giovedì 14 maggio 2015

Ingegneria Climatica, Vaccinazioni forzate = tossicità in sinergia...

Ingegneria Climatica, Vaccinazioni forzate 

tossicità in sinergia...


Dane Wigington 
geoengineeringwatch
trd Sa Defenza


Tutti coloro che hanno scelto di negare le minacce molto reali e verificabili dei temi come l'ingegneria climatica e le vaccinazioni, saranno ben presto costretti ad affrontare il fatto che la loro salute è stata irrimediabilmente danneggiata da entrambi

I metalli pesanti altamente tossici a cui siamo esposti da ciascuna di queste fonti è sufficientemente letale, ma quando tutti questi metalli si combinano, in una sorta di " tossicità sinergica "allora si scatena, e rende la tossicità generale in modo esponenziale peggiore. Non c'è praticamente nessun posto sul nostro pianeta ove nascondersi dalle conseguenze dell'ingegneria climatica. 

Ora sembra che la struttura di potere ( e fanatici che li sostengono ) vogliono che non ci sia  posto per nascondersi e sottrarsi alle vaccinazioni di massa. 

Il bioaccumulo tossico sta avvenendo in tutti noi con la costante esposizione alle irrorazioni di aerosol nella nostra atmosfera. 

In caso di vaccinazioni forzate, la minaccia posta per la nostra salute aumenterebbe profondamente. 

Siamo tutti in lotta per la salvaguardia della nostra vita, alza la voce e protesta finché ti è ancora possibile. 

Il video di 2 minuti di seguito fa riflettere, attiva i sottotitoli e falli tradurre nella tua lingua parlata. 



IL DISCORSO DI PUTIN ALLA PARATA PATRIOTTICA

IL DISCORSO DI VLADIMIR PUTIN ALLA PARATA PATRIOTTICA DELLA VITTORIA SUL NAZIFASCISMO DEL 9 MAGGIO 2015 

Vladimir Putin
nacsnews
trd Sa Defenza





Cari cittadini della Russia!

Cari veterani!

Cari ospiti!

Compagni, soldati e marinai, sergenti e sottufficiali, sottufficiali e ufficiali marescialli!

Compagni ufficiali, generali e ammiragli!

Mi congratulo con voi per il 70 ° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica!

Oggi, celebrando questo santo giubileo, siamo ancora una volta consapevoli dell'enormità della vittoria sul nazismo. Siamo orgogliosi di quello che i nostri padri e nonni siano stati in grado di prevalere, e schiacciare e distruggere il potere delle tenebre.

L'avventura di Hitler è diventata un terribile lezione per l'intera comunità mondiale. Negli anni '30 del secolo scorso, l'Europa illuminata non si è accorta immediatamente  della minaccia mortale dell'ideologia nazista.

E ora, 70 anni dopo, la storia ancora una volta si appella alla nostra ragione e alla nostra vigilanza. Non dobbiamo dimenticare che le idee di superiorità razziale e di esclusività hanno portato alla guerra più sanguinosa. Vi ha partecipato circa l'80 per cento della popolazione mondiale.  E molti stati europei sono stati 
occupati  e schiavizzati.

L'Unione Sovietica ha ricevuto i colpi più crudeli e violenti dal nemico, questi sono stati tirati insieme da gruppi selezionati di nazisti, qui hanno concentrato tutta la loro potenza militare. Qui sono state combattute con  il ​​più grande numero di truppe e mezzi, le battaglie decisive della Seconda Guerra Mondiale.

E', evidente, che è stata l'Armata Rossa che ha segnato, a seguito della battaglia devastante su Berlino, il punto determinante per vincere la guerra contro la Germania nazista.


Per la libertà della sua terra natale combattuto tutto il popolo plurinazionale. Tutti hanno portato il pesante fardello della guerra, e tutti insieme hanno realizzato questa  immortale impresa della salvezza della Patria, hanno determinato l'esito della Seconda Guerra Mondiale e liberato i popoli d'Europa dai nazisti.

E ovunque vivano oggi veterani, devono sapere che qui in Russia, veneriamo la loro inflessibilità, il coraggio e la fratellanza militare.

Cari amici!

La Grande Vittoria sarà sempre la pietra miliare della storia eroica del nostro paese. 
Ma ricordiamo anche i nostri alleati nella resistenza antinazista. Siamo grati ai popoli della Gran Bretagna e della Francia, degli Stati Uniti, per il loro contributo alla vittoria. 

Ringraziamo gli antifascisti provenienti da diversi paesi che disinteressatamente hanno combattuto in formazioni partigiani e clandestine compreso nella stessa Germania. 

Ricordiamo lo storico incontro con gli alleati sull'Elba, quella fiducia e quella unità che sono diventati il nostro patrimonio comune, un esempio di unità tra i popoli per la pace e la stabilità.

Sono questi i valori che costituiscono la base per l'ordine mondiale post-bellico. Sono state istituite le Nazioni Unite che hanno istituito il moderno sistema di diritto internazionale. Queste istituzioni hanno dimostrato di essere efficaci nella risoluzione delle controversie e dei conflitti.

Tuttavia, negli ultimi decenni sempre più spesso, si ignorano i principi fondamentali della cooperazione internazionale. Tali principi sono nati dalla sofferenza  dell'umanità provata dalla guerra.


Abbiamo visto i tentativi di creare un mondo unipolare, vediamo come sta prendendo campo una mentalità dei blocchi basata sul forza. Tutto questo mette a rischio la sostenibilità dello sviluppo globale.

Nostro obiettivo comune deve divenire lo sviluppo di un sistema di pari sicurezza per tutti gli stati. Sistema, adeguato alle minacce moderne, costruito su base regionale e globale, lontano dal pensare ai blocchi. Solo così possiamo garantire la pace e la tranquillità nel mondo.

Cari amici!

Diamo il benvenuto oggi a tutti i nostri ospiti stranieri ed esprimiamo la nostra gratitudine speciale per i rappresentanti dei paesi che hanno combattuto contro il nazismo e il militarismo giapponese.

