martedì 14 ottobre 2014

Sardinya IL DEPUTATO DI UNIDOS PILI: IN GRAN SEGRETO A TEULADA SI COSTRUISCE LA PISTA PER I DRONI..

Sardinya IL DEPUTATO DI UNIDOS PILI: IN GRAN SEGRETO A TEULADA SI COSTRUISCE LA PISTA PER I DRONI..

AVVIATI NELLE ULTIME ORE I LAVORI PER COSTRUIRE LA MEGA PISTA NESSUNA AUTORIZZAZIONE E SILENZIO ASSOLUTO SULLE PROCEDURE

Mauro Pili 



Sperimentateli nelle colline toscane di Renzi e compagni

A bombardare Teulada non saranno più solo i carri armati, le navi e gli elicotteri. Tra non molto nel poligono decolleranno i droni militari. Aerei sperimentali sofisticatissimi, senza pilota, capaci di guerre aeree efferate senza l’ausilio di piloti ma tutto attraverso lo schermo di un video game.
Il ministero della Difesa mostra l’arroganza di chi non ha più nessun argine e non solo non chiude le basi militari ma raddoppia senza pudore. In queste ore dentro il poligono di Teulada è iniziata la costruzione di un vero e proprio aeroporto per il decollo dei droni militari di ultima generazione.
Decine di camion da 72 ore scaricano dentro la base migliaia di metri cubi di sterile, accumulati in prossimità dell’area individuata per realizzare una rampa per il decollo e l’atterraggio dei velivoli senza pilota, i droni.
Vere e proprie montagne di sterili, non si conosce la provenienza, sono ormai dentro la base e da qualche ora è iniziata la movimentazione del materiale che dovrà servire per realizzare la struttura portante della rampa.
La quantità così rilevante di materiale lascia comprendere che i vertici militari abbiano optato per l’utilizzo dell’area di atterraggio degli elicotteri per realizzare una grande rampa di lancio, cioè un sistema cosiddetto “a catapulta” per questi velivoli ormai sempre più utilizzati per le attività militari.
Una pista con oltre un ettaro di nuova superficie destinata a base operativa per i droni. Si tratta di un progetto senza alcuna autorizzazione edilizia, urbanistica, paesaggistica, di sicurezza e soprattutto in totale dispregio di quanto sta avvenendo in Sardegna sulle basi militari.
Un ministero della Difesa che considera la Regione un suppellettile da ignorare sotto ogni punto di vista.
Sia il Ministro della Difesa che i vertici militari hanno detto più volte che avrebbero voluto trattare una nuova intesa. Tutto falso e comunque smentito dai fatti. E’ di una gravità inaudita che nonostante la mancata firma dell’accordo la Difesa decisa di realizzare a Teulada una struttura invasiva non solo l’impatto sull’area ma anche e soprattutto per il tipo di velivolo che si intende sperimentare proprio in Sardegna.
Per quale motivo non lo sperimentano nelle colline toscane? O nella val padana? E’ evidente che si vuole ancora una volta pensare alla Sardegna in termini di terra di nessuno dove poter fare di tutto e di più senza alcun tipo di controllo. Tutto questo deve essere impedito”.

Lo ha rivelato il deputato sardo, Mauro Pili, che annuncia un’interrogazione urgente alla Camera lo ha inoltre pubblicato sul suo profilo Facebook con foto di enormi cumuli di inerti dentro la base militare di Teulada e lo schema grafico del progetto che si sta realizzando.
“Accettare ulteriori pesantissimi aggravi nel territorio di Teulada – ha detto Mauro Pili - significa mortificare ulteriormente quel territorio ignorando la grande mobilitazione dei sardi e il parere del CoMiPa che aveva più volte negato l’autorizzazione a nuovi insediamenti militari. Un uso sempre più indiscriminato del territorio a questo punto alla mercè anche di mezzi senza ausilio di uomini. 
Non è dato sapersi quali saranno le nazioni che utilizzeranno quella rampa ma sono diverse quelle che hanno messo a punto i micidiali droni a partire dal prototipo top-secret del drone inglese da guerra senza pilota “Taranis”, che ha recentemente completato la seconda serie di prove di volo in una località segreta. Un progetto anglo-francese noto come Future Combat Air System(FCAS) che potrebbe essere destinato a sperimentazioni in ambito Nato con l’obiettivo di sviluppare un nuovo drone da combattimento.  
Il drone ha dimostrato la sua capacità di rullare autonomamente verso la pista per il decollo, decollare e volare sino alla zona di destinazione, individuare un bersaglio e ritornare alla base. Tutto questo sulla testa dei sardi e della Sardegna senza che nessuno dica niente e con una regione inesistente che lascia fare il Ministero della Difesa.Una regione succube e incapace di qualsiasi reazione”.


