sabato 1 giugno 2019

IL PRIMO ” PUTSCH DEGLI ONESTI”

IL PRIMO ” PUTSCH DEGLI ONESTI”



E’ stato nel numero  del 3 febbraio 1993 di “L’Italia Settimanale”, direttore Marcello Veneziani, e per cui lavoravo anch’io. L’articolo rivelava per primo che meno di un anno prima, il 2 giugno 1992, “a bordo del regio yacht Britannia (che si trova “per caso” nelle nostre acque territoriali) dei rappresentanti della BZW (la ditta di brocheraggio della Barclay’s), della Baring   § Co., della S.G. Warburg , e  dai nostri rappresentanti dell’ENI, dell’AGIP, di Mario Draghi del  ministero del Tesoro, Riccardo Gallo dell’IRI, Giovani Bazoli dell’Ambroveneto, Antonio Pedone del Crediop e da alti funzionari della Comit, delle Generali e della Società Autostrade [danno] il via alla svendita dello Stato. Prime vittime annunciate, i patrimoni industriali e bancari più prestigiosi.  Il nome dell’operazione èprivatizzazione”. Formula magica presentata alla collettività come unica cura per risanare la nostra economia e che invece  nasconde un business di proporzioni incalcolabili […] fra le famiglie del capitalismo, banche e signori della moneta. Accordi e strategie politiche ben precise: scippare agli Stati,  considerati un inutile retaggio del passato e un odioso freno la globalizzazione del mercato, la sovranità monetaria”.
Che ve ne pare, come attualità, ora che Mario Draghi torna venerato a qualche massima carica che è stata approntata  per lui? Traggo queste righe  dal libretto di Michele Rallo, “La Crociera del Britannia”, Dino Grammatico Edizioni, per un buon motivo. Rallo, di Trapani, che è stato deputato di Alleanza Nazionale per due legislature dal 1994 al 2001, ebbe la dignità civile di fare quattro interrogazioni parlamentari per sapere cosa s’era deciso sul Britannia: quattro interrogazioni  al governo Amato, al governo Ciampi, al governo Berlusconi. Senza mai ottenere risposta.

Attenzione alle date, consiglia giustamente Rallo:   i media erano  pieni dello scandalo di Mani Pulite (cominciato a febbraio  ‘92)  delle ondate di arresti eccellenti, della crisi del governo democristian-socialista,  le elezioni di aprile avevano segnato la liquidazione politica di Craxi e di Andreotti e il vuoto di potere reale della classe dirigente  – il primo e originale Golpe degli Onesti –  con Giuliano Amato capo di un governo di emergenza. Come non  bastasse, il 23  maggio era stato ucciso il giudice Falcone nel famoso mega-attentato; i media   avevano le migliori scuse per non riferire che, all’orizzonte di Civitavecchia, era comparso il Britannia dove uno sconosciuto funzionario del Tesoro di nome Draghi era presente all’incontro  dove (precisa un’altra interrogazione di Rallo) “fu decisa  la dismissione delle aziende a partecipazione statale […] Le procedure di vendita sono a buon punto per Maccarese e Italstrade, e c’è la conferma della volontà di quotare in Borsa, scendendo sotto il  51%, anche le azioni della Società  Autostrade”  :  che sappiamo in quali mani  private è finita, a render lucri inverosimili ingiustificati.
Per di più, a settembre del ’92, ecco l’attacco di George Soros alla lira, che “obbliga”  Ciampi  a svalutare del 30% dopo una inutilmente ostinata  (e sospetta) difesa della nostra valuta,  che costò all’erario  una perdita valutaria di 48 miliardi di dollari,  facendo arricchire qualcun altro di altrettanto. Con la svalutazione, “calcolato in dollari, l’acquisto delle nostre imprese da privatizzare è diventato per gli acquirenti esteri meno costoso del 30%”.  Sarà certo una coincidenza  se Soros riceverà la laurea honoris causa dalla massonica università di Bologna, su indicazione(si dice) di Romano Prodi, uno degli artefici maggiori della esaltante stagione delle privatizzazioni.
A rivedere  il film di quei tempi che ho vissuto,  resto colpito dall’accumulo straordinario di eventi enormi che avvennero tutti in pochi mesi del 1992.  Il  7  febbraio, il Trattato di Maastricht:  17, arresto di Mario Chiesa e inizio della tempesta giudiziaria di Mani Pulite;  aprile, le elezioni disastrose per i vecchi partiti, e che vedono l’affermazione di Lega Nord e di Rete (Leoluca Orlando), i due “partiti degli Onesti” dell’epoca, con molti punti in comune con il grillismo odierno.  Il 27 aprile, le dimissioni anticipate di Cossiga, “perché ci vuole un presidente forte” per  reggere  il timone nella tempesta (e tenere a freno le procure) e lui, prossimo alla scadenza  e dunque al semestre bianco, non lo è. A maggio la morte di Falcone;  a giugno, l’arrivo del Britannia; a settembre Soros che attacca la lira. E in questi mesi Amato, Ciampi, Prodi, Andreatta che ci danno dentro  con le privatizzazioni delle aziende a partecipazione pubblica. Con un governo Ciampi  che  è il primo di uno  al di fuori del  parlamento (meglio: il secondo, il primo fu il governo Badoglio), e pieno di “tecnici”, ossia gente delle banche e della finanza.


