Riportiamo un commento scritto da Cesare Sacchetti vittima di un recentissimo abuso operato dalle forze di polizia fedeli al regime di Mario Draghi.
''Carissimi, purtroppo stamattina non ho avuto un piacevole risveglio. Mi sono svegliato con gli uomini della Digos che sono venuti ad eseguire un decreto di sequestro del mio cellulare.
La mia "colpa" è stata quella di aver fatto il mio lavoro di giornalista libero e indipendente e di aver riportato ciò che fonti qualificate mi hanno detto in merito alle condizioni di salute di Mario Draghi.
I magistrati che hanno avviato questo procedimento mi contestano una "prevedibile istigazione ad una reazione nel contesto eversivo antigovernativo NO VAX" per via della pubblicazione di "notizie false".
Sarebbe interessante sapere che razza di reato è quello che presume una immaginaria reazione nel contesto eversivo antigovernativo NO VAX , e soprattutto sarebbe altrettanto interessante sapere perché quello che ho scritto sarebbe falso visto che il diretto interessato non ha detto nemmeno una parola al riguardo.
Fino a prova contraria, avere delle opinioni e riportare delle notizie che in nessun modo contengono un incitamento alla violenza, è consentito in uno stato di diritto.
Mi rendo conto però che non siamo in uno stato di diritto, ma in un regime. Scriverò un articolo dettagliato in merito a questa vicenda e lo pubblicherò nel mio blog e nel mio canale Telegram.
Vi chiedo di avere pazienza perché non ho la disponibilità del mio telefono cellulare e per un po' userò il computer.
Quello che vi chiedo di fare è di non lasciarvi andare in nessun modo allo sconforto. Queste intimidazioni finiranno molto presto.
La giustizia sarà ristabilita. Se questo regime pensa di intimidirmi e intimidirci così, si sbaglia di grosso.
La nostra determinazione e resistenza potrà soltanto crescere e diventare ancora più forte.''
3234: le pagine di mail che il noto Anthony Fauci ha scambiato per mantenere la falsa narrativa sul Covid e Wuhan, e che ora sono “fuggite” ed ora sono pubbliche. Qui:
Sono semplicemente scandalose. Montagne di materiale compromettente lui, e i suoi complici internazionali. Non ho molto tempo, per cui mi limito a postare da un blog francese.
Qui una mail dove l’immunologo Jean Francois Delfraissy, presidente del Consiglio Tecnico Scientifico di Macron, chiede aiuto ad Anthony Fauci su come resistere all’utilizzo della idrossiclorochina. “Ho un’enorme pressione politica per autorizzare l’idrossiclorochina e darla a tutti!” si lamenta.
La lettura delle 3 mila e passa pagine è solo agli inizi. Sarebbe interessante vedere i corrispondenti italiani. Fra l’altro, pochi giorni a, Fauci è stato insignito della massima onorificenza italiota, cavaliere di gran croce, dal Mattarella.
Se non viene soffocato dai media e dai giudici (sono curioso di vedere come faranno), si profila un enorme scandalo internazionale, anzi globale come è global la Grande Impostura per la dittatura terapeutica. Il senatore Rand Paul si domanda se la colpa di Fauci sia penalmente rilevante:Sen. Rand Paul says Dr. Fauci can't be the one to investigate COVID-19 origins on 'The Ingraham Angle.' #FoxNews #Ingraham Subscribe to Fox News! https://bit.ly/2vaBUvAS Watch more Fox News Video: http://video.foxnews.com Watch Fox News Channel Live: http://www.foxnewsgo.com/ FOX
Senatore Rand Paul: il Dr. Fauci fin dall'inizio aveva finanziato la ricerca sul guadagno di funzione
Intervista al senatore degli stati uniti d'America, Rand Paul. Il senatore chiede il licenziamento di Fauci, in quanto dal recente pubblicazione delle email personali, emerge che l'NIH , istituto di sanità nazionale, tramite Fauci, abbia finanziato le ricerche di guadagno di funzione, ossia ritocco genetico, del virus Covid-19, presso laboratorio di Wuhan.
Giornalista: potrebbe esserci responsabilità penale qui? per una frode o per la continuativa collaborazione con i cinesi, quando inventava scuse per loro?
senatore: almeno c'è una colpevolezza morale nella ricerca fatta dalla scienziata dei pipistrelli a Wuhan, lei gli ha dato il riconoscimento, elencando esattamente il finanziamento del NIH con una clausola di 10 numeri, l'identificativo numerico, elencando i soldi e ringraziando l'NIH per i soldi,è chiaramente guadagno di funzione.
