sabato 16 giugno 2018

L’ITALIA S’E’ DESTA.

L’ITALIA S’E’ DESTA. 

SE SIAMO FUORI DAI MONDIALI E’ PER LA DECADENZA NAZIONALE DEGLI ANNI PASSATI. MA ORA STA RINASCENDO IN ITALIA UN VERO PATRIOTTISMO. ANCHE SENZA IL CALCIO. SULLE COSE CHE CONTANO.

Antonio Socci
antoniosocci.com

Sa Defenza 




Che l’Italia si trovi ad essere fuori dai Mondiali di calcio – che ci hanno sempre visto protagonisti e molte volte vincitori – provoca un senso di frustrazione e umiliazione. Anche perché il calcio è stato l’unico modo in cui gli italiani per anni hanno potuto esprimere il loro patriottismo e il loro orgoglio nazionale.

I Mondiali ci hanno permesso di sventolare il tricolore nelle strade (riconoscendosi tutti in esso) cosa che – in tutti gli altri giorni dell’anno – esponeva al sospetto, se non all'accusa, di fascismo. La stessa parola Patria è bandita da tempo.

Per una strana coincidenza – che ancora una volta intreccia il Calcio con la nostra storia politica – questa esclusione dai Mondiali sembra arrivare come suggello finale di un periodo in cui l’Italia non solo ha perso colossali quote di sovranità (politica ed economica), ma si è anche fatta umiliare in tutti i modi possibili.

Grazie a una classe dirigente subalterna agli stranieri e inadeguata siamo stati trattati da scendiletto e gli altri paesi e le nomenklature europee si sono sentite in diritto per anni di darci ordini, tirarci pedate, affibbiarci ammonimenti, rimbrotti e perfino insulti. E il nostro interesse nazionale è andato a ramengo.

Ma – per una strana coincidenza – l’Italia s’è desta, si sta destando, proprio negli stessi giorni in cui inizia il Mondiale che ci vede esclusi. Infatti si è insediato a Roma un governo che per la prima volta da molti anni non si fa mettere i piedi in testa e lo fa capire al mondo con molta decisione. Un governo a “trazione Salvini”.

Questa rinascita di orgoglio nazionale si era già intravista sul “caso Savona”, per le pesanti interferenze straniere che hanno suscitato una vivace reazione (caso poi finito con un pareggio). Ma – una volta insediato l’esecutivo – con la vicenda della nave Aquarius si è subito capito che la musica è del tutto cambiata sull’emigrazione e sui rapporti con gli altri paesi europei.

E’ un evento che ha fatto enorme clamore, che ha suscitato lo sconcerto di paesi come la Francia, abituata a trattarci come il suo scendiletto, e che ha subito costretto la Germania – più accorta dei cugini d’oltralpe – a riconoscere le ragioni del nostro Paese.

Oltre a questo ci siamo guadagnati la forte simpatia del presidente americano Trump, di altri paesi europei come l'Austria o gli ex paesi dell’est e della Russia di Putin.

In pochi giorni l’Italietta, quella rappresentata da Gentiloni che in visita a Berlino veniva lasciato fuori dalla porta dalla Merkel e invitato a tornare un’altra volta, è completamente mutata nella sua immagine pubblica e nella considerazione degli altri governi.

Così, curiosamente, proprio quando non possiamo esprimere il nostro spirito patriottico nel calcio, ci troviamo a riviverlo finalmente sulle cose che contano: nella difesa del nostro interesse nazionale.

Certo, c’è sempre una parte del Paese, fatto di salotti liberal, che sembra tifare contro l’Italia. L’esempio peggiore in questi giorni lo ha dato Giuliano Ferrara che, dopo le insolenze francesi contro l’Italia e la richiesta di scuse del governo italiano, ha scritto: “Presidente Macron, resista a questa banda di sciamannati: niente scuse a chi ricatta”.

