domenica 3 luglio 2016

L'FBI scopre che l'Hacker Guccifer è scomparso dal carcere di permanenza, e trasferito in luogo sconosciuto

L'FBI scopre che l'Hacker Guccifer è scomparso dal carcere di permanenza, e trasferito in luogo sconosciuto

By: Sorcha Faal

Marcel Lehel Lazar, alias Guccifer

Una sorprendente  relazione del Foreign Intelligence Service ( SVR ) circola al Cremlino e  dice che l'hacker rumeno Marcel Lehel Lazar (noto come Guccifer), si è appropriato illegalmente di tutte le e-mail private ​​e  istituzionali di Hillary Clinton, e, ieri gli agenti dalla US Federal Bureau of Investigation ( FBI ) che sono stati inviati per interrogarlo nel carcere degli stati Uniti dove avrebbe dovuto essere - hanno scoperto che è scomparso, e che si trova in custodia in un luogo a loro segreto. [ Nota: Alcune parole e / o frasi che compaiono tra virgolette sono approssimazioni in inglese di parole russe / frasi che non hanno una esatta controparte.]

Secondo questo rapporto, Guccifer è al centro di ciò che si sta trasformando in uno dei più grandi scandali politici americani per il suo hacking sul server di posta elettronica privata del ex Segretario di Stato (e attuale candidato alla presidenza degli Stati Uniti) Hillary Clinton e che, a sua volta, ha permesso alla SVR di accedervi -mentre di recente un anonimo funzionario del Dipartimento di Stato ha ammesso con il  Washington Times che entrambe paesi Cina e Israele ne sono in possesso .

Come avevamo riportato in precedenza , Guccifer balzò, per la prima volta, all'attenzione di SVR nel 2011, quando ha tentato di hackerare i sistemi informatici di RT rete televisiva finanziata dalla Federazione, dopo che furono rintracciati i documenti violati e sequestrati, alcuni dei quali sono stati poi autorizzati ad essere pubblicati dal Presidente del Consiglio della Federazione Valentina Matviyenko che ha portato il 20 marzo 2013 all'articolo di RT sulle email completa "hackerata" su Bengasi di Hillary Clinton .




Ai primi di marzo (2016), va inoltre osservato, che dopo che il presidente Matviyenko ha dato l'assenso al rilascio pubblico di tutte le email segrete altamente classificate di Hillary Clinton, il regime di Obama ha risposto estradato Guccifer dalla sua cella rumena negli Stati Uniti, cosa che la NBC News ha tenuto nascosto dal popolo americano per settimane .

Cynthia McFadden, a destra, con l'hacker rumeno Guccifer in Romania. NBC News
Una volta trasferito sotto custodia negli Stati Uniti, continua il rapporto di SVR , Guccifer ( ha definito, il server clandestino del computer , e-mail di Hillary Clinton come " come un'orchidea aperta su Internet ") ha  patteggiato con l'FBI, e in cambio della sua cooperazione con le indagini giudiziarie sulle mail di Hillary Clinton  dichiarandosi colpevole il 25 maggio avrebbe ricevuto uno sconto di pena con la sentenza prevista il 1 settembre.

In attesa della sua condanna, continua il rapporto , Guccifer è stato imprigionato presso il centro di detenzione Detention Center Bureau ( DCB ), con sede ad Alexandria, in Virginia, ma quando 3 agenti dell'FBI hanno cercato di fargli visita, sono stati informati che era stato spostato in una località sconosciuta, la sera del 25 maggio- spostamento che (casualmente?) è avvenuto poche ore prima di un incontro segreto tenutosi tra l'ex presidente Bill Clinton e il Procuratore Generale degli Stati Uniti, Loretta Lynch .



Gli analisti di SVR fanno notare nella relazione che il Procuratore Generale Lynch è stato l'unico funzionario del governo degli Stati Uniti che ha autorizzato lo spostamento di Guccifer dal centro di detenzione DCB e che lei ha fatto utilizzando agenti del Federal Bureau of Prisons ( BOP ), che sono sotto il suo diretto controllo.

Per quanto riguarda il motivo per cui il Procuratore Generale Lynch vorrebbe Guccifer fuori dalla portata del FBI, dice il rapporto, è probabilmente dovuto alla prossima interrogatorio che Hillary Clinton deve avere con gli agenti dell'FBI che indagano su lei, e che alcune news negli USA dicono che potrebbe essere oggi stesso .

E per le informazioni più critiche in possesso di Guccifer contro Hillary Clinton, continua il rapporto, sono " chiavi criptate del computer " di e-mail inviate dal Segretario Clinton alla Clinton Foundation che in una recente esposizione da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti alla Corte Federale degli Stati Uniti stanno cercando di impedirne il rilascio che stimano siano un numero impressionante di e-mail, circa 34.000 messaggi .


Gli algoritmi di crittografia delle e-mail di Hillary Clinton decifrati da Guccifer, spiega il rapporto, sono come una chiave specifica di trasformazione del testo in chiaro di un testo cifrato, e viceversa per gli algoritmi di decodifica. Le chiavi specificano inoltre le trasformazioni in altri algoritmi crittografici, come i sistemi di firma digitale e codici di autenticazione dei messaggi.
Anche se non specificamente commentato in questo rapporto del SVR, non suggerisce affatto che dietro il rilascio e la liberazione di molte di queste chiavi ci sia la mano della la Federazione, ma, varie organizzazioni giornalistiche internazionali e siti che segnalano e che poi pubblicano rivelazioni sulle azioni scellerate di Hillary Clinton, le potete vedere:
1.) Come Hillary Clinton ha tentato di manipolare i negoziati sul debito tra l'Unione Europea e la Grecia nel tentativo di far arricchire illegalmente il genero Marc Mezvinsky a spese del popolo greco
2.) Come il Dipartimento di Stato alle direttive di Hillary Clinton con il Generale Philip Breedlove al comando della US Air Force in Europa ha complottato per fare guerra alla Russia contravvenendo gli ordini del Presidente Obama .
Si chiedono se saranno addebitati a Hillary Clinton, o al marito, i loro i molti crimini contro il popolo americano, conclude la relazione , e non è improbabile che possa accadere,  come può esistere che le élite occidentale siano al di sopra delle leggi, mentre costringono tutti gli altri a vivere sotto ricatto l'uno sull'altro, e usano i file nascosti, costantemente per minacciare gli avversari- il Cremlino conosce perfettamente quelli su Hillary Clinton .



2 Luglio 2016 © dell'UE e degli USA Tutti i diritti riservati. Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte originale WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

Un rapporto dell’FBI indica come nella sparatoria di Orlando non fosse stato ucciso nessuno prima dell’ingresso dello SWAT team nell’edificio: Giudice Napolitano

Un rapporto dell’FBI indica come nella sparatoria di Orlando non fosse stato ucciso nessuno prima dell’ingresso dello SWAT team nell’edificio: Giudice Napolitano

Tim Brown 
Global Research
Saker tdr da mario



La notizia che avrebbe dovuto essere dappertutto sulle prime pagine è stata in qualche modo seppellita in mezzo a tutta la narrativa ufficiale che abbiamo dovuto sorbirci a proposito della sparatoria di Orlando.

Il giudice Andrew Napolitano ha riferito a Fox News che un rapporto dell’FBI indica come nessuno sia stato ucciso fino alle 05:13 di domenica mattina, quando lo SWAT team della polizia aveva fatto irruzione nell’edificio.

“Ecco quali sono sono le notizie in questo riassunto (dei fatti): nessuno è morto fino alle 05:13 del mattino, quando ha fatto irruzione lo SWAT team. Fino ad allora non era stato ucciso nessuno. I 53 che erano stati feriti e i 49 morti hanno tutti incontrato il loro destino nel momento, e durante l’irruzione della polizia nell’edificio”, ha detto il giudice Napolitano.




Considerando che, secondo la narrativa ufficiale, Omar Mateen sarebbe entrato nel club per dare inizio alla sua mattanza alle 02:00 di domenica mattina, come mai nessuno è stato ucciso fino alle 05:13, oltre tre ore dopo?

Ecco il rapporto ufficiale.



https://www.fbi.gov/tampa/press-releases/2016/investigative-update-regarding-pulse-nightclub-shooting

Allora ci si chiede come mai le trascrizioni delle chiamate al 911 [il numero di emergenza della polizia NdT] siano state modificate e perchè alla gente i media non hanno detto la verità su ciò che è realmente accaduto.

Ci è stato detto che 5 o 6 agenti di polizia si trovavano già nel club 15 0 20 minuti, o anche più, prima che lo SWAT team facesse il suo ingresso.

E allora, dove sta la verità qui? Qualcuno dice che le 05:13 am sono l’ora della morte, ma come è possibile, visto che il sospettato era già stato eliminato alle 05:15 am? Può essere che qualcuno nel club sia stato ucciso dallo SWAT team, oltre che da Mateen? Con quasi 50 morti e ancora più feriti, come ha fatto Mateen a sparare così tanti colpi? Sono veramente curioso.

Ascoltate l’ingresso dello SWAT team nel club.



Se ciò non fosse abbastanza, alcuni agenti di polizia hanno ammesso che potrebbero aver ucciso qualcuno dei presenti. WFAA riporta:



Lunedì, il Capo della Polizia di Orlando, John Mina, ed altri ufficiali del corpo di polizia hanno riferito nuovi dettagli sulla sparatoria, compresa la possibilità che alcune delle vittime possano essere state uccise dagli agenti, nel tentativo di salvarle.