Assieme con i militari russi nella parata sulla Piazza Rossa marceranno i rappresentanti di altri  dieci stati. Si tratta dei rappresentanti dell'Azerbaigian, Armenia, Bielorussia, Kirghizistan, Kazakistan e Tagikistan. I loro padri e nonni sono stati spalla a spalla nel fronte e nella prima linea delle trincee.

I rappresentanti della Cina, che, come l'Unione Sovietica hanno perso nella guerra, molti milioni di vite di cittadini inermi, che contiene il fronte principale nella lotta contro il militarismo in Asia.

Coraggiosamente hanno combattuto contro i nazisti i soldati dell'India.

Una forte e solida  resistenza hanno opposto ai nazisti, i serbi.

Durante la guerra, il nostro Paese è stato sostenuto attivamente dalla Mongolia.
Ed ora, in una singola formazione sono nella sfilata - i nipoti figli della generazione uscita dalla guerra. 


IL Giorno della Vittoria - è la nostra festa comune.Poiché la Grande Guerra Patriottica è stata  una vera e propria battaglia per il futuro di tutta l'umanità.

I nostri padri e nonni hanno sperimentato indicibili sofferenze, privazioni e perdita, si sono usurati, al limite della forza umana. Hanno combattuto senza risparmiarsi con la loro vita, mostrando un esempio di grande generosità e genuino patriottismo.

Ci inchiniamo davanti a tutti coloro che hanno ceduto la loro vita fino alla morte nella difesa di ogni strada, ogni casa e ogni frontiera della Patria. Coloro che sono morto nelle violente battaglie di Mosca e Stalingrado, a Kursk e Dnieper, chi è morto di fame e di freddo nella imbattuta Leningrado, chi è stato torturato nei campi di concentramento, imprigionati nell'occupazione.

Ci inchiniamo do fronte alla chiara memoria dei figli, figlie, padri, madri, nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, compagni, parenti, amici. Di tutti coloro che non sono tornati  dalla guerra. Di tutti coloro che non sono più con noi.

Dichiaro un minuto di silenzio.

Segue un minuto di silenzio.


Cari veterani!

Voi siete i protagonisti del grande Giorno della Vittoria. La vostra impresa ha portato la tranquillità, la vita dignitosa per molte generazioni. Avete dato loro l'opportunità di costruire, e di andare avanti con coraggio.

E ora i tuoi figli, nipoti e pronipoti - sicuramente mantengono alta la vittoria. Lavorano per il presente e il futuro del loro paese. Servono devotamente la Patria. Con onore rispondono alle sfide complesse contemporanee. Assicurano il successo allo sviluppo, alla potenza e alla prosperità della nostra patria, la nostra Russia!

Gloria al popolo vittorioso!

Buon Giorno della Vittoria!

Hurra!




Vedi anche la Parata in onore del 70 ° anniversario della Grande Vittoria
del 9 Maggio 2015


mercoledì 13 maggio 2015

Geoengineer continua a dimenticarsi di quando discusse dell'avvelenamento dei nostri cieli...

Geoengineer continua a dimenticare di quando discusse dell'avvelenamento dei nostri cieli...
godlikeproductions
trd Sa Defenza




Il noto scienziato del clima Ken Caldeira del Carnegie Institute for Science presso la Stanford University ha finalmente fatto la sua esposizione teorica. 
In un articolo intitolato "Un modo conosciuto per raffreddare la Terra" il 16 Febbraio 2015, Caldeira scrive nella pagina opinioni di USA Today e dice:

Che cosa ci vuole per fare questo [ndt cioè il raffreddamento della terra]? Secondo Caldeira :
"Non vi è praticamente che un solo modo conosciuto per raffreddare rapidamente la Terra." ... "Far deflettere i caldi raggi  solari verso lo spazio."
"Una piccola flotta di aerei potrebbe fare ciò che i grandi vulcani fanno - creando uno strato di piccole particelle nell'alta atmosfera che disperde la luce solare in entrata, deflettendola verso lo spazio. Il raffreddamento la Terra in questo modo, potrebbe essere veloce, economico e facile." chemtrailsplanet


avviate da voi i sottotitoli in italiano 

 

http://StopSprayingUs-SF.com/?p=613 


Sono preoccupato, per il mio migliore amico, Ken Caldeira. Forse sbuffa al ricordo di quanto, si è discusso sul particolato di nano alluminio, ma continua a fare il "dimentico"  di  quando lavorava in un laboratorio di armi per il governo   e " aggiungeva agenti patogeni nelle nuvole" per intraprendere la guerra chimica e la guerra batteriologica contro popolazioni civili

Ora il suo compito è quello di vendere al pubblico l'idea che possiamo avere la scelta di spruzzare sostanze chimiche su tutto il pianeta - un programma lungo di decenni e segreto, che è dilagato a livelli folli negli ultimi anni.

L'ho intervistato a San Francisco al Commonwealth Club l'8 maggio 2015,  all'evento AAAS Annual Meeting a San Jose il 14 febbraio 2015 e a Berkeley il 9 maggio 2013. Si rigirò, con l'idea di rifiutare la verità delle  parole da lui dette sui componenti dell'irrorazione aerea, fino a quando non ho giocato l'asso della registrazione audio con la sua intervista. Vistosi scoperto si è arrabbiato e mi ha insultato con un  f *** off (alle 8:47).

Ad ogni caso, ecco i link dei documenti trattati  nel video per vostro riferimento.


Levitazione Photophoretica di aerosol ingegnerizzati per Geoingegneria - David W. Keith (2010)
http://keith.seas.harvard.edu/papers/...

Material Safety Data Sheet 
(MSDS)Scheda di Sicurezza (SDS), per l'alluminio nano particolato
http://s.b5z.net/i/u/10091461/f/MSDS-...

Material Safety Data Sheet (MSDS) 
Scheda di Sicurezza (SDS) per i sali di bario
http://www.lagunaclay.com/msds/pdf/3r...

US Air Force's "Il meteo come Forza Multiplicatrice: Possedere il controllo del meteo dal 2025"
http://csat.au.af.mil/2025/volume3/vo...

Operation Popeye: https://en.wikipedia.org/wiki/Operati...

