CONTRA A SAS ISCORIAS NUCLEARES IN SARDINYA ... NO ALLE SCORIE RADIOATTIVE IN SARDINYA!
DETERMINATI A LOTTARE CONTRO L'IMPORTAZIONE DI SCORIE NUCLEARI IN SARDEGNA...
DETERMINATI A LOTTARE CONTRO L'IMPORTAZIONE DI SCORIE NUCLEARI IN SARDEGNA...
HAI UNA RESPONSABILITA’ GENERAZIONALE DECIDI IL FUTURO DELLA SARDEGNA
LE NOSTRE ARMI: LA NOSTRA ARMA PIU’ FORTE SIAMO NOI STESSI, SE I SARDI SAPRANNO ESSERE POPOLO DECIDERANNO IL LORO FUTURO
- Responsabilità generazionale:
La generazione sarda vivente non può permettere che altri vincolino la salute delle generazioni future e impongano alla Sardegna un ulteriore gravame che condanna la Sardegna al più grave disastro ambientale e alla più umiliante soggezione che abbia subito nella sua storia.
I SARDI HANNO GIA’ DECISO
- Referendum Popolare:
Il 15-16 maggio 2011, il Popolo Sardo ha sovranamente detto no alle scorie attraverso il referendum d’iniziativa popolare “Sei contrario all’installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti? ”, decretando, con il voto favorevole della quasi totalità dei votanti (il 97%), l'assoluta indisponibilità del territorio sardo all'installazione di centrali nucleari e allo stoccaggio di scorie radioattive.
- Legge Regionale del Parlamento Sardo:
La Legge Regionale n.8 del 03.07.2003, pubblicata nel B.U.R.A.S. n. 20 del 8 luglio 2003, il Consiglio Regionale ha dichiarato la Sardegna Territorio Denuclearizzato, che se pur dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, esprime la volontà dei sardi ed è un atto ufficiale del Parlamento Sardo.
- Altri atti ufficiali di contrarietà alle scorie nucleari:
Diversi Ordini del Giorno approvati dal Consiglio Regionale.
Al Mondo, la paura per le scorie radioattive è al primo posto
LA SARDEGNA E’ IN PERICOLO!
- Imposizione di smaltimento scorie radioattive altrui:
Alla Sardegna potrebbe essere imposto IL DEPOSITO UNICO DEI RIFIUTI RADIOATTIVI e un Impianto per lo Smaltimento di circa 75 mila mc di scorie nucleari di bassa e media attività e di circa 15 mila mc alta attività, prodotti fuori dall’isola e frutto della stagione nucleare italiana chiusa con il referendum del 1987.
- La Sardegna è uno dei siti più probabili, anche se sulla base dei criteri individuati nella Guida Tecnica prodotta dall’ISPRA, la Sardegna non ha i requisiti geomorfologici, con la scusa della stabilità geologica, e principalmente perché da tempo individuata come territorio di smaltimento, lontana geograficamente dall’Italia, poco popolata, e ricattabile in termini occupazionali.
È in pericolo il tuo futuro e quello dei tuoi figli
SEI CHIAMATO ALLA MOBILITAZIONE - NONUCLE-DIE
IL 7 GIUGNO IN TUTTA LA SARDEGNA
ALCUNE RAGIONI DELL’ ESSERE CONTRO
- Pericolo permanente:
Le scorie ad alto contenuto di radioattività richiedono tempi di decadimento che oscillano indicativamente dai 300 anni al milione di anni, ne deriva che il gravame nucleare sarebbe permanente e graverebbe anche sulle generazioni future per centinaia di anni;
- Nessuno ha risolto il problema scorie radioattive:
Ad oggi, dopo anni di ricerche e consistenti investimenti, nessuno Stato al mondo è ancora riuscito a trovare un sito idoneo per lo stoccaggio definitivo delle scorie che garantisca l'incolumità dell'ambiente e della salute pubblica;
- Danno all’immagine :
Il Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi arrecherebbe un forte danno d’immagine alla Sardegna, pregiudicando l’economia isolana che si basa sulla qualità dell'ambiente e delle produzioni agroalimentari e compromettendo i ricavi del settore turistico e delle esportazioni.
- Una ulteriore servitù con nuovi vincoli sul territorio:
La Sardegna è già sottoposta all’insostenibile gravame delle servitù militari, con circa il 70% del demanio militare statale a terra e quasi tutto il mare e il cielo asserviti alle esigenze militari statali e straniere.
- Militarizzazione e limiti alla libera circolazione:
Trasformerebbe la Sardegna in una grossa caserma, con una ulteriore occupazione militare a protezione del Deposito, che vincolerebbe la libera circolazione dei sardi e dei turisti.
- Obiettivo sensibile in caso di guerra:
La Sardegna diventerebbe un obiettivo sensibile, con un aumento esponenziale dei rischi per la popolazione residente.
- I primi a pagare saranno i bambini:
I bambini che abitano nei pressi dei depositi nucleari sono soggetti a leucemie 10 volte più che i loro coetanei che abitano lontano .
- La Sardegna non ha neanche l’idoneità geomorfologica:
Secondo illustri e seri studiosi di Scienze della Natura e del Territorio la Sardegna non rientra minimamente nei criteri d’idoneità richiesti per essere sito di deposito scorie radioattive.
La decisione più che tecnica sarà politica.
LE LORO ARMI: Ricatto occupazionale – Campagna di Convincimento –
Sacrificio Nazionale – Le clientele politiche
LE NOSTRE ARMI: LA NOSTRA ARMA PIU’ FORTE SIAMO NOI STESSI, SE I SARDI SAPRANNO ESSERE POPOLO DECIDERANNO IL LORO FUTURO
Presto verrà pubblicato l’elenco dei siti
La SARDEGNA è in PERICOLO e anche il tuo futuro e quello dei tuoi figli
SEI CHIAMATO ALLA MOBILITAZIONE
NONUCLE-DIE NONUCLE-DAY IL 7 GIUGNO IN TUTTA LA SARDEGNA