giovedì 17 ottobre 2024

Quando uccideranno Giorgia Meloni? La guerra (in)civile tra Servizi NATO e massoneria // “Meloni Chi?" Parte II (1/2)


In questo articolo spiegheremo – e dimostreremo – perché Giorgia Meloni è in pericolo di vita, e non per opporsi ai folli piani della massoneria atlantista; assolutamente! Meloni è a rischio perché tra i Servizi – militari e non – è in corso una competizione a chi deve “suicidare” l’Italia tramite provocazione contro la Russia. Proprio come nel ‘92, quando i Servizi – alias Falange Armata – decisero di uccidere Falcone e Borsellino e di muovere guerra allo Stato, le gerarchie atlantiche che occupano parassitariamente il nostro Paese ora lottano tra loro per chi deve essere il più fido leccasedere della massoneria apocalittica. E Giorgia Meloni, marionetta giostrata da vari pupari, non sa a chi accontentare e, come uno scandente giocattolo di pezza conteso tra bambini capricciosi, con molta probabilità terminerà dilaniata da un’assurda lotta che la vede da sempre oggetto e mai oggetto di interessi sovranazionali.

Giorgia Meloni non conta nulla. Nemmeno all’interno del “suo” partito. O meglio, partito di Crossetto, visto che Meloni poca o nulla decide nel “suo” governo; governo a suo volta prerogativa del “capo ombra” “padron Mantovano”. Ergo, "Meloni chi?".

E’ bene fare ironia dato che Meloni, sempre su "input" di forze superiori e che puzzano tanto di massoneria, ha limitato enormemente le libertà di informazione ed espressione, riproponendo la censura su tutti i livelli degli autori indipendenti, con una nuova legge bavaglio degna di una dittatura militare dell’America Latina degli anni ‘70, con pene che oggi nemmeno vengono sancite per associazionismo mafioso, ma che saranno stampate a mo’ di fotocopiatrice e destinate a ogni libero pensatore grazie al fantomatico reato di “diffamazione” – strumento della mafia della magistratura e della politica massonica – , per tappare la bocca a chi denuncia la criminalità di certi quaquaraqua che sono al soldo dell’atlantismo. Ma di questo parleremo a tempo debito, non preoccupatevi.

Nella prima parte del nostro articolo/approfondimento abbiamo rinfrescano la mente dei nostri lettori, ricordando che Mantovano era tirato in ballo da Carmine Schiavone per aver tenuto “nel cassetto” una denuncia fatta da Schiavone contro Francesco Cirillo, ‘uomo di’ De Gennaro, che tentò di indurre Schiavone ad accusare Berlusconi. Al tempo, infatti, Berlusconi non era ben visto, essendo quest’ultimo eredità della Prima Repubblica, e fu sempre in quegli anni che si iniziò ad “ammaestrare” il falso pentito Scarantino tra le mura dell’antimafia romana, feudo di Violante e Arlacchi, nonostante le dichiarazioni di pentiti quali Buscetta e Schiavone, che avevano ampiamente avvertito di non fidarsi di Scarantino (tossicodipendente e degenerato sessuale). Malgrado gli avvisi dei pentiti di "seria A", Scarantino venne ammaestrato a dovere affinché mettesse in cattiva luce i Servizi Segreti legati a Mario Mori, al ROS e al governo Berlusconi.

Ricordiamo ancora che Schiavone tirò in ballo i Servizi Segreti, in particolare quelli attivi nel porto di Napoli e che erano sotto la direzione di Broccoletti – direttore del SISDE – e di Foglia – commissario del porto di Napoli - al quale venne un infarto appena seppe della “cantata” di Schiavone.

Quello stesso schema degenerato fatto di corna, segretarie “zarine”, relazioni sessuali tra pentiti e personale femminile della D.I.A./D.N.A. lo ritroviamo oggi, e vede coinvolte - e pronte a tutto - non forze nazionali devote alle istituzioni, ma “un’accozzaglia di parassiti e leccaculi politici”, disposti persino ad uccidere le proprie genti pur di riservarsi un posto al sole.