Cronologia di Mario Draghi

Ciò  che non ricordavo è la provenienza di Draghi. Com’è che appare al Tesoro,  e come direttore generale? Dove stava, prima?
Era direttore esecutivo, ossia altissimo dirigente, della Banca Mondiale. Dal 1984 al 1990.  La Banca Mondiale, fondata nel ’45 dopo Bretton Woods come primo pilastro del futuro Governo Mondiale;  quello di cui il banchiere Warburg disse al Senato, nel 1950: “Avremo un governo mondiale, vi piaccia o no – o col consenso o  con la forza”.  E’ alla Banca Mondiale  che  Bush jr. ha messo il  suo complice-chiave del’11 Settembre, il Paul Wolfowitz dal doppio passaporto.
Dunque Draghi aveva alle spalle una eccelsa carriera nel mondo della finanza anglo, in corso dal 1984 al 1990.  Ma proprio nel 1990, per divina ispirazione, lascia l’America  e torna in Italia. Nel 1991, viene nominato al Tesoro: Direttore Generale. Da chi? Dal ministro di allora, Guido Carli,“co-autore con Giuliano Amato della legge delega che aveva avviato la privatizzazione” della Banca d’Italia.  In tempo per salire sul Britannia. Un “tecnico”. E’ possibile, ma non c’è prova, che ci fosse anche Andreatta.  Se fosse vero, era l’unico politico italiano invitato. Se si può chiamare “politico” quello che attuò il divorzio fra Tesoro e Bankitalia nell’81.
Torniamo a Draghi:
1984-1990 direttore della World Bank.
1991-2001 Direttore generale del Tesoro e – insieme  – Presidente del Comitato Privatizzazioni: carica in cui  si avvicendano altri liquidatori del patrimonio pubblico, fra cui Romano Prodi, successivamente presidente IRI (fino al ’94), capo del governo (1996-1998),  e come premio,  presidente della Commissione Europea (1999).
2002  – Draghi lascia e va a Goldman Sachs. “Non  da semplice manager, ma addirittura da vicepresidente con competenza dell’area europea, e membro del suo  Management Committee Worldwide”. Ossia della finanziaria  speculativa  che non soltanto aveva fatto la “consulente della privatizzazione di Credito Italiano e Fintecna,  ma aveva acquistato in prima persona consistenti pezzi del nostro patrimonio nazionale: fra cui l’intera proprietà immobiliare dell’ENI , più altri patrimoni immobiliari da Fondazione Cariplo,  RAS, Toro eccetera”.
Ah, se ci fossero stati i procuratori di Mani Pulite! Avrebbero potuto rilevare  come  possibile reato  il gigantesco conflitto d’interesse in capo a Draghi e incriminarlo! Ma  non c’erano. Solo trent’anni dopo,   una loro emulatrice avrebbe messo sotto intercettazione  il sindaco di Legnano. I conflitti d’interesse   diventano delitti solo a quel livello.
2006 – Draghi rientra in Italia e diventa Governatore della Banca d’Italia. Ah, peccato  che si fossero distratti i procuratori di Mani Pulite! E il partito degli Onesti non abbia eccepito l’inammissibilità che un dirigente di Goldman prendesse la più  importante carica pubblica monetaria  –    ah già, ora  Bankitalia era privata.
Chi ce l’ha messo?  “Male, molto male io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi”, esplose Cossiga  ….”E’ il liquidatore,  dopo  la famosa crociera del Britannia,  dell’industria pubblica ..  la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era Direttore generale del Tesoro” . E’ il celebre  momento  del “vile  affarista”:
Un vile, vile affarista…non si può mettere a presidente del Consiglio [se ne parlava già  allora] chi è stato socio di Goldman Sachs”. 
Ah ,  che bell’occasione per le Procure!   Prendere le parole dell’ex capo di Stato e usarle come notitia   criminis onde indagare Draghi, l’uomo di Goldman Sachs  –  per appurare,  con intercettazioni 24 ore  su 24  come  quelle che fanno adesso ai leghisti, di quali “vili affari” lo si potesse accusare. Niente. Davigo, l’occhiuto Procuratore Totale,  non raccolse.
2006-2011 Draghi resta dunque a governare Bankitalia.
2011 – spicca il  grande balzo: governatore della Banca Centrale Europea.
….Adesso torna, tranquilli.  Capo di governo “tecnico” e poi presidente della Repubblica, come Ciampi –  a  completare l’opera e  applaudito dagli Onesti.
Fini dai Rotschild: entrò fascista uscì conservatore
La storia non sarebbe completa senza il finale comico che riguarda Gianfranco Fini, allora segretario di Alleanza Nazionale, presidente della Camera, alleato di Berlusconi nel governo e desideroso di sostituirlo. Una vicenda di cui Rallo, in quanto parlamentare di AN, conosce particolari a me sfuggiti.

Il Corriere della Sera del 21  gennaio 1995 titolava: “Fini a Londra: polemica sul Times, colazione dai Rotschild”. Si riferiva di una “colazione di lavoro” della  Banca Rotschild “Per sentire cosa propone Fini. E si riportava di una voce di corridoio: “Arriverà fascista e partirà conservatore”.
Quello che volevano sapere i banchieri Rotschild  dal successore di Almirante: “AN è un partito liberista o statalista? Era  a favore o contro lo stato sociale? A favore o contro la moneta unica europea?
E più e più volte: siete a favore delle privatizzazioni?” – e lui, Fini, “fa di tutto per rispondere”, riferisce l’inviato del Corriere – che era l’inviata: Lucia Annunciata, passata al Manifesto a Repubblica e  dal ’93 appunto al Corriere; ma anche, dal ’95, in RAI 3 – dove dirige Linea 3. Mi stupii un po’ allora, assistendo alle interviste faccia a faccia che  la “rossa”  Annunciata faceva a Fini:  simpatizzanti,   di sdoganamento, quasi di promozione. Adesso capisco perché.  Repubblica, lo stesso giorno, dettava: “Il presidente di AN parla a favore delle privatizzazioni –che la City e la Banca Rotschild ascoltino”.
Un pilota del parco velivoli dello Stato mi disse che Fini (e neo-consorte) volavano spesso a Londra impegnando un  executive della repubblica.   Imparava bene. Nel 2003 in Israele,  kippà in testa, pronunciò la frase: “Fascismo male assoluto”, ed eccolo, purificato  nell’apposito lavacro, pronto a sostituire Berlusca. Il quale durava troppo, probabilmente, anche per quelli di Londra. Fino al giorno del “Che fai, mi cacci?”, del 22 aprile 2010. Era sul punto di…ma arrivò la storiaccia della casa di Montecarlo, rivelata da Il Giornale di  Berlusconi.
Per Rallo, era finita prima. Le quattro interrogazioni che  aveva presentato per sapere  dal governo di cosa si era parlato sul Britannia, lo rendeva inadatto alla nuova nascita del Segretario come Rotschildiano. “Al convegno di Fiuggi (gennaio 1995) dall’elenco dei deputati del Gruppo Sud , il mio nominativo veniva cassato personalmente dal presidente. Non mi spiego il perché”, mi disse allora Antonio Parlato, l’onorevole che  aveva presentato l’elenco a Fini.
(Da ricordare a chi ha meno di 40 anni e quindi non  sa del “Britannia”.  Specie adesso che Berlusconi ha candidato Mrio Draghi… anche se è possibile che l’abbia nominato per bruciarlo.   Almeno a giudicare dal dispetto con cui nel  hanno parlato a Radio Radicale: ….Ha voluto trascinarlo nella  campagna elettorale…”. Indicazione che l’ordine è:  non si faccia nemmeno il santo nome del Banchiere, deve restare candido e sacro, da Venerato Maestro, per gli usi ulteriori).
Qui sotto un video del gruppo Larouche, a cui risale il merito di aver rivelato per primo la crociera del Britannia:



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venerdì 31 maggio 2019

Nell'esercito ucraino i comandanti uccidono i soldati che si rifiutano di combattere nel Donbass

Nell'esercito ucraino i comandanti uccidono i soldati che si rifiutano di combattere nel Donbass 





Nel DNI si racconta che i comandanti dell'APU uccidono i soldati che si rifiutano di combattere nel Donbass flickr.com / Ministero della Difesa dell'Ucraina / CC BY-SA 2.0

Donetsk, 9 dicembre. In una delle roccaforti delle Forze armate dell'Ucraina (Forze armate dell'Ucraina) nell'area dell'insediamento di Bogdanovka, è stato ucciso un soldato ucraino perché ha rifiutato di prendere parte alle ostilità nel Donbas. Su questo con riferimento ai dati di intelligence, ha detto il capo del servizio stampa, della milizia popolare DNI,  Daniil Bezsonov.

L'incidente si è verificato nelle posizioni del 1° Battaglione d'assalto minerario della 128a brigata il plotone Yarik. Secondo Bezsonov, a seguito di un conflitto con il comandante della compagnia, uno dei combattenti dell'unità è stato ucciso con un'arma da fuoco.

" A.A. Kolomiets, nato nel 1989,  si è apertamente opposto alla partecipazione dell'unità alla nuova fase della guerra civile, " riporta Komsomolskaya Pravda citando un rappresentante del dipartimento della milizia popolare  .

Bezssonov ha anche riferito che incidenti simili si erano già verificati in altre unità delle Forze armate dell'Ucraina. Secondo lui, l'introduzione della legge marziale in alcune regioni dell'Ucraina ha scatenato le mani dei comandanti ucraini.

