SIT IN CONTRAS S'OCUPATZIONE MILITARE DE SA SARDINYA: A FORAS SA NATO DE SA SARDINYA!
Stamane sotto i portici della RAS- Regione Autonoma della Sardegna- si è svolto un Sit-in contro l'occupazione militare della Sardinya, per denunciare l'uso improprio del nostro territorio dei militari italioti e della NATO.
Gli interventi denunciano la stasi della RAS , in particolare il soldato Pigliaru, com'è chiamato da Pedru Devias di Libe.r.u, non è adempiente delle promesse fatte al popolo sardo durante la campagna elettorale a proposito di ridimensionamento delle basi militari e dei poligoni , che come sappiamo, in questi giorni si sono ampliati anche a territori non prettamente dentro quei limiti già abbondantemente deturpati dai bombardamenti delle navi e aviazione della NATO.
Un volantino viene distribuito tra gli astanti senza firma, ma, è chiaro il suo intento:
FUORI LA NATO DALLA SARDEGNA
Oggi siamo qui per liberare il nostro mare, la nostra terra, da mostri di ferro preparati alle guerre della NATO
Il 2 giugno saremo a Cagliari
-per festeggiare la cacciata del re fascista
-per riscattare l'umiliazione subita dai nostri avi
-per riprenderci la nostra sovranità sulle terre e sul mare che la repubblica italiana utilizza preparandosi alla guerra
FUORI LA SARDEGNA DALLA NATOVideo intervento del responsabile de La tavola Sarda della Pace Paolo Pisu
L'intervento di Mariella Cao (foto a sx) militante antimilitarista del Comitato Sardo Gettiamo le basi ha rimpinguato le accuse , che altri oratori avevano già espresso attorno la giunta regionale, ma che lei ha rafforzato ben conoscendo gli ascari che si annidano dentro la RAS di cui il Presidente Pigliaru ne è il massimo rappresentante, un mentitore di professione sulle proposte alternative alle basi militari... e ha raddoppiato la dose di accuse al deputato sardo Scanu, è anche una implicita risposta a Paolo Pisu quando parla di unità, afferma: " unità con chi? Con gli ascari della RAS e in parlamento...:
" I militari fuori dalla Sardegna e fuori dalla storia , il che significa che non è solo lotta della Sardegna per liberarsi., il nostro padrone quello che sta più in alto si chiamano NATO si chiamano Stati Uniti, (e con la mano indica i servi anche nei piani superiori del palazzo della RAS) mi ha fatto piacere che essi abbiano scoperto e riconosciuto che la Sardegna ha lo stesso ruolo che in Giappone svolge l'isola di Hokinawa , non siamo soli in questa lotta contro il comune padrone... Gianni ci ha detto che siamo disarmati, no Gianni si sbaglia (e toccandosi la fronte ) noi abbiamo l'arma di sterminio di massa , è questa è il nostro cervello è la nostra intelligenza e quest'arma non ce la possono togliere, quest'arma che sappiamo impugnare bene ci dice anche che queste manifestazioni sono solo un momento di un'azione grossa per liberare la Sardegna dal ruolo di paradiso dei signori della guerra e delle armi e (questo) significa liberarci dalla NATO, e la porti avanti in tutti i modi possibili in continuazione, questo è un momento quasi di festa un momento eclatante , però la nostra arma di sterminio dei signori della guerra dei loro ascari e di coloro che sono in parlamento, un elogio del Presidente Pigliaru , non c'è politico italiano e tanto meno sardo soprattuto sardo che non dica " sono per la riduzione delle basi militari, le basi militari vanno ridotte" esattamente come dicono "largo ai giovani largo alle donne ci occuperemo dei ragazzi" e che infatti hanno più o meno ridotto al lastrico, una generazione perduta la chiamano.
Obiettivi reali si sa benissimo c'è l'ha insegnato l'impero romano che se vuoi tenere un popolo buono zitto e muto , porti dalla tua parte la classe dirigente ed è quello che è sempre stato fatto, tu ti acchiappi quelli che contano e provvedono loro a fare da secondino.