Un tweet che non merita alcun commento. Perché perfino da sinistra si sono levate proteste contro la Francia di Macron che alza muri contro gli immigrati e poi pretende di dar lezioni all’Italia.
Tuttavia non si deve pensare che la mentalità anti-italiana (che si autodefinisce “europea”) sia limitata al solo Ferrara. C’è ben di più. C’è un intero establishment.

Quando un presidente emerito della Repubblica come Giorgio Napolitano (che era nella stessa corrente del Pci con Ferrara) arriva a dichiarare che “ormai c’è una sola sovranità a cui rispondere ed è la sovranità europea” e che “non c’è più spazio per le sovranità nazionali chiuse in se stesse”, c’è da trasecolare.

Infatti non esiste nessuno stato europeo e non esiste nessuna costituzione europea. Esiste lo Stato italiano e la Costituzione della Repubblica italiana la quale proclama al primo articolo che in Italia “la sovranità appartiene al popolo”, sottinteso: il popolo italiano.

E il presidente della Repubblica italiana presta giuramento con questa formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”.

Giura fedeltà alla Repubblica italiana, non giura di essere fedele alla “sovranità europea” che non si sa cosa sia in termini giuridici (mentre in termini politici sappiamo che significa il volere di Germania e Francia).

A loro volta il Presidente del Consiglio e i ministri del governo italiano giurano ripetendo questa formula: “Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione”.

Non giurano soltanto fedeltà alla Repubblica italiana e alla sua Costituzione, ma addirittura giurano di agire “nell’interesse esclusivo della Nazione”. Non dice nell’interesse degli altri paesi europei o di milioni di emigranti che, dall’Africa o dall’Asia. vogliono venire in Italia, ma dice “nell’interesse esclusivo della Nazione”, cioè del popolo italiano. Interesse – si badi bene – esclusivo.

La frase di Napolitano la dice lunga sulla classe dirigente che l’Italia ha avuto negli anni passati. E l’impronta data soprattutto da Salvini al nuovo governo è un ritorno alla normalità italiana dopo anni di assurdità che hanno inflitto al Paese sofferenze enormi.

Il generale Marco Bertolini, un ufficiale che si è guadagnato la stima della NATO e di tutto il mondo, che è stato comandante del Centro operativo interforze e ha guidato tante missioni militari italiane all'estero, un paio di anni fa, andando in congedo per limiti di età, lanciò più volte l’allarme per quello che stava accadendo all'Italia, soprattutto alle sue frontiere prese d’assalto: “Se dovessimo andare avanti in questa maniera scompariremmo. Si usa il termine sovranità come se fosse una bestemmia dimenticando che, invece, è il valore per cui hanno giurato i militari, ma anche i ministri”.

In queste ore, con un articolo su “Analisi difesa”, il generale Bertolini ha espresso la sua lieta sorpresa per la svolta storica avvenuta nel nostro Paese. Merita leggere tutto l’inizio del suo scritto che è davvero molto eloquente (e mi scuso per la lunghezza):
Ci abbiamo messo sei anni. Ci siamo fatti raggiungere da centinaia di migliaia di immigrati, soprattutto africani, sui quali è pressoché impossibile un controllo efficace. Abbiamo lasciato che alcune zone del nostro paese fossero ridotte a campi profughi nei quali la legge della repubblica fatica ad entrare. Ci siamo abituati a scene di degrado degne del terzo mondo nei salotti delle nostre città. Abbiamo creduto alle parole delle anime belle che ci dicevano che l’invasione è ineluttabile e addirittura auspicabile. Abbiamo alzato le mani, umiliati” aggiunge il Generale “di fronte alla protervia dei paesi europei che si sono rifiutati di spartire con noi l’onere di un flusso migratorio che loro stessi avevano innescato con le loro improvvide iniziative militari. Ci siamo rassegnati a considerare i diritti di chi raggiungeva le nostre coste analoghi se non superiori a quelli dei nostri connazionali, anche di quelli che colpiti da un terribile terremoto lasciamo da anni in condizioni di precarietà e indigenza assoluta”.
L’ufficiale conclude:
“Abbiamo assistito con impotenza e sgomento a fatti di cronaca incredibili, protagonisti i nostri ‘ospiti’, in nome di un’accoglienza che tale non è: si tratta infatti semplicemente di resa. Poi, improvvisamente, ci siamo svegliati. O meglio, si è svegliato un governo che definire incredibile è dir poco, vista l’eterogeneità dei suoi componenti, ma che a fronte di alcune nostre sfide nazionali sta dando prove di determinazione imprevedibili. Consolatorie”.


