lunedì 21 luglio 2014

Malaysian Airlines MH17: Gli Stati Uniti intensificano le minacce alla Russia per il crash Ucraino

Malaysian Airlines MH17: Gli Stati Uniti  intensificano le minacce alla Russia per il crash  Ucraino
By Alex Lantier 
wsws.org
tradusiu editau
de Sa Defenza

L'amministrazione Obama sta intensificando la sua campagna di propaganda contro la Russia e i separatisti filo-russi dopo l'abbattimento del volo MH17 del Malaysian Airlines. Anche se è chiaro che gli Stati Uniti non sa come sia accaduto il crash  dell'MH17, ne conosce  il ruolo che la Russia ha giocato nella tragedia, i funzionari dell'amministrazione Obama stanno usando la crisi per emettere ripetuti ultimatum al governo russo.


Il Segretario di Stato americano John Kerry ha fatto più apparizioni televisive Domenica, rilasciando dichiarazioni bellicose e minacciose. L'abbattimento della compagnia aerea è stato un "il momento della verità" per il presidente russo Vladimir Putin, ha detto a Fox News.
Kerry ha accusa la Russia di aver fornito le armi per il "caso" ai ribelli filo-russi dell'Ucraina  orientale che avrebbero potuto essere utilizzati per abbattere l'MH17.
"C'è stato un convoglio diverse settimane fa, di circa 150 veicoli corazzati da trasporto truppe, lanciarazzi multipli, carri armati, artiglieria, ognuno dei quali è passato dalla Russia alla parte orientale dell'Ucraina ed è stato consegnato al separatisti", ha detto Kerry  alla CNN . "Quindi c'è una quantità enorme di prove, ancora più di quanto ho appena documentato, che punta al coinvolgimento della Russia nella fornitura di questi sistemi, e della formazione del personale su loro."
Anche se le affermazioni di Kerry fossero vere e la Russia avesse fornito armi in grado di abbattere MH17, ciò non prova che le forze dell'est ucraino abbiano abbattuto l'aereo. Citando Mark Galeotti del "New York University's Center for Global Affairs", ha detto alla CNN che "le prove sono in gran parte indiziarie. Le immagini della NATO non hanno mostrato che i carri armati effettivamente attraversano l'Ucraina".
Alla domanda della CNN se la Russia fosse "colpevole" nello schianto MH17, Kerry ha rifiutato di rispondere. "Sai, la colpevolezza è un termine giudiziario, e la gente non può farsi dei giudizi solo su ciò che leggono. Ecco perché abbiamo chiesto una indagine vera e propria," ha detto.
L'avventatezza delle affermazioni di Kerry è sconcertante. Il Top diplomatico degli Stati Uniti insinua che la Russia potrebbe aver aiutato l'abbattimento del MH17, e allo stesso tempo si emettono minacce di sanzioni internazionali contro la Russia e si soffia sull'escalation della guerra civile in Ucraina in una più larga guerra globale. Mentre avanza queste accuse,  ammette anche, che, l'amministrazione in realtà non sa cosa sia accaduto.
In realtà, l'amministrazione Obama, non ha elementi di fatto, su che cosa è realmente accaduto e  su chi ha abbattuto l'MH17. L'evento è stato usato per raggiungere obiettivi politici di vecchia data. Washington ha continuato a sfruttare i problemi del passato, sulla pressione della Russia sugli alleati degli imperialisti USA in Europa  per far coincidere con la linea politica estera degli Stati Uniti.
Parlando alla CNN, US Senate Intelligence Committee il Presidente Dianne Feinstein (Democratico della California) ha chiesto "all'uomo" Putin di confessare se hanno abbattuto l'MH17. Ha detto, "Penso che il nesso tra la Russia e i separatisti sono stabiliti in modo molto chiaro. Quindi il problema è: dove è Putin?  Si dovrebbe parlare al mondo. Si dovrebbe dire se questo è stato un errore come dicono, e cosa che mi auguro sia'".
Feinstein ha anche invitato l'Unione europea a imporre sanzioni economiche profonde contro la Russia: "Penso che l'Europa deve associarsi a Noi. Penso alla Germania, in particolare, deve guidare l'iniziativa per continuare con le sanzioni. E 'difficile per Lei, perché ha bisogno delle esportazioni russe, ma è necessario . "
La Gran Bretagna, Germania e Francia hanno annunciato che avrebbero aumentato le sanzioni contro la Russia per l'incidente aereo, lo decideranno in un incontro europeo tra i ministri degli Esteri, UE, Martedì.
Ministro degli Esteri britannico Philip Hammond ha detto, Domenica, che la Russia "rischia di diventare uno Stato paria, se non si comporta correttamente."
Alludendo alle divisioni in Europa sulla politica verso la Russia, e in particolare, la riluttanza di settori dell'establishment politico tedesco a seguire di pari passo gli USAHammond ha detto: "Alcuni dei nostri alleati europei sono meno entusiasti, e spero che lo shock di questa incidente li vedrà ora più impegnati, più disposti a intraprendere le azioni necessarie contro i russi, che imparino che quando si fanno questo genere di cose ne devono subire le conseguenze. "
Mentre preme per la sua campagna di propaganda, contro la Russia, gli Stati Uniti sembrano porre la copertura su ciò che è realmente accaduto. Nei commenti di Venerdì in cui si denunciava la Russia, Obama ha fatto riferimento particolare alla "disinformazione" sul crash del MH17, dicendo che era necessario per la gente di "vagliare ciò che è basato su cose oggettive e ciò che è semplicemente speculazione."
Gli USA ritengono che la Russia è politicamente responsabile per l'incidente di MH17Se l'aereo è stato abbattuto da un missile sparato dalle forze armate ucraine o da quelle vicino ai russi, la responsabilità fondamentale di questa tragedia incombe su Washington, Berlino e dei loro alleati europei. La guerra civile che infuria nella zona est dell'Ucraina, in cui l'uno o l'altro dei lati ha abbattuto l'aereo di linea, è stato provocato da loro sostegno all'instaurazione di un regime di estrema destra ucraino, filo-occidentale, attraverso il golpe nazista del 22 febbraio a Kiev.
Da allora, funzionari della CIA, mercenari della ditta precedentemente conosciuto come Blackwater, e agenti dei servizi segreti europei hanno lavorato a stretto contatto con le milizie naziste ucraine, come Praviy Sector  o Azov Battallion, ad attaccare e terrorizzare città ucraine dell'est. Non è chiaro quanto la Casa Bianca, che ha già affermato che la CIA spiava funzionari tedeschi e le agenzie di intelligence senza dire nulla a Obama, conosca queste attività.
In queste condizioni, è impossibile porre la fiducia in qualsiasi dichiarazione proveniente da parte dell'amministrazione Obama circa l'incidente MH17Mentre le forze filo-russe avrebbero sparato verso il basso, è anche possibile che le forze armate ucraine o milizie fasciste, in collaborazione con le unità di intelligence occidentali o gruppi mercenari, abbiano abbattuto l'aereo e dato la colpa alle forze filo-russe.
Significativamente, quali relazioni sono emerse in merito a batterie di missili attivi nella regione al momento del punto di caduta del MH17, non coinvolgimento della Russia, ma del regime sostenuto dagli Stati Uniti a Kiev.
L'Intelligence Usa ha sostenuto che i satelliti spia statunitensi sull'Ucraina hanno rilevato una batteria di missili SA-11 Buk sparare un missile poco prima che l'MH17 si schiantasse al suolo. Sia le unità russe che ucraine dell'esercito hanno in campo batterie di missili BUK, che sono stati originariamente concepiti in Unione Sovietica. Il regime di Kiev ha successivamente rilasciato un video clip di una batteria di missili Buk, cui afferma  sia stato ricoverato verso il confine con la Russia dopo l'attacco, in apparenza in modo da sottrarli all'individuazione dopo la ripresa della caduta del MH17.
Secondo la televisione russa, riportato dalla NBC News, il numero di serie sul lanciamissili in questione -312-, ha dimostrato che è gestito dall'esercito ucraino.