Manhattan Project: https://en.wikipedia.org/wiki/Manhatt...

Sapphire: https://en.wikipedia.org/wiki/Sapphire

Raytheon’s Stratospheric Welsbach brevetto della semina per la riduzione del riscaldamento globale
https://www.google.com/patents/US5003186

Brevetto del generatore per la produzione di polveri contrail della marina americana la
 US Navy’s
https://www.google.com/patents/US3899144

Le Malattie dell'Apparato Respiratorio son diventate 
la terza causa di morte, erano all'ottavo posto fino a poco tempo fa. 
http://www.lung.org/associations/stat...

McCampbell Analytics: http://McCampbell.com

Ken Calderia: http://globalecology.stanford.edu/lab...

Alan Robock: http://www.envsci.rutgers.edu/~robock/

Full video originale 
della conversazione con Caldeira: https://youtu.be/O49B0J2Gv6s




Note di SD:

Ken Caldeira è uno scienziato atmosferico che lavora presso la Carnegie Institution for Science Department of Global Ecology 's. Si occupa l'acidificazione degli oceani, [ 2 ] effetti climatici di alberi , modifica il clima intenzionale , e interazioni nel globale ciclo del carbonio / sistema climatico. wikipedia


CHERNOBYL: il pericolo delle radiazioni da incendio, le "particelle calde" di plutonio volano con il fumo, fin dentro i nostri polmoni...

CHERNOBYL: il pericolo delle radiazioni da incendio, le "particelle calde" di plutonio volano con il fumo, fin dentro i nostri polmoni...

trd Sa Defenza


Lo spegnimento aereo degli incendi, attorno alla centrale nucleare di Chernobyl, dei giorni scorsi



Incendi boschivi infuriano nei pressi del sito abbandonato di Chernobyl,  luogo del disastro nucleare nel nord Ucraina, il sottobosco , la ramaglia e fogliame bruciando rilasciano  particelle di plutonio che vanno in sospensione nell'aria ...

La forte presenza del plutonio nel fumo è particolarmente preoccupante dato che è difficile da rilevare con i contatori Geiger a causa del corto raggio della radiazione alfa che emette. Ma anche se piccole, le particelle incorporate dal tessuto polmonare, possono causare il cancro.

La Guardia Nazionale ucraina è in stata messa in allerta a causa del peggioramento degli incendi boschivi intorno alla centrale nucleare di Chernobyl, afferma il Ministro dell'Interno ucraino Arsen Avakov.

"La situazione degli incendi boschivi intorno alla centrale di Chernobyl è aumentata" , dichiara dalla sua pagina di Facebook Avakov.
" L'incendio boschivo si sta muovendo nella direzione degli impianti nucleari di Chernobyl, le fiamme  e le  forti raffiche di vento hanno creato un vero e proprio pericolo di propagazione delle fiamme in un'area del raggio di 20 chilometri attorno la centrale. Ci sono circa 400 ettari [988 acri] di foreste nella zona di pericolo . "

Ha aggiunto che non vi è "ragionevole sospetto che  l'incendio fosse doloso o intenzionale" nonostante, gli incendi accesi, fossero su entrambi i lati del fiume.

Unità della Polizia e della Guardia Nazionale sono in stato di allerta. Il primo ministro ucraino si è recato personalmente nella zona interessata per supervisionare la lotta contro gli incendi. Affermando che la situazione è sotto controllo, anche se "questo è il più grande incendio mai avvenuto dal 1992."

Tuttavia, nei commenti alla radio russa 
Moscow Speaks  , un rappresentante di Greenpeace Russia ha detto che la situazione è molto peggiore da quella descritta:
"Un grande catastrofico, incendio boschivo si svolge in una zona di 30 km intorno alla centrale di Chernobyl,  stimiamo la vera estensione dell'area del fuoco è di 10.000 ettari. Questa affermazione si basa su immagini satellitari, ma, non è stata ufficialmente riconosciuta. "
Grave rischio di radiazioni proviene dalle "particelle calde" sospese.

Il pericolo potenziale in questo fuoco viene da contaminanti radioattivi, le particelle emesse dagli impianti della centrale e appoggiate sulla terra bruciando si alzano e diffondono nell'aria con i fumi e sono poi trasportati dal vento e assorbiti dai polmoni; lo ha detto a RT, Christopher Busby, segretario scientifico del Comitato europeo per il rischio da radiazioni.



"Alcuni dei materiali che sono stati contaminanti quell'area sarebbero stati inseriti nel bosco. In altre parole, atterrano sulla terra nel 1986 e che vengono assorbiti in mezzo agli alberi e tutta la biosfera.
"E quando brucia, hanno appena diventano nuovamente sospeso. E 'come Chernobyl tutto da capo. Tutto questo materiale che cadde sulla terra sarà ora essere bruciato in aria e sarà disponibile per le persone a respirare. 
"Radiazione interna da inalazione è molto più pericoloso della radiazione di fondo che esce dalla terra" , ha aggiunto il dottor Busby.
"La gente dovrebbe stare dentro. E 'estremamente grave. Non dovrebbero andare fuori e respirare l'aria. 
"Questa roba rimarrà in volo e ci saranno particelle radioattive che possono essere inalate Queste particelle possono viaggiare per grandi distanze -.. È un fatto grave se queste particelle diventano volatilizzata nel calore intenso che questi fuochi producono E 'piuttosto un grave pericolo per la salute . "

Accumulo enorme di plutonio radioattivo sulla lettiera forestale

Aggiungendo alla ferocia del fuoco, la radiazione,  il fatto che il normale funzionamento di decomposizione di funghi, batteri e insetti nelle foreste vicino Chernobyl è stata inibita dalla radiazione , portando ad un grande accumulo di gas infiammabili e radioattivi sulla lettiera foglia, alberi morti, rami e altri detriti della foresta.

Secondo uno studio pubblicato da Oecologia nel 2014, i decompositori - organismi quali microrganismi, funghi e alcuni tipi di insetti che guidano il processo di decadimento - hanno sofferto della contaminazione. Queste creature sono responsabili di una componente essenziale di ogni ecosistema: il riciclaggio della materia organica nel terreno.

