Tim Brown
Global Research
Saker tdr da mario
La notizia che avrebbe dovuto essere dappertutto sulle prime pagine è stata in qualche modo seppellita in mezzo a tutta la narrativa ufficiale che abbiamo dovuto sorbirci a proposito della sparatoria di Orlando.
Il giudice Andrew Napolitano ha riferito a Fox News che un rapporto dell’FBI indica come nessuno sia stato ucciso fino alle 05:13 di domenica mattina, quando lo SWAT team della polizia aveva fatto irruzione nell’edificio.
“Ecco quali sono sono le notizie in questo riassunto (dei fatti): nessuno è morto fino alle 05:13 del mattino, quando ha fatto irruzione lo SWAT team. Fino ad allora non era stato ucciso nessuno. I 53 che erano stati feriti e i 49 morti hanno tutti incontrato il loro destino nel momento, e durante l’irruzione della polizia nell’edificio”, ha detto il giudice Napolitano.
Considerando che, secondo la narrativa ufficiale, Omar Mateen sarebbe entrato nel club per dare inizio alla sua mattanza alle 02:00 di domenica mattina, come mai nessuno è stato ucciso fino alle 05:13, oltre tre ore dopo?
Ecco il rapporto ufficiale.
https://www.fbi.gov/tampa/press-releases/2016/investigative-update-regarding-pulse-nightclub-shooting
Allora ci si chiede come mai le trascrizioni delle chiamate al 911 [il numero di emergenza della polizia NdT] siano state modificate e perchè alla gente i media non hanno detto la verità su ciò che è realmente accaduto.
Ci è stato detto che 5 o 6 agenti di polizia si trovavano già nel club 15 0 20 minuti, o anche più, prima che lo SWAT team facesse il suo ingresso.
E allora, dove sta la verità qui? Qualcuno dice che le 05:13 am sono l’ora della morte, ma come è possibile, visto che il sospettato era già stato eliminato alle 05:15 am? Può essere che qualcuno nel club sia stato ucciso dallo SWAT team, oltre che da Mateen? Con quasi 50 morti e ancora più feriti, come ha fatto Mateen a sparare così tanti colpi? Sono veramente curioso.
Ascoltate l’ingresso dello SWAT team nel club.
Se ciò non fosse abbastanza, alcuni agenti di polizia hanno ammesso che potrebbero aver ucciso qualcuno dei presenti. WFAA riporta:
Lunedì, il Capo della Polizia di Orlando, John Mina, ed altri ufficiali del corpo di polizia hanno riferito nuovi dettagli sulla sparatoria, compresa la possibilità che alcune delle vittime possano essere state uccise dagli agenti, nel tentativo di salvarle.
“Dirò questo, che fa parte delle indagini”, ha aggiunto Mina. “Ma dirò che quando i nostri agenti dello SWAT, otto o nove agenti, hanno incominciato a sparare, sul fondo c’era un muro di cemento e loro si sono ritrovati sotto tiro”.
Una fonte del dipartimento di polizia vicina alle indagini e che ha chiesto di rimanere anonima, ha detto che la folla, che arrivava a 300 persone e la struttura abbastanza complessa del dance club potrebbero aver fatto si che alcuni dei presenti rimanessero colpiti dal fuoco degli agenti. (Grassetto aggiunto)
Nota dell’editore di Global Research
Secondo il giudice Napolitano (Fox News), la cronologia dei fatti, a detta del Dipartimento di Polizia di Orlando (OPD) non solo conferma come nessuno sia stato ucciso prima delle 05:13 am, quando lo SWAT team aveva fatto irruzione nell’edificio, ma conferma anche che i primi colpi sono stati sparati alle 05:14 am e il sospettato è stato ucciso un minuto dopo, alle 05:15am.