“Dirò questo, che fa parte delle indagini”, ha aggiunto Mina. “Ma dirò che quando i nostri agenti dello SWAT, otto o nove agenti, hanno incominciato a sparare, sul fondo c’era un muro di cemento e loro si sono ritrovati sotto tiro”.

Una fonte del dipartimento di polizia vicina alle indagini e che ha chiesto di rimanere anonima, ha detto che la folla, che arrivava a 300 persone e la struttura abbastanza complessa del dance club potrebbero aver fatto si che alcuni dei presenti rimanessero colpiti dal fuoco degli agenti. (Grassetto aggiunto)

Nota dell’editore di Global Research

Secondo il giudice Napolitano (Fox News), la cronologia dei fatti, a detta del Dipartimento di Polizia di Orlando (OPD) non solo conferma come nessuno sia stato ucciso prima delle 05:13 am, quando lo SWAT team aveva fatto irruzione nell’edificio, ma conferma anche che i primi colpi sono stati sparati alle 05:14 am e il sospettato è stato ucciso un minuto dopo, alle 05:15am.

Nel giro di un solo minuto, sotto l’attacco dello SWAT team, il sospettato, secondo la narrativa ufficiale, avrebbe ucciso 49 persone, ferendone 53. E tutto questo è successo mentre il sospettato era sotto il fuoco dello SWAT team. A questo proposito, l’OPD ammette che qualcuno potrebbe essere stato ucciso dallo SWAT team a seguito dello scambio di colpi che ci sarebbe stato fra il sospettato e 8 o 9 agenti SWAT. Questo importante “dettaglio” (cioè, che alcune delle vittime siano state uccise dagli agenti dello SWAT) non è arrivato sulle prime pagine dei media mainstream.

I comunicati sono contraddittori, prima dicono che lo SWAT team si era trovato sotto il fuoco del sospettato (vedere la citazione più sopra) “che si era nascosto nel bagno” e poi ammettono che era stato ucciso quando gli ostaggi avevano incominciato ad uscire dall’edificio:

“Un poliziotto aveva sfondato il muro del club con il suo veicolo corazzato Bearcat. Gli ostaggi avevano iniziato ad uscire. La stessa cosa aveva fatto Mateen, sparando all’impazzata. Con rapidità ed efficienza gli agenti lo hanno colpito a morte”.

Trascrizione completa dell’articolo del Naples Daily News (grassetto aggiunto)

ORLANDO – Omar Mateen, il killer che aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico, si era nascosto nella toilette del Pulse, un gay-nightclub, dova ha poi ucciso un gran numero di persone. [Secondo l’OPD, le uccisioni sono avvenute dopo le 05:13 am.] Un muro di blocchi di cemento lo separava dal gruppo di agenti di polizia che si trovava all’esterno. Per tre ore, al mattino presto di domenica, i negoziatori di crisi avevano cercato di mettere fine all’assedio.

Ad un certo punto, Mateen, che fino ad allora, secondo la polizia, si era comportato “con calma e freddezza” durante le discussioni, aveva incominciato a dire che avrebbe ucciso altre persone [secondo l’OPD, non si è sparato fino alle 05:14 am]. Allarmata, la polizia aveva sistemato un ordigno esplosivo vicino al muro e lo aveva fatto scoppiare. Lo sfondamento non era riuscito: il buco non era grande abbastanza per permettere un recupero efficace.

Un agente allora aveva sfondato con il suo veicolo blindato Bearcat il muro del club. Gli ostaggi erano usciti. La stessa cosa aveva fatto Mateen, sparando all’impazzata.

Con rapidità ed efficienza gli agenti lo avevano ucciso. [alle 05:15 am, secondo l’OPD]

Così era terminato il peggior massacro con armi da fuoco della storia americana: 49 morti e 53 feriti.

Lunedì, il Capo della Polizia di Orlando, John Mina, ed altri ufficiali del corpo di polizia hanno riferito nuovi dettagli sulla sparatoria, compresa la possibilità che alcune delle vittime possano essere state uccise dagli agenti, nel tentativo di salvarle.

“Dirò questo, che fa parte delle indagini”, ha aggiunto Mina. “Ma dirò che, quando i nostri agenti dello SWAT, otto o nove agenti, hanno incominciato a sparare, sul fondo c’era un muro di cemento e loro si sono ritrovati sotto tiro”.

Una fonte del dipartimento di polizia vicina alle indagini e che ha chiesto di rimanere anonima, ha detto che la folla che arrivava a 300 persone e la struttura abbastanza complessa del dance club potrebbero aver fatto si che alcuni dei presenti rimanessero colpiti dal fuoco degli agenti.

Mina ha detto che la decisione di far irruzione nel club in un modo così violento è stata ardua. “E’ stata una decisione dura da prendere, ma è stata la decisione giusta”, ha detto. “La nostra priorità n°1 era quella di salvare delle vite e questa è stata la decisione giusta da prendere”.

Investigatori della polizia locale, federale e statale hanno continuato le indagini lunedì, operando da una serie di unità comando mobili, parcheggiate una dietro l’altra a South Orange, nel centro di Orlando. Le autorità hanno appurato che Mateen, 29 anni, era entrato nel club alle 02:02 am, armato con un fucile AR-15 e una pistola Glock.

Secondo la fonte del dipartimento di polizia, un agente fuori servizio, che lavorava nel club il sabato sera, stava controllando all’esterno dei bevitori minorenni quando aveva udito degli spari provenienti dall’interno. L’agente fuori servizio si era precipitato all’interno del club e aveva scambiato alcuni colpi di arma da fuoco con Mateen, subito fiancheggiato da altri tre agenti, ha aggiunto la fonte.

Gli agenti avevano fatto fuoco su Mateen, che si era rifugiato nella toilette, nel retro del club.

“Questi altri agenti erano entrati mentre il sospettato stava sparando”, ha aggiunto Mina. “Lo hanno costretto a cessare il fuoco e a ritirarsi nei bagni, dove pensiamo avesse diversi ostaggi”.

Mateen aveva chiamato tre volte il 911 dal bagno che divideva con gli ostaggi e aveva dichiarato la sua alleanza allo Stato Islamico, un gruppo terroristico noto anche come ISIL o ISIS.

Aveva chiamato due volte il centralino e aveva riattaccato prima che potessero rispondergli, ha riferito la fonte.

“Era in uno dei bagni, barricato con degli ostaggi”, ha detto Mina. “C’era gente nel bagno di fronte, circa 15 o 20 persone. E i dettagli non possono essere rivelati, fanno parte delle indagini”.

I negoziatori di crisi della polizia di Orlando erano stati fatti arrivare al club e avevano parlato tre volte con Mateen. Durante i colloqui costui era rimasto calmo, ma aveva ribadito che il suo piano era quello di uccidere ancora più persone, ha aggiunto Mina.

“Basandoci sulle dichiarazioni del sospettato, sulle informazioni che avevamo ricevuto dal sospettato e dagli ostaggi e dalla gente che si trovava all’interno”, ha detto Mina, “pensavamo che altre perdite di vite umane fossero imminenti. Ho preso la decisione di dare inizio alle operazioni di soccorso e di aprire una breccia con l’esplosivo”.

Lo SWAT team non era riuscito ad abbattere il muro esterno verso il bagno, dove si trovavano dalle 15 alle 20 persone, così Mina aveva deciso di usare il Bearcat.

Gli agenti, che indossavano elmetti e giubbotti antiproiettile da guerra, avevano abbattuto il muro del bagno, facendo un piccolo buco, largo circa 90 cm., a 60 cm. da terra, in modo che i prigionieri potessero scappare.

“Siamo stati in grado di recuperare molte decine di persone che sono passate attraverso quel muro“, ha detto Mina. “Lo stesso sospettato è uscito da quel buco con pistola e fucile e ha ingaggiato un conflitto a fuoco con gli agenti e alla fine è rimasto ucciso”.

Mateen brandiva un AR-15 e una pistola semiautomatica che aveva acquistato in un negozio di Port St. Lucie una settimana fa. Aveva sparato agli agenti, colpendone uno di striscio sull’elmetto, prima di essere colpito diverse volte ed ucciso.

Decine di fori di proiettile segnano il muro di cemento esterno, prova della sparatoria, compresi decine di colpi sparati dagli agenti.

L’ultimo scambio di colpi fra Mateen e la polizia di Orlando e gli agenti dello sceriffo della Contea di Orange si è verificato alle 5 del mattino ed ha messo fine ad uno stallo durato tre ore.

Gli agenti di polizia di Orlando sono entrati nel nightclub ed hanno trovato i corpi senza vita dei clienti sparsi nel bar e nella sala. Altri corpi sono stati ritrovati in un bagno adiacente.

Le vittime sono state uccise dallo SWAT team o da Mateen, che è stato freddato a bruciapelo alle 05:15 am (secondo il rapporto dall’OPD) mentre usciva dall’edificio insieme agli ostaggi? Il Capo della Polizia di Orlando John Mina ha riconosciuto che gli agenti dello SWAT hanno accidentalmente ucciso delle persone nel nightclub.

La versione ufficiale è che Mateen ha ucciso 49 persone e ne ha ferite 53. E tutto questo sarebbe successo, secondo la cronologia dell’OPD, in un lasso di 1-2 minuti, prima di essere ucciso alle 05:15 am, mentre lasciava l’edificio.

