Tristezza, magone, lacrime, conosco bene la zona del Carso, terra povera e infruttifera, per la quale sono stati versati ettolitri ed ettolitri di sangue innocente, conosco l'Isonzo che immagino, durante la prima guerra mondiale, colorato orrendamente di un innaturale colore rossastro.
Conosco la malga di Porzus, il Bosco Romagno, posti dove l'umanità ha espresso il peggio, il tradimento rosso, l'assurdo.
Le innumerevoli foibe, orridi emblemi dello stesso colore, espressioni di immensa stupidità umana, gente uccisa solo perchè di una altra etnia.
Orridi usati dalla stupidità più biecamente vomitevole, per una schifosa idea di pulizia etnica, pulizia politica.
Crateri trapuntati da un distorto concetto di internazionalismo.
Internazionalismo che col tempo si è trasformato in globalizzazione, e che adesso si avvia verso una catastrofica schiavizzazione di tutto il genere umano, parola che suona schifosamente attuale: mondialismo.
Fine di tutti i diritti umani, un colorare di rosso la storia, passaggio innaturale dalla lotta di classe, alla vittoria delle oligarchie banchiere, genocidanti, e plagianti.