venerdì 20 giugno 2014

CONOSCERE LA CINA: Il più grande passo sotto il cielo, ai confini dell’Impero

CONOSCERE LA CINA: Il più grande passo sotto il cielo, ai confini dell’Impero

farfalleetrincee.

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Il forte di Jiayuguan
 Il Gansu rappresenta una regione molto particolare della Cina, l’estremità occidentale della Grande Muraglia, dove gli imperatori cinesi erano impegnati in annose guerre con i nomadi delle steppe. 
Nel Gansu si toccano Cina ed Asia Centrale, questi mondi diversi si confondono, si mescolano, dando a questa regione un carattere unico, estremamente affascinante. Nello stretto corridoio di Hexi, schiacciato tra il deserto del Gobi e le montagne che portano in Tibet, correva la Via della Seta che proprio nei forti del Gansu aveva degli importanti punti di riferimento.
Il forte di Jiayuguan si trova a circa sei chilometri dalla cittadina omonima, e sarebbe stato costruito nel 1372 durante la dinastia Ming. Adagiato sui monti Jayu, le cui cime innevate danno al forte un panorama unico, questo luogo rappresenta l’estremo limite occidentale della linea di fortificazioni, collegate alla Grande Muraglia, risalente – come detto – alla dinastia Ming. L’importanza di questa postazione era fondamentale, al punto da segnare il vero e proprio confine dell’impero. Gli storici ritengono che Jiayuguan non venne mai conquistata dai nemici della Cina, ergendosi quindi ad ultimo baluardo.
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I camminamenti del forte di Jiayuguan
Tuttavia se questo forte, ed il suo paesaggio hanno nel corso dei secoli ispirato poeti ed artisti oggi anche questo luogo non sfugge al progresso, che in Cina è spesso caotico e apparentemente fuori controllo. Al forte si giunge infatti attraverso le periferie industriali di Jiayuguan, e se da un lato le mura sono incorniciate dalle vette innevate dei monti Jiayu, dall’altro si nota la presenza di fumi inquietanti provenienti da fabbriche e centrali varie. Vai poi segnalato il museo presente nel forte, molto interessante per gli amanti della Via della Seta, nonostante la costruzione della Grande Muraglia venga descritta come un’opera che ha unito le varie popolazioni della Cina in nome del bene comune…
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Il progresso a Jiayuguan
Spesso al di fuori dei confini imperiali era invece Dunhuang, una città oasi davvero bella, strategicamente posizionata all’ingresso dell corridio di Hexi ed importante snodo delle vie carovaniere. Vicino a Dunhuang ci sono due fortezze di epoca più antica, chiamate rispettivamente Yumen e Yangguan, quest’ultima situata più a sud. Di queste due costruzioni militari non è rimasto molto, in particolare della seconda, tuttavia anche qui il paesaggio che le circonda è davvero bello, sebbene non montuoso come nel caso di Jiayuguan. Lo Yumen pass, detto anche Porta di Giada, si trova ai confini del deserto del Gobi, e regala dei panorami dallo spazio infinito.
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I resti del forte Yumen
Mentre la fortezza di Jiayuguan è stata nel corso del tempo ampiamente ricostruita, favorita anche dal suo non essere mai stata conquistata, le fortune della Porta di Giada, e con lei di Dunhuang, non sono state altrettanto fortunate ma venendo caratterizzate, invece, da frequenti occupazioni da parte di popoli non cinesi, e quasi sempre nomadi. Nonostante ciò la città-oasi di Dunhuang è stata nel corso dei secoli un vero e proprio centro culturalelungo la Via della Seta, in particolare quando la regione era ancora buddhista, prima della conversione all’Islam, ancora oggi religione che caratterizza gli abitanti del Gansu, gli Hui (detti anche Dungani), che si differenziano dagli Han proprio per la fede islamica.
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Panorama intorno al forte Yumen
Il forte di Jiayuguan ospita sulle sue mura una targa che lo definisce “il più grande passo sotto il cielo”, forse una definizione che rende bene la bellezza dell’intera regione: il Gansu, l’estremo ovest della Storia imperiale cinese.

RUSSIA E CINA RISPONDONO DURAMENTE ALLE REITERATE PROVOCAZIONI DI OBAMA . LA POSSIBILITA' DI UN CONFLITTO NUCLEARE NON E' PIU' UN'IPOTESI REMOTA .