"L'essenza dei nostri risultati è che la radiazione ha inibito la decomposizione microbica della lettiera della foglia sullo strato superiore del terreno" , ha detto Timothy Mousseau , un biologo presso la University of South Carolina, Columbia, e autore principale dello studio.



Un ulteriore studio del 2006 nel Journal of Environmental Radioactivity ha  riportato i risultati di piccoli fuochi controllati, affermando che "un aumento di diversi ordini di grandezza della concentrazione di radionuclidi nell'aria è stata osservata nel territorio vicino alla zona di fuoco ...

"La dose addizionale per inalazione per i vigili del fuoco in azione nella zona interessata può raggiungere il livello di irradiazione esterna supplementare nel periodo della loro missione. I nuclidi plutonio costituiscono il contributo dominante nella dose di inalazione."

Il predominio del plutonio nel fumo è particolarmente preoccupante dato che è difficile da rilevare utilizzando sistemi di rilevazione delle radiazioni normali come contatori Geiger a causa brevissimo gamma della radiazione alfa emessa dal isotopo principale trovato nel combustibile nucleare utilizzato, 239Pu.

Il 239Pu è particolarmente pericoloso se inalato anche se piccole le particelle di isotopo incorporato nel tessuto polmonare possono causare il cancro. Ma i vigili del fuoco e altri che utilizzano contatori Geiger per valutare la loro sicurezza di esposizione alla cenere, ma vengono rassicurati da un falso senso di sicurezza - per poi subirne le conseguenze negli anni a venire.

"La risposta, amico mio, sta soffiando nel vento"

L'ecologista Dmitry Shevchenko della Vigilanza Ambientale sul Caucaso del Nord dice che è difficile prevedere dove esattamente i contaminanti cadranno:

"Non abbiamo un sistema di monitoraggio in tempo reale per la zona di Chernobyl. Possiamo ipotizzare che i radionuclidi andranno qui o là, ma non c'è nessuno che possa prevedere in modo attendibile la situazione."

Servizi di emergenza ucraini affermano che per domare l'incendio son state mandate 182 persone e 34 veicoli antincendio. Un elicottero Mi-8 e tre velivoli An-32 per gettare acqua sulla scena dell'incidente. Gli sforzi sono coordinati dal quartier generale di emergenza mobile.

Secondo il capo della zona di alienazione dipartimento di gestione, i livelli di radiazione nella zona rimangono normali. "L'area in fiamme è relativamente pulita", ha detto Vasily Zolotoverkh al giornale kp.ua .

Ha ridetto che l'incendio è scoppiato verso l'ora di pranzo, e gli operatori del soccorso avevano finito di domare l'incendio prima del tramonto. I servizi di emergenza hanno affermato che potrebbe essere stato causato da una sigaretta accesa.

Nel citare il coordinatore capo  dei servizi di emergenza dell'Ucraina ha pure affermato che gli incendi boschivi in ​​precedenza la non erano una minaccia per il sarcofago sigillato del Reattore 4 di Chernobyl.

Cernobyl e la zona circostante sono stati abbandonati e rimangono off-limits a seguito del disastro dell'aprile 1986, quando un esplosione e il conseguente incendio rilasciarono grandi quantità di materiale radioattivo nell'atmosfera. L'aumento dei livelli di radiazione sono stati rilevati in tutta Europa.

Chernobyl è diventato il peggior disastro nucleare nella storia del mondo in termini di vittime e di costi di risanamento. Il reattore 4, dove avvenne l'esplosione, è stato isolato in un sarcofago di cemento armato gigante per evitare ulteriori perdite radioattive.



Questo articolo si basa su un articolo originariamente pubblicato su RT con la segnalazione supplementare da The Ecologist .

martedì 12 maggio 2015

Studenti designer giapponesi, progettano casa riscaldata e raffreddata dal compost, cioè dalla fermentazione della paglia...

Studenti designer giapponesi, progettano casa riscaldata e raffreddata dal compost, cioè dalla fermentazione della paglia...

Kimberley Mok
treehugger.com
trd Sa defenza

© Waseda University
Sappiamo che il compost è un buon letame per i nostri giardini, ma per quanto riguarda il riscaldamento delle nostre case? Sfruttare il calore generato dal processo di compostaggio per riscaldare le nostre case suona come un'idea campata in aria, ma è stato proposto prima e sperimentato con successo già decenni fa .

Gli studenti giapponesi della Waseda University hanno costruito questo intrigante prototipo che viene riscaldato mediante il compostaggio della paglia racchiuso all'interno delle finestre di materiale acrilico che compongono le pareti perimetrali della casa, come viene evidenziato nella foto sopra e sottostante.


© Waseda University
Vedi la casa  Inhabitat sopra, questa semplice casa utilizza un semplice, a  tecnica di compostaggio quasi inodore chiamato " Bokashi "(che significa" materia organica fermentata "), la paglia fermenta e rilascia molto calore - sui 30 gradi Celsius (86 gradi Fahrenheit) di calore, infatti - per un massimo di quattro settimane.


© Waseda University


Progettato da, gli studenti designer, Masaki Ogasawara, Keisuke Tsukada e Erika Mikami, la casa, chiamata "formula per la vita" , si trova nella città di Taiki-cho sull'isola di Hokkaido, un luogo che è noto per le sue aziende lattiero-casearie (e la molta paglia prodotta localmente).

D'estate, la paglia si asciuga sulla finestra a scaffalatura, e agiscono all'interno come "pannelli di protezione termica
trasparente, liberando così l'umidità che aiuterà raffreddare la temperatura ambientale interna. Mentre durante l'inverno, al contrario,  la paglia fermenta ed emana calore grazie al processo microbico che si decompone gradualmente la materia organica.


© Waseda University
Il Progetto



© Waseda University
Naturalmente, questa "casa viva" richiede particolare attenzione, la paglia dovrà essere cambiata un paio di volte l'anno, ma questo è un concetto affascinante che sfrutta l'energia creata da un processo naturale. 
Più sopra  Inhabitat e LIXIL(giapponese).

