Proposta di Paolo Leone Biancu
I due binari e la piattaforma operativa.
Il Contesto: la METAFORA della rotaia
La "Sardegna" é come un TRENO che ha bisogno di una rotaia con 2 binari, da costruire in contemporanea, per fare un buon percorso verso l'Autodeterminazione del Popolo Sardo.
La Piattaforma dovrà essere “Sa Domu de sos Sardos”, delle loro capacità, professionalità e competenze, dove nessuno é Leader ma tutti sono leader di sé.
Gli obiettivi
Autodeterminazione: principio di Diritto Internazionale che spetta al Popolo Sardo.
Politica: scelte per liberare l'intero territorio sardo da interessi non NOSTRI.
Essere Stato: con accordi internazionali che legittimino i nostri Diritti inalienabili di Popolo.
Attuali punti Forti e Deboli della Sardegna
Punti di Debolezza
Completa sottomissione alla politica dei Governi di ROMA.
Incapacità nell'affermare concretamente una Politica per la lingua Sarda in tutta l'isola.
Assenza di strutture di un Sistema Turistico Sardo caratterizzato da gestione unitaria.
Pochi Progetti astratti, senza individuazione del come fare e perché.
Mancanza d'idee per un Sistema Sardo di Educazione, Istruzione, Cultura.
Terre lasciate in balia dello sfruttamento di terzi, considerate anti-economiche.
L'insularità che consente di essere originali e innovativi
Il patrimonio artistico e monumentale, unico al mondo, da gestire direttamente.
Opportunità originali di sviluppare l'insieme sardo di tradizioni, arti, mestieri, cultura.
Distanze minime dalla costa e viceversa, basi per un nuovo sviluppo mai analizzato.
Settori Prioritari d'intervento per una RAS che funzioni.
1. Semplificazione normativa, procedurale e documentale.
2. Costruire il Sistema intermodale di trasporti a proprietà e gestione sarda.
3. Creare presìdi Culturali per riappropriarci di Educazione, Istruzione, Formazione.
4. Gestire la Fiscalità con modalità opposte alle attuali che ci penalizzano.
5. Concretizzare il Bilinguismo, stimolando e favorendo la comunicazione in Sardo.
6. Attivare un Sistema innovativo di Comunicazione/Informazione, strumento per scambiare conoscenza e per costruire relazioni mutue fra i vari territori e Paesi,nonché per la scoperta/fruizione intelligente di tante Risorse: Naturali e Culturali, Produttive e di Servizi (Sanità, Assistenza, Turismo, Sport, Arte e tecnologie).
Settore 2 -Sistema intermodale di trasporti di proprietà e gestione sarda.
I due binari e la piattaforma operativa.
Il Contesto: la METAFORA della rotaia
La "Sardegna" é come un TRENO che ha bisogno di una rotaia con 2 binari, da costruire in contemporanea, per fare un buon percorso verso l'Autodeterminazione del Popolo Sardo.
I due Binari, appaiati ma distinti dal punto di vista metodologico, rappresentano uno il percorso Giuridico-istituzionale basato sul DIRITTO INTERNAZIONALE e le sue norme, l'altro basato sul DIRITTO ITALIANO avrà più un carattere Politico-elettorale, rivolto alla Gestione della RAS (Regione Autonoma della Sardegna) secondo le necessità del Popolo della Nazione Sarda, marginalizzando le pretese e gli interessi colonialisti di Roma.
Per arrivare a un tale traguardo é necessario costruire una Piattaforma di Obiettivi, non ideologici ma operativi (COME e PERCHE'), condivisi dalle diverse sensibilità indipendentiste al fine di giungere all'Autodeterminazione del Popolo Sardo, d'accordo con il primo binario.
La Piattaforma dovrà essere “Sa Domu de sos Sardos”, delle loro capacità, professionalità e competenze, dove nessuno é Leader ma tutti sono leader di sé.
La Piattaforma avrà il compito di costruire il 2° binario, avrà le caratteristiche di un insieme aperto e sarà composto da tutti i liberi indipendentisti, gruppi fb e associazioni politico-culturali, movimenti e partiti sardi esistenti.
Oggi, vari "modus operandi" dividono i Sardi, tenendoli distanti gli uni dagli altri, residui del modo di pensare l'indipendentismo in salsa "italiana", quindi convinti di avere la verità in tasca; bisogna praticare l'umiltà e ascoltare le altrui
proposte, per superare quel conflitto che fa della visibilità mediatica l'unico obiettivo.
Tale Piattaforma potrebbe denominarsi <Casa Sardegna>: il suo obiettivo: Amministrare la RAS con una battaglia Politica a 360° con lo Stato Coloniale Italiano e le sue Leggi che, di fatto, limitano i Diritti del Popolo Sardo sul proprio territorio. Una volta costruita come Insieme aperto a tutte le sensibilità Indipendentiste, avrà bisogno di essere utilizzata promuovendo proposte operative, abbassando i toni dello scontro individuale ma ascoltandol'altro, perché tutti sono necessari per concludere un processo politico dinamico.