giovedì 9 ottobre 2014

RECENTE STUDIO, SUL FLUORO NELL'ACQUA, SCOPRE CHE PUO' CALCIFICARE LE ARTERIE...

Nuovo studio sul fluoro,  nell'acqua, scopre che può calcificare  le Arterie

Sayer Ji
Wake Up World

Editau tradusiu
de Sa Defenza





Il fluoro è addizionato nell'acqua potabile senza il vostro consenso  [negli USA e altri paesi nel mondo, ndt], 'per i denti' si dice, lo sapevate che potrebbe anche  calcificare le arterie?
Alcuni anni fa, abbiamo riportato in uno studio di valutazione di una nuova tecnologia diagnostica che inavvertitamente ha rivelato un legame tra l'esposizione al fluoro e la malattia coronarica . La nostra relazione ha suscitato un sacco di polemiche e critiche, portando anche una delle figure più rispettate in medicina alternativa (meritatamente) - Dr. Russell Blaylock - ci convoca  su Infowars per la nostra interpretazione presunta sul secondo studio del seguente articolo : " Associazione di captazione vascolare del fluoro con calcificazione vascolare e malattia coronarica. " Come si può vedere, dai risultati dello studio si è rivelato una,  fino ad allora,  sconosciuta connessione tra esposizione al fluoruro, e la malattia coronarica ed eventi cardiovascolari (ad esempio attacco di cuore).
"C'e una correlazione significativa tra la storia di eventi cardiovascolari e la presenza di assorbimento di fluoro nelle arterie coronarie. Il valore di assorbimento di fluoro nelle coronarie, in pazienti con decorsi cardiovascolari è stato significativamente maggiore che in quelli che non ne avevano. "
L'argomento, è stato lo studio  di una nuova tecnica diagnostica, e non deve essere 'letta' con il presumibile aumento del valore di assorbimento di fluoro osservato nei pazienti con una maggiore frequenza di eventi cardiovascolari, ma, era un un 'effetto'  stesso della  malattia cardiaca e in  modo indicativo del ruolo causativo del fluoro come agente cardiotossico - nonostante il fatto che la cardiotossicità del fluoruro è già stata costantemente dimostrata nella letteratura biomedica .

Ora, un nuovo studio provocatorio pubblicato sulla rivista Toxicology non solo fornisce qualche rivincita per le nostre precedenti interpretazioni, ma solleva anche grave preoccupazione per le complicanze cardiovascolari associate a pratiche di fluorizzazione dell'acqua, che mostra per la prima volta che, nonostante esibisca un effetto anti-calcificazione in vitro (modello cellulare) l'esposizione al fluoruro a livelli riscontrati nelle persone che bevono acqua, il fluoro nel più importante modello (animale) mostra effetti di calcificazione dell'arteria.


Intitolato, " Effect of water fluoridation on the development of medial vascular calcification in uremic rats."lo studio si apre con una descrizione della giustificazione medica comune per la fluorizzazione dell'acqua pubblica:

