Mariella Careddu
www.unionesarda.it
Dopo l'audizione al senato italiano di ieri del pm Fiordalisi
Quirra, il Senato pronto a varare misure urgenti
PM Domenico fiordalisi
L'INCONTRO A ROMA Un fiume di parole iniziato alle otto e mezza di sera. Due ore di audizione e un faldone con centinaia di pagine che raccontano come il torio, l'amianto e le altre sostanze tossiche sprigionate dalle esercitazioni militari, abbiano impestato la terra e l'aria di quel quadrato grande più di dodicimila ettari, ma non solo. La bonifica dovrà andare oltre i confini catastali dell'area militare, perché l'inquinamento è più grave di quanto si potesse immaginare.
I DATI DEL DISASTRO Il pubblico ministero, che solo qualche giorno fa, ha chiesto il rinvio a giudizio per venti persone accusate di aver provocato il disastro e di aver omesso di denunciare la faccenda alle autorità competenti, ha sviscerato ogni aspetto della vicenda. I contenuti del colloquio sono stati secretati. Nel rapporto del procuratore, si va per capitoli. Si ripercorrono cronologicamente le tappe del disastro. Si elencano responsabilità e negligenze. Si evidenzia la pericolosità del torio, un metallo pesante, la cui incidenza è stata spesso sottovalutata. Più difficile da rintracciare attraverso i test, più difficile da smaltire, rispetto al ben più conosciuto uranio impoverito.
LA COMMISSIONE Ad ascoltare ogni dettaglio, c'erano i componenti della commissione parlamentare che deve fare chiarezza sui casi di morte e su quelli di malattia che hanno colpito il personale militare impiegato nei poligoni in Italia e all'estero. Tra i parlamentari, l'unico senatore sardo è Gian Piero Scanu del Pd. La relazione di Domenico Fiordalisi ha choccato tutti. Tanto che, alle dieci e mezza di sera, quando il pm si è congedato dai politici, è arrivata la decisione di non lasciar passare nemmeno un giorno in più. Bisogna fare in fretta, trovare una soluzione al più presto e far iniziare la bonifica per evitare che altri danni possano essere provocati in quell'area circondata da pascoli verdi, aziende agricole e centri abitati.
Un'esplosione nel poligono di Salto di Quirra
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