pròpiu cun s’interpretatzione chi ant dadu istòricos comente Manno o Angius a su 28 de Abrile, cunsideradu comente chi esseret, apuntu, una congiura.

Simile interpretazione offusca – a pàrrere de Sotgiu – le componenti politiche e sociali e, bisogna aggiungere senza temere di usare questa parola .
Insistere sulla congiura –so mentovende semper s’istòricu sardu– potrebbe alimentare l’opinione sbagliata che l’insurrezione sia stato il risultato di un intrigo ordito da un gruppo di ambiziosi, i quali stimolati dagli errori del governo e dalle sollecitazioni che venivano dalla Francia, cercò di trascinare il popolo su un terreno che non era suo naturale, di fedeltà al re e alle istituzioni.

A pàrrere de Sotgiu custa manera de cunsiderare un’eventu cumplessu e prenu de sugestiones, non cunsentit di cumprèndere s’isvilupu reale de s’iscontru sotziale e polìticu nen de cumprèndere sa gàrriga rivolutzionària chi animaiat grustos mannos de sa populatzione de Casteddu e de s’Isula in su mamentu chi si bortaiat contra a sos chi aiant dominadu dae prus de 70 annos. 

No est istadu, duncas, congiura o ribellismu improvisu: a lu nàrrere est finas Tommaso Napoli, padre iscolòpiu, iscritore ispavillu e popularescu ma finas testimòngiu atentu e atendìbile, chi at vìvidu cussos eventos in prima pessone..
A pàrrere de Napoli l’avversione della - li narat pròpiu gai- contro i Piemontesi, cominciò da più di mezzo secolo, allorché cominciarono a riservare a sé tutti gli impieghi lucrosi, a violare i privilegi antichissimi concessi ai Sardi dai re d’Aragona, a promuovere alle migliori mitre soggetti di loro nazione lasciando ai nazionali solo i vescovadi di Ales, Bosa e Castelsardo, ossia Ampurias.

L’arroganza e lo sprezzo –sighit– con cui i Piemontesi trattavano i Sardi chiamandoli pezzenti, lordi, vigliacchi e altri simili irritanti epiteti e soprattutto l’usuale intercalare di Sardi molenti, vale a dire asinacci inaspriva giornalmente gli animi e a poco a poco li alienava da questa nazione.





***VENERDI' 28 APRILE h 20:00*** >>>goo.gl/xeCWufConcerto per Sa Die, sul palco Menhir, dr.drer & crc posse e BUJUMANNU, prima del live: musica tradizionale, ballo nazionale e offerte sul cibo e le bevande...















Su 28 de abrile si tzèlebrat sa die natzionale de su pòpulu sardu.
De carchi annu pro afestare custa die essistit un'eventu colletivu, sentzillu e ispeciale: “Sa Die in Tundu”.

Una manera pro tènnere paris totus is sardos, de calichisiat apartenèntzia, pro mèdiu de unu piticu gestu simbòlicu pro cumpartzire totus paris s'ispìritu de sa festa e su significadu suo prus profundu.

Pone·ti in tundu tenende·ti pro manu inue t'agatas: fae·ddu cun is persones chi preferis, publicamente o in manera privada.
Totus sos chircos umanos realizados in cussa die ant a rapresentare su pòpulu nostru e s'istòria sua.

Progres aderit a custa idea e ti cumbidat in su tzentru de Casteddu pro su 28 de Abrile: une·ti a nosu e afestamus sa Die de sa Sardigna in tundu.

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Il 28 di aprile si celebra la festa nazionale del popolo sardo.

Da qualche anno per festeggiare questa ricorrenza esiste un evento collettivo, semplice e speciale: “Sa Die in tundu”.
Una maniera per tenere assieme tutti i sardi, a prescindere dalle differenti appartenenze, attraverso la realizzazione di un piccolo gesto simbolico che ci permetta di condividere tutti assieme lo spirito della festa e il suo significato più profondo.

Mettiti in cerchio tenendoti per mano in qualsiasi luogo tu ti trovi: fallo con le persone che preferisci, pubblicamente o privatamente. Tutti i cerchi umani realizzati in quella giornata rappresenteranno il nostro popolo e la sua storia.

Progres aderisce a questa iniziativa e ti invita al centro di Cagliari: unisciti a noi e festeggia Sa Die De Sa Sardigna in tundu.



A Foras - Contra a s'ocupatzione militare de sa SardignaSa die de sa Sardigna contra a s'ocupatzione militare



---- Sardu ----

A FORAS - Contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna – in s'ùrtima assemblea de Bauladu at detzisu de torrare a manifestare in unu polìgonu militare a pustis de sa manifestatzione manna de su 23 de santandria in Cabu Frasca.