"Al fine di migliorare la salute dentale nella popolazione, il fluoro è incluso nel dentifricio e soluzioni di collutori e viene aggiunto alle forniture idriche pubbliche in parti di 0,5-1,5 mg / L (WHO, 2008), è stata la pratica comune in alcuni paesi dal 1945 "
Eppure, lo studio riconosce che il fluoro è una sostanza tossica ben consolidata, che il nostro corpo deve o incorporare nei suoi tessuti o nelle escrezione per via renale da contenere o eliminare:
"Più del 90% del fluoro ingerito viene assorbito attraverso l'intestino e rapidamente distribuito tra plasma / tessuti molli e le strutture calcificate, dove può essere conservata per anni (Buzalaf e Whitford, 2011). Quanto ai livelli raccomandati dalla OMS del fluoro nell'acqua , la gamma di concentrazione di fluoro nel plasma è di solito 1-6 uM (Husdan, 1976; Singer e Ophaug, 1979). Il fluoruro non è sotto controllo omeostatico, e viene eliminato dal plasma entro poche ore con l'azione complementare dei tessuti calcificati e dei reni ".
Quelli con malattia renale cronica hanno più difficoltà e tempi lunghi a espellere il fluoro, che si traduce in aumento dei livelli plasmatici nel sangue, tanto più è la lunghezza all'esposizione più si incrementa.

Lo studio ha rilevato che nelle persone sane, quasi senza eccezione, il fluoruro si accumula nel aorta,  negli anziani può superare i 100 ug / g [microgrammi / grammo] tessuti. Poiché l'aterosclerosi comporta il progressivo indurimento e calcificazione finale delle arterie con una forma di calcio noto come idrossiapatite, il ruolo del fluoruro in sostituzione ossidrili entro cristalli di idrossiapatite  forma fluorapatite che può  aumentare la cardiotossicità di questi depositi di calcio dovuto al fatto che la fluorapatite è meno solubile della idrossiapatite e quindi più resistenta ai meccanismi di demineralizzazione del corpo (o de-calcificazione con sostanze naturali come magnesio, biancospino o vitamina K2). Gli autori affrontano il punto:

"Da un punto di vista terapeutico, questa incorporazione [di fluoro in idrossiapatite come fluoroapatite] può comportare un ulteriore problema, perché queste calcificazioni saranno più difficili da eliminare."
Il rapporto discusse il come, nonostante l'osservazione che il fluoruro si accumula nelle arterie principali, "gli effetti sulla parete vascolare non sono chiare." Una breve revisione della letteratura mostra risultati molto contraddittori, con alcuni studi che implica l'esposizione al fluoruro ove riduce la calcificazione aortica e altri che mostrano (come ci si aspetterebbe) gli effetti deleteri sul sistema cardiovascolare. 
Questa incertezza è stata una delle ragioni principali che hanno portato al progetto dello studio:
"I risultati divergenti di cui sopra possono essere spiegati con l'utilizzo di procedure diverse, tra cui dosi molto elevate di fluoro, la durata del trattamento, le specie animali, in aggiunta a un apparato sperimentale o epidemiologico. In questo lavoro, il nostro obiettivo è stato quello di definire gli effetti del fluoro, se nel caso, lo sviluppo e il corso  mediale di calcificazione vascolare (MVC, sclerosi di Mönckeberg) in ratti uremici, utilizzando basse  concentrazioni in acqua potabile. La nostra logica, era, che nel nuovo tessuto calcificato dell'aorta si dovrebbe integrare fluoro, quando l'esposizione a questo alogeno è concomitante con il corso di calcificazione, successivamente al tasso di cristallizzazione del fosfato di calcio e / o la mineralizzazione è modificata, ed è simile agli effetti dello smalto dei denti o dell'osso. Abbiamo utilizzato due modelli sperimentali consolidati di calcificazione, il ratto e l'aorta con le cellule muscolari lisce incubate con 2 Pi mM, e ratti con 5/6-nefrectomia [5/6° dei loro reni rimossi per simulare la malattia renale cronica] nutriti con una dieta arricchita di Pi- [Pi = fosfato inorganico], in combinazione con basse concentrazioni di fluoruro (simile a quella della fluorizzazione dell'acqua pubblica). I nostri risultati hanno dimostrato che i risultati sono inversi a seconda del modello sperimentale, che evidenzia la necessità di effettuare in vivo approcci che studiano processi multifattoriali complessi, come la sclerosi del Mönckeberg [un tipo di calcificazione delle arterie]. "
Lo studio ha trovato un forte contrasto tra il vitro (modello  cellulare) e in vivo  (su modello animale) risultati:entro il primo, il fluoro ha impedito la calcificazione, nel seguito, si arricchisce il mediale [parte centrale dell'arteria] la calcificazione vascolare nelle arterie di animali i cui reni sono stati indeboliti. Tenete a mente che non usavano  si  'mega dosi' di fluoro nello studio degli animali, optando per la somministrazione di concentrazione di fluoro raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità in acqua potabile pubblica per 'prevenire la carie.'
I ricercatori hanno determinato che gli effetti negativi del fluoro sulla funzione vascolare nel modello animale sono stati mediati dalle proprietà intrinseche che danneggiano i reni col fluoruro (nefrotossicità).Considerando che individui sani non sono inclini a significativi o almeno acuti danni distinguibili dal basso livello di esposizione al fluoro (anche se  danno funzionale e proteomica in cambiamenti si osservano su 5-8 ppm), quelli con malattia renale cronica (CKD), hanno alterato la trasparenza del fluoruro, in successivi livelli plasmatici elevati di fluoro, si crea un circolo vizioso ciclo di auto-perpetuazione del fluoro-indotta all'aggravamento nel declino della funzione renale.