CHI FINANZIA HILLARY CLINTON?

CHI FINANZIA HILLARY CLINTON? 




Hillary Clinton annuncia [...] la propria candidatura alle presidenziali del 2016. Lo riporta il New York Daily News, citando una fonte vicina all'ex capo della diplomazia americana.

L'annuncio, secondo il quotidiano, sarà dato in contemporanea sulle maggiori emittenti televisive statunitensi ma la conferma della candidatura di Hillary Clinton per la nomination democratica nella corsa alla Casa Bianca potrebbe arrivare, secondo il Washington Post, in 140 caratteri su Twitter o con un post su Facebook, chiaro segnale che la moglie dell'ex presidente Clinton vuole tenere stretto il contatto con gli elettori più giovani, privandosi dei toni ‘presidenziali' usati nella precedente campagna nel 2008, quando alle primarie perse difronte al

Hillary ci aveva già provato nel 2008 ma alle primarie perse la gara dinanzi alla campagna fresca e dinamica di Barack Obama.

Come sarà finanziata la campagna elettorale di Hillary Clinton?
Il Wall Street Journal riporta che l'Ucraina è il principale donatore della fondazione Clinton tra i paesi stranieri, con 10 milioni di dollari donati tra il 1999 e il 2014. Seguono, tra i finanziatori, con 8,4 milioni la Gran Bretagna e l'Arabia Saudita, con 7,3 milioni.

Eppure, negli Stati Uniti, esiste un divieto per i cittadini stranieri di donare fondi alle campagne elettorali americane.

Dalla sua nascita avvenuta nel 2001, la fondazione, rinominata Bill, Hillary & Chelsea Clinton Foundation, ha ricevuto 48 milioni di dollari da governi stranieri.
Tra i paesi finanziatori anche Italia, Norvegia, Australia e Paesi Bassi, ma anche Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Oman. Sembrerebbe strano che proprio Hillary Clinton, che considera i diritti civili delle donne una pietra miliare della democrazia, abbia accettato milioni di euro da parte dei governi che opprimono le donne. Se non fosse che, come riporta il sito d'informazione WeMeantWell.com, "quello che è chiaro è che la candidatura di Hillary Clinton è costruita su una rete globale di organizzazioni che agiscono come tramiti, come ponti per immense somme di denaro tra multinazionali, grandi corporazioni e governi stranieri donatori che traggono benefici dall'essere carino con uno dei due Clinton. A parte ogni giudizio sulle politiche caritatevoli dei Clinton, queste sono sicuramente in secondo piano rispetto agli obiettivi originari", scrive il blog americano parlando senza mezzi termini di "criminalità".

Il Canada, attraverso un'agenzia federale che promuove la costruzione del controverso oleodotto Keystone XL, che dovrebbe trasportare negli Stati Uniti il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell'Alberta, ha versato tra i 250.000 e i 500.000 dollari.
L'Italia, con il ministero dell'Ambiente, ha versato tra i 100.000 e i 250.000 dollari.

Secondo il Wall Street Journal, tra le 425 multinazionali che hanno finanziato la Fondazione Clinton, 60 aziende hanno esercitato pressioni sul Dipartimento di Stato durante il mandato di Hillary Clinton. Tra le realtà italiane troviamo Monte dei Paschi con una cifra che va dai 100.000 ai 250.000 dollari, Autogrill, De Agostini, Enel, Lottomatica e Pirelli.

La lista dei finanziatori è consultabile al link http://littlesis.org/maps/534-hrc-complex-corporate-ties

domenica 10 maggio 2015

LA DOMANDA POSTA DAGLI USA A YEVTUSHENKO NEL 1961: I RUSSI VOGLIONO LA GUERRA? E OGGI, GLI USA VOGLIONO LA GUERRA?

La situazione politica generale nel mondo versa in cattive condizioni , poiché essa non è  più vera e propria espressione della volontà dei popoli sovrani, ma di piccole élite, di interessi particolari, delle  grandi corporation e della grande finanza...    Vedi la politica italiota da Monti in poi, sono etero-diretti dall'estero, dai burocrati della UE, BCE e dall'alta finanza americana... Il saggio che riportiamo è motivo di riflessione politica per i paesi ancora sovrani che dovrebbero porvi ragionamento serio e profondo per attivare le giuste decisioni politiche.
Sa Defenza

LA DOMANDA POSTA DAGLI USA A YEVTUSHENKO NEL 1961: I RUSSI VOGLIONO LA GUERRA? E OGGI, GLI USA VOGLIONO LA GUERRA?







Zinoviev Club Timofey Sergeytsev
sputniknews


Questa domanda è stata ripetutamente posta a Yevtushenko negli Stati Uniti nell'autunno del 1961. In risposta è stata scritta una famosa canzone che è stata quasi bandita come pacifista. Un anno dopo scoppiò la crisi dei missili cubani.
I russi risposero a questa domanda con i fatti nel 1962. Ci ritirammo tatticamente. Lontano dal peccato. Questa domanda oggi viene posta all'Occidente, quasi allo stesso modo. Non la eviteremo. La ferita aperta dell'Ucraina ha messo in evidenza l'anatomia delle nostre relazioni con l'Occidente. I fatti sono chiari. Qui non sono richieste intuizioni. La difesa dell'evidente di fronte alle menzogne è importante, ma viene in secondo piano. Il nocciolo della questione è all'interno di queste relazioni. La questione principale non è l'economia, non sono le sanzioni. Il problema principale è questione di guerra o pace.
Il problema di guerra o pace non può essere risolto con motivi particolari. Nè la cultura, né l'economia, né la morale, né la religione, né il diritto né le questioni umanitarie hanno sufficiente coerenza, complessità e totalità se considerate come motivi. Si potrebbe dire il contrario. Il dilemma tra guerra e pace non si può risolvere sulla base dei cosiddetti "valori" (tutti sopracitati). La guerra e la pace non hanno prezzo.