Qui la valutazione di Cesare Sacchetti: plausibile:
Non appena sono uscite le email di Fauci, Amazon ha immediatamente ritirato il suo libro.
Dalla fretta con la quale il sistema sta scaricando direi che è altamente probabile l’ipotesi che veniva ventilata ieri sera. Fauci è stato scelto come capro espiatorio. Aspettiamoci di vedere fenomeni simili anche qui. Le élites hanno da tempo scelto Speranza come agnello sacrificale. Hanno già iniziato a sacrificare le pedine.
That was unexpected: Amazon, Barnes & Noble memory-hole Fauci’s book amid email revelations — RT USA News Major book retailers have scrubbed Dr. Anthony Fauci’s book on “leadership” during the pandemic just one day after announcing it,
Stiamo arrivando alla fine dei giochi, i cosiddetti nodi vengono al pettine, e dunque ora sta anche al popolo non farsi imbelinare dai soliti criminali al governo e dai vecchi criminali che hanno svenduto i beni del popolo, vedi il criminale Prodi e suoi accoliti... l'autunno sarà caldo, la lotta della luce per liberarsi dall'oscurità giunge al termine. W la luce!
Sa Defenza
Se si dà uno sguardo all’ultima indagine della banca d’Italia sulle condizioni economiche del Paese dopo il Covid, si avvertirà probabilmente un brivido freddo che percorre la schiena.
Il 55% degli italiani si trova ad un passo dalla soglia di povertà. Un terzo delle famiglie italiane tra tre mesi non avrà più sufficienti riserve. L’ossigeno finirà in autunno e molti non avranno più nemmeno le risorse necessarie per comprare il pane.
Quella che sta per arrivare è una ondata tale che trascinerà il Paese in un vortice di caos e violenza mai visti dalla fine del secondo conflitto mondiale.
Le sue parole infatti non lasciano spazio a dubbi.
“IN AUTUNNO LA SITUAZIONE SOCIALE ED ECONOMICA SARÀ DRAMMATICA CON PERICOLI PER L’ORDINE SOCIALE. PER STARE A GALLA, IL GOVERNO DOVRÀ COPRIRSI DIETRO IL PERICOLO DELLA PANDEMIA E TENERE LE REDINI IN QUALCHE MODO. UNA DITTATURA DEMOCRATICA SARÀ INEVITABILE.”
A parte la definizione paradossale e ipocrita di “dittatura democratica”, è chiaro a cosa si sta andando incontro.
E’ uno scenario da guerra civile, accuratamente voluto e preparato dal governo e dalle élite internazionali che lo dirigono.
L’attenzione del pubblico è stata interamente rivolta contro un virus che ad oggi non è stato in grado di fare più morti nel mondo della comune influenza stagionale, al netto di tutte le falsificazioni fatte sui numeri.
Mentre le masse sono state magistralmente, e in maniera criminosa, fatte mettere le une contro le altre per quello che riguarda l’uso di guanti e mascherine, il regime è andato avanti e ha portato una sospensione delle libertà personali senza precedenti dal 1945.
Per il momento, sembra che la prevista proroga dello stato di emergenza non ci sarà, ma ciò non cambia purtroppo nulla rispetto allo scenario che sta per arrivare.
La crisi ci sarà e sarà devastante, così come le possibili rivolte. E’ a quel punto che la proroga oggi messa nel cassetto potrebbe essere ritirata fuori domani, per portare ad un’altra durissima repressione.
IL PRETESTO SARÀ ANCORA UNA VOLTA IL COVID-19, E SU QUESTO AVRANNO UN RUOLO FONDAMENTALE I MEDIA NEL REGOLARE AL MASSIMO LA MANOPOLA DEL TERRORE DEL VIRUS.
In quel momento, il punto massimo di rottura sarà probabilmente raggiunto e il rischio di tumulti sarà estremamente elevato.
Ecco perchè il virus serve. Serve a mantenere in vita il colpo di Stato consumatosi lo scorso gennaio.
Perchè il mondialismo vuole distruggere l’Italia
A questo punto ci si chiede perchè le élite mondialiste che stanno coordinando in diverse parti del mondo uno scenario di dittatura globale, si siano accanite così tanto in modo particolare contro l’Italia.
La ragione sta nella storia stessa di questo Paese e di ciò che esso rappresenta sia sotto il profilo culturale sia sotto quello economico.
Come già spiegato in altre occasioni, l’Italia assume un ruolo importantissimo nelle strategie esecutive del nuovo ordine mondiale.