Dal passato, infatti, nulla è cambiato. Prima si accettava di far interrare rifiuti nucleari per compiacere il padrone massone d’oltreoceano; adesso si accetta di far attaccare con missili ipersonici e nucleari l’Italia per compiacere i pedofili e satanisti della NATO.

Cosa resterà di quest’anni ‘80?”

Negli anni ‘80, i Servizi iniziarono a trafficare scorie nucleari e immondizia in Africa con le oramai famose “navi dei veleni”. Quando interrare i rifiuti in Africa non fu più così economico, si preferì affondare le navi nel Mediterraneo, anche con tutto l’equipaggio a bordo. Sempre negli anni ‘80, la loggia massonica atlantica P2 acquisì un potere assoluta in Italia, con l’appoggio e finanziamento della C.I.A. e del suo personale presente nella Penisola. Cominciarono in tal modo i traffici e l’interramento della “munnezza” nel Sud Italia, nel Nord Italia e in tutta Europa.

Tonnellate e tonnellate di rifiuti vennero interrate su ordine della massoneria stragista e terrorista, addirittura – vox populi – scarti della centrale di Černobyl' tramite la Nuova Camorra Organizzata di Cutolo ai confini tra la provincia di Napoli e Avellino.

Sempre in quegli anni, Giovanni Falcone incontra Joseph Miceli Crimi, mafioso italoamericano – oggi sappiamo - appartenente sia alla C.I.A. che alla massoneria di più alto livello, e lo interroga. Crimi si trova in Italia - con Sindona - per riformare la loggia Camea e la massoneria italiana ad immagine e somiglianza di quella americana. Quella loggia sarà la continuazione massonica universale della P2, dalla quale nascerà la Falange Armate.

Quanto accaduto in quegli anni si sta ripetendo oggi poiché, non solo ritroviamo gli stessi nomi e cognomi, ma un contesto storico pressoché identico: l’ '89 sanciva l’inizio della costruzione del governo della Bestia; il 2024 coincide con la realizzazione della venuta di Lucifero.

Ma quando uccideranno Giorgia Meloni? E perché ne siamo così sicuro? E chi sarà il mandante? E chi l’esecutore?

La situazione attuale inter-nazionale

In Italia è in corso una guerra e non solo nei Servizi di intelligence "normale", ma "tra" Servizi. Ad essere specifici, è in corso una lotta per soddisfare le folli richieste autodistruttive dell’atlantismo tra correnti dei Servizi Segreti e l’esercito.

Attualmente, il dominio assoluto sull’Italia è detenuto dalla massoneria francoeuropea/ginevrina; la stessa che, d’osservanza alla massoneria dei pedofili statunitensi (di cui è parte), vuole muovere una guerra suicida contro la Russia, rifacendosi a principi esoterici, satanisti e ritualistici.

Non a caso, Elisabetta Belloni, agente d’influenza francese (seguendo una definizione da "lobbyng"), esponente della paramassoneria imperialista napoleonica della Legione d’Onore, è stata imposta da Mario Draghi, a sua volta massone di massimo livello, nonché “vile speculatore” (cit. Cossiga) al soldo della finanza atlantica; e da quel momento non si è più mossa dal “trono”, nonostante i tentativi di Meloni (o Mantovano?) di farla fuori dai giochi con riforme e riformine (si capisce da subito chi è che comanda). 


  

 *** Qualche chiarificazione sulla massoneria francese, la Legione d'Onore e Belloni***


Perché utilizziamo il termine "paramassoneria".  