Antonio Socci

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Dovremmo essere allarmati dal fatto che l'esercito israeliano e la polizia statunitense si allenino insieme?

Dovremmo essere allarmati dal fatto che l'esercito israeliano e la polizia statunitense si allenino insieme?

Domenica Ghanem
https://fpif.org
Sa Defenza 

L'esercito israeliano che falcia i manifestanti palestinesi disarmati addestrano anche le forze di polizia statunitensi che brutalizzano le comunità di colore.





Questo articolo è stato prodotto congiuntamente da Foreign Policy In Focus e In These Times .

Razan al-Najjar è l'ultima vittima dell'attacco israeliano di palestinesi a diventare virale. L'infermiera di 21 anni è stata uccisa da un cecchino. La sua unica arma? Un rotolo di garza medica. Stava curando i manifestanti che si stavano mobilitando per il loro diritto a tornare alle case da cui erano stati espulsi come rifugiati.

Razan al-Najjar l'infermiera palestinese assassinata da un cecchino israeliano
Sfortunatamente, la morte di un altro civile disarmato non è nemmeno una notizia per i palestinesi.

Il 14 maggio, il giorno in cui gli Stati Uniti hanno spostato la propria ambasciata a Gerusalemme, con il supporto simbolico del riconoscimento della città come capitale di Israele, è stato anche il giorno più sanguinoso in questa recente ondata di manifestazioni. In un solo giorno almeno 50 palestinesi sono stati uccisi e 2.400 feriti dall'esercito israeliano. (Altri conteggi rendono queste cifre ancora più alte).

Questa non è un'anomalia. In questa ultima ondata di dimostrazioni, le forze armate israeliane hanno ucciso dozzine di manifestanti disarmati e ne hanno ferite altre migliaia. E non si scusano.

La violenza ha ulteriori implicazioni preoccupanti per gli Stati Uniti, e non solo per la sua politica estera, ma a casa. Questo perché le forze di polizia statunitensi si allenano in modo estensivo con l'esercito israeliano. In effetti, centinaia di dipartimenti federali, statali, locali e persino alcuni dei dipartimenti di polizia del campus in tutto il paese si sono allenati in qualche modo con le forze israeliane che ora sparano in massa a manifestanti palestinesi.

Tra i più importanti c'è la polizia di Chicago, responsabile delle sparatorie e dell'uccisione della diciassettenne Laquan McDonald. Anche la polizia di Baltimora, responsabile dell'omicidio di Freddie Gray, 25 anni. E il dipartimento di St. Louis, che è stato schierato a Ferguson quando sono scoppiate le proteste dopo che la polizia ha ucciso il diciottenne Michael Brown, ha spinto i palestinesi a metà del mondo a iniziare a twittare consigli per minimizzare gli infortuni quando la polizia dispiega gas lacrimogeni.

I dipartimenti di polizia statunitensi vengono inviati in Israele o, talvolta, le forze israeliane arrivano negli Stati Uniti, con la scusa di addestramento antiterrorismo.

Apparentemente questa formazione include l'apprendimento dei benefici di "skunk water" (acqua fetida, puzzolente), un liquido sviluppato da Israele usato per rompere le proteste contro l'occupazione come quelle che si verificano in questo momento. Dopo le proteste a Ferguson, il dipartimento di Saint Louis ha iniziato a fare scorta del materiale .

E del famigerato programma di sorveglianza musulmana della polizia di New York? Il capo della divisione di intelligence della polizia di New York responsabile del programma ha avuto la brillante idea di usarne uno simile a quello usato per spiare i palestinesi.

Si pone la questione s chi la polizia statunitense considera i terroristi.