RUSSIA E CINA RISPONDONO DURAMENTE ALLE REITERATE PROVOCAZIONI DI OBAMA . LA POSSIBILITA' DI UN CONFLITTO NUCLEARE NON E' PIU' UN'IPOTESI REMOTA .



A. Boassa


Quattro bombardieri russi capaci di portare testate nucleari si sono avvicinati alle coste degli States a meno di 50 miglia ridicolizzando i sistemi di difesa , come mai era successo . 
Una dimostrazione di forza che ha suscitato grande allarme nel Pentagono . 
Quasi in contemporanea la Cina ha voluto avvertire Obama che la flotta di sottomarini nel Pacifico è in grado di colpire con testate nucleari le più importanti città degli States .


Gli Stati Uniti stanno giocando pesante . 



Mentre nell'estremo oriente sono all'ordine del giorno le farneticazioni di Obama sul primato degli Usa nel Pacifico, primato che dovrà essere difeso strenuamente contro qualsiasi potenza asiatica che voglia osare , in Europa e nel Medioriente l'aggressione Usa si manifesta con estrema virulenza , addestrando , armando , finanziando nazisti, jihadisti, mercenari, tagliagole per seminare terrore e morte in Ucraina ,in Siria, in Iraq .


Obama , i neocon . Le terribili Erinni che lo incalzano (Clinton ,Rice , Nuland) ritengono che la deterrenza nucleare non è più perseguibile come un'utile strategia dell'equilibrio del terrore . 


Perché ? Perchè sta scemando rapidamente il primato planetario di cui gli Usa hanno potuto godere fin dall'immediato dopoguerra . Il tempo sarà impietoso . Altre potenze verranno alla ribalta ed una in particolare (la Cina) è già in via di sorpasso .

E questo per i signori e per le signore della guerra non è concepibile . 

Prende sempre più piede la possibilità del"first strike" , del primo colpo atomico . 
E' fuori discussione per questi personaggi l'eventualità che gli States perdano il loro tanto amato primato . 


Affinché non ci sia la rappresaglia russo-cinese si rende necessario circondare i due colossi con sistemi di difesa ABM in grado di intercettare e distruggere i missili balistici intercontinentali . 

Da qui l'ossessiva ricerca di posizionare basi militari a ridosso delle frontiere russa e cinese .


Del resto gli States possono vantare intellettuali come Paul Craig Roberts che ritengono che la guerra nucleare sia probabile perché con tali apparati di difesa non ci sarebbero per il popolo americano grandi rischi. 


Bisognerebbe dire innanzitutto ad intellettuali di tanta portata che finora non è mai risultato scientificamente che i sistemi ABM siano in grado di bloccare realmente la rappresaglia .


E c'è da chiedersi che se fosse vero che il Pentagono sta preparando una barriera impenetrabile da realizzare nel giro di pochi anni perché Russia e Cina devono aspettare il proprio olocausto e non sferrare loro il primo colpo atomico ?


Ringrazio Maurizio Blondet per le tante preziose informazioni 





Note:


in altro articolo su sa defenza : a  Bruce Gagnon, della Rete Globale contro le Armi nello Spazio. Si chiede, cosa sappiamo dei piani per l’attacco?
 Bruce Gagnon: Al momento  stanno  pianificando. Il Comando Spaziale USA sta compiendo esercitazioni per la possibilità di sferrare  un primo attacco, e questo è l’elemento chiave. 
Sono progetti di primo attacco, e i cosiddetti sistemi missilistici di difesa sono elementi chiave del progetto di primo attacco statunitense. L’idea è di colpire la Cina o la Russia con un primo colpo e poi, quando queste tentano di lanciare la ritorsione nucleare, usare i sistemi "di difesa" per intercettarla, in modo tale che, dopo che la prima spada viene conficcata nel cuore della Cina o della Russia, lo scudo missilistico eliminerebbe ogni risposta. Non ha niente a che fare con la difesa, niente a che fare con la libertà o la democrazia, o con tutte queste parole che vengono sempre usate per mascherare le vere intenzioniè solo per il dominio a tutto spettro.

giovedì 19 giugno 2014

EUROPA: Il Commissario László Andor avalla il punto di vista euroscettico

EUROPA: Il Commissario László Andor avalla il punto di vista euroscettico

vocidallestero

Dal suo Blog sul Telegraph, A. E. Pritchard riporta la conferenza tenuta a Berlino il 13 giugno dal commissario europeo  László Andor: una vera e propria esplicita ammissione di fallimento, in cui il commissario all'occupazione e agli affari sociali (mestiere difficile nella UE!) deve ammettere che la UEM è incompatibile col modello sociale europeo.


