giovedì 24 luglio 2014

Finalmente riconosciuta come causa diretta di patologie la contaminazione da poligono, per la prima volta la Magistratura conferma anche la contaminazione da uranio impoverito.

 Il Tar Lazio riconosce come causa diretta di patologie la contaminazione da poligono, per la prima volta la Magistratura conferma anche la contaminazione da uranio impoverito.  

 Inoltriamo in allegato il comunicato dell’Osservatorio Militare sulla sentenza storica del TAR Lazio depositata avantieri 21 luglio.

Ricordiamo anche la sentenza della Corte dei Conti di Venezia del 17/7/2001 sul caso Lorenzo Michelini, in servizio di leva nel Poligono Salto di Quirra nel 1976,  ucciso il 8/7/1977 dalla “sindrome di Quirra”, leucemia mieloide acuta, leucosi recidiva. 

A distanza di 24 anni dalla morte del giovane militare, dopo un lunghissimo calvario di ricorsi e contro ricorsi della famiglia, la Magistratura riconobbe la causa di servizio e sancì “ Lo stretto nesso eziopatologico fra alcuni disagi sofferti in servizio (il frequente contatto con sostanze tossiche solide o disperse nell’aria) e l’insorgenza e repentina evoluzione dell’affezione mortale.(..) la documentazione sanitaria  evidenzia che il giovane militare cominciò ad accusare i primi sintomi della malattia fatale insieme con le affezioni per le quali subì ricovero (..) la sintomatologia non fu adeguatamente analizzata”.


Quirra
Quanti omicidi dobbiamo ancora contare prima che si ponga fine alla strage e arrivi un minimo di giustizia anche per le popolazioni colpite ed esposte ai veleni dei giochi di morte dei poligoni Salto di Quirra, Teulada, Capo Frasca - Decimomannu?

L’assoluzione senza processo, decisa venerdì 11 luglio dal giudice Clivio del Tribunale di Lanusei, di dodici su venti incriminati dal procuratore Fiordalisi per il disastro di Quirra, assume i contorni del segnale atteso da Stati Maggiori e Governo con il loro codazzo di politicanti isolani per dare il via, ormai senza ritegno, agli investimenti militari, all’intensificarsi di addestramenti e manovre di guerra, al potenziamento dei bombing test ranges per inchiodare la Sardegna al duplice ruolo di vittima e complice delle guerre Nato. 

L’arroganza e rapidità del giro di vite alla schiavitù militare dell’isola - dettagliato dall'Unione Sarda  di oggi 23/7/2014 “Poligoni, lo Stato rilancia” -  ha anche uno scopo immediato e urgente: bisogna  mettere a disposizione con la massima prodigalità la nostra terra al cliente pagante Israele per aiutarlo nell'atroce genocidio del popolo palestinese, bisogna sostenere il massacro in preparazione in Ucraina! 

BASTA!


 Comitato sardo Gettiamo le basi: 3467059885;


Note:
Sono oltre 35 mila gli ettari di territorio sardo sotto vincolo di servitù militare. L'Isola ospita strutture e infrastrutture al servizio delle forze armate italiane o della Nato: poligoni missilistici (Perdasdefogu) e per esercitazioni aeree (Capo Frasca) e a fuoco (Capo Teulada), aeroporti militari (Decimomannu) e depositi di carburanti.

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