lunedì 15 giugno 2015

Vile attacco ad Attilio Folliero ed al sito “Sa Defenza”

Che l'articolo inquisitore di Sergio Di Cori Modigliani, apparso su Come Don Chisciotte,  fosse un brutto articolo lo abbiamo potuto notare immediatamente, sia per lo stile che ha usato nel lanciare le accuse da vittima colpita nel proprio intimo pensiero, sia per i commenti negativi che gli stessi lettori di CDC gli hanno espresso, consigliandogli cautela. 
Ho subito contattato l'autore di "Libero pensiero " facendogli notare la superficialità usata nel mettere nomi di persone che nulla avevano a che fare con l'articolo pubblicato da Sa Defenza che potete leggere da voi qui 
Ovviamente a me come responsabile del blog interessava in primis prendere difesa dell'amica Paola ingiustamente coinvolta nell'affaire con, tanta, troppa, superficialità; 
Ringrazio l'amico e Prof. Attilio Folliero, dell'articolo chiarificatore sui comportamenti emotivi esplicati dall'inquisitore che, toccato nella carne viva dei suoi gioielli ideali, ha sparato bordate emotive a caso contro chi, portava e dava informazioni preziose su fatti che accadono sotto l'ombrello atomico dei Saud, sostenuti dagli USA Israele e company, notizie che dicevamo negate ai più nell'occidente "democratico", poiché i media sono assoggettati al sistema dominante, abbiamo creduto far cosa grata, ai sinceri ricercatori di, offrire un  servizio a favore di tutti lettori. 
Vaturu Erriu  

Vile attacco ad Attilio Folliero ed al sito “Sa Defenza”

Attilio Folliero,
Caracas 14/06/2015



Israele e gli "ordigni nucleari mediatici". Degli attacchi israeliani con bombe al neutrone sullo Yemen ne parla anche Famiglia Cristiana con un articolo del 13/06/2015 intitolato "Nel golfo venti di guerra nucleari". 
Il signor Sergio Di Cori Modigliani, prima di sparare sentenze dovrebbe informarsi.


Da mesi sto seguendo le vicende dello Yemen, pubblicando vari articoli miei o di terzi ed appoggiando iniziative umanitarie contro i bombardamenti dell’Arabia Saudita a danno di civili inermi, soprattutto donne, bambini ed anziani.


Recentemente ho pubblicato sul mio blog una notizia (sia in italiano, che inspagnolo) che segnalava Israele come responsabile di aver lanciato un ordigno nucleare sullo Yemen. Entrambi gli articoli sono ripresi da altri siti, di cui cito la fonte, autore e link, come è mia abitudine quando riprendo articoli di terzi.

Io firmo ogni testo che scrivo con il mio nome e cognome paterno, però sono stato definito a freddo dal raffinato Sergio+Di+Cori+Modigliani come un "anonimo professore, certo Attilio Folliero". L'illustre Sergio dai tre cognomi, si lancia in spericolate acrobazie per screditare e denigrare. Con foga mi segnala come fonte prima e originaria - spalleggiato da un "poetessa Sarda", del sito Sa Defenza (1) che deride ottusamente - come responsabile unico della incriminata notizia. E mette mano senza risparmiarsi agli "effetti speciali" più grezzi della retorica propagandistica: "potrebbe trattarsi di un ordigno nucleare mediatico ovvero un clamoroso falso… ".

Insomma, il nostro prende frettolosamente penna e calamaio per marcarmi come una specie di "untore cosmico" e punta il dito contro siti sgraditi perché "cospirativi", ossia che fanno circolare notizie da lui ritenute lesive per Israele. Nel volgere di qualche ora una decina di lettori di Come Don Chisciotte (il sito che ha pubblicato l’articolo in questione) gli replicano elencandogli i link di una serie di siti forestieri (tra i quali il sito dei Veterani statunitensi) che avevano già trattato - in varie lingue - la notizia del bombardamento israeliano in Yemen (alcuni inserendo anche video dell'esplosione).




