Riportiamo un commento scritto da Cesare Sacchetti vittima di un recentissimo abuso operato dalle forze di polizia fedeli al regime di Mario Draghi.
''Carissimi, purtroppo stamattina non ho avuto un piacevole risveglio. Mi sono svegliato con gli uomini della Digos che sono venuti ad eseguire un decreto di sequestro del mio cellulare.
La mia "colpa" è stata quella di aver fatto il mio lavoro di giornalista libero e indipendente e di aver riportato ciò che fonti qualificate mi hanno detto in merito alle condizioni di salute di Mario Draghi.
I magistrati che hanno avviato questo procedimento mi contestano una "prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo NO VAX" per via della pubblicazione di "notizie false".
Sarebbe interessante sapere che razza di reato è quello che presume una immaginaria reazione nel contesto eversivo antigovernativo NO VAX , e soprattutto sarebbe altrettanto interessante sapere perché quello che ho scritto sarebbe falso visto che il diretto interessato non ha detto nemmeno una parola al riguardo.
Fino a prova contraria, avere delle opinioni e riportare delle notizie che in nessun modo contengono un incitamento alla violenza, è consentito in uno stato di diritto.
Mi rendo conto però che non siamo in uno stato di diritto, ma in un regime. Scriverò un articolo dettagliato in merito a questa vicenda e lo pubblicherò nel mio blog e nel mio canale Telegram.
Vi chiedo di avere pazienza perché non ho la disponibilità del mio telefono cellulare e per un po' userò il computer.
Quello che vi chiedo di fare è di non lasciarvi andare in nessun modo allo sconforto. Queste intimidazioni finiranno molto presto.
La giustizia sarà ristabilita. Se questo regime pensa di intimidirmi e intimidirci così, si sbaglia di grosso.
La nostra determinazione e resistenza potrà soltanto crescere e diventare ancora più forte.''
TUTTI UNITI CONTRO LA CENSURA DEL REGIME
NON PRAEVALEBUNT