 László Andor

Non avrei mai pensato di vivere abbastanza per vedere un commissario europeo in carica ammettere che è stato "imprudente" lanciare l'euro senza un prestatore di ultima istanza o un'unione fiscale in grado di sostenerlo.
O che le politiche UEM hanno portato ad un circolo vizioso e a una catastrofica recessione double-dip interamente dovuta al carattere disfunzionale del progetto.

O che la crisi del debito greco è stata raffazzonata alla meno peggio perché i leader tedeschi stavano piegando la politica ai loro interessi nelle elezioni del Nord-Reno Westfalia.
O che che le politiche di svalutazione interna imposte agli stati vittimsono crudeli e intrinsecamente controproducenti.
O che il regime di stabilizzazione della UEM non è arrivato nemmeno vicino a portare l'unione monetaria su un sentiero sostenibile, capace di produrre un consenso duraturo.


Ma oggi 
è successo, è stato László Andor, ed è un fatto straordinario avvenuto a Berlino. Il Commissario europeo per l'Occupazione e gli affari sociali è andato molto vicino ad una vera e propria rivolta, la cosa non sorprende dal momento che il suo compito è quello di affrontare le terribili conseguenze di queste politiche.

C'è almeno qualcuno della sinistra moderata che sta parlando, in questa Europa di Omertà dove
 il codice del silenzio soffoca le critiche di quelli i cui valori politici sono stati più offesi. La sua proposta - per cominciare - è un sussidio di disoccupazione in tutta la UEM che agisca come stabilizzatore fiscale e permetta di condividere l'onere degli shock asimmetrici.

E' assolutamente giusto, per un certo aspetto. Le politiche pro-cicliche dei tagli di austerità (che vanno oltre la dose terapeutica) nei paesi già più in difficoltà - senza alcun ammortizzatore per compensare le svalutazioni intra-UEM o alcuno stimolo monetario - sono intellettualmente criminali e saranno giudicate dagli storici nel modo più duro. Mettono in moto una spirale terribile di isteresi del lavoro, carenza di investimenti, e declino tecnologico.

Ma questa proposta romantica crea un problema diverso, che è ugualmente ingestibile. Andor non affronta la vera questione, e posso capire perché, dato che l'implicazione è che l'UEM non può mai essere fattfunzionare, e dovrebbe pertanto essere smantellata nel modo meno traumatico possibile, prima che faccia più danni.

Se ci deve essere una unione fiscale in cui almeno dal 5pc al 7pc del PIL siano destinati a un bilancio centrale, questa trasferisce automaticamente i poteri di bilancio del Bundestag e degli altri parlamenti sovrani ad un organismo transnazionale europeo

Svuota il potere fondamentale dei parlamenti nazionali: il potere impositivo e di spesa (il principio per cui furono combattute la guerra civile inglese e la rivoluzione americana).

Implica una unione politica in piena regola sotto un parlamento sovrano superiore (o un regime autoritario sacerdo
tale), con la sostanza l'apparato di uno stato unitario. Ciò significa che gli Stati nazionali storici devono abolire se stessi, diventare province linguistiche o culturali di un'unione federale.

Niente di tutto questo è lontanamente possibile. La Corte costituzionale tedesca si è pronunciata 
coun linguaggio chiaro cristallino per sostenere che una mossa del genere è una violazione del Grundgesetz e sarà vietata (a meno che la Costituzione stessa non venga cambiata). Forse è possibile leggere in molti modi le elezioni europee, ma ritenere che il popolo francese - per esempio - chieda a gran voce una ulteriore erosione della sovranità nazionale sottende una eroica volontà di trascurare i fatti reali


Ma non facciamo polemiche. Ecco alcuni estratti:

"Credo che sia mia responsabilità condividere le principali conclusioni tratte dall'esperienza dei miei quattro anni e mezzo da membro della Commissione europea - lezioni di anni di crisi finanziaria ed economica senza precedenti nella storia europea e che non dovrebbero mai ripetersi.