L'ex capo dello Shin Bet (il servizio di sicurezza interna israeliano) Avi Dichter - che ha sostenuto il pesante bombardamento sui condomini di Gaza occupati dai civili - crede che esista "un'intima connessione tra il combattere i criminali e il combattere i terroristi." Definisce queste minacce "crimiterroristi". ”

Ma questo non è un trasferimento unilaterale di tattiche. Dichter ama pensare alla guerra al terrore e alla guerra alla droga nella stessa maniera. E quando le forze israeliane visitano gli Stati Uniti, ricevono anche addestramento dalle nostre forze di polizia sulle tattiche di guerra alla droga che hanno preso di mira comunità nere e marroni.

E altrettanto ben documentati sono gli omicidi della polizia americana dei neri americani che eguagliano le uccisioni militari israeliane, la tortura e la sorveglianza di adulti e bambini palestinesi .

Prendi il quindicenne Mohammed Tamimi . È stato colpito durante una protesta e ha dovuto rimuovere parte del suo cranio. Fu poi preso dalle forze israeliane nel cuore della notte e picchiato per confessare di non essere stato sparato in faccia, nonostante le testimonianze mediche e le testimonianze di testimoni oculari dimostrassero il contrario.

Naturalmente, questa storia ha una fine che può anche riguardare i neri americani - quelli in uniforme raramente saranno ritenuti responsabili dal governo.

Sebbene queste connessioni possano essere nuove per alcuni, gli attivisti che combattono sia contro l'occupazione della Palestina che per le vite dei Black non sono estranei a come le loro lotte siano collegate.

Nel 2015, artisti e attivisti neri e palestinesi hanno pubblicato un video e una dichiarazione di solidarietà tra palestinesi e neri di fronte alle violenze sanzionate dallo stato. E la piattaforma Movement for Black Lives include la richiesta agli Stati Uniti di disinvestire sull'occupazione della Palestina.

Il movimento sta prendendo piede in molte città. Ad Atlanta, il gruppo #ATLisReady ha rilasciato una lista di richieste in seguito alle uccisioni della polizia di Alton Sterling e Philando Castile - la prima richiesta per la cessazione del coinvolgimento del Dipartimento di Polizia di Atlanta con i programmi di addestramento israeliani. E Jewish Voices for Peace ha lanciato " Deadly Exchange ", una campagna per porre fine alla condivisione delle peggiori pratiche di polizia.

E ora, questi movimenti stanno iniziando a intaccare alcune vittorie. Durham, nella Carolina del Nord, è recentemente diventata la prima città a vietare la formazione della polizia statunitense da parte dell'esercito israeliano.

Il successo del divieto di allenamento di Durham, guidato da Demilitarize da Durham2Palestine, è ancora più straordinario se si considerano gli sforzi di entrambe le potenti lobby filo-israeliane e della polizia per reprimere le organizzazioni attiviste a guida nera e palestinese.

Mentre le forze congiunte dell'esercito israeliano e della polizia statunitense sono un terrificante e spesso insopportabile insulto, una forza nera e palestinese  assieme si sta rivelando molto potente. E mentre il bilancio delle vittime sale qui e a Gaza, è necessario ora più che mai unire gli sforzi per cambiare in un futuro migliore.

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venerdì 15 giugno 2018

Milioni di bambini infettati con il vaccino Rotateq "Vaccine Safety Experts" del Dr. Paul Offit

Milioni di bambini infettati con il vaccino Rotateq "Vaccine Safety Experts" del Dr. Paul Offit


greenmedinfo
Sa Defenza 



Paul Offit dice che puoi somministrare tranquillamente 10.000 vaccini ai bambini in una sola volta. Ma beneficia anche del brevetto che detiene per il vaccino Rotateq. Cosa c'è di sbagliato in questa immagine?

Il dott. Paul Offit è un pediatra che ha co-inventato un vaccino contro il rotavirus (nome commerciale Rotateq), che una volta ha affermato nell'intervista che un bambino può essere somministrato 100.000 vaccini in modo sicuro in una volta (successivamente rivisto a 10.000). Professore di Pediatria all'Università della Pennsylvania, è il beniamino dei media mainstream e un autoproclamato "esperto di sicurezza dei vaccini", nonostante l'evidente conflitto di interessi implicito in tale designazione.