I ricercatori riassumono il principale risultato come segue:

"La conclusione principale del nostro studio è che la CKD [malattia renale cronica, ndt] è aggravata anche da basse concentrazioni di fluoro, che a sua volta accelera la calcificazione vascolare mediale (MVC), confermando ed estendendo precedenti relazioni sulla fluorosi nei pazienti con CKD esposti a concentrazioni di fluoruro a dosi OMS-raccomandati nell'acqua potabile (Greenberg, 1974;. Lyaruu, 2008.) ".
I loro commenti finali, sono a chiedere, una nuova valutazione dei rischi / benefici connessi alla fluorizzazione delle acque potabili:
"In sintesi, gli effetti del fluoro sulla funzione renale e la salute vascolare sono più complicate del previsto. I nostri risultati potrebbero aiutare a decidere se l'uso del fluoro per migliorare la salute dentale della popolazione attraverso pratiche indiscriminate, come l'aggiunta anche all'acqua potabile comunale, deve essere riesaminata, oppure se deve essere sostituita  la politica d'uso della fluorizzazione, in base allo stato di salute degli individui . "
Va notato che l'associazione del fluoro con la calcificazione dei tessuti molli si estende anche alle strutture cerebrali, tra cui la ghiandola pineale, cosa che abbiamo documentato in un precedente articolo:Fluoride: Calcifier of the Soul, inoltre la sua neurotossicità -  dimostra che l'IQ cala notevolmente- e ciò è ben documentato.


domenica 5 ottobre 2014

Victoria Nuland minaccia un cambio di regime? Il vicesegretario di Stato USA si scaglia contro l’Ungheria di Orban e la definisce “un cancro della democrazia”


Victoria Nuland minaccia un cambio di regime?Il vicesegretario di Stato USA si scaglia contro l’Ungheria di Orban e la definisce “un cancro della democrazia”
editau de Sa Defenza



Victoria Nuland, vice segretario di Stato USA con funzioni di incaricata per l’Europa, ha fatto un discorso in cui ha indirettamente criticato fortemente il leader ungherese Viktor Orban per il “cancro” di “ricaduta democratica”.

Parlando al Center for Policy Analysis europea, un think tank (pensatoio) di Washington, Giovedi (2 ottobre), la Nuland ha detto : “L’Europa centrale è ancora una volta in prima linea nella lotta per proteggere la nostra sicurezza ed i nostri valori. Ed oggi questa lotta è ancora una volta, sia esterna che interna “.

La Nuland , che è una israelita, fanatica sostenitrice delle dottrine neocon, non fa il nome di Orban, ma l’allusione al governo di Orban è molto chiara ed alla critica aperta fatta dal premier ungherese alle sanzioni occidentali verso la Russia.

Attuare le sanzioni non è facile e molti paesi stanno pagando un caro prezzo”, ha detto la Nuland. Da notare che la Nuland è la stessa persona che, in occasione della crisi ucraina, in una telefonata intercettata aveva esclamato: “L’Europa si fotta” (“Fuck Europe” testuale).

Ma .. quando i leader europei sono tentati di fare dichiarazioni che lacerano il tessuto della nostra determinazione, vorrei chiedere loro di ricordare la propria storia nazionale e di come desideravano che i loro vicini fossero al loro fianco”, ha proseguito l’eminente diplomatica.