(M. Ch,GR Editor)

sabato 2 luglio 2016

L’OSSIMORO DELL’#EUROPEISTA IN BUONA FEDE

L’OSSIMORO DELL’#EUROPEISTA IN BUONA FEDE

Di comidad


In Francia il presidente Hollande persiste nel suo progetto di “riforma” del lavoro, incurante delle proteste dei lavoratori, perché tanto “glielo chiede l’Europa”, anzi la Banca Centrale Europea

Un’altra spirale di recessione e di compressione della domanda interna che farà saltare anche ogni previsione di bilancio a causa del calo delle entrate fiscali dovuto al crollo dei redditi. 
In base alle statistiche la Francia è l’unico Paese che può insidiare all’Italia il primato in fatto di ricchezza delle famiglie (altrimenti Balzac che ci stava a fare), quindi sia l’Italia che la Francia hanno un ceto medio proprietario di immobili e titoli che sarebbe in grado di finanziare interamente il debito pubblico, anzi non aspetta altro

Ma, a differenza dell’Italia, la Francia non è un Paese occupato militarmente, non ha basi USA e possiede persino proprie armi nucleari, non in gran numero ma tecnologicamente avanzate; perciò il governo francese potrebbe fare tutte le politiche espansive tranquillamente infischiandosene dei “mercati”, dello spread, della Merkel e persino del nostro idolo nazionale “Super-MarioDraghi
Eppure Hollande brucia le sue possibilità di rielezione per varare una riforma del lavoro che mina le basi del ceto medio francese perché elimina i clienti del commercio, delle imprese e delle professioni. 
Si tratta di un segno che Hollande ed i suoi colleghi non affidano le loro prospettive personali di carriera alla politica ma al lobbismo delle banche multinazionali

Il Fondo Monetario Internazionale ha candidamente ammesso che non esiste alcun riscontro oggettivo alla tesi secondo cui la “flessibilità” del lavoro aumenterebbe la produttività e l’occupazione; in compenso esiste un nesso consequenziale preciso tra la precarizzazione e l’aumento della finanziarizzazione dei consumi, cioè la sostituzione dei salari con i prestiti.


Intanto, contro le previsioni che davano una risicata, ma certa, vittoria del “remain”, la Brexit sembra oggi ufficializzata dal referendum nel Regno Unito, sebbene si sia trattato di una scadenza meramente consultiva, senza effetti legali diretti. 

Secondo la rivista “Le Monde Diplomatique” il “remain” aveva l’appoggio del Fondo Monetario Internazionale, di JP Morgan, della City e della Confindustria inglese, oltre che della maggioranza trasversale del parlamento, perciò la vittoria del “leave” apparirebbe piuttosto indecifrabile. 

Che il risultato del referendum fosse inatteso è stato dimostrato dalle facce funeree della Merkel e di Juncker, che non erano di circostanza ma esprimevano autentica paura.


Sarebbe comunque interessante sapere chi abbia consigliato Matteo Renzi di lanciare quell’assurdo appello all’elettorato britannico per il “remain” (forse l’ambasciatore Christopher Prentice?). 

Era infatti esattamente quanto serviva ai sostenitori della Brexit per contrastare gli effetti della “italianizzazione” strisciante del dibattito interno, una italianizzazione dovuta ai toni autorazzistici di Cameron ed alla criminalizzazione del dissenso in seguito alla uccisione di una deputata europeista ad opera di un attentatore presunto nazionalista

L’appello di Renzi ha costituito contro tutto questo una sorta di terapia shock, poiché gli elettori britannici si sono trovati tutti di un colpo, senza la dovuta gradualità, di fronte agli esiti ultimi della “italianizzazione”, con un premier mezza calzetta di un Paese colonia di serie B a fargli la predica

La reazione di rifiuto era scontata.

D’altra parte non si deve sopravvalutare l’effetto-opinione nei referendum, in quanto, a meno di voler dare retta agli entusiasmi “democratici” di Giulietto Chiesa, non è realistico credere che, senza un appoggio di una parte dell’establishment britannico, la Brexit non sarebbe stata in qualche modo bloccata. Un Paese come il Regno Unito, che è un broglio elettorale istituzionalizzato, avrebbe rinunciato ai brogli a fronte di un risultato del tutto indesiderato? 

L’appoggio silenzioso di settori dell’establishment britannico alla Brexit potrebbe avere motivazioni confessabili, come le preoccupazioni per il cronico passivo della bilancia commerciale, o come gli effetti di sempre maggiore predominio della finanza tedesca a causa del cannibalismo bancario a spese dei Paesi del Sud innescato dal “bail in”. 

Il governo tedesco sta imponendo alla UE regole bancarie confezionate sulle esigenze dei propri istituti di credito, per cui i titoli di Stato dei PIGS nelle casseforti delle banche sono considerati a rischio, mentre invece non sono considerati a rischio i titoli derivati di cui è stracolma Deutsche Bank

Potrebbero però esserci da parte dell’establishment britannico anche motivazioni inconfessabili, come dare una mano indirettamente al TTIP, prendendo la burocrazia e la iper-regolamentazione europee come finto bersaglio per dirottare il tutto verso una deregulation del commercio su base transatlantica. Quando la burocrazia europea viene definita “sovietica”, sorge il sospetto che non si tratti solo di ignoranza ma che ci sia qualche secondo fine.


Restano comunque poco attendibili certe reazioni eccessive di cordoglio in Italia per la scelta britannica. 

Un “europeista in buona fede” (ma probabilmente è un ossimoro, una contraddizione in termini) avrebbe dovuto considerare soprattutto gli effetti positivi dell’uscita della Gran Bretagna, un Paese sempre propenso ad un atteggiamento corrivo nei confronti della Germania, un atteggiamento congegnato in questi termini: fai pure quello che ti pare con i tuoi Paesi scagnozzi, basta che a noi lasci uno spazio privilegiato e condizioni di favore. 

Il Regno Unito non è mai stato un contrappeso alla Germania, anzi un suo oggettivo alleato, perciò per il governo tedesco è una copertura che viene a saltare, con l’apertura di molti margini di deroga ai diktat di Berlino per i Paesi minori come l’Italia; purché queste deroghe se le prenda e non le aspetti. 

Al contrario, all’ultimo vertice a tre con la Merkel e Hollande, Renzi si è presentato con le solite brache in mano a mendicare ancora le stesse concessioni, cercando di mascherare l’imbarazzante situazione con qualche battuta da deficiente. 

Il punto è che gli europeisti in buona fede non esistono. 

L’Europa è diventata l’alibi ideologico del lobbismo e del carrierismo personale nel settore privato.

Intervistato da Lili Gruber sul risultato referendario, l’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta non ha trovato di meglio, allo scopo di rilanciare il rapporto con i cittadini, che abolire la politica come professione, con ciò esaltando la prospettiva della “porta girevole”, cioè di lasciare ogni tanto la politica per razziare guadagni in carriere nelle multinazionali, come hanno già fatto Giuliano Amato e Vittorio Grilli

Come a proclamare che le istituzioni sono solo un trampolino per farsi i fatti propri. 

A riguardo Renzi ha solo da scegliere tra uno dei tanti a cui ha fatto favori: Apple, Philip Morris, Goldman Sachs o Soros

A proposito di Soros, egli appare il più catastrofista sulle sorti dell’Unione Europea

Forse è in preparazione qualche altro shock speculativo per presentare il conto ai contribuenti. 

Tanto qualunque emergenza finanziaria sarà sempre fatta digerire all’opinione pubblica con i consueti slogan del “colpanostrismo”.


La Nuova Archeologia Teorica

La Nuova Archeologia Teorica

di Simone Scotto di Carlo


Sulle orme della Fisica Teorica

Il TAG (Theoretical Archaeology Group) è stato fondato in Gran Bretagna nel 1979 con l'obiettivo di promuovere il dibattito e la discussione delle questioni in archeologia teorica a livello internazionale: è definito come un luogo di esplorazione per la ricerca archeologica e innovativa.

Il TAG è gestito e guidato da un Comitato Nazionale, che si riunisce ogni anno e comprende un rappresentante di ciascuno dei dipartimenti universitari che hanno ospitato una conferenza TAG .

Nel 2015 la conferenza si è tenuta nell’Università di Bredford: dal sito dell’università si leggono gli argomenti che sono stati oggetto del dibattito dal 14/12 fino al 16/12; riporto l’elenco 1:

1) Lunedì 14 Dicembre:

- Artista e Archeologo;

- Le risorse archeologiche non sono finite e sono rinnovabili;

- Agende politiche e sponsorizzazioni in archeologia;

- Ripensare il concetto di spazio negli insediamenti;

2) Martedì 15 Dicembre:

- I pozzi e la diversità della pratica archeologica;

- Canticchiando con Crossfire - a corto di copertura;

- La diversità di età: dove sono i giovani in archeologia?