L'articolo di Veteras Today sulla bomba nucleare lanciata sullo Yemen

Gratta gratta, e sotto il soffice strato di vernice "liberal" salta fuori sempre l'ultras occidentalista o il malintenzionato paranoico. Equiparare le idee, parole, concetti o immagini con il terrorismo non giustifica di certo abbassarsi al livello della delazione pubblica. "Le bombe, anche quelle mediatiche, vanno disinnescate" tuona con sdegno Sergio Di Cori Modigliani, che propone un comitato di "persone competenti, in grado di poter effettuare i necessari controlli" e diano un premio ai diffusori di notizie genuine; in caso contrario "denunciarli per diffusione di notizie false e tendenziose atte a diffondere confusione e paura". Ohibò!
Costui vive in questo stesso pianeta o in qualche immaginario kibbutz? Non solo le idee dominanti sono quelle della classe dominante, ma le notizie pubblicate sono quelle autorizzate dai proprietari dei monopoli mediatici, che ora hanno assunto apertamente il carattere di mafia mediatica internazionale.
E' di questa settimana la notizia sull'hackeraggio del computer dell'oligarca-presidente Poroshenko dell'Ucraina. Quanti giornali hanno pubblicato qualcuna delle numerose mail scambiate con il miliardario ungaro-USA-israeliano George Soros? Sì, quello delle "società aperte" o da aprire con prezzolate ONG, o con l'assalto alle banche centrali degli Stati (Tailandia, Piccoli dragoni, Italia, ecc).

Diffondere i contenuti di quel raccapricciante carteggio, che secondo taluni contengono i consigli del vecchio volpone Soros su come far sborsare un miliardo di euro all'anno al FMI e a Bruxelles, e finanziare la belligeranza nazi contro la Russia sarebbe una “bomba mediaticao un atto meritorio di premi? Oppure bisognerebbe attendere il comitato di "persone competenti, in grado di poter effettuare i necessari controlli"?

Sergio Di Cori Modigliani risulta un po' anacronistico, e prima di cadere facile preda di calcolate indignazioni, farebbe bene a documentarsi meglio o nella stessa misura dimostrata dai lettori della sua nota questurinesca. Parte e si lancia contro i "terroristi mediatici" però nella sua prosa reiterativa si intravede con nitidezza la filigrana. Come un moderno Peppone, spara a "quattro palle un soldo" contro chi non fa l'apologia di Israele.
Sia il sottoscritto, che il sito Sa Defenza siamo stati tra i primi e purtroppo tra i pochi in Italia a riportare la notizia di questo presunto bombardamento dello Yemen con un ordigno di natura nucleare. Evidentemente per il Sergio Di Cori Modigliani non dovevamo e quindi si è lanciato in questo vile attacco alla mia persona ed alla poetessa Paola Alcioni di Sa Defenza. 
In quanto a Sa Defenza, sito stimato dal sottoscritto e da tanti lettori, ha provveduto a rispondere al Sergio Di Cori Modigliani, il suo responsabile Vaturu Erriu, con un commento in calce all’articolo pubblicato da Come Don Chisciotte, in cui fa notare all’inquisitore le fonti originali dell’articolo ed invita a documentarsi meglio sulla poetessa Paola Alcioni, trattata con troppa superficialità.

Concludo dicendo che “l’anonimo professore” non è poi tanto anonimo almeno per i lettori di Come Don Chisciotte, dato che ogni tanto leggono miei articoli pubblicati in questo sito; colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente la redazione che autonomamente ha deciso di riproporre nel suo sito alcuni miei articoli.


Nota

(1) Sa Defenza ha pubblicato vari articoli sul tema dello Yemen, in particolare: La guerra nucleare è già iniziata nello Yemen! e F16 israeliani abbattuti nello Yemen
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domenica 14 giugno 2015

Flogosi e obesità legata alla diversità Probiotica...

Flogosi e obesità legata alla diversità Probiotica...

