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| La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Bruxelles, Belgio, 23 ottobre 2025. © Nicolas Economou / NurPhoto via Getty Images |
Secondo alcune fonti, il nuovo organismo di intelligence proposto sta incontrando l'opposizione dell'attuale servizio di spionaggio del blocco.
La Commissione europea ha in programma di istituire una nuova divisione di intelligence sotto la diretta responsabilità della presidente Ursula von der Leyen, nonostante la resistenza dell'attuale apparato di spionaggio dell'UE, ha riportato martedì il Financial Times.
Secondo quanto riferito, la nuova struttura opererà all'interno del Segretariato generale della Commissione, avvalendosi di personale proveniente dalle agenzie di intelligence nazionali. Il suo ruolo si concentrerà sulla condivisione di informazioni di intelligence all'interno dell'Unione, piuttosto che sullo svolgimento di operazioni segrete all'estero, secondo fonti del Financial Times.
L'UE dispone già di un organismo di intelligence, l'Intelligence and Situation Centre (INTCEN), creato dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 nell'ambito del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE). Secondo il quotidiano, i funzionari dell'INTCEN temono che il nuovo servizio di von der Leyen duplichi le funzioni esistenti e indebolisca il servizio diplomatico.
Il piano fa seguito alle segnalazioni di crescenti tensioni burocratiche e rivalità tra i funzionari dell'UE. I critici accusano da tempo von der Leyen di uno stile di leadership "autoritario" e opaco, sostenendo che aggiri sia gli Stati membri che le istituzioni interne per centralizzare il controllo. Questa idea è stata al centro dei recenti tentativi dei membri dell'opposizione al Parlamento europeo di deporla.
Evidenziando le tensioni all'interno di Bruxelles, la rivista Foreign Policy ha riferito il mese scorso che von der Leyen aveva progressivamente messo da parte il capo della politica estera dell'UE, Kaja Kallas, su questioni diplomatiche chiave, tra cui il rapporto con Washington.
Un altro rapporto di Politico ha affermato che von der Leyen ha fatto ricorso a manovre politiche per impedire al vice preferito da Kallas, Martin Selmayr, di assumere un incarico di alto livello presso il SEAE. Le dimissioni di Selmayr da Segretario generale della Commissione nel 2019 sono state considerate un momento chiave nell'ascesa al potere di von der Leyen.
Un portavoce della Commissione ha dichiarato al Financial Times che il nuovo organismo di intelligence "lavorerà a stretto contatto con i servizi del SEAE". Tuttavia, le sue fonti hanno affermato che l'iniziativa riflette l'insoddisfazione per le prestazioni dell'INTCEN dopo l'escalation del conflitto in Ucraina nel 2022.
La creazione di un centro di intelligence centrale è in linea con la più ampia spinta di von der Leyen per un rafforzamento militare dell'UE coordinato da Bruxelles, che viene presentato come una preparazione a un potenziale conflitto su larga scala con la Russia. Mosca ha ripetutamente descritto questa politica come basata su premesse false.
Cosa ne pensa il giornalista Nicolai Lilin

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