domenica 14 giugno 2015

Flogosi e obesità legata alla diversità Probiotica...

Flogosi e obesità legata alla diversità Probiotica...

Case Adams, Naturopata
greenmedinfo 
Sa Defenza


Vi siete mai chiesti perché alcune persone, nonostante i loro sforzi dietetici, sembrano avere più infiammazione, affaticamento e obesità rispetto ad altri ? 
Una nuova ricerca ha scoperto la risposta, e si riferisce alla diversità dei batteri probiotici nel nostro intestino. 

Una nuova ricerca clinica arriva dalla Francia, ed ha scoperto che la diversità genetica di più batteri intestinali hanno, danno minore tendenza alla flogosi, all'obesità e alla disfunzione metabolica.

La ricerca viene dalla Francia dal  Institut National de la Recherche Agronomique (Istituto nazionale di ricerca agronomica  INRA). In uno studio che è culminato in un decennio di studi 
si è notata la progressività  di collegamento nella ricerca probiotica sull'obesità, più di 75 eminenti ricercatori europei hanno analizzato e raccolto i dati su 292 pazienti.

I ricercatori hanno testato 123 obesi danesi, insieme ad altri 169 non obesi connazionali. Hanno condotto esami medici su ogni singolo individuo, misurato non solo il loro peso e grasso corporeo, ma anche il loro livello di insulino-resistenza , i livelli di colesterolo, la condizione cardiovascolare e i parametri generali di flogosi.

I ricercatori hanno anche testato la composizione dei batteri intestinali di ciascun individuo. Ciò è stato fatto attraverso l'analisi del DNA, che mette alla prova la diversità genetica - legge il numero di ceppi diversi - dei batteri probiotici che vivono all'interno dell'intestino.

La ricerca ha scoperto che il 23% di tutto il gruppo dei 292 avevano bassi livelli di batteri diversità genetica - Questa " Ricchezza batterica", che i ricercatori hanno indicato nel 23% degli analizzati,  hanno avuto una media di 380.000 geni, mentre il numero medio dei geni di quelli con diversi e variegati batteri, nella  conta,
 avevano ben 640.000 geni in media.
Ancora più importante, i ricercatori hanno scoperto che quelli con la diversità probiotica inferiore avevano significativamente maggiori livelli di obesità, alti livelli di colesterolo, maggiore insulino-resistenza e un maggiore livello di condizioni infiammatorie.

Quelli con, più bassi livelli di, diversità probiotica sono impegnati anche in una lotta più difficoltosa con il loro peso. I ricercatori hanno notato:

"Gli individui obesi del gruppo con ricchezza batterica inferiore, aumentano di più il peso nel corso del tempo."
Nella loro indagine dei ceppi di probiotici che portano direttamente ad una maggiore varietà di probiotici, i ricercatori hanno scoperto che le specie di Faecalibacterium, Bifidobacterium e Lactobacillus sono stati associati con una maggiore diversità microbiota del gene. Hanno anche scoperto che i microorganismi patogeni del genere Bacteroides e Ruminococcus sono collegati ai più bassi livelli di diversità genetica.

Imparare a produrre più varietà di probioti scegliendo i giusti probiotici e alimenti. 

Va aggiunto che il primo gruppo di batteri probiotici  sono risultati in altre ricerche come anti-infiammatori, mentre quelli del secondo gruppo (patogeno) sono stati associati in altre ricerche come microrganismi pro-infiammatori.
Risultati corroborati da uno studio in partnership con MetaHIT .  

Un altro studio francese - studio all'interno di MetaHIT, un'organizzazione europea della commissione dell'Unione, si è focalizzato sulla soluzione dell'obesità e malattie metaboliche nei paesi occidentali - la inferiore diversità genetica dei probiotici è legata anche ai maggiori livelli di flogosi.

In questo studio, 49 pazienti obesi o in sovrappeso sono stati testati sulla diversità genetica dei loro batteri intestinali. I ricercatori hanno scoperto che il 40% del gruppo aveva bassi livelli di diversità genetica probiotico, questi individui avevano anche maggiori livelli di "basso grado di infiammazione" e generale "dis-metabolismo" rispetto al resto del gruppo.