L'Europa ha attraversato due crisi, non unaLa primal'abbiamo condivisa con il resto del mondo, mentre laseconda ha una origine specifica nelle intrinsechefragilità della attuale architettura UEM e ci ha portato su un percorso diverso rispetto al resto del mondo industrializzato."

Andor ha detto che tutta la sequenza di eventi che hanno mandato fuori controllo la crisi del debito sovrano nei primi mesi del 2010 –eventi cui hanno fatto seguito dei pacchetti di prestiti che si sono limitati a guadagnare tempo, senza ridurre il debito - hanno portato a un disastro economico e politico.

"I debiti coi mercati finanziari sono stati sostituiti dai debiti con fonti ufficiali, che hanno trasformato la zona euro in un club di debitori e creditori, messi l'uno contro l'altro.

I governi eletti della Grecia e 
dell'Italia sono stati sostituiti con delle amministrazioni di tecnocrati, perché i governi democraticamente eletti non erano in grado o non erano disposti ad attuare il riequilibrio fiscale, particolarmente intenso nella fase iniziale.

Da una fragile ripresa siamo entrati in una doppia recessione nel 2011. Questa è diventata una crisi esistenziale dell'unione monetaria e dell'Unione europea nel suo complesso.

Mentre l'Europa è entrat
a in una seconda recessione nel 2011, l'economia statunitense era già in decisa crescita, perché gli Stati Uniti disponevano di strumenti adatti e il governo degli Stati Uniti e la banca centrale non hanno esitato ad usarli per generare crescita e posti di lavoro.

L'UE aveva appena iniziato a emergere dal vortice finanziario quando la BCE ha annunciato che sarebbe stata pronta ad agire come fa una banca centrale in una crisi. In breve, la crisi del debito sovrano degli ultimi quattro anni ci ha dimostrato che senza un prestatore di ultima istanza, un bilancio centrale o un quadro di coordinamento orientato a stimolare la domanda aggregata, l'UEM è stata - nel migliore dei casi - una struttura adatta ai tempi tranquilli, ma non a una crisi finanziaria ed economica.

Anche l'euro è stato una trappola, perché gli Stati membri non possono più adattarsi agli shock economici attraverso politiche monetarie su misura e svalutazioni del loro tasso di cambio, mentre allo stesso tempo sono soggetti a norme rigorose in materia di politica fiscale."

Andor ha detto che la zona euro non 
è riuscita a rispettare l'obbligo posto dal suo Trattato, che stabilisce degli "obiettivi di crescita economica equilibrata in un'economia sociale di mercato altamente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale."

L'Unione europea non solo 
non ha raggiunto gli obiettivi chiave di welfare concordati nel 2010. Ma è arretrata. Il numero di persone a rischio di "povertà ed esclusione sociale" è salito da 118m a 124m, con la maggior parte dei danni concentrati in una gruppetto di stati.

Come altri, 
egli dà la colpa al peccato originale dell'UEM: una politica monetaria centralizzata sotto la BCE senza una controparte fiscale.

"Ciò significa che gli strumenti che sono stati storicamente utilizzati per limitare l'impatto sociale della crisi non erano più disponibili, mentre non è stato  introdotto nulla di nuovo per sostituirli.

Il punto è che l'instabilità macroeconomica in Europa 
è derivata prevalentemente dalla progettazione incompleta dell'Unione economica e monetaria: i paesi in difficoltà non potevano unilateralmente svalutare, non potevano invocare un prestatore di ultima istanza e non potevano contare su alcun sostegno fiscale di altri Stati membri che potesse consentire loro non solo di sopravvivere, ma di stimolare la ripresa economica.

L'unico meccanismo attraverso il quale i paesi in difficoltà all'interno della UEM sono in grado di ritornare alla crescita economica è la cosiddetta svalutazione interna, cioè la riduzione dei costi sia nel settore pubblico chnel privato, con disoccupazione e riduzione dei salari. La svalutazione interna ha portato ad un alto tasso di disoccupazione, al calo dei redditi delle famiglie e all'aumento della povertà - letteralmente miseria per decine di milioni di persone.

Inoltre, è una ricetta che non può essere applicata in molti paesi allo stesso tempo, perché 
indebolisce la domanda complessiva. Se molti paesi tagliano i loro salari e licenziano i lavoratori, nessuno vince in termini di competitività relativa, ma tutti perdono."

In altre parole, si tratta di un sub-ottimo Paretiano, come questo giornale ha sostenuto fin dall'inizio. L'UEM è negativo per tutti.