Si può illustrare quanto detto con un semplice esempio. Quando il coro di propagandisti filo-occidentali ha cominciato a cantare armoniosamente che Leningrado non andava difesa perché il prezzo sarebbe stato troppo alto, non si può sostenere che una simile affermazione fosse stata immorale, o diciamo in contrasto con la fede, se quest'ultimi fossero intesi come valori e non come basi della vita. Infatti i valori sono solo valori e si rappresentano come un caso particolare di accettazione (non accettazione) e valutazione. Ma proprio questa fede e morale sono comprese oggi.

I bambini di Leningrado durante l'assedio nazista.












































La coerenza (totalità) di base per affrontare la questione della guerra o della pace è la politica. Non c'è niente di particolarmente nuovo.


La dialettica tra guerra e pace riguarda tutti, nonostante il mito liberista cerchi di dimostrare che la stessa questione sia privata, come tutte le altre nella società (il punto di vista liberale). Gli antichi greci chiamavano una persona disinteressata alla politica "idiotikos", vale a dire idiota. "Idiotikos" significa anche proprietario, proprietà. Ovvero interessato della sua proprietà…quindi la condizione tecnica della soluzione del dilemma tra guerra e pace è la cultura politica.

Il critico del liberalismo Schmitt riteneva che la politica fosse complessiva, dunque la guerra era un punto estremo della politica e la guerra, secondo Schmitt, era un affare pubblico, generale e di vita. Lasciando da parte il dibattito dei liberali pro e contro Schmitt, notiamo che nella nostra situazione è abbastanza il contrario, perché di fronte ad una più rigorosa logica, siamo già immersi in questa materia, nella questione della guerra. Quindi dobbiamo pensare politicamente, complessivamente e in modo sistematico. I valori non ci aiuteranno, vi si può sempre rinunciare attraverso il loro rapporto con il prezzo. Si tratta della nostra esistenza.

Schmitt considerava al limite della realtà la distinzione politica tra amico e nemico. Amici e nemici sono avversari, al limite sono solo parti in conflitto. Possiamo aggiungere: la politica è il coinvolgimento nei propri affari del maggior numero di sostenitori, ovvero amici. La distrazione dal nostro affare comune con gli amici è dei nemici. Con i nemici non si può avere in comune l'economia. Vedi la storia delle sanzioni.

Ma qualcosa è accaduto nella politica dal momento in cui sembrava ovvio che gli avversari avrebbero combattuto. Oggi la guerra nel suo insieme sistemico (quindi la politica) si organizza con una terza forza, che crea "nemici" e "amici" a piacimento. La stessa forza stabilisce la qualifica di "amico" o "nemico" per chiunque. Anche se si utilizza tale status, è una menzogna deliberata. La principale esperienza di alienazione del vantaggio dall'alto per la parte della "terza" forza "neutrale" dietro gli "amici" e "nemici" nel XX secolo lo hanno ricevuto gli Stati Uniti durante le due guerre mondiali. Questa esperienza ha plasmato la loro politica. Proprio la partecipazione degli Stati Uniti in queste battaglie è stata minima in relazione ai "principali" e "veri" nemici. Subito dopo la sconfitta della Germania nazista, gli Stati Uniti in modo efficace "sono passati" sul suo lato. In seguito gli Stati Uniti hanno perfezionato questa tecnica, sfuggendo efficacemente dal ruolo di amico, quindi cosa più importante, dal ruolo di nemico dell'Urss e poi della Russia.

Costringere a combattere gli altri è possibile per una superpotenza solo in pace. Senza entrare nei dettagli della formazione di questo concetto da Hobbes a Nietzsche fino a Zinoviev, faremo a meno che la superpotenza sottometta molti Stati ad uno senza il loro coinvolgimento nel suo insieme, né politico o giuridico. La pace degli Stati (altro non è) è considerata dal sovrano di questo ordine come campo di applicazione del proprio diritto illimitato di resistergli, alla superpotenza assicurano "sicurezza", la cessazione della "guerra di tutti contro tutti." Cioè, il concetto del Leviatano non è applicato agli individui-persone, ma ai soggetti-Stato. E' per l'interpretazione dello Stato come individuo in questo ordine è richiesto il noto principio di "integrità territoriale".

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Un fotogramma televisivo che illustra il bombardamento NATO del 4 aprile 1999 a Novi Sad.


Nella realtà storica gli Stati sono anche divisibili (cioè non indivisibili). Ma nella realtà della storia con la moltitudine di tutte le guerre e nonostante la guerra sia forse l'essenza della storia, non esiste una "guerra di tutti contro tutti". Tutto è sempre molto preciso. Per quanto si faccia la guerra ed una superpotenza sovrana sia coinvolta, si usa la formula della guerra contro "il nemico di tutti", "il male mondiale" è il terrorismo e sono i terroristi, in generale, "i criminali mondiali" (Paesi canaglia). Prendono questi epiteti tutti quegli Stati che non riconoscono la "legge" istituita per volontà del sovrano del mondo, il super Leviatano.

Naturalmente non si parla in nessun codice di diritto internazionale di tale ordine mondiale. In termini rigorosi, il diritto internazionale come legge è rimasto fermo al 19° secolo ed è stato completamente sepolto dalle guerre mondiali del XX secolo. Allora si chiamava "Concerto europeo", ovvero il consenso di molti Stati della civiltà europea sulle regole della guerra. Oggi non ci sono queste regole e non è richiesto il consenso di nessuno. L'ultimo atto del diritto internazionale è stato il processo di Norimberga. Oggi, niente di tutto questo è possibile, almeno non ancora. Al posto della realtà del diritto internazionale esistono (dopo aver conquistato il loro posto) le organizzazioni internazionali, che svolgono il ruolo della superpotenza sovrana.

