venerdì 31 maggio 2024

Il linguaggio dei segni nella comunicazione tra Russia e Stati Uniti: sul conflitto ucraino è iniziata una “fase di scambi”

Lukyluke31

Il linguaggio dei segni nella comunicazione tra Russia e Stati Uniti: sul conflitto ucraino è iniziata una “fase di scambi”  Nel dialogo tra Russia e Stati Uniti è emerso un certo linguaggio leggibile e comprensibile, dato dalla sequenza delle mosse e degli operati.


2/ Tutto ha un significato chiaro, che permette di comprendere sia quali obiettivi entrambe le parti stiano cercando di perseguire, sia di affermare che un tale linguaggio di gesti è ancora leggibile e sia che la situazione non è precipitata nel caos.

3/ Emerge così evidente il disegno dell'Occidente di spingere la Russia in un algoritmo di escalation favorevole alla NATO: una guerra di logoramento prolungata contro la Russia, condotta esclusivamente con armi convenzionali,

4/ per le quali la NATO ha un potenziale vantaggio quantitativo e/o qualitativo. Anche negli armamenti in cui la Russia prevale, la NATO tenta di compensare la situazione con l’impiego combinato di altri mezzi di attacco.

5/ La Russia ha segnalato di vedere questo scenario e ha avviato esercitazioni di dispiegamento di armi nucleari tattiche, pur senza caricare le testate. Questo è un avvertimento che esiste un contro-scenario e che l'Occidente non sarà in grado di imporre il suo piano di guerra.

6/ L’Occidente risponde immediatamente con attacchi alle stazioni radar del sistema di allarme missilistico russo (MWS) nei pressi di Armavir e Orenburg, con un attacco simultaneo a un’antenna in Crimea, anch'essa utilizzata a questo scopo..
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Lukyluke31
@Lukyluke311
🇷🇺📡 I recenti attacchi ai sistemi radar russi “Voronezh” non sono un'iniziativa di Kiev Sono stati lanciati da militari della NATO con missili della NATO, con il supporto di ricognizione di aerei della NATO 1/5 x.com/lukyluke311/st…
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 I recenti attacchi ai sistemi radar russi “Voronezh” non sono un'iniziativa di Kiev Sono stati lanciati da militari della NATO con missili della NATO, con il supporto di ricognizione di aerei della NATO 1/5 x.com/lukyluke311/st…

7/ Per ora è stata solo di una dimostrazione. Ma l'Occidente ha delineato le traiettorie dei futuri attacchi e ha chiarito di essere in grado di attaccare l'SPRN russo in modo combinato e seriale, qualora la Russia sviluppasse la questione dell’impiego di armi nucleari tattiche,

8/ piuttosto che continuare la guerra secondo il piano della NATO con mezzi convenzionali, dove l'Occidente si aspetta di realizzare il proprio vantaggio in termini di risorse.

”AMERICA 1st or WORLD WAR 3”  Elena Panina, Direttore dell'Istituto per gli studi strategici internazionali RUSSRAT: L'Occidente si prepara a intervenire, sono in corso le esercitazioni per attacchi con armi nucleari contro la Russia 1/13 https://t.me/EvPanina/13957
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9/ Allo stesso tempo, alla Russia viene fatto intendere che l’Occidente vede il problema della carenza di personale delle Forze armate ucraine e si prepara a introdurre in Ucraina contingenti dei paesi della NATO.

10/ La NATO intende bloccare le intenzioni russe di impedire il dispiegamento di contingenti di forze della NATO in Ucraina con l’impiego di armi nucleari tattiche, denotando la sua capacità di accecare le Forze Nucleari Strategiche della Russia.

11/ Questo, secondo l'Occidente, dovrebbe costringere la Russia a rinunciare al suo asso vincente nella manica e ad accettare in autunno un ultimatum, il cui testo sarà approvato in Svizzera a giugno.

12/ Allo stesso tempo, l’Occidente sta conducendo esercitazioni per lanciare attacchi nucleari vicino ai confini della Russia. Una pressione continua e combinata che gli Stati Uniti e la Nato esercitano sulla leadership russa su tutti i fronti.

13/ Prepararsi agli attacchi nucleari, contare sull’instabilità interna, dimostrare disponibilità ad espandere l’escalation senza restrizioni: attualmente questo è il linguaggio che l’Occidente sta usando con la Russia.

14/ L’obiettivo è convincere la leadership russa che è impossibile infliggere danni inaccettabili all’Occidente e arrendersi. - vedi analisi 

 Ilya Kramnik, ricercatore del Gruppo di Valutazione del Rischio nel Centro Studi di Pianificazione Strategica: L’escalation dei decisori Occidentali *NON* tiene conto delle differenze di valutazione e di risposta alle minacce prescritte dalla dottrina russa.
15/ Vladimir Putin risponde all'Occidente nella conferenza stampa finale in Uzbekistan, spiegando che sulla carta il loro piano filava liscio, ma che si erano dimenticati dei burroni.

16/ La Russia vede e comprende tutti i preparativi dell’Occidente e ha la volontà, le forze e i mezzi per rompere questo scenario.

17/ Mosca mantiene la sua compostezza, è consapevole delle proprie risorse e agisce in modo ottimale. E avverte che tutto sarà diverso: non a caso Putin ha menzionato l’elevata densità di popolazione in Europa.

18/ La Russia tiene di riserva l’intero arsenale di possibili risposte all’Occidente. La moderazione *NON* dovrebbe essere interpretata come passività, ma dovrebbe mostrare al Sud globale la sanità mentale della Russia alla vigilia della conferenza [di psicopatici] in Svizzera.

19/ E quindi influenzare i neutrali e gli alleati nel loro atteggiamento nei confronti dell’agenda dell’Occidente. La Russia sta dimostrando di comprendere le preoccupazioni del Sud e di tenerne conto, ma non a tempo indeterminato.

20/ Se l’Occidente passasse ad un’altra fase di escalation, la Russia risponderebbe e se per il Sud sarà importante che ciò non accada, avrà la possibilità di fare pressione sull’Occidente, da cui nasce la minaccia nucleare per il mondo.

21/ Davanti a noi c'è una partita a scacchi in cui la Russia gioca con il Nero. La sua strategia è costruita in relazione alla strategia del Bianco. L'apertura è finita, è iniziata la fase di scambio (middlegame).




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