Nel giro di un solo minuto, sotto l’attacco dello SWAT team, il sospettato, secondo la narrativa ufficiale, avrebbe ucciso 49 persone, ferendone 53. E tutto questo è successo mentre il sospettato era sotto il fuoco dello SWAT team. A questo proposito, l’OPD ammette che qualcuno potrebbe essere stato ucciso dallo SWAT team a seguito dello scambio di colpi che ci sarebbe stato fra il sospettato e 8 o 9 agenti SWAT. Questo importante “dettaglio” (cioè, che alcune delle vittime siano state uccise dagli agenti dello SWAT) non è arrivato sulle prime pagine dei media mainstream.
I comunicati sono contraddittori, prima dicono che lo SWAT team si era trovato sotto il fuoco del sospettato (vedere la citazione più sopra) “che si era nascosto nel bagno” e poi ammettono che era stato ucciso quando gli ostaggi avevano incominciato ad uscire dall’edificio:
“Un poliziotto aveva sfondato il muro del club con il suo veicolo corazzato Bearcat. Gli ostaggi avevano iniziato ad uscire. La stessa cosa aveva fatto Mateen, sparando all’impazzata. Con rapidità ed efficienza gli agenti lo hanno colpito a morte”.
Trascrizione completa dell’articolo del Naples Daily News (grassetto aggiunto)
ORLANDO – Omar Mateen, il killer che aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico, si era nascosto nella toilette del Pulse, un gay-nightclub, dova ha poi ucciso un gran numero di persone. [Secondo l’OPD, le uccisioni sono avvenute dopo le 05:13 am.] Un muro di blocchi di cemento lo separava dal gruppo di agenti di polizia che si trovava all’esterno. Per tre ore, al mattino presto di domenica, i negoziatori di crisi avevano cercato di mettere fine all’assedio.
Ad un certo punto, Mateen, che fino ad allora, secondo la polizia, si era comportato “con calma e freddezza” durante le discussioni, aveva incominciato a dire che avrebbe ucciso altre persone [secondo l’OPD, non si è sparato fino alle 05:14 am]. Allarmata, la polizia aveva sistemato un ordigno esplosivo vicino al muro e lo aveva fatto scoppiare. Lo sfondamento non era riuscito: il buco non era grande abbastanza per permettere un recupero efficace.
Un agente allora aveva sfondato con il suo veicolo blindato Bearcat il muro del club. Gli ostaggi erano usciti. La stessa cosa aveva fatto Mateen, sparando all’impazzata.
Con rapidità ed efficienza gli agenti lo avevano ucciso. [alle 05:15 am, secondo l’OPD]
Così era terminato il peggior massacro con armi da fuoco della storia americana: 49 morti e 53 feriti.
Lunedì, il Capo della Polizia di Orlando, John Mina, ed altri ufficiali del corpo di polizia hanno riferito nuovi dettagli sulla sparatoria, compresa la possibilità che alcune delle vittime possano essere state uccise dagli agenti, nel tentativo di salvarle.
“Dirò questo, che fa parte delle indagini”, ha aggiunto Mina. “Ma dirò che, quando i nostri agenti dello SWAT, otto o nove agenti, hanno incominciato a sparare, sul fondo c’era un muro di cemento e loro si sono ritrovati sotto tiro”.
Una fonte del dipartimento di polizia vicina alle indagini e che ha chiesto di rimanere anonima, ha detto che la folla che arrivava a 300 persone e la struttura abbastanza complessa del dance club potrebbero aver fatto si che alcuni dei presenti rimanessero colpiti dal fuoco degli agenti.
Mina ha detto che la decisione di far irruzione nel club in un modo così violento è stata ardua. “E’ stata una decisione dura da prendere, ma è stata la decisione giusta”, ha detto. “La nostra priorità n°1 era quella di salvare delle vite e questa è stata la decisione giusta da prendere”.
Investigatori della polizia locale, federale e statale hanno continuato le indagini lunedì, operando da una serie di unità comando mobili, parcheggiate una dietro l’altra a South Orange, nel centro di Orlando. Le autorità hanno appurato che Mateen, 29 anni, era entrato nel club alle 02:02 am, armato con un fucile AR-15 e una pistola Glock.
