giovedì 11 giugno 2015

Gli Stati Uniti, per bocca dei suoi massimi dirigenti militari, considerano la possibilità di attacchi nucleari contro la Russia...

Gli Stati Uniti, per bocca dei suoi massimi dirigenti militari, considerano la possibilità di attacchi nucleari contro la Russia...


Niles Williamson 
worldsocialistwebsite
trd Sa Defenza


Il Segretario della Difesa USA Ashton Carter



Il Segretario alla Difesa USA Ashton Carter alla riunione oggi presso la sede del
 US European Command a Stoccarda, in Germania con due dozzine di comandanti militari USA e diplomatici europei per discutere della escalation della loro campagna economica e militare contro la Russia. Essi valuteranno gli effetti delle sanzioni economiche attuali, così come la strategia della NATO nello sfruttare la crisi in Ucraina nella parte orientale (Dombas) per implementare un sempre maggior numero di truppe ed equipaggiamenti militari verso l'Europa orientale, e la minaccia di guerra alla Russia.

Un funzionario della difesa degli Stati Uniti ha detto a Reuters che lo scopo principale della riunione è stato quello di "valutare le strategie su come gli Stati Uniti e gli alleati chiave dovrebbero riflettere sulle accresciute tensioni, con la Russia, nel corso dell'ultimo anno". Il funzionario ha anche affermato che Carter ha aperto alla fornitura di armi letali al regime ucraino, una proposta  presentata all'inizio dell'anno.

La maggior parte delle presunte provocazioni sono contenute,  in un report  pubblicato da Associated Press [4.6.15] si riferisce al fatto che il Pentagono ha preso in considerazione l'uso di missili nucleari contro obiettivi militari all'interno della Russia, la scusa sostenuta sarebbe quella che dice si sia violato il trattato del 1987 Intermediate-range Nuclear Forces (INF). La Russia nega di aver violato il INF per il volo di test missili da crociera lanciati da terra con un intervallo proibito.
 Tre opzioni prese in considerazione dal Pentagono sono il posizionamento di difesa antimissile in Europa volte a sparare missili nei cieli russi; l'opzione "counterforce"  comporterebbe attacchi non nucleari preventivi contro siti militari russi; e infine, la "countervailing strike capabilities," che coinvolge il dispiegamento preventivo di missili nucleari contro obiettivi in ​​Russia.


L'AP afferma: "Le opzioni di andare così lontano come una implicita, ma non ha dichiarato esplicitamente, che potrebbe migliorare la capacità di armi nucleari statunitensi per distruggere obiettivi militari in territorio russo." In altre parole, gli Stati Uniti stanno preparando attivamente una guerra nucleare contro la Russia .
Robert Scher, uno degli aiutanti di politica nucleare di Carter, ha detto al Congresso nel mese di aprile che il dispiegamento di misure "counterforce" significa che "potremmo andare ad attaccare realmente quei missili che si trovano nei bunker  Russi."

Secondo altri funzionari del Pentagono, questa opzione comporterebbe il dispiegamento di missili da crociera lanciati da terra in tutta Europa.

Il portavoce del Pentagono tenente colonnello Joe Spiedini detto AP, "Tutte le opzioni in esame sono progettate per assicurare che la Russia ottiene alcun significativo vantaggio militare di loro violazione."
La criminale e sregolata politica estera di Washington e dei suoi alleati della NATO è sconcertante. Un attacco nucleare preventivo contro le forze russe, molti dei quali in prossimità di aree popolate, potrebbe mietere milioni di vite in pochi secondi e portare ad una guerra nucleare che cancellerà l'umanità. Ma, anche supponendo che i funzionari degli Stati Uniti minaccino la Russia e in realtà non vogliano arrivare a un simile risultato, e che stiano solo cercando di intimidire di Mosca, è da dire, che dietro questo pensiero di minacce vi è una logica oggettiva aberrante e sinistra.

I funzionari guerrafondai USA che vogliono usare le armi nucleari, in mezzo alle crescenti tensioni militari e all'incertezza strategica, accrescono enormemente il pericolo di una guerra accidentale. Le forze della NATO stanno implementando esercitazioni militari attorno alla Russia, dall'Artico e Mar Baltico verso l'Europa dell'Est,  nel Mar Nero e nel Mediterraneo. Avvisi e allarmi  dei militari sono, punto punto, sulle strade regionali.
I funzionari USA minacciano la Russia, ma, non possono sapere come reagirà il Cremlino a tali minacce. Con Mosca preoccupata per il pericolo di un improvviso attacco della NATO, temendo che altrimenti i missili saranno distrutti al suolo, la Russia è sempre in grado di rispondere ai segnali percepiti di azione militare della NATO con il lancio dei suoi missili. Il pericolo di errori di calcolo e di fraintendimenti che portano a una guerra è immensamente accresciuta.