Alcuni "negazionisti" hanno iniziato a diffondere la teoria secondo cui Napoleone non fosse massone. Inutile soffermarci sulla stupidità di questa ipotesi. Fonte: https://lanuovabq.it/it/quel-massone-di-napoleone
Uno dei requisiti più importanti per l'assegnazione della Legione d'Onore. Fonte: https://www.legiondhonneur.fr/fr/page/la-legion-dhonneur-en-10-questions/108

Malgrado Belloni non abbia alcun merito 'nazionale' nell’aver contribuito allo sviluppo dell’intelligence italiana (solo di quella francese e per un minimo di 20 anni), occorre menzionare che dalla reggenza Belloni sono iniziati gli spionaggi ‘palesi’ a danno di giornalisti e autori indipendenti "filorussi", i traffici di armi unidirezionali verso l’Ucraina, i suicidi ‘fin troppo impossibili’ di esponenti delle forze dell’ordine e di autori indipendenti (tra l’altro costantemente in aumento), nonché le lamentale di esponenti ben noti dell’Arma (alcuni più che cantati per le loro relazioni con le mafie e i Servizi). Coincidenze? Sfiga d’oltralpe? Tutto può essere, ma il vostro autore crede di no. E per l’ultimo biennio, Belloni non ha mai risposto per tutti gli scandali che hanno coinvolto l’intelligence, in particolare nelle trame occulte che hanno avuto ad oggetto le infiltrazioni in Russia, l’appoggio incondizionato a Zelensky e l’Ucraina. E nemmeno gli interessa un piffero alla ‘madame’ tutto ciò, visto e considerato che viene osannata dalla stampa ‘dem’, tanto nemica di Russia, Cina e di ogni sovranismo; quel potere ‘dem’ che si fa, invece, portabandiera della becera retorica a favore dei pedofili e del ‘femminismo’ omosessuale (sono queste le priorità dell’atlantismo).

*** Interessanti alcune 'confessioni' de L'Espresso, opera di propaganda 'dem' per eccellenza ***


 
"Per ciò che ha fatto. E per come l'ha fatto". E ancora non ha dato le dimissioni. Di cosa avete bisogno per convincervi?

E in tema di candidatura al Quirinale, è bene ricordare che gli ultimi Presidenti della Repubblica, dal post Prima Repubblica, sono stati rispettivamente: un individuo sotto ricatto dai Servizi Segreti per tangenti (Scalfaro), la cui figlia aveva una relazione con Salabè, coinvolto nel traffico di armi; un banchiere che ha svenduto l’Italia (Ciampi); un massone e uomo della C.I.A. (Napolitano); e un "frequentatore" del centro studi Scontrino (Mattarella) che non è stato condannato per tangente perché la somma all’epoca non era troppo elevata. Se Belloni è stata scelta per quello che ha fatto, be'… Perché non continuare la tradizione?


Al di là del "segreto di Pulcinella" del subappalto affidato dall’atlantismo alla massoneria francese per ciò che attiene alle nostre strutture strategiche (francesi e tedeschi sono sempre stati infimi e devoti cagnolini priva di etica, morale e autonomia della massoneria universale), occorre fare delle precisazioni. Sebbene sia tutta un’unica organizzazione per delinquere di stampo massonico, l’intelligence italiana, come quella di ogni paese atlantico, si divide in intelligence militare e non militare. Entrambe sono sotto il comando unico e totale della NATO, ma hanno delle differenti sfere di competenza.

Armare i nazisti: il “mercato di Stato” dei Servizi satanisti euroatlantici

 

Gli scandali degli ultimi due anni inerenti al ritrovamento di armi ‘ufficialmente’ mai inviate in Ucraina e Medio Oriente (e chi ci crede!) hanno ampiamente provato che l’Italia è stata presa in ostaggio dalla massoneria dei pedofili, quella dei democratici statunitensi, i pazzi depravati e satanisti delle famiglie Obama, Clinton, Bush, Biden: il cosiddetto “governo mondiale della guerra”; governo che spinge per una guerra nucleare contro la Russia, allo scopo di realizzare il folle piano dalla venuta di Lucifero, che deve compiersi forzatamente quest’anno (ogni 120 anni a partire dal 1904), pena l’attesa di oltre un secolo.

I succitati scandali, in aggiunta, hanno anche provato che l’Italia 'ufficialmente' e ufficiosamente traffica armi in Ucraina e in/per Israele, in barba ad ogni imposizione della nostra Costituzione (il governo attuale è anticostituzionale e antinazionale: qualunque corpo armato che ha giurato sulla Costituzione potrebbero rovesciarlo, se lo volesse).