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mercoledì 29 maggio 2019

ECCO PERCHE’ I CATTOLICI HANNO AFFONDATO IL POLITICO BERGOGLIO CHE (OLTRE ALLA CHIESA) AFFOSSA TUTTI QUELLI CHE SPONSORIZZA.

ECCO PERCHE’ I CATTOLICI HANNO AFFONDATO IL POLITICO BERGOGLIO CHE (OLTRE ALLA CHIESA) AFFOSSA TUTTI QUELLI CHE SPONSORIZZA.

Antonio Socci
Sa Defenza 




Ormai sembra il bacio della morte. Tutto quello che Bergoglio tocca va in rovina. Nella Chiesa anzitutto (ed è evidente a tutti). Ma anche nella politica, che poi è la vera ossessione del gesuita argentino.

Alle presidenziali americane  si lanciò contro Trump (e a favore della Clinton) e Trump trionfò, mentre Hillary sprofondò. La stessa cosa è accaduta nelle presidenziali della sua Argentina e in quelle del BrasileDue sconfitte brucianti per i candidati sostenuti da lui.

Eguale disastro alle consultazioni in Colombia. Fece fare poi opposizione alla Brexit e sappiamo come è finita. Ormai si dovrebbe sfuggire l’appoggio di Bergoglio come una condanna sicura.

In Italia il Pd  dal 2013 ha seguito Bergoglio nella sua linea migrazionista. Così il Vaticano nel 2016 appoggiò il referendum costituzionale di Renzi  e fu un tale disastro  che il governo dello stesso Renzi crollò. Poi, alle elezioni del 2018, la chiesa bergogliana  sostenne il Pd contro Lega e centrodestra e il Pd uscì a pezzi, precipitando al minimo storico, con le dimissioni di Renzi dalla segreteria.

Alle elezioni europee del 2019, per fermare Salvini, il Vaticano ha instaurato un collegamento con il M5S, che è ultralaicista, ma a Bergoglio non importa: a lui interessava che Di Maio bombardasse quotidianamente Salvini. E Di Maio lo ha fatto.  Un cardinale  aveva confidato al “Fatto quotidiano” che in Vaticano “i Cinque Stelle sono di casa”. Ebbene, anche per il M5S quello di Bergoglio è stato il bacio della morte: crollo e voti dimezzati.

Così queste elezioni europee ci hanno consegnato un vincitore, Matteo Salvini, e due sconfitti assoluti: il M5S e Giorgio Mario Bergoglio. E’ evidente a tutti perché Bergoglio, dimenticandosi il sacro ministero del Vicario di Cristo, in queste settimane si è buttato anima e corpo nella mischia politica lanciandosi in una campagna elettorale sfrenata contro Salvini.

Il vescovo di Roma ha trascinato anche la Chiesa italiana in un vortice di fanatismo antisalviniano che è arrivato fino al punto di permettere al “Fatto quotidiano” di titolare: “Il papa è la vera opposizione a Matteo Salvini”. E anche: “Cei: ‘Votate tutti tranne Salvini’ ”.

“L’Espresso”, proprio nel giorno del voto, ha dedicato la copertina a Bergoglio, come eroe della Sinistra, lo “Zorro” che avrebbe dovuto spazzar via il leader leghista. Eloquente il sottotitolo: “Gli striscioni e le maschere. Il popolo della protesta e la Chiesa di papa Bergoglio che passa all’opposizione”.

Ha voluto trasformarsi in politico (umiliando la Cattedra di Pietro e scandalizzando milioni di credenti) , dunque è giusto che Bergoglio venga ora valutato come politico: bocciato totalmente  dal popolo e soprattutto dal popolo cattolico. In quanto politico è stato addirittura sfiduciato dai fedeli che hanno sfruttato questa occasione per far capire al Vaticano come la pensano sul papato di estrema sinistra che ha ridotto la Chiesa in condizioni penose e che vuole riempire l’Italia di immigrati (magari islamici).

Lo svilimento del ministero pietrino, lo svuotamento della fede ad una dimensione tutta orizzontale, sociologica, da attivismo politicante di estrema sinistra, il concentrarsi esclusivo e ossessivo sui migranti, l’essere del tutto indifferente ai problemi del nostro popolo, tutto questo ha convinto la gente che l’attuale vertice vaticano – oltre a maltrattare i cristiani spesso con pessime espressioni – disprezzi gli italiani e, dopo l’episodio del cardinale elettricista, si è avuta la netta sensazione che non rispetti neanche lo Stato italiano e le sue regole.

E’ stata un’operazione sconcertante. In queste settimane di massacri di cristiani nel mondo, di attacchi pesanti alla vita e di dati allarmanti che mostrano lo svuotarsi delle chiese in Italia, la gerarchia vaticana, infischiandosene di Dio, ha ritenuto di gridare allo scandalo per l’unica cosa per la quale avrebbe dovuto esultare: un politico che affida i destini d’Italia e d’Europa al Cuore Immacolato di Maria e che richiama la sua gente alla protezione dei santi patroni dell’Europa.

La corte bergogliana è inorridita davanti a un rosario quasi come se ne avessero terrore. Bergoglio ha perfino fatto sapere che lui non stringerà mai la mano a Salvini : eppure aveva stretto calorosamente la mano alla laicissima e abortista Bonino e aveva accolto in Vaticano il Centro sociale Leoncavallo con altri centri sociali della sinistra sudamericana.

In effetti il Bergoglio che inorridisce per il rosario baciato da Salvini  in piazza è lo stesso Bergoglio che gradì (portandolo con sé) il dono del socialista boliviano Morales: la falce e martello con sopra l’immagine di Cristo. Non si scandalizzò e non insorse come ha fatto quando Salvini ha baciato il rosario.

Se il messaggio di Bergoglio – tramite la Cei – è stato (come sintetizzato dal “Fatto”) “votate tutti tranne Salvini”, il popolo italiano e anzitutto il popolo cattolico ha risposto votando Salvini e bocciando Bergoglio e la Cei.

Salvini lo ha capito e nei commenti a caldo, la sera di domenica, è tornato a baciare il rosario e a ringraziare la Madonna, proprio per ringraziare i tanti cattolici che gli hanno dato fiducia e per ribadire la sua convinta difesa delle radici spirituali dell’Italia e dell’Europa, che poi è la tenace battaglia per la nostra identità.

Dopo che i catto-progressisti, in questi decenni, hanno tanto enfatizzato (a parole) il ruolo dei laici nella Chiesa, le gerarchie clerico-progressiste hanno invaso abusivamente il campo dei laici, la politica, e hanno fallito, venendo sonoramente bocciati dal laicato cattolico.

Dunque adesso imparino  dai cattolici. Apprendano umilmente la lezione  che i laici, nel loro campo specifico, hanno dato alla corte bergogliana e alla Cei. Facciano mea culpa e chiedano scusa al popolo cattolico, che hanno tradito, e a tutti gli italiani.
Tornino, queste gerarchie, a occuparsi della fede, di Gesù Cristo, e magari – invece di fare comizi – riportino per le strade delle città la Madonna pellegrina che un tempo servì anche per ricordare al popolo il pericolo mortale del comunismo (persecutore dei cristiani).

Bergoglio e la Cei potrebbero chiedere a qualche laico di insegnare  loro la devozione alla Madonna e ai nostri santi. Per esempio potrebbero chiamare Salvini a far loro lezione. Infatti, a quanto pare, la Madonna, tramite il popolo, ha risposto alla preghiera di Salvini benedicendone le intenzioni.