Secondo la fonte del dipartimento di polizia, un agente fuori servizio, che lavorava nel club il sabato sera, stava controllando all’esterno dei bevitori minorenni quando aveva udito degli spari provenienti dall’interno. L’agente fuori servizio si era precipitato all’interno del club e aveva scambiato alcuni colpi di arma da fuoco con Mateen, subito fiancheggiato da altri tre agenti, ha aggiunto la fonte.
Gli agenti avevano fatto fuoco su Mateen, che si era rifugiato nella toilette, nel retro del club.
“Questi altri agenti erano entrati mentre il sospettato stava sparando”, ha aggiunto Mina. “Lo hanno costretto a cessare il fuoco e a ritirarsi nei bagni, dove pensiamo avesse diversi ostaggi”.
Mateen aveva chiamato tre volte il 911 dal bagno che divideva con gli ostaggi e aveva dichiarato la sua alleanza allo Stato Islamico, un gruppo terroristico noto anche come ISIL o ISIS.
Aveva chiamato due volte il centralino e aveva riattaccato prima che potessero rispondergli, ha riferito la fonte.
“Era in uno dei bagni, barricato con degli ostaggi”, ha detto Mina. “C’era gente nel bagno di fronte, circa 15 o 20 persone. E i dettagli non possono essere rivelati, fanno parte delle indagini”.
I negoziatori di crisi della polizia di Orlando erano stati fatti arrivare al club e avevano parlato tre volte con Mateen. Durante i colloqui costui era rimasto calmo, ma aveva ribadito che il suo piano era quello di uccidere ancora più persone, ha aggiunto Mina.
“Basandoci sulle dichiarazioni del sospettato, sulle informazioni che avevamo ricevuto dal sospettato e dagli ostaggi e dalla gente che si trovava all’interno”, ha detto Mina, “pensavamo che altre perdite di vite umane fossero imminenti. Ho preso la decisione di dare inizio alle operazioni di soccorso e di aprire una breccia con l’esplosivo”.
Lo SWAT team non era riuscito ad abbattere il muro esterno verso il bagno, dove si trovavano dalle 15 alle 20 persone, così Mina aveva deciso di usare il Bearcat.
Gli agenti, che indossavano elmetti e giubbotti antiproiettile da guerra, avevano abbattuto il muro del bagno, facendo un piccolo buco, largo circa 90 cm., a 60 cm. da terra, in modo che i prigionieri potessero scappare.
“Siamo stati in grado di recuperare molte decine di persone che sono passate attraverso quel muro“, ha detto Mina. “Lo stesso sospettato è uscito da quel buco con pistola e fucile e ha ingaggiato un conflitto a fuoco con gli agenti e alla fine è rimasto ucciso”.
Mateen brandiva un AR-15 e una pistola semiautomatica che aveva acquistato in un negozio di Port St. Lucie una settimana fa. Aveva sparato agli agenti, colpendone uno di striscio sull’elmetto, prima di essere colpito diverse volte ed ucciso.
Decine di fori di proiettile segnano il muro di cemento esterno, prova della sparatoria, compresi decine di colpi sparati dagli agenti.
L’ultimo scambio di colpi fra Mateen e la polizia di Orlando e gli agenti dello sceriffo della Contea di Orange si è verificato alle 5 del mattino ed ha messo fine ad uno stallo durato tre ore.
Gli agenti di polizia di Orlando sono entrati nel nightclub ed hanno trovato i corpi senza vita dei clienti sparsi nel bar e nella sala. Altri corpi sono stati ritrovati in un bagno adiacente.
Le vittime sono state uccise dallo SWAT team o da Mateen, che è stato freddato a bruciapelo alle 05:15 am (secondo il rapporto dall’OPD) mentre usciva dall’edificio insieme agli ostaggi? Il Capo della Polizia di Orlando John Mina ha riconosciuto che gli agenti dello SWAT hanno accidentalmente ucciso delle persone nel nightclub.
La versione ufficiale è che Mateen ha ucciso 49 persone e ne ha ferite 53. E tutto questo sarebbe successo, secondo la cronologia dell’OPD, in un lasso di 1-2 minuti, prima di essere ucciso alle 05:15 am, mentre lasciava l’edificio.