Le dichiarazioni di Scher e Carter, confermano le avvertenze dello scorso anno di  WSWS, che la decisione della NATO di sostenere un colpo di stato fascista guidato a Kiev nel mese di febbraio, e di incolpare la Russia senza alcuna prova di aver abbattuto il volo MH17, pone un serio rischio di guerra. "Siete  pronti per una guerra compreso la possibilità di una guerra nucleare tra gli Stati Uniti, l'Europa e la Russia? Questa è la domanda che tutti dovrebbero farsi  e chiedersi alla luce degli sviluppi successivi alla distruzione di Malaysian Airlines Flight MH17 ", che il WSWS ha pubblicato [smentendo il capo d'accusa artatamente costruito dagli USA per accusare falsamente la Russia].

Nel mese di marzo, Putin ha dichiarato di aver messo in stato di allerta le forze armate russe, tra cui le sue forze nucleari, in seguito al putsch di Kiev, temendo un attacco della Nato alla Russia. Ora la minaccia di guerra derivanti dalla politica degli Stati Uniti è stata confermata direttamente dalle dichiarazioni, delle forze armate statunitensi,  il Segretario della Difesa USA.
 Queste minacce sono sviluppate in gran parte alle spalle dei cittadini e dei lavoratori di tutto il mondo. I cittadini e i lavoratori negli Stati Uniti, in Europa e nel mondo hanno più volte mostrato la loro ostilità nei confronti degli Stati Uniti nelle guerre in Iraq e in Afghanistan. Eppure, quasi 15 anni dopo queste guerre, il mondo si trova sull'orlo di un conflitto ancora più sanguinosa e più devastante, e i media e le élite dominanti di tutto il mondo si nascondono il rischio di una guerra nucleare.








Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama avrebbe intensificato la pressione sulla Russia in occasione del vertice del G7 della scorsa fine settimana, premendo sui leader europei a mantenere le sanzioni economiche messe in atto in risposta alla annessione della Crimea della Russia lo scorso anno. L'ultimo scoppio di violenza in Ucraina della settimana, è servita come alibi d'accusa degli Stati Uniti contro la Russia, ed è servita da pretesto per continuare le sanzioni.

Parlando al Parlamento,  Giovedì scorso, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha avvertito di "minaccia colossale la ripresa delle ostilità su larga scala da parte delle forze terroriste di novarossia". Egli ha sostenuto senza prove che 9.000 soldati russi sono dispiegati nelle zone in mano ai ribelli di Donetsk e Luhansk , in Ucraina orientale.

"I militari Ucraini dovrebbero essere pronti a sostenere una nuova offensiva da parte del nemico, come una invasione su vasta scala lungo l'intero confine con la Federazione russa", afferma Poroshenko. "Dobbiamo essere davvero pronti a questo." E rincara affermando che l'esercito ucraino ha almeno 50.000 soldati di stanza a est, preparati  e pronti a difendere il paese.

Le osservazioni di Poroshenko sono state dette un giorno dopo la ripresa dei combattimenti in Ucraina orientale tra le forze di Kiev e i separatisti filorussi che hanno provocato decine di vittime. Scontri di questa settimana hanno segnato la più grande violazione della data di cessate il fuoco firmato nel mese di febbraio.

Il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov ha comunicato ai giornalisti, sempre Giovedì passato, che la Russia ritiene che le ostilità del giorno precedente siano state provocate da Kiev per influenzare le discussioni del vertice del G7 del fine settimana e il vertice Ue di Bruxelles, di fine del mese. "Queste azioni provocatorie sono organizzate dalle forze militari dell'Ucraina, che si occupano di questo", ha dichiarato.

Ogni parte ha accusato l'altra per l'avvio dei combattimenti a Marinka, a circa nove miglia ad ovest della roccaforte dei ribelli di Donetsk. Yuriy Biryukov, consigliere Poroshenko, ha riferito, sempre Giovedi scorso, che cinque soldati ucraini sono stati uccisi nei combattimenti, e  altri 39 feriti. Eduard Basurin, vice ministro della difesa e portavoce del Donetsk Repubblica popolare (DPR), ha comunicato a Interfax che 16 combattenti ribelli e cinque civili sono stati uccisi.

Forze ucraine hanno sparato con l'artiglieria sulla città, in mano ai ribelli, di Donetsk Mercoledì scorso. Mezzi blindati hanno invaso i distretti sud-ovest di Kirovsky e Petrovsky, uccidendo 6 persone e ferendone almeno altri 90. A Sokol il mercato della città è stato gravemente danneggiato, con diverse fila di negozi bruciati.

Rispondendo agli sviluppi del mercoledì, i membri della milizia fascista Pravy Sector sono stati chiamati a mobilitarsi per la battaglia. Andrey Stempitsky, comandante del battaglione  paramilitare della milizia, ha postato un messaggio su Facebook invitando coloro che sono andati a casa durante il cessate il fuoco a "tornare alle loro unità di combattimento." Ha avvertito che per 
Pravy Sector  "La guerra  ignora i devoti della tregua. "

mercoledì 10 giugno 2015

Prima della bomba al neutrone in Yemen ci sono altre esplosioni nucleari, tra cui quella del Maggio 2013 in Siria?