- Mobilità, monumentalità e la memoria in società del passato;

- Differenziazione sociale, personalità e la disuguaglianza nelle società preistoriche;

- La salute mentale in archeologia;

- Racconti tirannici? Fiction come metodo archeologico;

3) Mercoledì 16 Dicembre:

- Eterarchie o gerarchie? approcci critici alla diversità di organizzazione sociale;

- Sfumando i confini: prospettive interdisciplinari di archeologia;

- L'alloggiamento della forza lavoro

- Archivi come oggetti archeologici

- Ripensare la carta archeologica

- Advances in arte preistorica

- l'archeologia della filosofia elementare e principi umorali

- sulla necessità di una pluralità agente nella comprensione dei processi di formazione dell'identità e cosmologie nelle comunità preistoriche




Nello stesso anno, dal 3 al 6 Luglio, si è svolta la quarta conferenza internazionale sulla Fisica Teorica, a Mosca; riporto il breve elenco della conferenza:

- Fondamenti della meccanica quantistica

- Quantum Entanglement

- Teoria Quantistica compresi informazione quantistica (Quantum Computer, Crittografia Quantistica, Teletrasporto di Quantum Uniti)

- Classical e Quantum gravitazione, cosmologia e astrofisica

- Fisica Generale

- Materia Condensata

- Ottica e Spettroscopia

- Fisica Nucleare

- Fisica Matematica




Da una rapida lettura dei programmi emerge l’impostazione differente delle due conferenze: la seconda (quella di Mosca) è proiettata verso l’ignoto (basta leggere la parola “teletrasporto” per capire di cosa si stia parlando), mentre la prima (il TAG) è incentrata su argomenti con scarso interesse per l’ignoto (basta leggere le parole “agende politiche” e “sponsorizzazione” per capire di cosa si stia parlando).

Da una conferenza come quella di Archeologia Teorica del TAG, ci si sarebbe aspettato un programma del genere:

- Puma Punku: analisi sulle reali possibilità degli Aymara di realizzare l’opera

- Gobekli Tepe: nuove ipotesi sulla realizzazione

- Allineamenti dei siti piramidali di Messico, Egitto e Cina: analisi sulle probabilità di coincidenza

- Magalitismo planetario: una teoria che spieghi il fenomeno in modo lineare ed esaustivo

- OOPart: dal meccanismo di Antikitera alla colonna di Ashoka, evoluzione delle spiegazioni ammissibili

- Malta: analisi sulle possibili spiegazioni ai binari incassati nella roccia

- I miti del diluvio: ipotesi sull’evento planetario possibile




Gli argomenti sopra elencati, sono solo una piccola parte del mondo poco esplorato della ricerca sulle origini della civiltà umana, eppure nella conferenza internazionale più importante sull’archeologia teorica, non vi è traccia di ricerca sulla materiaignota”. L’impressione è che si preferisca navigare in acque tranquille e note, piuttosto che esplorare nuove mete.

Seguendo le orme della fisica teorica, invece, possiamo capire quale sia il metodo di ricerca per arrivare a trovare soluzioni che superino la nostra immaginazione e la capacità media della nostra mente di comprendere.

Il confronto appare subito difficile, perché la fisica teorica è oggi in pieno sviluppo ed in continuo fermento, tanto che in tutto il mondo si susseguono conferenze internazionali su tanti argomenti, a differenza dell’archeologia teorica che riesce a riunirsi una volta l’anno a livello internazionale e propone una serie di argomenti a mio avviso poco utili per approfondire i punti controversi della teoria classica sulle origini della civiltà umana.

Per brevità, facciamo riferimento ad una serie di conferenze in programma per il solo mese di Marzo 2016 riassunte sul sito conference-service.com2 nell’ambito della Fisica teorica:




Come si nota, l’interesse per gli argomenti che spingono la mente a superare se stessa, sono predominanti.
Ma come si è arrivati ad adottare questo metodo di ricerca così innovativo ed efficace?




Esempio 1: “IPSE DIXIT”

Nel celebre scritto “Il dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo”, Galileo Galilei osò mettere in discussione il sistema aristotelico che dominava la storia del pensiero occidentale da decine di secoli e che ostruiva la strada alla rivoluzione scientifica in atto, facendosi scudo col principio di autorità (“Ipse dixit !”).

Legato al caso Galilei c’era la necessità di dover abbattere il sistema geocentrico aristotelico-tolemaico che vedeva la Terra al centro dell’Universo; analizziamo brevemente il caso:


Immagine 1 dal sito: http://images.slideplayer.it/3/976161/slides/slide_3.jpg




1) SISTEMI PRE-COPERNICANI: l'idea che la rotazione degli astri potesse essere apparente e dovuta al moto della Terra, era già stata avanzata nell'antichità da vari filosofi, secoli prima di Cristo; i primi furono i pitagorici, ma il tentativo più autorevole fu fatto da Eraclide Pontico (385-322 a.C.) e successivamente da Aristarco di Samo.

Aristotele e Tolomeo, presero in considerazione la teoria dell’eliocentrismo ma non la ritennero accettabile, sulla base di considerazioni che, per le conoscenze scientifiche del tempo, erano difficilmente confutabili.

2) SISTEMA COPERNICANO: il polacco Niccolò Copernico (1473-1543) introdusse una nuova concezione del sistema cosmologico, passando da quello aristotelico-tolemaico geocentrico, a quello eliocentrico; lo scienziato definito “rivoluzionario prudente” acconsentì alla pubblicazione delle sue teorie, espresse nel "De Revolutionibus" (1543), solo in punto di morte.

“Le caute teorie di Copernico, le osservazioni pratiche e il nuovo metodo d'indagine del Galilei, la nascente cultura scientifica generata da una straordinaria rivoluzione in questi termini, portarono a un radicale cambiamento nel tessuto connettivo culturale europeo tra XVI e XVII secolo, mutamenti che hanno indicato e tracciato profondamente la via per la definizione del mondo e della scienza moderni.”(Andrea Cozza)

3) TEMPO SPRECATO: a conti fatti, da Eraclide a Galileo, l’umanità ha sprecato circa 2000 anni di storia assumendo il sistema Tolemaico-Aristotelico come “summa teoria” di interpretazione dell’universo e del moto dell’universo. Proviamo solo ad immaginare se la rivoluzione scientifica di Galilei fosse avvenuta già in antica Grecia: oggi, probabilmente, la nostra civiltà avrebbe 2000 anni di evoluzione scientifica e tecnologica in più.




Questo importantissimo precedente storico, non può non farci riflettere sul fatto che la vera analisi scientifica non deve aggrapparsi ad una teoria in modo morboso. Lo scienziato deve essere pronto a sposare una nuova teoria se questa è capace di spiegare meglio e con meno contraddizioni il fenomeno studiato.

A tal proposito, è d’obbligo riportare la seguente citazione di K. R. Popper:

« Sentivo che era questo il vero atteggiamento scientifico. Era completamente differente dall'atteggiamento dogmatico, che continuamente affermava di trovare "verificazioni" delle sue teorie preferite. Giunsi così, sul finire del 1919, alla conclusione che l'atteggiamento scientifico era l'atteggiamento critico, che non andava in cerca di verificazioni, bensì di controlli cruciali; controlli che avrebbero potuto confutare la teoria messa alla prova, pur non potendola mai confermare definitivamente. »




Esempio 2: “NON CAPISCO NULLA”


Il paradigma perfetto di “teoria rivoluzionaria” è dato, a mio avviso, dalla teoria della relatività generale di Einstein: agli inizi del ‘900, Einstein cambiò profondamente la teoria della relatività di stampo galileiano ed il concetto stesso di tempo e di spazio, portando la fisica oltre il limite allora immaginabile.

Basata su solide basi matematiche e fisiche, la teoria di Einstein non poteva all’epoca essere dimostrata, sperimentalmente, ed ha dovuto attendere decenni per ottenere la prima conferma sperimentale. Ancora oggi si parla infatti di teoria della relatività e non di legge della relatività, a dimostrazione del fatto che non è stata ancora del tutto dimostrata inequivocabilmente (l’ultima conferma nel 2016 sulle onde gravitazionali probabilmente rappresenterà la spinta per il salto da teoria a legge).

Eppure, grazie a questa teoriavisionaria”, la fisica ha potuto osare e lanciarsi oltre i propri limiti e soprattutto superare le barriere mentali imposte dagli scienziati meno aperti alle novità.

A tal proposito lo stesso Einstein diceva:“I grandi spiriti hanno sempre incontrato l'opposizione violenta delle menti mediocri.” Se Einstein non avesse seguito le sue intuizioni e non si fosse dedicato alla sua teoria, la nostra comprensione del cosmo sarebbe limitata e ancorata alle prove di laboratorio. La teoria invece è arrivata là dove i sensi ed il pragmatismo non possono arrivare: come spiegare ad un pragmatico che possiamo viaggiare indietro nel tempo? Come fargli capire che spazio e tempo sono legati e possono essere alterati, distorti?
Ecco, i limiti dell’uomo “da laboratorio” fortunatamente non hanno fermato la ricerca teorica ed hanno permesso alla fisica di oltrepassare i limiti della mente umana.

Qual è invece l’atteggiamento che hanno l’archeologia moderna, la storiografia ufficiale e l’egittologia quando si discute di origini della civiltà umana?

L’analogia con aristotelici e tolemaici è lampante e dà una risposta netta:

1) Ritrosia verso le teorie diverse da quella ufficiale ( “Mesopotamia culla della civiltà” ad esempio);

2) Derisione e scetticismo verso coloro che osano mettere in dubbio l’architettura storica classica;

3) Respingimento, talvolta occultamento delle prove storiche ed archeologiche che smentiscono la teoria ufficiale;

4) Autoreferenzialità e corporativismo;




Questo atteggiamento diffuso e spesso dominante negli ambienti accademici, è un ricorso storico: egittologi ed archeologi difendono i padri fondatori delle loro teorie affidandosi al principio di autorità, proprio come hanno fatto aristotelici e tolemaici per secoli e secoli prima di loro.

Costoro, preferiscono affidarsi ad una teoria apparentemente lineare e capace di spiegare tutto, anche se centinaia di reperti archeologici, opere megalitiche, testimonianze storiche restano fuori dal loro sistema, affidate a spiegazioni lacunose, semplicistiche e talvolta ridicole.

