Hillary dice di essere molto preoccupata dall'oggettivazione delle donne, allora ci si chiede, perché permette che una cantante come Miley Cyrus faccia campagna elettorale a suo sostegno con tutte quelle immagini volgari e sessiste con scene orripilanti e di porno hard estremo ?
...ovviamente alla Clinton , non gliene importa nulla di tutto questo perché Lei è a capo di un sistema mafioso completamente degenerato e disumanizzato, mentre di fronte ai media e alle famiglie americane non fa altro che recitare delle precise parti che servono solo allo scopo, la sua investitura alla massima carica degli USA, e nulla importa il modo per ottenerla, vedi omicidi di medici, consulenti e giudici , in sintesi un po quel che diceva Machiavelli... ogni azione efficace per raggiungere lo scopo va bene..
Se avessi una figlia piccola, che vede queste immagini con il contenitore a forma fallica piena di sperma, non vorrei che emulasse una tale indecente persona. E' disgustoso oltre la decenza, ma Hillary fa fare la sua campagna elettorale tra i giovani proprio da questa perversa vip del porno sadomaso . E vogliamo credere alle parole di Hillary e alla sua campagna di "indignazione" sulle vecchie storie da "spogliatoio" , con una campagna imbastita dai media delle corporate della mafia khazariana tutta intenta a sostenere la candidata neocon, con queste idiozie contro Donald Trump? Risparmiateci almeno l'ipocrisia.
Grande roba le ragazze, per Hillary.
Amy Moreno è l'autore , Pug Amante & Game of Thrones Nerd. È possibile seguirlo su Twitter qui e Facebook qui .
Secondo la propaganda ufficiale gli attuali contrasti tra la Russia e il cosiddetto Occidente sarebbero dovuti ad evidenti incomprensioni russe sulle reali intenzioni della NATO. I Russi infatti non avrebbero compreso che i missili dislocati dagli USA in Polonia ed in Romania avevano il solo scopo di proteggere l’Europa, Russia compresa, dalla minaccia nucleare iraniana. Allo stesso modo i Russi non avrebbero compreso che cedere le proprie basi navali in Crimea ed in Siria alla NATO sarebbe andato tutto a loro vantaggio. Da parte occidentale forse ci sarebbe dovuta essere più comprensione nei confronti delle paranoie russe. In fondo sono Russi, non possono mica essere perspicaci come noi “Occidentali”.
Al di là degli scenari che si prospettano, di una nuova guerra fredda o di un conflitto aperto, sta di fatto che le sanzioni economiche europee e americane nei confronti della Russia hanno già fatto una vittima certa, cioè l’Italia, l’unico Paese che, con la parziale eccezione dei tentativi del governo Letta, si è dimostrato pienamente succubo alla disciplina sanzionista. I danni per l’import-export italiano sono stati devastanti, ma il governo Renzi, al di là di dichiarazioni generiche, non ha mostrato alcuna velleità di ovviare alla situazione, perciò, allo stato attuale l’unica forza politica che si dichiara contraria in modo deciso alle sanzioni, con accenti addirittura filo-russi, appare la Lega Nord.
Ad essere saltato definitivamente per le sanzioni non è soltanto il volume dello scambio italo-russo, ma anche l’asse ENI-Gazprom. Sino al 2011 la multinazionale italiana e quella russa costituivano un vero e proprio cartello che sembrava avere orizzonti sconfinati di espansione in Asia e Africa. L’intervento della NATO in Libia chiuse quegli orizzonti e, come ha detto l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi, in quell'occasione si vide persino l’assurdo di un’Italia che scendeva in guerra contro se stessa.
Questo bellicismo rivolto contro i propri interessi presenta altri precedenti. Nel 1999 la NATO
costituì ad hoc un governo D'Alema per condurre la campagna di bombardamenti contro la Serbia che chiuse la partita del conflitto nella ex-Jugoslavia. Anche la Jugoslavia era stata una sorta di colonia commerciale dell’Italia, ma sulla stampa e nel dibattito politico dell’epoca quegli interessi commerciali, che la destabilizzazione della Jugoslavia faceva saltare, non ebbero alcuna risonanza.
Ancora un altro precedente: nel 1991 una rivolta in Somalia mise fine al governo filo-italiano dell’ex carabiniere Siad Barre ed al sistema lasciato in eredità dall'Amministrazione Fiduciaria italiana del decennio ‘50-‘60. Fu il primo esordio dell’uso di milizie islamiche non più in funzione anti-russa, ma per colpire gli interessi di un Paese membro dell’alleanza atlantica. Nemmeno allora si fece alcun cenno al danno che ciò comportava per il commercio africano dell’Italia. Nel 1993 truppe italiane si accodarono ad un’operazione di “peace-keeping” con egida ONU, ma voluta da Clinton. Manco a dirlo quella “pacificazione” rese irreversibile il processo di destabilizzazione della Somalia, prefigurando ciò che sarebbe avvenuto venti anni dopo in Libia. Gli stessi militari USA presero in Somalia una batosta clamorosa nella battaglia di Mogadiscio del 1993, ma il loro obiettivo di estromettere la concorrenza italiana in quell'area fu ugualmente raggiunto.
In poco più di venti anni l’intero quadro del sub-imperialismo italiano è stato annichilito ad opera di “alleati” dell’Italia, non solo gli USA, ma anche Francia e Regno Unito, protagoniste dell’assalto militare al feudo ENI in Libia. Il sub-imperialismo è quello spazio coloniale che un Paese in posizione subordinata nella gerarchia imperialistica riesce a ritagliarsi in proprio. Attualmente gli USA tollerano un sub-imperialismo francese e britannico in Africa ed un sub-imperialismo tedesco in Europa, mentre l’Italia ha rappresentato il capro espiatorio.
Forse le nostre classi dirigenti non se ne sono accorte? Certo che sì, ma la priorità, come sempre, è stata data alla lotta contro il nemico interno, cioè il lavoro, contro il quale non si può fare a meno dell’appoggio dell’imperialismo atlantico. Le oligarchie locali non affidano la loro sopravvivenza al radicamento territoriale ma all’integrazione nelle lobby finanziarie globali. Alle perdite in termini di commercio internazionale e di produzione industriale si è quindi compensato con il business del caporalato istituzionalizzato delle agenzie di lavoro interinale e con la finanziarizzazione del lavoro, cioè con l’abbattimento dei salari in funzione della loro sostituzione con i prestiti. Persino le insolvenze dei debitori possono diventare un business attraverso il recupero crediti.
Alcuni avevano sperato che l'ENI, con i suoi enormi mezzi finanziari e la sua rete di contatti internazionali, potesse costituire il perno di una politica estera alternativa; purtroppo però l'ENI si è rivelato tutt'altro che una soluzione, bensì una parte del problema. L'ENI aderisce alla lobby mondiale che ha interesse a tenere alti i consumi energetici e perciò preme perché vengano lasciate inutilizzate molte delle nuove tecnologie in campo elettrotecnico. Si tratta proprio di quelle tecnologie che consentirebbero ad un Paese come l’Italia un massiccio risparmio energetico e, di conseguenza, la possibilità di evitare pericolosi passivi nella bilancia commerciale. Lo stesso ENI ha rivolto le sue mire coloniali verso l’interno e, in accordo col governo Renzi, ha avviato una campagna di trivellazioni devastanti per il nostro territorio. Trivellazioni che, oltretutto, sottraggono risorse che potrebbero risultare preziose per bisogni futuri. L’Ente “Nazionale” Idrocarburi si comporta nei confronti del proprio Paese come una qualsiasi multinazionale straniera.