(M. Ch,GR Editor)
La notizia che avrebbe dovuto essere dappertutto sulle prime pagine è stata in qualche modo seppellita in mezzo a tutta la narrativa ufficiale che abbiamo dovuto sorbirci a proposito della sparatoria di Orlando.
Il giudice Andrew Napolitano ha riferito a Fox News che un rapporto dell’FBI indica come nessuno sia stato ucciso fino alle 05:13 di domenica mattina, quando lo SWAT team della polizia aveva fatto irruzione nell’edificio.
“Ecco quali sono sono le notizie in questo riassunto (dei fatti): nessuno è morto fino alle 05:13 del mattino, quando ha fatto irruzione lo SWAT team. Fino ad allora non era stato ucciso nessuno. I 53 che erano stati feriti e i 49 morti hanno tutti incontrato il loro destino nel momento, e durante l’irruzione della polizia nell’edificio”, ha detto il giudice Napolitano.
Considerando che, secondo la narrativa ufficiale, Omar Mateen sarebbe entrato nel club per dare inizio alla sua mattanza alle 02:00 di domenica mattina, come mai nessuno è stato ucciso fino alle 05:13, oltre tre ore dopo?
Ecco il rapporto ufficiale.
https://www.fbi.gov/tampa/press-releases/2016/investigative-update-regarding-pulse-nightclub-shooting
Allora ci si chiede come mai le trascrizioni delle chiamate al 911 [il numero di emergenza della polizia NdT] siano state modificate e perchè alla gente i media non hanno detto la verità su ciò che è realmente accaduto.
Ci è stato detto che 5 o 6 agenti di polizia si trovavano già nel club 15 0 20 minuti, o anche più, prima che lo SWAT team facesse il suo ingresso.
E allora, dove sta la verità qui? Qualcuno dice che le 05:13 am sono l’ora della morte, ma come è possibile, visto che il sospettato era già stato eliminato alle 05:15 am? Può essere che qualcuno nel club sia stato ucciso dallo SWAT team, oltre che da Mateen? Con quasi 50 morti e ancora più feriti, come ha fatto Mateen a sparare così tanti colpi? Sono veramente curioso.
Ascoltate l’ingresso dello SWAT team nel club.
Se ciò non fosse abbastanza, alcuni agenti di polizia hanno ammesso che potrebbero aver ucciso qualcuno dei presenti. WFAA riporta:
Lunedì, il Capo della Polizia di Orlando, John Mina, ed altri ufficiali del corpo di polizia hanno riferito nuovi dettagli sulla sparatoria, compresa la possibilità che alcune delle vittime possano essere state uccise dagli agenti, nel tentativo di salvarle.
“Dirò questo, che fa parte delle indagini”, ha aggiunto Mina. “Ma dirò che quando i nostri agenti dello SWAT, otto o nove agenti, hanno incominciato a sparare, sul fondo c’era un muro di cemento e loro si sono ritrovati sotto tiro”.
Una fonte del dipartimento di polizia vicina alle indagini e che ha chiesto di rimanere anonima, ha detto che la folla, che arrivava a 300 persone e la struttura abbastanza complessa del dance club potrebbero aver fatto si che alcuni dei presenti rimanessero colpiti dal fuoco degli agenti. (Grassetto aggiunto)
Nota dell’editore di Global Research
Secondo il giudice Napolitano (Fox News), la cronologia dei fatti, a detta del Dipartimento di Polizia di Orlando (OPD) non solo conferma come nessuno sia stato ucciso prima delle 05:13 am, quando lo SWAT team aveva fatto irruzione nell’edificio, ma conferma anche che i primi colpi sono stati sparati alle 05:14 am e il sospettato è stato ucciso un minuto dopo, alle 05:15am.
Nel giro di un solo minuto, sotto l’attacco dello SWAT team, il sospettato, secondo la narrativa ufficiale, avrebbe ucciso 49 persone, ferendone 53. E tutto questo è successo mentre il sospettato era sotto il fuoco dello SWAT team. A questo proposito, l’OPD ammette che qualcuno potrebbe essere stato ucciso dallo SWAT team a seguito dello scambio di colpi che ci sarebbe stato fra il sospettato e 8 o 9 agenti SWAT. Questo importante “dettaglio” (cioè, che alcune delle vittime siano state uccise dagli agenti dello SWAT) non è arrivato sulle prime pagine dei media mainstream.