 

          

Ora viene il bello in termini di intelligence e mercato nero. Chi vende armamenti – anche contro il nostro codice violando i più basici principi penali – ma lo fa “alla luce del sole”, con tanto di invii annunciati in pompa magna e in conferenza stampa - , spedisce la mercanzia senza alcun apparente “problema” trattandosi, appunto, di un contratto tra due paesi. Se il paese acquirente si trova in guerra, allora la cosa cambia, poiché si espone il paese esportatore e venditore ad una reazione di rappresaglia (chi vende armi potrebbe essere considerato come obiettivo legittimo). E qui viene il nodo: l’Italia, come ho detto, “traffica” armi sia legalmente che illegalmente, poiché è l’unico paese che mantiene un segreto di Stato sulla tipologia di armamenti “legalmente” venduti. 

Ciò cosa comporta? Un traffico ‘legale’ e anche pericoloso, che espone coscientemente il nostro Paese ad un attacco missilistico nucleare, poiché nessuno vieta che vengano ceduti all’Italia sistemi nucleari da spedire all’Ucraina, permettendo in tal modo che vengano coperti dal segreto di Stato (che include quello NATO).
 
Ergo, l’Italia, secondo un piano militare e massonico degli Stati Uniti e della massonica NATO, come abbiamo più volte denunciato, si espone consapevolmente per “suicidarsi” e per trafficare armi contro gli interessi della Russia, facendo da bersaglio sacrificale, seguendo il rituale satanista-rosacrociano della venuta della Bestia, alias Lucifero, che implica la caduta di Roma (fallimento economico-politico dell’Italia/distruzione materiale) e l’avvento dell’apocalisse (l' 'armageddon', terza guerra nucleare, in Palestina) per intermediazione della grande meretrice (Giorgia Meloni).  E chi ritroviamo coinvolto in questo “traffico” legale con tanto di addestramento di nazisti ucraini in territorio europeo? Esatto, la Francia, la base operativa del satanismo massonico "illuminista" (non "illuminato", fate attenzione, quello è della massoneria tedesca mangia escrementi).
 
Basta seguire le mosche che trovi i francesi. In questo caso, la puzza di… nazista.
 
 
 
 
 
 
 
Fonte:  Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/armi-dall-italia-all-ucraina-cosa-sappiamo-finora-e-cosa-potremmo-sapere-AG1Fm5J#U81368447576aka

***IMPORTANTE*** 
QUALCHE INFO SULL' 'OCCHIO' DELL'APOCALISSE
 
 
 
Non a caso, in un altro giornale di regime (storicamente piduista), viene pubblicata la notizia che i sistemi satellitare di Kiev dipendono dal Lazio, ergo da Roma o vicinanze (dove si trovano i centri Echelon e d'intelligence se non nella Capitale?). Perché esporre pubblicamente il centro nevralgico delle operazioni satellitari di Kiev al “nemico”? Perché fare di tutto affinché venga rasa al suolo Roma? Ecco a voi spiegata l’ “imbecillità” dell’intelligence italiana e del suo governo: la massoneria ordina, i servi eseguono. E la Belloni che fa? Perché non censura una “fuga” di notizie così delicata che potrebbe rendere l’Italia bersaglio di un missile ipersonico? Semplice. Se non lo fa, è perché non vuole, e sta bene ai servizi euroatlantici che Roma venga rasa al suolo. E poi, è più importante indagare chi attacca manifesti con la scritta “la Russia non è mia nemica”, sguinzagliando i cagnolini dell'atlantismo per schedare tutti i "filorussi" e suicidarli. Sono queste le priorità dei pedofili della massoneria satanista, dopotutto.


E sempre la stampa di regime del Corriere della Sera tenta, in tutti i modi, di irritare la Russia, lanciando, nero su bianco, una provocazione che suona tanto a dichiarazione di guerra e che attiene all’operato dell’aviazione e dell’esercito, tentando in tutti i modi di farsi identificare come un nemico da abbattere al più presto. Il messaggio è il seguente: "Ehi, colpisci il Lazio, cioè Roma (dove si trovano gli uffici di coordinamento della NATO in Italia), così vinci la guerra".