Sfortunatamente per il Dr. Offit (chiamato con ironia  Dr. Profit), uno studio del 2010 pubblicato su Journal of Virology ha rivelato che il suo brevetto con incassi da molti milioni di dollari sul vaccino Rotateq contiene un retrovirus simian vivo (con una corrispondenza del 96% di certezza) che probabilmente ha infettato milioni di bambini negli ultimi anni con un virus che causa gravi danni. Le infezioni da retrovirus sono permanenti e possono continuare indefinitamente nelle generazioni future. In altre parole, una volta inseriti nel genoma umano non possono essere rimossi. Visualizza l'intero PDF qui .

Inoltre, uno studio del 2014 pubblicato su Advances in Virology ha rilevato che il vaccino del Dr. Offit contiene un "ceppo di virus endogeno babbuino M7 ... probabilmente dovuto alla linea di cellule di scimmia da cui è stato prodotto RotaTeq". Visualizza l'intero PDF qui .

Per comprendere il significato drammatico di questi risultati, potresti voler familiarizzare con la storia dei virus avventizi nei cosiddetti vaccini attenuati o vivi. Questi contengono l'effettivo vettore patologico che dovrebbero prevenire. Sebbene considerati "indeboliti", il loro processo di fabbricazione spesso li rende più adattabili all'ospite in cui vengono iniettati. Molti cicli di passaggio attraverso le cellule umane e animali spesso rendono questi vaccini molto più pericolosi delle naturali infezioni "selvagge" che incontriamo naturalmente. Basta vedere il vaccino antipolio orale per capire i pericoli del modello di vaccino. Nel 2011, l'indiano Journal of Medical Ethics ha pubblicato uno studio che rivela che il ceppo vaccinale contro la polio è due volte più letale del tipo selvaggio, ed è stato identificato per causare oltre 47.000 casi di paralisi da poliomielite nel solo 2011. Questo è stato il vaccino lanciato personalmente dal Dalai Lama , che a quanto pare non ha idea del danno causato da questi interventi.

La teoria è che infettando con loro corpi sani si genera una risposta immunitaria - convalidata da elevati titoli anticorpali, indipendentemente dalla loro affinità con il patogeno - che risulta (in teoria) in maggiore protezione. Indipendentemente dalla giustificazione dell'uso di cellule di scimmia per la produzione di vaccini, i retrovirus delle scimmie contaminano comunque i vaccini. Infettando involontariamente bambini sani con questi virus, li stai facendo ammalare. I retrovirus usano la trascrittasi inversa (nell'immagine a sx) - un enzima virale - per inserire informazioni genetiche patogene in cellule sane, convertendole efficacemente in fabbriche di produzione di virus. E non importa quale sia la tua filosofia medica, i virus delle scimmie non hanno posto giustificabile in un corpo umano sano.

Per il contesto, considera il ruolo deleterio di un precedente virus scimmia - il virus simian 40 (SV40) - nelle campagne di vaccinazione antipolio. Questo virus "nascosto" che causa il cancro ha infettato milioni di ignari destinatari del vaccino antipolio durante le campagne iniziali di eradicazione della polio. Non solo è cancerogeno, ma è trasmesso trans-generalmente. Lo scienziato vaccinale senior di Merck ha confessato in un'intervista il danno che questi vaccini contaminati dall'SV-40 hanno  causato milioni di vittime ignare , tra cui  il cancro. Questi vaccini produssero danni indicibili alle seguenti generazioni infette, lasciando un'eredità di indicibili sofferenze e sofferenze in milioni di figli i cui genitori involontariamente soccombettero a uno degli esperimenti biologici più pericolosi della storia umana. Guarda questo video per apprendere l'orribile verità sugli effetti collaterali non intenzionali della vaccinazione antipolio.