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu   

Obama decreta la morte del Mediterraneo con l’affondamento delle armi chimiche siriane

Obama decreta la morte del Mediterraneo con l’affondamento delle armi chimiche siriane

gloria.tv

Questo è l'episodio dell'iprite affondata nel porto di Bari alla fine della II Guerra Mondiale, di cui Lannes parla nel suo articolo:

di Gianni Lannes

Finalmente una bella notizia. Le armi chimiche siriane saranno trattate con l’idrolisi e poi affondate tra Malta, Grecia e Italia. Prima però saranno stoccate in Calabria, l’area a maggior rischio sismico e idrogeologico d’Italia che trema quotidianamente sotto i colpi del bombardamento chimico (chemtrails) e delle iniezioni ionosferiche di onde Elf nella parte superficiale della crosta terrestre. Tranquilli: l’approdo dell’arsenale bellico sarà a Gioia Tauro, area di pertinenza esclusiva della ‘Ndrangheta, la più pericolosa organizzazione criminale italiana al soldo spesso dello Stato tricolore per il lavoro sporco commissionato dai nostrani servizi segreti, ...

... come ha rivelato qualche anno fa un generale dei carabinieri (operativo nel servizio di intelligence), durante un’audizione sottoposta ovviamente a segreto di Stato.

Dunque, una miriade di ordigni tossici estremamente pericolosi per l’ambiente, minaccia la salute pubblica e l’economia delle nazioni mediterranee. L’arsenale chimico della Siria inizialmente era destinato a essere neutralizzato in Albania ma, dopo le forti proteste pubbliche il governo di Tirana è stato costretto – suo malgrado rinunciando ad un cospicuo gruzzoletto in dollaroni dello zio Sam – a declinare l’offerta, e cosi questo arsenale proibito dalle convenzioni internazionali, delle normative nazionali nonché del buon senso biologico, sarà affondato nella zona di mare ad ovest di Creta, con la connivenza criminale delle autorità di Grecia, Italia e Malta. Tra l’altro in Europa è in vigore la Convenzione di Aarhus (ratificata in Italia con legge 108 nel 2001) che sulla carte dovrebbe consentire alle popolazioni interessate di arrestare questa pericolosa manovra degli Stati Uniti d’America.

Il primo allarme è stato lanciato dagli scienziati di Democritos (Centro Nazionale di Ricerca Scientifica) di Atene e del Politecnico di Creta che parlano di «completa distruzione dell’ecosistema e del turismo». Secondo il collaboratore scientifico di Democritos ed ex presidente dell’Unione dei Chimici Greci, Nikos Katsaros, «se una tale neutralizzazione delle armi chimiche verrà effettuata tramite il processo di idrolisi, si può parlare di uno scenario da incubo. Si tratta di un metodo estremamente pericoloso con conseguenze imprevedibili per l’ambiente mediterraneo e i popoli vicini». Questi effetti saranno la necrosi completa dell’ambiente interessato e l’inquinamento finale del Mediterraneo. Il pesce sarà avvelenato dalla contaminazione così come la popolazione che lo consumerà. Solitamente le sostanze chimiche vengono distrutte mediante combustione in aree specifiche, dotate di opportune infrastrutture presenti in: Stati Uniti, Germania, Francia, Russia e Cina. In questo caso però, trattandosi di un problema politico, nessuno vuole assumersi la responsabilità. Così ricorrono al metodo di idrolisi in mare aperto nonostante, per ammissione indiretta dei nordamericani stessi, questo metodo sia particolarmente pericoloso: infatti, il mare Mediterraneo è stato scelto proprio perché chiuso. Di un grave rischio parla il professor Evangelos Gidarakos del Politecnico di Creta, che ha lanciato l’allarme alle indifferenti autorità elleniche:«Queste sostanze chimiche sono miscele di sostanze pericolose e tossiche, che non sono in grado di essere inattivate in modo da non causare danni agli organismi viventi solo con questo metodo».

Secondo annunci ufficiali, le armi chimiche, dopo essere trasportate dalla Siria, saranno caricate in Italia nella nave battente bandiera U.S.A. Cape Ray e saranno inabissate tra Malta, Libia e Creta. La procedura per l’occultamento dell’arsenale chimico della Siria dovrebbe durare circa tre mesi. Non vengono forniti ulteriori dettagli. Secondo il professor Gidarakos «L’armamento chimico della Siria consiste di due parti. Esistono 1.250 tonnellate di armamenti ‘principali’ come i gas sarin e i gas mostarda ed altre 1.230 tonnellate di sostanze precursori che sono utilizzate per la fabbricazione delle armi vere e proprie. Queste sostanze, principalmente composti chimici di cloro e fluoro, sono di per sé altamente velenose e tossiche. E poi esiste una gamma di altre sostanze acquistate dalla Siria dopo l’embargo per cui sono sia di provenienza sia di natura ignota. Anche prendendo per buone le 1.500 tonnellate ufficialmente dichiarate, non credo che tutto possa essere concluso in soli tre mesi. Ci vorrà probabilmente il triplo di questo tempo, sempre che non succedano degli spiacevoli imprevisti Tutta questa storia ricorda molto un’operazione militare ed ha poco di scientifico».
Il professor Gidarakos sostiene che l’idrolisi di tutto questo quantitativo pericoloso produrrà una terza componente tossica che sarà formata direttamente.



domenica 20 luglio 2014

L'esperto: poteva anche non esserci lo scontro diretto tra "Buk" e Boeing

L'esperto: poteva anche non esserci lo scontro diretto tra "Buk" e Boeing

L'esperto: poteva anche non esserci lo scontro diretto tra "Buk" e Boeing

Giovedì scorso tutti sono stati colpiti dalla notizia del disastro aereo del Boeing-777 della compagnia aerea Malaysia Airlines, a bordo del quale si trovavano 280 passeggeri e 15 membri dell'equipaggio.