Programma del Presidente Pigliaru (estrae un foglietto) oggi svolge benissimo il suo ruolo di tacitatore del popolo sardo, atto di programma del 22 luglio 2014 quando si è insediato alla RAS : " Non si può sottacere l'importanza delle infrastrutture quali ad esempio i poligoni e gli aeroporti militari in Sardegna, per un armonioso sviluppo delle politiche industriali in materia di spazio all'interno regionale che si inseriscono pienamente nelle misure riportate nella comunicazione della commissione europea , liberare il potenziale di crescita economica ne settore spaziale. " beh, un programma chiaro, via i poligoni ok alla fabbrica delle bombe , la Sardegna al 60% è militarmente asservita, non gli bastava e si sono allargati con l'ultima operazione "Mare Aperto" l'ascaro al potere ci dice che si tratta di bonifica , se bonificassero poco poco quei di Quirra non ci dispiacerebbe , ... il punto è che vanno a cercare le bombe dove bombe non ci sono... posso dilungarmi leggendo morte vita e miracoli degli ascari in parlamento l'Onorevole Scanu per esempio che come Vicepresidente della Seconda Commissione , e della terza e adesso adotta la quarta, la terza commissione è quella che ha detto chiaramente che venivano in Sardegna per tranquillizzarci, perché non era vero , c'era stata la stampa che ci aveva imbottito di cose del tipo che qui in Sardegna si muore di leucemia , nascono bambini malformati e bisognava smentire queste cose, questo è quello che l'onorevole Scanu ha sottoscritto e questo lo dice l'indagine , la milionesima indagine scientifica, cosiddetta scientifica prodotta dalla commissione dell'uranio che ci dice scientificamente che la popolazione residente presso il poligono di Quirra è privilegiata perché gode di migliori condizioni di salute, questo ci dice la scienza di Stato portata avanti dagli ascari della Regione. Ricapitolo bella l'unità, ma l'unità con chi? Con gli ascari che stanno qui (dentro il palazzo RAS) con gli ascari che abbiamo in Parlamento il nemico poi sostanzialmente è uno , è la NATO, perché sappiamo esattamente come loro sono asserviti all'Italia, l'Italia è asservita alla NATO, per cui teniamo alto il tiro."
L'intervento di un militante di Meris, movimento di cui Doddore è leader, Gianni Sarais ha esposto il punto di vista dell'organizzazione ha inoltre denunciato l'insopportabile occupazione militare della nostra terra con basi , poligoni e le continue vessazioni subite con le esercitazioni militari che provano il nostro popolo.
Ci ha pure informato delle condizioni di salute del patriota Doddore Meloni , incarcerato nelle galere italiote per evasione fiscale, il quale si oppone in modo pacifista al sistema italiota con gandiano sciopero della fame e della sete, le condizioni di salute sono precarie , l'uomo ha 74 anni, il trattamento riprovevole riservatogli dal tribunale di Brescia che si è opposto alla richiesta dell'avvocato Puddu di ricoverare l'imputato in un ospedale per sottoporlo a reidrattazione e per la cura del caso, dobbiamo dire che un trattamento così ostico e duro non lo ha subito nemmeno il peggiore assassino mafioso, mentre DODDORE MELONI viene trattato con la superficialità e accanimento.
DODDORE LIBERU!
Sit-in dei pacifisti davanti al Consiglio regionale:
"A fora sas bases de Sardigna"
Oltre 200 persone protestano, sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari, "contro l'occupazione militare della Sardegna e contro il silenzio della classe politica".
La manifestazione, organizzata da comitati pacifisti e indipendentisti, è diretta a ribadire il "no" alle esercitazioni militari come "Mare aperto 2017" che nei giorni scorsi si è svolta nel sud Sardegna.
Non basta, sostengono, la richiesta del governatore Pigliaru alla Marina, in cui si chiedeva di interrompere anzitempo le operazioni, "l'esecitazione si è fermata solo in due bracci di mare - dicono i manifestanti - mentre nelle altre zone costiere continuerà normalmente fino al 20".
Sugli striscioni campeggiano le scritte di protesta come "A fora sas bases de Sardigna".