"In un momento in cui l'Europa avrebbe bisogno di investire in modo significativo nel suo capitale umano al fine di far fronte alla crescente sfida demografica, abbiamo lasciatche una crisi finanziaria spinga milioni di persone fuori dal mercato del lavoro e nella povertà. Questo ha danneggiato il potenziale economico dell'Europa e la coesione sociale per molti anni a venire."

I pericoli di una moneta orfana senza unione fiscale sono statesplorati nel lontano 1970 nella Relazione Werner. Essa sosteneva che la moneta avrebbe agito come un "lievito per lo sviluppo di un'unione politica, di cui a lungo andare non si può fare a meno".

Il Rapporto Marjolin del 1975 ha proposto un "
Fondo comunitario di sussidio alla disoccupazione". La relazione MacDougall del 1977 ha dichiarato che l'unione monetaria avrebbe avuto bisogno di un bilancio comune del 5-7pc del PIL comunitario.


"La proposta era, infatti, che le regioni con un surplus delle partite correnti avrebbero dovuto contribuire e le regioni deficitarie avrebbero ricevuto dei finanziamenti, come avviene normalmente all'interno degli stati-nazione, in modo da poter salvaguardare la coesione sociale e la domanda aggregata.
Helmut Kohl, François Mitterrand, Jacques Delors e altri padri fondatori della UEM non capivano forse che la struttura incompleta che stavano mettendo su sarebbe stata incline a crisi? Non è stato avventato da parte loro lanciare una unione monetaria irreversibile senza un adeguato pilastro fiscale? Non si sono preoccupati delle possibili conseguenze sociali dell'aggiustamento macroeconomico basato prevalentemente sulla svalutazione interna?

In realtà, i leader politici nei primi anni '90 erano tutt'altro che inconsapevoli dell'importanza della coesione sociale, ma credevano che potesse essere raggiuntessenzialmente attraverso la legislazione e il dialogo sociale.

Come a partire dalla metà degli anni '80 è stato costruito il mercato unico, è stato anche sviluppato un importante corpus di diritto del lavoro. Per Jacques Delors e altri politici di spicco del tempo, la dimensione sociale del mercato unico e dell'UEM aveva prevalentemente lo scopo di prevenire una corsa al ribasso in materia di occupazione e di condizioni di lavoro."

Naturalmente questo è  esattamente ciò che l'UEM è diventato. E' una corsa deflazionistica verso il basso in stile beggar-thy-neighbor degli anni '30.

Andor 
lo chiama il paradosso Delors.

"Da un lato, si introduce una legislazione sociale per migliorare gli standard del lavoro e creare una concorrenza leale nella UE. D'altra parte, si entra in una unione monetaria che approfondisce le asimmetrie ed erode la base fiscale dei sistemi di welfare nazionali.

La legislazione sociale non può supplire alla mancanza di un bilancio dell'euro zona o di un vero e proprio prestatore di ultima istanza. L'idea di Delors di un'Europa sociale è purtroppo messa fuori gioco dal modello Delors dell'UEM.

Questo non vuol dire che l'UEM fosse fondamentalmente in
iqua già allora. Prendendo in prestito una famosa metafora, l'UEM potrebbe essere anche stata progettata dietro un velo di ignoranza (Schleier des Nicthwissens). Nessuno sapeva esattamente come l'euro avrebbe funzionato per un determinato paese.

Tuttavia, oggi è abbastanza chiaro che il funzionamento dell'UEM, in pratica, non è stato equo. Sappiamo ora che la UEM contiene un errore intrinseco sulla svalutazione interna come meccanismo prevalente, se non unico, di aggiustamento delle crisi economiche. Con una tale ripartizione asimmetrica dei costi e dei benefici, l'UEM non sta funzionando bene e la sua sostenibilità non può essere datper scontata.

Nella storia delle Comunità europee, due tentativi di cooperazione monetaria sono già saltati perché il sistema non era abbastanza resiliente. L'esistenza di una moneta unica in sé non dovrebbe essere vista come una garanzia sufficiente contro la possibilità di una rottura.

L'UE non può stare insieme per troppo tempo con il rischio di 
un crollo dell'unione monetaria, che potrebbe anche portare con sé una crisi sociale e politica. Se la nostra Unione economica e monetaria deve essere irreversibile, deve anche essere equa e basata sulla solidarietà. O rinunciamo al dogma di "nessun trasferimentfiscale" nell'UEM, o rinunciamo al modello sociale europeo."