L'aereo, secondo i dati ufficiali, è stato abbattuto da un missile "Buk" nell'area a ridosso del confine tra l'Ucraina e la Russia sulla rotta dall'Olanda in Malesia. Di questo missile stiamo parlando oggi con Nelson Francisco During, ingegnere e giornalista, redattore del sito Defesanet, specialista nel campo degli armamenti.
- Che cosa è il missile "Buk" che ha abbattuto l'aereo malese?
- Il Missile “Buk” è un’evoluzione dei missili “Kub”, diventati famosi durante la guerra nel Medio Oriente. I missili “Buk” possono colpire bersagli alle quote fino a 12 mila metri. Quindi, con la massima gittata il missile è in grado di abbattere un aereo che vola alla quota di crociera degli aerei di linea, cioè, appunto, alla quota di 12-14 mila metri.
- Lo scontro di questo missile con un velivolo è fatale?
- Poteva anche non esserci stato uno scontro diretto. Molti ritengono che un missile deve obbligatoriamente scontrarsi con un velivolo. E' dotato di rilevatore d'avvicinamento. Se il rilevatore segna che il bersaglio è vicino allora il missile esplode, lanciando frammenti metallici in tutte le direzioni. I frammenti e l'esplosione stessa sono sufficienti per far precipitare un velivolo commerciale indifeso.
- Molti si pongono la domanda se il comandante avesse potuto cambiare la rotta visto che per tutta la settimana circolavano le notizie sugli scontri al ridosso del confine tra l'Ucraina e la Russia, sugli spari e sui proiettili finiti sul territorio della Russia. In questo caso il comandante del velivolo avrebbe potuto autonomamente cambiare la rotta?
- Non so se avesse ricevuto la notifica dalle autorità aeree internazionali o da una fonte legata all'ONU, che sulla rotta si trovasse un'area problematica. Anche se però su un determinato territorio è in corso un conflitto un aereo vola a una determinata quota. Si sapeva di lanciamissili mobili. Questi missili hanno la gittata fino alla quota di 2-4 mila metri e non avrebbero potuto abbattere l'aereo che volava alla quota di 12-14 mila metri. Dunque c'era uno spazio sicuro abbastanza grande. Non ci sarebbero dovuti essere dei problemi. Se per qualche motivo il comandante avesse cambiato rotta ne avrebbe dovuto notificare le autorità locali. In tal caso sarebbe stato adottato un piano particolare per il cambio di rotta poiché esistono delle aree sopra le quali i voli sono vietati per motivi di sicurezza. Si tratta di reattori nucleari oppure dei territori utilizzati per garantire la sicurezza militare, i movimenti di carattere militare. Il comandante del velivolo ha un preciso piano di volo, la rotta, le quote, che lui deve seguire. L'intera identificazione dell'aereo, il numero di bordo, il segno identificativo Malaysia Airlines, tutto ciò si riflette nel modo ottimale sui radar.
- Se invece l'aereo avesse seguito la rotta diretta, in quel caso avrebbe potuto evitare il volo sopra i territori dell'Ucraina e della Russia?
- Quando noi guardiamo il cielo ci sembra che sia limpido e che non vi succeda nulla. Invece non è così. Esiste una moltitudine di forti correnti d'aria che hanno un impatto sulla navigazione aerea. Il caso più famoso sono attraversamenti dell'Oceano Pacifico quando gli aerei decollano, ad esempio, nel Giappone o a Vladivostok, dirigendosi negli USA, fanno la deviazione, allungando la rotta quasi fino al Polo Sud o al Polo Nord per poi ritornare. Poiché sopra l'Oceano Pacifico prevalgono venti che soffiano dagli USA nella direzione dell'Asia. Qualcosa di simile avviene in diverse regioni. Esiste anche la questione delle aree di supporto. In alcune regioni il supporto dei radar non è così forte oppure non sono sufficienti le piste ausiliari di decollo e di atterraggio. Esistono anche le considerazioni politiche: un paese può chiudere il proprio spazio aereo per i voli e allora dovrà essere sorvolato. Cosicché esistono le condizioni meteorologiche e politiche per via delle quali a volte i voli sulla traiettoria diretta sono impossibili.

THE WAR OF GAS IS EXTENDED TO THE EAST.. LA GUERRA DEL GAS SI ESTENDE AL LEVANTE

 THE WAR OF GAS IS EXTENDED TO THE EAST

Thierry Meyssan
English version of
Mihaela Bruja
editau de Sa Defenza





.......(a very interesting analysis)

After three years of war against Syria, the "West" have deliberately extended their offensive against Iraq and then to Palestine. Behind the apparent contradictions between political parties, religious and lay solid economic interests explain this strategy. In the Levant, numerous groups have changed several times the field, but the gas fields are always the same.
Since every war is waged by a coalition, it is natural that it has multiple objectives, so as to meet the specific interests of each member of the coalition.
From this point of view, the fighting now raging in Palestine, Syria and Iraq have in common the fact of being led by a block formed by the United States against the peoples that are resistant to them, the fact of pursuing the restructuring plan of the "Broader Middle East" (Greater Middle East), as well as the fact to change the global energy market.
About this last point, two things can change: the gas pipeline route and the exploitation of new deposits.

The war for the control of pipelines in Iraq

Since the beginning of the war against Syria, NATO seeks to cut the line Tehran-Damascus (NIORDC, INPC) for the benefit of the paths that allow to carry on the Syrian coast and the gas from Qatar (Exxon-Mobil), and that of 'Saudi Arabia (Aramco).
A decisive step in this direction was taken with the offensive in Iraq, the Islamic Emirate, which has the country divided longitudinally and separated Iran on one side and Syria, Lebanon and Palestine on the other.
This objective visible determines who will sell its gas to Europe and, depending on the extent of the supply, the price at which you can sell it. This is enough to explain why the three major gas exporters (Russia, Iran and Qatar) are involved in this war.