Case Adams, Naturopata
greenmedinfo 
Sa Defenza


Vi siete mai chiesti perché alcune persone, nonostante i loro sforzi dietetici, sembrano avere più infiammazione, affaticamento e obesità rispetto ad altri ? 
Una nuova ricerca ha scoperto la risposta, e si riferisce alla diversità dei batteri probiotici nel nostro intestino. 

Una nuova ricerca clinica arriva dalla Francia, ed ha scoperto che la diversità genetica di più batteri intestinali hanno, danno minore tendenza alla flogosi, all'obesità e alla disfunzione metabolica.

La ricerca viene dalla Francia dal  Institut National de la Recherche Agronomique (Istituto nazionale di ricerca agronomica  INRA). In uno studio che è culminato in un decennio di studi 
si è notata la progressività  di collegamento nella ricerca probiotica sull'obesità, più di 75 eminenti ricercatori europei hanno analizzato e raccolto i dati su 292 pazienti.

I ricercatori hanno testato 123 obesi danesi, insieme ad altri 169 non obesi connazionali. Hanno condotto esami medici su ogni singolo individuo, misurato non solo il loro peso e grasso corporeo, ma anche il loro livello di insulino-resistenza , i livelli di colesterolo, la condizione cardiovascolare e i parametri generali di flogosi.

I ricercatori hanno anche testato la composizione dei batteri intestinali di ciascun individuo. Ciò è stato fatto attraverso l'analisi del DNA, che mette alla prova la diversità genetica - legge il numero di ceppi diversi - dei batteri probiotici che vivono all'interno dell'intestino.

La ricerca ha scoperto che il 23% di tutto il gruppo dei 292 avevano bassi livelli di batteri diversità genetica - Questa " Ricchezza batterica", che i ricercatori hanno indicato nel 23% degli analizzati,  hanno avuto una media di 380.000 geni, mentre il numero medio dei geni di quelli con diversi e variegati batteri, nella  conta,
 avevano ben 640.000 geni in media.
Ancora più importante, i ricercatori hanno scoperto che quelli con la diversità probiotica inferiore avevano significativamente maggiori livelli di obesità, alti livelli di colesterolo, maggiore insulino-resistenza e un maggiore livello di condizioni infiammatorie.

Quelli con, più bassi livelli di, diversità probiotica sono impegnati anche in una lotta più difficoltosa con il loro peso. I ricercatori hanno notato:

"Gli individui obesi del gruppo con ricchezza batterica inferiore, aumentano di più il peso nel corso del tempo."
Nella loro indagine dei ceppi di probiotici che portano direttamente ad una maggiore varietà di probiotici, i ricercatori hanno scoperto che le specie di Faecalibacterium, Bifidobacterium e Lactobacillus sono stati associati con una maggiore diversità microbiota del gene. Hanno anche scoperto che i microorganismi patogeni del genere Bacteroides e Ruminococcus sono collegati ai più bassi livelli di diversità genetica.

Imparare a produrre più varietà di probioti scegliendo i giusti probiotici e alimenti. 

Va aggiunto che il primo gruppo di batteri probiotici  sono risultati in altre ricerche come anti-infiammatori, mentre quelli del secondo gruppo (patogeno) sono stati associati in altre ricerche come microrganismi pro-infiammatori.
Risultati corroborati da uno studio in partnership con MetaHIT .  

Un altro studio francese - studio all'interno di MetaHIT, un'organizzazione europea della commissione dell'Unione, si è focalizzato sulla soluzione dell'obesità e malattie metaboliche nei paesi occidentali - la inferiore diversità genetica dei probiotici è legata anche ai maggiori livelli di flogosi.

In questo studio, 49 pazienti obesi o in sovrappeso sono stati testati sulla diversità genetica dei loro batteri intestinali. I ricercatori hanno scoperto che il 40% del gruppo aveva bassi livelli di diversità genetica probiotico, questi individui avevano anche maggiori livelli di "basso grado di infiammazione" e generale "dis-metabolismo" rispetto al resto del gruppo.