Antonio Socci
Da “Libero”, 28 maggio 2019

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martedì 28 maggio 2019

Come mai i Caschi Bianchi falsi "Sanitari" di ISIS Hanno Forniture Mediche Tedesche?

Come mai i Caschi Bianchi falsi "Sanitari" di ISIS Hanno Forniture Mediche Tedesche?
Sa Defenza 





HAMA - L'esercito siriano ha trovato forniture di attrezzature mediche, alcune di fabbricazione tedesca, in un ospedale da campo presumibilmente posseduto dal gruppo Caschi Bianchi, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa statale SANA.

L'agenzia ha citato fonti locali non identificate dicendo che la scoperta è stata fatta nella città di Qal'at al-Madiq nella provincia di Hama.

Oltre alle forniture mediche che includevano defibrillatori automatici esterni e strumenti chirurgici, i soldati siriani hanno anche scoperto maschere antigas con filtri, oltre a indumenti di protezione chimica e altre attrezzature.

La scoperta arriva pochi giorni dopo che il rappresentante russo Vladimir Safronkov ha detto a una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU che l'organizzazione non governativa dei Caschi Bianchi (ONG) sta preparando nuove provocazioni nella provincia di Idlib.


"La squadra pseudo-umanitaria dei Caschi Bianchi continua a preparare nuove provocazioni per accusare le autorità [siriane] di usare agenti tossici", ha detto Safronkov.

I governi siriano e russo hanno ripetutamente accusato i Caschi Bianchi di aver messo in scena una serie di falsi attacchi in Siria che prevedevano l'uso di armi chimiche per far ricadere la responsabilità sul governo siriano e per fornire ai paesi occidentali il plausibile pretesto dell'intervento nella Repubblica araba siriana.

La ONG è stata avvistata più di una volta a causa di falsi attacchi, incluso nell'aprile 2018, quando Caschi Bianchi hanno pubblicato le foto dei medici degli ospedali di Douma che curavano pazienti che avevano subito un presunto attacco chimico dall'esercito siriano.

Damasco respinse con veemenza le accuse, denunciando l'attacco come provocazione scenica. Dopo le provocazioni chimiche dei terroristi, oltre 100 missili sono stati lanciati da Stati Uniti, Regno Unito e Francia su vari siti governativi in ​​Siria in risposta al presunto uso di armi chimiche contro la popolazione civile.

Il maggiore generale Viktor Kupchishin, capo del Centro russo per la riconciliazione siriana, ha affermato che operatori di media stranieri nella provincia siriana di Hama hanno ripreso  false immagini TV sulla "morte" di una famiglia dovuta  presumibilmente all'uso di armi chimiche da parte delle truppe siriane.






















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lunedì 27 maggio 2019

BENJAMIN FULFORD: Theresa May sconfitta in Gran Bretagna, gli oligarchi della West Coast fanno causa per la pace

BENJAMIN FULFORD: Theresa May sconfitta in Gran Bretagna, gli oligarchi della West Coast fanno causa per la pace

Benjamin Fulford
Sa Defenza 

Le dimissioni forzate del primo ministro britannico (e figlia di Hitler) Theresa May hanno segnato un decisivo punto di svolta nella battaglia per il pianeta Terra, concordano molteplici fonti. Le sue dimissioni hanno già costretto gli oligarchi high-tech Jeff Bezos, Mark Zuckerberg ed Elon Musk a cercare di aprire trattative di pace con la White Dragon Society (WDS), secondo fonti della P2.

Nel frattempo, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha trascorso il fine settimana del Memorial Day in Giappone, in parte per evitare l'assassinio, mentre le mosse iniziano a porre fine alla lunga situazione di stallo politico a Washington, DC, dicono al Pentagono e fonti di destra giapponesi.

Come molti di noi sanno, la politica americana è rimasta bloccata in un ciclo infinito di ripetizioni per due anni, con democratici isterici che usano il controllo dei media-corporate e ogni strumento legale possibile per rimuovere Trump, mentre Trump twitta sulla "caccia alle streghe" infinita .

Per capire perché le dimissioni di May  siano cruciali per rompere lo stallo politico, dobbiamo dare uno sguardo veloce allo scandalo FISAgate. Fondamentalmente, nel 2016 gli oligarchi Rockefeller / Clinton hanno chiesto ai loro omologhi Rothschild nel Regno Unito di eludere la legge degli Stati Uniti per spiare Trump e inventare lo scandalo del Russiagate per metterlo sotto accusa. Le dimissioni di May significano che gli oligarchi (sionisti) nazisti -alleati dei britannici che hanno combattuto contro Trump ora vengono tutti espulsi dalla struttura britannica  militare / intelligence / potere politico, secondo fonti della famiglia reale britannica. Questa epurazione sarà accompagnata da una simile negli Stati Uniti, secondo fonti del Pentagono.
"Trump  concede il potere di declassificazione [al Procuratore Generale degli Stati Uniti William] Barr che pone nelle sue le mani la forza necessaria per porre fine ai sionisti appena  vengono rilasciati i file sull'attentato dell'11 settembre, 3/11 [Fukushima] e altre informazioni militari".
Un assaggio del tipo di file che stanno per essere pubblicati è venuto da questo rilascio, dall'Olanda, di video e fotografie scattate immediatamente dopo che il volo 370/17 "Malaysian Air" è stato abbattuto in Ucraina. Il film è stato reso disponibile con download fino al 1° giugno, ma tieni presente che contiene immagini sconvolgenti di cadaveri mutilati. 
https://wetransfer.com/downloads/8e718ace300809f836f75aa75afa9c4d20190525075927/052f8e1fdfa9cc40fc40a40a53ff05c820190525075927/c4f5f5?utm_campaign=WT_email_tracking&utm_content=general&utm_medium=download_button&utm_source=notify_recipient_email

L'informatore che ha inviato il file ha notato che le vittime del "Volo 17" avevano passaporti olandesi non validi appartenenti a persone che salivano a bordo del Volo 370. Inoltre, molti dei corpi erano decomposti, indossavano abiti invernali per un volo estivo o nudi, e non avevano sangue. Le informazioni contenute nella scatola nera dei voli "non sono mai state rese pubbliche dagli inglesi, che le hanno ricevute", osserva la fonte.

Fonti britanniche dell'MI6 affermano: "Sia gli attuali che gli ex primi ministri collusi per pervertire il corso dell'emancipazione della Gran Bretagna , che abbiamo scoperto, come al solito dovevano andarsene. "Ora che sono stati rimossi dal potere, il rilascio di informazioni dalle scatola nera del Volo 370/17 è imminente, aggiungono le fonti . Inoltre, l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama sta testimoniando sull'uso del volo 370/17 con ricatto nucleare contro i leader mondiali, riferiscono fonti della CIA.

Ci sono molti segnali che la mafia Khazariana non sta prendendo bene queste rivelazioni imminenti. Per prima cosa, la CNN ha intitolato un articolo sulla visita di Trump in Giappone con una foto di John F. Kennedy che esce da un aereo nel giorno del suo assassinio.

https://edition.cnn.com/2019/05/24/politics/donald-trump-air-force-one-travel-foreign-trips

Siamo stati allo spettacolo trattato dal rappresentante Jerry Nadler, presidente del Comitato Giudiziario della Camera che ha condotto varie inchieste del Congresso contro il presidente, è svenuto durante la conferenza stampa.
https://www.zerohedge.com/news/2019-05-24/watch-sickly-nadler-passes-out-during-de-blasio-presser

Nel frattempo, la presidente della Camera, ovviamente molto stressata, Nancy Pelosi, ha chiesto un "intervento" contro Trump.

https://www.bbc.com/news/world-us-canada-48388880

Se la polizia militare degli Stati Uniti non arresta questi criminali dopo tali palesi minacce contro un presidente in carica, sono colpevoli di negligenza nella funzione del loro dovere.