The war of conquest of the Syrian gas

NATO has added a second goal: the control of gas reserves in the Levant and their exploitation. If all known for decades that the Southern Mediterranean contains vast deposits of gas in the territorial waters of Egypt, Israel, Palestine, Lebanon, Syria, Turkey and Cyprus, only the "West" since 2003 knew how these deposits were distributed and how were extended under the continent.
As revealed by Professor Imad Fawzi Shueibi . At the time, a Norwegian company, Ansis, legally conducted in Syria a survey of the country, in collaboration with the national oil company. Ansis has also worked with another Norwegian company, Sagex. Both have a corrupt intelligence officer, secretly conducted research in three directions and have discovered the incredible extent of the Syrian reservation. They are more important than those of Qatar.
Subsequently, Ansis was acquired by Veritas SSGT, a Franco-American company based in London. The data were immediately revealed to the French, American, British and Israeli, who soon ended their alliance to destroy Syria and steal its gas.
After transferring, in 2010, France and the United Kingdom, the task of re-colonize Syria, the United States has created a coalition called "Friends of Syria". It convened a "Working Group on economic reconstruction and development," which met in May 2012 in the United Arab Emirates, under the German Presidency.
Sixty countries were divided on that occasion cake that had not yet conquered. Naturally, most of the participants ignored the discoveries Ansis and Sagex. The Syrian National Council was represented in the working group, Osama al-Kadi, already responsible for the implementation of military strategy in the energy market at the British Gas.
Only in the summer of 2013, the Syrian government has been informed of the findings of Ansis and SOGEX, including the way in which Washington was able to compose the coalition that sought to destroy the country. Since that time, President Bashar al-Assad has signed contracts with Russian companies for the future exploitation of mineral deposits.

The gas in Israel, Palestine and Lebanon

For its part, the British Gas explored deposits Palestinians, but Israel was opposed to their exploitation fearing that serve the proceeds to buy weapons.
In July 2007, Tony Blair, the new special envoy of the Quartet (UN, EU, Russia, the United States), negotiated an agreement between Palestinians and Israelis that allowed to exploit the deposits Marine-1 and Gaza Marine-2. The prime minister of the Palestinian Authority, Salam Fayyad, agreed that British Gas would pay the royalties owed to the Palestinian Authority to a bank account controlled by London and Washington, ensuring that this money was used for economic development.
At the time, the former chief of staff of the Israeli army, General Moshe Ya'alon, published a sensational speech on the website of the Jerusalem Center for Public Affairs, in which he observed that this agreement did not resolve the problem, because in ultimately Hamas would still tap a portion of that money as long as he remained in power in Gaza. He concluded that the only way to make sure this does not manna financed the resistance was to launch a "global military operation to uproot Hamas from Gaza."
In October 2010, things are further complicated by the discovery, by Noble Energy Inc., a mega-gas field offshore Leviathan, in Israeli territorial waters and Lebanese deposit to be added to the discovered by British Gas in 2001, Tamar.
Lebanon, at the suggestion of Hezbollah, he immediately engaged the United Nations and asserted his rights of exploitation. However, Israel has started extracting gas from these reserves ignoring common objections Lebanese.

The war for the Palestinian gas

The current Israeli offensive in Gaza responds to different objectives. First, the Mossad has organized the announcement of the kidnapping and death of three young Israelis to prevent the Knesset to enact a law that prohibits the release of "terrorists." Then, the current defense minister, Gen. Moshe Ya'alon, he used the pretext of the abduction to launch an offensive against Hamas, applying its own analysis in 2007.
The new Egyptian president, General Abdel Fattah al-Sisi, was hired as a consultant Tony Blair, however, shall resign from his position as representative of the Quartet. In line with the defense of the interests of British Gas, then suggested a "peace initiative" totally unacceptable to the Palestinians, who have in fact declined, while Israel has accepted it. This move is clearly intended to provide an opportunity for the IDF to continue its offensive to "uproot Hamas from Gaza." It is not irrelevant that Tony Blair, for this work, is not remunerated from Egypt, but the United Arab Emirates.
As always, Iran and Syria have supported the Palestinian Resistance (Hamas and Islamic Jihad). So they have also been shown to Tel Aviv to have the ability to hurt him in Palestine as much as it has done to them in Iraq with the intrusion of the Islamic Emirate and the Barzani clan.
Only by reading the events in key energy enables to understand them. Why is not politically in Israel's interest to destroy quell'Hamas that it has itself helped to create to resize Al-Fatah. Nor is it in the interest of Syria to help him resist, since it is allied with NATO and has sent jihadists to fight against the country. The time of the "Arab Spring", which was to bring to power the Muslim Brotherhood (of which Hamas is the Palestinian branch) in all Arab countries, has passed. Ultimately Anglo-Saxon imperialism is increasingly driven by economic ambitions in defiance of logic that requires local policies. The split that characterizes a stable Arab world is not between secular and religious parties, but between the resistant and Collaborators imperialism.
(by Thierry Meyssan)



LA GUERRA DEL GAS SI ESTENDE AL LEVANTE
megachip
Traduzione di Luisa Martini


Dopo tre anni di guerra contro la Siria, gli "Occidentali" hanno deliberatamente esteso la loro offensiva all'Iraq e poi alla Palestina. Dietro le apparenti contraddizioni politiche tra partiti religiosi e laici, solidi interessi economici spiegano questa strategia. Nel Levante, numerosi gruppi hanno cambiato più volte campo, ma i giacimenti di gas sono sempre quelli.Poiché ogni guerra è intrapresa da una coalizione, è naturale che essa abbia molteplici obiettivi, in modo da soddisfare gli interessi specifici di ciascun membro della coalizione.
Da questo punto di vista, i combattimenti che ora infuriano in Palestina, in Siria e in Iraq hanno in comune il fatto di essere guidati da un blocco formato dagli Stati Uniti contro i popoli che a loro resistono, il fatto di perseguire il piano di ristrutturazione del "Medio Oriente Allargato" (Greater Middle East), nonché il fatto di modificare il mercato globale dell'energia.


A proposito di questo ultimo punto, due cose possono cambiare: il tracciato dei gasdotti e lo sfruttamento di nuovi giacimenti.