Ecco che diventa fondamentale ristrutturare un metodo di ricerca che dia spazio e risalto alle nuove teorie sulle origini della civiltà, una nuova archeologia teorica che non teme di esplorare ipotesi ardue, ma anche “bizzare”, “assurde”, “ridicole” purchè restino coerenti come una vera teoria deve essere.

Il mondo accademico contemporaneo è imbrigliato dal cosiddetto “metodo scientifico”: un procedimento che parte dall’osservazione per verificare la correttezza delle previsioni.

Davanti ad un fenomeno di cui non si conosce la causa, il metodo prevede 4 :

1) compiere osservazioni sistematiche;

2) formulare una domanda;

3) elaborare un’ipotesi che sia una possibile soluzione alla domanda;

4) trarre previsioni dall’ipotesi;

5) controllare la validità delle previsioni con ulteriori osservazioni o esperimenti.




Applichiamo ora il metodo ad esempio alla teoria della relatività generale, immedesimandoci nei panni di Einstein agli inizi del ‘900:

1) compiere osservazioni sistematiche: non era possibile fare osservazioni semplici a supporto della teoria

2) formulare una domanda: Einstein si domandò semplicemente cosa avrebbe visto attorno a se fosse riuscito a correre veloce quanto un raggio di luce,

3) elaborare un’ipotesi: Einstein partì dalla fisica classica per sviluppare la sua nuova teoria

4) trarre previsioni dall’ipotesi: le previsioni di Einstein furono semplicemente inconcepibili per l’epoca

5) controllare la validità delle previsioni con osservazioni ed esperimenti: dopo un secolo dalla formulazione della teoria, siamo ancora in cerca di conferme




Come si nota, un’applicazione rigorosa del metodo scientifico avrebbe tarpato le ali al pensiero di Einstein.

Ed in effetti la comunità scientifica dell’epoca non seppe cogliere la grandezza, la profondità e l’innovazione della teoria della relatività: il professore di fisica sperimentale Aimè Forster dell’Università di Berna così si espresse sul lavoro di Einstein “Sull’elettrodinamica dei corpi in movimenti”: “Non capisco neppure una parola di quello che c’è scritto”. Era opinione infatti del corpo docente che la relatività fosse stata “rifiutata in modo più o meno chiaro dalla maggior parte dei fisici contemporanei”.

Eppure, la prima conferma sperimentale delle intuizioni di Einstein avvenuta nel 1919, trasformò Einstein in una celebrità : si tratta della deviazione della luce per azione della forza di gravità. Il 6 novembre 1919 la Società Astronomica Reale e la Royal Society a Londra certificarono che le predizioni della relatività generale erano corrette.




Esempio 3: “PURA FANTASCIENZA”


Legato alla teoria della relatività generale vi è un altro esempio che dovrebbe essere insegnato nelle università di tutto il mondo, ovvero la storia della formulazione teorica dei cosiddetti buchi neri:

“L'esistenza dei buchi neri è una delle predizioni fondamentali della teoria della relatività generale formulata da Albert Einstein nel 1915. La prima soluzione delle equazioni di Einstein che descrive un buco nero fu trovata dall'astronomo tedesco Karl Schwarzschild sempre nel 1915 e per molto tempo si pensò che non avesse significato fisico. Nel 1939, invece, Robert Oppenheimer e Hartland Snyder mostrarono con calcoli teorici che una nube di gas, contraendosi a causa dell'attrazione gravitazionale, forma un buco nero. Solo negli anni Sessanta le osservazioni astronomiche e gli studi teorici mostrarono che la vita di una stella di massa sufficientemente grande può culminare in una esplosione e nel successivo collasso della sua parte più interna.”






Sia Schwarzschild che Oppenheime e Snyder hanno dovuto subire la derisione di diversi colleghi che all’epoca, miopi , reputavano la loro formulazione sull’esistenza dei buchi neri come “pura fantascienza”.

Applichiamo anche per questa teoria il metodo di ricerca sperimentale:

1) compiere osservazioni sistematiche: non era possibile fare osservazioni sui buchi neri

2) formulare una domanda: può un corpo celeste avere una gravità tanto grande da intrappolare anche la luce?,

3) elaborare un’ipotesi: il corpo celeste esiste e compare come una massa nera

4) trarre previsioni dall’ipotesi: quello che accade avvicinandosi ad un buco nero, trascende la comprensione della realtà così come vissuta dall’uomo

5) controllare la validità delle previsioni con osservazioni ed esperimenti: dopo circa 50 anni furono “avvistati” i primi buchi neri




Anche per questo esempio, il metodo classico non avrebbe permesso lo sviluppo della teoria.

Questo caso dimostra ancora che se la ricerca si lascia guidare da una teoria valida, anche quando sembra che giunga a risultati “fantascientifici”, è possibile portare la conoscenza umana verso altissimi livelli.

Oggi la fisica dello Spazio è lanciata verso l’infinito con una velocità sorprendente: osserva l’Universo con mezzi nuovi e ne scruta gli aspetti nascosti senza filtri cognitivi.

Questo atteggiamento consente agli scienziati di non fermarsi nemmeno davanti agli ostacoli più ardui: modello standard, inflazione, teoria delle stringhe, materia oscura, energia oscura, etc. sono tutti sistemi di teorie che anelano a diventare leggi e tentano di spiegare l’inspiegabile, anche se oggi nessuna gode delle prove necessarie per emergere e prendere il posto ufficiale nella storia.

Ne è un esempio la teoria dei “Wormholes”, letteralmente “buco di verme”: nel 1935, i fisici Albert Einstein e Nathan Rosen usarono la teoria della relatività generale per proporre l’esistenza di “ponti” attraverso lo spazio-tempo. Questi percorsi, chiamati ponti Einstein-Rosen o wormholes, collegano due punti diversi dello spazio-tempo, teoricamente creando una “scorciatoia” che potrebbe ridurre il tempo di viaggio e la distanza.






La teoria dei Wormholes appare bizzarra, assurda, per alcuni ridicola: tutte caratteristiche necessarie per scavalcare i limiti della mente umana. Il mondo scientifico dei fisici ha però imparato ad avere rispetto per teorie matematicamente coerenti, anche se fantascientifiche; lo stesso non si può dire dell’archeologia.


Esempio 4: “DEVE ESISTERE”

Il fisico teorico del Cern John Ellis con queste semplici parole tenta di spiegare: “Immaginate un’infinita distesa di neve, un campo esteso lungo tutto lo spazio. Il campo di Higgs è come questo: questo è fatto di fiocchi di neve, allo stesso modo il campo di Higgs è composto di piccoli quanti. Noi li chiamiamo Bosoni di Higgs“.

Il bosone di Higgs spiega dunque come mai tutte le particelle elementari che compongono la materia abbiano una massa e interagiscono formando la materia, anziché schizzare via alla velocità della luce.

La conferma sperimentale della previsione teorica del bosone del 1964 ha richiesto quasi mezzo secolo e il lavoro di più di un migliaio di fisici, oltre alla costruzione del più grande e costoso strumento scientifico mai realizzato, l’acceleratore Large Hadron Collider (Lhc) del Cern (Centro Europeo Ricerche Nucleari) che si sviluppa in un tunnel sotterraneo lungo 27 chilometri. Il bosone di Higgs è stato osservato per la prima volta nel 2012, negli esperimenti Atlas e Cms dell’Lhc e la sua scoperta è stata ufficialmente confermata il 6 marzo del 2013 nel corso di una conferenza tenuta a La Thile da parte dei fisici del Cern.

Il premi Nobel, Peter Higgs ha quindi guidato “a tavolino” la ricerca sperimentale per 50 anni ed oltre: la sua teoria elaborata grazie all’ausilio di strumenti tecnici particolari (carta e penna), ha impegnato il mondo scientifico per mezzo secolo e lo ha costretto a costruire il più grande acceleratore di particelle del mondo (a tutti gli effetti il laboratorio più grande mai costruito dall’umanità).






Applichiamo anche per questa teoria il metodo di ricerca sperimentale:

1) compiere osservazioni sistematiche: non era possibile fare osservazioni sui bosoni

2) formulare una domanda: cosa trasforma un elemento quantico in un elemento dotato di massa?

3) elaborare un’ipotesi: nel campo di Higgs esiste una particella che stabilisce la massa

4) trarre previsioni dall’ipotesi: tutto ciò che esiste ed è osservabile dall’uomo è legato a questa particella

5) controllare la validità delle previsioni con osservazioni ed esperimenti: come per i buchi neri, è stato necessario mezzo secolo di ricerca




Si tratta ancora una volta della conferma che l’avanzamento nella comprensione dell’Universo, è guidati dalla teoria e poi confermato dalla sperimentazione, non viceversa.

E’ importante riflettere sul fatto che il LHC di Ginevra è un’opera colossale: è costruito all'interno di un tunnel sotterraneo lungo 27 km, a 100 m di profondità in media. L’immagine seguente rende meglio l’idea:





Uno sforzo economico da 3 Miliardi di Euro, per costruire in circa 10 anni (dal 1998 al 2008) la macchina più grande mai realizzata dall’uomo e tutto per dimostrare teorie scritte su pezzi di carta da fisici teorici.

Questo deve farci riflettere sull’importanza della fisica teorica.




Valutazione di una nuova teoria archeologica

Dai 4 esempi sopra descritti, si evince che la Fisica ha saputo superare il metodo scientifico di tipo sperimentale facendo leva sulla fisica teorica: disciplina capace di muoversi agilmente laddove il metodo scientifico rallenta, ovvero nell’infinitamente piccolo e nell’infinitamente grande.