Il pretesto nazionalistico andava bene finché funzionava come arma contro il lavoro, ma ora l’europeismo e l’atlantismo sono considerati strumenti più efficaci per lo stesso scopo. Il fantasma dell’interesse nazionale viene perciò identificato con la tutela delle organizzazioni sovranazionali. Non a caso nell'articolo 117 dell’attuale progetto di revisione costituzionale, si afferma che la potestà legislativa di Stato e Regioni si esercita nel rispetto dei vincoli dei trattati internazionali. Non solo l’UE, ma soprattutto la NATO, assurgono ufficialmente al ruolo di nume tutelare della Repubblica.
A sostegno della mitologia europeistica ed occidentalistica, instancabili campagne mediatiche diffondono nell'opinione pubblica l’odio di categoria, in particolare nei confronti dei dipendenti pubblici, da additare come i responsabili dell’arretratezza italiana.
Le ipotesi di opposizione interclassista come il “sovranismo” (il recupero della sovranità monetaria, la priorità della Costituzione nazionale nei confronti dei trattati internazionali, ecc.) trovano quindi il loro oggettivo ostacolo nell'inestinguibile odio di classe delle oligarchie contro il lavoro.
ATTENTI AI TERREMOTI STRATEGICI! GEOLOGI SCOPRONO NELL'AREA CARAIBICA GIACIMENTI DI PETROLIO E GAS LA CUI GRANDEZZA SAREBBE AL SECONDO POSTO DOPO IL MEDIO ORIENTE.
Pamir 3 è parte di una serie di armi ambientali capaci di creare terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera. In questo dossier vedremo le principali armi ambientali.
In questi ultimi anni gli americani sono arrivati alla creazione di una macchina più potente: Pamir 3
INTRODUZIONE
Le ammissioni di un generale italiano:
“La guerra ambientale è gia cominciata”
Nessuno può negare che, dopo Hiroshima e Nagasaki, ci siano state più di 1000 esplosioni nucleari nel sottosuolo terrestre, nella profondità degli oceani e persino nello spazio, esplosioni capaci di causare terremoti e tsunami, e altri disastri ambientali.
Creare un sisma o uno tsunami è dunque possibile. Sono cose vere, scientifiche, provate. Esistono linee di frattura e faglie assai evidenti e note sulla superficie terrestre. Ci sono mappe precise che rivelano i punti deboli e vulnerabili, sui quali è un giochino da ragazzi poter intervenire.
Non ho prove che ci sia stato un esperimento nucleare o convenzionale capace di provocare un determinato terremoto, ma sono abbastanza pessimista per non pensarlo. In 45 anni di carriera militare in giro per il mondo, ne ho viste di tutti i colori.
Negli anni 40, un professore israeliano-neozelandese faceva degli esperimenti in mare tra Nuova Zelanda e Australia, riuscendo a provocare delle onde anomale, dei piccoli tsunami. Lavorava in Australia per conto dell’Università di Auckland, ma i fondi dati a questo progetto erano gestiti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna.... (generale Fabio Mini autore dell’articolo Owning the weather ("Possedere il clima"), pubblicato sulla rivista Limes N. 6 del 2007 - Vedi dossier)
Cosa sappiamo al momento dell'arma sismica?
Durante la Seconda Guerra mondiale, alcuni ricercatori neozelandesi hanno tentato di realizzare una macchina in grado di provocare tsunami che potesse essere utilizzata contro il Giappone. I lavori furono diretti dall'australiano Thomas Leech dell'università di Auckland, sotto il nome di "Progetto Seal". Furono realizzati numerosi esperimenti su piccola scala, nel 1944-45, a Whangaparaoa. Gli esperimenti furono coronati da successo.
Gli Stati Uniti consideravano questo programma tanto promettente quanto il "progetto Manhattan" per la fabbricazione della bomba atomica. Fu designato il dottor Karl T. Compton per collegare insieme le due unità di ricerca. Compton era il presidente del MIT [Massachusets Institut of Technology, ndt]. Aveva già reclutato numerosi esperti per lo sforzo bellico ed era una delle otto persone incaricate di consigliare il presidente Truman sull'uso della bomba atomica. Egli pensava che [la bomba] avrebbe potuto fornire l'energia necessaria all'équipe di Leech per provocare grandi tsunami.
I lavori di Thomas Leech proseguirono durante la Guerra fredda. Nel 1947, Giorgio VI innalzò lo scienziato alla dignità di Cavaliere dell'Impero britannico per ricompensarlo di avere elaborato una nuova arma. Essendo il Progetto Seal ancora un segreto militare, non fu rivelato all'epoca che [Leech] era stato onorato per la bomba a tsunami. In seguito, i servizi USA si sono applicati per fare credere che queste ricerche non fossero mai esistite e che tutto fosse una finzione per impressionare i Sovietici. Tuttavia, l'autenticità degli esperimenti di Leech è stata stabilita, nel 1999, quando una parte della documentazione è stata declassificata dal ministero neozelandese degli Affari esteri. Ufficialmente, ora gli studi sono stati ripresi all'università di Waikato.
Si ignora se le ricerche anglo-sassoni siano proseguite negli anni '60, ma esse sono per forza ricominciate quando fu deciso di abbandonare i test nucleari nell'atmosfera a vantaggio dei test sottomarini. Gli Stati Uniti temevano di provocare involontariamente terremoti e tsunami. Volevano saperlo fare volontariamente.
Ufficialmente, alla fine della guerra del Vietnam, gli Stati Uniti e l'Unione sovietica hanno rinunciato alle guerre ambientali (terremoti, tsunami, distruzione dell'equilibrio ecologico di una regione, modificazioni delle condizioni atmosferiche - nubi, precipitazioni, cicloni e uragani - modificazioni delle condizioni climatiche, delle correnti oceaniche, dello strato di ozono o della ionosfera) firmando la "Convenzione sul divieto di utilizzo di tecniche di modificazione dell'ambiente per scopi militari o per altri fini ostili" (1976).
Tuttavia, a partire dal 1975, l'URSS ha iniziato nuove ricerche di Magnetoidrodinamica (MHD). Si trattava di studiare la crosta terrestre e di prevedere i terremoti. I Sovietici studiarono la possibilità di provocare piccoli terremoti per evitarne uno grande. Tali ricerche furono ben presto militarizzate. Sfociarono nella costruzione di Pamir, la macchina per terremoti.
All'epoca dello smantellamento dell'URSS, alcuni responsabili del programma decisero di passarlo agli Stati Uniti per denaro, ma essendo la loro ricerca incompiuta, il Pentagono rifiutò di pagare. Nel 1995, quando la Russia era governata da Boris Eltsin e dall'oligarca Victor Chernomyrdin, l'US Air Force reclutò i ricercatori e il loro laboratorio a Nijni Novgorod. Vi costruirono una macchina molto più potente, Pamir 3, che fu testata con successo. Il Pentagono acquisì allora gli uomini e il materiale e li trasportò negli USA dove furono integrati nel programma HAARP.
Negli ultimi anni sono stati suggeriti alcuni utilizzi dell'arma sismica, particolarmente in Algeria e in Turchia. Tuttavia, il caso più discusso è quello del sisma del Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008. Durante i 30 minuti che hanno preceduto il terremoto, gli abitanti della regione hanno osservato colori insoliti in cielo. Se certuni vedono in questi eventi il segno che il Cielo ha ritirato la sua fiducia nel Partito comunista, altri li interpretano in maniera più razionale. L'energia utilizzata per provocare il sisma avrebbe anche provocato le perturbazioni della ionosfera. Nei mesi seguenti, il web e i media cinesi hanno diffuso e discusso questa ipotesi che oggi viene data per certa dall'opinione pubblica cinese. (Fonte web)
Da una dichiarazione di William Cohen, ex segretario di Stato per la Difesa USA, del 28 aprile 1997 (QUI):
"Others [terrorists] are engaging even in an eco-type of terrorism whereby they can alter the climate, set off earthquakes, volcanoes remotely through the use of electromagnetic waves. So there are plenty of ingenious minds out there that are at work finding ways in which they can wreak terror upon other nations.It's real, and that's the reason why we have to intensify our[counterterrorism] efforts.