Questo studio ha anche provato che una dieta più sana con un minor numero di carboidrati lavorati (leggi cibo spazzatura) ha portato a livelli più elevati di diversità genetica. Tuttavia, l'intervento dietetico non funziona altrettanto bene per quelli con bassi livelli di diversità genetica dell'inizio dello studio:


"L'intervento dietetico migliora la bassa ricchezza dei geni e fenotipi clinici, ma sembra essere meno efficiente per le variabili di infiammazione in individui con bassa ricchezza dei geni."

In altre parole, una dieta che aiuta la crescita dei probiotici sani (ricco di prebiotici) può anche contribuire a ridurre il peso e la flogosi, ma ci si 
deve concentrate sul problema della riduzione dei livelli di probiotici nell'intestino .


RIFERIMENTI:

Le Chatelier E, Nielsen T, Qin J, Prifti E, Hildebrand F, Falony G, Almeida M, Arumugam M, Batto JM, Kennedy S, Leonard P, Li J, Burgdorf K, Grarup N, Jørgensen T, Brandslund I, Nielsen HB, Juncker AS, Bertalan M, Levenez F, Pons N, Rasmussen S, Sunagawa S, Tap J, Tims S, Zoetendal EG, Brunak S, Clément K, Doré J, Kleerebezem M, Kristiansen K, Renault P, Sicheritz-Ponten T, de Vos WM, Zucker JD, Raes J, Hansen T; MetaHIT consortium, Bork P, Wang J, Ehrlich SD, Pedersen O, Guedon E, Delorme C, Layec S, Khaci G, van de Guchte M, Vandemeulebrouck G, Jamet A, Dervyn R, Sanchez N, Maguin E, Haimet F, Winogradski Y, Cultrone A, Leclerc M, Juste C, Blottière H, Pelletier E, LePaslier D, Artiguenave F, Bruls T, Weissenbach J, Turner K, Parkhill J, Antolin M, Manichanh C, Casellas F, Boruel N, Varela E, Torrejon A, Guarner F, Denariaz G, Derrien M, van Hylckama Vlieg JE, Veiga P, Oozeer R, Knol J, Rescigno M, Brechot C, M'Rini C, Mérieux A, Yamada T. Richness of human gut microbiome correlates with metabolic markers. Nature. 2013 Aug 29;500(7464):541-6.

Cotillard A, Kennedy SP, Kong LC, Prifti E, Pons N, Le Chatelier E, Almeida M, Quinquis B, Levenez F, Galleron N, Gougis S, Rizkalla S, Batto JM, Renault P; ANR MicroObes consortium, Doré J, Zucker JD, Clément K, Ehrlich SD, Blottière H, Leclerc M, Juste C, de Wouters T, Lepage P, Fouqueray C, Basdevant A, Henegar C, Godard C, Fondacci M, Rohia A, Hajduch F, Weissenbach J, Pelletier E, Le Paslier D, Gauchi JP, Gibrat JF, Loux V, Carré W, Maguin E, van de Guchte M, Jamet A, Boumezbeur F, Layec S. Dietary intervention impact on gut microbial gene richness. Nature. 2013 Aug 29;500(7464):585-8. doi: 10.1038/nature12480.

Adams C. Probiotics - Protection Against Infection: Using Nature's Tiny Warriors To Stem Infection and Fight Disease. Logical Books, 2012.