Questo studio ha anche provato che una dieta più sana con un minor numero di carboidrati lavorati (leggi cibo spazzatura) ha portato a livelli più elevati di diversità genetica. Tuttavia, l'intervento dietetico non funziona altrettanto bene per quelli con bassi livelli di diversità genetica dell'inizio dello studio:


"L'intervento dietetico migliora la bassa ricchezza dei geni e fenotipi clinici, ma sembra essere meno efficiente per le variabili di infiammazione in individui con bassa ricchezza dei geni."

In altre parole, una dieta che aiuta la crescita dei probiotici sani (ricco di prebiotici) può anche contribuire a ridurre il peso e la flogosi, ma ci si 
deve concentrate sul problema della riduzione dei livelli di probiotici nell'intestino .


RIFERIMENTI:

Le Chatelier E, Nielsen T, Qin J, Prifti E, Hildebrand F, Falony G, Almeida M, Arumugam M, Batto JM, Kennedy S, Leonard P, Li J, Burgdorf K, Grarup N, Jørgensen T, Brandslund I, Nielsen HB, Juncker AS, Bertalan M, Levenez F, Pons N, Rasmussen S, Sunagawa S, Tap J, Tims S, Zoetendal EG, Brunak S, Clément K, Doré J, Kleerebezem M, Kristiansen K, Renault P, Sicheritz-Ponten T, de Vos WM, Zucker JD, Raes J, Hansen T; MetaHIT consortium, Bork P, Wang J, Ehrlich SD, Pedersen O, Guedon E, Delorme C, Layec S, Khaci G, van de Guchte M, Vandemeulebrouck G, Jamet A, Dervyn R, Sanchez N, Maguin E, Haimet F, Winogradski Y, Cultrone A, Leclerc M, Juste C, Blottière H, Pelletier E, LePaslier D, Artiguenave F, Bruls T, Weissenbach J, Turner K, Parkhill J, Antolin M, Manichanh C, Casellas F, Boruel N, Varela E, Torrejon A, Guarner F, Denariaz G, Derrien M, van Hylckama Vlieg JE, Veiga P, Oozeer R, Knol J, Rescigno M, Brechot C, M'Rini C, Mérieux A, Yamada T. Richness of human gut microbiome correlates with metabolic markers. Nature. 2013 Aug 29;500(7464):541-6.

Cotillard A, Kennedy SP, Kong LC, Prifti E, Pons N, Le Chatelier E, Almeida M, Quinquis B, Levenez F, Galleron N, Gougis S, Rizkalla S, Batto JM, Renault P; ANR MicroObes consortium, Doré J, Zucker JD, Clément K, Ehrlich SD, Blottière H, Leclerc M, Juste C, de Wouters T, Lepage P, Fouqueray C, Basdevant A, Henegar C, Godard C, Fondacci M, Rohia A, Hajduch F, Weissenbach J, Pelletier E, Le Paslier D, Gauchi JP, Gibrat JF, Loux V, Carré W, Maguin E, van de Guchte M, Jamet A, Boumezbeur F, Layec S. Dietary intervention impact on gut microbial gene richness. Nature. 2013 Aug 29;500(7464):585-8. doi: 10.1038/nature12480.

Adams C. Probiotics - Protection Against Infection: Using Nature's Tiny Warriors To Stem Infection and Fight Disease. Logical Books, 2012.


PUTIN OFFRE ALL'ITALIA LA VIA D'USCITA DALLA CRISI: LA COOPERAZIONE CON BRICS

Putin offre all’Italia la via da uscita dalla crisi: la cooperazione coi BRICS


Liliana Gorini
presidente MoviSol

Tre giorni dopo il vertice G7 in Baviera, che ha deciso nuove sanzioni contro la Russia, il Presidente russo Putin ha compiuto una visita ufficiale in Italia, che ha dato un segnale importante in controtendenza rispetto alle provocazioni di guerra di Obama e della Merkel a Schloss Elmau

Durante la conferenza stampa congiunta con Renzi all’Expo di Milano, Putin ha detto chiaramente che la politica delle sanzioni danneggia fortemente l’economia italiana, che ha già perso un miliardo a causa loro, e che anche se la Russia è stata esclusa dai G7 “esistono altri format, come ad esempio i BRICS”, ovvero Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, che con la loro Nuova Banca per lo Sviluppo offrono crediti senza condizioni e grandi progetti infrastrutturali a cui partecipare. 