Secretary of Defense William Cohen at an April 1997 counterterrorism conference sponsored by former Senator Sam Nunn. Quoted from DoD News Briefing, Secretary of Defense William S. Cohen, Q&A at the Conference on Terrorism, Weapons of Mass Destruction, and U.S. Strategy, University of Georgia, Athens, Apr. 28, 1997."
Traduzione:
Altri terroristi sono impegnati in un tipo di azione "ecologica", nel senso che essi possono alterare il clima, far scatenare i terremoti, le eruzioni vulcaniche, utilizzando onde elettromagnetiche. Molte menti ingegnose stanno lavorando attualmente per mettere a punto i mezzi per terrorizzare intere nazioni. Tutto questo è reale ed è per questo che abbiamo intensificato i nostri sforzi nella lotta contro i terroristi.
Segretario della Difesa William Cohen, aprile 1997. Conferenza dedicata al contro-terrorismo organizzato dal senatore Sam Nunn. Dichiarazioni segnalate al Dipartimento della Difesa (DoD). Conferenza contro il terrorismo. Armi di distruzione di massa e la strategia degli Stati Uniti. Università della Georgia, Atene, 28 aprile 1997.
Leggiamo tra le righe:
Noi sappiamo che questo è possibile perché da tantissimi anni noi (americani) abbiamo tali armi. Una simile tecnologia ha dei costi accessibili, al contrario della tecnologia nucleare.
Spiegazione:
I terremoti e le eruzioni vulcaniche artificiali non sono impossibili, infatti una minima causa, ben localizzata, può generare un cataclisma.
I terremoti sono legati al movimento delle placche, lungo le faglie. Sappiamo che un terremoto devastante è previsto lungo la faglia di S.Andreas, in California. Ma non sappiamo quando, e dunque non conosciamo, a priori, l'energia sufficiente a scatenare il fenomeno. Ma esiste una tecnica che permette di agire sugli strati profondi del sottosuolo con delle onde elettromagnetiche.
Negli anni settanta i Russi avevano costruito un enorme generatore a pulsioni battezzato "Pamir" che poteva essere trasportato su un grosso camion. Era una variante del generatore di Sakharov (MK1), a compressione di flusso.
Questo generatore chiamato anche Generatore di Pavloski utilizzava dei cannoni elettromagnetici, con un esplosivo chimico che interagiva con un potente solenoide (in regime di numero di Reynolds magnetico elevato).
Questo sistema permetteva di far circolare forti correnti elettriche nel terreno.
Il dispositivo fu ufficialmente presentato come un sistema per analizzare la situazione di un terreno misurandone sulle grandi distanze e a grandi profondità la conduttività elettrica del suolo.
Il sistema, usato con moderazione, può testare il terreno, come quando si danno leggeri impulsi su un blocco in equilibrio per vedere se è pronto a scivolare in un burrone.
Ma un tale sistema potrebbe non solo studiare la situazione pre-sismica del territorio, ma eventualmente innescare il terremoto.
Se la faglia non è pronta a cedere, occorrerebbe una notevole energia per innescare il terremoto.
Al giorno d'oggi ormai sappiamo che una variazione di conduttività è il segno di un imminente terremoto.
Con una simile macchina e dei dati geologici esatti, i militari potrebbero, in aree potenzialmente "ostili", o per ragioni geo-politiche, innescare un devastante terremoto, uno tsunami o un'eruzione vulcanica....
Un generatore MHD (detto anche "generatore di plasma") a scappamento lineare di Faraday, alimentato con esplosivo (propergol) solido al cesio, o al sodio (sostanze a basso potenziale d'ionizzazione). Lo scappamento espelle gas ionizzato a 3000° tra due o più elettrocalamite. Esso sviluppa 4,8 tesla, e ha elettrodi che raccolgono le correnti generate durante qualche secondo (15000 a 25000 A su 1000V).
Dal documentario " Les colères du climat" (le collere del clima), trasmesso sulla 5 (emissione televisiva franco-tedesca), film che passa in rassegna le differenti catastrofi "naturali" mondiali dal 2002 in poi, un corto estratto sulla "Pamir":
Una misteriosa arma al plasma vista poco prima del terremoto a Nigarta in Giappone, nel Luglio del 2007. Le stesse luci rosse, bianche e celesti riflesse sulle nuvole sono state viste e filmate poco prima del recente disastroso terremoto in Cina.
Quando quest'estate c'è stato il terremoto in Cina, ho subito pensato: "Ecco! Vogliono far dimenticare le polemiche e le proteste internazionali sul Tibet e le olimpiadi!".
Jeff Steinberg della La RouchePAC.com (La Rouche Political Act Comitee), dichiara che ci siano le prove che HAARP ha causato il grande terremoto in Cina e che la 3 Guerra Mondiale arriverà con aurore boreali...
Il terremoto in Turchia del 17 agosto 1999: A Duzce, epicentro del terremoto, alcuni sopravvissuti hanno dichiarato che quel giorno la base militare americana era stranamente deserta; inoltre dissero di aver visto una luce strana nel cielo e udito un rumore infernale, essi sono convinti che un ordigno atomico sia stato testato nel sottosuolo della base.
Condoleeza Rice al Senato Americano il 18 gennaio 2005:
"Lo tsunami è stato una meravigliosa occasione (wonderful opportunity) di mostrare il cuore del popolo americano. E io penso che "gli utili" sono stati molto importanti sul fronte diplomatico".
Indonesia il 26 dicembre 2004.
Migliaia di chilometri di coste sono state spazzate via a causa di un maremoto spaventoso.
Simulazione dello TSUNAMI nel sud-est asiatico.
Un fenomeno simile potrebbe essere di origine umana, per camuffare un test di un'arma nei fondali marini, in una regione in cui gli effetti sismici possano essere confusi con dei fenomeni naturali?
Base USA di Diego Garcia
Il luogo era ideale per la presenza di una fossa oceanica che protegge le coste e la base americana di Diego Garcia (si sa che più il fondo marino risale velocemente, più il tsunami è devastante) e anche l'ora giusta per far si che ben due satelliti USA passavano lì "per caso", per constatare gli effetti di questa "arma sismica".
Torniamo alla Pamir, che secondo il video dovrebbe funzionare in questa maniera:
attraverso il suolo, in corrispondenza di una faglia e di una falda acquifera, la macchina "inietta" la scarica elettromagnetica.
Il passaggio della corrente vaporizza l'acqua e produce un effetto di sollevamento o scivolamento o spaccatura di una placca.
Questo effetto si può propagare a grande distanza e scatenare un sisma anche molto lontano della zona sollecitata.
In un convegno in USA i russi avevano presentato questa macchina come un "sistema che permette di misurare la conduttività elettrica del suolo" dichiarando che "una variazione di conduttività può essere un segno che annuncia un sisma imminente".
E' logico che i parametri fisici, elettromagnetici del sottosuolo di una regione possano essere modificati in presenza di un terremoto imminente.
Dunque sarebbe logico sistemare intorno ad una regione, a rischio, dei captori passivi (misura dei campi elettrici o attivi (misura della conduttività elettrica del sottosuolo, ecc.)
Ma uno strumento di misura non ha bisogno di mettere in gioco tali intensità in tanto tempo (5-10 secondi).
Dunque questo generatore MHD non è un strumento di misura, ma sicuramente uno strumento capace di agire sull'ambiente sotterraneo.
Ora questo sistema potrebbe essere usato nei fondi marini.
Modificando un banale sottomarino, e modificando i motori con altri alimentati a propenol solido, che funzionano molto bene nell'acqua e sotto pressione (30 bar corrispondono a 300 metri di profondità). Sarebbe così possibile utilizzare un generatore Pamir nelle vicinanze di un faglia marina.