In ogni caso, anche lo stato canaglia sionista di Israele è sotto assedio. Il primo ministro criminale assassino Benjamin Netanyahu non è stato in grado di formare un governo dopo il suo recente tentativo di rubare le elezioni.

http://news.trust.org/item/20190526152348-u6x9g
https://sadefenza.blogspot.com/2019/05/benjamin-fulford-theresa-may-sconfitta.html

"Israele è circondato da missili, S-400, tsunami e potrebbe dover rinunciare alle alture del Golan", sottolineano fonti del Pentagono. Nel frattempo, la campagna di Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni (BDS) contro Israele "si intensifica con Trump costringendo Israele ad abbandonare i progetti cinesi, mentre Siemens, Bombardier, Hitachi, Macquarie, Alstom e un consorzio greco si ritirano dal progetto della metropolitana leggera di Gerusalemme". notano delle fonti. Anche l'UE sta rivedendo i suoi legami con la "Banca israeliana sionista Leumi ", notano. Inoltre, i crimini israeliani stanno "alimentando l'antisemitismo in tal misura che la Germania sta mettendo in guardia gli ebrei dal non indossare i loro copri capo", notano le fonti.

"Il vero costo della guerra viene discusso tra gli addetti ai lavori del Pentagono, forse incluso il capo di stato maggiore dell'esercito, Mark Milley, già designato a diventare il prossimo presidente del Joint Chiefs of Staff", commenta Robert David Steele, ex ufficiale della Marina e della CIA. " Sia il presidente che i migliori dirigenti capiscono che essere uno strumento sionista in Medio Oriente è costato agli Stati Uniti non solo i sette miliardi di dollari, ma 75.000 amputati, 250.000 o più casi di PTSD confermati, decine di migliaia di stupri (sia maschili che  femminili) e un'ondata di criminalità virtuale da mille miliardi di dollari, quando i  contractors (mercenari) hanno sfruttato il 'denaro facile'  imbrogliando l'esercito e i contribuenti ", afferma Steele.

A livello internazionale, i neocon sionisti tentano di forzare il cambio di regime sul Venezuela e rubare il petrolio di quel paese ma è stato dichiarato  pubblicamente un fallimento. Inoltre, i tentativi di iniziare una guerra con l'Iran sono falliti,  il governo degli Stati Uniti sta ora lavorando a un accordo di pace globale con Iran e Arabia Saudita, riferiscono fonti della CIA. In Indonesia, un tentativo sionista di rovesciare la rielezione del presidente Joko Widodo ha provocato 7 morti, 250 feriti e 400 arresti prima di svanire.

In Europa, l'euroscettica francese Le Pen ha sconfitto lo schiavo dei Rothschild, Emmanuel Macron , nelle elezioni parlamentari dell'UE. I leader americani e britannici che celebreranno il 75 ° anniversario del D-Day in Francia il 6 giugno è come se fossero pronti a liberare nuovamente la Francia dai conquistatori tedeschi.

Questi eventi sono tutti molto promettenti e dimostrano che le cose stanno davvero arrivando al culmine, ma - e questo è un grande "ma" - abbiamo bisogno di vedere le persone accusate da questi atti criminali internazionali in manette di fronte a un tribunale pubblico per crimini di guerra,  prima che  noi possiamo credere effettivamente che il vero cambiamento è imminente.

Ci sono anche segni che molti oligarchi sono tutt'altro che sconfitti. Patrick Wood di Technocracy.news ha scoperto uno schema dei Rockefeller per riciclare $ 6 trilioni creati dall'inflazione del mercato azionario con moneta fiat in 8.700 "zone di opportunità" esentasse negli Stati Uniti. Rileva che questa iniziativa è stata avviata da Sean Parker, che ha co-fondato Facebook con Mark Zuckerberg. Sembra che Wood non sappia che Zuckerberg è il nipote di David Rockefeller.
https://www.youtube.com/watch?v=Bgx_wy6MxdA&feature=youtu.be



In ogni caso, come accennato in precedenza, la scorsa settimana Jeff Bezos di Amazon, Elon Musk di Tesla e Zuckerberg hanno contattato la WDS tramite la loggia P2 in Italia per proporre un accordo di pace, sostengono le fonti della P2. I tre concordano sul fatto che una sorta di federazione mondiale deve essere istituita e l'umanità deve essere autorizzata a espandersi nell'universo, dicono le fonti. Sono anche d'accordo sul fatto che chi sta bloccando i progressi umani deve essere affrontato.

La P2 identifica l'israeliano Netanyahu come uno dei nemici che ha bisogno di essere "ripulito e trattato". Gli altri sono accaniti fanatici sionisti che pensano ancora di creare artificialmente la fine dei tempi biblici, dicono.

L'altra grande questione che deve essere risolta è la guerra commerciale USA / Cina. Le fonti del Pentagono pensano che "Trump abbia usato saggiamente la guerra commerciale per lasciare che la Cina martellasse compagnie americane come Apple, Google, Boeing e Nike, costringendole a tornare a casa al 'MAGA' mentre creavano una catena di approvvigionamento globale alternativa ".

Tuttavia, gli americani hanno bisogno di studiare la loro storia recente. Verso la fine degli anni '80 costrinsero il Giappone ad aumentare il valore dello Yen di oltre il 100%, in effetti, creando enormi dazi, al fine di eliminare il deficit commerciale USA / Giappone. L'unico risultato fu che la produzione giapponese si spostò nel resto dell'Asia e il deficit commerciale degli Stati Uniti continuò a crescere. Poiché il Giappone è occupato dalle forze armate statunitensi, i giapponesi sono stati costretti a continuare a comprare titoli di stato statunitensi e quindi a mantenere a galla gli Stati Uniti. Questo non è il caso della Cina.

Inoltre, anche se la manifattura dovesse spostarsi dalla Cina in posti come il Vietnam, l'Asia nel suo complesso manterrà un enorme surplus rispetto agli Stati Uniti. L'unico modo per gli Stati Uniti di porre fine al proprio deficit commerciale, come continuiamo a ripetere, è di abbandonare il cosiddetto "dollaro USA" e di emettere la propria moneta sovrana a basso prezzo.

Mentre l'Asia nel suo insieme non vuole rimpiazzare l'imperialismo USA con l'imperialismo cinese, non continuerà a comprare titoli del Tesoro USA per sostenere di costante i guerrafondai degli Stati Uniti. Le società segrete asiatiche trascendono la Cina e promettono di continuare la lotta contro i sionisti fino alla fine definitiva del loro incubo fanatico.

Una volta fatto questo, gli asiatici e il resto del mondo sarebbero felici di sostenere il complesso militare-industriale degli Stati Uniti mentre si trasforma da uno strumento imperialista sionista in una benigna protezione planetaria e forza esplorativa spaziale.