Ben 
detto Andor.

mercoledì 18 giugno 2014

Antibiotici naturali scorte immediate antibatteriche: 10 erbe e cibi che uccidono i superbatteri

Antibiotici naturali scorte immediate antibatteriche: 10 erbe e cibi che uccidono i superbatteri



JD Heyes
NaturalNews 
tradusiu de Sa Defenza

I lettori di lunga data di Natural News sanno che, a causa di una massiccia sovra-prescrizione da parte del settore sanitario moderno, coltivazione di oggi di antibiotici stanno diventando sempre meno efficace. 


Un altro colpevole è il discriminato uso di antibiotici negli animali da allevamento in batteria "Non è difficile fare microbi resistenti alla penicillina in laboratorio esponendoli a concentrazioni non sufficienti a ucciderli", ha avvertito Alexander Fleming, il creatore del primo antibiotico , penicillina, nel 1945, quando ha ricevuto il suo premio Nobel per la medicina. "C'è il pericolo che un uomo ignorante può  sottoporsi a un dosaggio di farmaco insufficiente esponendo i suoi microbi a quantità non letali rendendoli resistenti." E mentre i batteri sono stati  parte della "vita" sulla Terra  fin dagli albori del tempo, con gli esseri umani in costante esposizione agli antibiotici - che uccidono anche i batteri "buoni" - avviano l'ascesa di superbatteri resistenti a un numero crescente farmaci antibiotici.
Con questo in mente, e prima che ti ritrovi in un disperato bisogno di qualcosa che ucciderà i superbatteri, ci sono 10 erbe e cibi che farà questo lavoro naturalmente: 

- Miele: In uno studio recentemente pubblicato, i ricercatori dell'Università Salve Regina a Newport, Rode Island, hanno ribadito che il miele grezzo è uno dei migliori antibiotici naturali che si possa avere. L'autore principale Susan M. Meschwitz, Ph.D., ha presentato i risultati alla 247a Assemblea nazionale della American Chemical Society. "La proprietà unica di miele risiede nella sua capacità di combattere le infezioni su più livelli, rendendo più difficile  ai batteri di sviluppare resistenza ", ha detto. Il miele utilizza una combinazione di armi tra cui polifenoli, perossido di idrogeno e un effetto osmotico. Il miele è praticamente un combattente ambidestro, utilizzando più modalità per uccidere i batteri.

- L'argento colloidale: Come notato da Gregory A. Gore, nel suo libro, Defeat Cancer : l'Argento è stato usato 1.200 anni fa da Egizi, Romani, Greci, marinai e poi dai pionieri che hanno popolato il nostro paese.L'hanno usato per varie malattie e per mantenere i loro cibi e liquidi sani. Prima del 1938, prima degli antibiotici, l'argento colloidale è stato usato dai medici come la principale sostanza per combattere i batteri in modo più naturale  che attraverso gli antibiotici che si usano oggi. Gli antibiotici possono danneggiare i nostri reni e le funzioni del fegato. L'argento colloidale favorisce la guarigione. 

- Pascalite: Questo è un tipo di argilla bentonite si trova solo nelle montagne del Wyoming. Possiede poteri di guarigione notevoli. Quando viene utilizzato per via topica, è noto per la sua capacità di sanare le infezioni da ferite nel giro di ore o giorni, portando così al recupero totale. Il primo uso documentato di Pascalite è stato nei primi anni 30, quando un cacciatore di nome Emile Pascal impostato le sue trappole nei pressi di un lago  di montagna, dove aveva aver notato un gran numero di tracce di animali; dopo aver tenuto l'argilla sulle sue mani screpolate, ha notato che dopo qualche tempo gli è parso di migliorare lo stato di salute. Così ha continuato a sperimentare la sostanza che ha scoperto in un numero di usi più grande ed estesa, come per le ustioni, piccole ferite e infezioni. 

- Curcuma: Questa erba è stata usata nella medicina ayurvedica e cinese per molte migliaia di anni per trattare una vasta gamma di infezioni. Le qualità antibatteriche e anti-infiammatorie sono note per essere altamente efficaci nel trattamento di infezioni batteriche. Può anche essere utilizzato topicamente per il MRSA e ulteriori lesioni della pelle. 