Sarebbe una nuova forma di guerra discreta (silent war), dove indebolire un avversario può semplicemente consistere nel creare dei "fenomeni naturali" sul suo territorio, con dei mezzi modesti.
Non escludendo di proporre, in seguito, un "aiuto umanitario"...
Tutto questo ha l'aria talmente semplice e logica che ci possiamo chiedere se questo non è stato già messo in opera.
Qui la traduzione di un articolo (censuratissimo) sulle manipolazioni mediatiche, politiche, e scientifiche sullo tsunami del 26 dicembre 2004: Il più grande crimine di guerra
Un consiglio:
i governi che hanno le loro coste esposte a probabili tsunami, non che, qualche bega in corso con potenze bellicose (esempio USA), dovrebbero rimpiazzare le boe rilevatrici di tsunami, con alcuni Idrofoni sensibili capaci di rilevare esplosioni marine importanti. Un sistema poco costoso, che contribuirebbe inoltre, una volta per tutte, a stoppare la sperimentazione nucleari sotterranea
Riprendendo l'ipotesi che la Pamir, l'arma sismica, sia stata "testata" e utilizzata per scopi politici, prendiamo ad esempio alcuni terremoti che sono coincisi, stranamente, con accadimenti geopolitici, ad esempio: il devastante terremoto in Armenia nel dicembre 1988 contemporaneo all'inizio dei disordini etnici in questa regione; e ancora fra l'Armenia e l'Azerbaijan sempre nel 1988.
Poiché l'Unione Sovietica era in pericolo, qualche generale sovietico non potrebbe, ripeto è solo un'ipotesi, aver cercato di interrompere l'insurrezione nella regione, utilizzando la Pamir?
Terremoti, tsunami, ma un'eruzione vulcanica può essere provocata artificialmente?
Il nome geyser deriva da Geysir che è il nome del più noto geyser islandese.
Un geyser è un pozzo naturale, una colonna piena d'acqua bollente, che scende profondamente nella terra in corrispondenza di una sorgente di calore.
(La cosa sorprendente che quest'acqua è verdognola, a causa dei batteri che vi vivono "nutrendosi di questa energia" e non dell'energia del sole. Questi batteri muoiono se la temperatura scende al di sotto di un certo limite (80-90°)).
L'acqua nella colonna è vicino all'ebollizione. Più la pressione è elevata e più la temperatura è alta.
Quando l'acqua non riesce a bollire il geyser cessa la sua attività, perché il peso della colonna d'acqua crea una pressione sufficiente per impedire l'ebollizione (tutti noi sappiamo che più la pressione è alta più la temperatura d'ebollizione aumenta (perché la pasta in montagna cuoce male).
Ma questo stato è instabile.
La pressione che regna nella colonna non può essere modificata, ma la temperatura aumenta sempre di più fino a creare un punto critico. Allora una bolla si forma e rimonta alla superficie e provoca l'ebollizione dell'acqua che si trova sul suo passaggio. Anche il volume del vapore che monta cresce, e può aumentare di molti metri cubi.
Quando raggiunge la superficie, la bolla esplode e provoca l'emissione di una colonna di vapore, che può arrivare a molti metri di altezza.
Un vulcano attivo ha un modo di funzionare analogo, ma la sua colonna contiene magma e gas in equilibrio. In generale questa colonna è collegata in profondità ad una sacca di magma.
Possiamo capire allora come è possibile, con l'aiuto di micro-onde pulsate a tre bassa frequenza, capaci di trasportare dell'energia termica nelle profondità del vulcano, e riscaldare il magma, rendere instabile il sistema, se questo è vicino al suo punto critico.
L'URSS progettava di devastare l'America.
Articolo numero 914-novembre 1993 della rivista Science et Vie:
I militari sovietici studiavano la " guerra geofisica ".
Durante 20 anni gli scienziati dell'URSS hanno sognato di far crollare gli odiati capitalisti.
"Mentre
Gorbatchev discuteva con Reagan dei mezzi per porre fine alla guerra fredda, alcuni generali sovietici, studiavano il modo e i mezzi per devastare l'America con terremoti e tsunami." Così ha dichiarato il generale del KGB, Oleg Kalougine.
La devastazione degli Stati Uniti e del Canada sarebbe stata realizzata grazie “alle bombe sismiche" cioè bombe termonucleari che si sarebbero fatte esplodere sotto terra. Negli anni sessanta, i sismologi sovietici si erano accorti che, ogni volta che procedevano ad un'esplosione sotterranea, vi era un terremoto nei giorni seguenti, a volte a centinaia di chilometri di distanza.
È così, riporta Alexeï Nikolaïev, dell'istituto di geologia di Mosca, che una bomba che era stata fatta esplodere vicino a Semipalatinsk, nel Kazachstan, ha scatenato terremoti nel Tagikistan, l'Uzbekistan ed anche l'Iran.
Si dubitò inizialmente che ci fosse un legame tra le esplosioni termonucleari sotterranee ed i sismi dei giorni successivi, ma infine, l'evidenza era là. E Nikolaïev ed il suo gruppo dimostrarono che anche esplosioni di debole intensità provocavano sismi fino a 1.600 km dall'epicentro.
Alcuni scienziati sovietici sarebbero attualmente persuasi che terremoto che devastò l'Armenia nel 1988 e fece 45.000 morti fu causato da un'esplosione termonucleare a 3.500 km di distanza, a Novaya Zemlya.
I sovietici fecero dunque esplodere 32 bombe sotterranee sul loro territorio, per studiarne gli effetti. All'inizio degli anni ottanta, geologi civili concepirono un progetto per realizzare bombe molto potenti, capaci di provocare spinte violente alle placche tettoniche.
I sismi non si scatenavano mai subito dopo le esplosioni, ma si producevano a molti giorni di distanza, cosa che poteva permettere ai sovietici di dichiararsi innocenti, nel caso di sismi e tsunami devastanti.
Nikolaïev riconosce tuttavia che sarebbe stato difficile dirigere gli effetti contro un obiettivo scelto. Se la California è particolarmente vulnerabile, per il fatto che la faglia di San Andrea coincide con la dorsale (bordo orientale) della placca del Pacifico, le placche tettoniche si prestano male infatti a "giochi" di questo tipo. Ed Ikram Kerimov, direttore assistente dell'istituto di geologia dell'Azerbaigian, ritiene che siano necessario ulteriori studi prima di riuscire a raggiungere l'America, che si trova a oltre 8.000 km della costa orientale della Siberia. Rileviamo, incidentalmente, che giocare in tal modo al "biliardo" tettonico i sovietici avrebbero potuto devastare il Giappone, e che, se fossero riusciti a spingere la placca del Pacifico, nulla dice che la scossa non si sarebbe riflessa sulla placca di Nazca,e devastare anche la costa occidentale del Sud America - Perù, Bolivia, Cile, ecc.
Ex capo del contro-spionaggio diventato da un politico riformista, Kalougine dichiara che scoprì i piani quando fu incaricato, nel 1988, di dirigere le ricerche segrete dell'accademia delle scienze.
Questo tipo di rivelazione senza dubbio indurrà alcuni paesi a verificare se esplosioni nucleari sotterranee (le quali sono state tutte monitorate dai sismografi mondiali) hanno provocato in seguito sismi sul loro territorio. Pensiamo a quello che accadde in Australia, uno dei continenti più stabili, nel 1990 (5,5 sulla scala di Richter, 11 morti, 120 feriti), senza parlare del sisma che devastò, il Tagikistan lo stesso anno.
Il nostro commento:
quello scritto nell'articolo potrebbe accadere. Si osserverà che la famosa faglia di San Andrea è nata dall'attrito di due placche una contro l'altra.
