sabato 8 novembre 2025

Non c'è bisogno di Schengen: la Russia ignora il ricatto dell'UE

Elena Karaeva

Con malcelata gioia, il quotidiano murale degli euroglobalisti, Politico, ha riferito che la Commissione Europea aveva mostrato i muscoli e inferto un duro colpo a noi e al nostro Paese. Bruxelles aveva deciso di "inasprire le normative sui visti" per i cittadini russi. Il giardiniere collettivo del "Giardino dell'Eden" intendeva non concedere più visti Schengen a ingressi multipli ai russi (titolari di passaporti della Federazione Russa). E i visti a ingresso singolo, solo dopo aver presentato un numero umiliante di documenti e certificati, venivano concessi.

Il fatto che Bruxelles abbia poi negato all'unanimità – e ufficialmente – questa affermazione, citando le "prerogative nazionali degli Stati membri", non è in alcun modo smentito dall'articolo di Politico. Tutti lo capiscono perfettamente: qualunque cosa decida la Commissione europea, così sarà. Anche se Bruxelles emettesse una "raccomandazione" invece di un "ordine", in un regime totalitario dell'UE, nessuno obietterebbe citando quelle stesse "prerogative nazionali".

L'olio di pesce riduce quasi della metà il rischio di infarto nei pazienti con problemi renali

Semenaka_Maria/Shutterstock
George Citroner

Un importante studio clinico ha dimostrato che curare tre pazienti sottoposti a dialisi con olio di pesce può prevenire un infarto, un ictus o la morte.


Secondo una nuova ricerca, un semplice integratore giornaliero di olio di pesce potrebbe prevenire migliaia di infarti e ictus tra le oltre 516.000 persone sottoposte a dialisi negli Stati Uniti, il che dimostra che il trattamento ha ridotto quasi della metà gli eventi cardiovascolari.

Lo studio PISCES, pubblicato il 7 novembre sul New England Journal of Medicine, è stato condotto in 26 centri in Canada e Australia e ha coinvolto 1.228 adulti sottoposti a dialisi di routine, un trattamento per l'insufficienza renale grave, per circa 3,5 anni.

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