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La conquista della Persia: Capacità Militari Statunitensi In Una Potenziale Guerra Con L'Iran

La conquista della Persia: Capacità Militari Statunitensi In Una Potenziale Guerra Con L'Iran

Dmitry Semushin
Joaquin Flores 
Sa Defenza 



Dmitry Semushin - In questo rapporto considereremo il potenziale degli Stati Uniti in uno scenario militare contro l'Iran. Naturalmente, queste opportunità potenziali non significa che saranno necessariamente realizzate.

Possibile attacco militare statunitense all'Iran

1) Invasione di terra. L'obiettivo è una totale distruzione della Repubblica islamica dell'Iran con un'occupazione temporanea, un cambio di regime politico, l'eliminazione della sovranità e l'effettivo smembramento parziale del territorio dello stato. Tutti i tipi indipendenti di forze statunitensi sono direttamente coinvolti in operazioni militari: forze di terra, aeronautica, marina, guardia costiera, nonché parti di forze speciali, corpo dei marines e comando di riserva, compresa la guardia nazionale. Analogia diretta: l'operazione delle forze armate statunitensi e dei loro alleati britannici nell'operazione  "Iraqi Freedom" del marzo-aprile 2003 contro l'Iraq.

2) Offensiva aerea. L'obiettivo è distruggere il potenziale militare-industriale iraniano e, soprattutto, la capacità di produrre armi di distruzione di massa (principalmente nucleari) e i loro mezzi di consegna (missili balistici), distruzione delle infrastrutture, intimidazione della leadership e popolazione del Repubblica islamica dell'Iran per costringerlo a un accordo. Una versione limitata di questo scenario è un attacco aereo puntato su un numero limitato di obiettivi relativi al programma nucleare e missilistico iraniano. L'offensiva aerea coinvolse direttamente l'aviazione, la marina, l'aviazione delle forze di terra e il corpo dei marines. Le forze di terra e gli altri eseguono la deterrenza del nemico da azioni di ritorsione attive. L'analogia è l'operazione "Desert Fox" del dicembre 1998 con un attacco di armi da aviazione e missili su siti militari e industriali in Iraq. Esempio di attacco puntuale:

3) La guerra per distruggere i "proxi" dell'Iran - la milizia sciita in Iraq, le unità mercenarie iraniane in Siria, le unità di "Hezbollah" in Siria e in Libano. Le unità operative speciali e le unità di Air Force sono direttamente coinvolte. Le forze di terra e altri trattengono l'Iran dall'intervento diretto e dal supporto delle risorse suoi alleati in Iraq, Siria e Libano. L'analogia è l'operazione "Determinazione incrollabile" (Operation Inherent Resolve, OIR) degli Stati Uniti e dei suoi alleati contro ISIS. Dopo il suo effettivo completamento, una parte della leadership politica e militare degli Stati Uniti è tentata di schierare e coordinare le forze dell'OIR alla distruzione dei "proxy" iraniani - principalmente in Iraq.

4) Blocco navale dell'Iran. Viene introdotto nello sviluppo di una politica di sanzioni economiche per il divieto totale o parziale delle esportazioni iraniane lungo le rotte commerciali marittime e il controllo sulle importazioni iraniane. Le navi della Marina Militare e della Guardia Costiera, di pattuglia e di ricognizione sono direttamente coinvolte. Le forze di terra e  altri attuano la deterrenza dalla risposta militare dell'Iran. L'analogia è il blocco navale di Cuba nell'ottobre-novembre 1962.

Nota . Qui è necessario chiarire la possibilità di utilizzare i suddetti scenari militari contro l'Iran individualmente o in varie combinazioni. Ad esempio, in questa sequenza: la distruzione dei "proxy" iraniani, l'implementazione di un attacco aereo, la condotta di un'offensiva terrestre, ecc. L'insieme delle combinazioni può essere diverso.

Teatro delle operazioni. Se questa o quell'operazione militare USA contro l'Iran viene eseguita, allora il Centro lo pianificherà e dirigerà - il Comando Centrale delle Forze Armate statunitensi, la cui area di responsabilità è il Medio Oriente con i paesi dell'Afghanistan, Bahrein, Egitto, Giordania, Iraq, Iran, Yemen, Kazakistan, Qatar, Kuwait, Kirghizistan, Libano, Emirati Arabi Uniti, Oman, Pakistan, Arabia Saudita, Seychelles, Siria, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, così come le acque internazionali del Golfo Persiano, Mar Rosso e Arabo, più ampiamente - la parte occidentale dell'Oceano Indiano. Dal punto di vista degli strateghi militari americani, è in questa area del mondo che si trova il centro strategico globale. E la Repubblica islamica dell'Iran è il centro di questo centro globale dagli anni 2000 dell'American strategic environment. Nella serie di Guerre irachene (1991, 2003-2011, dal 2014), della guerra afgana (2001-2014), gli americani hanno attrezzato e preparato questo teatro di operazioni per le loro forze armate. Considera ulteriormente lungo l'arco del perimetro dell'ambiente strategico americano l'Iran.

Iraq. Con l'operazione dell'invasione terrestre degli Stati Uniti in Iran, il fronte principale dell'offensiva cade nelle regioni meridionali e centrali dell'Iraq adiacente al confine iraniano. Nel nord stanno arrivano azioni attraverso il sistema montuoso del Kurdistan iracheno. L'Iraq è una rete stradale naturale che porta all'Iran. Quando si difende contro le forze iraniane, l'Iraq è un presupposto  cuscinetto controllato dagli americani. Con l'attacco all'Iran al momento attuale, si tratta di un'area controllata di spiegamento avanzato degli americani. Dalla Mesopotamia, da Babilonia a Persepoli o da Ninive a Ecbatana, per lo più attraverso una pianura desertica aperta con eccellente visibilità, questo è stato un vero teatro locale di guerra "storico" che è stato ben studiato dagli storici militari sin dai tempi di Alessandro Magno.

Ora, nel marzo 2019, in Iraq, in ordine di rotazione di nove mesi, gli americani dispiegarono la loro unità di prima classe delle forze terrestri degli Stati Uniti – la prima Brigata della 101a divisione aviotrasportata. L'unità è stata addestrata in attacchi d'assalto con elicotteri. Nel caso di una concentrazione di truppe americane in Iraq per un'offensiva contro l'Iran, Le unità della prima Brigata possono facilmente prendere il controllo degli aeroporti iracheni necessari agli americani e proteggere in modo affidabile le forze americane dagli attacchi iracheni delle milizie sciite e di altri partigiani.

Attualmente, le forze armate statunitensi hanno cinque roccaforti in Iraq - le basi militari statunitensi - tutte sono coinvolte dalle forze operative speciali statunitensi in funzione di Risoluzione intrinseca contro ISIS.

- Base aerea di Al Asad. Due piste con una lunghezza di 4mila metri. Due gruppi di droni d'urto MQ-1B Predator e MQ-1C Grey Eagle, un gruppo di elicotteri Sikorsky HH-60 Pave Hawk, che svolgono funzioni di salvataggio.

- Baghdad. La fornitura del gruppo antiterrorista iracheno degli Stati Uniti. Il 160° Reggimento aviotrasportato delle forze speciali è schierato su elicotteri MH-47G Chinook e MH-60M Black Hawk. C'è un gruppo di droni d'urto MQ-1C Grey Eagle.

- Bashur. Un gruppo di droni con droni MQ-1C Grey Eagle. Squadrone di forze speciali per operazioni su U-28A Pilatus.

- Campo "Taji". Gruppi di supporto per elicotteri polivalenti, trasporto, incendio, ricognizione su Apache AH-64D, Chinook CH-47 ° F, Hawk nero UH-60A / M, Hawk nero HH-60M.