La domanda ora è più che mai lecita: perché non applicare lo stesso metodo di ricerca anche all’archeologia sulle origini della civiltà umana?

La mia proposta parte da un esempio concreto di cui conosco i numeri in gioco: nel 2014 ho analizzato le probabilità di coincidenza sull’allineamento dei tre siti piramidali di Messico, Egitto e Cina, partendo dallo studio e dalle intuizioni di Fabio Garuti5 (lo studio è scaricabile gratuitamente al seguente link:https://www.academia.edu/7932573/Linsostenibile_leggerezza_delle_coincidenze_Messico_Egitto_e_Cina_REV3_10-09-2014_ e sono giunto alla conclusione che la probabilità che tre civiltà distinte, vissute in tre epoche distinte ed in tre continenti distinti, abbiano potuto costruire ciascuna un sito con n°3 piramidi disposte sul piano in modo molto simile, allineandoli lungo una linea planetaria, è pari alla probabilità di lanciare un dado a 6 facce ed ottenere per 6 volte consecutive lo stesso numero.

Lo studio suddetto soffre della mancanza di dati sui siti di Messico e Cina, ed in particolare:

1) Estensione territoriale del regno della civiltà che si ritiene abbia costruito il sito piramidale di Teotihuacan

2) Area occupata dal sito piramidale di Xian in Cina

3) Estensione territoriale del regno della civiltà che si ritiene abbia costruito il sito piramidale di Xian




Queste informazioni potrebbero essere oggetto di ricerca da parte di chi ne ha competenze e risorse, ma alla fine il risultato sulla probabilità di coincidenza non varierebbe di molto: è estremamente improbabile che tutto ciò sia accaduto per puro caso.

All’interno di un altro articolo sulle anomalie storiche sulla costruzione della Grande Piramide di Giza (scaricabile gratuitamente al seguente link: https://www.academia.edu/7969307/Lanomalia_della_settima_meraviglia_GIZA_contro_tutti_rev2_07_03_2014 ho formulato un’ipotesi sulla possibile spiegazione dell’allineamento: “le piramidi attribuite ai faraoni della III e della IV dinastia, potrebbero essere state costruite da un’altra civiltà precedente? Potrebbero i faraoni della III e IV dinastia, aver avuto il merito di rinvenire e portare alla luce da millenni di parziale sepoltura dovuta alla sabbia del deserto, le prime 7 piramidi di cui alla tabella 1? Potrebbero aver avuto il merito di aver restaurato soltanto tali opere, o in alcuni casi magari abbellito con rivestimenti in pietra calcarea, le prime 7 piramidi di cui alla tabella 1?”

Applichiamo anche per questa teoria il metodo di ricerca sperimentale:

1) compiere osservazioni sistematiche: osservazioni sull’allineamento e l’analogia di disposizione sul piano

2) formulare una domanda: potrebbero non essere stati gli Egizi a costruire la Grande Piramde?

3) elaborare un’ipotesi: vi è stata una o più grandi civiltà avanzate che hanno costruito le opere megalitiche più importanti che oggi ritroviamo sparse per il mondo

4) trarre previsioni dall’ipotesi: questa civiltà era avanzata e capace di dominare il pianeta a livello globale

5) controllare la validità delle previsioni con osservazioni ed esperimenti: ?




I primi 4 punti sono soddisfatti, mentre il punto 5 resta difficile da soddisfare perché esperimenti ed osservazioni sono complessi e differenti da come li concepisce la fisica.

Ed è questo il punto d’appoggio per l’immobilismo accademico: la gran parte degli archeologi non vuole sondare la veridicità di nuove teorie sulle origini della civiltà umana perché controllare la validità delle previsioni è molto difficile. Difficile come costruire il LHC di Ginevra? Non credo.

A differenza della fisica teorica, dove esiste un metodo matematico per accettare o rigettare una nuova teoria, per le nuove teorie sulle origini della civiltà manca un metodo di analisi scientifico ed universalmente accettato.

Questo vuoto metodologico, lascia il campo aperto alle più svariate speculazioni per tentare di spiegare in modo più soddisfacente le falle della teoria classica: ecco che pullulano soprattutto sul Web, le teorie sugli antichi astronauti, i giganti, gli Dei, gli Atlantidei, etc.

Un metodo di valutazione potrebbe essere il seguente: assegnare il valore “1” quando riteniamo vera l’affermazione, mentre il valore “0” per il contrario, ed il valore “1/2” quando siamo in una situazione intermedia (“abbastanza”) per le colonne “Attendibilità”, “Verificabilità” ed “Inconfutabilità”.

Esplicitiamo le definizioni:

- Attendibile7: che merita di esser preso in considerazione, degno di essere creduto;

- Verificabile8: che può essere verificato, assoggettato a verifica

- Confutare9: ribattere un’affermazione, una ragione, ecc., dimostrandola erronea o infondata




Alla fine della rispettiva colonna si moltiplicano i risultati nelle righe e si hanno le due situazioni seguenti:

1) Valore della moltiplicazione > 0 (Attendibile; Verificabile, Inconfutabile)

2) Valore della moltiplicazione = 0 (Non Attendibile; Non Verificabile; Confutabile)





Per confrontare due teorie sullo stesso fenomeno, i valori nelle righe della stessa colonna vanno sommati.

In questo modo, la teorie che ottiene un valore più alto nella colonna “Attendibilità” sarà la più attendibile, e rispettivamente la più verificabile e la più inconfutabile se ottiene il risultato più alto nella altre colonne.

E’ un metodo molto semplice per “scremare” le teorie che non hanno delle basi solide e per le quali non è interessante continuare la ricerca.

Facciamo un esempio: c’è una teoria che spiega la costruzione della grande piramide di Giza con tecnologie antigravità (“levitazione acustica” per esempio) per lo spostamento ed il posizionamento dei blocchi di pietra calcarea e di granito.

Applichiamo la tabella di valutazione sopra descritta:



Il risultato è: non attendibile, non verificabile e confutabile.

Questo non significa che sia impossibile, ma soltanto che non è tra le teorie sulle quali investire tempo ed energie in modo prioritario.

Spostiamo ora l’attenzione su una teoria ufficiale:



Come si nota, anche la teoria ufficiale risulta sicuramente attendibile e verificabile, ma resta comunque confutabile. Ed il valore di attendibilità è piuttosto basso.

Utilizziamo ora il metodo di confronto: la teoria ufficiale risulta ovviamente molto più attendibile, verificabile ed inconfutabile. L’aspetto che fa riflettere è il valore “zero” che ottengono entrambe le teorie per quanto riguarda l’inconfutabilità.

In effetti, le possibilità di ricostruire la piramide con le tecnologie dell’età del bronzo, sono le stesse di ricostruirla con le tecnologie antigravità per pressione sonora (ad oggi siamo in grado di sollevare solo piccoli oggetti dell’ordine di peso di pochi grammi con la tecnica della “levitazione acustica”)6.

Nelle tabelle sopra illustrate, la riga n°5 non è stata compilata in quanto serve per abbassare il punteggio di una teoria quando raggiunge un valore tale da far ritenere la teoria valida e degna di approfondimento.

In quel caso è compito degli studiosi “attaccare” la teoria per verificarne la “forza”, inserendo il valore “-1” nelle caselle.

Facciamo un esempio con la teoria classica sopra esposta, quindi ricopiamo la tabella:



Come si nota, con semplici indizi deduttivi, si abbassano sensibilmente i valori di attendibilità, verificabilità ed inconfutabilità.

Siccome l’assegnazione dei valori è comunque soggetta ad opinabilità, otteniamo un giudizio sulla teoria che rispecchia l’onestà intellettuale e le conoscenze del compilatore.

Il metodo quindi si completa sottoponendo la valutazione a gruppi di studiosi e poi analizzando i dati complessivi anche con tecniche statistiche. Nella prima tornata di “valutazione preliminare” ciascuno studioso può aggiungere righe sia alla n°4 che alla n°5 indicando alla fine tra parentesi il suo nome e cognome.

L’organizzazione (potrebbe essere il comitato del TAG) riceve tutte le tabelle e ne compila una unica da ri-sottoporre alla compilazione definitiva degli studiosi che in questa occasione potranno solo inserire i valori di valutazione nelle caselle. Se una nuova teoria ottiene un punteggio superiore alla precedente, è giusto avviare un percorso che veda spostare più risorse per la ricerca sulla nuova teoria.

Questo metodo tabellare, consente inoltre di trattare facilmente i dati con un software e di ottenere importanti indicazioni, anche usando metodi di analisi statistici.

A mio avviso, con questo semplicissimo (e migliorabilissimo) metodo, è possibile uscire dalla stagnazione in cui versa la ricerca archeologica sulle origini della civiltà umana e avviare un nuovo periodo di prosperità per l’archeologia teorica e sperimentale.


Considerazioni finali

Non possiamo di certo pretendere che dal prossimo anno cambi il metodo di ricerca archeologica teorica sulle origini della civiltà umana; possiamo però sperare che tra gli studiosi accademici vi siano professori e ricercatori che hanno più a cuore la ricerca della verità, rispetto alla propria cattedra.