Prima della bomba al neutrone in Yemen ci
sono altre esplosioni nucleari, tra cui quella del Maggio 2013 in Siria?


Gordon Duff and PressTV
veteranstoday
trd Sa Defenza

Prove del bombardamento, con  American EPW (Earth Penetrating Weapons
armi nucleari in Siria, sono  state svelate... 


Fulmine globulare da esplosione nucleare, 5 mag 2013 fuori Damasco, Siria








L'AIEA:  è miseramente fallita nella sua "mission" , dovrebbe dimettersi dalla vergogna
[ Stiamo facendo un escursus indietro nel tempo per visionare dei nostri articoli del passato, per rammentare a vecchi e nuovi lettori che molte di queste "notizie di attualità" sono il seguito di quelle di tempo fa, che VeteranyToday ha avuto tra le sue mani per un certo periodo di tempo.

Inoltre vogliamo mostrare il penoso supporto che hanno assunto e stabilito dai media ufficiali sull'impiego di armi nucleari, in assenza di una guerra mondiale di tipo tradizionale. E detto questo, se i poteri in essere hanno deciso di avviare un conflitto continuo non dichiarato nel mondo, ad esclusivo loro piacimento, chiediamoci, come fanno ad essersi adagiate, tutte quelle varie organizzazioni umanitarie internazionali in difesa dei diritti umani, non hanno nulla da dire a proposito di questi terribili eventi nel mondo?Il peggior disprezzo è riservato all'AIEA, in quanto i fatti dimostrano la sua parzialità, in realtà la loro è solo una finta autorità superpartes, come polizia contro la proliferazione nucleare. E in ultimo, è ben visibile l'assenza di senso critico nei media, hanno abbandonato il dovere del servizio pubblico .


Certo, non c'è stata quasi nessuna leadership a portare la bandiera di un tale sforzo contro l'uso del nucleare bellico, ma chiunque se lo chieda vede, anche con una semplice occhiata superficiale, e si rende conto di tale abbandono. "Dove sarebbe il sostegno pubblico per un tale sforzo?" ... Jim W. Dean ]


In viaggio lungo la strada della  Memoria 



L'analisi mostra che in  Siria è avvenuto un attacco da parte di Israele che ha utilizzato, non solo  armi nucleari, ma una bomba americana anti-bunker nucleare, una delle tante fornite a Israele da usare contro l'Iran, è stato uno degli ultimi atti emessi dell'amministrazione Bush / Cheney.

Interviste correlate:
Le prove dell'attacco nucleare con l'uso di American EPW (Earth Penetrating Weapons) un'arma nucleare usata in Siria è venuto alla luce. 

Esperti affermano che le prove sono inconfutabili.

Riprese video drammatiche dalla Siria hanno rivelato la prova sorprendente che contrasta con le affermazioni di Israele sugli "attacchi chirurgici" in materia di armi dirette in Libano.








Disponibile in Alta Definizione
YouTube - Veterans Today -
Che ci siano stati attacchi aerei è ormai dimostrato, qualcosa di facilmente riconoscibile anche a un osservatore inesperto.
Anche l'attacco con l'artiglieria pesante israeliana da 203 millimetri (8 pollici) Shell Exploding All'interno Siria

Quel che accadde dopo è scioccante. Mentre i proiettili di artiglieria piovono sulle posizioni militari siriane, l'artiglieria mobile  israeliana è a supporto diretto di sostegno alle forze ribelli [terroriste] all'interno della Siria, forti esplosione si accalcano in cielo e terra. 
Il Video originale è stata soppresso:
Dopo l'analisi, appare ormai chiaro, che  la Siria è sotto attacco da parte di Israele che utilizza, non solo armi nucleari tattiche, ma anche bombe di penetrazione anti-bunker nucleari americane, una delle tante fornite a Israele da usare contro l'Iran, contenuti regalo in uno degli ultimi atti del governo  Bush / Cheney.

Preso! Un frame del video dell'evento nucleare siriano



Flash nucleare, stessa scala Foto dei 203 millimetri (sopra)

Non è stat rilevata alcuna somiglianza tra l'"evento" siriano e quello convenzionale per  "bunker", tra cui il GBU 57, la più grande arma convenzionale ogni da utilizzata.

Maggiori evidenze di prova...

Il colonnello James Hankeex addetto militare e di collegamento fra iPentagono e il governo di Netanyahu, ha esaminato il filmato. Egli ha indicato che il GBU 57 è considerato un rischio troppo elevato per l'impiego a causa della sua pericolosità per la crosta terrestre.
"La linea di frattura della faglia afrosiriana si allunga a Israele. Se fosse sottoposta a questo tipo di potenza esplosiva, la minaccia che un grave terremoto farebbe danni significativi in ​​Israele è una realtà. 
Nuclear buster bunker, hanno molto meno potere penetrante, non sto dicendo che si tratti di un ordigno nucleare, non fino a quando ho ulteriori prove, ma il 'profilo degli eventi' mostra forti somiglianze ".
L'altro problema d'uso dei GBU 57 è il trasporto. Solo due aerei sono in grado di essere armati con questa arma, il B-52 B-2 Stealth Bomber.