Quali premesse per una proposta politica diversa e organizzata?
Analizzando la Politica dal 1947 ad oggi, si osserva come la Borghesia Compradora Sarda é stata e continua ad essere l'anello di trasmissione di interessi esterni, l'intermediario che li propone come prioritari, che controlla politicamente la RAS a tutto campo e patteggia posti di lavoro con la creazione di clientele, distruggendo i nostri settori economici primari e la cultura ma rafforzando il suo ruolo di interfaccia con l'unico scopo di non lasciare spazi
scoperti, affinché altri possano sostituirla.
Analizzando la Politica dal 1947 ad oggi, si osserva come la Borghesia Compradora Sarda é stata e continua ad essere l'anello di trasmissione di interessi esterni, l'intermediario che li propone come prioritari, che controlla politicamente la RAS a tutto campo e patteggia posti di lavoro con la creazione di clientele, distruggendo i nostri settori economici primari e la cultura ma rafforzando il suo ruolo di interfaccia con l'unico scopo di non lasciare spazi
scoperti, affinché altri possano sostituirla.
La piattaforma denominata "Casa Sardegna" deve andare oltre tale Sistema che, da 150/200 anni, impedisce qualsiasi avanzo socio-economico non mediato dall'esterno, stimolando le sensibilità sarde indipendentiste a costruire insieme contromisure politiche concrete, con decisioni, atti, comportamenti ed esempi, connaturati allo sviluppo equilibrato tra costa e territori dell'interno, mirati alla riappropriazione di quella Autonomia mai concretizzatasi, al fine di costruire assieme la strada che serve alla dichiarazione di Autodeterminazione politico-economica, diritto inalienabile del Popolo Sardo, che lo Stato Italiano e le Istituzioni Europee dovranno riconoscerci.
Gli obiettivi
Autodeterminazione: principio di Diritto Internazionale che spetta al Popolo Sardo.
Politica: scelte per liberare l'intero territorio sardo da interessi non NOSTRI.
Essere Stato: con accordi internazionali che legittimino i nostri Diritti inalienabili di Popolo.
Attuali punti Forti e Deboli della Sardegna
Punti di Debolezza
Completa sottomissione alla politica dei Governi di ROMA.
Incapacità nell'affermare concretamente una Politica per la lingua Sarda in tutta l'isola.
Assenza di strutture di un Sistema Turistico Sardo caratterizzato da gestione unitaria.
Pochi Progetti astratti, senza individuazione del come fare e perché.
Mancanza d'idee per un Sistema Sardo di Educazione, Istruzione, Cultura.
Terre lasciate in balia dello sfruttamento di terzi, considerate anti-economiche.
Punti di Forza
L'insularità che consente di essere originali e innovativi
Il patrimonio artistico e monumentale, unico al mondo, da gestire direttamente.
Opportunità originali di sviluppare l'insieme sardo di tradizioni, arti, mestieri, cultura.
Distanze minime dalla costa e viceversa, basi per un nuovo sviluppo mai analizzato.
Settori Prioritari d'intervento per una RAS che funzioni.
1. Semplificazione normativa, procedurale e documentale.
2. Costruire il Sistema intermodale di trasporti a proprietà e gestione sarda.
3. Creare presìdi Culturali per riappropriarci di Educazione, Istruzione, Formazione.
4. Gestire la Fiscalità con modalità opposte alle attuali che ci penalizzano.
5. Concretizzare il Bilinguismo, stimolando e favorendo la comunicazione in Sardo.
6. Attivare un Sistema innovativo di Comunicazione/Informazione, strumento per scambiare conoscenza e per costruire relazioni mutue fra i vari territori e Paesi,nonché per la scoperta/fruizione intelligente di tante Risorse: Naturali e Culturali, Produttive e di Servizi (Sanità, Assistenza, Turismo, Sport, Arte e tecnologie).
Ipotesi di soluzione e perché ?
Settore 1 -Semplificazione normativa, procedurale e documentale.
• Possibili soluzioni: il tempo del rapporto cittadino/amministrazione dev'essere il minore possibile; per avere risultati il rapporto deve passare dal “modello feudale” (del favore) al “modello produttivo” (costi/benefici), i cui parametri sono il minor costo possibile delle procedure e il maggior valore dell'immediata/possibile operatività.La struttura burocratica potrà così essere più agile e meno onerosa per il cittadino, caratterizzandola con controlli semplici e facili, premiali e non repressivi. Ogni ATTIVITA' PRODUTTIVA, specie se innovativa, dovrebbe essere autorizzata a operare nelle 24 ore seguenti alla consegna della Documentazione Richiesta da un qualsiasi Sportello Unico(Regionale o Comunale). Nei successivi 6 mesi Amministrazione e Nuova Attività produttiva dovranno concludere l'Iter FORMALE completo per mettere l'impresa nella condizione di essere operativa e produttiva in tutti i sensi.