Una oscura allusione questa alla rivolta di Budapest del 1956, quando l’Ungheria si trovò sola ad insorgere contro la repressione dell’Unione Sovietica senza che alcuno stato occidentale intervenisse in suo aiuto.

La Nuland ha fatto riferimento anche alla dichiarazione di Orban, durante una riunione dei leader di etnia ungherese in Romania nel mese di luglio, in cui il leader ungherese ha dichiarato: «Non credo che la nostra appartenenza all’Unione europea ci impedisca di costruire un nuovo Stato non fondato sul liberismo ma sulle nostre basi nazionali”.

Una “gravissimadichiarazione di indipendenza e di sovranità nazionale questa fatta da Orban che non poteva essere tollerata dagli esponenti del potere di Washington che ammette soltanto gli stati europei come vassalli, con governi proni alle proprie direttive (come ad esempio l’Italia di Renzi e della Mogherini).
“Anche perché, ha proseguito la Nuland, nel raccogliere i frutti della NATO e all’UE, troviamo i leader della regione che sembrano aver dimenticato ivalorisu cui queste "istituzioni sono fondate”, ha aggiunto .
Inoltre ha anche accusato Orban di limitare la libertà di stampa e di aver effettuato un giro di vite sulle ONG per i diritti, ed ha aggiunto: “Così oggi chiedo ai loro capi: come si può dormire durante la notte sotto la protezione dell’articolo 5 della Nato, mentre si promuove la ‘democrazia liberale’ di giorno, si eccita il nazionalismo la notte, limitando la libertà di stampa o demonizzando la società civile?

L’allusione fatta dalla Nuland alla demonizzazione della “società civile” si riferisce alle limitazioni imposte dal governo ungherese alle numerose ONG, presenti nel paese, organismi di copertura con finalità ufficiali di tutela dei diritti, per la democrazia, ecc.. ma che in realtà sono organismi per la sobillazione finanziati da Soros o dalla CIA, sui quali si basa l’attività di sobillazione interna effettuata dal Dipartimento di Stato USA analogamente a quanto fatto in Ucraina per il rovesciamento del governo di Kiev.

La Nuland mette in risalto il fatto che i paesi europei “godono” dei benefici della NATO che consente loro di partecipare alle operazioni internazionali di destabilizzazione messe in campo da Washington e da Israele e nello stesso tempo usufruiscono del “privilegio” di far parte dell’Unione Europea che tanti “vantaggista apportando ai paesi che ne fanno parte in termini di recessione, austerità, politiche neoliberiste, abbattimento di diritti sociali, disoccupazione, ecc…

Le osservazioni della Nuland sono arrivate dopo che il suo “principale”, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il mese scorso, aveva messo l'Ungheria nello stesso paniere, della Russia, in termini di minacce alla “società civile”, quella che fa comodo agli USA.
In un precedente incontro avvenuto a New York il 23 Settembre, la Nuland si era fortemente lamentata affermando:
Dalla Russia alla Cina al Venezuela, stiamo assistendo ad una continua repressione , alla diffamazione del legittimo dissenso come sovversivo. In posti come l’Azerbaigian, le leggi vigenti rendono incredibilmente difficile per le ONG (quelle finanziate da Soros) anche solo di operare. Dall’Ungheria all’Egitto, regolamentazioni infinite e intimidazioni palesi prendono sempre più di mira la società civile “, ha detto nel corso di un evento.

In pratica queste “limitazioni” non permettono alle ONG statunitensi (“la società civile”) di fare il loro lavoro sporco di sobillazione, promuovendo le coppie gay, l’aborto, le sette evangeliche, la società multiculturale, l’eutanasia libera, l’eugenetica, il liberismo dei mercati, ecc... tutti i concetti del radicalismo e del relativismo laico che sono i “valori” delle società occidentali prostrate al colonialismo culturale e politico degli USA.

Di questo trattamento fatto loro dal governo di Orban si sono lamentate le ONG come la “Soros Foundation” o la” National Endowmwnt for Democracy”, la “Human Right Watch”, ecc.; tutte società che hanno contribuito a provocare le “rivoluzioni arancioni” ed i vari cambiamenti di regime nei paesi dove hanno operato.