Israele non ha questi aerei.

Collasso di strutture organizzative dell'US Command Air Force


Anche in questo caso dunque, se utilizzato un MOP , avrebbe potuto essere trasportato e gettato solo  dal US Air Force, un'organizzazione avvolta da recenti scandali e da un cambio di incarichi dei ranghi nei vertici ufficiali, un intervallo sulla sicurezza delle armi nucleari in un periodo di cinque anni, è stato scoperto a Minot Air Force Base nel Sud Dakota.

Diciassette gli ufficiali che sono stati rimossi, una "house cleaning"   senza precedenti. Già nel 2008, il Segretario della Difesa Robert Gates ha ordinato una ristrutturazione del comando americano della sicurezza nucleare dopo un incidente di 2007 a Minot.
Su un B-52 sono  state caricate armi termonucleari ed è decollato dalla base, violando ben 84 protocolli di autorizzazione separata. L'aereo è stato poi recuperato a più di 1500 miglia di distanza, in circostanze che non sono state chiarite ne adeguatamente spiegate. Ciò che non è chiaro è se l'intero carico nucleare sia stato recuperato, completo e intatto.

Comprovato l'utilizzo di armi nucleari in Iraq

La considerazione più importante da sapere è se un qualsiasi comando, sia esso israeliano, americano o qualsiasi altro, sia disposto a usare armi nucleari. Non vi è dubbio che il loro uso è stato sostenuto da entrambi i leader politici e militari.

Il divieto in realtà è la capacità di nasconderne il loro uso. Gli eventi in Iraq hanno dimostrato che tale occultamento, offerto ai media e alla comunità scientifica mondiale, e avvenuto ma l'aver lavorato in modo efficace sulle prove conclusive dell'uso di armi nucleari è stato "contenuto".

Il 31 dicembre 2010 il dottor James Fetzer ha intervistato il dottor Chris Busby, un bio-medico  professore presso l'University of Ulster, impegnato nella ricerca sull'uso di uranio impoverito (DU) in relazione ai difetti di nascita nei bambini iracheni. Quello che il dottor Busby scoprì fu sorprendente:
La cosa interessante sull'uranio era che eravamo in grado di misurare il rapporto isotopico perché eravamo interessati a capire se si trattava, di uranio naturale o uranio impoverito DU, che è quello che abbiamo pensato che fosse.
Ma in realtà si è rivelato essere uranio leggermente arricchito [con U-235], vale a dire, che era uranio arricchito artificialmente. Ora l'uranio arricchito è un materiale che può essere trovato, solamente in due situazioni, o in una centrale nucleare o all'interno di una bomba atomica.
Quindi, trovarlo nei capelli dei genitori di questi bambini con malformazioni congenite è stato davvero sorprendente.
Così siamo andati a vedere come  poteva mai essere questo,  e per farla breve, abbiamo concluso dai diversi brevetti depositati presso l'ufficio brevetti degli Stati Uniti che abbiamo ricevuto dai fisici, che era piuttosto tutto probabile che fosse utilizzata una nuova arma segreta, un'arma antiuomo di qualche tipo che conteneva uranio arricchito oppure generato uranio arricchito. ... L'alternativa - che è una specie si tratti di scienza immaginaria, ed è del tutto possibile -
Devo dire, che hanno sviluppato una sorta di dispositivo ai neutroni che utilizza uranio arricchito come parte dei suoi componenti per generare neutroni. E il modo in cui funziona è quello di sciogliere il trizio in polvere di uranio ...
Quello che il dottor Busby sta descrivendo è un avanzato sistema d'arma a  radiazioni Enhanced Radiation Weapon (ERW) o Neutron Bomb. Altre variazioni nel arsenale nucleare segreto dell'America include il  Minimal Residual Radiation (MRR) armi a residui minimi [di radiazioni].
La prova di uso di "armi speciali" è stato provato nelle scene dell'attacco terroristico a, Oklahoma City, al World Trade Center (9/11), a Bali e molti altri luoghi.
La prima prova concreta pubblicato da scienziati qualificati coinvolti a Fallujah. Tuttavia, l'uso di armi nucleari in Iraq e Afghanistan, si dice che sia stato relativamente comune.