Anche Federalimentare ha chiesto lo stop alle sanzioni, che colpiscono non soltanto la nostra industria, ma anche la nostra agricoltura.

L’invito a lasciare la dittatura dell’Euro ed aderire ai BRICS era stato formulato in precedenza anche al Premier greco Tsipras, durante la sua recente visita a Mosca. Per la Grecia si configura ormai come l’unica alternativa ai diktat della Troika (UE, BCE e Fondo Monetario Internazionale) che stanno mandando in rovina quel paese e letteralmente uccidendo i suoi cittadini, a partire dai bambini che non hanno neanche i soldi per mangiare a scuola, o gli anziani che rischiano di perdere la pensione per attuare le riforme imposte dall’FMI

Lo stesso FMI che ha ammesso d’altro canto che le sue riforme hanno peggiorato la situazione, invece che migliorarla.

Dopo la visita all’Expo, Putin si è recato a Roma per incontrare il Papa, al quale ha spiegato la situazione in Ucraina, ben diversa da quella descritta dai media. La crisi ucraina non è stata provocata da Putin, ma dall’amministrazione Obama, nella persona di Victoria Nuland, che ha messo al potere a Kiev un governo di cui fanno parte due partiti neonazisti, sostenuti a suon di miliardi sia da Obama che dalla Merkel

Hanno giustificato le sanzioni sostenendo che la Russia ha “annesso” la Crimea, mentre in realtà in Crimea c’è stato un referendum, e sono stati i cittadini a scegliere la Russia. Ha quindi ragione Putin a definire il G7 un club di cui non facciamo parte” ed offrire l’alternativa della cooperazione coi BRICS.
Italia e Grecia saranno quindi le prime nazioni a lasciare la barca che affonda, questo sistema finanziario dominato dalla speculazione in derivati e dalla corruzione?
Ce lo auguriamo, e stiamo lavorando in questo senso dallo scorso dicembre, con la petizione dello Schiller Institute per la cooperazione coi BRICS, a cui continuano a giungere adesioni (vedi). 
Nella stessa Germania cresce l’opposizione interna alla folle politica della Merkel: l’industria tedesca, gli ex cancellieri Schmidt e Schroeder e perfino il ministro degli esteri Steinmeier (SPD), si sono pronunciati con durezza contro l’esclusione della Russia dal G7, in quanto, come ha ammesso lo stesso Renzi, la Federazione Russa svolge un ruolo di punta non soltanto nella cooperazione economica con l’Europa, a partire dalle forniture di gas che sono a rischio, ma anche nella lotta contro il terrorismo dell’ISIS. Steinmeier ha criticato il format del G7 senza la Russia aggiungendo: “abbiamo bisogno urgente della Russia per contribuire a risolvere i conflitti vicini all’Europa e in Siria, Iraq, Libia”.

Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha offerto la collaborazione della Russia per sgominare l’ISIS, insieme a Iran e Siria, ma Stati Uniti, Gran Bretagna, Turchia e Arabia Saudita (gli stessi paesi che in realtà hanno creato e finanziano l’ISIS in funzione anti Assad ed anti Russia) l’hanno rifiutata, incuranti del fatto che le loro guerre coloniali in Iraq, Libia e Siria sono la causa non soltanto del dilagare del terrorismo, ma anche delle migrazioni di massa.