I retrovirus sono altrettanto gravi. L'HIV, per esempio, è un retrovirus il cui lignaggio filogenetico proviene anche da un virus scimmia: il virus dell'immunodeficienza simian ( SIV ). Il vaccino Offit Rotateq dovrebbe essere ritirato dal mercato, considerando che contiene virus vivi che sono in grado di infettare i corpi di quelli in cui vengono iniettati. Per informazioni sull'epidemia esplosiva causata da virus nascosti nei vaccini, leggi l'incredibile nuovo libro di Judy Mikovits " Plague: One Scientist's Intrepid Search for the Truth About Human Retroviruses and Chronic Fatigue Syndrome, Autism and Other Diseases ". È assolutamente da leggere!

Il significato di questi risultati non può essere sottovalutato. Le infezioni da rotavirus sono un rito naturale di passaggio per il sistema immunitario in via di sviluppo. Nelle nazioni sviluppate, dove la nutrizione, l'igiene e l'igiene sono all'altezza, l'infezione dai patogeni dell'infanzia normalmente procede senza morbilità o mortalità, per paura che il bambino / bambino sia già immunocompromesso. In effetti, le sfide del rotavirus si traducono in un'immunità duratura e forniscono la giustificazione in definitiva per il modello di vaccinologia, che attinge alla normale esperienza (discutibile di milioni di anni ) di superare l'infezione, costruendo un modello di immunità indotta da vaccino su questo fatto naturale.

Paul Offit, il titolare del brevetto del vaccino Rotateq è moralmente obbligato a chiedere l'interruzione immediata dell'uso del suo vaccino nei neonati e nei bambini. A meno che non desideri essere responsabile dei danni associati all'iniezione di virus delle scimmie vivi, deve fare un passo avanti per chiedere una revisione della sicurezza di questi vaccini.

Non farlo lo rende colpevole nel danno di milioni di bambini che egli personalmente trae profitto dall'infezione con i retrovirus.

Adesso basta. I fatti sono chiaramente disponibili per tutti coloro che hanno un'intenzione "evidence-based" da accertare. La credibilità dell'intero programma di vaccinazione è in linea. Il Dr. Offit è probabilmente incolto sui rischi iatrogeni associati a questo prodotto farmaceutico, ma una nuova ricerca mostra chiaramente che gli effetti collaterali non intenzionali possono superare i presunti benefici. È giunto il momento di dare un'occhiata più da vicino a cosa fare in caso di eventuali vaccini benefici, dati i loro rischi chiaramente documentati .


RotaTeq il vaccino orale da rotavirus che ha infettato milioni di bambini


GMI Research Group (GMIRG ) è dedicato a indagare le più importanti questioni sanitarie e ambientali attuali. Un'enfasi speciale sarà posta sulla salute ambientale. La nostra ricerca focalizzata e approfondita esplorerà i molti modi in cui la condizione attuale del corpo umano riflette direttamente il vero stato dell'ambiente circostante.



Milioni di bambini infettati con il vaccino Rotateq "Vaccine Safety Experts": Dr. Paul Offit


Scritto da: GreenMedInfo Research Group

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YEMEN E LA MILITARIZZAZIONE DEI CORSI D'ACQUA STRATEGICI



giovedì 14 giugno 2018

LA CACOTOPIA EUROPEA. ORA GLI ITALIANI COMINCIANO AD APRIRE GLI OCCHI SULLA GRANDE FREGATURA CHE HANNO PRESO

LA CACOTOPIA EUROPEA. ORA GLI ITALIANI COMINCIANO AD APRIRE GLI OCCHI SULLA GRANDE FREGATURA CHE HANNO PRESO

Sa Defenza 

E’ passato quasi inosservato il recente sondaggio Ipsos relativo al giudizio degli italiani sull’Unione Europea. Eppure è un tema di scottante attualità e il responso popolare è decisamente imbarazzante per salotti e accademie mainstream, che hanno il monopolio del discorso pubblico.

In sostanza la fiducia degli italiani verso le istituzioni europee è precipitato. Nel 2008 era attorno al 75 per cento e ancora nel 2011 raggiungeva il 70 per cento: oggi è crollato al 34 per cento.