Se un sisma si producesse a San Francisco, simile a quello che devastò la città un secolo fa, ci sarebbe un epicentro, un punto dove le due placche inizierebbero a scivolare. Quindi il movimento si propagherebbe allora con rapidità estendendosi su oltre mille chilometri. L'intensità del terremoto cresce in proporzione alla lunghezza della placca interessata.
L'articolo di Science et Vie segnala che i Russi avevano previsto, ancor prima dell'inizio degli anni novanta che esplosioni nucleari sotterranee possano essere utilizzate per scatenare sismi. Ma non si sa come i Russi avrebbero potuto attaccare, in modo diretto un paese come gli Stati Uniti, procedendo con esplosioni nucleari sotterranee nel loro territorio, a oltre otto mila chilometri di distanza, o come avrebbero potuto usare la Pamir vicino alla costa occidentale americana, senza "firmare" il loro atto.
Ricordiamo infine che film Hollywoodiani, come Superman, hanno già ripreso questo tema del sisma nella vicinanze di San Francisco scatenato da esplosioni nucleari sotterranee.
La scienziata indipendente, esperta in Fisica delle alte energie, Elisabeth Rauscher, avverte che si stanno artificialmente irradiando “energie spaventose all’interno di una configurazione molecolare estremamente delicata” qual è la ionosfera, una sorta di bolla di sapone che si muove a mulinello intorno alla superficie terrestre. Un foro sufficientemente grande potrebbe farla scoppiare. La Dottoressa Rosalie Bertelldenuncia che “gli scienziati militari statunitensi si stanno occupando dei sistemi meteorologici come potenziale arma. Le metodologie comprendono l’aumento delle tempeste e la deviazione delle correnti di vapore dell’atmosfera terrestre allo scopo di causare siccità o inondazioni mirate…”
Anche il fisico Daniel Winter (Waynesville, North Carolina) puntualizza che le emissioni ad alta frequenza potrebbero unirsi con le pulsazioni ad onde lunghe presenti nella griglia terrestre (la magnetosfera n.d.r.) e causare effetti non previsti e collaterali alla “danza della vita nella biosfera”. Le emissioni in Gigawatt (miliardi di W) del Centro H.A.A.R.P. incideranno un lungo taglio sulla ionosfera come un coltello a microonde. H.A.A.R.P. potrebbe far vibrare ogni corda armonica di Gaia con frequenze discordanti. Questi rumorosi impulsi scombussoleranno le linee di flusso geomagnetico, distruggendo le bioinformazioni che mettono in risonanza le corde della vita, predisponendo ogni cosa alla malattia ed alla morte. Due dei maggiori oppositori al sistema globale di distruzione di massa H.A.A.R.P., gli scienziati indipendenti Begich e Manning, autori del libro Angels don’t play this H.A.A.R.P. Advances in Tesla Technologies, avvertono che addizionare energia al substrato ambientale potrebbe avere effetti molto vasti, indefinibili ed incontrollabili. [...]
Essi affermano, senza mezzi termini, che il genere umano ha già aggiunto sostanziali quantità di energia elettromagnetica nel suo ambiente, senza aver la benché minima idea di che cosa potrebbe essere la massa critica o il punto del non ritorno. Stiamo per imbarcarci in un altro assurdo esperimento sull’energia che sguinzaglierà un nuovo e terrificante assortimento di demoni dal vaso di Pandora.
Già il consigliere della sicurezza nazionale del presidente Carter, Brzezinski, metteva sull’avviso che una società, dominata da un gruppo elitario (Brzezinski appartiene alla stessa élite, n.d.r.) e non ostacolato dalle restrizioni tradizionali dei valori liberali, non esiterebbe ad usare le tecniche più moderne per influenzare il comportamento pubblico e tenere la società sotto stretta sorveglianza e controllo. È del resto un fatto ormai assodato che la U. S. Air Force punti sui sistemi elettromagnetici (E.M.) e sulle armi vibrazionali per produrre scompiglio psicologico, distorsione percettiva o disorientamento, per annullare da una parte le capacità di combattimento del nemico e dall’altra accrescere le potenzialità paranormali di altri. Come conferma il geofisico Gordon Macdonald, bombardamenti elettronici prodotti artificialmente produrrebbero pannelli o vortici magnetici in determinate zone terrestri che potrebbero danneggiare seriamente le funzioni cerebrali d’intere popolazioni. Tra le ripercussioni fisiche ricordiamo le seguenti: dolori articolari, mal di testa, vertigini, bruciore agli occhi, nausea, affaticamento, difficoltà respiratorie, allergie, asma, disordini circolatori e cardiaci (infarti che aumentano di circa il 50%), caduta della capacità reattiva, embolie polmonari e trombosi... A livello psicologico, le onde H.A.A.R.P. provocano squilibrio emozionale, irritazione, avversione alla vita, al lavoro ed alla scuola, insicurezza, ansia e depressione (specialmente tra i 40-50 anni), tendenza al suicidio (aumentata del 20% negli ultimi tempi, un milione di morti all’anno specialmente tra i giovani), tossicodipendenza ed omicidi.
H.A.A.R.P. ha la capacità, lavorando in collaborazione con lo Spacelab, di produrre energie elevatissime, paragonabili alla bomba atomica e può provocare distruzioni epocali e di massa in qualsiasi parte della Terra. Naturalmente il programma può modificare l’ambiente vibrazionale naturale e scatenare inondazioni, uragani e terremoti di qualsiasi entità. Eppure esso sarà “venduto e spacciato” al pubblico come un’arma di difesa, ossia lo “Scudo stellare” o addirittura di studio sull’Aurora Boreale (Alice nel paese delle meraviglie)! La stampa straniera e gli stati occidentali hanno comunque denunciato che il piano antimissile e di laser orbitali “Joint Vision 2020” è estremamente pericoloso: il suo fine è il dominio degli U.S.A. su tutto il mondo.
Una relazione della Flotta russa del Nord rivelerebbe che il terremoto che ha devastato Haiti è inequivocabilmente "il risultato di un test, da parte della U. S. Navy, della sua arma sismica".
La Flotta del Nord osserva i movimenti e le attività navali degli americani nei Caraibi, dal 2008 quando gli Stati Uniti hanno annunciato la loro intenzione di ricostruire la Quarta Flotta che fu sciolta nel 1950. La Russia aveva reagito un anno più tardi, riprendendo nella regione le esercitazioni della sua flotta, di cui fa parte l'incrociatore atomico lancia-missili Pietro il Grande; esercitazioni sospese dopo la fine della Guerra Fredda.
Dalla fine degli anni '70, gli Stati Uniti hanno enormemente migliorato la ricerca sulle armi sismiche.
Secondo questo rapporto russo, al giorno d'oggi gli USA utilizzano generatori di impulsi, al plasma e a risonanza, in tandem con bombe Shockwave (a onde di choc)[1]
Il rapporto mette a confronto due esperimenti condotti dalla U.S. Navy la settimana scorsa: un terremoto di magnitudo 6,5 vicino alla città di Eureka, California, che non ha fatto vittime, e il terremoto dei Caraibi che ha fatto almeno 140 000 morti.
Come spiega il rapporto, è molto probabile che la U.S. Navy fosse pienamente consapevole dei danni che questa esperienza poteva provocare ad Haiti.
Per questo, la U.S. Navy aveva inviato in anticipo sull'Isola iuna postazione al comando del generale P.K. Keen, comandante in seconda del SouthCom (Southern Command), per sorvegliare le possibili operazioni di soccorso.
Per quanto riguarda l'obiettivo finale di questi esperimenti, dice il rapporto, si trattava della pianificazione della distruzione dell'Iran per mezzo di una serie di terremoti al fine di neutralizzare l'attuale governo islamico.
Secondo il rapporto, il sistema sperimentale degli Stati Uniti Haarp (High Frequency Active Auroral Research Program) permetterebbe inoltre di creare delle anomalie climatiche al fine di provocare inondazioni, siccità e uragani [2]
Secondo un precedente rapporto, i dati disponibili coincidono con quelli del terremoto di magnitudo 7,8 sulla scala Richter che si è verificato nel Sichuan (Cina), il 12 maggio 2008, provocato ugualmente dalle onde elettromagnetiche di HAARP.