La decisione della Francia di chiudere nuovamente le frontiere a Ventimiglia, come fece Sarkozy anni fa, per impedire il passaggio ai migranti che cercano di unirsi alle loro famiglie in Francia o Nord Europa, dice molto sull’immoralità di questa Europa, che lascia Italia e Grecia sole ad affrontare l’emergenza migranti

E’ ora che l’Italia esca dall’Europa degli speculatori, dei guerrafondai e dei criminali disumani, ed entri a far parte dei BRICS.


sabato 13 giugno 2015

Est s'ora. E chie no cheret, crepet...

Est s'ora. E chie no cheret, crepet...


Paola Alcioni Sa Cantadora


Mi dicono: ci vuole una mobilitazione di massa.

Rifletto.

E' il termine "mobilitazione" che mi disturba, o è il termine "massa"?
Non lo so. 

Nella mobilitazione c'è qualcuno che mobilita e qualcun altro che si lascia mobilitare se ne ha voglia, se ha preso coscienza, se non deve andare al mare.

Nel termine "massa" c'è poi parecchio che mi disturba. 
Peggio che nella parola "popolo" di cui tanti si riempiono la bocca.

Sono concetti legati ad un pensiero che simpatizza per gli apparati di potere gerarchizzati e ragiona ritenendo la delega la massima espressione dell'Autodeterminazione, mentre è la rinuncia ad essa in ossequio al Potere 
Io non parlo mai di popolo sardo, ma di gente sarda.

E quando la mia gente si rivolta pacificamente allo scempio della sua salute e del suo territorio e resta del sangue sull'asfalto, mi chiedo se basti, se sia sufficiente incontrarsi in gran numero e andare nelle fauci del mostro, a farsi etichettare come black block.

Magari mi spiace l'idea di rinunciare a queste manifestazioni di contropotere, e dunque le salverei comunque.

Ma da libertaria, credo più nell'efficacia di una rete di disturbo, capillare nel territorio. Autofondante, a nodi autonomi uniti da collegamenti ridondanti: se un nodo viene colpito, lascia intatta una quantità di collegamenti che consentono la sua immediata sostituzione. E LA RETE TIENE.

La massa prende le manganellate e SE LE TIENE.

L'ostilità ambientale ci salverà dalle scorie come ci salvò dai radar e dalle centrali.

Est s'ora. E chie no cheret, crepet...

BAYER: FOTO DELLE PROTESTE ALLA ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI AZIONISTI


BAYER: FOTO DELLE PROTESTE ALLA ASSEMBLEA ANNUALE DEGLI AZIONISTI 

Foto delle proteste alla Assemblea Annuale degli Azionisti della BAYER a Colonia (Germania)
(Foto disponibili ad alta risoluzione)

Durante l'Assemblea Annuale degli Azionisti della BAYER, 26 azionisti critici hanno preso la parola su argomenti come i pesticidi, le pillole contraccettive pericolose, l'inquinamento da plastica, la guerra chimica e gli esperimenti sugli animali.



Apicultori e gruppi ambientalisti protestano contro i pesticidi dannosi per le api 
(ulteriori informazioni: http://www.cbgnetwork.org/35.html)











Protesta contro l'inquinamento da plastica 
(ulteriori informazioni: http://www.cbgnetwork.org/6096.html)






Le pillole contraccettive Yaz e Yasmin aumentano il rischio di trombosi. I genitori di una ragazza di 15 anni morta in seguito al loro uso (http://www.cbgnetwork.org/247.html)





Vittime della pillola contraccettiva Yasmin parlano all'Assemblea.




Valerie Williams dal Regno Unito: 
Le vittime del Primodos aspettano giustizia da 50 anni (www.cbgnetwork.org/2882.html)





I pesticidi della BAYER uccidono la gente





Axel Koehler-Schnura fondatore, nel 1978, della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER (CBG Germania)





Azionisti all'ingresso dell'Assemblea








PETA contro gli esperimenti sugli animali






Marijn Dekkers, amministratore delegato della BAYER





Ulteriori informazioni: http://www.cbgnetwork.org/22.html



Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer




www.cbgnetwork.org (anche in italiano)
CBGnetwork@aol.com
Fax: (+49) 211-333 940 Tel: (+49) 211-333 911

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