I comunicati sono contraddittori, prima dicono che lo SWAT team si era trovato sotto il fuoco del sospettato (vedere la citazione più sopra) “che si era nascosto nel bagno” e poi ammettono che era stato ucciso quando gli ostaggi avevano incominciato ad uscire dall’edificio:
“Un poliziotto aveva sfondato il muro del club con il suo veicolo corazzato Bearcat. Gli ostaggi avevano iniziato ad uscire. La stessa cosa aveva fatto Mateen, sparando all’impazzata. Con rapidità ed efficienza gli agenti lo hanno colpito a morte”.
Trascrizione completa dell’articolo del Naples Daily News (grassetto aggiunto)
ORLANDO – Omar Mateen, il killer che aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico, si era nascosto nella toilette del Pulse, un gay-nightclub, dova ha poi ucciso un gran numero di persone. [Secondo l’OPD, le uccisioni sono avvenute dopo le 05:13 am.] Un muro di blocchi di cemento lo separava dal gruppo di agenti di polizia che si trovava all’esterno. Per tre ore, al mattino presto di domenica, i negoziatori di crisi avevano cercato di mettere fine all’assedio.
Ad un certo punto, Mateen, che fino ad allora, secondo la polizia, si era comportato “con calma e freddezza” durante le discussioni, aveva incominciato a dire che avrebbe ucciso altre persone [secondo l’OPD, non si è sparato fino alle 05:14 am]. Allarmata, la polizia aveva sistemato un ordigno esplosivo vicino al muro e lo aveva fatto scoppiare. Lo sfondamento non era riuscito: il buco non era grande abbastanza per permettere un recupero efficace.
Un agente allora aveva sfondato con il suo veicolo blindato Bearcat il muro del club. Gli ostaggi erano usciti. La stessa cosa aveva fatto Mateen, sparando all’impazzata.
Con rapidità ed efficienza gli agenti lo avevano ucciso. [alle 05:15 am, secondo l’OPD]
Così era terminato il peggior massacro con armi da fuoco della storia americana: 49 morti e 53 feriti.
Lunedì, il Capo della Polizia di Orlando, John Mina, ed altri ufficiali del corpo di polizia hanno riferito nuovi dettagli sulla sparatoria, compresa la possibilità che alcune delle vittime possano essere state uccise dagli agenti, nel tentativo di salvarle.
“Dirò questo, che fa parte delle indagini”, ha aggiunto Mina. “Ma dirò che, quando i nostri agenti dello SWAT, otto o nove agenti, hanno incominciato a sparare, sul fondo c’era un muro di cemento e loro si sono ritrovati sotto tiro”.
Una fonte del dipartimento di polizia vicina alle indagini e che ha chiesto di rimanere anonima, ha detto che la folla che arrivava a 300 persone e la struttura abbastanza complessa del dance club potrebbero aver fatto si che alcuni dei presenti rimanessero colpiti dal fuoco degli agenti.
Mina ha detto che la decisione di far irruzione nel club in un modo così violento è stata ardua. “E’ stata una decisione dura da prendere, ma è stata la decisione giusta”, ha detto. “La nostra priorità n°1 era quella di salvare delle vite e questa è stata la decisione giusta da prendere”.
Investigatori della polizia locale, federale e statale hanno continuato le indagini lunedì, operando da una serie di unità comando mobili, parcheggiate una dietro l’altra a South Orange, nel centro di Orlando. Le autorità hanno appurato che Mateen, 29 anni, era entrato nel club alle 02:02 am, armato con un fucile AR-15 e una pistola Glock.