Sono state osservate delle correlazioni tra l'attività sismica e la ionosfera di HAARP:
1. I terremoti in cui la profondità è linearmente identica nella stessa faglia, sono provocati da una proiezione lineare di frequenze indotte.
2. Dei satelliti coordinati fra loro consentono di generare delle proiezioni, concentrate, di frequenze in punti specifici (detti Seahorse).
3. Un diagramma mostra che i terremoti considerati artificiali si propagano linearmente alla stessa profondità:
Località
Data Profondità Venezuela 08 gennaio 2010 10 km Honduras 11 gennaio 2010 10 km Haiti 12 gennaio 2010 10 km
Anche le repliche sono sono state osservate a circa 10 km di profondità.
Dopo il terremoto, il Pentagono ha annunciato che la nave ospedale USNS Comfort, ancorata a Baltimora, ha ordinato al suo equipaggio l'imbarco e ha fatto rotta verso Haiti, anche se ci vogliono alcuni giorni per raggiungere la meta.
L'ammiraglio Mike Mullen, capo di stato maggiore, ha detto che le Forze Armate degli Stati Uniti stava preparando un'emergenza per questa calamità.
Il generale Douglas Fraser, comandante in capo del SouthCom, ha dichiarato che alcune navi della Guardia Costiera e della Navy sono stati inviate sul posto, nonostante avessero del materiale e degli elicotteri in numero limitato.
La portaerei USS Carl Vinson è partita da Norfolk (Virginia), con una dotazione completa di aerei ed elicotteri. E 'arrivata ad Haiti il pomeriggio del 14 gennaio, ha detto Fraser. Ulteriori gruppi di elicotteri si aggiungeranno al Carl Vinson, ha continuato.
L'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID), era già sul posto ad Haiti prima del terremoto.
Il presidente Obama è stato informato del terremoto alle 17 e 52 del 12 gennaio, e ha ordinato l'invio dei soccorsi per il personale della sua ambasciata e gli aiuti necessari alla popolazione.
Conformément au rapport russe, le département d'État, l'USAID et le SouthCom ont débuté l'invasion humanitaire en déployant 10 000 soldats et mercennari à la place de l'ONU, pour contrôler le territoire haïtien après le « tremblement de terre dévastateur expérimental ».
Secondo il rapporto russo, il Dipartimento di Stato, l'USAID e il SouthCom hanno iniziato l'invasione umanitaria impiegando 10 000 soldati e mercenari, al posto dell'ONU, per il controllo del territorio di Haiti dopo il "devastante terremoto sperimentale".
[3] "Le Programme HAARP : science ou désastre ?" (Il programma HAARP: scienza o disastro?) di Luc Mampaey, Gruppo di ricerca e d'informazione sulla pace e la sicurezza (Bruxelles, 1998).
Dietro il fumo, le macerie e il dramma infinito della tragedia umana di questo disgraziato paese caraibico, si sta svolgendo un dramma per il controllo di quella che i geofisici credono che possa essere la zona più ricca del mondo di petrolio e di gas derivato da idrocarburi dopo il Medioriente, possibilmente di grandezza maggiore del vicino Veneuela.
Già, che cosa ci stanno facendo!? Che cosa ci fanno migliaia di antenne, in ettari e ettari di terreno in Alaska, tutte puntate sulla ionosfera terrestre e che ultimamente hanno raggiunto la capacità di "sparare" più di 3,5 (milioni) mega-watts sottoforma di onde elettromagnetiche? Qualcuno spiega: «E' come un gigantesco forno a micro-onde che riscalda la ionosfera con un getto di micro-onde concentrato. Le onde elettromagnetiche rimbalzano per riflessione verso la terra, penetrando ogni cosa vivente e non vivente». Se queste antenne agiscono come un enorme forno a micro-onde sulla superficie terrestre, sono anch'esse responsabili del surriscaldamento medio della Terra e del cambiamento delle stagioni? Il progetto H.A.A.R.P. rappresenta un nuovo tipo di arma elettromagnetica capace di "accecare" le telecomunicazioni via satellite in caso guerra?
In teoria si pensa di essere in democrazia e di poter parlare di qualsiasi argomento, ma in pratica esistono argomenti tabù, ovvero che suscitano reazioni emotive talvolta forti, e favoriscono una sorta di ostracismo ideologico verso chi li tratta. Ad esempio, chi solleva il problema della guerra ambientale, chimica o sismica, suscita reazioni forti, e rischia di passare per credulone, visionario o paranoico. ... Molte persone preferiscono credere che l’attuale sistema sia loro favorevole, che sia guidato da persone autorevoli a servizio di tutti, piuttosto che aprire gli occhi e vedere che non è così. Non si tratta di avercela con qualcuno perché tutti noi vorremmo credere che le nostre autorità sono autorevoli e oneste, ma crederlo quando ciò non corrisponde a verità ci espone a pericoli e a conseguenze negative per tutti. ...
Un Insider dell’FBI conferma i peggiori sospetti di tutti: il server di posta elettronica di Hillary Clinton è solo una distrazione messa in atto dalla Fondazione Clinton e dalla maggior parte dei residenti di Washington DC che sono impantanati fino al collo in quello che potrebbe essere il più grande scandalo di tutti i tempi. Quest’informazione arriva da qualcuno che dichiara di essere un analista di alto livello dell’FBI il cui compito era quello di guardare i record e aggiungere le sue note. La pistola fumante sta per arrivare e ci sono “un sacco di persone coinvolte”. Per risparmiare tempo, ciò che segue sono alcuni bit scelti. Sembra che Trump e Putin tengano alcune delle carte.
FBI Insider: “È tutto marcio e corrotto”
Questa a cui andiamo incontro potrebbe essere l’elezione più interessante di sempre. C’è una forte pressione su di noi dell’FBI per non accusare Hillary, in quanto c’è ne sarebbe abbastanza per portare Hillary e l’intero governo alla distruzione.
La gente non si rende conto di quanto enormemente marcia sia questa situazione in realtà. Se lei sarà incriminata o meno dipende dalla quantità di informazioni che verranno alla luce su altre persone coinvolte e credetemi: ci sono un sacco di persone coinvolte.
Il vero punto di interesse è la Fondazione Clinton, non il server di posta elettronica. Abbiamo ricevuto il server da Bengasi e abbiamo trovato i dati sulla Fondazione Clinton e ci siamo resi conto che la situazione è molto peggiore di quanto si pensasse.
Materiale Super Classificato dal server Clinton: Hillary aveva dei programmi di accesso speciali sul suo server che, se resi pubblici, avrebbero letteralmente causato una rivolta interna ed eventualmente dichiarazioni di guerra da paesi stranieri. Un programma speciale di accesso è un programma di intelligenza classificata oltre il top secret. Questi programmi si suppone si trovino su server chiusi in località segrete.
L’unico modo per ottenerne uno è ricevere l’autorizzazione, andare fisicamente nel luogo in cui si trovano i server e passare attraverso diversi livelli di sicurezza.
Un buon esempio in termini non classificati sarebbero le posizioni e le operazioni dei nostri agenti dei servizi segreti in tutto il mondo, o le sedi dei nostri silos missilistici.
Un problema più grande di Hillary: Uccidere Hillary non avrebbe risolto il problema. Il problema è, come ho già detto, la Fondazione Clinton: un enorme ragnatela di connessioni e riciclaggio di denaro, in cui sono coinvolte centinaia di persone di alto livello.
Hillary, anche se grosso, è solo un pezzo di questa massiccia tempesta di merda.