Custa borta amus seberadu unu sìmbolu: su 28 de abrile.
Bolimus dare a custa die unu caràtere diferente dae sa festa fata de ritos, ammentos e folklore. Lu cherimus fàghere diventare unu momentu de protagonismu ativu, una die de lota chi siat de a beru una die de liberatzione.
Pro ammentare s'autodeterminatzione de unu pòpulu in su tempus passadu, ite diat èssere mègius de detzìdere oe su destinu nostru fintzas in contu de ocupatzione militare?

Una terra chi est sufrende dae deghinas de annos s'opressione de sa NATO, de sos Istados Unidos, de s'Istadu Italianu cun is militares e is belenos issoro, no at bisòngiu de momentos culturales ebbia.

Pro custas resones manifestamus su 28 de abrile e seberamus de lu fàghere in su Poligono Interforze del Salto di Quirra cun chentinas de banderas de is 4 moros, ca s'autodeterminatzione nostra, comente cussa de totu is pòpulos, depet colare fintzas dae sa liberatzione dae s'ocupatzione militare.

In antis de cussa die de importu, amus a girare is biddas sarrabesas e ogiastrinas pro presentare su dossier nostru a pitzus de su PISQ e de is dannos chi at giutu a cussos territòrios. Amus a sighire a fàghere fintzas is initziativas de informatzione a pitzus de su protzessu de Lanusè, in ue sunt imputados 8 ex generales pro dannos a s'ambiente, a is animales e a is persones chi bivent in cussu territòriu e chi ant su deretu de ddu bìvere in manera lìbera.

Cando iscrient Quirra leghimus esercitatziones militares, isperimentatzione de tecnologias mortales, impositziones e minitzas contra a su territòriu. Cras non depet èssere prus de aici.

No amus a permìtere chi nos leent in giru cun una riconversione frassa chi lasset is terras e s'economia de su logu in manos de is militares, tzerriende-dda "chirca iscientìfica e tecnològica".

Amus a gherrare totu paris pro chi no nche siant prus tumores, pipieddos deformes, angiones-polifemu. Dd'amus a fàghere ca bolimus chi sa gente potzat torrare in cussas terras oe, in antis chi sa presèntzia militare ddas ruinet pro semper. Amus a agatare in pare is manera pro ddas limpiare e ddas pòdere impreare torra. Amus a gherrare contra a sa dipendèntzia e is ricatos de s'economia militare.

Ischimus chi si no ddu faghimus, nemos dd'at a fàghere in parte nostra.
Nos atobiamus su 28 de abrile a is 11 de mangianu in su Bar Quirra, in su caminu betzu S.S. 125.

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A FORAS - Contra a s'ocupatzione militare de sa Sardigna - ha deciso durante l'ultima assemblea di Bauladu di tornare a manifestare ai poligoni dopo il grande corteo del 23 novembre a Capo Frasca.

Questa volta abbiamo scelto una data simbolo: il 28 di aprile.
Vogliamo dare a questa giornata un connotato diverso dalla semplice celebrazione attraverso rituali, testimonianze, folklore. Vogliamo fare sì che diventi un momento di protagonismo attivo, una giornata di lotta che sia davvero una giornata di liberazione.

Quale miglior modo di ricordare l'autodeterminazione di un popolo se non quello di decidere il proprio destino anche quando si parla di occupazione militare?
Una terra che subisce da decenni il giogo della NATO, degli Stati Uniti, dello Stato Italiano con i loro militari e il carico di nocività non ha solo bisogno di momenti culturali.

Questi i motivi per cui ci mobilitiamo il 28 aprile, scegliendo di farlo al Poligono Interforze del Salto di Quirra - fiore all’occhiello dell'occupazione militare della Sardegna. Saremo a Quirra con centinaia di bandiere dei quattro mori, perchè la nostra autodeterminazione, così come quella di tutti i popoli, deve passare per la liberazione dall'occupazione militare.

Nell’avvicinarsi a questa importante giornata saremo presenti in Sarrabus e Ogliastra con la presentazione del nostro dossier sul PISQ e il suo impatto sul territorio. Abbiamo già svolto, e continueremo a porteremo avanti, anche iniziative informative sul processo che a Lanusei, in questo momento, vede imputati 8 ex generali per i danni all’ambiente, agli animali e agli esseri umani che quel territorio lo vivono e lo dovrebbero poter vivere liberamente.
Oggi si scrive Quirra e si legge esercitazioni militari, test di tecnologie micidiali e ricatto al territorio. Domani non dovrà più essere così.

Non accetteremo una riconversione che significhi restituire le terre e l'economia locale ai militari sotto il nome di ricerca scientifica e tecnologica.

Saremo insieme a lottare affinché non ci siano più tumori, neonati deformi, agnelli polifemo. Lo faremo perché si possa tornare su quelle terre non ancora irrimediabilmente compromesse dalla presenza militare. E troveremo insieme i modi per renderle nuovamente utilizzabili. Lotteremo per eliminare la dipendenza dal ricatto dell'economia militare.

Sappiamo che se non lo facciamo in prima persona, nessuno lo farà per noi.
Appuntamento il 28 aprile ore 11 al Bar Quirra, presso la vecchia S.S. 125





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