Il governo Orban si è permesso di propria iniziativa di varare una Nuova Costituzione nazionale basata sulle radici cristiane dell’Ungheria (cosa inaudita in Europa), ha messo fuori legge l’aborto, ha fatto una serie di riforme sociali incentrate sula promozione della famiglia (non delle coppie gay), inoltre ha fatto uno sgarbo gravissimo al cartello bancario internazionale ponendo sotto controllo statale la Banca Nazionale (quest’ultima azione sarà quella che non gli perdoneranno).

Oltre a queste gravi accuse la Nuland ha attaccato anche gli Stati membri dell’UE che si preparano a costruire il gasdotto South Streamun gasdotto russo attraverso i Balcani occidentali verso l’Austria e l’Italia, che coinvolgono la Bulgaria, la Croazia, la Grecia, l’Ungheria, la Romania e la Slovenia. Quegli stati che fanno “accordi sporchi” che aumentano la loro dipendenza da una sola fonte di energia nonostante le loro dichiarate "politiche di diversificazione”.

Naturale che non sia gradito a Washington un gasdotto che continui a far arrivare il gas russo in Europa, mantenendo l’Europa nella dipendenza energetica da Mosca. Meglio che gli europei muoiano dal freddo in attesa di avere il gas scisto dagli USA in base alle nuove tecniche che gli americani stanno sperimentando per l’estrazione di questo gas, tecniche altamente inquinanti. Se gli europei nel frattempo patiranno il freddo, “che si fottano”, avrebbe nuovamente esclamato l’esponente della diplomazia USA.

Il discorso della della Nuland, denota il tono arrogante della fiduciaria della élite di potere di Washington che si rivolge agli stati vassalli dell’Impero esortandoli ad essere” docili e grati “al padrone USA per i benefici che ricevono in cambio della loro obbedienza: lo scudo di sicurezza della NATO, la prosperità assicurata dalla UE e dal prossimo trattato inter atlantico il TTIP, chiedendo in cambio di questi “benefici” la completa subordinazione e la rinuncia ad ogni sovranità (esattamente quella che ci chiede ad ogni piè sospinto il presidente Napolitano).

In un momento in cui il governo di Washington si è lanciato in una crociata bellicista contro la Russia ed i suoi alleati (l’Iran, la Siria), la Nuland esige da tutti i paesi europei di attenersi scrupolosamente alle direttive e non uscire dai ranghi”, lo ha fatto chiaramente intendere, con un minaccioso avvertimento ai dissidenti come Orban.

Non sappiamo se a questo punto Orban vorrà rientrare nei ranghi e dichiarare obbedienza al potente alleato, altrimenti la vediamo dura per l’Ungheria e non vorremmo che si arrivasse un domani, come già successo per la Serbia e Belgrado, ad un nuovo bombardamento con il pretesto di una “azione umanitaria”, magari su Budapest con l’avallo di Renzi per l’Italia, come ci fu per il bombardamento di Belgrado quello di Massimo D’Alema.

Per quello che ci riguarda possiamo tranquillizzare la Nuland: attualmente per i governi come quello italiano (ma vale anche per paesi come Spagna, Grecia, Francia e Portogallo) è sicuro che non avranno niente da temere, l’obbedienza e la totale subordinazione è assicurata. Abbiamo anzi un presidente del consiglio come Matteo Renzi il quale ha dichiarato persino di ispirarsi al presidente Obama ed al suo celebre slogan: “yes we can”.

Qualsiasi richiesta gli USA ci vogliano fare, il fiorentino è pronto ad essere il primo della classe ad obbedire.

LA TERRA SI STA TRASFORMANDO IN UNA ENORME DISCARICA: Ricercatori trovano nell'Oceano pacifico un'isola galleggiante di detriti radioattivi e rifiuti abbastanza grande da poterci camminare sopra...

LA TERRA SI STA TRASFORMANDO IN UNA ENORME DISCARICA: Ricercatori trovano nell'Oceano pacifico un'isola galleggiante di  detriti radioattivi e rifiuti abbastanza grande da poterci camminare sopra...