PUTIN OFFRE ALL'ITALIA LA VIA D'USCITA DALLA CRISI: LA COOPERAZIONE CON BRICS

Putin offre all’Italia la via da uscita dalla crisi: la cooperazione coi BRICS


Liliana Gorini
presidente MoviSol

Tre giorni dopo il vertice G7 in Baviera, che ha deciso nuove sanzioni contro la Russia, il Presidente russo Putin ha compiuto una visita ufficiale in Italia, che ha dato un segnale importante in controtendenza rispetto alle provocazioni di guerra di Obama e della Merkel a Schloss Elmau

Durante la conferenza stampa congiunta con Renzi all’Expo di Milano, Putin ha detto chiaramente che la politica delle sanzioni danneggia fortemente l’economia italiana, che ha già perso un miliardo a causa loro, e che anche se la Russia è stata esclusa dai G7 “esistono altri format, come ad esempio i BRICS”, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che con la loro Nuova Banca per lo Sviluppo offrono crediti senza condizioni e grandi progetti infrastrutturali a cui partecipare. 

Anche Federalimentare ha chiesto lo stop alle sanzioni, che colpiscono non soltanto la nostra industria, ma anche la nostra agricoltura.

L’invito a lasciare la dittatura dell’Euro ed aderire ai BRICS era stato formulato in precedenza anche al Premier greco Tsipras, durante la sua recente visita a Mosca. Per la Grecia si configura ormai come l’unica alternativa ai diktat della Troika (UE, BCE e Fondo Monetario Internazionale) che stanno mandando in rovina quel paese e letteralmente uccidendo i suoi cittadini, a partire dai bambini che non hanno neanche i soldi per mangiare a scuola, o gli anziani che rischiano di perdere la pensione per attuare le riforme imposte dall’FMI

Lo stesso FMI che ha ammesso d’altro canto che le sue riforme hanno peggiorato la situazione, invece che migliorarla.

Dopo la visita all’Expo, Putin si è recato a Roma per incontrare il Papa, al quale ha spiegato la situazione in Ucraina, ben diversa da quella descritta dai media. La crisi ucraina non è stata provocata da Putin, ma dall’amministrazione Obama, nella persona di Victoria Nuland, che ha messo al potere a Kiev un governo di cui fanno parte due partiti neonazisti, sostenuti a suon di miliardi sia da Obama che dalla Merkel

Hanno giustificato le sanzioni sostenendo che la Russia ha “annesso” la Crimea, mentre in realtà in Crimea c’è stato un referendum, e sono stati i cittadini a scegliere la Russia. Ha quindi ragione Putin a definire il G7 un club di cui non facciamo parte” ed offrire l’alternativa della cooperazione coi BRICS.
Italia e Grecia saranno quindi le prime nazioni a lasciare la barca che affonda, questo sistema finanziario dominato dalla speculazione in derivati e dalla corruzione?
Ce lo auguriamo, e stiamo lavorando in questo senso dallo scorso dicembre, con la petizione dello Schiller Institute per la cooperazione coi BRICS, a cui continuano a giungere adesioni (vedi). 
Nella stessa Germania cresce l’opposizione interna alla folle politica della Merkel: l’industria tedesca, gli ex cancellieri Schmidt e Schroeder e perfino il ministro degli esteri Steinmeier (SPD), si sono pronunciati con durezza contro l’esclusione della Russia dal G7, in quanto, come ha ammesso lo stesso Renzi, la Federazione Russa svolge un ruolo di punta non soltanto nella cooperazione economica con l’Europa, a partire dalle forniture di gas che sono a rischio, ma anche nella lotta contro il terrorismo dell’ISIS. Steinmeier ha criticato il format del G7 senza la Russia aggiungendo: “abbiamo bisogno urgente della Russia per contribuire a risolvere i conflitti vicini all’Europa e in Siria, Iraq, Libia”.

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha offerto la collaborazione della Russia per sgominare l’ISIS, insieme a Iran e Siria, ma Stati Uniti, Gran Bretagna, Turchia e Arabia Saudita (gli stessi paesi che in realtà hanno creato e finanziano l’ISIS in funzione anti Assad ed anti Russia) l’hanno rifiutata, incuranti del fatto che le loro guerre coloniali in Iraq, Libia e Siria sono la causa non soltanto del dilagare del terrorismo, ma anche delle migrazioni di massa.