Al sit-in partecipano, tra gli altri, Liberu, Comitato Gettiamo le basi, Tavola sarda della pace, Sardigna libera, Comitato Su Giassu, Sardigna Natzione Indipendentzia, Confederazione sindacale sarda.
Oltre 200 persone protestano, sotto il palazzo del Consiglio regionale a Cagliari, "contro l'occupazione militare della Sardegna e contro il silenzio della classe politica".
La manifestazione, organizzata da comitati pacifisti e indipendentisti, è diretta a ribadire il "no" alle esercitazioni militari come "Mare aperto 2017" che nei giorni scorsi si è svolta nel sud Sardegna.
Non basta, sostengono, la richiesta del governatore Pigliaru alla Marina, in cui si chiedeva di interrompere anzitempo le operazioni, "l'esecitazione si è fermata solo in due bracci di mare - dicono i manifestanti - mentre nelle altre zone costiere continuerà normalmente fino al 20".
Sugli striscioni campeggiano le scritte di protesta come "A fora sas bases de Sardigna".
Al sit-in partecipano, tra gli altri, Liberu, Comitato Gettiamo le basi, Tavola sarda della pace, Sardigna libera, Comitato Su Giassu, Sardigna Natzione Indipendentzia, Confederazione sindacale sarda.
Cos’è veramente la NATO?
E quali sono le reali finalità?
1. La NATO – Organizzazione del Trattato dell’Alleanza dell’Atlantico del Nord, detta anche Patto Atlantico – nasce a Washington nel 1949, con l’obiettivo ufficiale della “difesa collettiva” dei dodici Stati membri (art. 5 dello statuto) contro il nemico di allora, l’Unione Sovietica. La NATO, in realtà, verrà utilizzata negli anni per ben altri obiettivi.
2. In risposta alla nascita della NATO, nel 1955, l’Unione sovietica crea il Patto di Varsavia. Nel 1991 il Patto di Varsavia si dissolve, insieme all’URSS. La NATO però non muore. Diventa lo strumento con cui esportare “democrazia e diritti umani”.
3. Nel 1999, a Washington viene siglato, dai governi dei Paesi NATO, il “nuovo concetto strategico” che cambia la natura del trattato, autorizzando interventi militari di aggressione. Il Parlamento italiano non è mai stato consultato in merito.
4. Il nuovo concetto della NATO e le azioni di guerra alle quali l’Italia partecipa, violano l’art 11 della Costituzione e il Trattato di non proliferazione nucleare. Sul territorio italiano, nelle oltre centodieci basi USA/NATO, sono presenti novanta testate nucleari.
5. Grazie al “Nuovo Concetto Strategico”, la NATO inizia interventi militari d’aggressione. Nel 1999 la Nato bombarda quel che rimane della Jugoslavia: è la «guerra in Kosovo».
6. Nel 2001, gli Usa e altri membri della NATO bombardano l’Afghanistan. Nel 2003 la NATO prende in consegna la guerra, tutt’ora in corso in questo Paese strategico per i flussi di materie prime: è la «guerra in Afghanistan».
7. Nel 2003, Usa e alleati bombardano e invadono, senza mandato ONU, l’Iraq, reo di essersi sottratto al dominio del dollaro. Nel 2004, la NATO si coinvolge direttamente nell’Iraq occupato, su richiesta Usa: è la «guerra in Iraq».
8. Nel 2011, la NATO con l’operazione «Unified Protector» bombarda la Libia, che per ragioni finanziarie e strategiche era da tempo nel mirino: è la «guerra in Libia».
9. Dopo il colpo di stato del febbraio 2014 in Ucraina, la NATO, un’alleanza oggi di 28 stati membri, ha ormai nel mirino i confini della Russia. A partire dal 2003, membri e partner Nato iniziano l’opera di accerchiamento della Siria. Sul futuro di Ucraina e Siria si giocano i destini del mondo.
10. Le guerre della NATO dal 1999 ad oggi hanno prodotto centinaia di migliaia di morti, feriti, mutilati, sfollati, territori devastati, smembrati, economie fallite, destabilizzazioni estese a intere regioni. I popoli dei Paesi membri dovrebbero iniziare a chiedersi: Chi ci difende dalla NATO?
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=14171