Israel Bomb: lo scandalo di Israele

  • Uno dei più grandi "non segreti" degli ultimi anni comporta il collocamento delle scorte di armi di Israele. Nel 1986, il tecnico di armi nucleari israeliane, Modechai Vanunu, è stato rapito in Italia e portato in Israele, dove è stato incarcerato per oltre 25 anni. Il suo crimine; aver riferito sul programma nucleare segreto israeliano di Dimona.
  • I cablo diffusi da Wikileaks hanno rivelato che gli Stati Uniti avevano, nel 2006, permesso alla Libia di costruire un nuovo impianto di armi chimiche. Ciò che non è stato "Wiki-leaked" è che, quando l'impianto è stato scoperto dopo la caduta del governo di Gheddafiè stato scoperto che era gestito dalla governo israeliano. Da quei primi rapporti, niente di più è stato citato. È molto probabile che questa struttura illegale, in Libia, sia ancora in mani di Israele.
  • Nel giugno 2010, la USS Grapple, una nave da guerra americana con equipaggio straniero "non specificato", attraccato al porto di Poti, in Georgia. Dieci torpediniere israeliane di scorta alla USS Liberty, sono simili a quelle che l'hanno attaccata. La nave merci era piena di bombe, incluse le armi di superficie insieme alla versione migliorata del BLU 113 "Super Penetrator", un'arma convenzionale anti bunker arma di 4700 libbre

Stratagemma Azerbaigian

Queste munizioni sono stati poi trasferiti in bunker di armi in un ex campo dell'aviazione sovietica all'interno dell'Azerbaigian dove Israele è riuscito a sequestrare un certo numero di aerei d'attacco.

Questi aerei sono volati in Azerbaigian dopo aver partecipato a operazioni congiunte tra le forze aeree turche e israeliane.

Dopo che è stata scoperta la loro presenza, hanno detto che gli aerei israeliani sono tornati a casa, ma non vi è alcuna prova che le munizioni siano state rimpatriate in Israele o negli Stati Uniti, loro luogo di origine.

Conclusione

Sappiamo e possiamo dimostrare che le armi nucleari avanzati sono state utilizzate dagli Stati Uniti. Abbiamo prove del loro uso altrove negli ultimi anni.

Sappiamo anche che le metodologie per nascondere il loro uso e la gestione della stampa sulle perdite sono state molto efficaci e hanno creato un ambiente di combattimento in cui l '"opzione nucleare" è sempre pronta "sul tavolo."

Abbiamo pellicole e fotografie dalla Siria che mostrano qualcosa che non ha altra spiegazione se non l'uso di armi nucleari. 

E' Israele a utilizzare tali armi? Ne hanno i mezzi? Qual'è il movente? Hanno la possibilità d'uso? Hanno un sufficiente controllo sugli organi di stampa per incoraggiare questo tipo di incoscienza palese?

Penso che tutti noi conosciamo la risposta.


Harvard Study on Nuclear Explosion-Induced Lighting
Title: An empirical study of the nuclear explosion-induced lightning seen on IVY-MIKEAuthors: Colvin, J. D.; Mitchell, C. K.; Greig, J. R.; Murphy, D. P.; Pechacek, R. E.; Raleigh, M. Publication: Journal of Geophysical Research: Atmospheres, Volume 92, Issue D5, pp. 5696-5712 (JGR Homepage)Publication Date: 05/1987Origin: AGU; WILEY Abstract Copyright: Copyright 1987 by the American Geophysical Union.  DOI: 10.1029/JD092iD05p0569 Bibliographic Code: 1987JGR….92.5696C

martedì 9 giugno 2015

LA DESTABILIZZAZIONE INTERNAZIONALE, UN BUSINESS A SPESE DEL CONTRIBUENTE.

LA DESTABILIZZAZIONE INTERNAZIONALE, UN BUSINESS A SPESE DEL CONTRIBUENTE.




Per evitarsi la pena di commentare il magro risultato elettorale, e per far capire a tutti quali siano i veri padroni a cui deve rispondere, un Renzi in versione NATO lunedì scorso è volato in Afghanistan, ad arringare i soldati italiani. 

Senza risparmiarci il ridicolo di indossare la tuta mimetica, dall'alto della sua scienza politica, Renzi ha spiegato ai giovani militari che in un mondo globale la sicurezza interna ai vari Paesi dipende dalle loro scelte internazionali. Parole sante. 
Parole tanto più significative se pronunciate in un Paese, l'Afghanistan, che dal 2002 segna ogni anno un nuovo record di produzione dell'oppio. Proprio quell'oppio che, trasformato in eroina, inonda l'Europa. 
La destabilizzazione dell'Afghanistan da parte della NATO ha quindi comportato i suoi riflessi destabilizzanti all'interno dei Paesi della NATO. Si potrebbe iniziare a questo punto la solita litania sugli "errori dell'Occidente", se non ci si ricordasse che la destabilizzazione costituisce un business

Che la NATO non abbia nulla a che vedere con la produzione ed il traffico di oppio, può essere infatti sostenuto solo contro ogni evidenza, e ciò fa parte di quei "segreti" noti a tutti, ma troppo osceni per essere pronunciati, poiché rimetterebbero in discussione tutta la visione del mondo comunemente accettata.

Il problema è che, se per alcuni la destabilizzazione internazionale costituisce un business, per altri è una spesa. La destabilizzazione infatti è a carico del contribuente, che deve finanziare crescenti spese militari, che a loro volta vanno a favorire ed organizzare il contrabbando che fiorisce all'ombra delle basi militari e del segreto militare. 

Non si tratta solo di contrabbando di oppio, ma anche di armi, sigarette, petrolio e di ogni altro genere di merce
Il contribuente così non finanzia solo la destabilizzazione, ma anche la colossale evasione fiscale che il contrabbando comporta da parte delle multinazionali, le quali trovano nella NATO una confortevole e dissimulata "location" per il loro lobbismo.
Può apparire un paradosso che degli Stati finanzino la frode fiscale, ma lo Stato non esiste. Lo Stato è in parte un'astrazione giuridica ed in parte una superstizione, mentre ciò che esiste realmente è il potere di lobby e di cosche che agiscono in nome di queste astrazioni e superstizioni.

Le spese militari non riguardano soltanto l'acquisto di nuove armi, come i famigerati F35, ma anche le spese logistiche del personale e delle basi. La spesa militare effettiva è molto maggiore di quella dichiarata ufficialmente, poiché viene dissimulata in più capitoli di spesa, ed è anche a carico delle Regioni. In coincidenza con i record della produzione e del traffico di oppio, anche la spesa militare italiana registra sempre nuovi record. 

Ma tutto ciò è ancora nulla, dato che il contribuente dovrà affrontare sempre maggiori costi per la destabilizzazione della Libia operata nel 2011, che comporta non solo contrabbando di petrolio, ma anche contrabbando di esseri umani. I media pongono l'accento sul micidiale traffico operato con i barconi e sulle stragi che esso comporta, ma quel traffico potrebbe costituire solo un diversivo rispetto a forme di immigrazione illegale organizzate sotto il paravento del segreto militare. 

Nel 2011 si è potuto riscontrare come gran parte della sinistra sia vulnerabile al mito razzistico e colonialistico del "fardello dell'Uomo Bianco" elaborato dallo scrittore inglese Rudyard Kipling. Si è assistito così allo spettacolo di una "sinistra interventista", convinta che esistano "popoli minorenni", assolutamente bisognosi del soccorso del sedicente Occidente, cioè della NATO. Si è visto poi con quali risultati. 

Renzi aveva promesso un decreto per l'intervento militare italiano in Libia per il marzo scorso, poi i tempi sono slittati. Si attende l'autorizzazione dell'ONU, che l'aveva a sua volta promessa venti giorni fa. Questa improvvisa timidezza pare sia dovuta all'atteggiamento russo, molto meno malleabile che nel 2011, dato che al Cremlino hanno cominciato a comprendere che l'obiettivo finale di tutta questa destabilizzazione è l'accerchiamento commerciale e militare della Russia, in vista di un suo smembramento in stile Jugoslavia.
La recente missione del ministro degli Esteri Gentiloni in Russia ed i suoi colloqui con il suo omologo russo, Lavrov, hanno generato i soliti comunicati né carne né pesce. Significa però qualcosa il fatto che Gentiloni abbia trovato il modo di vantarsi della posizione italiana, improntata sì alla fermezza nei confronti della Russia, ma anche al dialogo. 
Gentiloni è riuscito ad ottenere anche la promessa di una visita di Putin all'Expo di Milano, in base alla regola aurea che una nota di ridicolo non deve mai mancare in queste solenni occasioni internazionali. 

Gentiloni però non ha mancato di lamentarsi per la "Black List" di indesiderabili stilata dal governo russo. La destabilizzazione non passa solo per gli eserciti, ma anche per lo spionaggio e la provocazione, mirati ad organizzare "rivoluzioni colorate". Circolano molti politici ambigui, che sono in effetti alle dipendenze dei servizi segreti NATO, ed il fatto di pubblicarne i nomi serve appunto a "bruciarli". 

Nella lista nera di Putin vi è anche una donna di origine italiana, ora naturalizzata svedese, la signora Anna Maria Corazza, che ha preso anche il cognome del marito, l'ex primo ministro svedese Bildt. La storia d'amore fra i due è cominciata nei Balcani, nel corso della guerra. 
Probabilmente la signora era lì per conto della NATO, ed il consorzio con un politico svedese risulta del tutto coerente. 
La Svezia infatti non è più un Paese neutrale, ma è coordinato con la NATO in base ad un accordo di partenariato.
truppe svedesi in forza alla NATO

Porre veti all'ingresso sul proprio territorio a certi personaggi costituisce un mezzo di difesa molto più economico ed efficace che investire in nuove armi. 

Un irrigidimento della Russia potrebbe costituire anche una buona notizia per il contribuente, poiché porrebbe un freno all'attuale ondata di destabilizzazione internazionale di marca "occidentale", che va dall'Ucraina, alla Siria, alla Libia, all'Afghanistan.



lunedì 8 giugno 2015

SCORIE NUCLEARI, DI NUOVO IN PIAZZA PER DIRE NO AL DEPOSITO IN SARDINYA...

SCORIE NUCLEARI, DI NUOVO IN PIAZZA PER DIRE NO  AL DEPOSITO IN SARDINYA...

 Vàturu  Erriu Onnis

Di fronte alla RAS Cagliari Sardinya 

Domenica 7 Giugno in sei città sarde: Cagliari, Sassari, Olbia, Nuoro, Oristano e Bosa, si son dati appuntamento gli ambientalisti sardi, che partono dagli indipendentisti  fino ad arrivare alla rappresentanza dei comuni sardi ANCI e della società civile tutta, non è bastato il referendum contro le basi nucleari e le scorie che oggi a distanza di cinque anni ripropongono l'assurdo deposito per scorie nucleari, siamo scesi in piazza per rifiutare questa ennesima ingiustizia e arroganza del governo italiota che con la logica coloniale vuole installare a forza qui in Sardinya.

Un appuntamento a difesa della nostra terra dall'incivile stato italiota, che ci domina come terre d'oltremare , buone solo da usa e getta, con un'insostenibile presenza militare soffoca la naturale disposizione dell'isola al turismo, e con le scorie nucleari, vogliono annientare definitivamente l'etnia sarda.  
Il popolo sardo, come quello basco e quello breto­ne, fonda la sua sopravvivenza sulle tradizioni ancestrali, sul suo profondo spirito religioso, sulla sua lingua, su i legami tribali, sulla struttura sociale comunitaria, che lo stato italiota vuole abbattere. sadefenza-ragioni
La lingua è ancora soggetta ad un genocidio culturale e le scuole sono palestre di assimilazione e desardizzazione per i nostri figli. sadefenza


Sa Cantadora [Paola Alcioni]

Il comitato Nonucle-day: La carta delle aree idonee potrebbe essere consegnata entro la metà del mese

In una nota si afferma che "il presidente della Sogin Giuseppe Zollina, in occasione della visita guidata alla centrale nucleare dismessa di Latina, ha dichiarato che la carta delle aree potenzialmente idonee per ospitare il deposito nazionale unico delle scorie radioattive, sarà consegnata da Sogin entro la fine di maggio e i primi quindici giorni d giugno". lanuovasardegna



Intanto sul tema prende posizione Il Wwf Sardegna, attraverso il delegato regionale Carmelo Spada

 “Siamo consapevoli – si legge in una nota – della necessità di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi individuando una sede nazionale. Ma la nostra Isola non può sopportare anche questo ulteriore fardello. 
Il problema – ha continuato l’esponente del Wwf – deve essere affrontato in una visione complessiva, infatti la Sardegna sopporta già diverse gravi situazioni di rischio ambientale e sanitario definite tali dal Ministero dell’Ambiente in quanto pericolose e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali e sotterranee: sono le aree industriali di Porto Torres e del Sulcis Iglesiente Guspinese”. 
A queste due aree Sin (Siti di interesse nazionale) vanno aggiunte le servitù militari per altri 22.000 ettari che costituiscono il 60% di tutte quelle presenti nel territorio nazionale. Altresì va ricordato che l’indagine dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, ha inserito la Saras raffinerie sarde spa a Sarroch tra i primi 100 inquinatori della classifica europea (92esimo posto).sardiniapost


tratta da Unione Sarda
Nucleare: la Regione issa il vessillo della protesta.

"La bandiera contro il nucleare sventolerà sino a domenica sulla facciata del palazzo di via Roma, sede del Parlamento sardo. Si tratta di una battaglia comune che vede uniti tutti i sardi".
Questa la presa di posizione del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, che domenica 7 giugno parteciperà a Sassari in piazza d'Italia a una delle tante iniziative della manifestazione contro il nucleare e l'ipotesi di scegliere la Sardegna come sito per il deposito nazionale di scorie nucleari.
"Il Consiglio regionale - ha aggiunto Ganau - si è espresso in maniera chiara, dimostrando di esser unito contro quella che sarebbe un'altra insostenibile servitù. L'ho detto neanche due mesi fa e lo ribadisco oggi con forza. Siamo pronti a fare anche l'inimmaginabile per evitare quello che sarebbe per la Sardegna un vero disastro. La mia sarà una partecipazione convinta alla manifestazione, in primo luogo da sardo e poi naturalmente da presidente del Consiglio regionale della Sardegna". unionesarda
Nel giorno del NoNucle-Die anche il governatore Francesco Pigliaru ribadisce il no della Regione alla dislocazione in Sardegna del sito unico per lo stoccaggio delle scorie.

"Sulla questione scorie la posizione della giunta è molto chiara e l'abbiamo esposta sin da principio senza giri di parole, sia ai cittadini che al governo".




Il post di Francesco Pigliaru

Ha scritto il presidente su Facebook.

"Il no alle scorie in Sardegna è un no deciso, che non lascia spazio ad alcuna negoziazione. Il sentimento della comunità sarda su questo tema è forte, e da parte nostra lo confermiamo.