La decisione della Francia di chiudere nuovamente le frontiere a Ventimiglia, come fece Sarkozy anni fa, per impedire il passaggio ai migranti che cercano di unirsi alle loro famiglie in Francia o Nord Europa, dice molto sull’immoralità di questa Europa, che lascia Italia e Grecia sole ad affrontare l’emergenza migranti

E’ ora che l’Italia esca dall’Europa degli speculatori, dei guerrafondai e dei criminali disumani, ed entri a far parte dei BRICS.


sabato 13 giugno 2015

Est s'ora. E chie no cheret, crepet...

Est s'ora. E chie no cheret, crepet...


Paola Alcioni Sa Cantadora


Mi dicono: ci vuole una mobilitazione di massa.

Rifletto.

E' il termine "mobilitazione" che mi disturba, o è il termine "massa"?
Non lo so. 

Nella mobilitazione c'è qualcuno che mobilita e qualcun altro che si lascia mobilitare se ne ha voglia, se ha preso coscienza, se non deve andare al mare.

Nel termine "massa" c'è poi parecchio che mi disturba. 
Peggio che nella parola "popolo" di cui tanti si riempiono la bocca.

Sono concetti legati ad un pensiero che simpatizza per gli apparati di potere gerarchizzati e ragiona ritenendo la delega la massima espressione dell'Autodeterminazione, mentre è la rinuncia ad essa in ossequio al Potere 
Io non parlo mai di popolo sardo, ma di gente sarda.

E quando la mia gente si rivolta pacificamente allo scempio della sua salute e del suo territorio e resta del sangue sull'asfalto, mi chiedo se basti, se sia sufficiente incontrarsi in gran numero e andare nelle fauci del mostro, a farsi etichettare come black block.

Magari mi spiace l'idea di rinunciare a queste manifestazioni di contropotere, e dunque le salverei comunque.

Ma da libertaria, credo più nell'efficacia di una rete di disturbo, capillare nel territorio. Autofondante, a nodi autonomi uniti da collegamenti ridondanti: se un nodo viene colpito, lascia intatta una quantità di collegamenti che consentono la sua immediata sostituzione. E LA RETE TIENE.

La massa prende le manganellate e SE LE TIENE.

L'ostilità ambientale ci salverà dalle scorie come ci salvò dai radar e dalle centrali.

Est s'ora. E chie no cheret, crepet...

BAYER: FOTO DELLE PROTESTE ALLA ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI AZIONISTI


BAYER: FOTO DELLE PROTESTE ALLA ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI AZIONISTI 

Foto delle proteste alla Assemblea Annuale degli Azionisti della BAYER a Colonia (Germania)
(Foto disponibili ad alta risoluzione)

Durante l'Assemblea Annuale degli Azionisti della BAYER, 26 azionisti critici hanno preso la parola su argomenti come i pesticidi, le pillole contraccettive pericolose, l'inquinamento da plastica, la guerra chimica e gli esperimenti sugli animali.



Apicultori e gruppi ambientalisti protestano contro i pesticidi dannosi per le api 
(ulteriori informazioni: http://www.cbgnetwork.org/35.html)











Protesta contro l'inquinamento da plastica 
(ulteriori informazioni: http://www.cbgnetwork.org/6096.html)






Le pillole contraccettive Yaz e Yasmin aumentano il rischio di trombosi. I genitori di una ragazza di 15 anni morta in seguito al loro uso (http://www.cbgnetwork.org/247.html)





Vittime della pillola contraccettiva Yasmin parlano all'Assemblea.




Valerie Williams dal Regno Unito: 
Le vittime del Primodos aspettano giustizia da 50 anni (www.cbgnetwork.org/2882.html)





I pesticidi della BAYER uccidono la gente





Axel Koehler-Schnura fondatore, nel 1978, della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER (CBG Germania)





Azionisti all'ingresso dell'Assemblea








PETA contro gli esperimenti sugli animali






Marijn Dekkers, amministratore delegato della BAYER





Ulteriori informazioni: http://www.cbgnetwork.org/22.html



Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer




www.cbgnetwork.org (anche in italiano)
CBGnetwork@aol.com
Fax: (+49) 211-333 940 Tel: (+49) 211-333 911

venerdì 12 giugno 2015

I G7 SENZA SPERANZA DI FRONTE ALLA MATEMATICA CERTEZZA DELLA BANCAROTTA...