L'obiettivo politico degli USA è costringere la Russia a combattere con l'Ucraina. Sarebbe meglio un'invasione russa. Per questo scenario è stato fatto, se non tutto il possibile, almeno già molto. L'attacco dell'Ucraina alla Crimea è inoltre un'opzione, anche se più debole. Gli Stati Uniti devono stare al di sopra delle parti, evitando il ruolo di amico o nemico. Lo stesso dovrebbe fare l'Europa, i Paesi della UE. Il mondo di "sicurezza", "garantito" dagli Stati Uniti, può allora salire bruscamente nel valore. I criminali e gli emarginati saranno entrambe le parti. Ma in generale i russi. Perché in Europa, e ancora di più nel mondo intero (diciamo, per esempio in Malesia) in linea di principio non ci distinguono dagli ucraini. Ciò significherebbe che i violenti e rozzi russi combattono tra di loro. Quindi è necessario separarli ed isolarli. Hanno cresciuto i talebani ed ora saranno distrutti. Hanno messo al potere Saddam e poi lo hanno appeso. Hanno fatto nascere ISIS ed ora lo bombardano. Non piace? Ma voi, voi tutti (il Vecchio Mondo in generale, l'Europa occidentale e orientale e la Russia) siete capaci di fare solo la guerra, una non vi è bastata. Sotto di noi è meglio. Credeteci. Ma guardando all'Ucraina, non ci crediamo. Di sicuro non sarà meglio per noi. Molto probabilmente non esisteremo più in questo modo.

© FLICKR.COM/ US MARINE CORPS /




















Non dobbiamo combattere con l'Ucraina. Non perché ci vivono i nostri "fratelli" (questa motivazione non è mai stata presa in considerazione da nessuno), ma perché non ha alcun senso politico. Dall'Ucraina ci dipingono come "nemico", ma questo è un falso nemico, non reale, nonostante un comportamento piuttosto convincente. 

Tuttavia in questi vent'anni di trasformazione non abbiamo mai interferito. E' quasi impossibile risolvere qualcosa con la guerra, piuttosto il contrario, serve solo per completare ed eseguire il passaggio dell'Ucraina nell'orbita della superpotenza. Quindi non dobbiamo cedere. Quello che fa Putin. Arrivederci.

Ma se ci toccherà combattere, il nostro obiettivo politico può essere solo la necessità di conquistare una posizione di amico o nemico degli Stati Uniti e dell'Europa. Questo è il loro punto debole. E' difficile credere che gli Stati Uniti possano diventare un amico. Questo è improbabile. Ma non vogliono essere il nemico, entrambe le determinazioni privano il loro status di superpotenza sovrana. Poi tutto crollerà, sia il dollaro e la loro influenza in Europa (tra l'altro anche su di noi). Così che diventino il nemico. Sopravviveremo. Saremo più forti. Ma i Paesi europei, non tutti, possono essere gli amici di cui abbiamo bisogno. Tuttavia in tale veste serve ancora educarli. Ma è possibile, gli Stati Uniti non possono essere loro amico. Credo che qui ed ora discutere gli obbiettivi militari sia inadeguato. Tuttavia la stessa minaccia di una guerra (assolutamente reale e crescente) mette già innanzi proprio questo tipo di compito politico.

Finiamola con il delirio sul Mondo Russo. Non esiste nulla. Esistono la Russia, l'emigrazione, la diaspora, l'esilio. I russi sono un'unità politica. Dove non ci sono Stati di nazione politica russa non c'è Mondo Russo. Non ci sono russi, ma solo russofoni. In teoria questi Stati potrebbero essere diversi. Ecco la Bielorussia: è uno Stato di nazione politica russa? Allo stesso modo gli USA, il Regno Unito, l'Australia, il Canada e la Nuova Zelanda sono Stati di nazione politica anglosassone? Anche la Bielorussia non lo è? Che parte prenderà nella questione di guerra o pace? Che dire dell'Ucraina di oggi. La Novorossiya può diventare uno Stato, ma nella realtà politica è ancora lontana da quel punto. La questione dell'espansione della Russia è esattamente il problema della guerra o pace, la "democrazia" e "il diritto all'autodeterminazione" qui non aiuteranno.

Piantamola del mito"eurasiatico" come nuova "ideologia" per la Russia. Non solo perché non abbiamo praticamente bisogno dell' "ideologia", ce ne siamo appena sbarazzati, abbiamo bisogno di una politica, di obiettivi politici giusti e di comprensione da parte della popolazione.Non esiste alcuna "Eurasia" come Stato ed entità politica. Dovrebbe esserci (e già c'è) la politica della Russia nella regione asiatico-pacifica. Abbiamo bisogno di amici lì. Può nel loro numero entrare la Cina? È fattibile? E' necessario?

Pensiamo concretamente a risolvere il dilemma tra guerra e pace.

Il Prof. Alberto Bagnai: "Un bell'aggancio valutario euro-dollaro e il TTIP trasformerebbero gli Stati europei nei PIIGS dell'Unione transatlantica (il paese in deficit estero)"

Il Prof. Alberto Bagnai: "L'euro è precisamente il segno della nostra sudditanza culturale e politica agli Stati Uniti"


"Un bell'aggancio valutario euro-dollaro e il TTIP trasformerebbero gli Stati europei nei PIIGS dell'Unione transatlantica (il paese in deficit estero)"






Vi dicono (dal Pd e giornali servili principalmente) che l'euro sarebbe il momento più significativo di costruzione dell'identità "europea", nonché uno strumento essenziale per competere ad armi pari non solo con la Cina ma anche con gli Stati Uniti. Questo è ciò che si vuole imprimere nell'immaginario collettivo da coloro che continuano a voler difendere l'indifendibile, vale a dire un'unione monetaria fallita e fallimentare che ha sulla coscienza povertà diffusa, disoccupazione di massa e la perdita progressiva di diritti sociali acquisiti negli anni nel contienente.

Ebbene, scrive Alberto Bagnai sul suo blog Goofynomics in uno dei suoi ultimi articoli, l'argomento secondo cui “gli Stati Uniti ci invidierebbero l'euro, e per questo motivo tanti studiosi statunitensi lo criticherebbero, ha il valore degli studiosi che l'hanno proposto (quasi zero)”. Dopo la Seconda guerra mondiale, prosegue l'economista, l'Europa continentale era una tabula rasa, “semplicemente non c'era più, lacerata da guerre civili combattute prima, durante e in parte anche dopo il conflitto mondiale”. In questo contesto a dettare le regole furono i vincitori (gli Usa) che avevano a cuore alcune priorità: “ricostruire un mercato mondiale per quei beni che solo lui aveva ormai la capacità di produrre, e garantirsi un baluardo contro un sistema, quello sovietico, che, nel bene e nel male, si poneva come antagonista al suo modello di capitalismo. L'Europa, da ricostruire col piano Marshall, e da mantenere coesa col Movimento federalista europeo, risolveva entrambi questi problemi. E infatti gli Stati Uniti finanziarono l'uno e l'altro. Sapete, probabilmente, del piano Marshall, ma magari non sapete che il movimento federalista europeo era finanziato da una speciale "agenzia" del governo statunitense (prima di essere finanziato dalla Commissione)”.