- Olio di origano: Questo è un olio essenziale noto per la sua capacità di uccidere i batteri, nonché controllare le infezioni da stafilococco come MRSA. Contiene antiossidante, antisettico, antivirale, antimicotico, antinfiammatorio, antiparassitario e  proprietà antidolorifiche. Nel 2001, Science Daily ha riferito su uno studio Georgetown University che ha trovato che le proprietà germicida dell'olio di origano erano quasi efficace come la maggior parte degli antibiotici . 

- Tea Tree Oil (noto anche come olio essenziale di melaleuca):Questo è anche un olio molto potente ed essenziale che ha dimostrato di essere efficace nell'uccisione MRSA antibiotico-resistente sulla pelle. Una nota importante: olio dell'albero del tè terapeutico deve essere utilizzato tale e quale  per questo scopo. 

-  Estratto di foglia di oliva: Questa sostanza è stata utilizzata per un certo numero di secoli per combattere le infezioni batteriche e  attualmente utilizzata anché per combattere le infezioni MRSA in alcuni ospedali europei. Fornisce supporto al sistema immunitario, mentre lotta contro le infezioni resistenti agli antibiotici. 

- Aglio: Questo condimento gustoso è stato utilizzata per scopi medicinali in tutto il mondo per migliaia di anni. E' stato anche utilizzato nel 1700 per scongiurare la peste. Possiede un potente antibiotico , antivirale e antimicotico. 

- Echinacea: Questo composto è stato usato per trattare l'invecchiamento e un'ampia varietà di infezioni da secoli. Era tradizionalmente usato per trattare ferite aperte, così come la setticemia, difterite e altre malattie correlate a batteri. Oggi è usato principalmente per il trattamento di raffreddore e influenza. 

- Goldenseal: Questa è una delle erbe più popolari vendute sul mercato americano e ha recentemente guadagnato una reputazione di erba potenziatrice del sistema immunitario e come antibiotico. Gli indiani americani hanno usato goldenseal come un farmaco per le condizioni interne infiammatorie nell'apparato respiratorio, digerente e per l'infiammazione del tratto genito-urinario indotta da allergia o infezione.


Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte 
sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu  

FONTI:

http://theweek.com

http://www.naturalnews.com

http://www.naturalpedia.com

http://www.sciencedaily.com

http://www.herbwisdom.com

http://www.acs.org

http://science.naturalnews.com


martedì 17 giugno 2014

GLI STATES PRO MALIKI E CONTRO MALIKI . CONTRO LO STRAPOTERE DI ISIL E A FAVORE DEL TERRORISMO PER COLPIRE "L'ASSE DEL MALE" RUSSIA E IRAN

GLI STATES PRO MALIKI E CONTRO MALIKI . CONTRO LO STRAPOTERE DI ISIL E A FAVORE DEL TERRORISMO  PER COLPIRE "L'ASSE DEL MALE" RUSSIA E IRAN

post primo

A. Boassa


Se si vuole interpretare la politica mediorientale degli USA è necessario capire che è sempre di corto respiro

Si può obiettare che ha saputo fare un astuto colpo di stato e programmare la guerra infinita piazzando con cura alcuni colpi . Ma gli esiti proficui nel breve periodo stanno scavando , a ben guardare , la fossa dell'impero . 

Mancando di lungimiranza , gli States agiscono per il proprio tornaconto nell'immediato per ritrovarsi in un caos non sempre programmato

Caos contro il quale agiscono sempre con corto respiro per benefici immediati . E così all'infinito. Si elimina Saddam ma si forma un governo amico dell'Iran. Si vuole abbattere Maliki con il terrorismo stragista largamente finanziato ma ecco che l'islamic state of Iraq and the Levant(ISIL) è diventato una poderosa armata che può compromettere il controllo delle risorse energetiche nell'area . Ma, ragionando sempre nell'immediato , gli apprendisti stregoni Usa possono allo stesso tempo utilizzare le bande terroristiche da loro stessi create per seminare il caos in Iran ,in Siria , in Russia e anche nei territori del loro "servo sciocco",l'Europa (vedi Ucraina ma non solo).
Ma per fare maggiore chiarezza sull'intricato ordito della guerra in Iraq è necessario procedere con ordine .


Abdul-Ilah-al-Bashir
Il generale del "Free Sirian Army" Al-Bashir, accanito nemico di Assad, si è sempre lamentato degli scarsi aiuti che gli Usa fornivano ai suoi militi . Ora gli "aiuti" arrivano e in gran quantità ma non nella direzione da lui auspicata "Stanno consegnando direttamente le armi a vari gruppi di guerriglieri ...e con ciò creano miriadi di signori della guerra in stile Somalia...distribuiscono direttamente gli armamenti nel fronte sud e nel fronte nord". 


E' incontestabilmente grazie ad Obama e alla monarchia saudita che l'ISIL ha potuto rinforzarsi ...ed accrescere la sua potenza facendo man bassa degli armamenti moderni che l'esercito di Al Maliki in fuga lasciava sul terreno .
Al Maliki e Obama 

Contro il regime sciita amico dell'Iran gli States e i Sauditi avevano già lanciato una terribile campagna del terrore causando migliaia di morti . 
Ora Al Maliki chiede aiuto agli Usa che nella loro retorica hanno fatto della lotta contro il terrorismo l'asse portante della loro lotta per la civilizzazione del pianeta . 

Obama si è già pronunciato : niente truppe . 
Zittiti i repubblicani che volevano l'intervento delle forze militari presenti nel Kuwait . 
Ci saranno degli "aiuti" ma ben dosati e senza fretta . Chissà ? . 

L'ISIL suscita qualche preoccupazione ma forse quell'area così turbolenta e confinante con due assi del male come Russia ed Iran non sarebbe male che venisse governata dall'ISIL e si ricreasse ciò che Francesi e Inglesi avevano frantumato : la provincia unificata della Siria ,del Libano e dell'Iraq .

post secondo

L'Isil continua la sua avanzata verso la frontiera della Siria e gia il suo leader Ibrahim al Douri ha stabilito che il 5% degli armamenti conquistati sul terreno saranno destinati ai Jihadisti che combattono in Siria contro l'esercito di Assad . Nel mirino infatti non solo Iraq ma anche Siria e Libano . Prevedibile geremiade dell'Onu :"...una minaccia esistenziale per il Paese e un grave pericolo per l'intera regione mediorientale" . 

Gli Usa sono "richiamati" dalla "comunità internazionale" ad intervenire e a combattere contro l'esercito terrorista finanziato e addestrato dagli States . Obama non può sottrarsi ai suoi doveri . Invierà 275 militari per proteggere innanzitutto l'ambasciata Usa a Baghdad e rafforzerà il dispositivo offensivo nel golfo Persico . Due portaerei , incrociatori , cacciatoperdinieri lanciamissili , unità anfibie per il trasporto di 550 marines da destinare per operazioni "speciali" in contemporaneità con raid aerei e lancio di missili tomahwak .

L'irresistibile avanzata dall'armata di al Douri risulta un ottimo pretesto perchè gli States e la Nato possano invadere la Siria orientale e creare una "zona cuscinetto" che invece di proteggere lo stato siriano permetterebbe ai terroristi di poter attaccare la Siria che resiste . Tutto ciò ovviamente con il beneplacito dei paesi del Golfo , della Turchia che aveva tentato di già con una false flag di giustificare l'invasione della Siria , e naturalmente della "comunità internazionale".


Non è del tutto prevedibile ciò che avverrà dell'area egemonizzata dall'Isil e di quella controllata da Al Maliki . Non è detto che Usa e soci riescano a sconfiggere la resistenza di Siriani , Kurdi e Sciiti iracheni e il prevedibile sostegno dell'"asse del male". In caso contrario è presumibile pensare ad un "change" di regime in cui avrebbe un ruolo dominante l'Isil oppure alla formazione che sarebbe molto gradita all'Arabia Saudita di un califfato wahabita fra parte della Siria e dell'Iraq , un califfato che si frapporrebbe tra l'Iran e gli Hezbollah spezzando l'unità territoriale sciita contro la quale è stata organizzata in quest'ultimo decennio una spaventosa campagna del terrore .


Uno sconvolgimento politico questo che favorirebbe una maggiore agibilità alle centrali del terrore per organizzare piani destabilizzanti in Russia ed in Cina facendo leva strumentale sulle minoranze islamiche . E l'Europa che ospita già cellule terroriste non sarebbe immune da piani destabilizzanti qualora non si allineasse all'escalation militare della tigre imperiale consapevole della decadenza della sua egemonia e proprio per questo ancora più pericolosa




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