Capisco alcuni professori di discipline storiche particolari, come ad esempio l’Egittologia: nel loro caso, il ridimensionamento al quale sarebbe soggetta la civiltà Egizia se si scoprisse che non hanno costruito le piramidi della piana di Giza, rappresenta anche il loro ridimensionamento. Ma se si è convinti di essere dalla parte della verità storica, non si dovrebbe temere l’applicazione di un metodo di valutazione scientifico e rigoroso di altre teorie che aspirano a sostituire quella ufficiale.

E’ un percorso difficile e lungo: non dimentichiamo che anche il genio assoluto Einstein difronte alla novità di studio dell’infinitamente piccolo imposto dalla meccanica quantistica, ebbe un approccio da conservatore.

Ma se si riesce a rompere il circolo vizioso autoreferenziale nel quale è caduta l’archeologia teorica, allora si può avviare il cambiamento.

Quando gli egittologi più conservatori definiscono una nuova teoria sulle origini della civiltà come “assurda”, bisogna chiedere loro: “Assurda come quella teoria che vede il Sole al centro del sistema a la Terra che gli ruota intorno?”

Quando la definiscono “ridicola”, bisogna chiedere loro: “Ridicola come quella teoria che spiega come distorcere lo spazio ed il tempo?”

Quando la definiscono “bizzarra” e “impossibile”, bisogna chiedere loro: “Bizzarra e impossibile come quella teoria che prevede l’esistenza dei buchi neri?”

Se la loro risposta sarà affermativa a tutte le domande, allora forse la nuova teoria è sulla strada giusta.




https://unina.academia.edu/SimoneScottoDiCarlo 






Nota 1: http://tag2015bradford.org/programme/



Nota 2: http://www.conference-service.com/conferences/high-energy-physics-and-accelerators.html



Nota 3: http://www.treccani.it/enciclopedia/buchi-neri_(Enciclopedia-dei-ragazzi)/



Nota 4: http://ebook.scuola.zanichelli.it/sadavabiologiablu/dalle-cellule-agli-organismi/section-6/il-metodo-scientifico-dall-osservazione-alla-teoria#3477



Nota 5: Dal libro “L’ombra di Orione sulla storia dell’umanità” di Fabio Garuti



Nota 6: http://www.focus.it/scienza/scienze/che-cose-la-levitazione-acustica



Nota 7: http://www.treccani.it/vocabolario/attendibile/



Nota 8: http://www.treccani.it/vocabolario/tag/verificabile/



Nota 9: http://www.treccani.it/vocabolario/tag/confutare/



venerdì 1 luglio 2016

I migliori comandanti russi rimossi a seguito di un conflitto a fuoco, tra FSB e una spia di Hillary Clinton, a Mosca

I migliori comandanti russi rimossi a seguito di un conflitto a fuoco, tra FSB e una spia di Hillary Clinton, a Mosca

By: Sorcha Faal 


Un intrigante relazione, del  Federal Security Service ( FSB ) circola al Cremlino, afferma che il comandante della flotta del Baltico, Viktor Kravchuk, e capo della flotta di Stato Maggiore, Sergey Popov, sono stati entrambi rimossi dai loro posti dopo che è stato appurato di aver violato numerose norme della sicurezza nazionale della Federazione, dopo che dai documenti relativi alla loro missione sono stati trovati in possesso di una spia di Hillary Clinton che è stato colpito e ferito da agenti del controspionaggio dell'FSB poco più di due settimane fa. [ Nota: Alcune parole e frasi che compaiono tra virgolette in questo rapporto sono approssimazioni in lingua inglese di parole russe e / o frasi che non hanno una esatta controparte.]

Secondo questo rapporto, agenti del controspionaggio FSB  che operano a Kaliningrad il mese scorso hanno " rilevato / scoperto " una grave anomalia sul computer privato relativo ad un contractor con passaporto che lavora, alla base operativa della Flotta del Baltico a Baltiysk , nella gestione di operazioni digitali.

Questo contractor, con personal computer  , continua il rapporto, era impiegato presso l'azienda di computer internazionale con sede a Mosca ABBYY il cui contratto con il Ministero della Difesa ( MoD ) serviva alla conversione di documenti cartacei in file elettronici per la ricerca e servizio , dell'ex flotta del Baltico, del personale in pensione.

Al momento che l'FSB ha scoperto delle anomalie relative al computer del contractor, dice la relazione, tutti i lavoratori ABBYY di stanza a Baltiysk sono stati portati a Mosca, il 5 giugno, con un'operazione "incognita /di inganno" e son stati posti sotto sorveglianza, ma, la mattina del 6 giugno,  il contractor sospettato  esce dal suo appartamento a Mosca e prende l'auto, quando, a due isolati dalla Ambasciata degli Stati Uniti, nel distretto di Arbat , abbandona il veicolo sulla carreggiata, viene attorniato/accompagnato da 5 contractor della sicurezza privata americana. 

Poiché,  il contractor con il personal computer   e le guardie si avviano all'ambasciata degli Stati Uniti, dice il rapporto, agenti della sicurezza FSB hanno tentato di trattenerlo quando uno dei contraenti americani della sicurezza private ha tentato di " prendere / estrarre " un'arma nascosta provocando una colluttazione con un conflitto a fuoco con agente FSB.



Nel " clamoroso/ corpo a corpo ", che si è verificato, spiega la relazione , si è scoperto che il contractor con il computer è stato ferito dall'agente del FSB, che solo dopo avergli confiscato la  " borsa / zaino " gli è stato permesso di essere portato all'ambasciata degli Stati Uniti.

Nel giro di un'ora da che si è verificato questo " clamoroso/corpo a corpo ", afferma la relazione , l'ambasciata degli Stati Uniti ha comunicato al Ministero degli Esteri che uno dei loro diplomatici era gravemente malato ed ha chiesto il suo immediato rimpatrio negli Stati Uniti, richiesta che è stata accolta.

In concomitanza con il rilascio del rapporto FSB su questo incidente del 6 giugno va notato, che il regime di Obama ha imbeccato la stampa, il Washington Post, ha pubblicato una nota della versione " ufficiale " degli Stati Uniti, affermando, solo, che un diplomatico americano era stato " aggredito "da un agente del FSB ed è stato" portato via negli USA per cure mediche".

Anche se in base al diritto della Federazione il FSB non è autorizzato a rilasciare pubblicamente il nome di questa spia ( né stato accusato né condannato per alcun crimine), dicono gli analisti FSB in questo rapporto, è stato stabilito che è stata impiegata una  società privata USA di mercenari chiamata Triple Canopy LLC che è stato descritto come il " Blackwater privato di Obama " -in riferimento ai famigerati mercenari Blackwater sono accusati e sospettati di molti crimini di guerra .

I mercenari di Triple Canopy LLC, continua il rapporto, sono stati incredibilmente assunti dal Segretario di Stato Hillary Clinton per operare nelle ambasciate degli Stati Uniti in tutto il mondo , tra cui Mosca, ed è, di fatto, diventata la sua agenzia privata di servizio di spionaggio internazionale -ed anche quando questo ultimi anni il rilascio dei Panama Papers  ha mostrato che questa società di mercenari incassa molti miliardi di dollari con accordi segreti, mentre il Dipartimento di Stato americano afferma che, in sostanza, a loro non interessa nulla .




Accomunando queste spie del Triple Canopy LLC direttamente a Hillary Clinton, dice il rapporto, era " facile, ingenuo " venire a conoscenza dei " documenti elettronici ", non solo i suoi precedenti privati, della sua posta elettronica illegale, ma, anche, della sua e-mail attuale.

A che le informazioni di spionaggio su Hillary Clinton ottenute "su / loro" dalla flotta del Baltico con l'"operazione / inganno", continua il rapporto, è stata collocata dal Foreign Intelligence Service ( SVR ), ma, era di una tale " preoccupazione / rabbia " da parte del regime di Obama che incredibilmente lo scorso fine settimana, il presidente Obama ha ordinato al suo ministro della giustizia, Loretta Lynch, di incontrarsi privatamente con il marito di Hillary Clinton, l'ex presidente Bill Clinton, per " discutere " della questione.

La relazione conclude notando che i licenziamenti di entrambi i comandanti Viktor Kravchuk e Capo di Stato Maggiore Sergey Popov, a differenza dei loro omologhi americani, è dovuto al fatto che, anche se non sapevano cosa stava succedendo nel loro comando, essi avrebbero -  in Russia, almeno, dovuto avere qualcuno che fosse ritenuto il responsabile.



30 giugno, 2016 © UE e USA Tutti i diritti riservati. Il permesso di utilizzare questo rapporto nella sua interezza è concesso a condizione sia citata la fonte originale WhatDoesItMean.Com. Contenuti freebase sotto licenza CC-BY e GFDL .

mercoledì 29 giugno 2016

SMASCHERATI! Il piano segreto dell'UE di "Super-Stato" Nessun confine tra i membri, nessuna banca centrale di stato, nessuna moneta propria, nuovo esercito UE!

SMASCHERATI! Il piano segreto dell'UE di "Super-Stato" Nessun confine tra i membri, nessuna banca centrale di stato, nessuna moneta propria, nuovo esercito UE!

superstation95




La maschera è finalmente caduta , il vero motivo del "BREXIT" è un pamplet di 10 pagine sul piano UE di Francia e Germania ora di pubblico dominio, sulla creazione di un "Super-Stato" dell'UE in cui i membri non sarebbero più nazioni indipendenti! A quanto pare, i 20 ministri dell'UE hanno già firmato il piano alle riunioni segrete di Berlino e Parigi, e i paesi che non hanno firmato ,sarà dato un ultimatum alla riunione di Praga nel corso della giornata : Accetti  o esci dall'Unione Europea. Questo documento è stato tenuto segreto ai cittadini britannici prima del voto sul BREXIT; apparentemente per nascondergli che avrebbero chiesto loro di rinunciare ad essere Stato!