I G7 SENZA SPERANZA DI FRONTE ALLA MATEMATICA CERTEZZA DELLA BANCAROTTA...

Benjamin Fulford
Sa Defenza



I leader del Gruppo dei Sette paesi più industrializzati o G7 hanno avuto una riunione di emergenza in Germania in un vano tentativo di evitare il loro inevitabile fallimento

I leader parlano di Grecia, Ucraina, Cina, Medio Oriente e altre questioni come se avessero in qualche modo ancora il controllo

I leader devono capire che c’è una cosa là fuori che si chiama realtà e, non importa per quanto tempo si cerca di evitarla, essa, trova comunque il modo per arrivare a voi. Il fatto è che, con le eccezioni del Canada, il Giappone e la Germania, le nazioni del G7 e loro alleati occidentali sono Stati in deficit con il resto del mondo negli ultimi 40 anni. L’elefante nella stanza di cui nessuno parla è il fatto che il più grande debitore di tutti è la corporazione degli Stati Uniti.

Il resto del mondo ha preso la decisione collettiva di fermare il finanziamento di questi governi occidentali fino a che non fermeranno la loro costante istigazione alla guerra e il loro continuo furto di risorse. Dal momento che il resto del mondo controlla la maggior parte del denaro reale (ossia il denaro collegato a oggetti fisici) Controllano la realtà sottostante. 


Si può mangiare pane ma, non si possono mangiare fatture di oro, derivati o banconote di ​​dollari

È possibile barattare cose reali come automobili, petrolio, riso o grano ma, se si perde fiducia, nessuno vorrà scambiare i tuoi pagherò con cose cose reali. I paesi del G7, in particolare la corporazione degli Stati Uniti (in contrasto con la Repubblica degli Stati Uniti), sono riusciti a rinviare l’inevitabile con dati economici fraudolenti, fondi neri in mare aperto, e derivati ​​dal valore teorico astronomico.
Tuttavia, nessuna quantità di zeri aggiunti ai numeri astronomici all’interno di banche occidentali farà alcuna differenza finché tali zeri-non avranno un collegamento con il mondo reale.
I cinesi hanno insistito con pagamenti regolati da  cose concrete, come l’oro, che esiste nella realtà. Il governo corporativo americano ha, come un ex ricco caduto in disgrazia, impegnato i cimeli di famiglia, preso a prestito da amici, rubato e mentito finora per pagare il proprio debito. 

Questi hanno rubato il petrolio iracheno, l’oro africano, i risparmi giapponesi e di tutti gli altri paesi su cui potevano mettere le loro mani. Tuttavia, dato che il PIL reale degli Stati Uniti si è ridotto del 21,4% dal 2011, non è possibile che il governo corporativo degli Stati Uniti riesca a pagare i propri debiti che stanno crescendo a valanga

La risposta ovvia è quella di dichiarare il fallimento.

Il problema è che pochissime persone che sono vive oggi ricordano l’ultima volta che un paese europeo è fallito. Nessun paese anglosassone è fallito da un migliaio di anni quindi, gli americani hanno poca familiarità con ciò che comporta il fallimento reale .

Per quelli di noi che hanno assistito in prima persona a cose come il crollo della bolla giapponese e il fallimento dell’Argentina il futuro è più facile da vedere.
Confrontiamo questi due casi con ciò che sta accadendo al G7, al fine di prevedere il futuro.