  

Che la stampa di regime sia piena di imbecilli è cosa risaputa, nonché condizione necessaria per far parte della massoneria dei pedofili, tanto che dichiarano apertamente - come se non bastasse! - di essere a disposizione di segreti militari solo e soltanto per farsi ancora più nemici i russi. Meno male che Putin è ben cosciente della pazzia dei satanisti atlantici e dei loro folli piani ritualistici-sacrificali antinazionali; piani che abbiamo più volte denunciato noi di Sa Defenza, e anticipato. E poi, se così riservati sono questi “report” (parola non usata a caso), loro come li hanno avuti? O sono cretini i Servizi militari – e non ne dubitiamo – e glieli hanno passati appositamente affinché questo “sacrificio” si realizzi.
 
E nessuna procura o tribunale militare indaga per rivelazione di segreti, appunto, militari? Ovviamente, manco per sogno. D'altronde, sappiamo per certo - secondo scienza e coscienza dal 2008 - che tutto ciò che compare nei media di regime passa per il filtro dei Servizi euroatlantici, dunque questa costante campagna provocatoria è un attentato "false flag" che non ha ancora trovato realizzazione. E Belloni conferma questa commistione coprendo con segreto di Stato i 'rapporti' tra Servizi e giornalismo (consigliamo la lettura di questi articoli tanto per trarre qualche spunto *Qui 1* - *Qui 2* - *Qui 3*).

***Sull'argomento media di regime, servizi, RAI e nazisti abbiamo ampiamente scritto. Leggere il seguente articolo (QUI) per approfondire*** 
 
 
Terminiamo il paragrafo ricordando Paolo Ferraro: le più alte gerarchie militari appartengono ad un culto ritualistico satanista che, a sua volta, manipola tramite ideologia satanista-pedofiliaca le maggiori procure d’Italia, più di tutte quella di Roma, “occupata”, per completo, dalla super atlantica Magistratura Democratica. Ecco spiegato perché nessuna procura avanzi un'indagine per rivelazione di segreto militare o “censuri” summenzionato articolo (mentre sono sempre attivi nel condannare per diffamazione e indagare per associazione per delinquere chi si oppone alla guerra o all’entità terrorista d’Israele).  In ultimo, consigliamo, nuovamente, a riprova delle scoperte di Paolo Ferraro, di ascoltare un’intervista fatta da Carlo Palermo a Sergio Flamigni, in cui viene spiegata l’ossessione rosacrociana degli apparati atlantici massonici falangisti per la realizzazione dell’apocalisse (nucleare) da portare a compimento forzatamente quest’anno.


Traffico legale vs traffico illegale 
Qual è la differenza tra traffico legale e traffico illegale? Mi spiego con un esempio. Il traffico legale è quando si mettono fucili e munizioni in un aereo, in un camion o in container, e si manda il tutto a destinazione con copertura del segreto di Stato. Ma la guerra è inganno e ciò che viene mandato, sì, alle volte sono prodotti “buoni”: armi, munizioni, veicolo, che vengono effettivamente usate, ma al momento dell’invio “ufficiale”, annunciato, fatto oggetto di appoggio internazionale e propaganda, detti equipaggiamenti diventano anche oggetto d’attenzione per il nemico; dunque rintracciabili, quindi fatti bersaglio dei bombardamenti russi. E, pertanto, a che serve annunciare al nemico l’invio di armi che verranno poi prese di mira per essere distrutte? Perché mai rivelare al nemico cosa comprano, su per giù, israeliani e ucraini? Risposta: perché se è protetto dal segreto di Stato, si tratta di armi micidiali. E se lo sono, hanno la priorità nell'essere distrutte. Va da sé che il tutto rientra in una precisa strategia destabilizzante e di "essere preda del tiro al bersaglio".
 