L’ex agente dei servizi segreti britannici, John Coleman, nel suo libro “Il comitato dei 300”, denunciò come la morte del Paese fosse stata decretata molti anni prima da uno dei circoli più importanti del mondialismo, il comitato dei 300 che a sua volta controlla fermamente il Club di Roma, fondato da Aurelio Peccei, uomo degli Agnelli, e il club Bilderberg, un altro gruppo globalista del quale fanno parte tra gli altri l’attuale capo della task force del governo, Colao.
L’attacco all’Italia ordinato da questi gruppi sovranazionali si è articolato principalmente su due piani.
Il primo è di natura prettamente spirituale e religiosa.
L’Italia rappresenta dai tempi della sua fondazione la cristianità. Per arrivare ad un governo unico mondiale fondato su una nuova religione globale, in tutto e per tutto simile al culto misterico e gnosticista praticato dalla massoneria, occorre prima colpire al cuore il Paese che ospita e custodisce la tradizione fondante del cristianesimo, ovvero l’Italia.
L’infiltrazione degli ambienti progressisti dentro la Chiesa cattolica e il pontificato di Bergoglio sono in questo senso l’esempio più vivo della strategia di secolarizzazione e scristianizzazione perseguita dalle élite contro l’Italia.
Il secondo è di natura prettamente economica, ed è subordinato al primo in quanto a importanza.
La deindustrializzazione del Paese e la sua completa spoliazione economica è funzionale al raggiungimento del primo obbiettivo.
Occorreva giungere al depauperamento nazionale sia per spegnere la forza economica della nazione sia per togliere di mezzo un pericoloso competitor per l’industria mercantilista nord-europea e francese.
Non è certo un caso se dagli anni’80 in poi, con la prima infausta stagione di privatizzazioni realizzataavviata da Romano Prodi, allora presidente dell’IRI, l’istituto per la ricostruzione industriale che racchiudeva il patrimonio industriale pubblico, si sia andati in una progressiva direzione di abbattimento dell’industria pubblica nazionale che aveva consentito al Paese di diventare una potenza economica mondiale.
Il processo è continuato con la seconda ondata di privatizzazioni degli anni’90, e con la svendita del patrimonio dell’IRI, eseguita attraverso il contributo fondamentale ancora una volta di Romano Prodi, nuovamente presidente dell’istituto nel 1993, e di Mario Draghi, un uomo che già all’epoca era un riferimento fondamentale per le élite europee riguardo ai piani da eseguire per l’Italia, e che avrà anche ora un ruolo decisivo, come si vedrà a breve.
Infine, il passaggio al disastroso modello economico ordoliberale, l’ingresso della moneta unica e la conseguente adozione di un cambio troppo pesante per i parametri dell’economia italiana ha dato un’ulteriore accelerazione al processo di deindustrializzazione del Paese, a tutto beneficio del cartello mercantilista nord-europeo, rappresentato dall’industria tedesca e olandese, che di converso hanno beneficiato di un cambio artificialmente svalutato.
La crisi da Covid è l’ultima fase per colpire a morte l’Italia
Ora si è alle battute finali. E’ stato fatto un lavoro scientifico di demolizione di una nazione dal punto di vista materiale e spirituale, ma non si è ancora giunti al suo annichilimento totale.
Serve qualcosa di ancora più devastante. In questo senso, la crisi da Covid si è rivelata perfetta perché le previsioni economiche parlano di un crollo verticale del PIL pari a -12%.
L’Italia sarà il Paese che subirà quella che sarà considerata probabilmente la più grave repressione economica della storia economica internazionale.
Di fronte ad una situazione così drammatica, i disordini pertanto saranno inevitabili e il governo fantoccio nelle mani delle élite lo sa perfettamente.
Per la prima volta dalla fine della seconda guerra mondiale, mancherà il pane a milioni di persone.
Ecco perchè è necessaria la farsa della seconda ondata. Per disinnescare qualsiasi tentativo di rivolta e usare il pugno duro della repressione dittatoriale contro le rivolte di piazza.
Quando questa crisi raggiungerà l’apogeo e l’instabilità sarà totale, allora con ogni probabilità questo traballante governo uscirà di scena.
I segnali di una sua dipartita precoce sembrano esserci già adesso.
Il vice-ministro della Salute, Pierpaolo Sileri, che durante la crisi da Covid non osava pronunciare una parola contro il governo di cui fa parte, ora sembra essere investito da una sorta di incontinenza verbale acuta che lo sta portando praticamente a rinnegare tutto quanto fatto dal suo stesso governo in materia di gestione Covid.
In genere, nei palazzi della politica, quando si cambia rotta così bruscamente è il segnale che la baracca sta per crollare e si cerca di mettere un piede fuori dalla porta.