Un superstato europeo al posto dell'Unione Europea, tale ultimatum sarà presentato ai paesi del Gruppo di Visegrad in una riunione a Praga, secondo il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier. Il "passed 20" e il portale tvp.info hanno descritto il piano del documento di 9 pagine, firmato dai ministri degli esteri a Berlino e Parigi.

Se le disposizioni del documento entreranno in vigore, invece che l'Unione europea  ci sarebbe uno Stato europeo, secondo i giocatori più potenti dell'UE, Francia e Germania.

NESSUNA SOVRANITA'


Gli Stati membri in realtà non avrebbero alcun diritto al proprio esercito, ai propri servizi speciali, a un codice penale separato, o a un sistema fiscale separato - comprese le tasse. Gli Stati membri non possono avere una propria valuta, o una banca centrale capace di difendere gli interessi finanziari dello stato-nazione.

Inoltre, gli Stati membri effettivamente perdono il controllo delle loro frontiere, e le procedure per l'ammissione e la ricollocazione dei rifugiati sul proprio territorio. Il progetto prevede anche l'introduzione di un sistema di visto uniforme e la condotta dei termini di politica estera comuni con altri paesi e organizzazioni internazionali.

Il documento limita anche il ruolo della NATO nel continente europeo .

Nel preambolo del testo, Francia e Germania hanno scritto:. "I nostri Paesi condividono un destino comune e un insieme comune di valori che danno luogo a un'unione sempre più stretta tra i nostri cittadini. Lavoreremo quindi per adoperarci per un'unione politica in Europa e invitiamo i prossimi cittadini europei a partecipare a questo sforzo. "Nove pagine del documento non lasciano dubbi in merito alla forma che si intende adottare.


FORZE ARMATE

Nel documento si legge in parte: "La minaccia per la sicurezza di un paese è uguale al rischio di altri, e crediamo che la nostra sicurezza sia una e indivisibile. Noi crediamo che l'Unione europea e l'ordine di sicurezza europea fanno parte dei nostri interessi fondamentali, e li difenderemo in tutte le circostanze.

Francia e Germania condividono una visione comune dell'Europa come unione della sicurezza, basata sulla solidarietà e l'assistenza reciproca tra gli Stati membri, sostenendo la sicurezza comune e la politica di difesa. Garantire la sicurezza dell'Europa, così come la partecipazione nella costruzione della pace e trovano che la stabilità globale sia al centro del progetto europeo."Germania e Francia propongono l'istituzione del corpo chiamato " European Security Compact ", si tratta di" tutti gli aspetti della sicurezza e della difesa a livello europeo "e quindi" garantire la sicurezza dei cittadini dell'UE a tutti i livelli ".

"L'UE dovrebbe essere in grado di progettare e realizzare entrambe le operazioni civili e militari in modo più efficiente, con il supporto di permanenti catene di comando civili-militari. L'Unione dovrebbe poter contare sulla costante scontata forza di reazione rapida ed essere in grado di fornire meccanismi di finanziamento comuni per tali attività. 
Nel quadro della cooperazione europea, gli Stati membri decidono di istituire una struttura permanente di cooperazione nel campo della difesa, assieme alla possibilità di eseguire operazioni di difesa in modo flessibile. Nelle situazioni in cui è necessario,  i paesi dell'UE devono prendere in considerazione la creazione di forze di mare o acquisire altri tipi di capacità delle risorse appartenenti all'UE. "

I SERVIZI SPECIALI (INTELLIGENCE / SPIONAGGIO)

Uno dei primi passi verso la creazione di un sistema di intelligence del nuovo stato , l'idea della Germania e la Francia è "di creare un sistema comune di analisi del nostro contesto strategico e una comprensione comune dei nostri interessi. Francia e Germania propongono che sia l'UE a rivedere regolarmente il suo ambiente strategico, da discutere nel Consiglio affari esteri e nel Consiglio dell'Unione europea. Queste indagini saranno attuate tramite una "struttura indipendente, in grado di valutare la situazione, in base alla storia dell'UE, il centro delle operazioni e delle competenze al di fuori delle Istituzioni europee. "Questa struttura di primo piano porta alla " analisi strategica di intelligence , approvata a livello europeo. "

Francia e Germania, inoltre postulano, la nomina di una piattaforma europea per la cooperazione tra intelligence ", nel rispetto delle prerogative della nazione che utilizza gli strumenti esistenti, migliorare lo scambio di dati,  pianificazione  degli stati nello scenario delle minacce da gruppi, nonché la creazione per una  " capacità di risposta europea" e un " corpo europeo di protezione civile."

NESSUNA LEGGE PENALE ESCLUSIVA NAZIONALE 

Il Pubblico Ministero europeo e il codice penale nel documento, aumenta i poteri dell'Ufficio del Procuratore Europeo, che agiscono solo in difesa degli interessi finanziari dell'UE. Gli autori ipotizzano un aumento dei suoi poteri nella lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata. Secondo gli autori, " questo richiederebbe l'armonizzazione dei codici penali tra gli Stati membri ".


NESSUN CONTROLLO SOVRANO DEI PROPRI CONFINI 

Se questo piano entra in vigore, le disposizioni proposte del piano nazionale, tedesco-francese dell'UE, i membri perderebbero il loro diritto di gestire la propria politica migratoria: "Non ci dovrebbero essere più risposte nazionali unilaterali alle sfide della migrazione e della crisi (... ) la Germania e la Francia sono convinti che sia giunto il momento di introdurre una vera politica integrata in materia di asilo, rifugiati e migrazioni ".

Per attuare questa politica, si propone di stabilire  " le prime guardie di frontiera multinazionali e della guardia costiera " a cui gli stati-nazione delegherebbero il personale a Frontex .


DIVISIONE OBBLIGATORIA DEI RIFUGIATI

Il documento prevede anche sanzioni sulle quote di migrazione forzata per gli Stati membri:. "La situazione in cui l'onere della migrazione è in modo non uniforme a carico di un numero limitato di paesi non è sostenibile. In primo luogo, il Sistema  Dublino deve essere migliorato, fornendo meccanismi permanenti di collegamento e ripartizione dell'onere dei migranti tra gli Stati membri ".


Colloqui tra Francia e Germania sui rifugiati provenienti dall'Africa

Secondo la posizione comune di Francia e Germania, successive ondate migratorie sono condotte dopo un po 'il tempo a parlare con partner esterni, "la Germania e la Francia hanno già iniziato i colloqui per conto della UE, sulla migrazione ad alto livello, con un numero di paesi africani ed estendono questo dialogo a quello successivo.

Le cause principali della migrazione, come la povertà, l'insicurezza e l'instabilità politica dovrebbero essere di interesse per l'Unione europea. "

L'Unione Monetaria Europea

Una delle parti più complete del documento sono le questioni relative all'allargamento dell'Unione Monetaria, o la realizzazione di una moneta comune - l'euro. Gli autori scrivono, tra le altre cose: "Tuttavia, dobbiamo ammettere che la crisi dell'euro e le sue conseguenze hanno dimostrato alcune carenze che rendono i cittadini  dubbiosi sulle compatibilità delle singole promesse sulla cartella di valuta,  prima della sua introduzione, e dubitano persino della saggezza di mantenere il progetto euro. Tuttavia, abbiamo intenzione di nuovi procedimenti su tre fronti contemporaneamente: il rafforzamento della coesione economica, migliorare la giustizia sociale e la responsabilità democratica per aumentare la resistenza agli shock, in modo da garantire l'irreversibilità dell'euro.

L'EURO "Senza, " se " 

Gli autori riconoscono anche che i requisiti per l'adesione all'Unione Monetaria e le implicazioni fiscali connesse alla sua realizzazione, sono "più alte di quanto chiunque avrebbe potuto prevedere quando è stato introdotto l'euro." Pertanto, la Francia e la Germania "devono rispettare i diritti degli altri sul decidere quando introdurre la moneta comune."

Lo sviluppo dell'Unione Monetaria Europea richiederà - secondo gli autori - l'intensificazione del processo politico, così come la divisione tra lo Stato, per il costo del carico fiscale: "Alla luce degli squilibri esistenti, approfondendo l'UEM non lo farà essere come il Grande Bang, ma è piuttosto il risultato di una evoluzione pragmatica e graduale, tenendo conto dei problemi di crescita economica e dell'occupazione. "

La parte comune di politica fiscale della nuova Unione Monetaria Europea sarà anche la questione della capacità fiscale dei paesi membri. La mancanza di una politica comune in questo settore è, di secondo  "la pietra angolare mancante dell'Unione Monetaria Europea", e "a lungo termine, dovrebbe garantire la stabilità macroeconomica nell'area dell'euro, e limitare i trasferimenti unilaterali", gli autori,  in pratica devono essere intese come una chiamata a creare un sistema fiscale uniforme in tutta la futura Unione Europea, riducendo l'esistente concorrenza fiscale tra i paesi membri.

SuperStation95 ha ottenuto il documento di fonte governativa originale da una fonte in Germania. Il documento, in file PDF, è in lingua tedesca ed è ora disponibile per il download QUI 


AGGIORNA:

Questa vicenda è  confermata dal London Daily Mail e dal  giornale The Express , dodici ore dopo SuperStation95 ha diffuso questa notizia. I nostri lettori l'hanno ottenuta per primi, capito...



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