David Gutierrez
tradusiu editau
de Sa Defenza








I ricercatori in una spedizione marina salpa e veleggia negli oceani per valutare lo stato di inquinamento di plastica;  nell'Oceano Pacifico settentrionale ha scoperto due cose inquietanti: un'isola completamente fatta di spazzatura, grande e robusta abbastanza da poterci  camminare sopra; e un pezzo di corda radioattiva galleggiante in mezzo al mare. 

L'"isola di spazzatura" è stata scoperta dai ricercatori  no-profit di Algalita, che studiano l'inquinamento della plastica, a circa un migliaio di chilometri a ovest della California, e circa un migliaio di miglia a nord di Hawaii. Si trova  quello che è conosciuto come un vortice, dove le correnti oceaniche si incontrano e per formare un cerchio. A causa della natura di queste correnti, la spazzatura tende ad accumularsi nelle spirali. Era  proprio nel vortice che, 15 anni fa, i ricercatori di Algalita hanno scoperto la gigantesca massa di plastica che sia mai stata conosciuta la "Great Pacific Garbage Patch".

Mai visto niente di simile
L'isola immondizia  appena scoperta è risultata essere composto principalmente da boe, reti e attrezzatura da pesca che i ricercatori ritengono sia stato "lavato" nel 2011 dallo tsunami che ha innescato la crisi di Fukushima in Giappone. 
Nonostante  i detriti abbiano costituito la base originale dell'isola, la massa sembra aver raccolto sempre più rifiuti e da allora è  molto cresciuta.

 "L'isola è lunga 80 metri e larga circa 30 metri. Se la cerchi dall'alto, ti appare come un'isola galleggiante nel mezzo dell'oceano ", ha detto Marieta Francis, direttore esecutivo di Algalita

In 15 anni di studio sull'inquinamento della plastica in mare, ha detto Francis, capo dei ricercatori  di Algalita,  non hanno mai visto nulla di simile prima di questa isola. 

I ricercatori hanno trascorso due giorni a studiare l'isola, la raccolta di dati su tutto, dai suoi schemi di movimento ai tassi di accumulazione della spazzatura. Hanno anche scoperto che alcuni animali hanno adottato l'isola come loro habitat. 

Gli scienziati ritengono che l'isola può avere una deriva  verso est, ma probabilmente  sarà  travolta da correnti prima che arrivi in California, e probabilmente finirà alla deriva sia a sud verso il Messico oppure ottenere una spinta e tornare indietro verso ovest nel Pacifico. 

Circa una settimana prima di scoprire l'isola di spazzatura, ricercatori hanno fatto un'altra scoperta inquietante, forse  legato allo tsunami del 2011 e la fusione nucleare di Fukushima. Nel prelievo di routine di campioni di rifiuti, i ricercatori hanno tirato a bordo di un pezzo di corda  trovato galleggiante nel mare.
A seguito del loro protocollo standard, hanno testato la corda con un contatore Geiger e hanno ricevuto una lettura di 120 cicli al minuto (CPM).
E' stata la lettura più alta che avevano trovato fino a quel momento, e significativamente superiore alla lettura di 30 CPM di fondo. Anche se 120 CPM non sono probabilmente un livello pericoloso di radiazioni, i ricercatori  hanno ritenuto fosse "importante monitorare."

L'inquinamento dell'Oceano è in peggioramento
Francis ha avvertito che, dalla scoperta della Great Pacific Garbage Patch, l'inquinamento di plastica negli oceani è molto peggiorata. La più recente spedizione ha confermato questa tendenza. 

"Il fatto che in 15 anni non sia migliorata - e sono aumentati i detriti - è fonte di preoccupazione per gli scienziati, mentre ci dovrebbe essere una preoccupazione  pubblica", afferma Francis. "Hanno trovato moltissima plastica anche molto lontano dalla zona che si chiama 'Great Pacific Garbage Patch' molto di più di quanto non se ne sia mai visto prima. Talmente aggregata da meravigliare la velocità con cui è aumentata una così grande presenza di altri detriti"

Questo inquinamento può avere effetti più sottili, e meno visibili. Ad esempio, la plastica si sminuzza in particelle sempre più piccole, e può essere mangiata dagli organismi in vita nell'oceano, causando problemi ormonali o altri effetti sulla salute. Questo può influenzare anche gli esseri umani che mangiano frutti di mare. 