Secondo la fonte del dipartimento di polizia, un agente fuori servizio, che lavorava nel club il sabato sera, stava controllando all’esterno dei bevitori minorenni quando aveva udito degli spari provenienti dall’interno. L’agente fuori servizio si era precipitato all’interno del club e aveva scambiato alcuni colpi di arma da fuoco con Mateen, subito fiancheggiato da altri tre agenti, ha aggiunto la fonte.
Gli agenti avevano fatto fuoco su Mateen, che si era rifugiato nella toilette, nel retro del club.
“Questi altri agenti erano entrati mentre il sospettato stava sparando”, ha aggiunto Mina. “Lo hanno costretto a cessare il fuoco e a ritirarsi nei bagni, dove pensiamo avesse diversi ostaggi”.
Mateen aveva chiamato tre volte il 911 dal bagno che divideva con gli ostaggi e aveva dichiarato la sua alleanza allo Stato Islamico, un gruppo terroristico noto anche come ISIL o ISIS.
Aveva chiamato due volte il centralino e aveva riattaccato prima che potessero rispondergli, ha riferito la fonte.
“Era in uno dei bagni, barricato con degli ostaggi”, ha detto Mina. “C’era gente nel bagno di fronte, circa 15 o 20 persone. E i dettagli non possono essere rivelati, fanno parte delle indagini”.
I negoziatori di crisi della polizia di Orlando erano stati fatti arrivare al club e avevano parlato tre volte con Mateen. Durante i colloqui costui era rimasto calmo, ma aveva ribadito che il suo piano era quello di uccidere ancora più persone, ha aggiunto Mina.
“Basandoci sulle dichiarazioni del sospettato, sulle informazioni che avevamo ricevuto dal sospettato e dagli ostaggi e dalla gente che si trovava all’interno”, ha detto Mina, “pensavamo che altre perdite di vite umane fossero imminenti. Ho preso la decisione di dare inizio alle operazioni di soccorso e di aprire una breccia con l’esplosivo”.
Lo SWAT team non era riuscito ad abbattere il muro esterno verso il bagno, dove si trovavano dalle 15 alle 20 persone, così Mina aveva deciso di usare il Bearcat.
Gli agenti, che indossavano elmetti e giubbotti antiproiettile da guerra, avevano abbattuto il muro del bagno, facendo un piccolo buco, largo circa 90 cm., a 60 cm. da terra, in modo che i prigionieri potessero scappare.
“Siamo stati in grado di recuperare molte decine di persone che sono passate attraverso quel muro“, ha detto Mina. “Lo stesso sospettato è uscito da quel buco con pistola e fucile e ha ingaggiato un conflitto a fuoco con gli agenti e alla fine è rimasto ucciso”.
Mateen brandiva un AR-15 e una pistola semiautomatica che aveva acquistato in un negozio di Port St. Lucie una settimana fa. Aveva sparato agli agenti, colpendone uno di striscio sull’elmetto, prima di essere colpito diverse volte ed ucciso.
Decine di fori di proiettile segnano il muro di cemento esterno, prova della sparatoria, compresi decine di colpi sparati dagli agenti.
L’ultimo scambio di colpi fra Mateen e la polizia di Orlando e gli agenti dello sceriffo della Contea di Orange si è verificato alle 5 del mattino ed ha messo fine ad uno stallo durato tre ore.
Gli agenti di polizia di Orlando sono entrati nel nightclub ed hanno trovato i corpi senza vita dei clienti sparsi nel bar e nella sala. Altri corpi sono stati ritrovati in un bagno adiacente.
Le vittime sono state uccise dallo SWAT team o da Mateen, che è stato freddato a bruciapelo alle 05:15 am (secondo il rapporto dall’OPD) mentre usciva dall’edificio insieme agli ostaggi? Il Capo della Polizia di Orlando John Mina ha riconosciuto che gli agenti dello SWAT hanno accidentalmente ucciso delle persone nel nightclub.
La versione ufficiale è che Mateen ha ucciso 49 persone e ne ha ferite 53. E tutto questo sarebbe successo, secondo la cronologia dell’OPD, in un lasso di 1-2 minuti, prima di essere ucciso alle 05:15 am, mentre lasciava l’edificio.
(M. Ch,GR Editor)
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