Il Dipartimento di Giustizia sta probabilmente cercando di salvare se stessa. Trova tutti i soggetti coinvolti nella Fondazione Clinton, dai suoi donatori al suo Consiglio di Amministrazione e immagina che siano tutti implicati.
Il governo intero è coinvolto. La mia opinione è che l’intero governo è colpevole di tradimento, che è il motivo per cui la morte di Hillary non risolverebbe il problema e non servirebbe a prevenire ulteriori scandali. Molte, molte persone sono coinvolte.
C’è già abbastanza per incriminare. Il Direttore dell’FBI Comey ha cercato lo stallo perché non vuole affrontare la macchina Clinton, così come il resto di Washington DC, ma questo caso sarebbe esploso in un milione di altri casi se pienamente portato alla luce; e poi ci sarebbe una agenzia in competizione con l’intero governo e un gruzzolo di altri interessi.
È una posizione molto tesa e scomoda. Il procuratore generale Loretta Lynch sta semplicemente cercando di mantenere intatta la sua pelle.
Quelli che riguardano le potenze straniere sono solo alcuni dei documenti e Trump ne possiede diversi; la Russia probabilmente rivelerà tutte le info che possiede. Le potenze straniere sono in possesso di alcuni dei documenti che abbiamo analizzato, perché sono stati violati dal server Clinton.
Trump ha alcuni file che probabilmente ha intenzione di rendere presto pubblici e utilizzarli a suo vantaggio. Le perdite dovranno essere realizzate in modo non trasparente. Abbiamo letteralmente la documentazione implicante il coinvolgimento dell’intero governo USA in un tradimento ai massimi livelli, nonché alcuni dettagli sensibili dei programmi di accesso speciali, che cancellerebbero la sicurezza nazionale.
Non sono sicuro, ma alcuni dei miei compagni esperti di strategia di guerra, stanno stimando un’alta probabilità che i russi riveleranno tutte le informazioni in loro possesso, dal momento che Clinton vuole andare in guerra contro di loro e loro non né hanno alcun desiderio. Noi pensiamo che sarà simile a un cover-up e Trump userà la percezione pubblica per rafforzare il suo messaggio. Ho lavorato in PsyOps una volta e l’uso di Trump di confermare i pregiudizi è leggendario.
Bill Clinton sarà probabilmente morto quest’anno. Se Trump dovesse vincere, Hillary andrà in prigione. È tutto corrotto; anche Trump è sporco. L’intero governo è corrotto. Nessuno è pulito, nemmeno Trump.
Trump (oltre al fatto che è cugino di 8° di Hillary Clinton – nastydusty) ha fatto delle donazioni alla Fondazione Clinton in passato, anche se per cose abbastanza innocue come i permessi di costruzione e così via. Lui è intelligente, così le sue tracce sono ben coperte. Ma se un pubblico ministero volesse indagare in profondità, Trump andrebbe in prigione con l’accusa di corruzione.
Abbiamo le mani legate. Il mio messaggio per voi è quello di non farsi distrarre dalle e-mail di Clinton. Focalizzatevi sulla Fondazione. Tutta la verità da incubo è li. Le e-mail saranno nulla a confronto. Trump ha sicuramente capito di limitare la sua esposizione e far sembrare la sua solo una donazione.
Una moltitudine di scandali. L’Arabia Saudita visita e dona alla Fondazione Clinton. L’uranio russo. Hillary e la lobby israeliana, il Council on Foreign Relations. L’AIPAC. La lista è infinita.
Ci sono 3 opzioni:
Tutte le informazioni verranno girate al Dipartimento di Giustizia; si farà una raccomandazione pubblica e la verità verrà fuori; il mondo intero si renderà conto di quanta ingerenza americana c’è negli affari esteri e andremo in guerra; la popolazione civile si renderà conto di quanto la finanza straniera (soprattutto ebrea – nastydusty) influenzi il nostro governo e inizierà una guerra civile.
Si farà in modo che i dati coinvolgano persone che agli occhi dell’opinione pubblica sia già condannata, in modo che i circuiti integrati cadano sulle loro teste e l’intero sistema verrà salvato.
Non si farà nulla e si guarderà il clima politico adattarsi a come risponderete. Sono fiducioso sul fatto che se Trump dovesse vincere Hillary andrà in prigione.
Il problema è il governo intero. Il Direttore dell’FBI Comey probabilmente dovrà in ogni caso dimettersi. L’FBI per il momento è tranquillo per il fatto che la maggior parte di noi vuole mantenere il proprio posto di lavoro.
Snowden non ha nulla a che fare con tutto questo.
Obama e Hillary si odiano.
Hillary odia i neri e a Obama la sua incoscienza.
Il problema è con l’intero governo. Hillary è solo una componente di quel governo.
Hillary ha venduto il Sicuro Accesso ai Programmi (sicurezza nazionale) a “donatori” di oltremare. Tutto quello che posso dirvi è che lei dopo averli ottenuti da qualcuno, li ha venduti a donatori esteri. Il solo possesso la rende colpevole di alto tradimento.
Obama è vagamente legato alla Fondazione Clinton, ma molto più legato a persone che donano alla Fondazione Clinton: confini russi, Ucraina, ovunque si trova la NATO, il Mar Cinese Meridionale, le Filippine, Taiwan, Hong Kong e Africa; George Soros è al centro di tutto questo.
La maggior parte di noi è del parere che Hillary non sarà presidente e con Trump alla Casa Bianca il nostro lavoro sarà molto più facile.
Ma adesso dobbiamo guadare con attenzione nel fango. Come ho detto prima, Bill Clinton probabilmente voleva che Loretta Lynch si focalizzasse sui server di posta elettronica, cosi da lasciare in pace la fondazione.
Andremo in guerra con la Russia e, eventualmente, con la Cina se Hillary dovesse vincere le elezioni.
A coloro che dovessero avere dei dubbi sulla validità delle informazioni di cui sopra, dico che il mittente di queste informazioni ha dovuto nascondere la propria identità da chiunque fosse stato presente alle udienze dell’FBI in quanto ha giurato di mantenere tali informazioni segrete e anche la più piccola fuoriuscita di queste info, gli sarebbe costato almeno il posto lavoro e molto probabilmente un po’ di tempo in prigione e nel peggiore dei casi una taglia sulla sua testa.
La maggior parte di noi sa che in passato tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno attraversato la strada dei Clinton hanno incontrato una morte precoce e inspiegabile e credo che Vince Foster non ha fatto eccezione.
Trump ha usato tangenti ogni volta che pensava fosse necessario per ottenere l’approvazione per uno dei suoi molti progetti, ma è un reato che impallidisce se confrontato con quello di cui la Fondazione Clinton è colpevole, insieme a molti altri soggetti del nostro governo.
Dopo aver considerato e digerito l’articolo che avete appena letto, vi consiglio di fare qualche seria riflessione su chi si sta andando a votare, come credo che un governo di disonesti non è nel migliore interesse del pubblico e nel lungo periodo è destinato a fallire, come molti altri prima d’ora.
Spero solo che ci siano ancora persone abbastanza sagge e oneste all’interno dell’attuale regime in grado in qualche modo di risolvere la questione senza fare danni permanenti a questa, una volta grande nazione.
Il degrado della sanità pubblica e l’orientamento verso la privatizzazione, avrà costi insopportabili per i sardi. Ieri di fronte all’Assessorato alla Sanità, il sit-in organizzato da sindacati contro le restrizioni economiche e dei diritti acquisiti dai 22 mila lavoratori della sanità sarda, si è trasformato in una grande protesta non solo per la difesa dei diritti dei nostri lavoratori, ma per il deterioramento di tutto il sistema sanitario pubblico. La protesta contro la decisione di direttori generali delle aziende ospedaliere, di omologare i turni festivi con quelli infrasettimanali, è l’ennesimo tentativo di far pagare ai sardi i buchi di bilancio di cui non sono responsabili. Un tentativo maldestro che ha indotto medici del Brotzu a intraprendere un’azione giudiziaria.