La guerra di controllo delle condutture in Iraq

Dall'inizio della guerra contro la Siria, la NATO cerca di tagliare la linea Teheran-Damasco (NIORDC, INPC) a beneficio dei percorsi che permettano di trasportare sulla costa siriana sia il gas del Qatar (Exxon-Mobil), sia quello dell'Arabia Saudita (Aramco).
Un passo decisivo in tal senso è stato compiuto con l'offensiva in Iraq dell'Emirato islamico, che ha diviso longitudinalmente il Paese e ha separato l'Iran da una parte e Siria, Libano e Palestina dall'altra.


Questo obiettivo visibile determina chi venderà il proprio gas in Europa e, a seconda dell'entità della fornitura, a quale prezzo potrà venderlo. Questo basta a spiegare come mai i tre principali esportatori di gas (Russia, Qatar e Iran) siano coinvolti in questa guerra.


La guerra di conquista del gas siriano

La NATO ha aggiunto un secondo obiettivo: il controllo delle riserve di gas del Levante e il loro sfruttamento. Se tutti sanno da decenni che il Mediterraneo meridionale contiene vasti giacimenti di gas nelle acque territoriali di Egitto, Israele, Palestina, Libano, Siria, Turchia e Cipro, soltanto gli "Occidentali" sapevano fin dal 2003 in che modo questi giacimenti erano distribuiti e come si prolungavano sotto il continente.

Come ha rivelato il professor Imad Fawzi Shueibi , all'epoca, una società norvegese, Ansis, ha legalmente condotto in Siria un sondaggio del Paese, in collaborazione con la compagnia petrolifera nazionale. Ansis ha lavorato anche con un'altra società norvegese, Sagex. Entrambe hanno corrotto un funzionario dell'intelligence, hanno condotto segretamente ricerche in tre direzioni e hanno scoperto l'incredibile estensione delle riserve siriane. Sono più importanti di quelle del Qatar.


Successivamente, Ansis è stata acquisita da Veritas SSGT, una società franco-statunitense con sede a Londra. I dati sono stati immediatamente rivelati al governi francese, statunitense, britannico e israeliano, che hanno ben presto concluso la loro alleanza per distruggere la Siria e rubare il suo gas.


Dopo aver affidato, nel 2010, alla Francia e al Regno Unito il compito di ricolonizzare la Siria, gli Stati Uniti hanno creato una coalizione denominata «Amici della Siria». Essa convocò un «Gruppo di lavoro sulla ricostruzione economica e lo sviluppo» riunitosi nel maggio 2012 negli Emirati Arabi Uniti, sotto la presidenza tedesca.


Una sessantina di Paesi si sono di
visi in quell'occasione la torta che non avevano ancora conquistato. Naturalmente, la maggior parte dei partecipanti ignorava le scoperte di Ansis e Sagex. Il Consiglio nazionale siriano era rappresentato, in quel gruppo di lavoro, da Osama al-Kadi, già responsabile dell'applicazione di strategie militari nel mercato dell'energia presso la British Gas.

Soltanto nell'estate 2013 il governo siriano è stato informato delle scoperte di Ansis e Sogex, compreso anche il modo in cui Washington era riuscita a comporre la coalizione che tentava di distruggere il Paese. Da quel momento, il presidente Bashar al-Assad ha firmato contratti con società russe per il futuro sfruttamento dei giacimenti.

Il gas in Israele, in Palestina e nel Libano

Da parte sua, la British Gas esplorava i giacimenti palestinesi, ma Israele si opponeva al loro sfruttamento temendo che i proventi servissero per acquistare armi.

Nel luglio 2007 Tony Blair, nuovo inviato speciale del Quartetto (ONU, Unione Europea, Russia, Stati Uniti), negoziò tra Palestinesi e Israeliani un accordo che permetteva di sfruttare i giacimenti Marine-1 e Marine-2 a Gaza. Il primo ministro dell'Autorità palestinese, Salam Fayyad, accettò che la British Gas pagasse le royalties dovute all'Autorità palestinese su un conto bancario controllato da Londra e da Washington, a garanzia che questo denaro fosse utilizzato per lo sviluppo economico.


All'epoca, l'ex capo di stato maggiore dell'esercito israeliano, il generale Moshe Ya'alon, pubblicò un intervento clamoroso sul sito web del Jerusalem Center for Public Affairs, in cui osservava che questo accordo non risolveva il problema, perché in ultima analisi ad Hamas sarebbe comunque toccata una parte di quel denaro finché fosse rimasto al potere a Gaza. Concludeva che l'unico modo per assicurarsi che questa manna non finanziasse la Resistenza era di lanciare una «operazione militare globale per sradicare Hamas da Gaza».


Nell'ottobre 2010 le cose si sono ulteriormente complicate con la scoperta, da parte della Noble Energy Inc., di un mega-giacimento di gas off- shore, il Leviathan, in acque territoriali israeliane e libanesi, giacimento che va ad aggiungersi a quello scoperto da British Gas nel 2001, Tamar.


Il Libano, dietro suggerimento di Hezbollah, ha immediatamente coinvolto le Nazioni Unite e fatto valere i suoi diritti di sfruttamento. Tuttavia, Israele ha iniziato l'estrazione di gas da queste riserve comuni ignorando le obiezioni libanesi.

La guerra per il gas palestinese

L'attuale offensiva israeliana in corso a Gaza risponde a diversi obiettivi. In primo luogo, il Mossad ha organizzato l'annuncio del rapimento e della morte di tre giovani israeliani in modo da impedire alla Knesset di adottare una legge che proibisca di liberare dei "terroristi" . Poi, l'attuale ministro della Difesa, il generale Moshe Ya'alon, ha usato il pretesto del rapimento per lanciare un'offensiva contro Hamas, applicando proprio la sua analisi del 2007.

Il nuovo presidente egiziano, il generale Abdel Fattah al-Sisi, ha ingaggiato come consulente Tony Blair, senza tuttavia che questi si dimettesse dalla sua posizione di rappresentante del Quartetto. In linea con la difesa degli interessi di British Gas, ha poi suggerito una "iniziativa di pace" totalmente inaccettabile per i Palestinesi, che infatti hanno rifiutato, mentre Israele l'ha accettata. Questa mossa mira chiaramente a fornire l'occasione a Tsahal di continuare la sua offensiva per «sradicare Hamas da Gaza». Non è irrilevante il fatto che Tony Blair, per questo lavoro, non sia remunerato dall'Egitto, ma dagli Emirati Arabi Uniti.


Come sempre, l'Iran e la Siria hanno sostenuto la Resistenza palestinese (Jihad islamica e Hamas). Così hanno anche mostrato a Tel Aviv di avere la capacità di fargli male in Palestina tanto quanto esso ne ha fatto a loro in Iraq con l'intromissione dell'Emirato Islamico e del clan dei Barzani.


Soltanto la lettura degli avvenimenti in chiave energetica permette di comprenderli. Perché non è politicamente nell'interesse di Israele distruggere quell'Hamas che esso stesso ha contribuito a creare per ridimensionare Al-Fatah. Non è nemmeno nell'interesse della Siria di aiutarlo a resistere, dal momento che si è alleato con la NATO e ha inviato jihadisti a combattere contro il Paese. Il tempo della "primavera araba", che doveva portare al potere i Fratelli Musulmani (di cui Hamas è il ramo palestinese) in tutti i paesi arabi, è passato. 


In definitiva l'imperialismo anglosassone è sempre mosso da ambizioni economiche che impone in spregio alle logiche politiche locali. La scissione che caratterizza stabilmente il mondo arabo non è quella tra partiti religiosi e laici, ma quella tra Resistenti e Collaboratori all'imperialismo

NOTE:
[1] «La guerre en Syrie : une guerre pour l'énergie?» di Alexandre Latsa, RIA Novosti/Réseau Voltaire, 18 settembre 2013.
[2] «Jihadismo e industria petrolifera», di Thierry Meyssan, Al-Watan/Rete Voltaire , 23 giugno 2014.
[3] L'obiettivo non è nuovo, si vedano: "L'arte della guerra. Siria: la NATO mira al gasdotto"; "Siria: la corsa all'oro nero" di Manlio Dinucci, Il Manifesto/Rete Voltaire, 10 ottobre 2012 e 2 aprile 2013.
[4] "Syrie: 10 ans de résistance", un programma in sei puntate ideato e prodotto da Thierry Meyssan, TV satellitare siriana, giugno 2014 La versione disponibile in rete è quasi intermanete in francese o sottotitolata in francese, tranne gli interventi del generale Wesley Clark, di Alfredo Jalife e del generale Leonid Ivashov. Altrimenti, il professor Shueibi aveva già fornito una panoramica della questione prima di essere informato delle scoperte di Ansis e Sagex: "La Siria, al centro della guerra del gas in Medio Oriente," di Imad Fawzi Shueibi, Rete Voltaire, 8 maggio 2012.
[5] «Les «Amis de la Syrie» se partagent l'économie syrienne avant de l'avoir conquise» ("Gli 'Amici della Siria' si spartiscono l'economia siriana prima di averla conquistata", NdT) a cura del German Foreign Policy, Horizons et débats/Réseau Voltaire, 14 giugno 2012.
[6] «Does the Prospective Purchase of British Gas from Gaza Threaten Israel's National Security ?» ("Il futuro acquisto di British Gas da Gaza minaccia la sicurezza nazionale di Israele?", NdT), a cura del tenente-Gen. (in congedo) Moshe Yaalon, Jerusalem Center for Public Affairs, 19 Ottobre 2007. «Ya'alon : British Gas natural gas deal in Gaza will finance terror» ("Ya'alon: L'accordo British Gas sul gas naturale a Gaza finanzierà il terrorismo", NdT) di Avi Bar-Eli,Haaretz.
[7] "Gas e petrolio, il bacino di Levante" Di F. William Engdahl, Rete Voltaire, 14 marzo 2012.
[8] «Le chef du Mossad avait prédit l'enlèvement de trois jeunes Israéliens» ("Il capo del Mossad aveva predetto il rapimento di tre giovani israeliani", NdT) di Gerhard Wisnewski, Réseau Voltaire, 8 luglio 2014.
[9] «L'assalto della IDF a Gaza mira a controllare il gas palestinese: òa soluzione alla crisi energetica in Israele» di Nafeez Ahmed, The Guardian, 9 Luglio 2014 (tradotto da ComeDonChisciotte.org) "Gaza: il gas nel mirino", di Manlio Dinucci, Il Manifesto / Rete Voltaire, 17 luglio 2014.
[10] "Il presidente al-Sissi ha scelto Tony Blair come consulente economico", Rete Voltaire, 7 luglio 2014.

UBUNTU, un mondo senza denaro. Contribuzionismo e Libertà

UBUNTU, un mondo senza denaro. 
Contribuzionismo e Libertà

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thelivingspirits
traduzione: Cristina Bassi
editing Sa defenza
Un altro contributo da Michael TellingerUna risposta al perché siamo qui, in questi turbolenti tempi…

Nel seguito traduco e sintetizzo, da fonte anglosassone, alcuni commenti e recensioni dell’opera di Tellinger (di cui avevo già parlato qui). Michael Tellinger, sudafricano, è autore ancora poco noto in Italia; le recensioni che seguono sono di due donne, che collaborano con Zen Gardner, di cui spesso traduco su questo sito.
Se mai un libro arrivasse nella giusta stagione, in perfetto tempismo e in modo sincronico, questo è il caso di Ubuntu, di Michael Tellinger.  E’ un’opera che si colloca in prima linea nella comprensione del perché siamo qui, in questi tempi turbolenti ed indica anche come cambiare il corso delle maree… in questo costante attacco contro l’umanità
Leggere e studiare ripetutamente il manoscritto di Michael Tellinger, Ubuntu, è stato come fare una doccia: mi sono resa conto di quanto in profondità vada la programmazione alla schiavitù dalla culla alla tomba. Il suo lavoro di ricerca durato 8 anni, illustra le macchinazioni della élite e del suo sistema di controllo . E questo mi ha ribaltato la visione del mondo.
Per esempio la tavoletta d’argilla, risalenti a circa il 2460 aC, è l’evidenza del sistema bancario, dell’usura, della cambiale come lignaggio rivelatore, se non la prova, che i re sacerdoti furono i banchieri delle origini
Le tavolette Sumere sono le testimonianze più antiche, mai state ritrovate ad oggi, di un linguaggio scritto. Questi documenti mostrano l’aspetto misterioso della famiglia reale dei re-sacerdoti , portati qui per controllare l’umanità e l’ ”improvviso” arrivo del denaro e della lingua sumera . Credo sia importante rilevare che solo i reali e l’élite erano alfabetizzati. Il resto della umanità era tenuta nell’ignoranza della lingua e delle meccaniche del sistema monetario, per mantenere il controllo. 4500 anni dopo… nulla è cambiato
Non c’è un aspetto delle nostre vite fisiche che non sia controllato dalla élite bancaria. I governi, i militari, i tribunali, le scuole il cibo, l’aria e persino il vostro libero arbitrio è manipolato, mentre vi offrono una serie di opzioni, dandovi cosi l’illusione della scelta.
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Citando Tellinger: “Il denaro non si è evoluto da migliaia di anni di baratto e commercio come siamo portati a credere. ” E continua: “Perché se pensiamo che il denaro sia in qualche modo legato alla evoluzione della umanità, crederemo che il denaro sia parte di un processo naturale di evoluzione che, come specie, ci ha accompagnato dove siamo oggi.”
Il viaggio attraverso il capitolo dell’Impero dei Banchieri dell’Elite collega in modo sconvolgente il passato con il presente … nulla è cambiato
Tellinger , nominando alcune delle famiglie più potenti che oggi controllano l’intero flusso di denaro sul pianeta, svela non solo chi lo controlla e la sua distribuzione, ma anche chi paga la sua protezione presso governi e militari.
Già… l’evoluzione della specie. Ma in che cosa ci siamo evoluti? Desideriamo status sociale e ricchezza, che crediamo ci libereranno ma che invece servono solo a tenerci separati gli uni dagli altri e chiusi dentro nella matrix.
Combattiamo, non solo chi a noi si oppone ma anche per proteggere ciò che abbiamo acquisito, sono i nostri ego insaziabili e le menti inconsce alimentate ogni giorno dai giganti dei media dell’impero. Rincorriamo il “Sogno Americano” che è proprio solo quello, un sogno.
E’ qui che Tellinger ci introduce l’alternativa … ci mostra un’altra via. Una via di cooperazione anziché conflitto, che sarà a beneficio di tutta l’umanità e non solo dei pochi prescelti”.”
Il potere e controllo che esercitano queste élite bancarie è oltre ogni misura. Il loro strumento più potente sono i media, che possiedono e controllano. Non fate errori: ogni parola pronunciata o scritta, ogni orrenda immagine proiettata è stata attentamente calcolata per l’impatto che eserciterà sulla mente umana.
Non c’è più bisogno di un controllo mentale che si basi su traumi fisici. Per parafrasare Tellinger: con l’ultima tecnologia satellitare il processo del controllo mentale può essere trasmesso alla velocità della luce con estremo successo.
E’ umiliante comprendere che il controllo mentale della umanità, viene così facilmente diretto da un mostro audio-visivo… la televisione.  Proprio come la bestia finanziaria del sistema bancario, questi due danzatori, operano 24 ore al giorno: l’uno controlla ogni aspetto delle nostre vite, l’altro controlla l’attività mentale o la sua mancanza.
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Il capitolo di Tellinger, The Muscle Behind the Bankers (Il muscolo dietro i banchieri) espone il centro di controllo, ovvero come questo sistema , apparentemente fuori controllo, è controllato. L’epicentro è nello stato sovrano della City of London, creata dai Cavalieri Templari nel 1185. Fu chiamata poi Temple Church nella City of London, nota come la Corona. Tellinger evidenzia che questa “Corona” è diversa dalla corona regale della Regina, che molti pensano sia dietro i controlli. La “Corona” a cui Tellinger ci fa fare riferimento è il Tempio della Corona, ovvero il Templare
della Corona
Parafrasando, questa Temple Church (Chiesa del Tempio ) è fuori da ogni giurisdizione canonica, senza governo o autorità che abbiano controllo o potere su di essa. Il Maestro del Tempio è nominato, ha sede ed è sotto sigillo con un brevetto non pubblico, senza istituzione. Inoltre sia il governo che i sistemi giudiziari all’interno degli Usa, sia a livello federale che dello stato locale, sono di proprietà della Corona. Le operazioni di questo centro di controllo non sono circoscritte alla UK, dato che il suo controllo si estende sia al Vaticano che a Washington DC
Il sistema bancario e quello legislativo sono controllati dall’interno di questo “chilometro quadrato di Londra”. La City of London Corporation (a cui non possono essere rivolte accuse) ha lavorato con pazienza per 800 anni usando le sue politiche legali e bancarie, creando guerre e mai smettendo di procurare debito come mezzo per completare la dominazione globale.
Dalla Svizzera, la Corona controlla la Federal Reserve, dove sono stati noleggiati l’ONU, il FMI e il W.T.O. e dove il B.I.S. [Bank for International Settlements] controlla le banche centrali di tutti i paesi G7 ed oltre; è così centrale per il sistema di controllo bancario in questo paese , che Hitler si rifiutò di bombardarlo. “Chi controlla l’oro controlla il mondo" .
Definizione di sudditanza: adesione fedele di un locatario o vassallo, al superiore (padrone) di cui tiene la terra; Da qui arriva la parola inglese “landlord”, padrone di casa.
“Firmando la Carta (atto costitutivo) del 1213, per la sudditanza, King John (Re Giovanni) dichiarò che la Corona inglese-britannica e i suoi possedimenti dell’epoca, incluse tutte le future proprietà, beni, fiduciarie, brevetti, sarebbero stati per sempre legati al Papa e alla Chiesa Romana, come padrone.” Il tempio della Corona possiede il titolo per tutta la terra e le proprietà terriere in Nord America, ma , cosa più importante, il Papa controlla il tempio della Corona perché fu creato sotto i suoi ordini.
Tellinger ha delineato magistralmente e descritto in dettaglio shockante, la grandezza e la scala, sia nella storia che nel presente, di come funziona questo sistema di prigione planetaria.
Il “ladro non dorme mai” e “nascondersi agli occhi di tutti” sono concetti che risuonano. Tellinger inizia a descrivere i suoi capitoli sul costrutto della schiavitù, in questo modo:“Proprio come la pace non può mai essere ottenuta con la violenza o il conflitto, il denaro non potrà mai diventare un beneficio per la società, perché nella sua essenza esso è uno strumento di controllo che causa divisione tra la umanità”
Egli poi si inoltra nei concetti del Contribuzionismo, proiettando un modo utopistico, con la legge dell’attrazione. In breve: se vogliamo il cambiamento dobbiamo proiettare il cambiamento. E in questo caso si tratta di rompere il ciclo del controllo mentale che ci tiene in servitù attraverso le nostre azioni.
Ubuntu parla di unità nella consapevolezza conscia, unità nel nostro coraggio di allontanarci dal vecchio paradigma che non ci serve, di abbandonare l’avidità e tutti i suoi prodotti collaterali e riunirci nella cooperazione e nella prosperità che ne ha per tutti.
Bisogna fare esperienza di un nuovo concetto che accomuna e rinnova gli esseri umani, gli animali e la Terra. Bisogna immaginare un mondo dove siamo liberi di creare e imparare.
Il pensiero avvelenato dell’emisfero sinistro continua a complicare le cose, dato che la più parte di noi, non può immaginare che una cosa così semplice possa funzionare. Ci sono molte domande a cui va data una risposta ed è per questo che a fine libro c’è un FAQ
Tu sei nato libero. Nessuna persona, nulla può darti o toglierti la libertà, ma con menzogne e inganni la nostra libertà è stata totalmente violata.
Siamo creatori e solutori di problemi, che fanno accadere le cose. Per l’umanità, i banchieri sono la maggiore resistenza verso idee di cooperazione, ma il risveglio è appena cominciato e le persone possono vedere come sono soggiogate.
Nel capitolo “Trasformazione” , Tellinger descrive la via dalla schiavitù capitalista alla liberazione e spiega: “L’aspetto più bizzarro di tutta questa trappola del denaro, è che siamo tutti sospesi in un vortice di promesse di pagamento, perché nessuno in realtà viene pagato”. 
Egli afferma che solo pochi banchieri comprendono veramente il processo del signoraggio o persino cosa è una riserva frazionaria bancaria ed è molto raro che ce ne sia uno che li comprende tutti e tre.
Tellinger ci porta ad alcune soluzioni realizzabili, nel capitolo: Le Risposte Sono in Piccole Città Rurali e successivamente nella Implementazione.
Il libro Ubuntu offre soluzioni e non solo critica del sistema attuale. Tellinger parte dal rendere autosostenibili le piccole comunità rurali. 
Semplicemente rimuovendo il “costo” dalla equazione produttiva, si sradica la competizione e la si sostituisce con l’abbondanza. E’ così che comincia l’effetto domino.
Queste città di frontiera offrirebbero così abbondanza e libertà mettendo sulla stessa linea le comunità confinanti, dove le persone contribuiscono con i talenti che Dio ha dato loro, piuttosto che sprecare questi doni lavorando senza passione per denaro e per pagare i conti.
Grandi menti ed idee come la energia libera sarebbero condivise tra le persone per fare progredire tutta la civiltà sul pianeta.
Di questo si parla nella parte del libro che indica una guida passo dopo passo per transitare in un mondo senza denaro. Inizia riprendendo il nostro controllo attraverso un Consiglio degli Anziani che operano secondo leggi e regole di natura, basate sulla geometria sacra
Il capitolo “The Structure of Things” La Struttura Delle Cose”- è di grande interesse per tutti coloro che hanno un profondo credo nella sacralità della Vita e del pianeta. Da questo punto Tellinger inizia a rispondere all’annosa questione che è nella mente di tutti: sovvenzionare le Foundations of Transition (Fondazioni di Transizione), ossia far funzionare il Contribuzionismo. 
Tellinger sottolinea che nel Consiglio degli Anziani (Council of Elders -COE) non è necessario di ci siano persone anziane, ma coloro che hanno lavorato idealmente entro i confini del sistema esistente. I COE sono i coordinatori amministrativi di ogni comunità sovrana. La sua definizione dei COE è “Saggi di Integrità” (Wise Humans of Integrity).
Tellinger : serve essere efficienti nel muovere della sostanza umana “direttamente” dalla fattoria alla tavola”; ciò catturerà l’attenzione di tutti coloro che stanno a guardare. E continua: “benvenuti nel nostro meraviglioso mondo utopico, fatto di persone consapevolmente evolute che vivono in armonia ed unità con il nostro pianeta e con tutta la vita. Solo da una unità potremo avere la diversità infinita, quindi che essa sia.”
Conclude il suo libro con il capitolo, The New Freedom Charter – La Carta della Nuova Libertà- creata con il lancio del sistema di Collaborazione  Ubuntu - Ubuntu Contribution System- il 3 Novembre 2010 ed inizia con queste parole “La Libertà non è il nostro diritto, ma il nostro dono dal divino creatore. Nessuno ha il diritto di alienarla, o di schiavizzarci in alcun modo e forma.”
La Libertà, amico mio è l’idea Ubuntu in una sola parola.
E come l’amore, anche la libertà appassirà sul vitigno, se non ne viene esercitato il suo pieno potenziale. Il cambiamento che diventi influente, nasce da una auto realizzazione su chi siamo veramente, e sul fatto di impegnare quel dono di “chi siamo”, con un approccio pratico, secondo fasi di transizione ricostitutiva.
Abbiamo tutti gli incentivi di cui necessitiamo per andare oltre, in questa iniziativa di contribuzione. Siamo nati con tutte le componenti spirituali necessarie, con la destrezza ben informata, per riconoscere i nostri nemici, per comprendere che siamo noi stessi i nostri liberatori e che possiamo riposizionarci nella nostra casa-pianeta.
Tellinger ha eloquentemente ed intelligentemente definito i mezzi che già ora abbiamo, dobbiamo solo raccoglierli ed iniziare ad usarli per il beneficio di ogni individuo, anziché vendere le nostre abilità e talenti sul mercato delle corporations per acquisire “denaro”
Il viaggio del pendolare , compiuto ogni giorno dallo schiavo per andare in azienda, è un testamento verso la destinazione del “nulla”, che indica come abbiamo nutrito loro anziché noi stessi. Immaginate che significhi e sia, avere tutti quei talenti condivisi reciprocamente!
Ma come si dovrebbe cominciare e.. devo farlo da solo? 
Esistono dei siti web che sono già coinvolti nella ricostruzione cooperativa.
Per esempio: Timebanking.org, alt-mkt.com di Brandon Smith e la Universal Community Trust sono buoni esempi di questo movimento in crescita.
Potresti unirti a queste comunità per familiarizzare con il loro lavoro e le loro linee guida ed avere anche un incoraggiamento su come far partire la tua micro-comunità.
Timbri il cartellino ogni giorno, ogni singolo minuto della tua giornata viene gestito, fai funzionare le macchine senza gioia o passione, fino a che stanco ed esausto torni a casa, consumi sostanze senza vita, senza amore e senza energia e pronunci insignificanti parole alle persone che ti stanno a cuore.
Il contributo di Ubuntu riguarda la libertà, la scelta, l’abbondanza e la condivisione con gli altri. Dobbiamo conoscere la bellezza della libertà, perché non volerla?
Molti sono entrati nel risveglio o si trovano sulla soglia del risveglio, dove sono avvenuti profondi cambiamenti personali. Ora queste persone stanno cercando di attuare questi cambiamenti fuori da se stessi , congedando coloro che esercitano con forza autorità su di noi, attraverso trucchi ed illusioni; in questo modo si puo’ riprendere il proprio potere personale e proclamare la sovranità.


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