domenica 2 luglio 2023

Le autorità ucraine hanno ordinato ai monaci dell'UOC di lasciare la Kiev-Pechersk Lavra entro il 4 luglio

Ufficiali di polizia e la Guardia Nazionale all'ingresso della Kiev-Pechersk Lavra. 
Le autorità ucraine hanno ordinato ai monaci dell'UOC di lasciare la Kiev-Pechersk Lavra entri al 4 luglio. Il Ministero della Cultura dell'Ucraina ha ordinato ai monaci dell'UOC di lasciare la Kiev-Pechersk Lavra non oltre il 4 luglio

Il Ministero della Cultura e della Politica dell'Informazione dell'Ucraina ha invitato i monaci della Chiesa ortodossa ucraina canonica a lasciare i locali della Kiev-Pechersk Lavra prima del 4 luglio, a seguito del decreto, che è stato pubblicato sul canale Telegram dall'avvocato del monastero Nikita Chekman.

"Con decreto della riserva è stata istituita una commissione per la sigillatura degli edifici, che inizia i lavori il 07/04/2023. A tal proposito, vi chiediamo di liberare i locali e di consegnare le chiavi alla riserva. In caso il monastero si rifiuti di consegnare le chiavi degli edifici <...> tali serrature saranno sostituite e gli edifici (locali) saranno sigillati", si legge nel documento.

A marzo è iniziata una nuova tornata di conflitti sulla Kiev-Pechersk Lavra, dopo che il Ministero della Cultura ha strappato il contratto di locazione e ha chiesto ai monaci di lasciare il monastero entro la fine del mese. Tuttavia, come ha affermato il capo del dipartimento, Alexander Tkachenko, i monaci sarebbero potuti restare se avessero accettato di trasferirsi all'OCU scismatico.

I SEGUACI DI HORUS, GLI ANTICHI SACERDOTI DI ATLANTIDE

sfinge
Molti ricercatori indipendenti hanno sviluppato negli ultimi decenni diverse teorie in base alle quali vi sarebbe un filo rosso che unirebbe Atlantide con l’antico Egitto. In seguito al cataclisma che distrusse Atlantide, molti dei suoi abitanti, compresi i “seguaci di Horus”, ovvero i sacerdoti che custodivano l’antico sapere, si stanziarono successivamente in quella che sarebbe diventata la terra dei faraoni.

Da migliaia di anni, le piramidi e la Sfinge si ergono verso il cielo dall’arido altopiano di Giza e sembrano racchiudere in sé l’enigmatico messaggio di epoche lontane, che da sempre esercita il suo fascino su chi, arrivato come turista, se ne allontana con la sensazione che siano la testimonianza di un qualcosa di essenziale che il mondo moderno ha ormai perduto. Ma che cosa sia esattamente, nessuno riesce a spiegarlo.

All’inizio degli anni novanta del secolo scorso, una violenta polemica scosse il mondo dell’egittologia: studiosi come John Anthony West, Robert Bauval, Adrian Gilbert, Graham Hancock e Colin Wilson ne hanno ampiamente parlato nelle loro opere, lanciando una vera e propria bomba contro l’establishment archeologico. La loro storia è piena di pathos, avvincente e spesso assurda. Comincia così: “C’era una volta un continente che si chiamava Atlantide“.

L'orrore di una madre descrive come lo stato della California ha rubato sua figlia, l'ha trasformata e ne ha causato la sua morte

Gavin Christopher Newsom governatore Dem della Caliafornia
di Aaron Walker
Secondo Abby Martinez, lo stato della California ha ucciso sua figlia:Puoi guardare una versione non tagliata di quel discorso, qui:


sabato 1 luglio 2023

Il frigorifero vuoto sarà l'ultimo dei problemi.



Dopo l'identità digitale, il punteggio sociale e il riconoscimento facciale, il frigorifero vuoto sarà l'ultimo dei problemi.
La mascherina è un modo come un altro per omologare e farci apparire ai nostri stessi occhi oltre che già morti, anche inutili.
Di contro non vi siete dimenticati le mattinate trascorse a fare la fila bramando il siero miracoloso.
I termoscanner non sono del tutto spariti.
E nemmeno i famigerati tamponi.
Non bastano sei mesi per prenotare una visita medica.
Gli allerta stanno cominciando a fare la loro malefica apparizione.
E non ripetete che "io non ci sto", se vi siete dimenticati di quanto eravate favorevoli al foglio verde per regalarvi libertà e ingabbiare i pensanti.
Il contante diventa sempre più scarso, comprare un chilo di patate è come entrare in gioielleria.

La gente sulla scia di religioni e televisori sta diventando satanista.
Il mondo è popolato quasi esclusivamente da pecore bianche.
I chiodi che sono restii a conficcarsi allo stesso livello degli altri sono martellati continuamente.
Siamo sempre in primo piano, come i migliori attori americani, ciascuno ha svariate decine di telecamere dedicate.
I pochi neuroni che restano sono inversamente proporzionali al terrorismo di sistema.
I cantanti che vanno per la maggiore distribuiscono messaggi di allerta, quelli che vanno per la minore messaggi di serenità.
E intanto si stappano bottiglie di prosecco.
Tutti stappano e festeggiano non si sa bene cosa e vivono tranquilli e felici, basta non sapere.
 

 



Primo articolo di Stefano Santini per ilSovranista: Un viaggio da affrontare

Prima dell'articolo di Stefano Santini pubblichiamo un contributo di Jacopo Cioni col quale Stefano ha collaborato scrivendo da redattore-articolista nel sito diretto da Jacopo.






Un ricordo per Stefano Santini (articolo del 7 Luglio 2015)
di Jacopo Cioni

Fra un mese è un anno che Stefano è scomparso, nel senso che non si sa dove sia sparito.

Queste righe vogliono ricordarlo nell’anniversario della sua scomparsa.

Il 2 Agosto del 2014 Stefano è uscito di casa in calzoncini senza chiavi nè documenti e non è più tornato.

Stefano è stato un amico, di quelli digitali, mai incontrato, una di quelle amicizie che forse si sviluppano proprio per l’assenza di contatto, data da parole libere e non condizionate dall’ingombro della materia corporea.

Abbiamo imparato a fidarci l’uno dell’altro e se pur estremamente criptico Stefano mi ha più volte sorpreso.

La sua conoscenza delle trame del maligno era notevole, soprattutto rispetto a massoneria e illuminati, il suo puzzle sul NWO era molto, ma molto più definito di quello di tanti altri e in parallelo i suoi studi filosofici lo rendevano superiore mentalmente alla maggioranza della pletora umana.

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