Alla protesta hanno preso parte rappresentanti della rete dei comitati di difesa della Sanità pubblica, organizzati in tutta l’isola contro il declassamento e la chiusura degli ospedali territoriali. Personale medico e paramedico che denunciano il degrado delle strutture ospedaliere cagliaritane, tra accorpamenti, declassamenti e chiusura di ospedali al servizio dell’Isola. La progressiva riduzione di personale, la mortificazione delle professionalità, lo stato di sofferenza dei cittadini sardi ai quali non è più garantita un’equa assistenza sanitaria, sono i segni dell’imminente privatizzazione del sistema sanitario pubblico, una nuova guerra che farà soccombere i sardi.
Il partecipato sit-in è il test che preannuncia un autunno caldo per la Difesa del Sistema Sanitario Pubblico in Sardegna.
Basti dire, che i bambini giocano, questo non è un gioco.
Coloro che stanno giocando alla guerra contro la Russia, con l'escalation del conflitto in Siria, stanno mettendo a rischio la vita di tutti gli americani.
Naturalmente, la minaccia di distruzione nucleare ci accompagna fin dai primi giorni della guerra fredda, ma la Russia si è posizionata con il più grande e più distruttivo arsenale nucleare di qualsiasi paese del mondo.
L'economista e critico politico Dr. Paul Craig Roberts spiega come le relazioni diplomatiche siano state interrotte tra la Russia e gli Stati Uniti, dopo che gli Stati Uniti hanno deliberatamente attaccato le forze armate di Assad in Siria ... che, naturalmente, è stata la ciliegina sulla torta di una serie di provocazioni, il deliberato antagonismo è la strategia del caos potrebbe tradursi solo nella guerra.
La fine dei negoziati è, purtroppo, dato che lo scontro diretto potrebbe significare una guerra termonucleare che renderebbe Hiroshima e Nagasaki al confronto insignificanti .
Dopo un periodo di pazienza, la Russia avverte che gli Stati Uniti sono pericolosamente vicini a trasformare una guerra per procura in una guerra mondiale diretta - e sono mortalmente determinati a difendere la patria e i loro alleati giurati - vale a dire Assad.
Ogni ulteriore attacco potrebbe portare alla distruzione immediata.
Putin è un avversario formidabile e la Russia un nemico potente. Attualmente, hanno la capacità di spazzare tutta la costa orientale degli Stati Uniti dalle carte geografiche - dove vivono più di 100 milioni di persone. Saranno, i classici traditori, di Washington a continuare a giocare con le nostre vite?
L'arsenale nucleare di Vladimir Putin potrebbe distruggere completamente la costa orientale degli Stati Uniti in un colpo solo, basta che il leader russo lanci un attacco contro l'Occidente, ci ha messo in guardia un esperto.
L'incredibile cifra di 112.6 milioni di persone potrebbero essere a rischio di sterminio con i missili.
La Russia ha il più grande magazzino di armi nucleari di qualsiasi paese al mondo e ha riferito che la bomba più potente chiamato la SS-18 - è minacciosamente soprannominata il Satana.
Gli esperti stimano che, la Russia ha 55 di quelle armi letali, ma, solo cinque basterebbero per distruggere la costa orientale degli Stati Uniti.
[...]
"Cinque o sei di questi 'Satana', di cui sono a conoscenza i militari degli Stati Uniti, e la costa orientale degli Stati Uniti scompare."
Il dottor Roberts ha dichiarato: "Le bombe atomiche che Washington ha sganciate su questi centri di civili indifesi, mentre il governo giapponese stava cercando di trattare, erano semplici Pistole ad aria rispetto alle armi termo-nucleari di oggi.
Inoltre, i russi hanno accennato alla possibilità che sarebbero in grado di disattivare l'elettronica, le comunicazioni e gli scudi di difesa negli Stati Uniti tramite la guerra elettromagnetica - forse un EMP .
Il peggio a tutto, sono i falsi dirigenti americani che non hanno nemmeno un buon motivo per mettere la popolazione sotto tale rischio - la strategia in Medio Oriente è infangata nella migliore delle ipotesi, e l'incitamento alla guerra con la Russia non porta a informazione chiara.
Il mondo potrebbe cambiare, e la potenza americana potrebbe finire in pochi decisivi minuti.
Speriamo che non si arrivi mai a questo, ma non possiamo vivere in un mondo falso dove facciamo finta che queste situazioni non possono farci del male.
E' la più importante crisi ecologica che il mondo abbia mai visto in corso dal 11 Marzo 2011, ma, non vi è neppure una menzione di essa nei mezzi di comunicazione di massa, e nessun organo politico del mondo ne difende la sua risoluzione.
"[L] a seconda relazione ricevuta dal Giappone dimostra che l'incidenza del cancro alla tiroide è di circa 230 volte superiore al normale nella prefettura di Fukushima ... Allora, qual è la linea di fondo? I tumori che si verificano oggi in Giappone sono solo la punta di un iceberg. Mi dispiace dire che il peggio deve ancora venire ". [ Fonte ]
Le elezioni negli Stati Uniti si avvicinano al loro culmine drammatico, è sorprendente osservare che nessuno dei principali candidati delle due parti, o candidati di terze parti in quella materia, non hanno citato questa crisi durante l'intero periodo del ballottaggio. E' un problema la cecità della politica americana, si assiste ad un silenzio assordante.
Il piano dei 40 anni
Finora, tutti i progetti per fermare la contaminazione radioattiva del Pacifico e le isole giapponesi sono falliti, il più imponente dei quali è la costruzione di un muro sotterraneo per contenere le infiltrazioni delle acque sotterranee delle zone circostanti, dal costo di $ 320.000.000. con una profondità di 1oo piedi (circa 35 mt) e lungo più di un miglio (1600 mt ca), la 'terra a lato della parete impermeabile ' è già fallito con pioggia dei recenti tifoni ha causato la fusione parziale delle sezioni del 'muro di ghiaccio.'
I lavoratori esaminano i tubi per il muro di terreno ghiacciato alla centrale nucleare n° 1 di Fukushima. Immagine di: http://www.asahi.com/
Un precedente e continuo sforzo di pulizia richiede l'immagazzinamento in loco dell'acqua contaminata nei pressi di Fukushima Daiichi, ma è solo un piccolo aiuto per l'acqua radioattiva che continua ad accumularsi di giorno in giorno , senza alcun piano a lungo termine per il corretto smaltimento.
"... L'acqua filtrata è ancora piena di trizio , una versione radioattiva dell'idrogeno. (Quando due neutroni vengono aggiunti all'elemento, diventa instabile, incline a emettere elettroni.) Il legame del trizio con l'ossigeno come con l'idrogeno, produce "acqua triziata" radioattiva. È impraticabile o almeno estremamente difficile e costoso da separare l'acqua triziata dall'acqua normale ". [ Fonte ]
Serbatoi di stoccaggio presso la centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi.
Nessuno sta parlando della importanza di questa crisi, e non si fa nulla per elevare la priorità da nazionale a internazionale di questo dramma. La scena politica americana si concentra invece sulla scelta del prossimo presidente viene scelto tra i due candidati che non hanno alcuna cognizione e volontà di affrontare questo terribile problema.
È, perché non si può fare nulla a questo proposito? Perché l'industria dell'energia controlla le informazioni e nasconde la verità ? E questo perché l'ordine del giorno per gli Stati Uniti allo stato attuale è orientato alla destabilizzazione e spinge per l'espansione della orwelliana guerra permanente, mentre i disastri ecologici sono di supporto al sistema di spopolamento globale in gioco?
In ogni caso, il tracollo di Fukushima è un evento apocalittico a lenta combustione e ha un disperato bisogno la nostra attenzione.
Per approfondire, si prega di consultare il seguente video: