SARDINYA COLONIA ITALIOTA... ISOLA TEST, OCCUPATA MILITARMENTE USATA PER SPERIMENTAZIONI DI NUOVE ARMI, ESERCITAZIONI NATO , BOMBARDAMENTI , ESERCITAZIONI PER GUERRE IN MEDIORIENTE DEGLI ISRAELIANI, COLLASSO E MORTE DI UN POPOLO!
IL GENOCIDIO DI UN POPOLO NELLA "DEMOCRATICA" ITALIA...
Sommergibili nucleari USA a La Maddalena, Sardinya |
SARDINYA CULUNIA , SARDINYA CULUNIA ... MA CANDU AJAJU SIND'EST SCIDAU ...Il 13 Settembre, a Capo Frasca , è indetta una manifestazione nazionale antimilitarista, contro le esercitazioni militari in terra sarda;
IN PRATZA AT BOXIAU: PO SA LIBERTAT DE SA TERRA MIA, SU MITRA IN MANUS AT PIGAU ! -sa resistentzia de su populu sardu-
La risposta dei militari non si fa attendere , e subito bombardano e distruggono, ben 25 dei 1416 ettari a disposizione dei militari, polverizzano la macchia mediterranea tipica del luogo, ( cisto, mirto, lentischio, ecc) a Capo Frasca OR.
esplosioni avvengono vicine ai VvF e dei Forestali attivi a spegnere gli incendi dei 25 ettari di macchia meditteranea durante i bombardamenti dei gg scorsi a Capo Frasca |
La sopportazione del popolo sardo è veramente molto provata, lo stato italiota dimentico dell'autonomia di questa terra , si permette incursioni su un vasto territorio, ben 35000 ettari di territorio sardo, messo sotto vincolo di servitù militari.L'Aeronautica minimizza - I militari precisano che "alle ore 14 il personale del Corpo Forestale, costituito da due unità, si è presentato sul sedime con un singolo mezzo sprovvisto di sistemi di estinzione ed è stato prontamente accompagnato dal personale di servizio sulle aree oggetto dell'incendio, da dove sono state coordinate le operazioni aeree. Durante il corso delle operazioni, in una delle aree interessate dalle fiamme - spiega l'Aeronautica militare - è stata innescata una fumata da segnalazione che ha sviluppato un lampo e rilasciato una modesta quantità di fumo senza alcuna esplosione. L'evento ha destato una iniziale preoccupazione subito dissipata dalle spiegazioni del personale esperto di armamento dell'Aeronautica Militare presente. Le operazioni di spegnimento, che hanno visto impiegato un singolo elicottero, un mezzo di trasporto e due uomini, sono terminate alle ore 18:45 e si sono svolte esclusivamente per via aerea causa inaccessibilità dei luoghi".La versione dei Forestiali - La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dagli uomini del Corpo Forestale: si parla di probabile incendio provocato dall’attrito di un proiettile con le rocce e di alcune deflagrazioni visibili distintamente da terra e dall’elicottero. Si era parlato di possibili ordigni inesplosi, ma senza poter svolgere adeguati accertamenti: il personale del poligono si sarebbe infatti rifiutato di accompagnare a terra la squadra del Corpo Forestale -come esplicitamente richiesto- per evitare le aree a rischio. La squadra è comunque entrata, ma si è dovuta ritirare quando sono avvenute nuove deflagrazioni a circa 50 metri dai mezzi. L’opera di spegnimento, per non correre inutili rischi, è quindi andata avanti solo dall’elicottero. Un primo calcolo dell’area percorsa dal fuoco parla di 25 ettari, poi salito a32. notizie incendio-capo-frasca
lettera desecretata |
Il 24 gennaio 1956 si ebbe una risposta interlocutoria tra l'ambasciatore Luce e il ministro della difesa Taviani, che rassicuro gli alleati americani sulla disponibilità italiota di concedere far dislocare liberamente le armi atomiche.
Sappiamo dagli archivi desecretati (vedi lettera in foto) che appunto dopo queste epistole vengono dislocati in Friuli in Puglia ed in Sicilia potenti arsenali atomici: ordigni devastanti le testate termonucleari montate sui missili balistici Jupiter su missili da crociera Gryphon destinati ad essere lanciati sulla ex Unione sovietica. Nel dicembre del 1956 il ministro Taviani, durante la sessione del Consiglio atlantico dichiara che il governo italiota auspica: " che nel settore dell'Italia centrale e meridionale ci fossero altre unità di questo tipo".
Nel 1960 il governo italiano e quello USA per mano di Antonio Segni e di J.D.Zellerbach, sottoscrivono "l'Accordo per la cooperazione nell'impiego dell'energia atomica a scopo di reciproca difesa".
Ma è il 1° aprile 1963, che tenuto all'oscuro il Parlamento sovrano, un sommergibile americano equipaggiato con missili nucleari il "Polaris" inizia a stazionare nelle acque territoriali italiane. Ma, vista la necessità delle US Navy di una base d'appoggio, senza alcuna ratifica parlamentare e meno che mai informato il popolo sardo, sulla destinazione nel paradiso naturalistico, con base a Santo Stefano ; nel 1964 dopo essere espropriata una vasta area privata dell'arcipelago della Maddalena, vennero allestite in gran segreto un gigantesco bunker, con chilometri di cunicoli sotto terra. L'intesa bilaterale segreta fu perfezionata e firmata nel luglio del 1972 dal governo italiota di Andreotti.
Il ministro degli esteri Medici , nel discorso al Senato del 6 ottobre 1972, dichiara: "Il governo ha dato il proprio consenso , nello spirito dell'alleanza , affinché una nave appoggio americana possa stazionare alla Maddalena"; quindi minimizzando i termini dell'intesa aggiunge:
" Si tratta di una nave appoggio e perciò non vi è alcuna intenzione di costituire alla Maddalena una base nucleare. Tale nave appoggio ha il compito di fornire ai sottomarini nel Mediterraneo l'assistenza di carattere ordinario di cui possono fruire . Certo , tra questi sottomarini ve ne saranno anche a propulsione nucleare, ma questo non modifica i termini del problema, posto che tale sistema energetico è da tempo collaudato sia nelle centrali di energia elettrica sia nella produzione di navi commerciali."La disinformazione , come potete vedere regna sovrana, e i latori di questa sono i governi che nascondono le verità al loro popolo mettendo a repentaglio, a loro insaputa, sia nella salute che per la vita di milioni di persone.
documento desecretato: White House NSM259/1974 |
Il 25 marzo 1986 il ministro della difesa italiota G. Spadolini, rassicura pubblicamente dicendo:
" Per quanto riguarda i rischi di esplosione di sommergibili nucleari, questi rischi esistono in tutte le regioni e in tutto il mondo , non soltanto alla Maddalena...."
Il 19 setrembre 2006, il senatore S. Semenzato, faceva l'ennesima interrogazione al ministro della Difesa. Si chiedeva conto di "dichiarazioni di estrema gravità circa le modalità di smaltimento dell'acqua radiottiva presente nei reattori a propulsione nucleare dei sottomarini USA di stanza presso la base di S. Stefano nell'arcipelago del La Maddalena." (inter. a risposta scritta num 4/00499, legislatura 15, seduta di annuncio 33 del 19/09/2006)
Secondo un sottoufficiale della Marina militare italiana che aveva prestato servizio presso quella base,
"i rifiuti radioattivi , invece di essere stoccati dagli USA secondo i protocolli di sicurezza e trasportati in appositi siti di smaltimento , venivano rilasciati nelle acque del Parco naturale marino delle Bocche di Bonifacio, in spregio a qualsiasi criterio di salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente."Come ben sappiamo l'occupazione della Sesta Flotta USA è terminata nel 2008, ma solo a causa di gravi incidenti nucleari come quello del 2003, al sommergibile Hartford , e in conseguenza di un dirompente inquinamento radioattivo, attestato dalle analisi sui sedimenti marini del CRIIAD di Parigi e da un'accurato studio dell'università della Tuscia. (info:ITALIA, USA e getta; G. Lannes Arianna Editrice)
La situazione ambientale attorno al Parco Naturale marino della Maddalena è gravissima, ed ora che il governo italiota di Renzi ha di fatto condonato l'inquinamento militare declassificandolo al pari di quello industriale ,non sarà più possibile fare bonifiche in tutto il territorio e mari della Sardinya, ne ci sarà possibilità di far causa al governo USA per porre rimedio ai danni fatti da questi luridi imbecilli e assassini.
Autorizzare un petrolchimico dentro ad un parco naturale. A questo equivalgono le quattro righe contenute nel decreto 91/2014, che ridefinisce le aree militari come aree industriali, con conseguente aumento delle soglie di inquinamento di caserme, basi e poligoni. Il decreto del ministro dell’Ambiente Luca Galletti, pubblicato il 24 giugno in Gazzetta Ufficiale, dovrà ora passare per il parlamento. corriere.decreto
La lotta del popolo sardo per la fine dell'occupazione militare della nostra terra, continuerà fino a che non sarà completamente libera dalle armi, dai test , bonificata e dalle servitù militari imposte che asservono il sistema di morte sostenuto da Italia NATO e da tutti quei paesi che abusano della nostra terra venendo ad esercitarsi nel nostro paese gettandoci addosso tonnellate di sostanze tossiche , cancerogene, e mutagene;
La libertà della nostra terra passa anche attraverso la liberazione totale dall'asservimento coloniale all'Italia e a tutte quelle potenze militari che traggono dal militarismo la loro forza, reprimendo l'autodeterminazione e opprimendo i popoli, come in Palestina e a Gaza.
Invitiamo tutti, i sardi e non, a partecipare attivamente a quest'istanza di liberazione , scendendo in piazza a dimostrare la nostra contrarietà ai piani criminali di questi pusillanimi al governo di questa isola colonizzata, che nulla fanno per rigettare l'oppressione italiota e delle servitù militarti, per il bene comune della nostra comunità e di tutti i popoli oppressi... LIBERTAT!