giovedì 6 giugno 2024

Gli Usa sanzionano i produttori iraniani di droni

Drone iraniano 'Mohajer 10' © Getty Images / Fatemeh Bahrami ; Agenzia Anadolu

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Washington ha accusato Teheran di fornire UAV a Mosca e a gruppi militanti in tutto il Medio Oriente

Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato sanzioni nei confronti di quattro organizzazioni iraniane e di un individuo ritenuto coinvolto nello sviluppo e nella produzione di droni, che secondo Washington vengono forniti alla Russia e a gruppi militanti in tutto il Medio Oriente.


In un comunicato stampa pubblicato lunedì sul sito web del dipartimento, Washington ha osservato che le misure vengono imposte contemporaneamente alle sanzioni dell'UE su individui ed entità coinvolte nell'industria iraniana degli UAV.

Gli ultimi obiettivi delle sanzioni statunitensi includono quattro entità associate alla Rayan Roshd Afzar Company, nonché un dirigente iraniano dell’Iran Aviation Industries Organization – una filiale del Ministero della Difesa e della Logistica delle Forze Armate iraniano, che supervisiona i produttori di UAV tra cui Iran Aircraft. Azienda industriale manifatturiera e industrie aeronautiche Qods.

La mossa di Washington fa seguito alle sanzioni imposte dall'UE a un certo numero di individui e organizzazioni iraniane e nordcoreane lo scorso venerdì. Bruxelles ha accusato sei persone e tre entità della RPDC di fornire assistenza alla Russia, nonché di generare fondi per programmi nucleari e missilistici illegali in violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

L’UE ha inoltre introdotto restrizioni nei confronti del ministro della Difesa iraniano Mohammad Reza Ashtiani, così come di altre nove persone fisiche ed giuridiche, accusandoli di fornire alla Russia droni di fabbricazione iraniana che sarebbero stati successivamente utilizzati contro obiettivi in ​​Ucraina.

L’Iran, nel frattempo, ha ripetutamente negato le accuse di cooperazione con la Russia in ambito militare e ha insistito sul fatto che non è parte del conflitto in Ucraina.

L’Occidente ha lanciato accuse simili e imposto sanzioni alla Cina, sostenendo che sta fornendo “aiuti letali” alla Russia. Anche Pechino ha negato le affermazioni “infondate” e ha sottolineato di non essere né il “creatore” né il complice della crisi ucraina.

Mosca ha anche negato di aver utilizzato droni iraniani o altre armi straniere. Il Cremlino ha più volte insistito sul fatto che tutte le armi utilizzate dall’esercito russo durante il conflitto in Ucraina fossero di produzione nazional

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