La “soluzione” delle élite: il governo Draghi
Dunque le élite e il governo da questo manovrato, stanno permettendo deliberatamente che il Paese venga travolto dalla crisi per poi passare ad ogni probabilità alla “soluzione” auspicata dalle prime.
Un altro governo tecnico, stavolta nelle mani di quello che appare ancora essere il candidato preferito dall’establishment, ovvero Mario Draghi, sicario economico che ha avuto un ruolo da protagonista nell’accompagnare il processo di smantellamento dell’Italia.
Draghi a palazzo Chigi darebbe il via all’ultima stagione di saccheggio della nazione e gli ultimi residui gioielli in mano allo Stato verrebbero messi sul mercato a prezzi di saldo.
Non sarebbe altro che l’esecuzione del piano Colaodi cui si è già parlato in un’altra occasione, che prevedrebbe anche la possibilità di vendere asset strategici per il controllo del Paese, quali i trasporti e infrastrutture come porti e aeroporti, in mani straniere.
Sarebbe una privatizzazione di massa dell’intero sistema Paese.
Qualcuno è arrivato a sostenere che in realtà questo non accadrebbe perchè Draghi si sarebbe “riconvertito” nuovamente al pensiero del suo originario maestro, il compianto professor Federico Caffè.
La prova di questo “pentimento” sarebbe stato un articolo del Financial Times, nel quale l’ex presidente della Bce, parlava della necessità di espandere i debiti pubblici, senza dire però a quali condizioni e senza sottolineare che quella espansione senza un ombrello della banca centrale che inietta moneta per garantire la solvibilità del debito si rivelerebbe disastrosa.
In realtà, quell’articolo è sembrato essere fatto su ordinazione per poter appunto mettere su la narrazione di una immaginaria conversione di Draghi.
Una idea veicolata soprattutto da alcuni ambienti della Lega che hanno salutato il presunto arrivo di Mario Draghi tra i sovranisti.
Un’assurdità che si smentisce da sola, ma che comunque potrebbe essere usata per giustificare un governo Draghi appoggiato anche da Renzi.
Alla cordata che vuole l’ex presidente Bce prossimo primo ministro si è aggiunto anche Bergoglio che lo ha insignito dell’incarico di membro dell’Accademia delle Scienze Sociali.
Tutto questo assieme al fatto che il pontefice attuale, uno tra i più accesi e fanatici sostenitori del mondialismo, dia un incarico del genere a Draghi dovrebbe essere sufficiente a far capire che non c’è stato nessun cambiamento e che l’uomo di Goldman Sachs è rimasto esattamente quello che era prima.
Ad ogni modo, in alcuni ambienti politici, l’incontro con Di Maio è stato letto come un allargamento del fronte che vorrebbe Draghi premier.
A bordo ora ci sarebbero oltre a Renzi, Forza Italia, Prodi, un buon pezzo di PD e una buona parte del M5S guidata da Di Maio che sarebbe pronta a tutto pur di evitare le urne anticipate, evenienza che scriverebbe la parola fine alla storia del movimento della Casaleggio Associati.
E la Lega? Al momento Salvini sembra aver accantonato l’idea del governissimo per chiedere invece le urne anticipate, ma Giorgetti, l’uomo del deep state leghista vicino a Draghi, è da sempre uno dei più convinti sostenitori di un governo di larghe intese guidato proprio dall’ex governatore di Bankitalia.
A settembre, dopo le amministrative, si vedrà meglio se Salvini avrà intenzione di strappare sul serio dalla linea di Giorgetti, oppure se si rivelerà nuovamente funzionale alla linea di quest’ultimo.
Questo comunque sembra essere lo scenario che le élite hanno delineato per il Paese.
Dal caos sociale ed economico volutamente preparato e orchestrato dai mondialisti, uscirà il governo che dovrà infliggere il colpo di grazia al Paese.
In autunno si consumerà quindi l’aggressione finale del clan globalista contro l’Italia.
La speranza è che quell’alleanza Viganò-Trump di cui si è parlato precedentemente, riesca a sventare questo piano criminoso e a impedire la definitiva morte economica e spirituale di questa nazione
Si sta per combattere una battaglia decisiva che deciderà il destino di milioni di persone, non solo in Italia, ma nel mondo.
La guerra che è stata dichiarata all’Italia molti decenni è giunta all’appuntamento più importante.
La madre di tutte le battaglie si combatterà in Italia, nel cuore dell’Occidente cristiano dove tutto ebbe inizio 2000 anni fa, e dove tutto sembra di nuovo finire oggi.
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