Settore 2 -Sistema intermodale di trasporti di proprietà e gestione sarda.
• Far viaggiare rapidamente e facilmente persone e beni materiali/immateriali,ricreando un modello proprio di “Connottu”. Obiettivo, contrapposto allo sperarenegli “Altri” (filo-conduttore dei governi sardi) dell'attuale “problema trasporti”.Gli Obiettivi politici del prossimo futuro, come la piena Autonomia Statutaria mairealizzata e la parallela via all'Autodeterminazione, hanno bisogno di strutturare il
Quindi il SIST dovrà basarsi su:(a) Rete Sarda Metropolitana, per collegare direttamente -in tempi minimi- i centri intermodali (da creare) a Oristano, Sassari, Olbia, Cagliari e Tortolì-Arbatax.(b) Trasporti navali (con società miste) tra Sardegna e Porti del Nord (in Francia, Italia e Spagna), Porti del Sud (Africa, ma anche Malta), ad Ovest (Spagna del sud e Marocco), ad Est (qualunque porto sia interessante per i commerci).(c) Trasporti Aerei (modalità simili a quelle dei Trasporti navali).(d) Trasporti Ferroviari e Stradali [qualità e complementarietà con (a),(b),(c)].
Settore 3 -Presìdi Culturali per riappropriarci di Educazione, Istruzione, Formazione.
• Educazione, Istruzione e Formazione in Sardegna devono essere originali, non gestiti dai Ministeri di Roma. Questi settori sono fondamentali perché originano una serie di conseguenze sociali che ai Burocrati romani non importano, ma sono basilari per lalingua e la cultura del Popolo sardo; a tal fine, bisogna che la RAS predisponga una Politica di Presidi Culturali con tali compiti, sia nelle Città Metropolitane che nelle Unioni di Comuni, per gestire in proprio Educazione, Formazione e Istruzione.
Settore 4-Gestire la Fiscalità con modalità opposte alle attuali che ci penalizzano.
• Attuare SUBITO la Legge Popolare sull'Agenzia Sarda delle entrate.
Settore 5-Concretizzare il Bilinguismo, stimolando e favorendo la comunicazione in Sardo.
• Niente di nuovo: Attuare concretamente le due Leggi che parlano di Bilinguismo Settore 6-Costruire un Sistema d'informazione/comunicazione ( SIC), per promuovere relazioni mutue fra interno e costa, usufruendo in modo intelligente e condiviso delle Risorse Naturali, Culturali e dei Servizi (Sanità, Assistenza, Sport e Tecnologie).• Senza Comunicare non esiste sistema; se le informazioni non circolano non si può avere l'esatta dimensione della conoscenza diffusa; per avere più conoscenza bisogna saper ascoltare e condividere ciò che sappiamo su Natura/Ambiente socio-culturale, ottimizzando i Servizi Pubblici, che abbisognano d' informazione “IN TEMPU” per dare qualità ai rapporti uno-uno tra professionisti dei vari settori e singoli cittadini.
Conclusione
Volutamente non ho parlato di SisTurS (Sistema-turistico-Sardo), ma voglio sottolineare la mia definizione di TURISMO come palcoscenico territoriale di opportunità, di un Insieme globale-integrato di operazioni e attività, strutture e organizzazione, territorio e cultura, avente l'obiettivo di proporzionare la migliore soluzione possibile al consumatore - viaggiante (turista) per il suo tempo libero, divertimento e affari”. Ne consegue che il TURISTA é
colui che ricerca beni/servizi unici, specifici di un dato SisTurS, che interagisce con una e/o più parti del sistema per ricevere una risposta che soddisfi le sue esigenze individuali.
Volutamente non ho parlato di SisTurS (Sistema-turistico-Sardo), ma voglio sottolineare la mia definizione di TURISMO come palcoscenico territoriale di opportunità, di un Insieme globale-integrato di operazioni e attività, strutture e organizzazione, territorio e cultura, avente l'obiettivo di proporzionare la migliore soluzione possibile al consumatore - viaggiante (turista) per il suo tempo libero, divertimento e affari”. Ne consegue che il TURISTA é
colui che ricerca beni/servizi unici, specifici di un dato SisTurS, che interagisce con una e/o più parti del sistema per ricevere una risposta che soddisfi le sue esigenze individuali.
Analizzando le 2 definizioni si può affermare che il SisTurS non esiste perché la RAS, che dovrebbe rappresentare gli interessi del Popolo Sardo, non è mai stata in grado di dare una risposta politica al TURISMO, da considerarsi forma sistemica di espressione culturale, unica e specifica della Natzione Sarda, esempio di organizzazione territoriale, moltiplicatore di occasioni e scenario dinamico di CHI abita il territorio, in grado di attrarre l'attenzione di date nicchie del mercato turistico globale (800 milioni di turisti/anno).
La Comunicazione diventa fondamentale per ottimizzare l' Informazione che stabilisca le migliori Relazioni tra Residenti e turisti, ri-progettando i paradigmi turistici oggi in uso.