- Erbil. Kurdistan iracheno. Punto di supporto logistico "Roberts". 4000 m di spazio aereo. Gruppi di supporto per elicotteri polivalenti, trasporto, incendio, ricognizione su Osprey CV-22B, Apache AH-64E, CHinook, CH-47 ° F, Chinook MH-47G, Falco nero MH-60M, UH-60A / M Black Hawk, HH-
60M Black Hawk.


La situazione in Iraq nel marzo 2019 con la designazione delle basi americane. Fonte: US Congress Reports


Si noti che dal 2017, il Pentagono ha smesso di fornire informazioni ai media sul numero di militari statunitensi in Iraq. L'ultimo rapporto di esperti al Congresso, datato 26 marzo 2019, afferma che ci sono circa 5.000 soldati americani in Iraq . Questa cifra è completamente correlata alla voce di budget richiesta per il 2020 per il mantenimento di 7mila truppe americane in Siria e in Iraq. Ovviamente, queste forze sono sufficienti per controllare l'avanzata area di dispiegamento per operazioni militari contro l'Iran, ma non è assolutamente sufficiente per condurre operazioni militari contro i "proxy" iraniani in Iraq o per controllare questo territorio durante un'offensiva aerea contro l'Iran.

Kuwait. Se l'Iraq è un'area di schieramento avanzata per un attacco all'Iran, allora il Kuwait funge da porta d'ingresso per l'Iraq per gli americani sulla terraferma.

Dal ritiro delle truppe americane dall'Iraq nel 2011, circa 13.500 soldati americani rimangono in Kuwait, che rappresenta più di un terzo del totale di 35.000 soldati americani nel Golfo Persico.

Dal 2011, le truppe americane di stanza stabile in Kuwait sono state progettate per supportare l'operazione Spartan Shield, una missione per "contenere l'aggressione regionale e stabilizzare i paesi della regione". L'operazione Spartan Shield non è solo una presenza, ma anche un deterrente in primo luogo , ovviamente, per l'Iran. Le forze statunitensi in Kuwait includono non solo le forze di supporto, ma anche le unità di combattimento dell'esercito USA, che offre agli Stati Uniti l'opportunità di proiettare la propria forza militare verso l'Iraq e l'Iran. Nel marzo del 2019, come parte di una rotazione di nove mesi, la 155ª Brigata Armata (ABCT) della Guardia Nazionale degli Stati Uniti fu aggregata al Kuwait, sostituendo la 3a Brigata Corazzata della 4a Divisione di Fanteria nella missione. Inoltre, nell'ambito dell'operazione Spartan Shield, sulla base della rotazione in Kuwait, è stata dispiegata un'altra struttura dello staff divisionale - ora è la 28a Divisione di fanteria. La struttura divisionale schierata consente, se necessario, di schierare almeno tre brigate di fanteria leggera qui in Kuwait molto rapidamente.

In conformità con l'accordo sulla cooperazione militare con il Kuwait, gli americani stanno mantenendo in Kuwait 2,2 mila veicoli corazzati con protezione antimine (MRAP). Queste navi corazzate per il trasporto di personale sono sufficienti per ospitare fino a tre brigate di fanteria leggere su di esse.

Il centro di rifornimento aereo per le truppe americane in Kuwait e in Iraq è la base aerea di Ali Al Salem, mentre la fornitura navale (più importante) è il campo dei patrioti, o la base navale del Kuwait Mohammed al-Ahmed. Inoltre, è anche un sito di atterraggio preparato per le unità US Marine Corps.

Camp Arifzhan in Kuwait è una base logistica avanzata e un deposito di riparazioni, un punto di transito per il trasferimento di truppe e appaltatori statunitensi in Iraq. Ha una pista. La base impiega fino a 9 mila persone. Inoltre, qui in Kuwait, in "Arifzhan", si trova il quartier generale del Corpo dei Marine USA, della US Air Force, della US Navy e della US Coast Guard.

Camp "Buring". Questo è un punto intermedio per il passaggio delle truppe americane in Iraq. Ha una pista di 1590 metri. Nel 2017, è stato ampliato attraverso la costruzione di nuovi locali residenziali per un importo di $ 3,7 milioni.

Qatar. Qui ci sono le retrovie dell'esercito degli Stati Uniti per il dispiegamento in Iraq e in Kuwait. Sulla base americana nel campo "As-Siliyah" si trovano i servizi di retroguardia delle forze di terra statunitensi. C'è un gran numero di magazzini con clima artificiale. I veicoli corazzati sono immagazzinati per una brigata meccanizzata. Esiste un centro di riparazione per la riparazione dei danni di Stryker per ripristinare i blindati corazzati Stryker danneggiati durante i combattimenti.

Afghanistan. La guerra afghana del 2001-2014 ha creato il fronte orientale dell'Afghanistan in caso di una guerra degli Stati Uniti contro l'Iran. L'Iran sembrava essere tra due fuochi o tra le truppe americane situate da ovest - in Iraq - e dall'est - dalla parte dell'Afghanistan.

Recentemente, la situazione di una guerra simultanea in Iraq e Afghanistan è stata particolarmente pericolosa per l'Iran da un punto di vista strategico. Ad esempio, nel 2009, nell'ambito dell'ISAF, le forze di terra degli Stati Uniti detenevano nove brigate delle forze di terra in Afghanistan, tra cui due truppe aviotrasportate, un "attaccante", quattro truppe di fanteria leggera (incluse due guardie nazionali), un aereo rifornimento, più una Brigata di spedizione del Corpo dei Marines degli Stati Uniti. Un tale gruppo di combattimento potrebbe effettuare un'invasione terrestre dell'Iran dall'Afghanistan.

Ora, dopo il ritiro delle truppe americane dall'Afghanistan, la situazione è cambiata. A partire dal febbraio 2019, il numero di truppe statunitensi in Afghanistan era di 8.475, che è esattamente la metà delle forze totali della NATO nel paese. Le seguenti unità statunitensi sono schierate in Afghanistan come parte dell'operazione Resolute Support: Aviation Assault Brigade della 1st Armored Division, due brigate di supporto logistico - 1st Infantry Division e 2nd Special Operations Logistics Brigade. La 2a brigata è impegnata ad addestrare le truppe governative afghane. I suoi militari svolgono la funzione di consiglieri militari. Sempre in Afghanistan, è stata dispiegata una struttura di quartier generale divisionale: la 1ª divisione di cavalleria. L'ultima circostanza significa

Al momento, è assolutamente chiaro che il gruppo americano schierato in Afghanistan nella sua attuale composizione non ha né le forze per un'offensiva sull'Iran, né la difesa contro l'offensiva grave da parte dell'Iran. Cosa, ad esempio, può accadere al gruppo afgano se gli americani conducono alcune operazioni contro l'Iran, come un attacco aereo o un attacco ai "proxy" iraniani in Iraq, e gli iraniani in risposta nel primo caso attaccano le loro truppe in Afghanistan e nel secondo manderanno artiglieria e armi missilistiche ai talebani (organizzazione bandita in Russia) insieme ai loro consiglieri militari? In generale, il gruppo esistente in Afghanistan necessita di un sostanziale rafforzamento se gli americani realizzeranno uno qualsiasi degli scenari militari elencati contro l'Iran.