L’Italia era una volta il paese più europeista del continente e oggi è uno dei più euroscettici. Mai la fiducia verso le istituzioni europee era stata così bassa.

Eravamo europeisti perché ci avevano fatto credere che fosse tutto un favoloso sogno verso la felicità cosmopolita, come una gigantesca edizione di “Giochi senza frontiere”, un Erasmus di massa col sottofondo dell’“Inno alla gioia” di Beethoven.

E ci avevano fatto credere che l’Euro fosse “la terra dove scorre latte e miele”. Fiumi di retorica, di false promesse e di illusioni.

Poi il risveglio. Il precipizio che va dal 75 per cento al 34 per cento somiglia al brusco scuotersi da un sogno. E’ la cocente delusione di chi apre gli occhi su qualcosa (o qualcuno), dopo essersi fortemente illuso. Fotografa lo choc di chi si rende conto di essersi ingannato. E si sente tradito.

E’ lo stato d’animo di chi credeva di essersi imbarcato per il paradiso terrestre e invece si ritrova in un inferno. Un’utopia che diventa distopia (o anche cacotopia).

Com’è che gli italiani hanno aperto gli occhi?

I motivi sono tanti: la scoperta di istituzioni europee perfino peggiori di quelle italiane quanto a ottusità burocratica e costi; l’arroganza con cui viene trattata l’Italia (dovuta anche alla subalternità dei passati governi italiani); la sensazione che ci sia chi la fa da padrona come la Germania, mentre l’Italia subisce le decisioni altrui.

Ma soprattutto, dal 2011, due fenomeni enormi hanno aperto gli occhi agli italiani. Primo: l’invasione migratoria che l’Italia ha dovuto subire, da sola, pagando costi economici e umani altissimi. Con l’Europa che – a parole – ci impartiva lezioni di buonismo e poi chiudeva le frontiere.

Secondo: le conseguenze – devastanti per l’Italia – della crisi economica del 2007-2008 che hanno dissolto tutte le promesse farlocche sull’euro e sull’Unione europea che – a sentire i propagandisti – avrebbero protetto il nostro Paese dalle tempeste.

In questi anni si è scoperto che in Italia– numeri alla mano (ma anche per esperienza empirica) – si sta molto peggio di quanto si stava 25 anni fa, prima dell’Euro (come reddito, condizioni di vita e come ricchezza prodotta).

E tutti sanno che per la prima volta i nostri figli – vittime di una massiccia disoccupazione giovanile e di una precarietà che dissesta il loro futuro – staranno peggio di noi. Per la prima volta nella nostra storia.

Inoltre ci si è resi conto che non si è più padroni del nostro destino, che si è governati da nomenklature straniere e sconosciute che nessuno di noi ha mai eletto. Che su di noi decidono governi stranieri che a Bruxelles impongono il loro volere.

Quindi si ha la sensazione di essere stati espropriati della nostra sovranità democratica senza che nessuno mai ci abbia chiesto il permesso.

E’ una sensazione giusta. Corrisponde a quello che è accaduto da Maastricht in poi. Espropriati della sovranità a nostra insaputa. Del resto questa è la vera strategia perseguita dagli architetti dell’Unione Europea.

Fu espressa da Jean Monnet, che è uno dei demiurghi delle istituzioni europee, nel 1952. Egli disse:

“Le nazioni europee dovrebbero essere guidate verso un superstato senza che le loro popolazioni si accorgano di quanto sta accadendo. Tale obiettivo potrà essere raggiunto attraverso passi successivi ognuno dei quali nascosto sotto una veste e una finalità meramente economica”.

Sentendo queste parole Charles de Gaulle replicò che Monnet voleva creare delle “mostruosità sovranazionali”.

Ma nel tempo è proprio il disegno tecnocratico di Monnet che ha prevalso. Ed eccoci oggi alla “mostruosità sovranazionale” su cui i popoli d’Europa cominciano ad aprire gli occhi. E a manifestare la loro insofferenza.

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