"Quello di cui abbiamo speculato per anni è probabilmente una realtà: dobbiamo preoccuparci a mangiare pesce." Francis ci ripete questa sua profonda preoccupazione.

Note:

http://enenews.com

http://www.algalita.org

http://www.algalita.org

http://www.algalita.org

http://www.algalita.org

http://abc7.com

http://www.scpr.org


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giovedì 2 ottobre 2014

La BAYER vende la divisione materie plastiche

La BAYER vende la divisione materie plastiche
info@cbgnetwork.org
Bayer MaterialScience AG

Si tratta d’impianti molto pericolosi / CBG teme una minor sicurezza degli impianti e la perdita di posti di lavoro


La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG) teme che la vendita della divisione MaterialScience della BAYER possa avere ripercussioni negative sul personale, nonché determinare una riduzione della sicurezza operativa. Jan Pehrke del consiglio di amministrazione del CBG dichiara: “Il C.d.A della BAYER antepone le esigenze dei mercati finanziari al bene dei lavoratori. I grandi sacrifici fatti dal personale negli ultimi anni sono stati vani. Il timore è che a lungo termine si arrivi alla soppressione di posti di lavoro e la riduzione dei salari, come in molti altri spin-off".



Philipp Mimkes del Consiglio del CBG teme conseguenze sulla sicurezza degli impianti: "I futuri proprietari saranno tentati di ridurre ulteriormente i costi di manutenzione, personale e vigili del fuoco. Ciò comporterebbe automaticamente un maggior rischio di incidenti. Bayer MaterialScience gestisce gli impianti industriali più pericolosi dopo le centrali nucleari, la sicurezza è pertanto una questione di enorme interesse per il pubblico. La sicurezza operativa degli impianti non deve essere ridotta in conseguenza della vendita". Bayer MaterialScience ha sedi in Germania, Belgio, Italia, Spagna, Brasile, Stati Uniti, Cina e Thailandia.



Sotto il controllo di MaterialScience ci sono molti impianti ad alto rischio, come ad esempio quelli per la produzione di poliuretano, quelli dove sono utilizzate in grandi quantità sostanze tossiche come cloro, ammoniaca, monossido di carbonio e il gas fosgene. Da decenni viene anche messa sotto accusa la sostanza chimica bisfenolo A, un interferente endocrino che nonostante le segnalazioni di tossicologi, si utilizza in imballaggi per alimenti, bottiglie d'acqua, scontrini e otturazioni dentali.



La BAYER aveva richiesto negli ultimi anni ai dipendenti della divisione plastica numerose concessioni per mantenere la divisione nella società; sopprimendo circa 2.000 posti di lavoro nella MaterialScience, chiudendo impianti, avviando programmi di ristrutturazione e tagliando i premi di produttività.



In questi ultimi anni gli investitori finanziari hanno chiesto ripetutamente alla BAYER di vendere la divisione delle materie plastiche. Fino ad ora, la società non aveva ceduto alle pressioni. A luglio, l’amministratore delegato Marijn Dekkers ribadiva: "La cosa migliore da fare è procedere sulla strada intrapresa." Secondo il CBG, è possibile che nei prossimi anni la divisione sia scorporata e rivenduta in parti. Così in caso di incidente grave, con conseguenze per i residenti e il personale, la responsabilità ricadrebbe in misura minore su aziende più piccole.



Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer

www.cbgnetwork.org
CBGnetwork@aol.com


Gruppo di consulenza scientifica
Prof. Dr. Anton Schneider, biologo 
Prof. Dr. Juergen Rochlitz, chimico, già membro del parlamento tedesco
Wolfram Esche, legale
Dr. Sigrid Müller, farmacologo
Prof. Rainer Roth, esperto in scienze sociali
Eva Bulling-Schroeter, membro del parlamento tedesco
Prof. Dr. Juergen Junginger, designer
Hiltrud Breyer, membro del Parlamento Europeo dal 1989 a 2014 
Dr. Erika Abczynski, pediatra

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