Forze speciali statunitensi sul ring che circondano l'Iran. Una serie di continue guerre statunitensi in Medio Oriente ha contribuito all'intenso sviluppo delle forze speciali statunitensi. Se verranno implementati gli scenari militari di cui sopra contro l'Iran, saranno coinvolte le unità delle forze speciali operative. La natura delle loro azioni dipenderà dallo scenario specifico. Attualmente, unità delle Forze operative speciali degli Stati Uniti sono schierate in Giordania, Siria, Iraq, Afghanistan e stanno conducendo operazioni di combattimento come parte delle operazioni di Supporto per la risoluzione e la risoluzione degli aderenti. A questo proposito, nonostante la dichiarazione del presidente Donald Trump nel dicembre 2018, il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria; nel marzo 2019, la pubblicazione del Wall Street Journal, citando funzionari senza nome, riferiva che l'esercito americano si stava preparando a lasciare fino a 1.000 truppe americane in Siria. In numero significativo, questi soldati sono nelle forze speciali. Il finanziamento del bilancio del Congresso per il 2020 prevede un articolo sul mantenimento di 7mila soldati statunitensi in Siria e in Iraq. Qual è il numero di forze speciali tra di loro è sconosciuto, ma lo è.

Nella prospettiva militare iraniana, è necessario prestare attenzione alla preparazione da parte degli americani del Kurdistan iracheno della milizia militare locale dei curdi, nota come Peshmerga. Come parte dei trentacinquemila iracheni Peshmerghi, gli istruttori americani addestrano i curdi iraniani, che periodicamente invadono il Kurdistan iraniano e hanno scontri sanguinosi con le divisioni anti-partigiani e di confine delle guardie rivoluzionarie iraniane. Nel settembre 2018, gli iraniani hanno persino sparato missili balistici su una delle basi militari del Partito Democratico Curdo (Iran) nel Kurdistan iracheno. Non c'è dubbio che nel caso dell'attuazione degli scenari militari americani contro l'Iran, truppe di curdi iracheni e iraniani invaderanno il Kurdistan iracheno in Iran, dove condurranno operazioni militari sotto la guida e in cooperazione con le forze speciali statunitensi. Le capacità militari dei curdi sono esagerate. Le milizie kurde possono attaccare solo con il supporto aereo degli Stati Uniti, coordinato dalle forze speciali statunitensi. Con le possibili operazioni militari contro l'Iran schierate in Afghanistan dalle unità statunitensi delle Forze speciali, quest'ultimo può attirare nei loro ranghi "alleati" - vettori locali del Farsi afghano.

Un'altra domanda interessante. Oltre alle basi militari esistenti, le forze speciali statunitensi usano nelle loro stazioni segrete CIA e stazioni segrete. Pertanto, in caso di inizio delle ostilità contro l'Iran, ci si può aspettare che alcuni piccoli gruppi delle forze speciali statunitensi invadano illegalmente il proprio territorio dal nord - dal Turkmenistan, dall'Azerbaijan e persino dall'Armenia, in cui, secondo Rapporti dei media, l'Ambasciata degli Stati Uniti è al secondo posto nella zona dello spazio di proprietà del Dipartimento di Stato all'estero dopo la Germania. Il numeroso personale dell'ambasciata americana a Yerevan potrebbe essere il personale militare delle forze speciali.

In conclusione, si dovrebbe notare che le tese relazioni degli Stati Uniti con il governo di Erdogan mettono in discussione le capacità militari americane contro l'Iran dal territorio della Turchia - ancora una volta, a causa della questione curda e della futura prosecuzione della costruzione del Kurdistan indipendente - questa volta al spesa per le aree popolate dai curdi Iran Ricordiamo che, ad esempio, nel 2003, agli Stati Uniti è stato negato l'uso delle basi della NATO turche nella guerra contro l'Iraq.

Riassumiamo. In qualsiasi variante delle operazioni militari statunitensi contro l'Iran, gli americani hanno bisogno di ulteriore dispiegamento delle loro forze di terra in Iraq, Kuwait e Afghanistan. Allo stesso tempo, la portata e il contenuto di questo spiegamento indicheranno la natura dell'imminente operazione militare contro l'Iran .

Un rapporto del New York Times datato 14 maggio 2019 indicava che il Pentagono stava considerando la possibilità di aumentare le sue forze a 120 mila persone in Medio Oriente. Si noti che questa quantità di truppe americane non è chiaramente sufficiente per condurre un'operazione di invasione di terra sul territorio iraniano, ma sarà abbastanza per scoraggiare le forze armate iraniane, altre cose elencano possibili operazioni militari contro questo paese. A questo proposito, la cosa più facile per gli americani sarebbe iniziare a costruire le loro forze militari contro l'Iran in Iraq con un conflitto militare con le milizie sciite in quel paese.

Per un'operazione offensiva di invasione della terra e per la totale distruzione dell'Iran, è necessaria una forza di terra di almeno 200 mila persone. E forse 300 mila. Negli Stati Uniti per una tale scala richiederà lo spiegamento della mobilitazione con l'appello dei riservisti. Unità della riserva organizzata delle Forze Armate statunitensi: la Guardia Nazionale dovrà essere inviata al fronte iraniano. Ricordiamo che attualmente il numero di truppe US Army (US Army) regolari e la riserva della National Guard sono uguali - 450 mila per componente - per un totale di 900 mila. Nel Corpo dei Marine degli Stati Uniti ci sono 60 mila militari.

Concentrare il gruppo di 200.000 uomini dell'invasione dell'Iran, come dimostra l'esperienza degli attacchi all'Iraq nel 1991 e nel 2003, circa cinque mesi di preparazione. Allo stesso tempo, oltre il 90% della logistica di trasporto verrà dalla spedizione. A una velocità di trasporto marittimo di 12-15 nodi, ci vogliono 25-30 giorni per viaggiare via mare dalla costa orientale degli Stati Uniti fino alle rive del Golfo Persico.

Nel frattempo, i pessimisti nella comunità di esperti degli Stati Uniti credono generalmente che per un'invasione terrestre dell'Iran sia necessario creare un gruppo di 600 mila persone, cioè inviare tre quarti dell'esercito regolare americano e della Guardia nazionale alla guerra. Ci vorrà circa un anno per concentrarsi sui suoi confini. Inoltre, i pessimisti sottolineano che con un'area dell'Iran di 1648 KM quadrati e una popolazione di circa 83 milioni di persone per la sua occupazione e il pieno controllo richiederà un gruppo di 1,6 milioni di soldati. È vero, si riconosce che, in caso di rifiuto dell'occupazione dell'Iran e ritiro delle truppe americane subito dopo la vittoria nel paese, la situazione scaturirà dal caos in stile libico, cioè si rivelerà come in Libia dopo il rovesciamento di Muammar Gheddafi. Ma forse è proprio in questo - la creazione di zone di caos, guerre civili, ondate di rifugiati dagli "stati falliti" - è il vero obiettivo della strategia americana per quanto riguarda gli spazi dell'Eurasia?

Tuttavia, notiamo che finora non ci sono segnali di preparazione di una grande operazione militare statunitense per "conquistare la Persia"
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John Bolton vuole un cambiamento di regime in Iran. Qual è l'alternativa?
Le tensioni tra Stati Uniti e Iran sono nettamente aumentate. John Bolton,  consigliere per la sicurezza nazionale, ha a lungo spinto per il cambio di regime in Iran. Uno dei suoi sostituti scelti è il gruppo dissidente Mujahedeen Khalq, noto come MEK 
CreditCreditDoug Mills / The New York Times

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