In una situazione di belligeranza vale sempre la massima fondamentale dell’arte della guerra: “La guerra è inganno”. Ed è in virtù di ciò che si deve inviare non solo armi alla luce del sole, e alle volte anche scadenti e difettose, così da farle diventare trappola e bersaglio dei missili ipersonici russi, ma è obbligatorio spedire l’equipaggiamento – quello veramente buono - tramite mercato nero, in maniera che arrivi al destinatario ovviando allo scrupoloso lavoro dell’FSB, il temibile Servizio Segreto russo, che non risparmia niente e nessuno (ecco perché la Meloni ha subbappaltato/regalato l'intelligence italiana e le strutture digitali strategiche a Stati Uniti e Israele).
 
Riassumendo per i meno pratici: si inviano armi pubblicamente, anche scadenti, per farle colpire dal nemico e fargli consumare missili, mentre le buone e 'speciali' si mandano per mercato nero. Tanto che i migliori traffici nel corso della storia, fino alla presidenza Berlusconi, hanno riguardato anche componentistica nucleare per paesi come l’Iran, la Turchia e con aspirazioni multipolari.
 
E qui giungiamo ad un altro interrogativo: chi si occupa degli invii “buoni” e di quelli “cattivi”?
 
Una guerra tra “Les Misérables” 
Servizi Segreti italiani e francesi, con le rispettive massonerie, hanno sempre trafficato armi. I servizi italiani, a differenza dei francesi, che hanno sempre avuto la puzza sotto il naso (e una scarsissima, se non inesistente, cultura dell’igiene personale), rifornivano più del dovuto i paesi arabi e – spesse volte – anche sovietici, irritando i francesi, sempre ligi e fedeli all’atlantismo (oltre ad essere degli spioni e dei scaricabarile appena venivano presi con le mani nella marmellata). Sia rifacendoci al Grande Oriente d’Italia al tempo di Armando Corona – come ci racconta Giuliano Di Bernardo – , sia alle testimonianze di Cosimo Virgiglio, sia a Carmine Schiavone (e a tanto, tanto altro), possiamo apprendere che la “joint venture” tra francesi e italiani avveniva con tante ipocrisie e con una tendenza dell’Italia a violare le regole imposte dall’atlantismo, sempre però in un marco dove gli americani, finita la pazienza, organizzavano qualche attentato in suolo nazionale – con l’ausilio di Parigi – per far ritornare Craxi e Andreotti sui binari (adesso si capisce perché Mario Draghi, espressione della finanza massonica, abbia scelto Belloni).  Oggi quella “deviazione” è venuta meno poiché totale è il controllo esercitato da Israele e dalla rispettiva massoneria sulla Penisola, “grazie” all’inettitudine e alla diserzione di Giorgia Meloni e dei suoi pupari, completamente asserviti alla massoneria dei pedofili e alla NATO. Vi rimando in aggiunga alla “trilogia” dei miei approfondimenti sulla cessione dell’intelligence italiana a Stati Uniti e Israele, passata in silenzio dai nostri media di regime, denunciata addirittura sin dal 2021. Ecco a voi gli articoli:
 
 
 
 
 
Ma veniamo al punto. Imprese come Leonardo – che, badiamo bene, è per buona parte israeliana – non può non agire tramite nulla osta sia del servizio segreto militare che di quello propriamente d’intelligence. Ogni lotto di armi, tipo, fabbricazione, qualità, eccetera, viene spedito con scienza e coscienza, poiché, se un carrarmato cade nelle mani di un nemico, o parimenti un componente elettronico costitutivo, per tecnologia e ingegneria inversa, si potrebbe risalire ed acquisire la tecnologia NATO, passando per quei filtri che sono, negli effetti, i livelli di discrezione dell’approvazione dell’Alleanza Atlantica.  Quanto espresso sta già accadendo e con l’ausilio delle forze armate cinesi che, in collaborazione con i russi, stanno analizzando tutto ciò che i soldati della Federazione riescono a portare a casa. È proprio per questo che, per ciò che attiene alla fabbricazione, manutenzione e tecnologia, sono i militari ad avere la prerogativa; mentre per la spedizione “occulta” di altro materiale, sono i Servizi che si occupano della “marachella”, come ad esempio di mettere armi in un container del porto di Genova, provocando la diserzione dei lavoratori (che poi verranno magicamente indagati per associazione per delinquere); oppure, per esempio (non in questo caso, eh), di caricare i “botti” su di una nave battente bandiera panamense (che furbacchioni). 
 