Nel caso del Giappone, la bolla è scoppiata negli anni 1990-1992. Il governo giapponese sapeva già nel 1992, che il cattivo debito ammontava a trilioni di 
¥en (circa 2.000 miliardi di dollari). TUTTAVIA, annunci pubblici li mettevano falsamente a soli 3 o 4 miliardi di yen. La società A avrebbe passato il debito inesigibile alla società B che l’avrebbe passato alla società C, ognuno con una scadenza contabile differente. 
E’ stato per loro come, per un individuo che utilizza la propria carta American Express per pagare Visa e quindi utilizza Visa per pagare MasterCard, e poi usa MasterCard per pagare American Express. 

Questa truffa fa guadagnare loro tempo.

Alla fine, però, alcune delle peggiori aziende non furono più in grado di nascondere il loro fallimento. Mi ricordo di aver intervistato Kichinosuke Sasaki, presidente della Togensha, una di quelle aziende, alla fine del 1990. E’ diventato, in seguito, l’uomo più povero del mondo, con un patrimonio netto di meno 9 trilioni di yen (Circa poco meno di 90 miliardi di dollari). 
Indossava un vestito di seta che doveva essergli costato milioni di dollari quando l’ha comprato ma era piuttosto logoro e malandato quando io l’ho intervistato. Mi ha detto che i banchieri lo mantenevano in una parvenza di vita da miserabile. I banchieri non gli avrebbero permesso di dichiarare fallimento perché questo avrebbe innescato un effetto domino che avrebbe portato inevitabilmente al fallimento le più grandi banche giapponesi.

Nel caso dell’Europa, la Grecia sta svolgendo il ruolo di Togensha. Se alla Grecia fosse permesso di andare in fallimento le grandi banche europee dovrebbero dichiarare il debito greco verso di loro in default ed essere costretti ad ammettere di essere esse stesse in default

Nessuna meraviglia che i top manager di gruppi come Deutschebank continuino a dare dimissioni. Nessuno vuole essere il capitano di una nave che affonda.

Tuttavia, l’esperienza giapponese con la bolla rende molto chiaro che rimandare l’inevitabile aumenta solamente il dolore

I greci già lo sanno perché sono costretti a svolgere il ruolo di Mr. Sasaki, ed essere spremuti di tutto in modo da permettere ai loro banchieri di fingere che tutto va bene

Il reddito medio greco è precipitato del 40% negli ultimi cinque anni affinché i banchieri possano fingere di essere solventi. Questo stato delle cose può solo peggiorare fino a che la Grecia non dichiara fallimento.

E’ molto meglio dichiarare il fallimento che rimanere incatenati a un oneroso debito impagabile.

Il fallimento non deve essere una cosa negativa. La prima cosa che la gente deve capire è che la finanza è spirituale o psicologica. Se la Grecia va in bancarotta, la gente, gli edifici, le fabbriche, le fattorie, le spiagge, le case etc. non scompariranno. L’unica cosa che cambierà è cosa la gente deciderà di fare in futuro con questi beni reali.

Nel caso dell’Argentina, così come nel caso dell’Islanda, il dichiarare fallimento fu una breve scossa tagliente seguita da un rapido aumento del tenore di vita. Il popolo fu quindi liberato dalle grinfie dei banchieri parassiti.

Naturalmente, se la Grecia andasse in bancarotta Alla fine sarà lo stesso per il resto dei paesi che utilizzano l’euro.

Dal momento che non vi è alcuna altra fonte di denaro abbastanza grande per salvare l’euro delle banche tedesche, il sistema finanziario tedesco di conseguenza rischia di diventare insolvente molto velocemente.

Il risultato finale sarà un ritorno al marco tedesco, la dracma e altre e valute legate alle culture storiche.

Ora qui c’è qualcosa su cui riflettere. 

Il Palazzo del Parlamento dell’Unione Europea è stato deliberatamente costruito perché assomigli alla torre di babele. 

È possibile vederla visivamente in questo link: deadlinelive.info

La storia della Torre di Babele ci dice che alla fine è crollata e tutti i diversi popoli si sono separati. La nuova torre di babele è stata completata nel 1999. 

Il problema è: i progettisti che hanno progettato l’opera sapevano che l’UE era destinata a fare la fine della torre di Babele?

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