In occasione di Sa Die, il 28 aprile scorso, abbiamo fortemente voluto e sostenuto in Consiglio regionale un ordine del giorno che esprime questa volontà in maniera unitaria e ci impegna tutti a rispettarla con fermezza.

La nostra ricchezza è il nostro ambiente e sulla Sardegna grava già il peso eccessivo delle servitù militari: il deposito delle scorie sarebbe una nuova servitù che non vogliamo". unionesarda

gratzias a Mario Flore

domenica 7 giugno 2015

P. Becchi A. M. Rinaldi : IN GRECIA ORMAI SIAMO A SANGUE E MERDA!

P. Becchi A. M. Rinaldi : IN GRECIA ORMAI SIAMO A SANGUE E MERDA! 


Paolo Becchi e Antonio M. Rinaldi
Tsipras evidentemente, ritornando da Bruxelles, già percorrendo la strada che dall’aeroporto di Atene lo conduceva dritto dritto al Parlamento per riferire sulle ultime “proposte dei creditori”, si deve essere accorto che la situazione in cui versa il suo Paese e i suoi cittadini è al limite della sopportazione, sbottando in un liberatorio “Proposte assurde, ritiratele”.
Non deve essersene ancora accorto invece Martin Schultz, visto che non ha tardato, in pieno stile da bibliotecario ritrovatosi a fare il Presidente del Parlamento Europeo, nello sbraitare “mi sono rotto le scatole”, infastidito dalla marcia indietro del Premier ellenico dopo solo poche ore da sorrisi e strette di mano accomodanti, dimenticando però, che se qualcuno si è veramente “rotto le scatole” di questa situazione, siamo proprio noi cittadini europei che non ne possiamo più di questo andazzo.
Infatti le 5 cartelle che Tsipras ha riportato nella sua borsa con le proposte dei creditori da elencare al Parlamento del suo Paese, contengono richieste che neanche un ultimatum contemplerebbe o che neppure una resa “alla Versailles” si sarebbe mai sognata d’imporre.
D’altronde cosa ci potevamo aspettare dalla governance europea visto che negli ultimi 5 anni ha fatto a gara nel proporre ricette fallimentari alla Grecia e non solo alla Grecia? Se la Troika è esclusivamente programmata per far rispettare il modello economico imposto in Europa dalla Germania per tentare di rendere sostenibile l’euro, è evidente che non può rendersi conto dei danni che sta dispensando in quasi tutti i Paesi che hanno adottato la moneta unica.

Quindi chi se ne frega di Atene! Anche Giavazzi, dall’alto del Corriere della Sera di venerdì 5 giugno scorso, si lamentava del fatto che si stia parlando un po’ troppo di Grecia e poco importa se fino ad ora tutti gli sforzi profusi dalla Troika siano stati indirizzati nel trasferire il rischio “Grecia“a carico del sistema bancario e finanziario europeo sui governi nazionali dei paesi eurodotati grazie ai Fondi Salva Stati e ai finanziamenti diretti degli Stati membri. 
L’importante è  non far rimanere con il cerino in mano gli amici degli amici e poi se alla fine il conto lo pagano i cittadini e le imprese europee e naturalmente la Grecia, per mezzo della fiscalità e per i tagli alla spesa, è un dettaglio che a Bruxelles poco interessa!
In termini militari si tratta solo di “danni collaterali”
L’ unico fine di Bruxelles è quello di tutelare gli interessi dei creditori e quindi non può comprendere come le regole prescritte non siano idonee per garantire ricette di progresso e di miglioramento delle condizioni di vita di Eurolandia. 
Le sue azioni sono in effetti paragonabili alle devastazioni che solo una guerra può produrre, ma ciò nonostante continuano imperterriti nella loro missione: utilizzare la moneta comune come mezzo coercitivo di governo verso Paesi che hanno invece fondato la propria esistenza  sulla rappresentanza democratica e cercano di difenderla con le unghie e con i denti.
L’Europa all’inizio ha cercato di coniugare insieme capitalismo e democrazia e così è nato lo Stato sociale di diritto
Attraverso l’euro si è invece imposto il modello unico del capitalismo finanziario.

La lotta del popolo greco è in fondo una lotta per la democrazia contro questa forma selvaggia di capitalismo globalizzato.

Al Parlamento Europeo, alla BCE e al FMI, non  passa per la mente che stanno usando violenza nei confronti di Stati come la Grecia, imponendo diktat che nell’interesse del proprio popolo non possono che essere rifiutati?  Se il loro intento è quello di “blindarel’irreversibilità dell’euro, stanno proprio ottenendo il contrario! E in più stanno alimentando l’odio tra i popoli europei.
Putin ha la linea diretta con Atene grazie alla fratellanza della Chiesa Cristiana Ortodossa e alla fine un abbraccio con il popolo greco, in ginocchio e umiliato come mai nella sua Storia plurimillenaria, potrebbe essere il naturale riscatto per un Paese abbandonato dall’Europa al suo destino.

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