 
Ma qual è il problema che scatena le ire tra “Les Misérables” che occupano, criminalmente, le nostre istituzioni? Come sempre i “piccioli”.  I Servizi guadagnano un “tot” per ogni spedizione, e le imprese militari un “tot” per ogni fabbricazione. Quante più spedizioni “aum aum” - alias illegali - vengono effettuate, meno spedizioni “ufficiali” faranno i militari, quindi meno commesse avrà Leonardo e meno soldi guadagneranno i vari gerarchi/signori della guerra, nonché rappresentanti dell’atlantismo (chi ha detto Violante? Ma non era di "sinistra?" Ah, Magistratura Democratica). A trarre un’equazione semplice e immediata, possiamo stabilire che se l’esercito lavora di più i Servizi lavorano di meno.
 
Ogni paese membro della NATO ha una sua quota e un suo compito, e sta a loro spartirsi percentuale e “tangenti”. Ehm, volevo dire “commesse”. 

Fonte: https://futuromolise.com/dalle-navi-dei-veleni-al-traffico-dei-rifiuti-le-ultime-dichiarazioni-di-carmine-schiavone/
  
Ciò è accaduto, diciamo, sempre nella nostra storia d’Italia, e Mantovano lo sa. Come lo sa anche Belloni. Al tempo della collaborazione di Carmine Schiavone - un tempo che Mantovano, siamo sicuri, ricorda perfettamente - i Servizi trafficavano armi in Medio Oriente e in Egitto, anche con l’appoggio dei francesi e dei casalesi. In cambio del cemento sfuso di bassa qualità che ricevevano dall’Est, sulle navi dell’Eurocem (impresa i cui capi erano Schiavone, Alfieri e Galasso) i Servizi di ritorno trafficavano armi. L’accordo era implicito, e i “mafiosi” sospettavano, ma non sapevano con certezza che tipo di “prodotti agricoli” venivano spediti in Medio Oriente, anche se potevano immaginare che la Beretta non fabbricasse zappe. Quando lo scoprirono, arrivò un piccolo promemoria che ci viene narrato da Schiavone: l’omicidio di Nicola Nappa, presso Liveri, vicino Nola, in provincia di Napoli. E perché venne colpito questo signor Nicola? Perché era il ragioniere contabile dei casalesi addetto all’Eurocem, ed aveva addosso gli assegni girati da Carmine Schiavone ai suoi fedeli. L’omicidio era simbolico, considerando che Liveri ospita anche un bellissimo santuario dedicato alla vergine Maria (Santa Maria a Parete; i casalesi sono devoti a Santa Maria Preziosa); tanto per ricordare che, se sapevano, poiché avevano capito, era bene tenere la bocca chiusa. 
Fonte: https://futuromolise.com/cemento-sfuso-traffico-di-armi-e-fusti-radioattivi-lenorme-business-della-camorra/
 
Dunque, ‘piccoli’ omicidi, scandali della magistratura, “apparizioni” di agenti dei servizi nei pressi di automobili di ex compagni e case di Giorgia Meloni: messaggi, tutti, per far capire che certi equilibri è bene rispettarli, e che è vero che bisogna mangiare tutti dalla spartizione della torta, ma che sono i Servizi della NATO a possedere il coltello per spartirsi quella torta, e che se vogliono non mangia nessuno. Di simili messaggi la presidenza Meloni è piena. Fin troppo. E, a quanto pare, molti hanno fame, e la guerra per accaparrarsi le briciole è già all’estremo. 
 
Ci vediamo al secondo atto... sperando che non mi succede qualcosa(!).
 
 
 
 
 






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