Questo ha comportato un passaggio storico molto semplice: "essere americani, non europei". “Per capirlo meglio, considerate l'altro caposaldo del populismo europeista, quello secondo cui "L'Europa ci avrebbe dato la pace". Un'affermazione che si sbriciola di fronte all'evidenza del fatto che la pace sono state la basi NATO a darcela: l'Europa è, dalla Seconda guerra mondiale in poi, una allegra brigata di paesi sconfitti e militarmente occupati. Meglio questo della guerra, siamo d'accordo. Ma è questo, non è un'altra cosa”.


Dal post del Prof. Alberto Bagnai su Goofynomics


La costituzione economica europa, tutta articolata sul concetto di stabilità dei prezzi, viene fatta risalire al sacro orrore dei tedeschi per l'inflazione di Weimar che avrebbe portato al nazismo. Ma questo, si sa, è un falso storico (peraltro, costruito a tavolino dalla Bundesbank): al nazismo ci portò, e ci sta riportando, la deflazione, e ormai questa cosa, che raccontavo nel Tramonto dell'euro (quando già non era originale), dovrebbe essere di dominio pubblico. Senza disconoscere le radici europee dell'ordoliberismo (a proposito, vi saluta Lars Feld), va però chiarito che anche l'apparato ideologico di Maastricht è prima facie del tutto statunitense: l'impiego di regole fisse (monetarie e fiscali) è infatti il cavallo di battaglia del monetarismo statunitense anni '70 (Milton Friedman, per capirci), ed è a causa dell'egemonia culturale e geopolitica di quel monetarismo che fu relativamente facile far recepire l'approccio "regole fisse" in un progetto che però voleva qualificarsi come europeo. Peraltro, il dibattito fra regole fisse e regole flessibili all'inizio degli anni '80 oppose economisti statunitensi (come Barro, per capirci) a economisti europei (come Buiter). Le regole flessibili sono europee: le regole fisse sono yankee. Il Trattato di Maastricht è il momento più infimo di sudditanza culturale dell'Europa alla sua ex colonia (roba che in confronto il MacDonald a piazza di Spagna è le cinque giornate di Milano...).

[...]
L'euro è precisamente il segno della nostra sudditanza culturale e politica agli Stati Uniti: uno strumento costruito con logica statunitense per difendere interessi statunitensi di carattere economico e geopolitico. Sì, perché, come spiego ne l'Italia può farcela, in un mondo che si sta de-dollarizzando, e dove quindi il potere di signoraggio degli Stati Uniti ("stampo e compro") è progressivamente eroso, gli Stati Uniti intuiscono che non potranno continuare ad essere "l'acquirente mondiale di ultima istanza" (o, il che è lo stesso, a finanziare un deficit estero strutturale stampando dollari), e quindi, esattamente come dopo la Seconda guerra mondiale, noi europei gli serviamo come mercato di sbocco. Un bell'aggancio valutario euro-dollaro e il TTIP trasformerebbero gli Stati europei nei PIIGS dell'Unione transatlantica (il paese in deficit estero), con grande soddisfazione degli Stati Uniti, che di questa unione diventerebbero la Germania (il paese in surplus estero)! Saremmo noi a comprare, con un eurollaro sopravvalutato, la merce Usa, aiutando la nostra ex-colonia a correggere il proprio deficit estero, esattamente come, grazie all'euro, abbiamo aiutato "il malato d'Europa" (come abbiamo visto più volte). Inutile notare che gli Stati Uniti hanno, come la cronaca dimostra, strumenti di controllo sociale molto più efficaci dei nostri, e che qualora volessero, come la Germania, ad aggancio valutario effettuato, effettuare una sleale svalutazione competitiva dei propri salari, saprebbero come gestire il malcontento in casa propria!

[...]

La questione economica è più complessa. Avrete visto, credo, segni di scetticismo sempre più diffusi provenire da ambienti vicini alla finanza statunitense (da Michael Pettis a Patrick Chovanec a tanti altri). Lasciate perdere che questi argomenti per noi sono standard: per loro no (più precisamente: lo sono in ambito accademico, ma non in ambito operativo). Accompagnando a Pescara Philippe Weil, quest'ultimo mi faceva notare come si stia diffondendo negli ambienti che contano l'idea che quella dei Bund sia una bolla speculando contro la quale ci si mette in banca per il resto della propria esistenza: lo ha detto Bill Gross, che a quanto pare è uno che se ne intende. Il problema è il timing. Io l'ho detto troppo presto (e quindi ho sbagliato, è uno dei miei errori). Tuttavia, vi assicuro, a Wall Street l'idea che il sistema sia disfunzionale, il che lo rende potenziale fonte di grosse perdite per molti (e di grossissimi guadagni per pochi) si sta piano piano diffondendo. Il problema è solo capire quando i pochi che hanno i mezzi per guadagnare molto decideranno di passare all'attacco (come fece Soros nel 1992).



Insomma, e per concludere, nonostante in questo periodo la stanchezza mi induca al pessimismo, mi sento istintivamente vicino al commento di un altro lettore (non riesco a trovare il suo tweet, se ha interesse si dichiari lui): il fatto che gli Stati Uniti sentano il bisogno di ribadire così apertamente l'ovvio, ovvero che l'euro è cosa loro e che qui comandano loro, paradossalmente apre a qualche speranza. Le minacce sono sempre armi del minacciato, anche e soprattutto quando il minacciato è, in linea di principio, così potente da poterne tranquillamente fare a meno.


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